49 Congresso Nazionale SIGG Firenze, 3-7 novembre 2004

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "49 Congresso Nazionale SIGG Firenze, 3-7 novembre 2004"

Transcript

1 49 Congresso Nazionale SIGG Firenze, 3-7 novembre 2004 Aumentato rischio di Mild Cognitive Impairment Amnesico in soggetti portatori dell allele ε 4 dell ApoE Valeria Cornacchiola, Roberto Monastero*, Francesca Mangialasche, Filippo Tommaso Feliziani, Rosolino Camarda*, Umberto Senin, Patrizia Mecocci Università di Perugia Università di Palermo*

2 Normale Cognitive Continuum Mild Cognitive Impairment Demenza Modificata da Petersen, JIM 2004

3 Criteri classificativi del MCI (Petersen, 1999) 1. Deficit di memoria la cui presenza sia confermata da un osservatore esterno (es. un familiare). 2. Effettivo deficit mnesico per l età del soggetto. 3. Funzioni cognitive generali sufficientemente conservate. 4. Attività di vita quotidiana sostanzialmente mantenute. 5. Assenza di demenza.

4 Conversione del MCI in AD MCI AD 12% anno Normali AD 1-2% anno Esame iniziale Mesi 50 Esame iniziale Mesi MCI AD Controlli AD modificato da Petersen et al, Arch Neurol 1999

5 Classificazione clinica del MCI (Petersen, 2001) Mild cognitive impairment Amnestic amci deficit mnesico Mild cognitive impairment Multiple domains slightly impaired mdmci deficit in altre aree cognitive con o senza compromissione della memoria Mild cognitive impairment Single nonmemory domain snmmci deficit cognitivi in una unica area cognitiva non mnesica

6 a Mild Cognitive Impairment MALATTIA di ALZHEIMER md Mild Cognitive Impairment (Multiple domains slightly impaired) MALATTIA DI ALZHEIMER, DEMENZA VASCOLARE snm Mild Cognitive Impairment (Single non memory domain) DEMENZA FRONTO-TEMPORALE, DEMENZA A CORPI DI LEWY,DEMENZA VASCOLARE, AFASIA PROGRESSIVA PRIMARIA, MALATTIA DI PARKINSON, MALATTIA DI ALZHEIMER

7 Nuovi criteri classificativi del amci (Petersen, 2004) 1. Deficit mnesici solitamente confermati da un ossevatore esterno preferibilmente 2. Effettiva compromissione mnesica per l età del soggetto 3. Conservate sostanzialmente le altre funzioni cognitive relativamente 4. Ampiamente intatte le attività funzionali 5. Assenza di demenza essenzialmente le attività di vita quotidiana

8 MCI: classificazione clinica e probabile eziologia (Petersen, 2004) Degenerativa Vascolare Psichiatrica Trauma amci AD Depressione mdmci + Amn AD VaD Depressione -Amn DLB VaD snmmci FTB DLB

9 Background 2. MCI: associazione con il genotipo ε4 dell Apolipoproteina E (APOε4)

10 Background Il gene dell ApoE è situato sul braccio lungo del cromosoma 19 e presenta tre varianti alleliche -ε 2,ε 3, ε 4-. L allele ε 4 è stato trovato con una frequenza tre volte più alta nei pazienti con AD rispetto ai controlli di pari età (Strittmatter e Roses, 1993). Se l allele è presente in omozigosi, il rischio di sviluppare AD risulta essere molto elevato soprattutto tra i 60 e i 70 anni. Benchè non patognomonico, il genotipo ApoEε 4 assume il ruolo di fattore di suscettibilità alla malattia di Alzheimer

11 Background Sulla base di queste ed altre evidenze è stato proposto che tra i soggetti con MCI, quelli con più elevato rischio di rapida progressione verso l AD siano i portatori dell allele ε4 4 dell ApoE

12 Nello studio Kuopio, i portatori del genotipo e4 dell ApoE si sono dimostrati più suscettibili di conversione in MCI (definito secondo i criteri di Petersen del 1995) rispetto ai non portatori, dopo 3 anni follow up. (Tervo et al, Dementia 2004) Nel Cardiovascular Health Study Cognition Study (follow-up di 3 years), l allele ApoE4 ha mostrato associazione con amci (definito con i criteri di Petersen). (Lopez et al, Arch Neurol 2003)

