L IMPATTO ECONOMICO DELLA BATTERIOSI E LA COSTITUZIONE DEL CATASTO
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- Virginio Vinci
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1 COSTITUZIONE DEL CATASTO, Centro Servizi Ortofrutticoli
2 Le attività del nel progetto INTERACT 1Costituzione del catasto a livello nazionale 2Sito internet per la raccolta delle informazioni 3Valutazione dell impatto economico della batteriosi
3 Costituzione del catasto a livello nazionale Informazioni richieste e metodologia Rilevazione kiwi - batteriosi CUAA ANAGRAFICA AZIENDALE COMUNE PROVINCIA FOGLIO PARTICELLA (Mappale) VARIETA' SUPERFICIE (HA) DISTANZA ANNO DISTANZA N PIANTE D'IMPIANTO FILE (m) PIANTE (m)
4 Costituzione del catasto a livello nazionale Lo stato di avanzamento delle informazioni raccolte ad oggi: dati rilevati dalle OP operanti sul territorio nazionale dati forniti dalle Regioni (anagrafiche) relativi ad aziende extra OP > in fase di realizzo contatti con esperti della coltivazione su tutto il territorio nazionali rilevatori
5 Costituzione del catasto a livello nazionale I dati del catasto: numero aziende e superfici Piemonte Az. Rilevate 272 Ettari 730 ha Sup. media az. 2,7 ha Friuli V.G. Az. Rilevate 252 Ettari 507 ha Sup. media az. 2,0 ha Emilia-gna Az. Rilevate Ettari ha Veneto Az. Rilevate 747 Ettari ha Sup. media az. 2,1 ha Sup. media az. 2,5 ha Altre regioni Az. Rilevate 227 Ettari 627 ha Sup. media az. 2,8 ha Totale Az. Rilevate Ettari ha Lazio Az. Rilevate Ettari ha Sup. media az. 2,8 ha Calabria Az. Rilevate 159 Ettari 426 ha Sup. media az. 2,7 ha Sup. media az. 2,5 ha Fonte: elaborazioni
6 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti totale: distribuzione degli impianti per età al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
7 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti Lazio: distribuzione degli impianti per età al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
8 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti Emilia-gna: distribuzione degli impianti per età al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
9 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti Piemonte: distribuzione degli impianti per età al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
10 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti Veneto: distribuzione degli impianti per età al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
11 Costituzione del catasto a livello nazionale I dati del catasto: l età media degli impianti Piemonte 16,4 anni Friuli V.G. 15,9 anni Veneto 14,0 anni Emilia-gna 13,7 anni Altre regioni 12,1 anni Media 13,9 anni Lazio 13,7 anni Calabria 12,7 anni Fonte: elaborazioni
12 50% 40% 30% 20% 10% 0% Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti: distribuzione (%) degli impianti per classi di età nelle principali Regioni italiane al 31 dicembre % EMILIA-ROMAGNA 26% 17% 8% 32% > 20 50% 40% 30% 20% 10% 0% 14% 20% PIEMONTE 17% 7% 43% > 20 50% 40% 30% 20% 10% 0% 11% 23% FRIULI V.G. 16% 8% 41% > 20 50% VENETO 50% LAZIO 50% CALABRIA 40% 30% 20% 10% 0% 29% 25% 23% 13% 10% > 20 40% 30% 20% 10% 0% 33% 20% 22% 20% 5% > 20 40% 30% 20% 10% 0% 24% 26% 19% 20% 11% > 20 Fonte: elaborazioni
13 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti: distribuzione varietale (%) al 31 dicembre 2012 Emilia-gna Hayward 93,8% Hort 16A 3,2% Jin Tao 1,2% Bo Erika 0,5% Green Light 0,5% Soreli 0,3% Early Green 0,2% Summerkiwi 0,1% Kramer 0,1% Tsechelidis 0,1% Altre 0,1% Piemonte Hayward 96,2% Soreli 2,0% Green Light 0,6% Jin Tao 0,5% Altre 0,7% Veneto Hayward 96,3% Summerkiwi 1,0% Soreli 1,0% Top Star 0,6% Jin Tao 0,3% Bo Erika 0,2% Altre 0,6% Friuli V.G. Hayward 91,9% Jin Tao 1,3% Bo Erika 1,2% Early Green 1,1% Altre 4,5% Lazio Hayward 89,8% Hort 16A 4,7% Green Light 2,4% Jin Tao 2,0% Early Green 0,4% Summerkiwi 0,3% Belen 0,1% Soreli 0,1% Altre 0,3% Calabria Hayward 86,2% Jin Tao 4,0% Bo Erika 2,7% Green Light 0,9% Altre 6,2% Fonte: elaborazioni
14 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti: distribuzione in base al colore della polpa (%) al 31 dicembre 2012 Emilia-gna Piemonte Veneto Friuli V.G. Lazio Calabria Fonte: elaborazioni
15 Costituzione del catasto a livello nazionale Catasti: distribuzione varietale negli impianti giovani al 31 dicembre 2012 Fonte: elaborazioni
16 Sito internet per la raccolta delle informazioni da marzo 2013 ad oggi visitatori provenienti da 80 nazioni oltre 100 documenti scaricabili
