PIONIERI DELLA SCIENZA DELLE FINANZE ITALIANA DEGLI ANNI 30: ATTILIO DA EMPOLI ED ERNESTO D ALBERGO SUGLI: SGRAVI FISCALI NINO LUCIANI

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1 XVI CONFERENZA POLITICHE PUBBLICHE, SVILUPPO E CRESCITA Pavia, Università, 7-8 ottobre 2004 PIONIERI DELLA SCIENZA DELLE FINANZE ITALIANA DEGLI ANNI 30: ATTILIO DA EMPOLI ED ERNESTO D ALBERGO SUGLI: SGRAVI FISCALI NINO LUCIANI pubbliazione internet realizzata on ontributo della soietà italiana di eonomia pubblia dipartimento di eonomia pubblia e territoriale università di Pavia

2 XVI Riunione Sientifia Siep 7-8 ottobre 2004 POLITICHE PUBBLICHE, SVILUPPO E CRESCITA Pionieri della sienza delle finanze italiana degli anni 30: Attilio da Empoli ed Ernesto d Albergo sugli: SGRAVI FISCALI NINO LUCIANI * Dipartimento di Sienze Eonomihe Università di Bologna 1.- Premessa. Nella tradizione della sienza delle finanze, onosiamo la disriminazione qualitativa o quantitativa per motivi di giustizia distributiva o per motivi di effiienza (ad es., sbloare, in via transitoria una situazione di anomalia del merato di un dato prodotto). Invee lo sgravio fisale è un argomento anomalo, di solito inesistente nei testi didattii di sienza delle finanze e nelle ostituzioni politihe, per le quali invee tutti sono soggetti alle imposte. Eppure negli anni 30 aluni italiani (Attilio da Empoli ed Ernesto d Albergo) hanno introdotto l argomento sgravi fisali, generali e speiali. Questo argomento viene riproposto qui sia per l interesse in sé sia perhé, in seguito al venir meno della sovranità monetaria in molti stati europei (quelli he hanno aderito all U.E. e aattato l Euro, ome moneta unia ), l approntamento di strumenti fisali flessibili assume oggettivamente una sua importanza per interventi sostitutivi. 2. Attilio da Empoli, nei suoi Lineamenti teorii dell eonomia orporativa finanziaria 1 (1941), spiega ome, in modo simmetrio allo studio degli effetti dell appliazione di nuovi tributi (o dell aumento di tributi esistenti), si possano onsiderare gli effetti dell abolizione (o della riduzione) di tributi esistenti. Egli, tuttavia, subito osservò ome studi di questo tipo siano stati, di solito, oasionali o isolati, anhe in lavori ompleti ed esaurienti e raonta he, in uno studio del 1935, egli aveva segnalato tale launa su tale importante argomento, ma anhe il proposito di ouparsene in uno studio, intitolato teoria dell eliminazione dell imposta, poi sospeso per forza maggiore (parteipazione alla ampagna A.O.). In essenziale, A. da E. aveva sostenuto he l abolizione di un tributo già esistente può avere effetti assai diversi, in situazioni diverse, anhe se i provvedimenti fisali sono identii. Sotto il profilo della definizione, l imposta è eliminata se il ontribuente iniso è realmente liberato dall onere fisale. Questa irostanza, ossia il riferimento al ontribuente iniso, anzihé al ontribuente perosso, gli permette di individuare un privilegio per l esenzione, quando il ontribuente di diritto viene ad essere sgravato. Un aso di rilievo è quello relativo al privilegio per l esenzione di imposta ammortizzata, dahè il ompratore aveva lasiato l imposta a ario del venditore, già a suo tempo al momento dell aquisto del apitale. Altro aso importante è quello di aumento di osti di produzione, per modifiazione dei proessi produttivi, in onseguenza della tassazione. A questo proposito vanno, a suo dire, fatte alune distinzioni: a) he non sia possibile annullare le trasformazioni di impianto già ompletate, e in tal aso i osti aggiuntivi rimangono a totale ario del ontribuente; b) he sia possibile farlo in tutto o in parte. In tali asi si dirà, rispettivamente, di permanenza della pressione di imposta o di eliminazione totale o parziale della pressione, e distintamente per il breve e per il lungo periodo, oltre he distintamente tra settori produttivi (l uno olpito direttamente, l altro per effetto indotto). E interessante notare ome nel 1935, da Empoli, avesse rilevato he studi di questo tipo fossero stati, fino ad allora, di solito, oasionali o isolati, anhe in lavori ompleti ed esaurienti, e he egli avesse in mente di delineare una vera e propria teoria dell eliminazione dell imposta, ma he non potè avviare onretamente perhé hiamato a parteipare alla ampagna A.O.. * NINO LUCIANI, professore ordinario di Sienza delle Finanze nell Università di Bologna. nino.luiani@unibo.it 1 Da Empoli A. (1941), Lineamenti teorii dell eonomia orporativa finanziaria, p. 80 ss. G:\4-d'albergo-daEmpoli6-paviad.do

