Imprese italiane in Francia: aspetti giuslavoristici e adempimenti previdenziali

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1 Imperia, 30 giugno 2017 Imprese italiane in Francia: aspetti giuslavoristici e adempimenti previdenziali Dott.ssa Emiliana Maria Dal Bon

2 TIPOLOGIE E MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO

3 LA TRASFERTA

4 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA Trasferta: MUTAMENTO TEMPORANEO DEL LUOGO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA CON PREVISIONE CERTA DI RIENTRO nella sede di lavoro originaria ESIGENZE di servizio TRANSITORIE E CONTINGENTI ELEMENTI CARATTERISTICI della TRASFERTA: temporaneità; disposizione unilaterale del datore di lavoro; svolgimento dell'attività lavorativa sotto la direzione del datore di lavoro; indennità di trasferta.

5 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA TEMPORANEITÀ della PERMANENZA Nessuna indicazione legislativa; NON DEVE ESSERE DEFINITIVA; Deve PERMANERE IL LEGAME FUNZIONALE CON IL NORMALE LUOGO DI LAVORO; La durata può anche non essere preventivamente definita.

6 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA DISPOSIZIONE UNILATERALE DEL DATORE DI LAVORO La trasferta è eseguita NELL'INTERESSE E SU DISPOSIZIONE UNILATERALE DEL DATORE DI LAVORO. È IRRILEVANTE: Il CONSENSO del lavoratore; La DISPONIBILITÀ del lavoratore; L IDENTITÀ O DIFFORMITÀ delle MANSIONI. MERA DISCREZIONALITÀ AZIENDALE nel rispetto di: contratti collettivi di riferimento; dignità del lavoratore (art. 41 Cost.); divieto di atti illeciti o discriminatori (art c.c. e art. 15 Stat. Lav.). FUNZIONALE alle ESIGENZE TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE dell azienda.

7 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA DIREZIONE DEL DATORE DI LAVORO Lavoratore è soggetto alle DIRETTIVE DEL PROPRIO DATORE DI LAVORO. Nessun rapporto tra il lavoratore e il soggetto presso il quale la prestazione viene resa. POTERE DIRETTIVO INTERAMENTE NELLE MANI DEL DATORE DI LAVORO. INDENNITÀ di TRASFERTA una somma aggiuntiva che va ad affiancare la normale retribuzione Ammontare stabilito dal CCNL. COMPONENTE RISARCITORIA + RESIDUALE RETRIBUTIVA.

8 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA SPESE DOCUMENTABILI di vitto, alloggio, viaggio e trasporto SEMPRE ESENTI TRASFERTE NELL AMBITO COMUNALE l indennità CONCORRE A FORMARE REDDITO TRASFERTE FUORI DALL AMBITO COMUNALE: a) INDENNITÀ FORFETARIA ESENTE fino a: 46,48 al giorno in ITALIA. 77,47 al giorno all ESTERO. b) RIMBORSO SPESE ALLOGGIO O VITTO, INDENNITÀ ESENTE fino a: 30,99 al giorno in ITALIA. 51,65 al giorno all ESTERO. c) RIMBORSO SPESE ALLOGGIO E VITTO, INDENNITÀ ESENTE fino a: 15,49 al giorno in ITALIA. 25,82 al giorno all ESTERO. REGIME FISCALE E CONTRIBUTIVO dell INDENNITÀ DI TRASFERTA, art. 51, c. 5, TUIR d) NESSUNA INDENNITÀ, ma RIMBORSO SPESE: SPESE DOCUMENTATE totalmente ESENTI. ALTRE SPESE NON DOCUMENTABILI ESENTI fino a: 15,49 al giorno in ITALIA. 25,82 al giorno all ESTERO.

9 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: LA TRASFERTA TRASFERTISTA Lavoratore che si obbliga, espressamente per contratto, nei confronti del datore di lavoro a prestare la propria attività lavorativa in sedi di lavoro sempre diverse. INDENNITÀ DI TRASFERTISMO maggiorazione della retribuzione in misura fissa art. 51, co. 6, TUIR: le indennità e le maggiorazioni di retribuzione spettanti ai lavoratori tenuti per contratto all espletamento delle attività lavorative in luoghi sempre variabili e diversi SONO ESENTI NELLA MISURA DEL 50%.

10 L interpretazione autentica del DL 136/2016 per effetto della legge di conversione del DL 193/2016, si e offerta una interpretazione autentica della norma affermando che il comma 6 dell art. 51 del TUIR, (DPR 916/87), deve interpretarsi nel senso che i lavoratori rientranti nella disciplina del trasfertismo, sono quelli per i quali sono presenti contestualmente le seguenti condizioni: la mancata indicazione nel contratto e/o lettera di assunzione della sede di lavoro; lo svolgimento di una attivita lavorativa che richiede la continua mobilità del dipendente; la corresponsione al dipendente, in relazione allo svolgimento dell attivita lavorativa in luoghi variabili e diversi, di una indennita o maggiorazione di retribuzione in misura fissa, attribuiti senza distinguere se il dipendente si e effettivamente recato in trasferta e dove la stessa si e svolta.