13 Assiciazioni Negative In uno studio longitudinale prospettico ( follow-up medio di 3.1 anni) condotto su soggetti con MCI ospiti di una memory clinics, la presenza dell allele ApoE4 non si è dimostrato fattore predittivo della progressione in demenza (DeCarli et al, Neurology 2004) In uno studio retrospettivo su pazienti con MCI (definito in base ai criteri di Petersen modificati, compreso l amci), la presenza dell allele ApoE4 non distingueva i soggetti che poi avrebbero sviluppato una demenza (Luis et al, Dementia 2004) In uno studio retrospettivo di soggetti che partecipavano ad un trial clinico, il rischio di conversione da MCI(Petersen criteria) in demenza non era associato con il genotipo ApoE4 (Amieva et al Dementia 2004)

14 MCI: associazione con il genotipo ε4 dell Apolipoproteina E (APOε4) Associazioni positive Associazioni negative Petersen et al., JAMA 95 De Carli et al., Arch Neurol 01 Lopez et al., Arch Neurol 03 De Carli et al., Neurology 04 Luis et al., Dementia 04 Amieva et al., Dementia 04 Tervo et al., Dementia 04

15 Obiettivo Valutare il ruolo dell allele ε4 del gene dell APOE in soggetti con MCI in una popolazione italiana

16 Metodi Soggetti! 705 soggetti valutati in due centri di valutazione per i disturbi della memoria 85 amci (criteri di Petersen, 1999) 301 AD (NINCDS/ADRDA, 1984) 319 Controlli! Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad una completa valutazione fisica, neurologica e neuropsicologica, test di laboratorio ed infine a TC o RMN cerebrale.

17 Metodi Criteri utilizzati per amci Deficit mnesici riferiti dal soggetto e/o da un osservatore (es. un familiare). Obiettiva compromissione della memoria per l età del soggetto. (performance corretta per età e scolarità al test di Rey o ai test di richiamo) Sostanzialmente conservate le altre funzioni cognitive. (performance corretta per età e scolarità al MMSE)

18 Metodi BADL conservate con mimime difficoltà nelle IADL Assenza di demenza (CDR=0.5)

19 Metodi Criteri di inclusione per i controlli " MMSE 26; " anamnesi negativa per: 1. importanti malattie internistiche, neurologiche o psichiatriche; 2. demenza, declino funzionale o compromissione mnesica ai test somministrati; 3. traumi cranici o abuso di sostanze alcoliche.

20 Metodi Determinazione del genotipo dell ApoE Per la determinazione del genotipo dell ApoE è stata utilizzata una amplificazione genomica tramite PCR, seguita poi da restrizione enzimatica con l enzima Hha I. (Hixson & Vernier, J Lipid Res 1990)

21 Analisi Le caratteristiche cliniche e demografiche sono state confrontate con il test del chi-quadro a due code o con l ANOVA unimodale con il Sheffé posthoc test L associazione tra i portatori del genotipo ε 4 dell APOE nei soggetti con amci o AD è stata valutata con la regressione logistica corretta per età e sesso.

22 Risultati Caratteristiche cliniche e demografiche dei controlli, amci e AD Controlli n=319 amci n=85 AD n=301 Caratteristiche Età, anni Scolarità, anni MMSE, punteggio Media/SD 72.8± ± ±1.3 Media/SD 73.0± ± ±2.6 Media/SD 74.8±7.5 * 6.3± ±5.9 P <.0001 % % % Femmine ns Scheffé post-hoc test (P.05): * AD vs controls; MCI vs AD; AD vs Controls and amci

23 Risultati Distribuzione del polimorfismo allelico del gene dell APOE nei controlli, amci e AD Controlli n=319 amci n=85 AD n=301 Allele % % % P ε ε ε <.0001

24 Risultati Distribuzione del genotipo dell APOE nei controlli, amci e AD Controlli n=319 amci n=85 AD n=301 Genotipo n(%) n(%) n(%) P no ε4 270 (84.6) 53 (62.4) 187 (62.1) any ε4 49 (15.4) 32 (37.6) 114 (40.0) <.0001

25 Risultati Odds Ratio e 95% CI per l associazione della Odds ratio APOE ε4 con amci e AD Genotipo no ε4 any ε4 amci OR (95% CI) 1.0 (reference) 3.6 ( ) Alzheimer OR (95% CI) 1.0 (reference) 3.3 ( )

26 Odds Ratio e 95% CI per l associazione Odds ratio dell APOE ε4 con amci and AD dopo stratificazione per sesso Femmine Maschi Genotipo no ε4 any ε4 no ε4 any ε4 Risultati amci OR (95% CI) 1.0 (reference) 2.5 ( ) 1.0 (reference) 6.2 ( ) Alzheimer OR (95% CI) 1.0 (reference) 3.3 ( ) 1.0 (reference) 3.5 ( )

27 Conclusioni L allele ε4 dell APOE è associato con l amci l allele ε4 ε4può quindi essere considerato come fattore di di rischio per il ilmci amnesico indipendentemente dal fatto che questa condizione sia un entità clinica autonoma o la la forma più precoce di di AD

28 Conclusioni Impatto dell APOE sulla diagnosi del MCI Lo screening per l APOE nei soggetti con MCI potrebbe supportare la diagnosi fra i vari sottotipi di MCI. Studi di follow-up su portatori asintomatici dell APOE ε4 potrebbero essere utilizzati nella definizione del fenotipo di MCI.

