Demenze primarie: nuove compagne di viaggio del paziente diabetico anziano
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1 Demenze primarie: nuove compagne di viaggio del paziente diabetico anziano Giuseppe Bellelli UVA Ancelle della Carità Cremona Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia
2 Sommario Diabete e demenza: epidemiologia Diabete e demenza: c è una relazione? Diabete e demenza: quali meccanismi fisiopatogenetici? Curare il diabete aiuta a prevenire la demenza? La terapia delle demenze Cosa può fare il MMG nella pratica clinica?
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5 The National Diabetes Information Clearinghouse is a service of the National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases (NIDDK). The NIDDK is part of the National Institutes of Health (U.S.)
6 Epidemiologia delle demenze Classe di età Prevalenza (%) Demenza Frequenza (%) , , , , , , ,2 Alzheimer Vascolare Corpi di Lewy 7-25 Pick e FLD 2,9 Altre 5-15 Reversibili 5-20 European Prevalence Research Group (1991) Govoni, Bolis & Trabucchi (1999)
7 Demenza di Alzheimer Dati epidemiologici Malati: * nel nel 2020 Costi annui per paziente: 86 MIO per la gestione assistenziale 15 MIO per diagnosi, terapia e monitoraggio Caregiver: nell 84% è un familiare, impegnato per circa 110 h settimanali * Fonte: ILSA (Italian Longitudinal Study on Aging)
8 Prevalenza della demenza di Alzheimer casi stimati in Lombardia (2000) ( milioni soggetti ultra60enni) 10,000 nuovi casi stimati per anno Incremento con l età (prevalenza) 1% di (500mila)= 5,000 2% di (450mila)= 9,000 4% di (400mila)= 16,000 8% di (350mila)= 30,000 16% di (250mila)= 40,000
9 Importanza in termini di salute pubblica dell associazione diabete & demenza Crescita esponenziale della prevalenza Obesità: 320 milioni adulti obesi (BMI>30) Diabete tipo 2 : 80% di aumento dellà mortalità diabete-correlata tra il Incremento della prevalenza della popolazione anziana Incremento delle demenze età correlato Effetto sinergico delle due condizioni in termini di disabilità
10 C è relazione tra diabete e demenza?
11 Prime osservazioni sulla relazione tra diabete e deficit cognitivo La prima osservazione probabilmente risale ad oltre 80 anni orsono quando ancora il trattamento con insulina non era ancora disponibile. In uno studio caso controllo fu osservato che soggetti affetti da diabete mostravano prestazioni cognitive ai test di memoria ed attenzione <15-20% rispetto a soggetti di controllo senza diabete (Miles, Arch Intern Med 1922)
12 Summary of population based cohort studies of type 2 diabetes or insulin and AD Author/Year Sample size Follow up In years Exposure Risk of AD Relative Risk (95% Confidence Interval) Xu/ Type 2 diabetes 1.30 ( ) Luchsinger Peila/ Hyperinsulinemia or DM2 Type 2 diabetes Type 2 diabetes+ APOE ( ) 1.80 ( ) 5.50 ( ) Ott/ Type 2 diabetes 1.90 ( ) Ott/ Insulin treated diabetes 4.30 ( ) Leibson/ Type 2 diabetes 2.27 ( ) MacKnight/ Type 2 diabetes: 1.30 ( ) Arvanitakis Type 2 diabetes 1.65 ( ) Haan 2006 Nature Neurology, Clinical Practice
13 Imaging studies: effects of type 2 diabetes on brain: white matter and hippocampal atrophy
14 2003 Type 2 diabetes and atrophy of hippocampus and amygdala
15 Association between glycated hemoglobin A (HbA1c) by quartile and rate of brain atrophy Box plots demonstrate significant differences in brain atrophy rates by quartiles of HbA1c levels (p = ). HbA1c = chronicity of hyperglycemia, marker of glucose control Enzinger, C. et al. Neurology 2005;64:
16 Insulinemia & demenza Il rischio di demenza si associa con livelli di iperinsulnimemia periferica (Qiu 2006) L insulina è degradata dall enzima insulin degrading enzyme (IDE) IDE degrada β amiloide
17 Qiu 2006
18 Invecchiamento e insulina: un ulteriore complicazione Interazione tra grasso corporeo e insulina Anziani magri con diabete tipo 2 mostrano alterazione dei meccanismi di produzione del glucosio indotto da insulina ma bassa insulino-resistenza Anziani obesi con diabete tipo 2 hanno livelli normali di insulina circolante ed elevata insulino-resistenza Grasso corporeo come percentuale della massa corporea totale aumenta con l età e si distribuisce nei tessuti viscerali L effetto dell insulina può risultare modificato dai processi di invecchiamento correlati alle modificazioni della composizione corporea Scheen 2005
19 B-vitamins/Homocysteine Diet Lipids Environmental & social factors Genetics Physical activity Central body obesity Insulin Muscle mass Inflammation Diabetes Brain Changes Dementia/AD Hypertension/Stroke Conceptual map of sequence of changes in type 2 diabetes association With dementia Early factors Aging Late