11 Ai lavoratori cui, a seguito della mancata contestuale presenza delle condizioni di cui sopra, non si renda applicabile la disposizione di cui al comma 6 dell art. 51 del TUIR, e riconosciuto il trattamento previsto per le indennita di trasferta di cui al comma 5 del suddetto articolo 51. Ne deriva che sara necessario verificare se e opportuno inquadrare la fattispecie come trasfertismo, all effettivo ricorrere dei requisiti di cui sopra e con le implicazioni fiscali e previdenziali note - in ragione dell armonizzazione degli imponibili fiscali e contributivi (imponibilita al 50% della indennita forfettaria mensile erogata) - o piuttosto in regime di trasferta (con il conseguente regime di imponibilita della indennita giornaliera).

12 IL TRASFERIMENTO

13 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL TRASFERIMENTO TRASFERIMENTO MUTAMENTO DEFINITIVO DEL LUOGO GEOGRAFICO DELLA PRESTAZIONE LAVORATIVA PRESSO UNA SEDE DIFFERENTE RISPETTO AL LUOGO NORMALE DI LAVORO Disposto solitamente nell interesse del datore di lavoro; Ipotesi di TRASFERIMENTO CONSENSUALE o TRASFERIMENTO SU DOMANDA DEL DIPENDENTE; Lecito patto di inamovibilità. FORMA e CONTENUTO DEL PROVVEDIMENTO DI TRASFERIMENTO: forma libera.

14 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL TRASFERIMENTO ELEMENTI del TRASFERIMENTO: 1. l'individuazione dell'unità PRODUTTIVA; 2. le GIUSTIFICAZIONI alla base del trasferimento; 3. la NULLITÀ del trasferimento e l IMPUGNAZIONE da parte del lavoratore; 4. PROFILI FISCALI dell INDENNITÀ DI TRASFERIMENTO. 1. UNITÀ PRODUTTIVA: ogni ARTICOLAZIONE AUTONOMA dell'impresa, IDONEA ad espletare, in tutto o in parte, L'ATTIVITÀ DI PRODUZIONE di beni o di servizi costituente l'oggetto sociale aziendale. 2. GIUSTIFICAZIONI alla BASE del TRASFERIMENTO RAGIONI TECNICHE, ORGANIZZATIVE E PRODUTTIVE, SUSSISTENTI al momento in cui viene disposto il trasferimento. Ogni patto contrario è nullo. Onere della prova incombe sul datore di lavoro.

15 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL TRASFERIMENTO 3. NULLITÀ DEL TRASFERIMENTO Mancanza di adeguata prova delle ragioni tecniche, organizzative e produttive; Durante periodo di mandato per i lavoratori che ricoprano cariche di consiglieri comunali o provinciali (art. 27, L. 816/1985); Genitore o familiare lavoratore che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado disabile (art. 33, co. 5 e 6, L. 104/1992); Lavoratrice madre, ovvero, padre, fino al 1 anno di età del bambino (art. 56, co. 1 e 2, D.Lgs. 151/2001); Dirigenti sindacali aziendali sino all'anno successivo alla cessazione della carica (art. 22, co. 1, Stat. Lav.); Per le specifiche indicazioni della contrattazione collettiva di riferimento. NOTA BENE: Verificare la presenza di CONTRATTI DI PROSSIMITÀ, in deroga alle disposizione di legge o del CCNL

16 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL TRASFERIMENTO 3-bis. IMPUGNAZIONE del TRASFERIMENTO NULLO I. CONTESTAZIONE STRAGIUDIZIALE entro 60 GIORNI dalla data di ricezione della comunicazione di trasferimento. II. Entro i successivi 180 giorni procedere: a. deposito del ricorso nella cancelleria del Tribunale oppure b. tentativo di conciliazione o arbitrato. Se la conciliazione o l arbitrato vengono rifiutati o non viene raggiunto nessun accordo, decorrono altri 60 giorni in cui è possibile procedere al deposito del ricorso.

17 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL TRASFERIMENTO INDENNITÀ DI TRASFERIMENTO titolo risarcitorio 3. REGIME FISCALE E CONTRIBUTIVO - art. 51, co. 7, TUIR Esenzione del 50% fino a: 1.549,37 /anno, trasferimenti in ITALIA; 4.648,11 /anno, trasferimenti all ESTERO. Indennità corrisposte per medesimo trasferimento in più annualità, la non concorrenza al reddito vale solo per quelle corrisposte nel primo anno. Spese per familiari a carico, trasporto di cose, oneri relativi all'eventuale recesso dal contratto di locazione a seguito del trasferimento, se rimborsate e analiticamente documentate, non concorrono a formare il reddito.

