INDICE INTRODUZIONE CAPITOLO PRIMO I REGOLATORI
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- Ferdinando Baldini
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1 IX INTRODUZIONE 1. Pubblicipoterieglobalizzazionedeimercatifinanziari... XV 2. Letrasformazionideldirittoamministrativo... xx 3. Lacrisiel inefficaciadelleregole... XXXIII 4. La legittimità el accountability deiregolatori... XL 5. Ilpianodell indagine... XLVI CAPITOLO PRIMO I REGOLATORI 1. La complessità dell assettoorganizzativo L evoluzionestorica Imodelliorganizzativi Il riparto di funzioni. La separazione tra elaborazione delle regole e vigilanza Leretitransnazionalidiregolatori IlComitatodiBasilea Le funzioni: dalla cooperazione all elaborazione degli standard Il rafforzamento della rappresentatività L opacità dellastrutturainterna LaIOSCO La pluralità degliobiettivi La struttura della IOSCO: un esempio di democrazia globale? Icaratteridelleretitransnazionali I vantaggi: la flessibilità e la celerità. Eilorolimiti L accountability I riflessi sulle amministrazioni nazionali (cenno e rinvio) Iregolatoriprivati LoIASB Le caratteristiche dell organizzazione prima della riforma La specializzazione funzionale e l ampliamento degli interessirappresentati IlcontrollodeiregolatoripubblicisulloIASB... 46
2 X (Segue):ilfinanziamento L IFAC La natura ibrida: organizzazione rappresentativa della professione contabile e standard setter Icomitati«dipubblicointeresse» Ilcontrollodeiregolatoripubblicisull IFAC I caratteri dei regolatori privati che operano in ambito finanziario La normalizzazione contabile come esercizio privato di funzionepubblicaglobale L accountability I riflessi sul diritto amministrativo nazionale (cenno e rinvio) Lereti ibride IllimitidelFSFelasuaevoluzione LariorganizzazioneinFSBel ampliamentodelmandato L impattosulsistemadeiregolatori Leorganizzazioniinternazionali DalG7alG GlianniNovanta:ilG7el istituzionedelg Indirizzo e avallo politico nella governance finanziaria dopo lacrisi Il G20 come «premier forum for international economic cooperation»:limitieprospettive Il FMI e la Banca mondiale come standard enforcers Regolatoriglobalieregolatorieuropei Le autorità europee di vigilanza (ESA): i nuovi poteri e i loro limiti IlConsiglioeuropeoperilrischiosistemico(CESR) Gli strumenti di accountability I collegamenti tra le autorità europeeeleretitransnazionali L interazione con i regolatori privati globali: la partecipazione dell UE agli organi di controllo e lo sviluppo di organismi privati europei Le amministrazioni nazionali in funzione globale L esercizio privato, da parte di organismi nazionali, di pubblica funzione globale IlSistemadeiregolatoriglobaliperimercatifinanziari Ladivisionedellavoroeletensioniinterne L efficacia(cennoerinvio) L accountability: imeccanismiistituzionali CAPITOLO SECONDO LE REGOLE: TIPOLOGIA E CONTENUTI 1. La regolazione globale per i mercati finanziari. Il perimetro e i problemi Latipologiadelleregoleglobali L assenza di una definizione unitaria di standard. Profili ricostruttivi dellanozione
3 XI 2.2. Principi,normeelineeguida Ilcontenuto Ladisciplinaglobaledelcapitaledellebanche L accordo del 1988: la rigidità degli strumenti di misurazionedelrischioel «arbitraggioregolatorio» BasileaII:traibridazionee«autoregolazioneregolata» Basilea III, il rafforzamento dei requisiti patrimoniali e l identità delmodello Le regole globali per le agenzie di rating Le agenzie di rating: funzionamentoeproblemi Il dibattito sulla regolazione delle agenzie e il codice di condottadellaiosco Lacrisiglobaleelarevisionedelcodice Iprincipicontabiliinternazionali Le critiche al fair value La revisione dei criteri contabili: tra sospensione, riforma e applicazioneselettiva Isistemidiremunerazionedeibancari La prassi dei bonus e gli effetti sull assunzione dei rischi I principi per le prassi di remunerazione e gli standard applicatividelfsb I caratteri della disciplina globale in materia di remunerazione: flessibilità dell intervento pubblico e gerarchia tra standardglobali Leregoleinmateriadiderivatifinanziari Gli strumenti finanziari derivati: rilevanza e opzioni di regolazione Le discipline statunitense e comunitaria e le raccomandazioni del FSB: gli obblighi di trasparenza e i rischi di arbitraggio Le vendite allo scoperto di CDS: la divaricazione tra gli interventieuropeielaregolazioneglobale Leistituzionisistemicamenterilevanti Le possibili soluzioni: il dibattito sulle misure strutturali e i requisitipatrimonialirafforzati L oscillazione tra i diversi modelli nelle discipline nazionali Ilprogressivosvuotamentodelladisciplinaglobale Ilcoordinamentotraleregoleglobali Leiniziativedicodificazioneeilorolimiti Il Compendium of Standards delfsb Le codificazioni settoriali: il Compendium del Comitato di Basilea e il Global Standard Irinviitraglistandardeilloroprogressivoridimensionamento Regole pubbliche e regole private. Il carattere ibrido del diritto globale La costruzione a rete delle regole globali e l emergere delle resistenzenazionali.glieffettisull efficaciadellaregolazione
