Key words. American Pain Society: Patient Outcome Questionnaire,
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1 Osservatorio Recenti Prog Med 010; 101: - La soddisfazione del paziente per il trattamento del dolore: la versione italiana del Patient Outcome Questionnaire dell American Pain Society Renata Ferrari 1, Chiara Novello 1, Gianluca Catania, Marco Visentin Riassunto. Secondo le indicazioni dell American Pain Society (APS), la valutazione dell esito di interventi per la gestione del dolore deve considerare non solo il miglioramento dei sintomi, ma anche la soddisfazione percepita dall utente per le cure ricevute. A questo proposito è stato realizzato il Patient Outcome Questionnaire (APS-POQ). Scopo dello studio è stato quello di analizzare l affidabilità e la validità di costrutto della versione in lingua italiana del questionario. Lo strumento è stato somministrato a pazienti adulti ospedalizzati. I risultati dimostrano positive qualità psicometriche della versione italiana dell APS-POQ, soprattutto nelle valutazioni di intensità, interferenza del dolore e soddisfazione del paziente per la gestione del dolore. Parole chiave. American Pain Society: Patient Outcome Questionnaire, dolore. Summary. Patients satisfaction with pain management: the Italian version of the Patient Outcome Questionnaire of the American Pain Society. According to American Pain Society (APS), assessment of quality of pain management must consider not only improvement of symptoms but also patients satisfaction with care. To this purpose, Patient Outcome Questionnaire (APS- POQ) was made. Aim of the study was to analyze reliability and construct validity of the Italian version of the questionnaire. The tool was administered to hospitalized adults. Results showed positive psychometric properties of the Italian version of APS-POQ, particularly for the sections assessing intensity and interference of pain, and satisfaction with pain management. Key words. American Pain Society: Patient Outcome Questionnaire, pain management. Introduzione Nonostante negli ultimi decenni siano stati compiuti numerosi progressi nello studio e nel trattamento del dolore, esso rimane un evento frequente nei pazienti ospedalizzati, con stime di prevalenza negli ospedali italiani che variano dal 30% a più del 90% 1-4. Ciò appare ingiustificabile se si considera che, secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità, il dolore può essere agevolmente trattato nel 90% dei casi 5. Allo scopo di migliorare la gestione del dolore, a partire dagli anni Novanta sono stati avviati appositi programmi in alcune strutture ospedaliere di diversi Paesi 6-8, programmi miranti a diffondere la prassi della valutazione e misurazione del dolore, ad informare gli utenti circa le possibilità di alleviare la sofferenza ed a migliorare la cultura e la capacità degli operatori di far fronte al problema. In Italia, il Ministero della Sanità, già nel 2001, ha voluto sollecitare le Aziende sanitarie ad applicare un programma omogeneo per la presa in carico del dolore, nominando una Commissione Ospedale senza dolore, le cui conclusioni sono state emanate come raccomandazioni dalla Conferenza Stato-Re- gioni (pubblicate in GU 149 del ). In relazione a queste, alcune Regioni hanno prodotto una propria normativa: ad esempio, nel Veneto, dal 2003, si sono succedute diverse Delibere di Giunta ( Contro il dolore DGR 309/2003, Raccomandazioni per la valutazione e il trattamento del dolore DGR 1090/2008, ed altre) fino ad una Legge Regionale (L.R.n. 7 del 2009), che ribadisce il diritto dell utente a vedere riconosciuta e curata la propria sofferenza. Recentemente è stata approvata dal Parlamento italiano una legge che dispone il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, con l indicazione di proseguire nel programma Ospedale e territorio contro il dolore (Legge 15/3/2010, n. 38); tale definizione sottolinea il superamento della valenza meramente ospedaliera dell iniziativa. Nell ambito della valutazione della qualità delle cure assistenziali è sempre più sentita l esigenza di dimostrare non solo il miglioramento di indicatori dello stato di salute, ma anche la soddisfazione percepita dall utente in relazione al trattamento ricevuto 9. Già nel 1991 l American Pain Society aveva pubblicato linee guida per il miglioramento della qualità degli interventi per la gestione del dolore UOS Psicologia Ospedaliera, Ospedale San Bortolo, ULSS 6, Vicenza; SC Coordinamento Regionale Cure Palliative, Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova; UO Terapia del Dolore e Cure Palliative, Ospedale San Bortolo, ULSS 6, Vicenza. Pervenuto il 26 marzo 2010.
