UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE

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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE CORSO DI METODOLOGIA DELLA RICERCA INFERMIERISTICA Prof. Loreto Lancia

2 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE Obiettivi del corso A conclusione del corso gli studenti dovrebbero essere in grado di: Comprendere potenzialità e limiti della metodologia della ricerca in ambito biomedico ed assistenziale; Rispondere a quesiti derivanti dalla pratica clinica e gestionale attraverso una lettura critica delle evidenze scientifiche riportate in letteratura; Capire i processi di trasferimento dei risultati della ricerca alla pratica infermieristica; Predisporsi in modo critico all identificazione di quesiti di pertinenza infermieristica che potrebbero generare ipotesi di ricerca.

3 Anno e rivista N. Articoli N. Ricerche N.studi/anno Nursing Reaserch Nursing Reaserch Nursing Reaserch Int. J. Nursing Studies Nursing Reaserch Int. J. Nursing Studies Res.in Nursing and Health Wester J. Nursing Research Totale

4 MAGNET HOSPITAL Magnet is the highest award an organization can receive for nursing care as established by the American Nurses Credentialing Center, a division of the American Nurses Association. Magnet Status is awarded to a healthcare organization that has demonstrated provides the very best in nursing and patient care through its support of international nursing professional standards

5 . e in Italia? RIDOTTO SVILUPP O DEL NURSIN G RIDOTTO SVILUPPO DELLA RICERCA

6 LE DIFFICOLTA DELLA RICERCA INFERMIERISTICA IN ITALIA CAUSE Socio culturali Economico organizzative RIDOTTO SVILUPPO DEL NURSING

7 L evidenza della specificità inf.ca, presupposto necessario per lo sviluppo del nursing, è direttamente influenzata dal modello concettuale di salute prevalente. SALUTE INTEGRITA BIO MEDICA RIDUZIONISMO DOGMATICO MODELLO TECNICO DIPENDENZA PROFESSIONALE INTEGRITA BIO PSICO SOCIALE INTERDIPENDENZA FUNZIONALE MODELLO PROFESSIONALE SPECIFICITA PROFESSIONALE

8 Perché è utile la ricerca infermieristica? I pazienti che ricevono interventi basati sulla ricerca riportano risultati migliori dei pazienti che ricevono un assistenza di routine. È eticamente irrinunciabile erogare interventi dei quali sia stata dimostrata l efficacia. Interventi efficaci hanno un rapporto costo/benefici più favorevole. La ricerca si trasferisce più rapidamente rispetto alla formazione nella realtà operativa quotidiana.

9 EBM: DEFINIZIONI La medicina basata sulla prova, è quella medicina che si è sviluppata in contrapposizione alla medicina tradizionale, in parte basata sulle impressioni, sulle intuizioni o sul cosiddetto occhio clinico. Silvio Garattini in: Clinical Evidence, Ministero della Salute 2001

10 EBM: DEFINIZIONI La EBM cerca il più possibile attraverso gli studi clinici controllati, ripetuti più volte per poter realizzare metanalisi, e gli studi osservazionali in condizioni di pratica medica corrente, di stabilire quale tipo di trattamento abbia probabilità di essere utile al paziente in termini di benefici rischi. Silvio Garattini in: Clinical Evidence, Ministero della Salute 2001

11 EBM: un po di storia 1972: l epidemiologo scozzese Archibald L. Cochrane dimostra che molti trattamenti medici non avevano giustificazione scientifica. A. L. Cocrane in: Effectiveness and efficiency : comparsa della denominazione EBM sul Journal of American Medical Association (JAMA)

12 Florence Nightingale e l EBN TESTO ORIGINALE At Florence Nightingale s House, London. July the 30th, Diagramma polare (coxcombs), eighteen hundred and ninety. When I am no longer even a utilizzato per memory, rappresentare i just a name, I hope my voice may perpetuate the tassi di mortalità la my life. God bless my dear old Comrades at greatdurante work of all guerra in Crimea ( ) Balaclave and bring them safe to shore. Lancia L, Petrucci C. Florence Nightingale: l'efficacia dell'assistenza infermieristica. L'Infermiere 2005; 4: 6

13 METODO SCIENTIFICO = APPROCCIO SISTEMATICO E LOGICO ALLA SOLUZIONE DEI PROBLEMI, BASATO SUI DATI E SULLA VERIFICA DELLE IPOTESI. Parola chiave: R I P R O D U C I B I L I T A

