Dieta per CARDIOPATIA: INFARTO DEL MIOCARDIO E ANGINA PECTORIS
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- Giuseppe Mattei
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1 Dieta per CARDIOPATIA: INFARTO DEL MIOCARDIO E ANGINA PECTORIS Dopo aver subìto un infarto, il rispetto di alcune semplici regole alimentari diviene di fondamentale importanza per recuperare al meglio ed evitare di affaticare ulteriormente un cuore già provato dalla malattia. Una dieta corretta, infatti, diminuisce il rischio di subire un nuovo attacco cardiaco ed aiuta a controllare la pressione arteriosa ed il peso corporeo. Importante, quindi, seguire scrupolosamente quanto prescritto dal medico in termini di scelta degli alimenti e loro preparazione. Di seguito riportiamo, a puro scopo indicativo, alcuni semplici consigli sulla dieta nel postinfarto, ribadendo che essi non devono in alcun modo sovrapporsi o sostituirsi a quanto prescritto dal medico. Pasti piccoli e frequenti Un pasto troppo abbondante aumenta enormemente il lavoro del cuore, sia per fattori puramente meccanici, dati dall'espansione dello stomaco, sia per il minor apporto di sangue al miocardio (il flusso ematico si concentra a livello degli organi digestivi). Dopo aver subìto un infarto è quindi importante consumare pasti piccoli e frequenti, cominciando con una sana colazione ed evitando le abbuffate (anche quelle occasionali). Dieta iposodica Ridurre l'apporto di sodio risulta fondamentale per controllare la ritenzione idrosalina e la pressione arteriosa. Tale risultato si ottiene da un lato abolendo o limitando fortemente l'uso del sale da cucina e dall'altro riducendo il consumo dell'ampia schiera di alimenti ricchi in sodio; eventualmente è possibile utilizzare il sale iposodico al posto di quello tradizionale, ma solo ed esclusivamente su indicazione medica, in quanto potrebbe interagire negativamente con certi farmaci. Limitare l'apporto di sodio con gli alimenti è tutto sommato facile, basta adottare alcuni semplici accorgimenti: non salare le pietanze; utilizzare poco sale durante la cottura (quando si prepara la pasta abituarsi, per esempio, ad aggiungere il sale a cottura ormai terminata; in questo modo si riduce considerevolmente la quantità di sale assorbito dalla pasta); limitare il consumo di cibi conservati sotto sale o trasformati (insaccati, crackers, formaggi ad eccezione di stracchino e mozzarella, patatine, salamoie ecc.); limitare il consumo di cibi confezionati; esaltare la sapidità dei cibi con spezie, limone o aceto tradizionale/balsamico; evitare i brodi di carne e di dado; se la frutta è gradita può essere consumata in sostituzione degli snack salati come spuntino. Il contributo del sodio presente nell'acqua che beviamo è praticamente nullo, dato che in un litro di una comune acqua oligominerale ne ritroviamo soltanto 5-15 mg. In generale, la dieta di un paziente che è stato colpito da infarto non dovrebbe apportare più di 2 grammi (2000 mg) di sodio al giorno, o anche meno quando i valori pressori sono particolarmente elevati. NOTA BENE: il contenuto in sodio degli alimenti trasformati varia in base alle metodiche produttive utilizzate; per questo motivo raccomandiamo di abituarsi a controllare l'etichetta dei vari prodotti alimentari prima di acquistarli. Raggiungere o mantenere il peso forma L'apporto calorico della dieta post-infarto dev'essere calibrato in modo da mantenere, raggiungere o perlomeno avvicinare il peso forma; quando necessario, infatti, il calo ponderale diminuisce significativamente alcuni dei più importanti fattori di rischio dell'infarto. Occorre pertanto prestare maggiore attenzione alle porzioni, consumare