2 4 Recenti Progressi in Medicina, 101 (7-), luglio-agosto 010 Tra le diverse misure di esito raccomandate per valutare l efficacia dei trattamenti per il dolore era inclusa anche la valutazione della soddisfazione del paziente per le cure ricevute. A questo scopo era stato messo a punto un questionario specifico: l American Pain Society Patient Outcome Questionnaire (APS-POQ) 10. La forma originaria dell APS-POQ è stata modificata ed adattata da diversi autori fino ad arrivare all attuale versione a 16 item Alcune indagini hanno dimostrato l affidabilità e la validità del questionario nella versione originale 11 e in traduzioni in altre lingue 14. Uno studio osservazionale condotto in un ospedale italiano ha dimostrato l applicabilità della versione in lingua italiana dell APS-POQ 15, pur non procedendo ad un analisi delle sue proprietà psicometriche. Il presente lavoro ha inteso analizzare in un campione di pazienti ricoverati in un ospedale italiano: la prevalenza del dolore, l intensità e la sua interferenza in diversi ambiti di attività; la soddisfazione del paziente per la gestione del dolore e i motivi di soddisfazione/insoddisfazione; la presenza di convinzioni erronee sulla gestione del dolore; le proprietà psicometriche di affidabilità (consistenza interna) e validità di costrutto della versione in lingua italiana dell APS-POQ. Materiali e metodi SOGGeTTI L indagine ha coinvolto 24 Unità Operative dell Ospedale di Vicenza, costituite da reparti medico-chirurgici con posti letto per ricovero ordinario di utenti adulti; sono stati esclusi Pronto Soccorso, Reparti Pediatrici, Servizi Psichiatrici e Unità Operative di Terapia Intensiva. I criteri di inclusione dei soggetti erano: 1) età tra 18 e 80 anni; 2) ospedalizzazione da almeno 24 ore; 3) buona produzione/comprensione della lingua italiana; 4) capacità di compilazione del questionario autonoma o con supporto (intervista). I pazienti erano esclusi in presenza di: 1) deficit cognitivo (documentato da dati in cartella clinica o in base all osservazione/interazione con il paziente); 2) deficit sensoriali tali da non poter supplire con intervista; 3) disturbi psichiatrici gravi; 4) condizioni psicofisiche compromesse in relazione alla condizione clinica (es. metastasi cerebrali, condizioni terminali, alterazioni dello stato di coscienza). Secondo i criteri specificati, 369 soggetti risultavano eleggibili, e di questi, 322 hanno completato il questionario o intervista (tasso di risposta=87,3%); i motivi per la non compilazione sono stati la criticità delle condizioni psicofisiche al momento della raccolta dati (n=21), il rifiuto a partecipare (n=19) o la non reperibilità dei pazienti al posto letto (n=7). Il tasso di risposta in ciascun Reparto (rispondenti/idonei) è stato maggiore del 60%. Del campione totale, 163 soggetti hanno riferito la presenza di dolore nelle ultime 24 ore (50,6%), e su questi sono state condotte le analisi statistiche successive (tabella 1). L età media dei soggetti con dolore è di 54,4±17,9 anni e il 54,6% è di sesso femminile; la maggior parte è di nazionalità italiana (95,1%). La diagnosi più frequente è la patologia onco-ematologica (19,9%) ed il 38,8% del campione aveva subìto un intervento chirurgico durante il ricovero. In 94 pazienti (57,7%) lo strumento è stato somministrato come intervista: questi