14 ALCUNI AMBITI DELLA RICERCA BIOMEDICA Frequenza del problema (misure di prevalenza e di incidenza) Causa del problema (studi clinici osservazionali) Trattamento del problema (studi clinici sperimentali)

15 APPROCCI INVESTIGATIVI NELLA RICERCA BIOMEDICA STUDI SPERIMENTALI (CLINICI) STUDI OSSERVAZIONALI (EPIDEMIOLOGICI)

16 Approccio investigativo STUDI SPERIMENTALI Sono studi in cui il ricercatore interviene attivamente modificando alcuni parametri e valutando gli effetti del suo intervento. Per motivi etici sono più diffusi nella ricerca preclinica.

17 Approccio investigativo STUDI OSSERVAZIONALI Sono studi attraverso i quali si indaga la probabilità di sviluppare la malattia in rapporto all esposizione a fattori di rischio. Non vi è alcun intervento da parte del ricercatore che si limita a raccogliere i dati ed a confrontarli. Hanno un livello di evidenza minore di quelli sperimentali, rispetto ai quali, pero, sono solitamente meno costosi.

18 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE STUDI SPERIMENTALI (Requisiti) Rappresentatività del campione Gruppi (sperimentale e controllo) Dimensione della ricerca Determinazione degli effetti e cecità Limiti spaziali Limiti temporali

19 STUDI SPERIMENTALI (Clinici) Effectiveness of intravenous thrombolytic treatment in acute myocardial infarction. Gruppo Italiano per lo Studio della Streptochinasi nell'infarto Miocardico (GISSI). In an unblinded trial of intravenous streptokinase (SK) in early acute myocardial infarction, patients in one hundred and seventy six coronary care units were enrolled over 17 months. Patients admitted within 12 h after the onset of symptoms and with no contraindications to SK were randomised to receive SK in addition to usual treatment and complete data were obtained in At 21 days overall hospital mortality was 10.7% in SK recipients versus 13% in controls, an 18% reduction (p = , relative risk 0.81). Lancet Feb 22;1(8478):

20 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE STUDI OSSERVAZIONALI Studi di prevalenza (cross sectional studies) Studi longitudinali (cohort studies) Studi caso controllo (case control studies)

21 CROSS SECTIONAL STUDIES Define target population Take sample Devise case definition Complete case ascertainment Analysis La stima della prevalenza può essere utile per prevedere i bisogni di assistenza sanitaria. Essendo influenzata dalla durata della malattia, non può essere usata per valutarne la correlazione con i fattori di rischio. Per tale valutazione sono necessari studi di coorte.

22 COHORT STUDIES Define hipothesis Define the cohort (year of birth, stable population, industrial exposure, ecc) Identify exposed and non exposed (questionnaire, clinical measurements, occupational exposure records, etc) Exclude cases who already have the disease Follow up Monitor for outcome events Gli studi di coorte (o longitudinali) implicano il follow up degli individui.

23 COHORT STUDIES L infezione cronica di Epatite B (HBV) può essere la causa del carcinoma epatocellulare (HCC)? HCC NO TOTALE HBsAg HCC SI SI 40 (a) (b) NO 1 (c) (d) TOTALE Risk of HCC in HBsAg pos = 40/3.454 (a/a+b) = 0,01158 Risk of HCC in HBsAg neg = 1/ (c/c+d) = 0,00005 Relative risk (RR) = 0,01158 / 0,00005 = 223 Il rischio d insorgenza di un carcinoma epatocellulare è 223 volte più alto negli individui HBs Ag positivi rispetto a quelli negativi. Beasley et al. Lancet

24 COHORT STUDIES PROSPETTICI PROPRIAMENTE DETTI STUDI DI COORTE PROSPETTICI STORICI

25 COHORT STUDIES PRO CONTRO Studiano le esposizioni rare Inefficaci nelle malattie rare Studiano gli effetti multipli delle esposizioni (es. fumo) Se non sono storici consumano molte risorse Dimostrano le associazioni temporali Bias per perdite in follow up (dropout) Minimizzano i bias nelle misura delle esposizioni Misurano l incidenza della malattia