4 XII 5. Icaratteridelleregoleglobaliperimercatifinanziari Le finalità. Il problema del conflitto tra stabilità finanziaria e competitività deisistemieconomicinazionali Gli standard come strumento normativo: il difficile equilibrio tra armonizzazioneespecificazionenazionale Ilmodellodiregolazione L efficacia della disciplina sostanziale contenuta nelle regole globali L assenzadiunagerarchia CAPITOLO TERZO I PROCEDIMENTI DI DETERMINAZIONE DELLE REGOLE GLOBALI 1. L elaborazionedelleregoleglobalieilproblemadellapartecipazione Ilprocedimentodielaborazionedeglistandardperilcredito Un «chiuso club di tecnocrati»? L approvazione del primo accordo sulcapitale Partecipazione mediata e procedimenti composti: gli emendamenti abasileaii Basilea II e l estensione del notice and comment Dal primo al terzo documento di consultazione. I punti di contrasto e l emergere degli interessi commerciali nazionali I limiti: la partecipazione come privilege e lo squilibrio negli interessirappresentati L approvazione di Basilea III: la determinazione degli standard dopolacrisieilrischiodi catturadelregolatore Le modifiche occasionali alla procedura: i Principi fondamentali per un efficacevigilanzabancaria Ivalorimobiliari:unapproccioflessibileallaconsultazione I principi contabili internazionali: un esempio di disciplina generale di un procedimentoglobale La revisione contabile: codificazione del due process e controllo da parte delpiob Il due process neiregimiregolatoriglobaliinmateriafinanziaria Letendenzedilungoperiodoel impattodellacrisi Unprincipio«ageometriavariabile» La partecipazione come strumento di accountability Ilrischiodi cattura eipossibilirimedi CAPITOLO QUARTO L APPLICAZIONE DELLE REGOLE GLOBALI NEGLI ORDINAMENTI NAZIONALI 1. L applicazionedeglistandardinternazionali:teoriaeprassi
5 XIII 2. L implementazione da parte delle autorità divigilanzanazionali Traincorporazioneeprocedimentoparallelo L applicazionedibasileaii Ilmodellocomunitario Ilmodellostatunitense Le prime modifiche alla direttiva sull adeguatezza patrimoniale (CRD II e III) e l applicazione dei principi del FSB in materia di remunerazionedeibancari Le prospettive di applicazione di Basilea III: la CRD IV, le decisioni dell EBA e il Dodd Frank Act L omologazionedeiprincipicontabilinell ordinamentocomunitario Origine e linee direttrici della «Nuova strategia» europea nel settorecontabile L organizzazione Ilprocedimento L omologazione come modello misto di recepimento degli standardprivati L efficacia:l omologazionenellaprassi L impattodellacrisi «Regimeborrowing»?IlrinviodapartedellaWTO LaWTOeglistandardinternazionali Ilrinvioaglistandardinternazionalinelsettoredeiservizi L influenza della WTO sugli standard setters IcontrollidelFMIedelFSB I Reports on the Observance of Standards and Codes (ROSCs) del FMIedellaBancamondiale Il programma per il rafforzamento dell applicazione degli standard delfsb Imodellidiapplicazionedelleregoleglobali:unbilancio Le implicazioni sistematiche: gli standard tra hard e soft law L impatto sull efficacia della regolazione e il problema dell enforcement Il controllo sull applicazione degli standard e la legittimazione della regolazione:rafforzamentooillusione? CAPITOLO QUINTO DALL ORDINAMENTO SEZIONALE DEL CREDITO AL GOVERNO GLOBALE DELLA FINANZA? 1. Dall ordinamento sezionale del credito al governo globale della finanza? La«lungadurata»delleistituzionideglianniTrenta LoStatoregolatoreeilcontrollopubblicodellafinanzaprivata I caratteri del Sistema dei regolatori globali: continuità e discontinuità di unmodelloorganizzativo L intervento pubblico nella regolazione della finanza: le oscillazioni del pendolo
6 XIV 6. «Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi». La riformadellaregolazioneeisuoilimiti Tecnocrazia e democrazia. La regolazione globale della finanza e i suoi critici Indice degli autori citati
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