2 alimenti ricchi di fibre e poveri di grassi, evitando diete drastiche ed aumentando l'attività fisica (anche questa dev'essere prescritta dal medico e monitorata da un esperto). Normalmente, il raggiungimento del peso ideale si accompagna ad una diminuzione dei valori pressori e ad un miglior controllo del diabete di tipo II e dell'aterosclerosi (importanti fattori di rischio per l'infarto). Ulteriori consigli Aldilà delle importanti raccomandazioni nutrizionali fin qui elencate, la dieta nel post-infarto dovrebbe ricalcare a grandi linee quella consigliata per le persone sane. Particolare attenzione dovrebbe quindi essere posta nel limitare l'apporto di colesterolo e acidi grassi saturi o idrogenati. Questi nutrienti si trovano in elevate quantità nell'olio di palma e nei grassi solidi a temperatura ambiente (burro, lardo, grasso visibile delle carni). Il colesterolo è presente soltanto negli alimenti di origine animale, come il lardo, il burro, il tuorlo d'uovo, i formaggi, le carni ed i crostacei. I grassi idrogenati si ritrovano invece in molte margarine e prodotti da forno, come biscotti, cracker e snack fritti. In almeno tre occasioni settimanali è importante sostituire la carne con i legumi e con il pesce; quest'ultimo - specialmente quello azzurro ed il salmone - è ricco dei famosi acidi grassi "omega tre" che hanno un effetto protettivo sulle malattie cardiovascolari. "Consumare un arcobaleno di alimenti" è un'espressione metaforica con cui si sottolinea l'importanza di consumare un'ampia varietà di cibi ricchi di antiossidanti; queste sostanze sono contenute nella frutta e nella verdura, a cui donano tipiche colorazioni: gli antociani nei frutti di bosco, il licopene nei pomodori, i carotenoidi nella carota, la clorofilla nei vegetali a foglia verde ecc. Se possibile, si consiglia di preferire frutta e verdura di stagione. Una dieta ricca di questi alimenti apporta numerose sostanze funzionali (fitocomplessi), che agiscono armoniosamente nel regolare le funzioni biologiche ed eliminano qualsiasi necessità di ricorrere ad integratori vari. Le linee guida italiane per una sana alimentazione consigliano di consumare almeno 5 porzioni al giorno di vegetali, dove ognuna di queste è rappresentata, ad esempio, da un frutto di media grandezza (con dimensioni simili ad una pallina da tennis), una tazza (240 ml) di macedonia o 120 ml di succo di frutta al 100%. Infine, è importante consumare cibi ricchi di fibre e limitare gli zuccheri ad alto indice glicemico (detti anche carboidrati raffinati). Le migliori fonti di fibre sono la frutta e la verdura fresca, i cereali integrali ed i legumi. I cibi raffinati - come bevande gassate, succhi di frutta industriali, pane bianco e pasta - sono invece poveri di fibre e ricchi di carboidrati ad alto indice glicemico; per questo motivo dovrebbero essere limitati sia nella prevenzione primaria dell'infarto miocardico che in quella secondaria
3 DIETA POST-INFARTO DA 1500 KCAL/DIE Colazione Latte scremato 300 g Latte parzialmente screm. 200 g Pane integrale Fiocchi d'avena 50 g 30 g Pane comune Fette biscottate 40 g 30 g Marmellata di frutta Miele 10 g 5 g Zucchero 5 g