26 CASE CONTROL STUDIES Identify cases Recruit control subjects without the diseases from the same population Test cases and controls for prior exposure to the suspected risk factor Analyse results Gli studi di caso controllo sono utili per investigare malattie rare

27 CASE CONTROL STUDIES Cigarette smoking and lung cancer (LC) SMOKERS NON SMOKERS TOTALE LC SI LC NO TOTALE 647 (a) 622 (b) (d) (c) 649 a x d 647x27 OR (Odds Ratio) = c x b = 622x2 = 14,04 Il rischio d insorgenza di tumore al polmone è volte più alto nei fumatori rispetto ai non fumatori. Doll and Hill BMJ 1950:

28 CASE CONTROL STUDIES Esposti e non esposti a lavorazioni industriali tra pazienti con tumore alla vescica e controlli INDUSTRIA TUMORE SI TUMORE NO SI NO TOTALE TOTALE OR= 118x299 = 1,99 257x69 I lavoratori dell industria in esame hanno un rischio stimato 1,99 volte più alto di contrarre il tumore rispetto alla popolazione non esposta che si assume avere rischio pari a 1.

29 STUDI SPERIMENTALI VS STUDI OSSERVAZIONALI STUDI SPERIMENTALI Esito sfavorevole Esito favorevole Farmaco (a) (b) Placebo (c) (d) STUDI OSSERVAZIONALI Esito sfavorevole Esito favorevole Rischio SI (a) (b) Rischio NO (c) (d)

30 FATTORE CONFONDENTE FATTORE DI ESPOSIZIONE MALATTIA FATTORE CONFONDENTE E un terzo elemento indipendentemente associato all esposizione che costituisce anche un fattore di rischio per la malattia

31 FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE OR = (a x d) / (b x c) = 1,66

32 FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE OR = (a x d) / (b x c) = 1.66, 95 % CI = L intervallo di confidenza è una misura di precisione della stima (e, quindi, deve contenere la stima)

33 FATTORE CONFONDENTE INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE 78 (a) 1322 (b) 1400 POCO CAFFE 48 (c) 1352 (d) 1400 TOTALE un ricercatore scettico sul risultato osservato stratifica i soggetti in fumatori e non fumatori. INFARTO SI INFARTO NO CONSUMO DI CAFFE CONSUMO DI CAFFE POCO MOLTO POCO MOLTO FUMATORI NON FUMATORI TOTALE

34 FATTORE CONFONDENTE FUMATORI INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE 70 (a) 930 (b) 1000 POCO CAFFE 28 (c) 372 (d) 400 TOTALE OR=1 INC=98/1400=7% NON FUMATORI INFARTO SI INFARTO NO TOTALE MOLTO CAFFE 8 (a) 392 (b) 400 POCO CAFFE 20 (c) 980 (d) 1000 TOTALE OR=1 INC=28/1400=2%

35 FATTORE CONFONDENTE ed ora non teniamo più conto del caffè INFARTO SI INFARTO NO TOTALE FUMATORI 98 (a) 1302 (b) 1400 NON FUMATORI 28 (c) 1372 (d) 1400 TOTALE OR=3.69, 95% CI=

36 STUDI EPIDEMIOLOGICI STUDI SPERIMENTALI (Clinici) Popolazione Campione Trasversali STUDI OSSERVAZIONALI (Epidem.) Di coorte (o longitudinali) Caso controllo Gruppi Randomizzazione Cecità Limiti temporali Limiti spaziali Prospettici Prospettici storici

37 EBM: opposizioni La medicina è un arte Esperienza clinica ed intuizione rappresentano valori irrinunciabili Eccessiva enfatizzazione delle pubblicazioni scientifiche

38 Evidence Based Nursing Per EBN si intende il processo per mezzo del quale le infermiere e gli infermieri assumono le decisioni cliniche utilizzando le migliori ricerche disponibili, la loro esperienza clinica e le preferenze del paziente, in un contesto di risorse disponibili. Di Censo A., Cullum N., Ciliska D., Impmementing evidence based nursing: some misconception [Editorial], Evidence Based Nursing 1998; 1:38 40

39 EBN: trasferimento delle conoscenze FORMAZIONE RICERCA EBN PENSIERO CRITICO PRATICA CLINICA MIGLIORE RISORSE ESPERIENZA