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

La progressione clinica

La progressione clinica La progressione clinica I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Milano, 20 settembre 2014 Francesca Clerici Centro per il Trattamento e lo Studio dei Disturbi Cognitivi U.O. Neurologia

Dettagli

LE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA

LE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA LE FRAGILITA DELL ANZIANO Motoria FRAGILITA Cerebro-vascolare Cognitiva Ambientale Metabolica STROKE 80 % ISCHEMICO EMORRAGICO 20 % CORTICALE A. cerebrale ant. A. cerebrale media A. cerebrale post. SOTTOCORTICALE

Dettagli

DETERIORAMENTO COGNITIVO E COMPROMISSIONE FUNZIONALE IN PAZIENTI AMBULATORIALI AL MOMENTO DELLA DIAGNOSI

DETERIORAMENTO COGNITIVO E COMPROMISSIONE FUNZIONALE IN PAZIENTI AMBULATORIALI AL MOMENTO DELLA DIAGNOSI DETERIORAMENTO COGNITIVO E COMPROMISSIONE FUNZIONALE IN PAZIENTI AMBULATORIALI AL MOMENTO DELLA DIAGNOSI S. Mondino 1, G.Isaia 1, G.Nobili 1, A. Bernardi 1, A. Mastrapasqua 1, F. Ruatta 1, G.C. Isaia 1,

Dettagli

I disturbi della mente

I disturbi della mente a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 I disturbi della mente 16/5/2006 Evoluzione Degenerazione delle capacità cognitive Invecchiamento buono Invecchiamento fisiologico

Dettagli

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco DEMENZA Sindrome clinica caratterizzata dal deterioramento della memoria e delle altre funzioni cognitive rispetto al livello di sviluppo

Dettagli

LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE

LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA DELLA REGIONE PIEMONTE VIII Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA VALUTAZIONE ALZHEIMER NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA LA VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COME MISURA CHIAVE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL DNC LIEVE: L ESPERIENZA

Dettagli

MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO

MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MCI CENNI DI ATTIVAZIONE COGNITIVA ABILITÀ COGNITIVE E INVECCHIAMENTO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT La patologia dementigena inizia molto prima delle manifestazioni cliniche della malattia. Esiste una fase

Dettagli

Il ruolo dei biomarcatori liquorali nella progressione da Compromissione Cognitiva Lieve a Demenza di Alzheimer

Il ruolo dei biomarcatori liquorali nella progressione da Compromissione Cognitiva Lieve a Demenza di Alzheimer Il ruolo dei biomarcatori liquorali nella progressione da Compromissione Cognitiva Lieve a Demenza di Alzheimer Istituto Superiore di Sanità - Roma 13 Novembre 2015 Magnani Giuseppe, Santangelo Roberto,

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Lo sviluppo di demenza in pazienti anziani con deficit cognitivo e fibrillazione atriale cronica: ruolo della risposta ventricolare.

Lo sviluppo di demenza in pazienti anziani con deficit cognitivo e fibrillazione atriale cronica: ruolo della risposta ventricolare. 57 Congresso MiCo Milano Convention Center 21/11/2012-24/11/2012 Lo sviluppo di demenza in pazienti anziani con deficit cognitivo e fibrillazione atriale cronica: ruolo della risposta ventricolare. Mastrobuoni

Dettagli

Rischio psicopatologico

Rischio psicopatologico Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina

Dettagli

MILD COGNITIVE IMPAIRMENT

MILD COGNITIVE IMPAIRMENT MILD COGNITIVE IMPAIRMENT - Rapporto del Gruppo di Lavoro Internazionale sul - Winblad B et al. (2004). Mild Cognitive Impairment: beyond controversies, towards a consensus. Journal of Internal Medicine;

Dettagli

Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa

Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa PSICOPATOLOGICO PSICOPATOLOGICO Alice Laita Raffaella Fornaseri Sofia Raffa CAPITOLO V CAPITOLO V RISCHIO RISCHIO SINDROME DI DOWN È una malattia genetica causata dalla presenza di un cromosoma 21 in più:

Dettagli

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia CONTESTO GENERALE In Italia l 80% circa dei pazienti affetti da demenza è assistita

Dettagli

SARCOPENIA E MORTALITA IN UNA POPOLAZIONE DI ANZIANI FRAGILI >80enni: RISULTATI DELLO STUDIO ilsirente

SARCOPENIA E MORTALITA IN UNA POPOLAZIONE DI ANZIANI FRAGILI >80enni: RISULTATI DELLO STUDIO ilsirente SARCOPENIA E MORTALITA IN UNA POPOLAZIONE DI ANZIANI FRAGILI >80enni: RISULTATI DELLO STUDIO ilsirente Dott.ssa Oriana Fusco Centro Malattie dell Invecchiamento Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico

Dettagli

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger

Dettagli

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SIDROMI CORRELATE EMILIA-ROMAGA, 1 GEAIO 2010-31 DICEMBRE 2012 Segnalazioni di MCJ el periodo 2010-2012 sono pervenute al Sevizio Sanità pubblica

Dettagli

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico Dott.ssa Sara Fascendini Centro Alzheimer, Fondazione Europea di Ricerca Biomedica (FERB), Ospedale Briolini, Gazzaniga (BG) CHE COSA È LA DEMENZA?

Dettagli

IL DETERIORAMENTO COGNITIVO MINIMO

IL DETERIORAMENTO COGNITIVO MINIMO Progetto Obiettivi di Piano 2010 per le Demenze Formazione Medici di Medicina Generale IL DETERIORAMENTO COGNITIVO MINIMO MILD COGNITIVE IMPAIRMENT (MCI) Alessandra Clodomiro Centro Regionale di Neurogenetica

Dettagli

Valutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale

Valutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale 2 Incontro del Coordinamento di Neuroscienze Pediatriche Roma, 19 marzo 2005 Valutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale Simona Di Giovanni, Daniela

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

Gennaio 2014. Journal Club Febbraio 2014 Gruppo DI

Gennaio 2014. Journal Club Febbraio 2014 Gruppo DI Gennaio 2014 2 Obiettivo dello studio: confrontare un ampio campione di soggetti con RASopatia con fratelli sani ed individui con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) al fine di 1. Determinare la prevalenza

Dettagli

Aspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015

Aspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015 Aspetti diagnostici della malattia di Alzheimer Lucignano d Arbia (SI) Sabato, 16 maggio 2015 Orazio ZANETTI Società Italiana di Gerontologia e Geriatria U.O. Alzheimer - Centro per la Memoria IRCCS, Centro

Dettagli

INDICE DI MASSA CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA, DATI DAL KUNGSHOLMEN PROJECT

INDICE DI MASSA CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA, DATI DAL KUNGSHOLMEN PROJECT S.I.G.G. Società Italiana di Gerontologia e Geriatria 49 CONGRESSO NAZIONALE S.I.G.G. Firenze 3-10 Novembre 2004 INDICE DI MASSA CORPOREA E RISCHIO DI DEMENZA, DATI DAL KUNGSHOLMEN PROJECT A.R. Atti 1,2,

Dettagli

58 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Torino, 27/11/ /11/2013 Centro Congressi Lingotto

58 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Torino, 27/11/ /11/2013 Centro Congressi Lingotto 58 CONGRESSO NAZIONALE SIGG Torino, 27/11/2013-30/11/2013 Centro Congressi Lingotto Giannini M., Solfrizzi V., Valerio R., Gaetani M., Campobasso A., Cavallo M.L., Resta F., Sabbà C. (Bari) La Malattia

Dettagli

INDICATORI NEUROPSICOLOGICI DI PROGRESSIONE DA MCI A DEMENZA: STUDIO DI FOLLOW UP

INDICATORI NEUROPSICOLOGICI DI PROGRESSIONE DA MCI A DEMENZA: STUDIO DI FOLLOW UP INDICATORI NEUROPSICOLOGICI DI PROGRESSIONE DA MCI A DEMENZA: STUDIO DI FOLLOW UP Riunione Annuale SIN Umbro-Marchigiana 14 Dicembre 2018 V. CAMERIERE; L.PACIARONI; S. PAOLINI; S. VALENZA; G. PELLICCIONI

Dettagli

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato

La Malattia di Alzheimer. Manuel Soldato La Malattia di Alzheimer Manuel Soldato Caratteristiche Più frequente forma di demenza Deterioramento ingravescente delle capacità cognitive Comparsa di disturbi comportamentali e dell affettività Progressiva