4 Pranzo Pasta di semola 90 g Riso 90 g Semola 90 g Pasta integrale 90 g Polenta 80 g Vitello 130 g Pollo petto 110 g Vitellone magro 100 g Coniglio magro 100 g Manzo magro 90 g Pollo coscia 90 g Tacchino petto 80 g Radicchio rosso 300 g Bieta 300 g Cetrioli 300 g Pomodori d'insalata 200 g Finocchi 200 g Lattuga 200 g Carote 200 g Cicoria 200 g Fagiolini 200 g Zucchine 200 g Spinaci 200 g Carciofi 200 g Funghi 200 g Cavolo - Cavolfiore 200 g Asparagi 200 g Patate 60 g Pane integrale 40 g Pane comune 30 g Crackers 20 g Grissini 20 g Pasta di semola 20 g Riso 20 g Olio di oliva 15 g Olio di mais 15 g Olio di girasole 15 g Fragole 300 g Pesche 300 g Albicocche 300 g Cocomero 300 g Melone 300 g Pere 250 g Pompelmo 250 g Mele 200 g Arance 200 g Mandarini 200 g Ciliege 200 g Prugne 200 g
5 Cena Vitello 110 g Vitellone magro 90 g Pollo petto 90 g Coniglio magro 90 g Pollo coscia 80 g Manzo magro 80 g Tacchino petto 70 g Prosciutto crudo magro 70 g Ricotta di mucca 70 g Uovo di gallina intero 60 g Mozzarella 50 g Scamorza 50 g Bresaola 40 g Fior di latte 40 g Prosciutto cotto 20 g Radicchio rosso 300 g Bieta 300 g Cetrioli 300 g Finocchi 200 g Pomodori d'insalata 200 g Lattuga 200 g Carote 200 g Cicoria 200 g Fagiolini 200 g Zucchine 200 g Spinaci 200 g Carciofi 200 g Funghi 200 g Cavolo - Cavolfiore 200 g Asparagi 200 g Patate 60 g Pane integrale 40 g Pane comune 30 g Crackers 20 g Grissini 20 g Pasta di semola 20 g Riso 20 g Olio di oliva 15 g Olio di mais 15 g Olio di girasole 15 g Fragole 300 g Pesche 300 g Albicocche 300 g Cocomero 300 g Melone 300 g Pere 250 g Pompelmo 250 g Mele 200 g Arance 200 g Mandarini 200 g Ciliege 200 g Prugne 200 g
6 Lista componenti Prime Scelte Media Calorie Kcal 1.509, ,66 Alcol Kcal 0,00 0,00 Proteine g 79,80 72,01 Lipidi g 44,08 45,75 Glicidi disponibili g 211,40 195,89 Amido g 114,69 115,37 Oligosaccaridi g 85,25 71,92 Fibra totale g 33,42 25,14 Colesterolo mg 167,50 127,19 Acidi grassi saturi g 10,24 9,48 Acidi grassi polinsaturi g 5,09 14,10 Acidi grassi monoinsaturi g 27,39 18,20 Calcio mg 560,10 713,14 Sodio mg 556,20 924,37 Potassio mg 3.453, ,26 Fosforo mg 1.178, ,18 Ferro mg 11,67 11,80 Zinco mg 13,64 11,85 Acido Folico mcg 186,00 395,72 Niacina mg 18,36 18,88 Riboflavina mg 1,47 1,67 Tiamina mg 1,16 1,19 Vitamina 'A' mcg 70, ,70 Vitamina 'B6' mg 2,46 1,93 Vitamina 'C' mg 86,40 184,48 Vitamina 'D' mcg 2,43 0,92 Vitamina 'E' mg 12,38 17,18 Acido ossalico mg 6,00 580,59 Cellulosa g 9,82 8,85 Purine mg 132,00 142,60 Acqua g 1.270, ,02 Rapporti componenti Prime Scelte Media Proteine % 21,15 20,08 Lipidi % 26,29 28,70 Glicidi % 52,52 51,20 Oligosacc./Glucidi tot. % 40,33 36,71 Acidi saturi/totale % 23,97 22,70 Proteine animali/totale % 66,52 61,20 Proteine vegetali/totale % 33,48 38,80 Proteine animali g 53,08 44,07 Proteine vegetali g 26,72 27,94 Fibra totale/1000 Kcal. g 22,14 17,52 Suddivisione % tra pasti (Calorie) Prime Scelte Media Colazione % 14,98 16,41 Pranzo % 54,27 52,77 Cena % 30,75 30,82
dieta 1600 dislipidemia Colazione
Colazione Latte parzialmente screm. 150 g Latte scremato 200 g Yogourt da latte scremato 125 g Caffè d'orzo 200 g Thè 180 g Caffè 40 g Biscotti secchi 30 g (n.6) Fette biscottate 30 g Fette biscottate
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