40 MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERISTICO PROCESSO VARIABILE (grado di complessità assistenziale) VARIABILE PAZIENTE PRESA IN CARICO Mix di abilità tecniche-relazionaliorganizzative Processo di Nursing Pensiero Critico STAFF (livello delle abilità e conoscenze) SUPPORTO ALL ATTIVITA DIAGNOSTICA/TERAPEUTICA Prevalenza di abilità tecniche

41 LINEE GUIDA DEFINIZIONE Le linee guida sono raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo sistematico, con lo scopo di aiutare operatori e pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche* * Institute of Medicine

42 LINEE GUIDA OBIETTIVI riduzione della variabilità dei comportamenti diffusione di nuove acquisizioni con notevole impatto positivo sui pazienti diffusione di pratiche meno costose a parità di efficacia riduzione dei rischi per i pazienti

43 LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI

44 LINEE GUIDA BANCHE DATI htpp://show.cee.hw.ac.uk/sign/home.htm

45 LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO

46 LINEE GUIDA GRUPPO DI LAVORO Operatori interessati Metodologi (In assenza di conflitto di interessi)

47 LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI

48 LINEE GUIDA FONDAMENTI SCIENTIFICI Banche bibliografiche Medline Mbase Cinahl Cochrane library Riviste di letteratura scientifica Evidence Based Medicine Evidence Based Nursing

49 LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI PARERE DEGLI ESPERTI

50 LINEE GUIDA METODOLOGIA DI ELABORAZIONE LINEE GUIDA ESISTENTI GRUPPO DI LAVORO FONDAMENTI SCIENTIFICI PARERE DEGLI ESPERTI CONTENUTI

51 LINEE GUIDA CONTENUTI La linea guida deve essere chiara, concisa e contenere applicazioni riproducibili Attenzione agli aspetti organizzativi, gestionali ed etici Le raccomandazioni dovrebbero essere distinte per livello di evidenza

52 PIRAMIDE DELLE EVIDENZE APPROCCIO SPERIMENTALE APPROCCIO OSSERVAZIONALE SR e MA Revisioni sistematiche / meta-analisi (studi di studi) RCDBS Studi Controllati Random. in Doppio Cieco Studi di coorte Studi caso-controllo Serie di Casi Case-Report Idee, Editoriali, Opinioni di esperti Ricerca su animali Ricerca in vitro

53 Le raccomandazioni sono divise per livelli di evidenza I = studi randomizzati e controllati di grosse dimensioni, con differenze statisticamente molto significative buone metanalisi IIa = altri studi controllati randomizzati IIb = studi sperimentali controllati non randomizzati IIIa = studi osservazionali longitudinali e caso controllo IIIb = studi osservazionali di associazione IV = studi di casistica senza controlli V = parere di esperti

54 Evidence Based Nursing Presupposti Capacità di decision making Capacità di pensiero critico Un qualsiasi atto infermieristico è evidence based quando è progettato, orientato al risultato e confrontato con la ricerca.

55 IL PENSIERO CRITICO E un attività mentale intenzionale necessaria a trasferire le conoscenze teoriche del nursing all esercizio professionale ed implica: Razionalità e fondatezza Riflessione Capacità ed atteggiamenti Pensiero creativo Conoscenze (cliniche e statistiche)

56 Evidence Based Nursing A quali domande risponde? E giusto quello che sto facendo? Ci sono alternative a questo trattamento? Quali potrebbero essere le reazioni del paziente? ecc. DUBBIO CONOSCENZE

57 Evidence Based Nursing ATTENZIONE Non confondete l EBN con la ricerca! La ricerca è la metodologia per accrescere le conoscenze di una disciplina: è un indagine sistematica intrapresa per scoprire fatti o relazioni e raggiungere conclusioni usando un metodo scientifico.