3 2 Anora nei suoi Lineamenti, nel riordare il suo proposito, del 1935, egli tuttavia traeva onforto dal onsiderare he, nel suessivo 1936, E. d Albergo avesse affrontato l argomento in un saggio intitolato alla teoria degli sgravi fisali. Risulta dalla orrispondenza raolta dal figlio Domenio he tra i due esistessero anhe dei rapporti di stima e amiizia, in parallelo agli sambi sientifii. 3. Ernesto d Albergo, a sua volta, nell ouparsi dell argomento nel , aveva rilevato anh egli, ome la teoria non avesse, fino ad allora, onsiderato il fenomeno. Seondo d A, il motivo era forse l idea, diffusa seondo ui il ritorno alle ondizioni preesistenti, o forse arguendo he lo sgravio è equivalente: - ad aumento di reddito, - di risparmio, - riduzione di spese generali, - aumento della produttività dei apitali. D Albergo distingueva il aso dello sgravio da imposta generale da quello da imposta parziale. a) Sgravio da imposta generale- Le ragioni di fare attenzione al fenomeno sono he non ritorna l equilibrio preesistente perhé è stato turbato l equilibrio generale. C è stato un fatto negativo (imposta) ed uno positivo (spesa). Pertanto sono mutate le ondizioni di ambiente. In partiolare: 1. la soddisfazione di beni pubblii è premessa al sorgere di nuovi bisogni privato, on uguali o on mutati gusti. Muta, periò, la ripartizione del reddito tra onsumo e risparmio. 2. Inoltre, lo sgravio interviene quando presumibilmente la ollettività ha già un reddito disponibile maggiore di prima. 3. L aumento dei onsumi, posto he sui verifihi, produe un effetto di aelerazione, he indirettamente indue ad una maggiore produzione di beni strumentali. 4: In tal aso (di aumento dei onsumi) a ili lunghi, si sostituise un ilo breve, on maggiori quote di riostituzione degli impianti. 5. Può diminuire sia il onsumo sia il risparmio, ossia il reddito sgravato può essere tesaurizzato. In tal aso non stanno in equilibrio la domanda e l offerta di beni strumentali e di onsumo. 6. Può aumentare il risparmio e quindi aumentare il apitale disponibile. Allora nell utilizzazione di tale disponibilità oorre tenere onto he: a) è mutata la produttività dei beni strumentali privati, offerti in seguito all eonomia esterna pubblia; b) può essere venuto meno il motivo di produrre beni strumentali, rivali di quelli già offerti dallo Stato; ) per i lavoratori può essere indifferente lo sgravio, o può essere onveniente di lavorare di più on maggior reddito sotto lo Stato; 7. La produttività media dei apitali può essere aumentata o diminuita, a seonda he la ombinazione ottimale sia avviinata o allontanata dal non intervento ulteriore statale. 8. Oorre vedere se si è nella fase asendente o disendente o stazionaria del ilo eonomio. 9. Oorre tenere onto degli effetti di II e ulteriore grado. b) Sgravio di imposta parziale. Seondo d A., si è, in passato, onsiderato il aso ome equivalente di esenzione in ipotesi di introduzione di imposta parziale. Per ontro: - Bisogna dire he è sgravio, ma è forse anhe minor domanda statale di qualhe bene; - Lo sgravio può essere onsiderato ome minori spese generali e quindi indurre a diminuire dei prezzi di vendita, e quindi eitare nuove domande, e quindi aentuare il vantaggio dello sgravio, superandolo nell ammontare monetario della manata imposta (abolita), speie se le imprese stanno produendo a osti deresenti. Invee, si hanno effetti diversi, in aso di osti resenti o ostanti. - Effetti equivalenti a quelli risontrati per lo sgravio da imposte generali. 4. Sviluppi ulteriori. In quegli anni Keynes ominiava a delineare la sua maroeonomia, in relazione ai problemi della grande depressione. Questo spiega, probabilmente, perhé il linguaggio e le ategorie logihe usate da d Albergo, per lo sviluppo degli studi degli effetti degli sgravi fisali, solleitato da A. da Empoli, fosse già di netta mara pre-keynesiana. Mi riferiso alla sostituzione delle terminologie, quali aumento o diminuzione del livello della domanda globale, he appartiene ai teorii dell equilibrio eonomio generale (ossia dell eonomia ai prezzi, e alle sostituite terminologie, quali 2 D Albergo E. (1952), Eonomia della finanza pubblia, vol. II, ap. XII. Esso riassume il saggio Politia Hitleriana e Teoria degli sgravi fisali (1936), Vita e Pensiero, Milano.