18 IL DISTACCO

19 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO Art. 30, d.lgs. 276/03: 1. L'ipotesi del distacco si configura quando un datore di lavoro, per SODDISFARE UN PROPRIO INTERESSE, pone TEMPORANEAMENTE uno o più lavoratori A DISPOSIZIONE di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. 2. In caso di distacco IL DATORE DI LAVORO RIMANE RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO ECONOMICO E NORMATIVO a favore del lavoratore. 3. Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento a una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. 4. omissis.

20 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO Art. 30, d.lgs. 276/03: 4-bis. Quando il distacco avvenga in violazione di quanto disposto dal comma 1, il lavoratore interessato può chiedere, mediante ricorso giudiziale a norma dell'articolo 414 del codice di procedura civile, notificato anche soltanto al soggetto che ne ha utilizzato la prestazione, la costituzione di un rapporto di lavoro alle dipendenze di quest'ultimo. In tale ipotesi si applica il disposto dell'articolo 27, comma 2. 4-ter. Qualora il DISTACCO DI PERSONALE AVVENGA TRA AZIENDE CHE ABBIANO SOTTOSCRITTO UN CONTRATTO DI RETE DI IMPRESA che abbia validità ai sensi del D.L. n. 5/2009, convertito, con modificazioni, dalla L. 33/2009, L'INTERESSE DELLA PARTE DISTACCANTE SORGE AUTOMATICAMENTE IN FORZA DELL'OPERARE DELLA RETE, fatte salve le norme in materia di mobilità dei lavoratori previste dall'articolo 2103 c.c. Inoltre per le stesse imprese È AMMESSA LA CODATORIALITÀ DEI DIPENDENTI INGAGGIATI CON REGOLE STABILITE ATTRAVERSO IL CONTRATTO DI RETE STESSO.

21 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO LAVORATORE DISTACCATO RAPPORTO DI LAVORO TRILATERALE DATORE DI LAVORO DISTACCANTE DATORE DI LAVORO DISTACCATARIO Elementi del DISTACCO PROPRIO : 1. TEMPORANEITÀ dello spostamento; 2. INTERESSE DEL DATORE DISTACCANTE; 3. DISSOCIAZIONE TEMPORANEA tra titolare del rapporto di lavoro e soggetto che usufruisce della prestazione. 1. TEMPORANEITÀ dell assegnazione - Dipende dalla persistenza dell interesse imprenditoriale. - L assegnazione del lavoratore non può essere definitiva.

22 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO 2. INTERESSE del datore di lavoro al distacco - Deve PROTRARSI PER TUTTA LA DURATA DELL'ASSEGNAZIONE; - Min. lav., Circ n. 28, l interesse deve essere SPECIFICO, RILEVANTE, CONCRETO e PERSISTENTE. NOTA BENE: co. 4 ter, art. 30, D.lgs. 276/03: Qualora il distacco di personale avvenga tra aziende che abbiano sottoscritto un CONTRATTO DI RETE DI IMPRESA ( ) l'interesse DELLA PARTE DISTACCANTE SORGE AUTOMATICAMENTE IN FORZA DELL'OPERARE DELLA RETE - Al venire meno dell interesse, il lavoratore distaccato deve rientrare in azienda; - Conclusione del distacco per interruzione dell interesse del datore di lavoro non legittima il licenziamento; - Onere del datore di lavoro provare l'impossibilità di adibire il dipendente in mansioni diverse da quelle svolte in precedenza.

23 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO 3. DISSOCIAZIONE TEMPORANEA - titolare del rapporto di lavoro soggetto che usufruisce della prestazione OBBLIGHI ECONOMICI E NORMATIVI in capo Al DISTACCANTE: il distaccante resta RESPONSABILE DELLA RETRIBUZIONE del lavoratore, con possibilità di riaddebito. POTERE DISCIPLINARE al DISTACCANTE; POTERE DIRETTIVO al DISTACCATARIO. NON deve VENIR MENO il LEGAME ORGANICO lavoratore/datore distaccante, caratterizzato da: responsabilità del distaccante per l assunzione; applicabilità del contratto tra le parti originarie; potere di risolvere il contratto del distaccante; potere del distaccante di determinare la natura dell attività svolta dal lavoratore distaccato, il prodotto finale del lavoro o il servizio da fornire.

