MICRO IMPRESA AL FEMMINILE
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- Giuliano Cappelli
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1 Progetto-Azione a sostegno dell occupazione femminile MICRO IMPRESA AL FEMMINILE Progetto MIAF - Trieste A cura di Casa Internazionale delle Donne di Trieste Consigliera di Parità della Provincia di Trieste Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste Goap Centro Antiviolenza di Trieste 1
2 Indice PREMESSA... 3 FARE IMPRESA DELLE DONNE... 3 OBIETTIVI DEL PROGETTO... 4 DESTINATARIE... 4 METODOLOGIA E FASI PROGETTUALI... 5 Fase 1 Start Up... 5 Fase 2 Formazione e Assessment... 5 Fase 3 Laboratori di Progettazione di Micro Impresa al Femminile... 5 Tutoring personalizzato (6 mesi)... 5 LE IDEE
3 PREMESSA I dati allarmanti riguardo l occupazione in genere e l occupazione femminile e giovanile in particolare, inducono a raccogliere tutte le energie e lo spirito di iniziativa collettive e individuali per far fronte, anche sul nostro territorio, alla situazione di progressivi disagi e perdita di autonomia economica in cui versano le lavoratrici e i lavoratori. Anche sul nostro territorio si registrano significativi fenomeni di discriminazione sia nell accesso al lavoro che difficoltà nel mantenere la posizione lavorativa: le categorie più a rischio, come nel resto del Paese, sono i/le giovani, a cui vengono proposti quasi esclusivamente, nei casi più fortunati, lavori precari e scarsamente remunerati e donne mature over 45, fuoruscite dal mercato del lavoro a causa della crisi, che riscontrano costanti insuccessi nel tentativo di recuperare un autonomia economica dignitosa, pur essendo, spesso, in possesso di competenze professionali specifiche. Se si rivolge l attenzione alle donne occupate, si osserva, inoltre, che anche nella Provincia di Trieste, esse subiscono il doppio disagio di segregazione di tipo orizzontale (essere impiegate per lo più in professioni/attività deboli e poco o nulla strategiche nell ambito produttivo, che non consentono sviluppi di carriera) e segregazione di tipo verticale, che si manifesta a fronte delle difficoltà di pervenire a ruoli apicali, con discriminazioni di tipo salariale e di accesso a percorsi formativi di sviluppo professionale. Le dinamiche che tale fenomeno scatenano sono state analizzate quest anno, per la prima volta, in un capitolo specifico su Donne ed economia nella Relazione annuale della Banca d Italia - nel quale si evidenzia, a fronte di riscontri scientifici, come la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro sia un fattore cruciale di debolezza del sistema economico complessivo. Forti dell esperienza triennale di azioni che sono state messe in campo per sostenere l occupazione femminile e che hanno potuto contare su una positiva collaborazione di partner e sostenitori (istituzionali e non) nella realizzazione dei percorsi di info/formazione proposti a partire dal 2010 alle donne del territorio provinciale, la Casa Internazionale delle Donne e la Consigliera di Parità della Provincia di Trieste, congiuntamente al Goap- Centro Antiviolenza di Trieste e alla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Trieste, promuovono il presente progetto. La proposta è di sviluppare un incubatore di micro-impresa al femminile come strumento di emancipazione di genere e come opportunità di crescita occupazionale. FARE IMPRESA DELLE DONNE L Osservatorio sull imprenditoria femminile di Unioncamere ha censito, alla fine del 2011, imprese femminili, pari al 23,5 % di quelle registrate in totale (15,3 % per le società di capitale). Il dato conferma la volontà delle donne a mettersi in gioco e impegnarsi in un attività autonoma, tenuto conto della grossa difficoltà di inserirsi nel mercato del lavoro come lavoratrice dipendente. I dati evidenziano che molte riescono ad affermarsi e a far decollare le loro attività e sono più virtuose nel rispettare i termini di pagamento dei crediti bancari loro concessi, rispetto alle imprese maschili, anche se permane una diffidenza da parte degli istituti di credito rivelatrice di pregiudizi antichi. 3