Dettagli

Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione

Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione Telomeri e citochine infiammatorie in pazienti con malattia di Alzheimer a diversa velocità di progressione E. Tedone 1, B. Arosio 1,2, A. Cattaneo 3, C. Gussago 1, F. Colombo 3, M. Casati 2, E. Ferri

Dettagli

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE

REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA N. 6 VICENZA PROVVEDIMENTO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE Servizio Risorse Umane e Relazioni Sindacali delegato dal Direttore Generale dell Azienda con

Dettagli

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale

Dettagli

DECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA. Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina

DECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA. Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina DECADIMENTO COGNITIVO E QUALITA DELLA VITA Dott. V. Selmo S.S. Anziani e Residenze Distretto n. 3 ASS1 triestina Definizione di decadimento cognitivo Definizione Presenza di deficit mnesici (nella fase

Dettagli

Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli

Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli IL PROFILO DEL FUMATORE REATINO Dati Progetto PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Nella

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

Reversione alla normalità del mild cognitive impairment: revisione sistematica della letteratura e metanalisi

Reversione alla normalità del mild cognitive impairment: revisione sistematica della letteratura e metanalisi IX Convegno IL CONTRIBUTO DEI CENTRI PER I DISTURBI COGNITIVI E LE DEMENZE NELLA GESTIONE INTEGRATA DEI PAZIENTI Reversione alla normalità del mild cognitive impairment: revisione sistematica della letteratura

Dettagli

LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II)

LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II) LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II) Dr. Roberto Bombardi Dirigente Medico Neurologia Ospedale San. Bassiano 11 Ottobre 2014 -Bassano del Grappa Eavluationofcognitive

Dettagli

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica

Fondamenti metodologici della neuropsicologia. Il metodo neuropsicologico. Dai dati alla teoria. Il metodo della correlazione anatomo-clinica FUNZIONI ESECUTIVE E MISURE ELETTROFISIOLOGICHE PATRIZIA S. BISIACCHI DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA GENERALE PADOVA Fondamenti metodologici della neuropsicologia Studio delle basi neurali delle funzioni mentali

Dettagli

MALATTIA DI ALZHEIMER

MALATTIA DI ALZHEIMER MALATTIA DI ALZHEIMER FORME FAMILIARI FORME SPORADICHE 5-10% 90-95% Esordio precoce (40-60 aa) (EOFAD) Esordio tardivo (>60 aa) (LOFAD) Esordio precoce (65 aa) (LOAD) (Fattori

Dettagli

I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI

I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI Dr. Emiliano Petrò Responsabile Unità Valutativa Alzheimer Policlinico San Marco, Zingonia Importanza della diagnosi precoce Esclude

Dettagli

MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE BARRA

MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE BARRA WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE

Dettagli

Dott.ssa Ilaria Barchetta

Dott.ssa Ilaria Barchetta Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo

Dettagli

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,

Dettagli

LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679

LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679 LINEA VERDE ALZHEIMER 800 679 679 Rilevazione dalla Linea Verde: 2009/2010 2010/2011 (base: circa 1500 2000) www.alzheimer-aima.it Profilo sociodemografico del caregiver Età del caregiver (media) 56 anni

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

Dott.ssa Deanna Olivoni Direttore pt UO DP Ravenna. Ravenna, 21 giugno 2013

Dott.ssa Deanna Olivoni Direttore pt UO DP Ravenna. Ravenna, 21 giugno 2013 Dott.ssa Deanna Olivoni Direttore pt UO DP Ravenna Ravenna, 21 giugno 2013 1 Doppia Diagnosi : sinonimo della copresenza di disturbi psichiatrici e da uso di sostanze, indipendentemente dalle relazioni

Dettagli

OCT nello studio della papilla ottica

OCT nello studio della papilla ottica Aggiornamenti in neuroftalmologia Varese, 20 maggio 2011 OCT nello studio della papilla ottica S. Donati Cos èla tomografia ottica e luce coerente (OCT) Meccanismo di Reflettività luminosa OCT e

Dettagli

DONNE VITTIMA DI VIOLENZA:

DONNE VITTIMA DI VIOLENZA: DONNE VITTIMA DI VIOLENZA: VALUTAZIONE DEI PROFILI DI RISCHIO ATTRAVERSO IL RICORSO AL PRONTO SOCCORSO Lapucci E., Farchi S., Cesaroni G., Davoli M., Michelozzi P. XXXIX convegno AIE Novembre 2015 Violenza