24 TIPOLOGIE DI ASSEGNAZIONE ALL ESTERO: IL DISTACCO IPOTESI PARTICOLARI DI DISTACCO DISTACCO IMPOPRIO: MANCANZA DI DISSOCIAZIONE tra titolarità del potere decisionale e titolarità del rapporto di lavoro - SEMPLICE MUTAMENTO LUOGO DI LAVORO e modalità esecutive dell'obbligazione lavorativa assunta, da adempiersi A FAVORE DI UN CLIENTE DEL DATORE DI LAVORO. DISTACCO PARZIALE: la prestazione lavorativa viene svolta, in parte, presso il distaccatario, e, per la restante parte, presso il datore di lavoro distaccante. DISTACCO INFRAGRUPPO: tra società legate da rapporti di gruppo o di natura commerciale; l'interesse del distaccante non può essere mai presunto. ASSUNZIONE LOCALE o SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO: interruzione rapporto di lavoro originario e costituzione di distinto rapporto di lavoro subordinato con società distaccataria. Alternativa: sospensione del rapporto di lavoro originario e assunzione all'estero del lavoratore

25 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER L INVIO ALL ESTERO

26 INVIO DI LAVORATORI ALL ESTERO: ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI ADEMPIMENTI per l INVIO di LAVORATORI all ESTERO 1. CENTRO PER L IMPIEGO comunicazione telematica, MODELLO UNILAV, del temporaneo o definitivo spostamento del lavoratore. 2. LUL: per TUTTA LA DURATA DELL ASSEGNAZIONE all estero il datore di lavoro e tenuto a compilare il LUL e il RUOLO ESTERO, indicando, tra l'altro: 1. data inizio e fine attività all'estero; 2. eventuali interruzioni; 3. Stato di assegnazione; 4. estremi accordi integrativi del contratto di lavoro. 3. ISCRIZIONE ALL AIRE, fatta dal lavoratore. Obbligatoria per coloro che trasferiscono la loro residenza all estero per più di 12 mesi.

27 INVIO DI LAVORATORI ALL ESTERO: AUTORIZZAZIONI E PROCEDURE a) INVIO IN PAESI COMUNITARI PRINCIPIO DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE (art. 45 TFUE) Unione Europea, Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein e Norvegia) e Svizzera I LAVORATORI COMUNITARI HANNO DIRITTO DI: - cercare lavoro in un altro paese dell'ue; - Lavorare e vivere in tale paese senza bisogno di permesso di lavoro; - restarvi anche quando l'attività professionale è giunta a termine; - parità di trattamento.

28 b) INVIO IN PAESI EXTRACOMUNITARI >>> fino all entrata in vigore del D.lgs. 151/2015 Art. 2, D.L. 317/87 - AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA DEL MINISTERO DEL LAVORO >>> DOPO ALL ENTRATA IN VIGORE DEL D.LGS. 151/2015 Art. 2, D.L. 317/87 modificato dal D.lgs. 151/2015 ELIMINATA L AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA. Adesso: «CONDIZIONI DI LAVORO DA GARANTIRE AI LAVORATORI ITALIANI DA IMPIEGARE O DA TRASFERIRE ALL'ESTERO» 1. trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto dai CCNL di categoria, e, distintamente, l entità delle prestazioni in denaro o in natura connesse con lo svolgimento all'estero del rapporto di lavoro; 2. possibilità per i lavoratori di ottenere il trasferimento in Italia della quota di valuta trasferibile delle retribuzioni corrisposte all'estero; 3. assicurazione per ogni viaggio di andata nel luogo di destinazione e di rientro dal luogo stesso, per i casi di morte o di invalidità permanente; 4. il tipo di sistemazione logistica; 5. idonee misure in materia di sicurezza.

29 ASPETTI CONTRATTUALI E COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO

30 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO

31 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO DISTACCO ALL ESTERO = INTERNAZIONALITÀ del rapporto di lavoro e della prestazione lavorativa Fondamentale capire QUALE LEGISLAZIONE (tra quella dei diversi Stati coinvolti) SIA APPLICABILE AL RAPPORTO DI LAVORO CONTRASTARE IL FORUM SHOPPING Riferimenti normativi: L. 31 MAGGIO 1995, N. 218 (riforma del SISTEMA ITALIANO DI DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO); CONVENZIONE DI ROMA DEL 19 GIUGNO 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali.

32 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO PRIMO CRITERIO DI COLLEGAMENTO: LIBERTÀ DI SCELTA DELLE PARTI SCELTA ESPRESSA, o RISULTANTE IN MODO RAGIONEVOLMENTE CERTO DALLE DISPOSIZIONI DEL CONTRATTO, OVVERO DALLE CIRCOSTANZE La LIBERTÀ DI SCEGLIERE non è assoluta. LIMITI: - no pregiudizio alle disposizioni imperative dei paesi coinvolti; - potrà essere data efficacia alle norme imperative di un altro paese con il quale la situazione presenti uno stretto legame; - la convenzione non può impedire l applicazione delle norme in vigore nel paese del giudice; - ordine pubblico del foro.