17 Sito internet per la raccolta delle informazioni
18 Sito internet per la raccolta delle informazioni
19 Sito internet per la raccolta delle informazioni
20 Sito internet per la raccolta delle informazioni
21 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Valutazione del danno economico in termini di maggiori costi di produzione derivanti dalla batteriosi Calcolo del valore del soprassuolo, relativamente ai singoli anni di produzione al fine di conoscere l entità economica del danno conseguente ad un possibile abbattimento dell impianto, qualora questo non sia più economicamente sostenibile a causa della malattia Sono state indagate le principali aree in cui si concentra la produzione di kiwi a livello nazionale: Piemonte > provincia di Cuneo Veneto >province di Verona e Rovigo Emilia-gna > provincia di Ravenna Lazio > provincia di Latina Calabria > provincia di Reggio Calabria
22 Valutazione dell impatto economico della batteriosi La presenza del patogeno determina nelle aziende prevalentemente due fonti di aggravio dei costi di produzione: 1 / maggiori costi per la prevenzione per contrastare lo sviluppo della malattia 2 / eventuale diminuzione delle rese unitarie per effetto dell infezione Nel primo caso le forme attuate sono molteplici ma nella maggior parte dei casi impegnano l impresa con specifici e molteplici trattamenti fitosanitari (rameici e battericidi), modifiche negli apporti nutritivi e potaturepiù attente ed accurate. A ciò si aggiunge il tempo necessario per il controllo e sorveglianza dell impianto. Le reazioni delle imprese possono essere molto diverse anche nella medesima area produttiva, potendo svariare dalla più totale ignoranza con il rischio di diffusione della malattia, fino a forme di prevenzione estremamente attente che determinano tuttavia un ingente carico di lavoro ed un conseguente forte innalzamento dei costi I costi calcolati in questo studio sono riconducibili alle tecniche adottate con maggior frequenza in ciascun area con riferimento alle linee di difesa suggerite dagli staff tecnici dei grandi gruppi di riferimento. L elaborazione si basa sulla situazione prevalente e non a un dato medio.
23 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Determinazione dei maggiori costi di produzione Relativamente ai calcoli effettuati, per ogni area, sono state indagate 5 situazioni: Situazione N: costi di produzione medi sostenuti dalle imprese in assenza di batteriosi; Situazione 0: costi di produzione includono i maggiori oneri previsti dalla linea di prevenzione e difesa ma non viene considerata una riduzione della resa unitaria; Situazione -5: costi di produzione includono i maggiori oneri previsti dalla linea di prevenzione associata ad una riduzione della resa unitaria del 5% Situazione -10: costi di produzione includono i maggiori oneri previsti dalla linea di prevenzione associata ad una riduzione della resa unitaria del 10% Situazione -15: Situazione -10: costi di produzione includono i maggiori oneri previsti dalla linea di prevenzione associata ad una riduzione della resa unitaria del 15% Oltre questa soglia l aggravio diviene tale da giustificare l abbattimento dell impianto. La totalità della manodopera necessaria alla gestione degli impianti è stata computata nel costo pieno all impresa. Fonte: elaborazioni
24 Valutazione dell impatto economico della batteriosi I costi di produzione di kiwi per singolo areale produttivo a confronto / anno 2013 Cuneo Verona Rovigo Ravenna Latina Reggio Calabria Kiwi Hayward /ha /kg /ha /kg /ha /kg /ha /kg /ha /kg /ha /kg Materie prime , , , , , ,07 Manodopera , , , , , ,14 Servizi esterni 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 0 0,00 Assicurazione antigrandine/antigelo 718 0,03 0 0,00 0 0, , , ,01 Quota ammortamento impianto , , , , , ,05 COSTO PRIMO DI COLTIVAZIONE , , , , , ,27 Costi indiretti , , , , , ,05 COSTO PIENO ALL'IMPRESA , , , , , ,33 costi figurativi , , , , , ,05 COSTO TOTALE DI PRODUZIONE , , , , , ,38 Resa prduttiva (t/ha) 23,00 23,00 28,00 28,00 24,00 24,00 28,00 28,00 32,50 32,50 28,00 28,00 Differenze importanti a seconda delle aree: al Nordil costo/ha più elevato è a Verona, dovuto a manodopera e quota ammortamento impianto, segue Ravennadove si nota una quota importante delle materie prime. Il costo/kg vede Cuneo allinearsi a Verona a causa delle rese medie per ettaro più basse. Latina vede costi di produzione/ha simili al Nord, ma con una resa nettamente più elevata. Molto competitiva l area della Calabria.