58 EBN: le fasi del processo Conversione del dubbio in quesito clinico definito Ricerca delle migliori prove di efficacia nelle banche dati biomediche Analisi critica Integrazione nella pratica clinica e rivalutazione della performance professionale

59 EBN A review of current literature (metodi e risultati di 16 studi) Hospital Nurse Staffing and Patient Outcomes Diane Heinz Dimensions of Critical Carte Nursing; Jan/Feb 2004, Vol. 23 Issue 1, p.44 51

60 Obiettivo degli studi Nurse staffing Patient outcomes Mortality Length of stay Patient complication

61 EFFICACIA CLINICA DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA IN OSPEDALE L assistenza infermieristica se adeguata e qualificata riduce gli eventi avversi e migliora la qualità di vita. Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. Aiken LH, ed altri JAMA 2002 Oct 23-30;288(16): Jack Needlman, ed altri Nurse- staffing levels and the quality of care in Hospitals The New England Journal of Medicine 2002 n :

62 Infermieri e mortalità dei pazienti La presenza di infermieri specializzati, l incremento del rapporto infermieri/pazienti e la maggiore abilità degli infermieri si correlano con una diminuzione del tasso di mortalit à. Aiken LH.Hospital restructuring: does it adversely affect care and outcomes? J Nurs Admin 2000; 30(10): Czaplinski PJ The effect of staff nursing on length of stay and mortality. Med Care 1998;36(12): Bond CA Health care professional staffing, hospital characteristics, and hospital mortality rates. Pharmacotherapy 1999;19(2): Tourangeau AE Nursing related determinants of 30 day mortality for hospitalized patients.canadian J Nurs Res.2002;33(4): Aiken LH.Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. JAMA (16):

63 Infermieri e lunghezza della degenza Alcuni studi hanno trovato in media un incremento della lunghezza della degenza correlato ad un abbassamento del rapporto numerico infermieri/pazienti Czaplinski PJ The effect of staff nursing on length of stay and mortality. Med Care 1998;36(12): Aiken LH..organization and outcomes of impatient AIDS care. Med Care.1999;37(8): Amaravadi RK ICU nurse to patient ratio is associated with complication and resource use after esophagectomy. Intensive Care Med. 2000;26: Needleman J Nurse staffing levels and quality of care in Hospitals. N Engl J Med 2002;346:

64 Infermieri e complicanze Molti studi hanno confermato una relazione inversa tra numero di infermieri ed eventi avversi quali: cadute, errori nella somministrazione dei farmaci, aumento dell incidenza delle ulcere da decubito. Aiken LH.Hospital nurse staffing and patient mortality, nurse burnout, and job dissatisfation. JAMA (16): Dang D Postoperative complications:does intensive care unit staff nursing make a difference? Heart Lung 2002;31(3): Blegan MA. Nurse staffing and patient outcomes. Nurs Res 1998;47(1): Kovner C..Nurse staffing levels and adverse events following surgery in US hospitals. Image:J Nurse Scholar.1998;30(4): Pronovost PJ.. Intensive care unit staffing and the risk of complications after abdominal aortic surgery. Effect Clin Pract 2001; 4 (5): Needleman J Nurse staffing levels and quality of care in Hospitals. N Engl J Med 2002;346:

65 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, , Mar 2000, Vol.31, Issue 3

66 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Definizione: Le iniezioni intramuscolari costituiscono uno dei più diffusi metodi per la somministrazione della terapia. In letteratura sono descritte diverse tecniche di cui è necessario approfondire le conoscenze per orientare la pratica clinica Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, , Mar 2000, Vol.31, Issue 3

67 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Obiettivo: Individuare, attraverso la ricerca bibliografica, i principi che possano fungere da linee guida nella preparazione e somministrazione della terapia intramuscolare. Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, , Mar 2000, Vol.31, Issue 3

68 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Materiali e metodi: La ricerca è stata condotta consultando Medline, Cinhal, testi infermieristici. Rodger, Michael A., King, Lindy, Journal of Advanced Nursing, , Mar 2000, Vol.31, Issue 3

69 EBN E PRATICA CLINICA DRAWING UP AND ADMINISTERING INTRAMUSCOLAR INJECTIONS A REVIEW OF THE LITERATURE Risultati: Organizzazione della conoscenze su: Sito di iniezione Lesioni associate alla somm.ne intramuscolare Selezione dell ago Volume somministrato

70 EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER RELATED INFECTION CDC of Atlanta. August,2002 Cat.1A: fortemente raccomandato per l implementazione e fortemente supportato da studi ben disegnati sperimentali, clinici o epidemiologici. Cat.1B: fortemente raccomandato per l implementazione e supportato da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici ed un forte razionale teorico. Cat.C: richiesto da regolamentazioni federali. Cat.II: suggerito per l implementazione e supportato da studi clinici o epidemiologici suggestivi o da un forte razionale teorico. Problema irrisolto : non sufficienti evidenze