33 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO ALTRI CRITERI DI COLLEGAMENTO: la legge del PAESE IN CUI IL LAVORATORE COMPIE ABITUALMENTE IL SUO LAVORO; la legge del Paese ove ha SEDE IL DATORE DI LAVORO, se il lavoratore non lavora abitualmente in uno stesso Paese; la legge del Paese con cui il contratto presenti eventualmente un COLLEGAMENTO PIÙ STRETTO, indipendentemente dai criteri di cui sopra. *** Debolezza di una delle parti del contratto = TUTELE SPECIFICHE E ULTERIORI IL LAVORATORE NON PUÒ ESSERE PRIVATO DELLA GARANZIA DELLE NORME IMPERATIVE DELLA LEGGE CHE, in mancanza di scelta, REGOLEREBBE IL CONTRATTO.

34 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO AMBITI DI INDEROGABILE APPLICAZIONE DELLA LEGGE ITALIANA: 1. limiti ai LICENZIAMENTI 2. diritto al TFR 3. SANZIONI DISCIPLINARI 4. RETRIBUZIONE minima 5. TUTELA PREVIDENZIALE minima 6. ASSICURAZIONE INFORTUNI 7. TUTELA SANITARIA AMBITI DI APPLICAZIONE NECESSARIA DELLA LEGGE DEL PAESE DI SVOLGIMENTO DELLA I. ORARIO DI LAVORO; PRESTAZIONE LAVORATIVA: II. III. IV. FERIE, FESTIVITÀ, PERMESSI; IGIENE E SICUREZZA SUL LAVORO; CONGEDI.

35 LA LEGISLAZIONE APPLICABILE AL CONTRATTO NORME VINCOLANTI di PROTEZIONE MINIMA DA GARANTIRE NEL PAESE ESTERO 1. PERIODI MASSIMI DI LAVORO E PERIODI MINIMI DI RIPOSO; 2. durata minima delle FERIE annuali retribuite; 3. TARIFFE MINIME SALARIALI; 4. CONDIZIONI DI CESSIONE TEMPORANEA DEI LAVORATORI; 5. SICUREZZA, SALUTE E IGIENE SUL LAVORO; 6. Tutela GESTANTI O PUERPERE, BAMBINI E GIOVANI; 7. PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA UOMO E DONNA, NON DISCRIMINAZIONE. DIRETTIVA CE 16 DICEMBRE 1996, N. 71 CLAUSOLA DELL ORDINE PUBBLICO valori fondamentali dell ordinamento

36 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO

37 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO Responsabilità del TRATTAMENTO ECONOMICO E NORMATIVO datore di lavoro DISTACCANTE Titolarità del POTERE DIRETTIVO datore di lavoro DISTACCATARIO Titolarità del POTERE DISCIPLINARE datore di lavoro DISTACCANTE CESSAZIONE ANTICIPATA DEL DISTACCO: a)venir meno dell interesse b)conseguenza disciplinare PROBLEMA: REINSERIMENTO al lavoro per del lavoratore

38 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ORARIO DI LAVORO - il lavoratore distaccato potrà essere tenuto a rispettare l articolazione dell orario di lavoro applicata dal datore di lavoro distaccatario; FERIE - gestione economica a cura del datore di lavoro distaccante - gestione organizzativa (modalità di richiesta, periodi di chiusura, ferie collettive) datore di lavoro distaccatario; SEDE DI LAVORO indicata nella lettera di distacco; SICUREZZA DEL LAVORO - il datore di lavoro distaccante sarà tenuto ad informare e formare il lavoratore sui rischi per la sicurezza connessi allo svolgimento dell attività presso il datore di lavoro distaccatario.

39 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO GESTIONE AMMINISTRATIVA DELL ESPATRIO: check list adempimenti richiesti dalla normativa applicabile (ad es. richiesta formulari); predisposizione degli ACCORDI DI ASSEGNAZIONE; verificare regime di sicurezza sociale applicabile; verificare regime fiscale applicabile; comunicazioni obbligatorie di inizio assegnazione agli enti competenti; predisporre e aggiornare i libri obbligatori del personale; eventuale iscrizione all AIRE del lavoratore; verifiche sulla residenza fiscale.

40 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO ACCORDI DI ASSEGNAZIONE = PATTI INTERCORSI TRA I SOGGETTI DEL DISTACCO VOLTI A REGOLARE I LORO RAPPORTI a) ACCORDO DI DISTACCO o intercompany agreement b) LETTERA DI DISTACCO o letter of understanding ACCORDO DI DISTACCO stipulato tra datore di lavoro distaccante e datore di lavoro distaccatario, DEVE INDICARE: 1. INTERESSE nel distacco; 2. Competenze del lavoratore; 3. Modalità di esecuzione della prestazione; 4. DURATA del distacco; 5. Modalità di comunicazione tra datori di lavoro; 6. ACCORDI ECONOMICI tra distaccante e distaccatario.