soggetti sono mediamente più anziani rispetto a coloro che hanno effettuato l autocompilazione (59,5 vs 47,3 p<0,001). Tabella 1. Caratteristiche demografiche e cliniche dei soggetti con dolore (n=163). Media (Deviazione Standard, DS) età (anni) 54,4 (17,9) Range: 1-0 Sesso Frequenza (%) Femmine 9 (54,6) Maschi 74 (45,4) Nazionalità Italiana 155 (95,1) Diagnosi Onco-ematologica 1 (19,0) Neurologica (17,) Traumatismi 6 (16,0) Genito-urinaria/maternità 4 (14,7) Cardiovascolare 17 (10,4) Gastrointestinale 1 (,0) Altro 4 (14,7) Intervento chirurgico durante il ricovero No 4 (51,5) Sì Modalità di somministrazione 79 (4,5) Intervista 94 (57,7) Autocompilazione STRUMeNTO 69 (4,) Lo strumento APS-POQ nella versione a 16 item 11 è stato tradotto in lingua italiana dagli autori, prendendo in esame e modificando in parte la versione di Zampieron e Zanotti 15. La prima domanda chiede al paziente se ha avuto dolore nelle ultime 24 ore: il questionario deve essere completato solo se la risposta è affermativa. L APS-POQ è costituito da tre parti principali: a) intensità ed interferenza del dolore nelle ultime 24 ore (9 item tratti dal Brief Pain Inventory 16 ); viene richiesto di indicare l intensità del dolore attuale, peggiore e medio nelle ultime 24 ore su scala numerica da 0 (dolore assente) a 10 (il peggiore dolore possibile).
3 R. Ferrari et al.: La soddisfazione del paziente per il trattamento del dolore: la versione italiana del Patient Outcome Questionnaire dell APS 5 Viene inoltre richiesto di indicare il livello di interferenza del dolore nelle ultime 24 ore in sei ambiti di attività (attività generale, umore, deambulazione, relazioni interpersonali, sonno, recupero dalla procedura chirurgica) su scala da 0 (non interferisce) a 10 (interferisce completamente). b) Soddisfazione per il trattamento del dolore (3 item); indaga il grado di soddisfazione per il trattamento complessivo del dolore e per le modalità di risposta di infermieri e medici alle segnalazioni di dolore del paziente, su scala verbale a 6 punti da molto insoddisfatto a molto soddisfatto. c) Convinzioni sulla gestione del dolore (7 item); si chiede di esprimere il grado di accordo rispetto a sette convinzioni erronee riguardanti la gestione del dolore, su scala numerica a 6 punti, da 0 (per niente d accordo) a 5 (molto d accordo). Nel questionario sono presenti altre domande a risposta aperta o a scelta multipla, per un totale di 16 item, che indagano: motivi di soddisfazione o insoddisfazione per il trattamento del dolore, motivi per cui non viene richiesta una dose maggiore di antidolorifico, tempo di attesa per il trattamento farmacologico, avvenuta informazione da parte del personale circa il trattamento del dolore, eventuale ricorso ad altri metodi di controllo del dolore. PROCeDURA La raccolta dei dati si è svolta nel giugno 2009, in una giornata prestabilita ed unica per tutte le Unità Operative ed è stata effettuata da 29 volontari (psicologi tirocinanti e studenti di scienze infermieristiche), coordinati da un responsabile della raccolta dati. Gli operatori volontari erano stati precedentemente formati sulla struttura del questionario e sulle modalità di conduzione dell intervista o chiarificazione delle domande. L APS-POQ è stato consegnato al letto del paziente per l autocompilazione, oppure presentato come intervista, in