71 EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER RELATED INFECTION Igiene delle mani (1A) Uso di tecniche asettiche durante l inserzione (1A) Utilizzare gli arti superiori negli adulti (1A) Disinfezione del sito con Clorexidina al 2% Iodofori alcool 70% Evitare applicazione routinaria di antibiotici topici (1A) Sostituire il CVP ed ogni (1A) Infondere le soluzioni contenenti lipidi entro 24 ore (1B) Completare le infusioni di sangue ed emoderivati entro 4 ore (1B) CDC of Atlanta. August,2002

72 EBN E PRATICA CLINICA GUIDELINES FOR THE PREVENTION OF INTRAVASCULAR CATHETER RELATED INFECTION Porre i tappi a tutte le estremità dei rubinetti non utilizzate (1B) Miscelare le soluzioni parenterali sotto cappa (1B) Utilizzare fiale monodosi ove possibile (II) Lavare routinariamente il CVP con Soluz. Fisiologica o con soluz. contenente eparina (10 U.I./ml) nel caso in cui il CVP è stato usato per prelievo di sangue (1B) Mancano evidenze sull uso topico routinario di vasodilatatori ed antinfiammatori per ridurre il rischio di flebiti (problema irrisolto) Non utilizzare routinariamente filtri nelle linee di infusione al finne di prevenire il rischio infettivo (1A) CDC of Atlanta. August,2002

73 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000

74 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Definizione Il cateterismo vescicale viene utilizzato nel 15 25% dei pazienti ospedalizzati e puo rappresentare un rischio per lo sviluppo di infezioni delle vie urinarie Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000

75 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Obiettivo Sintesi delle migliori evidenze disponibili nella gestione del catetere vescicale Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000

76 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Materiali e metodi Ricerca nelle banche dati di revisioni sistematiche. Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000

77 EBN E PRATICA CLINICA Management of Short term Indwelling Urethral Catheters to Prevent Urinary Tract Infections Risultati: Approfondimento delle conoscenze su: Cateterismo di breve durata Cateterismo in asepsi VS cateterismo puliito Cura del meato Sistema di raccolta Immissione nel sistema di raccolta di sostanze disinfettanti o antibiotiche per la riduzione della batteriuria Joanna Briggs Institute, vol.4 (1), 2000

78 EBN E PRATICA CLINICA PROVE DI EFFICACIA DELLA GINNASTICA VESCICALE PRIMA DELLA RIMOZIONE DEL CATETERE Patelli M., Ruggeri M., Centro studi EBN Attività 2002:14 22 Risultati: La ginnastica vescicale è una pratica inutile e dannosa basata su un razionale smentito dalla fisiologia della minzione

79 EBN E PRATICA CLINICA DOES DRAWING UP TECNIQUE INFLUENCE PATIENTS PERCEPTION OF PAIN AT THE INJECTION SITE? Rock D., Australian and New Zeland journal of Mental Health Nursing, 2000, 9, Risultati: Non esistono differenze significative in termini di percezione del dolore se si cambia o non si cambia ago dopo aspirazione per la somm.ne i.m. di neurolettici

80 EBN E PRATICA CLINICA NURSES PRACTICE NOT EVIDENCE BASED Averis A.,Pearson A., Australian Nursing Journal Oct.2003, Vol. 11 Issue 4, p.22 Risultati: Oltre 200 important gaps con l evidenza in più di 20 aree di intervento infermieristico in Australia

81 EBN: perché? I pazienti che ricevono interventi basati sull evidenza riportano risultati migliori dei pazienti che ricevono un assistenza di routine. È eticamente irrinunciabile erogare interventi dei quali sia stata dimostrata l efficacia. Interventi efficaci hanno un rapporto costo/benefici più favorevole. La ricerca si trasferisce più rapidamente rispetto alla formazione nella realtà operativa quotidiana.

82 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL AQUILA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE INFERMIERISTICHE Testi consigliati: "Metodologia della Ricerca Infermieristica" McGraw Hill; Geri Lo Biondo Wood Judith Haber; Edizione italiana a cura di Julita Sansoni. "Manuale per la ricerca infermieristica"; M.Fiamminghi, O. Passera, A. Simmini; Casa editrice Ambrosiana.

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