Dettagli

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare Grazia D Onofrio 1, Daniele Sancarlo 1, Francesco Paris 1, Leandro Cascavilla 1, Giulia Paroni 1,

Dettagli

Casi clinici esemplari

Casi clinici esemplari Modulo 5 Casi clinici esemplari Dott. Stelvio Sestini Medico Nucleare, Dirigente medico, UO di Medicina Nucleare USL4, Prato Background (1) Il radiofarmaco 123I-N-ω-fluoropropyl-2-β-carbometossi-3-β-(4-iodofenil)-nortropano

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione

Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione Il ritardo di diagnosi di infezione da HIV/AIDS: dimensioni del fenomeno e caratteristiche della popolazione L intervento di counselling nella comunicazione pre e post test HIV Torino, 5 luglio 2006 Classificazione

Dettagli

Statistica inferenziale

Statistica inferenziale Statistica inferenziale Popolazione e campione Molto spesso siamo interessati a trarre delle conclusioni su persone che hanno determinate caratteristiche (pazienti, atleti, bambini, gestanti, ) Osserveremo

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMEDICHE Istituto di Genetica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Address: Istituto di Genetica DSTB - Università degli Studi di Udine P.le Kolbe,1-33100 Udine - ITALIA

Dettagli

Analizza/Confronta medie. ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107. Test t. Test t. t-test test e confronto tra medie chi quadrato

Analizza/Confronta medie. ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107. Test t. Test t. t-test test e confronto tra medie chi quadrato Analizza/Confronta medie ELEMENTI DI PSICOMETRIA Esercitazione n. 7-8-9-107 t-test test e confronto tra medie chi quadrato C.d.L. Comunicazione e Psicologia a.a. 2008/09 Medie Calcola medie e altre statistiche

Dettagli

Percorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la popolazione e i pazienti con demenza Sintesi

Percorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la popolazione e i pazienti con demenza Sintesi e le Aziende Ospedaliere, IRCCS, ASP(Aziende di Servizi alla Persona), Università elencate nel Documento Integrale Percorso Preventivo-Diagnostico-Terapeutico-Assistenziale Riabilitativo (PDTAR) per la

Dettagli

A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO (2002) Descrizione

A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO (2002) Descrizione IPDA IDENTIFICAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO A. TERRENI, M.L. TRETTI, P.R. CORCELLA, C. CORNOLDI, P.E. TRESSOLDI (2002) DEVELOPMENTAL assessment individuale; valutazione disturbi di apprendimento;

Dettagli

WORKSHOP. competenze, risorse e strumenti HPH. Traiettoria Rete HPH Emilia-Romagna

WORKSHOP. competenze, risorse e strumenti HPH. Traiettoria Rete HPH Emilia-Romagna WORKSHOP Modelli e strumenti per lo sviluppo del progetto HPH elaborati nel Laboratorio interreti HPH Traiettoria Rete HPH Emilia-Romagna Ricerca in promozione della salute: competenze, risorse e strumenti

Dettagli

MEDIA M.M.S.E. SU GRUPPO CAMPIONE E SU GRUPPO SPERIMENTALE ( IL MINESTRONE )

MEDIA M.M.S.E. SU GRUPPO CAMPIONE E SU GRUPPO SPERIMENTALE ( IL MINESTRONE ) L importanza della stimolazione cognitiva nella malattia di Alzheimer confermata in una ricerca coordinata dal dr. Bergami Antonio e condotta c/o la Casa Natività di Maria. Nell aprile 2012 una équipe

Dettagli

Terapia non farmacologica: lo stato dell arte

Terapia non farmacologica: lo stato dell arte Terapia non farmacologica: lo stato dell arte Giovannina Conchiglia Clinica Villa Camaldoli Napoli Reparto Neurologia Comportamentale giopsico@libero.it Caserta, 16 ottobre 2014 1 CONGRESSO NAZIONALE A.