presenza di difficoltà di lettura/scrittura determinate dalla condizione clinica. Il questionario era preceduto da una scheda dove venivano raccolti dati demografici (età, sesso, nazionalità), motivo e durata del ricovero. Non è stata richiesta l autorizzazione al trattamento dei dati personali in quanto l indagine è stata condotta in forma anonima. L iniziativa è stata promossa ed autorizzata dal Comitato Aziendale Contro il Dolore. questionario è stata determinata con l indice α di Cronbach, per il quale viene ritenuto accettabile un valore pari o superiore a 0, La validità di costrutto è stata determinata mediante un analisi fattoriale esplorativa con rotazione obliqua su ciascuna delle tre parti del questionario. Il limite di significatività è stato fissato in p<0,05. Risultati INDICI DeSCRITTIVI In tabella 2 (pagina seguente) sono riportati i punteggi medi relativi agli item delle tre parti principali dell APS-POQ. L intensità media del dolore riferito al momento della raccolta dati è stata di 3,5/10 (DS=2,7); l intensità del dolore peggiore nelle ultime 24 ore è stata mediamente di 6,6/10 (DS=2,7) e quella media nelle ultime 24 ore di 4,6/10 (DS=2,2). I soggetti hanno riportato il maggior livello di interferenza del dolore sulla capacità di camminare (media=5,1/10; DS=3,9), mentre quello inferiore nelle relazioni interpersonali (media=2,8/10; DS=3,3). La soddisfazione per il trattamento complessivo del dolore, valutata su scala da 1 (molto insoddisfatto) a 6 (molto soddisfatto), è stata mediamente di 4,9 (DS=1,1); è risultata positiva anche la valutazione della soddisfazione per le modalità con cui gli infermieri (media=5,2; DS=1,1) e i medici (media=5,1; DS=1,0) avevano risposto alle segnalazioni di dolore del paziente. I motivi di soddisfazione più frequentemente riportati dai pazienti sono stati la pronta risposta del personale alle richieste di trattamento ed i tempi brevi di attesa del farmaco (31,9%), oltre alla presenza di un buon rapporto con lo staff di cura (30,6%) (figura 1). I pazienti insoddisfatti hanno invece più frequentemente lamentato la non efficacia del trattamento o la presenza di effetti collaterali spiacevoli (40%) e lunghi tempi di attesa per il trattamento (28%). Per meglio comprendere la relazione tra soddisfazione e variabili cliniche, il campione di soggetti è stato diviso in pazienti che avevano espresso complessivamente molta soddisfazione o soddisfazione per il trattamento del dolore (n=126, 78,5%), e pazienti insoddisfatti. Buon rapporto con il personale; 30,6% (n=49) Richiesta farmaco ascoltata/ tempi brevi di attesa; 31,9% (n=51) ANALISI STATISTIChe L elaborazione statistica è stata eseguita con i software Microsoft Excel 2007 e SPSS Le variabili continue sono descritte con media, deviazione standard (DS), mediana e range, mentre le variabili discrete con frequenze assolute e percentuali. Le risposte alle domande aperte sono state categorizzate a posteriori per permetterne l analisi statistica. Per il confronto tra misure continue è stato utilizzato il test parametrico t di Student, mentre per quelle discrete il Chi-quadro di Pearson. La consistenza interna delle tre sottoscale del Efficacia del trattamento ricevuto; 20,6% (n=33) Adeguata attenzione e/o informazione sul dolore; 16,9% (n=27) Figura 1. Motivi di soddisfazione per il trattamento del dolore.