4 3 variazioni delle propensioni al onsumo e al risparmio, he sono proprie della eonomia al reddito, ossia della maroeonomia, prima e dopo lo sgravio. Questo modo di analizzare il problema i apre la via ad aostamenti tra impostazioni di equilibrio generale, fondate su estensioni intuitive delle soluzioni basate sull analisi degli equilibri individuali, e le impostazioni di maro-finanza al reddito (per parafrasare la terminologia di eonomia al reddito ). Gli aspetti di equilibrio generale, a ui faio riferimento, sono le tesi lassihe di sienza delle finanze, seondo ui, in prima approssimazione, l imposta generale, proporzionale, sul reddito sembrava non modifiare gli equilibri delle singole imprese, in partiolarmente le posizioni omparate delle imprese all interno dei singoli settori. Si disuteva, invee, se l imposta generale modifihi le posizioni omparate del settori, in ragione del fatto he le rispettive differenti redditività nominali nasondono rispettivi differenti elementi di rishio (e dunque elementi di osto) he fisalmente non sono tenuti in onsiderazione, per definizione, da un imposta generale, proporzionale. E, però, anhe noto he l impostazione lassia abbia rievuto suessivamente l osservazione seondo ui essa è aettabile in statia, ma non in dinamia. C. Cosiani nelle sue Istituzioni di Sienza delle finanze rilevava he l imposta sul reddito d impresa olpise anhe gli interessi (oltre il profitto in senso stretto) e dunque elementi di osto, per ui essa siuramente modifiava le posizioni di equilibrio delle singole imprese, a parte la questione (allora e in preedenza) assai disussa se l imposta generale modifiasse il livello generale dei tasso di interesse 3. Ma anhe on questa onsiderazione non si andava a salfire la tesi impliita, in quei tempi, seondo ui uno sgravio fisale avrebbe riportato le imprese nella posizione preedente la tassazione. Riporto questi ragionamenti in un grafio, non perhé esso sia strettamente neessario, ma solo per esigenza di espressione, in sintesi, di queste tesi. Le tre situazioni, prima dell imposta proporzionale, dopo l imposta, e dopo lo sgravio vengono ad essere, rispettivamente: C C' C apitale apitale apitale La teoria medesima, tuttavia, avvertiva he al prelievo fisale sarebbe seguita la spesa pubblia, e he avrebbe potuto direzionarsi verso gli stessi beni privati (ma per un uso diverso) o verso altri beni privati, ai fini della produzione di beni pubblii, e dunque on luogo ad una offerta pubblia, aanto ad una offerta privata di beni finali, in quantità diversa da quella preesistente. Quid ome effetto finale? Strumenti di analisi più reenti, i permettono ad arrivare veloemente ad alune onlusioni teorihe di prima approssimazione, nel onfronto tra le situazioni prima e dopo lo sgravio. L appliazione del teorema di Haavelmo alla teoria degli sgravi fisali, permette interessanti riflessioni. E noto he nella prima impostazione di Haavelmo, si ragiona in ipotesi di bilanio in pareggio e di imposta in somma fissa, e iò ha un senso, perhè si guarda al sistema eonomio nel suo omplesso (ossia non si guarda alla modalità di ripartizione dell imposta tra i ontribuenti). Preisamente, si partiva da una definizione del reddito aggregato, si appliava il fattore fisale (imposta e spesa), e si rierava quale fosse la variazione del reddito aggregato, rispetto alla spesa pubblia. In simboli: R = R + I Ove: R reddito nazionale propensione marginale (ostante) al onsumo I investimento nazionale. Dopo l imposta T=G (T imposta fissa, G spesa pubblia), il reddito diviene: R = (R-T) + I + G 3 Cosiani C. (1967), Istituzioni di sienza delle finanze, UTET, ap. XI.