20 Curare il diabete aiuta a prevenire la demenza?
21 Cochrane Reviews Cognitive function has not been included as an outcome in large scale RCTs of type 2 diabetes. There is sufficient evidence to support the view that there is an up to twofold increase in risk of cognitive impairment or dementia in people with diabetes * Sastre & Evans 2006
22 É possibile ridurre il rischio di demenza attraverso interventi comportamentali per i pazienti diabetici? Riduzione peso corporeo Non trials randomizzati Timing Prossimale ~ patologia Giovani o età adulta= effetto definito sul rischio di diabete riduzione del peso sulla demenza in pazienti anziani Observational study of exercise Larsen, 2006
23 Randomized Trials of drug treatments for AD: Trial of Rosaglitazone* treatment in AD patients (preliminary) Risner et al (2006): preliminary results of Rosaglitazone treatment in 511 AD patients: No significant effect overall Post-hoc: Modification by APOE (n=322 subset) Effect of TX in E4 - but not in E4 + * Affects insulin resistance
24 Randomized trials of type 2 diabetics and cognitive outcomes ACCORD trial (CVD risk): cognitive substudy In progress PHASE III trial, age 55+, n=2800 Randomized to treatment with standard DM TX vs. intensive management (DM, HTN, lipids) Outcomes: memory, exec function, MRI (volumetric) UK PDS study (>10 years ago) Found better cognitive outcomes in those treated intensively (limited measures of cognition and no MR) NHLBI funded
25 Controllo glicemico e cadute nell anziano fragile 120 persone, > 75 anni,studio caso-controllo Tutti con diagnosi di diabete mellito, terapia con ipoglic. o insulina, valori di HbA1c nei 12 mesi precedenti La misura di outcome il numero di cadute l analisi bivariata dimostra correlazione fra cadute e controllo glicemico : se HbA1c = o < a 7, ma anche fragilità e neuropatie periferiche La stepwise logistic regression determinava che il rischio di caduta aumentava in modo marcato se HbA1c < a 7 Nelson JM, et al J Am Geriatr Soc ;55:
26 Cosa può fare oggi il medico di medicina generale di fronte ad un paziente affetto da demenza?
27 Le medicine per l Alzheimer Cummings; N Engl J Med 2004;351:56-67
28 Deficit colinergico in PDD e AD Il deficit colinergico contribuisce all'insorgenza dei sintomi cognitivi e neuropsichiatrici ChAT: colina acetiltransferasi Tiraboschi P et al. Neurology 2000;54:
29 L uso continuativo di inibitori dell acetilcolinesterasi permette di rallentare il progredire del declino cognitivo di circa 1 anno Efficacia degli ChEI a un anno nel trattamento dell AD
30 Dosi maggiori di inibitori dell acetilcolinesterasi consentono di raggiungere outcomes migliori
31 Rischio di impiego di antipsicotici in pazienti AA Rivastigmina: Riduzione del rischio di impiego di antipsicotici L uso di inibitori dell acetilcolinesterasi consente di utilizzare meno antipsicotici Dati sulla prima prescrizione di antipsicotici tipici o atipici in pazienti AD di nuova diagnosi, durante il periodo di follow-up. a Include tutti i restanti antipsicotici tipici ad eccezione di aloperidolo per la bassa frequenza d impiego b Include clozapina e ziprasidone Studio condotto utilizzando database di ricerca MarketScan che ha interessato pazienti con AD di nuova diagnosi trattati con rivastigmina (n=497) e senza nessun inibitore delle colinesterasi (n=749). 31 Suh DC et al. Drugs Aging.2004;21(6):
32 Rivastigmina 9.5 mg/24 h Patch transdermico
33 Quando il MMG deve sospettare una demenza? (segnalazioni precoci alle UVA) Imprecisioni nella gestione dei farmaci a casa Consistente documentazione clinica Richiesta continua di visite specialistiche Cadute Depressione che dura da tempo e non risponde ai farmaci Perdita di peso inspiegabile Incontinenza Disorientamento, confusione, disturbi comportamentali Familiari lontani (caregivers di 2 livello)
34 Conclusioni Le evidenze di un link tra demenza e diabete tipo 2 sono in costante crescita Atrofia ippocampale nel diabete tipo 2 IDE->Aβ possibile meccanismo patogenetico (iperinsulinemia) Non vi sono attualmente studi (definitivi) di intervento in soggetti diabetici per la prevenzione della demenza in soggetti diabetici
35 Conclusioni-2 Gli attuali trattamenti sintomatici per le demenze consentono di ritardare la progressione delle demenze di circa 1 anno L esercizio fisico ad oggi rappresenta la cura preventiva più efficace per I soggetti diabetici Dosi maggiori di ACh-EI permettono risultati migliori anche in termini di riduzione dei disturbi comportamentali e di altri sintomi associati Facile maneggevolezza, compliance migliore
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