4 Vi sono comunque diverse criticità che caratterizzano il fare impresa delle donne. Gli studi del settore evidenziano che le donne, rispetto agli uomini, si caratterizzano in modo negativo in alcuni aspetti quali: minore accesso ad informazioni, contatti, reti scarsa disponibilità di modelli imprenditoriali al femminile maggiore avversione al rischio minore autostima personale maggiore avversione per i contesti competitivi maggiore difficoltà di accesso al credito e, ove questo venga concesso, le condizioni praticate risultano meno favorevoli. OBIETTIVI DEL PROGETTO Sulla base di queste premesse, si intende realizzare un progetto di incubatore per la creazione di micro imprese femminili, rivolto a donne che intendano avviare un attività in autonomia o aggregandosi in piccoli gruppi di persone interessate allo stesso segmento produttivo e/o di offerta di servizi. Il progetto risponde all obiettivo di favorire/potenziare l ingresso delle donne nel mercato del lavoro unendo aspirazioni, bisogni e mutuo sostegno, integrando competenze e attitudini in un lavoro di squadra che rafforzi la possibilità di realizzare il proprio "progetto impresa", offrendo l'opportunità di accompagnamento, supporto e assistenza attraverso la rete sociale di sostegno del territorio costituita da associazioni e professionisti con competenza in materia. In particolare, si intende: rimuovere le criticità di accesso alle informazioni favorire contatti e reti di collaborazione sviluppare le competenze tecniche di base del fare impresa accrescere l autostima, rafforzando la conoscenza delle proprie capacità e migliorando le debolezze in un percorso di crescita individuale contribuire alla progettazione di microimprese al femminile garantire sostegno e tutoraggio nella fase di start up dell attività imprenditoriale. DESTINATARIE donne giovani in cerca di occupazione o intenzionate a migliorare e rendere stabile la loro occupazione donne a capo di famiglie monogenitoriali, (dove in 9 casi su 10 il genitore è la madre) donne mature (over 45), fuoriuscite dal mercato del lavoro, con competenze professionali che non riescono a essere ricollocate e a forte rischio di povertà. 4
5 METODOLOGIA E FASI PROGETTUALI Il progetto prevede un piano di lavoro articolato in 4 fasi: Fase 1 Start Up (due mesi?) 1. Costituzione del Team Progettuale, che avrà il compito di fornire le linee guida operative e di garantire il corretto svolgimento fino al raggiungimento degli obiettivi. Il Team sarà composto dai promotori del progetto, dai rappresentanti degli enti (pubblici e privati) sostenitori/ partner del progetto ed esperti/e. 2. Coinvolgimento di una trentina di donne, che rispondono ai requisiti su indicati, che in vario modo sono venute a contatto con la CID e con le istituzioni preposte a sostenere l accesso al lavoro. 3. Realizzazione di 2/3 sessioni di brainstorming. 4. Colloqui individuali per attuare un primo bilancio di competenze delle risorse in gioco. Fase 2 Formazione e Assessment (2 mesi?) 1. Ciclo di Barcamp, rete di non conferenze aperte i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi, guidati da esperti/e competenti in tema di attivazione di risorse per il lavoro. 2. Formazione tecnica d impresa e team building. 3. Assessment: lavoro di gruppo in ottica di genere, finalizzato a far emergere le capacità, il livello di assunzione di responsabilità, gli obiettivi personali, la presa di consapevolezza delle potenzialità e delle criticità individuali da traguardare nella creazione di impresa e analizzare le attitudini personali e gli ambiti di interesse professionali comuni su cui costruire progettualità condivise. Fase 3 Laboratori di Progettazione di Micro Impresa al Femminile (2 mesi?) 1. Costituzione di gruppi di lavoro specifici ed elaborazione di progetti di micro imprese supportati da esperti/e: definizione degli obiettivi di produzione, analisi del contesto di mercato e del target di riferimento, individuazione degli skill, delle risorse economiche e strumentali, pianificazione di tempi e costi, predisposizione del business plan. 2. Simulazione e presentazione dei progetti d impresa e selezione delle due/tre idee migliori da parte di una commissione composta da esperti. Tutoring personalizzato (6 mesi) Le donne che avranno prodotto le idee imprenditoriali ritenute migliori potranno contare su un servizio di assistenza sia nella fase di progettazione di dettaglio, sia nella fase successiva di start-up e di consolidamento dell attività, attraverso l affiancamento di un tutor per 10 ore mensili per 6 mesi. Inoltre, le aspiranti imprenditrici potranno frequentare un percorso formativo specifico su gestione di impresa di 20 ore a cura di esperti del settore. Da valutare il conferimento di un premio economico per le idee selezionate. 5
6 LE IDEE Network Catering etnico Viaggi al femminile (progettazione percorsi/itinerari turistici dedicati a mammae e bambini/e) Network Benessere donna (corsi autostima/danza/massaggi/nutrizione ecc.) Casa Editrice Casa Internazionale delle Donne per produzione testi al femminile Servizio di baby sitting di emergenza Trasforma e Cuci (laboratorio di ricostruzioni sartoriali) Supporto pratiche burocratiche anziani /stranieri Giardinaggio 6
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