Dettagli

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo

A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo 2 Convegno Nazionale Sindrome di Rubinstein Taybi Lodi, 17 19 maggio 2013 A cosa serve al clinico e alla famiglia conoscere il difetto di base? Correlazione genotipo fenotipo Donatella Milani Cristina

Dettagli

HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo

HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo HIV e infezioni tropicali concorrenti: uno studio caso-controllo Declich S a, Francesconi P a, Okwey R b, Ouma J b, Ochakachon R b, Dente MG a and Fabiani M a a Reparto Malattie Infettive, Laboratorio

Dettagli

I metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano fragile

I metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano fragile La prevenzione della disabilità nell anziano fragile: sperimentazione di un modello in due Società della Salute Firenze - 4 maggio 2011 I metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano

Dettagli

MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:

MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di: PROGRAMMA MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA NELL ADULTO E NELL ANZIANO I EDIZIONE TORINO 19 GENNAIO 2014-14 DICEMBRE 2014 (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da:

Dettagli

MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER

MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Statistica sanitaria e Biometria - 31/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Statistica sanitaria e Biometria Domanda #1 (codice domanda: n.641) : In epidemiologia, una variabile di confondimento è una variabile: A: associata sia alla

Dettagli

Corso di metodologia III Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame

Corso di metodologia III Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame Corso di metodologia III Esempi di quiz di Epidemiologia utilizzati all esame ATTENZIONE: IN QUESTA ESERCITAZIONE PIÙ DI UNA RISPOSTA PUÒ ESSERE CORRETTA 1) Un fattore di rischio: a) E' una causa necessaria

Dettagli

DEMENZA DI ALZHEIMER: dalle cure all assistenza

DEMENZA DI ALZHEIMER: dalle cure all assistenza DEMENZA DI ALZHEIMER: dalle cure all assistenza Organizzazione del CDC nell ULSS 3: dati di attività Dott. Mario ZERILLI Responsabile Neuropsicologia Clinica Adulti e Anziani AZIENDA SANITARIA ULSS 3 Obiettivi

Dettagli

LA VALUTAZIONE COGNITIVA NELL AUTISMO

LA VALUTAZIONE COGNITIVA NELL AUTISMO LA VALUTAZIONE COGNITIVA NELL AUTISMO Risultati di una ricerca su un campione di 135 bambini Massimiliano Petrillo Magda Di Renzo CAMPIONE DI RICERCA 135 bambini (106 M / 29 F) Età compresa tra 2,5-16,5

Dettagli

La psicologia come diagnosi e riabilitazione

La psicologia come diagnosi e riabilitazione San Maurizio Canavese, 23/24 Febbraio 2012 Danilo De Gaspari ICP - CTO CENTRO PARKINSON MILANO L INTERVENTO PSICOLOGICO IN 2 FASI 1. LA DIAGNOSI DEI DISTURBI COGNITIVO-COMPORTAMENTALI 2. LA PRESA IN CARICO

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

I PRIMI ANNI DELLA MUTUA FIDE BANK. Breve analisi dell attività della MFB in Madagascar e spunti per il futuro

I PRIMI ANNI DELLA MUTUA FIDE BANK. Breve analisi dell attività della MFB in Madagascar e spunti per il futuro I PRIMI ANNI DELLA MUTUA FIDE BANK Breve analisi dell attività della MFB in Madagascar e spunti per il futuro dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10 lug-10 ago-10 set-10 ott-10 nov-10 dic-10

Dettagli

RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE

RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE Torino 27 30 Novembre 2013 RUOLO DELL AMBULATORIO GERIATRICO NELLA RETE DEI SERVIZI PER L ANZIANO: UN ESPERIENZA NELLA ASL 3 GENOVESE C.Pizzorni, L.Sampietro, A.Bongiovanni, E.Bennati, A.Puma, C.Ivaldi

Dettagli

FS procedura d esame

FS procedura d esame FS procedura d esame Preparazione Clistere (33 ml) auto-somministrato a domicilio 2 ore prima dell esame esame e ritirato gratuitamente in farmacia Esame eseguito in servizi di endoscopia ospedalieri Invio

Dettagli

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche

L innovazione dei servizi per la cura delle malattie croniche Cooperativa Sociale Nòmos onlus Bagno a Ripoli, 2011 Convegno L evoluzione dei bisogni degli anziani: Le risposte dei servizi alle esigenze emergenti L innovazione dei servizi per la cura delle malattie

Dettagli

Università di Bologna DHEAS E FORZA MUSCOLARE IN DONNE AFFERENTI AD UN AMBULATORIO GERIATRICO

Università di Bologna DHEAS E FORZA MUSCOLARE IN DONNE AFFERENTI AD UN AMBULATORIO GERIATRICO Università di Bologna DHEAS E FORZA MUSCOLARE IN DONNE AFFERENTI AD UN AMBULATORIO GERIATRICO Forti P. Maioli F. Servadei L. Martelli M. Pantieri G. Arnone G. Brunetti N. Scali C.R. Ravaglia G. Premesse