5 4 Per ui: 1 1 R = T ( I + G ) 1 1 dr 1 1 = + = 1 dg 1 1 Questo è il teorema di Haavelmo: vale dire, monetariamente, il reddito nazionale aumenta di una grandezza, pari alla spesa pubblia iniziale (e iò, ome è stato rilevato dalla letteratura, è osa diversa dall aumento del reddito reale, evento he può verifiarsi, in date ondizioni). a) Ciò riordato, applihiamo il teorema agli sgravi fisali (essi sono onsiderati equivalenti alla restituzione di una imposta): R = (R + T) + I G R = R + T + I G R(1 - ) = T + I G 1 1 R = T + ( I G ) 1 1 dr 1 1 = = = 1 dt Si trae he il moltipliatore dello sgravio fisale è (-1), ossia il reddito nazionale monetario diminuise di una grandezza pari allo sgravio. Eo, dunque, ome mentre in prima approssimazione, i si attenderebbe un aumento della domanda privata (in luogo di quella pubblia), per il fatto he, dopo lo sgravio, il ontribuente ha un aumento del reddito disponibile, poi, in seonda approssimazione, si trova he la domanda globale diminuise, ma in base ad una propensione al onsumo, he dipende dal reddito nazionale in quel momento, e può essere divenuto diverso da quello in ui fu introdotta l imposta originariamente. Risulta, poi, dallo studio (di A. da E.) Costi resenti, deresenti e ostanti ome egli, nel onsiderare questi problemi, avesse bene in mente gli shemi di analisi di A. Marshall, e speifiamente la definizione di impresa rappresentativa, ome l impresa di media dimensione he resiste nel tempo, dopo aver aggiustato il proprio equilibrio orrente in base ad profitto normale, predefinito ome suffiiente. Per aggiustamento si intende l aantonamento, a riserva, di profitti orrenti o l attingimento ad essa, nei momenti di perdita, per garantire la ontinuità dell impresa. Direi he i tre periodi breve, medio, lungo stia già dentro la definizione di impresa rappresentativa, e he questa figura sia impliita nell impianto di A. da E.. Riorderò anhe, a questo proposito, he nei testi orrenti di eonomia politia delle Faoltà di eonomia, questi aspetti dinamii sono inapsulati (e dunque non visibili ) nelle impostazioni statihe dell equilibrio dell impresa. Invee nei testi di eonomia delle Faoltà di Ingegneria, essi sono ben evidenziati. Riporto brevemente aluni passaggi he permettono di evidenziare i fondamenti delle tesi della non ripristinabilità automatia della situazione pre-imposta. In statia, e sulla base delle impostazioni statihe, riferite al lungo periodo (ossia nelle quali va onsiderato sia il apitale fisso sia il apitale variabile, ovvero i osti orrenti), si il profitto è notoriamente definito ome differenza tra Riavi e Costi totali, ossia: π= R C ove π, nel nostro aso, supponiamo sia stato identifiato, dopo aver soddisfatto le note ondizioni di ottimo. Il noto shema grafio, in statia, è:

6 5 Il grafio suessivo, on tre situazioni di imprese, nel breve periodo (ossia a impianti esistenti), on grado diverso di marginalità, è: Questi grafii, oggi usuali anhe nei testi didattii,, non lo erano ne 1935, ma erano siuramente nel pensiero di A. da E., dentro i suoi osti resenti, deresenti e ostanti. La loro giustifiazione la ogliamo on maggiore hiarezza guardandovi dentro, ossia enuleando il fattore tempo. Ridefinito in dinamia, π è il saldo tra R e C, ove: R= Valore attuale di: R 1 v 1 + R 1 v R n-1 v 1 + R n v n e C = valore attuale di: C 0 + C 1 v 1 + C 1 v C n-1 v 1 + C n v n ove: i pedii indiano l appartenenza dei vari riavi e osti, rispettivamente previsti nel tempo 1, nel tempo 2 e osì di seguito fino al tempo n, in ui si prevede esaurito il apitale investito al tempo 0. Rappresentiamo questi elementi nella orrispondente suessione temporale, prima e dopo le imposte, e abbiamo: FL (flusso lordo) FI (flusso imponibile)

