Anna Santa Guzzo Clinical Risk Manager A.U.Policlinico Umberto 1 Sapienza Università di Roma. La gestione del rischio al Triage
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1 Anna Santa Guzzo Clinical Risk Manager A.U.Policlinico Umberto 1 Sapienza Università di Roma La gestione del rischio al Triage
2 Presented to Parliament by the Secretary of State for Health by Command of Her Majesty, December 1997 La Clinical Governance è una nuova iniziativa per assicurare e migliorare gli standards clinici a livello locale. Prevede azioni per assicurare che i rischi siano contenuti, che gli eventi avversi siano rapidamente diagnosticati e studiati, che le buone pratiche siano rapidamente diffuse e che vi siano sistemi per garantire il miglioramento continuo della pratica.
3 Safe: Avoiding harm to patients from the care that is intended to help them. Effective: Providing services based on scientific knowledge to all who could benefit and refraining from providing services to those not likely to benefit (avoiding underuse and misuse, respectively). Patient-centered: Providing care that is respectful of and responsive to individual patient preferences, needs, and values and ensuring that patient values guide all clinical decisions. Timely: Reducing waits and sometimes harmful delays for both those who receive and those who give care. Efficient: Avoiding waste, including waste of equipment, supplies, ideas, and energy. Equitable: Providing care that does not vary in quality because of personal characteristics such as gender, ethnicity, geographic location, and socioeconomic status.
4 Governo Clinico si intende un approccio integrato per l ammodernamento del SSN, che pone al centro della programmazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini e valorizza il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari per la promozione della qualità.
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8 Fattori di sistema che influenzano l insorgenza dell errore Strategici e organizzativi Le condizioni del lavoro La formazione Relativi al team Legati ai beni e attrezzature Legati agli individui Legati al paziente
9 L errore in medicina BMJ 1998;316: (18) Cause remote: cattiva organizzazione dei servizi etc. (latent failures) Cause immediate: dovute all errore del singolo operatore (active failures) Insufficienza o fallimento dei meccanismi che avrebbero dovuto impedire le conseguenze negative dell errore: (per es. mancato controllo di una prescrizione etc).
10 Swiss Cheese Model (J. Reason)
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12 VUOTI Cook R. et al. Gaps in the continuity of care and progress on patent safety BMJ 2000;320;791-4 Continuità delle cure diversi setting assistenziali numerosi passamano (handover)
13 VUOTI Cook R. et al. Gaps in the continuity of care and progress on patent safety BMJ 2000;320;791-4 Comunicazione Cosa pensata non detta Cosa detta non sentita Cosa sentita non capita Cosa capita non fatta
14 VUOTI Cook R. et al. Gaps in the continuity of care and progress on patent safety BMJ 2000;320;791-4 Responsabilità
15 Il lavoro in team.
16 Situazioni nelle quali il lavoro in team è particolarmente importante: Situazioni cliniche mal definite ad evoluzione rapida Decisioni complesse che coinvolgono esperienze e posizioni cliniche differenziate Sovraccarico di informazioni Tempo molto limitato Effetti catastrofici di un eventuale errore Responsabilità delle decisioni
17 Criticità Comunicazione Incomprensione reciproca Conflitti Fretta Ruoli non chiari Supervisione Verifica..
18 VUOTI Cook R. et al. Gaps in the continuity of care and progress on patent safety BMJ 2000;320;791-4 Continuità delle cure Comunicazione Responsabilità
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20 No Caption Found
21 Derivation of a tipology for the classification of risks in emergency medicine M Thomas, K mackway-jones end N boreham Emerg. Med. J 2004; 21; Valutazione del paziente Trattamento terapeutico Dimissione del paziente Inappropriata collocazione del paziente nel PS Dotazione tecnologica Documentazione clinica Altro
22 Misure preventive da considerare nel Risk Management per il D.E.A. JD Dunn Emerg Med Clin North Amer 1987;5:51-69 Triage adeguato; Una buona regolamentazione del flusso dei pazienti; Valutazione da parte del medico di tutti i pazienti che si presentano al PS; Una cartella clinica per ogni paziente che si presenta in PS; Trattamento di tutti i pazienti con problemi urgenti e non trasferimento di pazienti instabili o rifiuto di trattamento per ragioni economiche; Provvedere ad una adeguata monitorizzazione e controllo dei segni vitali durante la sosta in PS;
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24 ITALIA Allo scopo di poter disporre di dati attendibili, nell ottobre 2004 è stato costituito l Osservatorio sui Rischi Sanitari con un Database degli Errori Medici, su iniziativa del Ministero della Salute che già nel 2003 ha creato, presso la Direzione Generale della Programmazione, una Commissione Tecnica sul Rischio Clinico, avente come finalità: lo studio della prevalenza e delle cause del rischio clinico, la formulazione di indicazioni generali per la sua riduzione, l individuazione delle priorità, delle azioni e delle tecniche per la gestione del rischio clinico
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26 RISK MANAGEMENT: DEFINIZIONE Complesso di procedure/programmi intrapresi per identificare, valutare e ridurre i rischi per i pazienti, per lo staff, per i visitatori e i rischi per l organizzazione stessa. (JCAHO, 2001)
27 Processo di gestione del rischio clinico Identificazione dei rischi (segnalazioni spontanee/obbligatorie degli eventi) Incident Reporting, Eventi Sentinella Revisione cartelle cliniche Analisi dei dati amministrativi (SDO) Gestione dei reclami e dei risarcimenti Valutazione dei rischi (analisi delle cause profonde) Root Cause Analysis Audit clinico Significant Event Audit FMEA -FMECA
28 Risk Analysis Ambiente di lavoro Operatore Paziente/familiari Compito Organizzazione Struttura/tecnologia
29 Processo di gestione del rischio clinico Identificazione dei rischi (segnalazioni spontanee/obbligatori degli eventi) Incident Reporting, Eventi Sentinella Revisione cartelle cliniche Analisi dei dati amministrativi (SDO) Gestione dei reclami e dei risarcimenti Valutazione dei rischi (analisi delle cause profonde) Trattamento dei rischi (piani di trattamento dei rischi) Root Cause Analysis Audit clinico Significant Event Audit FMEA -FMECA Azioni di miglioramento Piano di gestione dei rischi Best Practice Monitoraggio continuo (revisione cartelle e dei database) Verifica su cartelle cliniche Monitoraggio su dati amministrativi Uso di indicatori
30 Gestire il rischio clinico Approccio difensivo gestione del contenzioso (fallimentare a mediolungo termine se unico strumento di RM) Approccio reattivo imparare dall errore con RCA e Audit Approccio proattivo prevenire l errore reingegnerizzando i processi FMEA/FMECA
31 E necessario un sistema basato sulla cultura organizzativa, in cui si condividono gli stessi valori e lo stesso impegno e dove possa facilmente crescere una cultura della sicurezza C. Vincent è questo l unico obiettivo concreto mettere gli uomini e le donne al centro del sistema.. Andrea Alesini
32 La gestione del rischio clinico in Triage Anna Santa Guzzo Per Contatti:
Dott.ssa A.S.Guzzo Resp. UOS Gestione del rischio clinico in area critica DEA Policlinico Umberto 1 Sapienza Università di Roma
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I dati sui sinistri 2003 2004 2005 Totale aperto 705 57,65% 853 62,13% 1127 78,43% 2685 66,58% liquidato 331 27,06% 336 24,47% 206 14,34% 873 21,65% senza seguito 187 15,29% 184 13,40% 104 7,24% 475 11,78%
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