41 GLI ASPETTI CONTRATTUALI DEL DISTACCO ALL ESTERO ACCORDO DI DISTACCO (segue) Focus: ACCORDI ECONOMICI tra le due società. Assunzione, da parte della società distaccataria dell impegno: a) all erogazione dei fringe benefits ovvero b) a contribuire a talune spese ovvero, ancora, c) a sostenere il costo di determinati emolumenti quali commissioni o bonus. Descrizione della composizione COSTO RIADDEBITATO; Descrizione delle modalità di determinazione del costo riaddebitato; Eventuale cost-sharing agreement. NOTA BENE: IL RIMBORSO AL DISTACCANTE DEGLI ONERI CONNESSI CON IL TRATTAMENTO ECONOMICO DEL LAVORATORE DISTACCATO NON DEVE SUPERARE QUANTO EFFETTIVAMENTE CORRISPOSTO AL LAVORATORE.

42 FOCUS: LA LETTERA DI DISTACCO

43 FOCUS SU: LA LETTERA DI DISTACCO ESPATRIO = DISAGI per il lavoratore Necessari INCENTIVI ALL ESPRATRIO AUMENTI RETRIBUTIVI E BENEFIT ART. 36 COST. il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un esistenza libera e dignitosa. Retribuzione: risposta alle esigenze di vita del lavoratore e della sua famiglia; garanzia per dignitoso tenore di vita e il libero e pieno sviluppo della personalità.

44 FOCUS SU: LA LETTERA DI DISTACCO DEFINIZIONE EMOLUMENTI ADDIZIONALI LIBERA CONTRATTAZIONE AZIENDA LAVORATORE LETTERA DI DISTACCO Soggetti sono DISTACCANTE e LAVORATORE. Finalità INTEGRATIVA del contratto di lavoro. ELEMENTI CHE GIUSTIFICANO IL DISTACCO. DATI DI NATURA ECONOMICA E CONTRATTUALE. Solitamente redatta in doppia lingua, italiano e generalmente inglese o altra lingua conosciuta da tutti e tre i soggetti del distacco.

45 FOCUS SU: LA LETTERA DI DISTACCO CONTENUTO della LETTERA DI DISTACCO: 1. Dati società distaccataria; 2. Durata distacco; 3. Referenti per il distacco in Italia e all estero; 4. Mansioni e qualifica lavoratore distaccato; 5. Normativa applicabile alla prestazione lavorativa; 6. Condizioni per il rimpatrio conservazione del posto ricollocazione del lavoratore; 7. ACCORDI ECONOMICI, incentivi all espatrio; 8. Particolari CONDIZIONI DI TUTELA PREVIDENZIALE E FISCALE.

46 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO

47 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO RETRIBUZIONE DEL LAVORATORE DISTACCATO ALL ESTERO Paga base italiana; Eventuale indennità giornaliera/indennità ESTERO; Eventuale bonus a fine distacco; Rimborsi spese; Emolumenti aggiuntivi per i rientri periodici da considerarsi come retribuzione se non gestiti a titolo di rimborso spese; Fringe benefits; Premi, superminimi, ad personam.

48 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO INDENNITÀ ESTERO specifico emolumento aggiuntivo non strettamente connesso all esecuzione della prestazione lavorativa ma ricomprendente il disagio conseguente al trasferimento L indennità estero COSTITUISCE A TUTTI GLI EFFETTI RETRIBUZIONE, ed è perciò utile ai fini del calcolo del TFR; somma strettamente legata alla permanenza all estero; art c.c. - IRRIDUCIBILITÀ DELLA RETIBUZIONE Ratio: quanto percepito dal lavoratore è il corrispettivo delle qualità professionali intrinseche alle mansioni svolte. terminata la missione all estero, il lavoratore non avrà più diritto alle voci retributive aggiuntive riconosciutegli dal datore di lavoro a scopo di ristoro o risarcimento

49 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO art. 51 comma 8-bis del TUIR SI DETERMINA SULLA BASE DELLE RETRIBUZIONI CONVENZIONALI IL REDDITO CHE: deriva da ATTIVITÀ PRESTATA ALL ESTERO, in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto di lavoro; è prodotto da dipendenti che SOGGIORNANO ALL ESTERO PER PIÙ DI 183 GIORNI NELL ARCO DI 12 MESI. OGNI RETRIBUZIONE AGGIUNTIVA a quella ordinaria è ASSORBITA nella determinazione forfetaria delle RETRIBUZIONI CONVENZIONALI, contribuendo ad ALZARE LA BASE DI RIFERIMENTO PER LA DETERMINAZIONE DELLA RETRIBUZIONE CONVENZIONALE (Circ. Agenzia delle Entrate n. 11/E del 30 aprile 2013).