4 6 Recenti Progressi in Medicina, 101 (7-), luglio-agosto 010 Dal confronto, questi ultimi erano caratterizzati da intensità del dolore, al momento della compilazione, significativamente più elevata (5,1/10 vs 3/10 p<0,01), da un periodo di degenza ospedaliera mediamente più lungo (17,7 vs 11,8 giorni p<0,01), e da un dolore di tipo diverso da quello post-operatorio (p<0,01). Non sono emerse differenze significative tra i due gruppi per le altre variabili. In tabella 2 sono mostrati i valori medi di accordo, espressi da 0 (per niente d accordo) a 5 (molto d accordo), rispetto a sette affermazioni che costituiscono convinzioni erronee relative alla gestione del dolore che, qualora presenti, possono ostacolarne l efficace trattamento. In generale, i soggetti considerati dimostrano di possedere un buon livello di informazione e un grado di accordo medio-basso con le credenze riportate. Il disaccordo risulta meno omogeneo nelle affermazioni riferite ai farmaci antidolorifici, in particolare in relazione al rischio di dipendenza (media=3,1; DS=1,8), alla loro efficacia nel controllare il dolore (media=2,7; DS=1,8), e agli effetti collaterali spiacevoli (media=2,6; DS=1,8). Meno presenti le convinzioni riferite al dolore come fonte di distrazione per il medico (media=1,2; DS=1,7) e relative al desiderio di mostrarsi stoici nel tollerare il dolore (media=1,3; DS=1,7). PROPRIeTà PSICOMeTRIChe DeLL APS-POQ Nella prima parte dell APS-POQ: Intensità ed interferenza del dolore, si evidenzia un valore di affidabilità elevata, con α di Cronbach pari a 0,82. Anche considerando separatamente la coerenza interna degli item che valutano l intensità del dolore, rispetto a quelli riferiti all interferenza del dolore, i valori sono buoni, rispettivamente di 0,79 e di 0,75. Dall analisi fattoriale emerge un unico fattore, identificabile come Intensità e livello di interferenza del dolore (range coefficienti di saturazione 0,49-0,74). Tabella. Indici descrittivi per gli item delle tre parti principali dell APS-POQ (n=163). Media (DS) Mediana Range Intensità del dolore Attuale,5 (,7), Peggiore (ultime 4 ore) 6,6 (,7) 7, Medio (ultime 4 ore) 4,6 (,) 5, Interferenza del dolore con: Attività generale 4,7 (,5) 5, Umore 4,7 (,4) 5, Abilità di camminare 5,1 (,9) 5, Relazioni interpersonali, (,), Sonno 4,6 (,5) 5, Recupero dalla procedura chirurgica*, (,1), Soddisfazione per il trattamento del dolore: Complessivo 4,9 (1,1) 5, Da parte degli infermieri 5, (1,1) 5,0 1-6 Da parte dei medici 5,1 (1,0) 5,0 1-6 Convinzioni sulla gestione del dolore I farmaci non possono controllare il dolore,7 (1,),0 0-5 Facile dipendenza dai farmaci,1 (1,),5 0-5 Un buon paziente non parla di dolore 1, (1,7) effetti collaterali dei farmaci,6 (1,),0 0-5 Le lamentele distraggono il medico 1, (1,7) I farmaci devono essere risparmiati 1,6 (1,9) Dolore come indice di peggioramento della malattia 1,9 (,0) 1,0 0-5 (*dati disponibili per 71 soggetti)
5 R. Ferrari et al.: La soddisfazione del paziente per il trattamento del dolore: la versione italiana del Patient Outcome Questionnaire dell APS 7 Per quanto riguarda la sezione Soddisfazione, l α di Cronbach è 0,76; come facilmente prevedibile, dato che tutti e tre gli item della scala contengono la parola Soddisfazione, emerge un singolo fattore (range coefficienti di saturazione 0,61-0,87), saturato in particolar modo dalla soddisfazione per le modalità di gestione del dolore da parte del personale infermieristico (0,87). La parte relativa alle Convinzioni sulla gestione del dolore si dimostra la meno affidabile, con α inferiore a 0,60 e dunque inaccettabile. In linea con un basso valore di consistenza interna, l analisi esplorativa evidenzia una struttura a tre fattori. Il primo di questi composto dalle affermazioni «I farmaci non possono controllare il dolore», «Un buon paziente non parla di dolore», «Effetti collaterali dei farmaci», «Le lamentele distraggono il medico», «I farmaci devono essere risparmiati» potrebbe essere interpretato come Atteggiamenti del paziente nei confronti dei farmaci e del dolore. Gli altri due fattori, composti ciascuno da un unico item, possono essere definiti come Paura di dipendenza dai farmaci (coefficiente di saturazione=0,57) e Dolore come indice di peggioramento della malattia (coefficiente di saturazione=0,28). I valori di consistenza interna del questionario per quanto riguarda le prime due parti, sono risultati adeguati anche nell analisi di sottogruppi per età, genere e modalità di compilazione del questionario. Discussione e conclusioni Il tasso di presenza di dolore nel campione clinico considerato