25 Valutazione dell impatto economico della batteriosi I costi di produzione di kiwi per singolo areale produttivo a confronto/ anno 2013 Ravenna Kiwi Zespri Gold/Jin Tao /ha /kg Materie prime ,18 Manodopera ,32 Servizi esterni 0 0,00 Assicurazione antigrandine/antigelo 0 0,00 Quota ammortamento impianto ,19 COSTO PRIMO DI COLTIVAZIONE ,69 Costi indiretti ,08 COSTO PIENO ALL'IMPRESA ,77 costi figurativi ,08 COSTO TOTALE DI PRODUZIONE ,86 Resa prduttiva (t/ha) 25,00 25,00 Fonte: elaborazioni
26 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Determinazione dei maggiori costi di produzione /ha anno 2013 A parità di resa produttiva (dalla situazione 0 alla situazione N) l aggravio di costo va nel caso di Hayward da un minimo di 400 euro/ha in Calabria, fino ad un massimo di euro/ha in Emilia-gna. Per le cultivar a polpa gialla l aggravio può arrivare anche a euro/ha, cultivar più sensibili alla malattia. Nelle ipotesi successive il costo/ha tende a diminuire lievemente a causa della diminuzione di resa. Più nel dettaglio in Emilia-gna e in Lazio si registra un consistente aumento soprattutto per le materie prime e in particolare degli agrofarmacinel primo caso e dei fertilizzanti nel secondo; in Piemonte è soprattutto la manodopera a crescere apprezzabilmente. Fonte: elaborazioni
27 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Determinazione dei maggiori costi di produzione /kg anno 2013 Il costo/kg varia da +18 cent a Ravenna a +7 cent della Calabria -Hayward Fonte: elaborazioni
28 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Stima del profitto/perdita in funzione del prezzo alla produzione / anno 2013 Aree del Nord Italia (dato mediato per Piemonte, Veneto ed Emilia-gna) Intervallo di prezzo = 0,43-0,70 /kg In queste provincie produttive è osservabile una situazione di evidente sofferenza già a partire da una riduzione di resa del 10%. Aree del Centro-Sud Italia (dato mediato per Lazio e Calabria) Intervallo di prezzo = 0,30-0,60 /kg In queste realtà si registrano margini più rassicuranti ma solamente nel caso i prezzi si mantengano su livelli medio-alti. Fonte: elaborazioni
29 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Valore del soprassuolo Nell ottica dell eventuale necessità di abbattimento di un impianto gravemente compromesso e non più economicamente sostenibile, lo studio è proseguito con il calcolo del valore economico dell impianto (valore del soprassuolo) sano di actinidia. Come noto le colture arboree sono caratterizzate da un ciclo produttivo poliennale con redditi annui variabili. Lo studio ha considerato: stazione di impianto e di allevamento: quando le spese sono superiori al valore delle produzioni stazione di incremento: quando il valore delle produzioni è superiore alle spese e presenta una andamento crescente stazione di maturità: quando il valore delle produzioni è superiore alle spese e presenta un andamento costante stazione di decremento: quando il valore delle produzioni è superiore alle spese ma presenta un andamento decrescente
30 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Valore del soprassuolo Fonte: elaborazioni
31 Valutazione dell impatto economico della batteriosi Conclusioni Valutazione del soprassuolo: Gli impianti assumono valori anche sensibilmente differenti in funzione degli aspetti tecnico-economici che li contraddistinguono, come la resa produttiva e la durata dell investimento. E tuttavia la presenza o meno di un impianto antigrandine a determinare un apprezzabile innalzamento del valore, nei primi anni di vita dell actinidieto. Il valore può pertanto variare da circa /ha a valori massimi di 50/ /ha. In tutti i casi gli ultimi 5 anni di vita dell impianto (eccetto la polpa gialla) presentano valori inferiori a /ha. Fonte: elaborazioni
32 GRAZIE PER L ATTENZIONE facebook/servizi servizi, Centro Servizi Ortofrutticoli
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