7 6 I (imposta) FN (flusso netto) Signifiato dei simboli: C: apitale investito; V: introiti annuali dalle vendite; S: spese di gestione, diverse da quelle di personale; W: spese di personale; F: finanziamento (qui ipotizziamo he il apitale sia restituito tutto alla fine della durata del finanziamento); i: interesse sul prestito; Rn: valore di reupero; D: quota di deperimento fisale; t: aliquota fisale. Come si può notare, l imposta si inserise tra i osti orrenti, nel quadro delle previsioni, e ome uno degli elementi delle previsioni: solo ad aggiustamento omplessivo dell equilibrio turbato dall imposta, potranno trarsi delle onlusioni. Si onlude essere impossibile, dopo lo sgravio, il ritorno alle ondizioni pre-imposta. E oggi diremmo he anhe tutto sta nelle aspettative future Un noto grafio di J.M. Keynes è onlusivo. Tenuto onto he lo sgravio aumenta il reddito privato disponibile, ma anhe è abbassa il livello della domanda globale monetaria, l effetto finale sull entità degli investimenti dipende dalle previsioni di rendimento reale del apitale e del tasso reale del denaro. Tenuto onto he lo sgravio aumenta il reddito privato disponibile, ma anhe è abbassa il livello della domanda globale monetaria, l effetto finale sull entità degli investimenti dipende dalle previsioni di rendimento reale del apitale e del tasso reale del denaro.

8 7 ove i segmenti in grassetto indiano le situazioni oggettive dopo l imposta dovrà essere modifiato in due elementi: il primo, nel tasso di rendimento monetario (in quanto il livello dei prezzi dovrebbe abbassarsi sempre he lo sgravio sia onsistente); il seondo, nel tasso di interesse (sempre ome riflesso della relativa minor tensione monetaria ossia abbassamento dei prezzi). Dunque, troviamo un nuovo motivo, per dedurre he, dopo lo sgravio, non si torma alla situazione preesistente. E i motivi sono fondamentalmente due: aumenta, a livello miro, il livello del rendimento netto, ma diminuise (Haavelmo) il livello della domanda globale.. Riordiamo, poi, il noto ventaglio dei prezzi, in aso di inflazione, e simmetriamente al suo ontrario in aso di deflazione (intendi, nel nostro aso: aduta dei prezzi, in seguito a sgravio generale delle imposte indirette). Riorderei, infine (sempre alla lue di strumenti analitii più reenti), la nota urva di Laffer (partiolarmente disussa ai tempi della Presidenza di R. Reagan, degli USA), per mostrare la evidenza massimo della non ripristinabilità della situazione preedente, qualora si applihi lo sgravio fisale. Curva di Laffer Il grafio india he a sinistra dell aliquota C, la riduzione dell imposta genera una riduzione del gettito; e he invee, alla destra di C, la riduzione dell imposta genera un aumento del gettito. In questo shema sono onsiderati impliitamente gli effetti delle imposte e delle spese pubblihe sul prodotto interno lordo. E, dunque, evidente he, in termini di effetti omplessivi sul sistema eonomio, lo sgravio non può portare alla situazione preesistente se, frattanto (ossia nel periodo in ui è durata la nuova tassazione) il sistema eonomio ha onosiuto lo sviluppo o l arretramento, a seonda della produttività omparata del settore privato e del settore pubblio. C Ritorno, infine, sulla onsiderazione fatta nella Premessa, della mutata importanza del fattore fisale, rispetto al fattore monetario, nei Paesi (ome l Italia) he hanno perduto la sovranità monetaria. Come reuperare ompetitività monetaria internazionale, se il ambio è stato abolito? Mi sembra he lo sgravio dalle imposte indirette (aompagnato dall aggravio delle imposte dirette, e on un ohio sul livello dei tassi di interesse) possa avere un qualhe interesse. Questa riflessione mi è venuta in seguito al passaggio dalla lira all euro, on un ambio di 1936,27 (he seondo me doveva essere 2100), se è vero he nel primo anno di introduzione dell euro il sistema Italia ha perduto ompetitività dell 8% e he i prezzi sono saliti più in Italia, he negli altri paesi europei (sono dihiarazioni uffiiali della Bana d Italia). Chi (del Governo) sa in Italia l IVA normale tedesa è 15% (mentre la nostra è 20%). Ad esempio, se portassimo l IVA a quella tedesa, miglioreremo la ompetitività delle imprese italiane verso la Germania, e forse anhe verso l area esterno all UE (on Euro). Oppure, potremmo aelerare l abolizione delle seonda IVA italiana (di nome IRAP). Personalmente (in onsiderazione della persistente stagnazione dell eonomia generale già da aluni anni) sono onvinto he, in Italia, i si trovi nel ramo disendente della urva di Laffer, e dunque una riduzione della pressione fisale non possa he far aumentare il gettito. Sarà osì? In ogni aso, penso he l attenzione rivolta dalla suola italiana, agli sgravi fisali, già negli anni 30 possa utilmente essere rionsiderata per nuove e più puntuali appliazioni del fattore fisale alla situazione attuale, in partiolare a ausa del venir meno della sovranità monetaria.

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