è del 50,6%, un dato di moderata prevalenza paragonabile a quanto alcune precedenti indagini nazionali hanno riscontrato 1,3. Complessivamente, l intensità del dolore riferita dai soggetti al momento della raccolta dati è medio-lieve, mentre moderato è il livello di interferenza del dolore negli ambiti considerati dal questionario. La valutazione del grado di soddisfazione per le modalità di gestione del dolore è risultata decisamente positiva, in particolare per quanto riguarda le modalità di riposta del personale infermieristico. L insoddisfazione è risultata correlata alla presenza di dolore di intensità medio-elevata al momento dell intervista, ma anche ad un periodo di degenza più lungo; inoltre, nel campione in studio, i motivi di soddisfazione sono apparsi maggiormente connessi ad aspetti comunicativo-relazionali tra il paziente ed il personale di cura, piuttosto che all efficacia del trattamento farmacologico in sé. Questi dati sembrano sostenere l idea, avanzata anche da altri autori 13, che la soddisfazione per il trattamento del dolore sia correlata solo in parte all esito oggettivo del trattamento antidolorifico e sia associata soprattutto alla qualità complessiva delle cure ricevute. Si potrebbe anche ipotizzare che la soddisfazione sia influenzata in una certa misura dalle aspettative del paziente circa la quota di dolore atteso in relazione alla condizione medica: la percentuale di utenti soddisfatti è infatti maggiore tra coloro che hanno subìto un intervento chirurgico, un evento dal quale ci si può aspettare con maggiore probabilità la presenza di dolore. I pazienti coinvolti nello studio dimostrano di possedere un buon grado di conoscenza sulla gestione del dolore e le convinzioni erronee appaiono poco diffuse nella popolazione considerata; il consenso è meno coeso nelle affermazioni riguardanti il trattamento farmacologico del dolore, dove ancora permangono, a volte in modo consistente, convinzioni errate. Per quanto riguarda l analisi psicometrica, nel complesso è stata dimostrata l affidabilità e la validità di costrutto della versione in lingua italiana dell APS-POQ. Il buon livello di consistenza interna della prima parte dello strumento, ovvero Intensità ed interferenza del dolore, è paragonabile a quanto riscontrato in altri studi 11,12,14. Nella versione italiana, tuttavia, si evidenzia una struttura unifattoriale, rispetto a due o tre fattori riscontrati per la stessa sezione nella versione originale e nelle traduzioni dell APS-POQ 11,12,14 : nel nostro campione l intensità del dolore e il livello di interferenza da esso determinato appaiono pertanto fortemente correlati tra loro. La seconda parte, relativa alla soddisfazione per il trattamento del dolore, sebbene costituita da soli tre item, dimostra una buona affidabilità; inoltre, nella versione italiana l indice di consistenza interna è superiore rispetto sia alla versione originale di McNeill 11,12 (α di Cronbach=0,70) sia a quella norvegese 14 (α di Cronbach=0,55). La struttura ad un unico fattore di soddisfazione replica quanto riscontrato nell analisi di Dihle et al. 11, finora unico altro studio che ha indagato la struttura fattoriale dell APS POQ. L ultima sezione relativa alle convinzioni sulla gestione del dolore risulta la meno affidabile, con un valore di consistenza interna inaccettabile. Tuttavia, si deve considerare che anche nella versione originale del Barriers Questionnaire 18, da cui i sette item sono tratti, la coerenza interna è risultata al limite della significatività (α = 0,72); inoltre, pure nell analisi di McNeill 11 si evidenziano risultati simili. Ciò può significare che la scala, già nella sua forma originaria si dimostra molto eterogenea e complessa, elemento che non favorisce la coerenza interna. D altra parte, le credenze relative al dolore e al suo trattamento possono essere per loro natura varie e diversificate e pertanto possono non rappresentare un costrutto ben definito. La bassa affidabilità della parte relativa alle convinzioni sulla gestione del dolore può anche essere spiegata dal fatto che queste sono state originariamente predisposte per un contesto culturale anglo-americano e pertanto potrebbero non riflettere in modo completo quelle nella popolazione italiana. In futuro sarebbe pertanto opportuno un adattamento ed una eventuale modifica di questa parte del questionario, in modo da rispecchiare le credenze sul dolore e sul suo trattamento più diffuse nei pazienti italiani ospedalizzati. Allo stato attuale si consiglia cautela nell interpretazione delle risposte, privilegiandone un analisi qualitativa.