Dettagli

Prevenzione del tumore della cervice uterina in donne con HIV in Emilia-Romagna

Prevenzione del tumore della cervice uterina in donne con HIV in Emilia-Romagna A. C. Finarelli, M. Lise, S. Franceschi, P. Sassoli de Bianchi, J. Polesel, F. Falcini, F. Ghinelli, L. Dal Maso per Screening of HIV-infected women in Emilia-Romagna (SHER) Study Prevenzione del tumore

Dettagli

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio

Dettagli

Metodologia epidemiologica e Igiene II

Metodologia epidemiologica e Igiene II Università Cattolica del Sacro Cuore Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva e Medicina Legale Anno accademico 2011/2012 Metodologia epidemiologica e Igiene II Bruno Federico Cattedra

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

CORSO INTEGRATO DI GENETICA ESERCIZI

CORSO INTEGRATO DI GENETICA ESERCIZI CORSO INTEGRATO DI GENETICA A.A. 2007-2008 15 novembre 2007 dott.ssa E. Trabetti Lezioni 37-38 ESERCIZI (1) Una coppia sarda di rivolge a voi per una consulenza genetica poiché, nel corso di uno screening

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Imbriano Letizia, Podda Livia, Rendace Lidia, Lucchese Franco*, Campanelli Alessandra, D Antonio Fabrizia, Trebbastoni Alessandro, de Lena Carlo

Imbriano Letizia, Podda Livia, Rendace Lidia, Lucchese Franco*, Campanelli Alessandra, D Antonio Fabrizia, Trebbastoni Alessandro, de Lena Carlo VI Convegno IL CONTRIBUTO DELLE UNITA DI VALUTAZIONEALZHEIMER (UVA) NELL ASSISTENZA DEI PAZIENTI CON DEMENZA Centro Disturbi della Memoria, Unità Valutativa Alzheimer (UVA), Dipartimento di Neurologia

Dettagli

DEMENZE. Demenze secondarie

DEMENZE. Demenze secondarie Prof. Benvenuti DEMENZE La demenza è caratterizzata da un declino cognitivo che si manifesta con uno stato di coscienza normale e in assenza di altre malattie acute o sub-acute che possono causare un declino

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

Alcol e giovani I rischi e le tendenze

Alcol e giovani I rischi e le tendenze Alcol e giovani I rischi e le tendenze Emanuele Scafato, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Direttore Centro OMS Ricerca e promozione salute alcol e problemi alcol correlati Direttore Osservatorio Nazionale

Dettagli

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento

Valutazione dell outcome riabilitativo nell ictus ischemico ed emorragico in termini di efficacia ed efficienza del trattamento L Unità Operativa di Medicina Riabilitativa della nostra Casa di Cura Lay di Cagliari ha presentato nell ambito della Conferenza Nazionale sull Ictus Cerebrale STROKE 2009 tenutasi a Firenze Fiera il 12

Dettagli

MMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975)

MMSE. Mini Mental State Examination. Folstein e coll. (1975) MMSE Mini Mental State Examination Folstein e coll. (1975) Scopo Il MMSE è un test ampiamente utilizzato nella pratica clinica della valutazione delle funzioni cognitive dei soggetti anziani. E un test

Dettagli

Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri

Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Trattamento integrato dei disturbi mentali nelle Cure Primarie: il Programma Regionale G. Leggieri Dr.ssa Marina

Dettagli

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per 100.000). Veneto, anni 2000 e 2007.

Tabella 7.1. Mortalità per demenze e morbo di Alzheimer: indicatori di sintesi per sesso (tassi per 100.000). Veneto, anni 2000 e 2007. Capitolo 7 La mortalità per demenze e morbo di Alzheimer Introduzione Il morbo di Alzheimer e le altre forme di demenza sono patologie caratterizzate da manifestazioni cliniche molto simili fra loro, spesso

Dettagli

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale

Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale sdfs AGENZIA REGIONALE SANITARIA R E G I O N E M A R C H E Indagine sulla prevalenza di alcune condizioni patologiche a rilevante impatto sociale Susanna Cimica Osservatorio Epidemiologico Agenzia Sanitaria,

Dettagli

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Dettagli

Cosa intendiamo per fragilità

Cosa intendiamo per fragilità Fragilità in Toscana: linee guida e esperienze Pisa, 10 novembre 2012 Cosa intendiamo per fragilità Enrico Mossello Unità Funzionale di Gerontologia e Geriatria Università degli Studi di Firenze Aspettativa

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA

La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST. Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA La rete dei neuropsicologi nella macro UVA del IRCCS San Martino/IST Luisa Emma Bosia U.O. NEUROLOGIA L importanza di lavorare in rete Il concetto di rete implica il riferimento ad un tessuto di relazioni

Dettagli