50 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO RETRIBUZIONI CONVENZIONALI Come si determina la retribuzione convenzionale: Retribuzione nazionale da CCNL, comprensivo degli emolumenti riconosciuti per accordo tra le parti, con esclusione dell indennità estero / 12 Raffrontare il risultato ottenuto con le tabelle del settore corrispondente; Individuare la fascia retributiva da prendere a riferimento. Compensi variabili nel corso dell anno straordinari, premi, (circ. INPS n. 16/2015) Rideterminare la retribuzione convenzionale considerando anche questi; se l importo convenzionale cambia sarà necessario operare un conguaglio per il pregresso a partire dal mese di gennaio dell anno in corso.

51 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO SPECIFICI RIFERIMENTI NORMATIVI DIRETTIVA n. 96/71/CE, art. 3, par. 7 : le indennità specifiche per il distacco sono considerate parte integrante del salario minimo, purché non siano versate a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute a causa del distacco, come le spese di viaggio, vitto, alloggio. D.L. n. 317/1987, art. 2, commi 3 e 4: Il contratto di lavoro dei lavoratori italiani da impiegare o da trasferire all'estero prevede: a) un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative per la categoria di appartenenza del lavoratore, e, distintamente, l entità delle prestazioni in denaro o in natura connesse con lo svolgimento all'estero del rapporto di lavoro.

52 LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO POSSIBILI VOCI DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO ALLOGGIO a) collocazione del lavoratore in strutture alberghiere, b) indennità di alloggio, c) alloggio in uso al lavoratore; ASSISTENZA PER LE PROCEDURE DI IMMIGRAZIONE E ASSISTENZA FISCALE AUTOVETTURA a) ad uso privato, b) uso promiscuo; AZIONI E STOCK OPTION BONUS ESTERO COLLOCAMENTO DEL CONIUGE CORSI DI ISTRUZIONE E DI LINGUA per figli e famigliari POLITICHE DI ACCOMPAGNAMENTO FISCALE (tax equalization, tax protection, )

53 INDENNITÀ COST OF LIVING INDENNITÀ DI PRIMA SISTEMAZIONE INDENNITÀ DI RISCHIO CAMBIO INDENNITÀ FORFETARIA ESTERA POLIZZE ASSICURATIVE invii in Paesi extracomunitari obbligo polizza rischi viaggio - capitali assicurati non inferiori a ,40 e ,53 per morte e invalidità permanente. POLIZZE SANITARIE INTEGRATIVE TRASLOCO VIAGGI LA COMPOSIZIONE DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO a) viaggi inizio e fine espatrio, b) viaggi A/R nel corso dell'assegnazione estera, per ritorni periodici in patria, c) viaggi nel Paese estero di futura assegnazione per preparare l'espatrio e per ricerca abitazione.

54 ASPETTI PREVIDENZIALI

55 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO

56 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO DISTACCO COMUNITARIO - art. 45 TFUE, LIBERA CIRCOLAZIONE Direttiva 2004/38/CE e Regolamento n. 492/2011 del 5 aprile ASPETTI PREVIDENZIALI: in quale Stato (di provenienza o di distacco) è assicurato il lavoratore? in quale Stato devono essere versati i contributi previdenziali ed assistenziali? a quale Ente o Istituto possano essere richieste le corrispondenti prestazioni?

57 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO PRINCIPIO GENERALE è quello della LEX LOCI LABORIS = PRINCIPIO DELLA TERRITORIALITÀ il lavoratore è soggetto alla legislazione dello Stato sul cui territorio svolge la propria prestazione lavorativa = VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI NELLO STATO ESTERO DI DISTACCO RISCHIO di DOPPIA IMPOSIZIONE CONTRIBUTIVA se nello Stato di provenienza vige un sistema previdenziale obbligatorio In Italia assicurazioni sociali obbligatorie L. n. 398 del 7 dicembre 1987, di conv. D.L. n. 317/1987

58 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO DISTACCO PREVIDENZIALE regolamento CE 29 aprile 2004, n. 883/2004, e regolamento di attuazione n. 987 del 16 dicembre 2009 Ambito di applicazione: Stati membri U. E., Stati S.E.E. (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e Svizzera. DISTACCO PREVIDENZIALE = deroga al principio di territorialità Lavoratore cittadino U.E., S.E.E. o Svizzera; Massimo 24 mesi; Non in sostituzione di un altro distaccato; Prorogabile fino a massimo 5 anni; Resta SOGGETTO AL REGIME PREVIDENZIALE dello STATO DI APPERTENENZA, versa i contributi solo in uno Stato