6 Recenti Progressi in Medicina, 101 (7-), luglio-agosto 010 Lo studio ha alcuni punti critici. Per prima cosa, il criterio di inclusione relativo all età ha escluso dall indagine i pazienti più anziani, nei quali l esperienza di dolore costituisce un evento frequente e non sempre adeguatamente gestito 19,20. Un secondo limite è connesso alla complessità del questionario e alla necessità di tempi moderatamente lunghi per la compilazione, motivo per il quale più facilmente vengono escluse persone in condizioni fisiche critiche e dunque potenzialmente più sofferenti. L indagine ha diversi punti di forza. La ricerca ha coinvolto un ampio campione di soggetti con caratteristiche cliniche e demografiche eterogenee e dunque il più possibile rappresentative dell utenza afferente ad una struttura ospedaliera. Inoltre, la raccolta dei dati è stata effettuata da personale non coinvolto nell attività assistenziale dei Reparti, in modo da garantire ai pazienti una maggiore libertà di espressione del proprio punto di vista. In conclusione, l APS-POQ appare uno strumento valido ed affidabile per l indagine delle caratteristiche dell esperienza di dolore nel paziente ricoverato in ospedale, nonché per valutare la soddisfazione rispetto al trattamento ricevuto. Va ricordato infatti che lo scopo primario della valutazione non è di verificare l efficacia del trattamento del dolore, ma quello di cogliere un ulteriore indicatore relativo alla qualità delle cure, ovvero la percezione del paziente. Lo strumento APS-POQ permette di ottenere agevolmente una stima di prevalenza e di intensità del dolore e consente di raccogliere l opinione del paziente rispetto ad aree critiche nella gestione del dolore, al fine di un miglioramento continuo della qualità assistenziale. Le adeguate proprietà psicometriche del questionario e la versatilità di impiego, sia in forma autocompilata sia come intervista, sostengono la possibilità di utilizzarlo come strumento validato da somministrare periodicamente quale misura di esito dei programmi aziendali di lotta al dolore. Ringraziamenti Gli autori desiderano ringraziare i Referenti Contro il Dolore dell Azienda Ospedaliera di Vicenza, gli studenti infermieri e gli psicologi volontari che hanno collaborato alla raccolta dei dati, e tutto il personale medico ed infermieristico delle Unità Operative coinvolte. lence of pain in a public hospital: correlation between patients and caregivers. J Headache Pain 2001; 2: Visentin M, Zanolin E, Trentin L, Sartori S, de Marco R. Prevalence and treatment of pain in adults admitted to Italian hospitals. Eur J Pain 2005; 9: World Health Organization. Cancer pain relief with a guide to opioid availability. World Health Organization 1996, Geneva. 6. Besner G, Rapin CH. 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