59 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO NOTA BENE: la deroga alla lex loci laboris si chiama distacco previdenziale, ma non si applica solo al distacco ex art. 30 d.lgs. 276/03. Direttiva 96/71/CE - tre ipotesi di distacco (art. 1, par. 3): 1. invio di un lavoratore per conto e sotto la direzione dell impresa A nel territorio di uno Stato membro, nell ambito di un contratto concluso tra l impresa A e il destinatario della prestazione di servizi che opera in tale Stato membro, purché durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e l impresa A che lo invia; invio di un proprio dipendente presso un azienda cliente mediante la forma della trasferta. Segue

60 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO 2. invio di un lavoratore nel territorio di uno Stato membro, in uno stabilimento o in un impresa appartenente al gruppo, purché durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e l impresa che lo invia; cd. distacco infragruppo; trasferta del dipendente inviato presso un altra sede aziendale situata in uno Stato estero. 3. invio di un lavoratore da parte di un impresa di lavoro temporaneo o di un impresa che ha effettuato la cessione temporanea di lavoratori, presso un impresa utilizzatrice avente la sede o un centro di attività nel territorio di uno Stato membro, purché durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro fra il lavoratore e l impresa di lavoro temporaneo o l impresa che lo cede temporaneamente. somministrazione di lavoratori presso utilizzatori esteri; distacco all estero di lavoratori somministrati; cessione temporanea di contratti di lavoro.

61 IL DISTACCO IN AMBITO COMUNITARIO FORMULARI COMUNITARI DOCUMENTI PORTATILI - portable documents - PD A1 e PD DA1 Sono la prova che il lavoratore distaccato può mantenere la posizione contributiva italiana Prima del distacco, IL DATORE DI LAVORO DEVE RICHIEDERE: INPS PD A1 valido 24 mesi Archivio Distacchi e Lavoro Contemporaneo nell Unione Europea, utility, download INAIL PD DA1 valido 24 mesi Servizi online, Richieste/Modulo PD DA1. L INAIL inoltrerà, tramite PEC, il PD DA1, compilato e firmato dal dirigente, all utente richiedente ed alle AA.SS.LL. competenti.

62 RICHIESTA ED EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI IN CASO DI DISTACCO

63 RICHIESTA ED EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI IN CASO DI DISTACCO DISTACCO COMUNITARIO MALATTIA O MATERNITÀ - il lavoratore italiano e i suoi familiari hanno diritto sia alle prestazioni in natura che a quelle in denaro erogate dall INPS. Indennità: erogata con le medesime modalità previste e applicate ai lavoratori che svolgono la prestazione lavorativa in Italia. L INPS paga le prestazioni all interessato, sulla base della retribuzione effettiva. Prestazioni in natura: TESSERA TEAM Certificato: il lavoratore è tenuto a trasmetterlo all INPS e al datore di lavoro entro 2 giorni - NON deve essere TRADOTTO. Controlli medici e accertamenti: L INPS potrà richiederli all Istituzione del Paese estero. Il referto del medico che effettua il controllo è trasmesso all INPS insieme alle informazioni relative ai costi sostenuti.

64 RICHIESTA ED EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI IN CASO DI DISTACCO DISTACCO COMUNITARIO prestazioni di competenza dell INAIL, necessaria PREVENTIVA SEGNALAZIONE DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DISTACCANTE dell avvenuto distacco del proprio dipendente ALLA SEDE DELL ISTITUTO COMPETENTE. Denunce di infortunio sul lavoro o di malattia professionale devono essere fatte in base alla legislazione delle stato membro competente. Obblighi del lavoratore distaccato sono i medesimi previsti in caso di infortunio o malattia professionale verificatisi sul territorio italiano. BASE IMPONIBILE: retribuzione effettiva. DURATA, PERIODI DI COMPORTO, IMPORTO DELLE INDENNITÀ ECONOMICHE sia per INPS che INAIL, legislazione italiana (stato in cui il lavoratore risulta assicurato).

65 RICHIESTA ED EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI PREVIDENZIALI IN CASO DI DISTACCO LEGALIZZAZIONE DEL CERTIFICATO Verifica da parte di un medico di fiducia dell Autorità diplomatica o consolare per attestarne la validità certificativa secondo le disposizioni locali. requisito imprescindibile per la corresponsione dell indennità di malattia; NON è la traduzione del certificato. Convenzione dell Aja, 5 ottobre 1961: Apposizione della postilla (o APOSTILLE): presso la competente autorità interna designata da ciascuno stato per ottenere l apposizione dell Apostille sul documento. Così perfezionato, il documento viene riconosciuto in Italia senza bisogno della legalizzazione.

66 CONTATTI LE NOSTRE SEDI: Modena Palazzo Bassoli Via Rua Muro Modena tel. 059/ fax. 059/ Seguiteci su Mantova Via Castellaro Cavriana, 1 Fraz. Castellaro Lagusello Monzambano (MN)

67 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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