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1 I Sistemi Turistici Locali nelle province di Pesaro e Urbino e Macerata di Tonino Pencarelli, Massimo Montella, Fabio Forlani e Mara Cerquetti 1 Indice 1. Premessa: il modello teorico di riferimento: progetto, prodotto, territorio in una visione sistemica p. 2. I criteri d elezione dei casi studio dell unità di ricerca di Urbino e Macerata p. 3. I STL nelle esperienze delle province di Pesaro e Urbino e Macerata 3.1. STL Urbino e il Montefeltro p STL Altamarina p STL Terre dell Infinito 3.4. Le performance dei STL delle province di Pesaro e Urbino e Macerata p. 4. Luci ed ombre dei STL esaminati p. 5. Conclusioni p. Abstract Dopo aver precisato il modello teorico di analisi, nel capitolo si illustrano caratteristiche strutturali, modalità di funzionamento e performance turistiche di alcuni Sistemi Turistici Locali (STL) attivi nelle Province di Pesaro e Urbino (Urbino e il Montefeltro e Altamarina) e Macerata (Terre dell Infinito). Vengono altresì approfondite le politiche di mercato, il grado di consapevolezza e la vocazione cooperativa degli operatori turistici dei STL. I STL indagati presentano alcuni elementi che favoriscono l agire sistemico delle organizzazioni turistiche locali; tuttavia, la mancanza di un autentico organo di governo, la scarsa vocazione degli operatori turistici a collaborare e la loro scarsa coscienza di essere parte di un STL, la fragilità delle politiche di marketing relazionale dei singoli e del sistema, l assenza di prodotti dei STL capaci di unificare i tanti 1 Il lavoro è frutto di riflessioni comuni del gruppo di ricerca, che ha scritto collegialmente le conclusioni del capitolo. Pencarelli ha scritto i 1 e 4; Forlani ha scritto i 2, 3.1, 3.2; 3.4.1; Cerquetti ha scritto i 3.3 e

2 prodotti dei singoli attori, la fragilità dell immagine di marca dei vari STL e dei singoli attori, fanno emergere un quadro di sostanziale debolezza delle esperienze indagate. Debolezza che rischia di accentuarsi, visti i minori fondi pubblici stanziati per finanziare i STL, se il tessuto imprenditoriale non saprà coinvolgersi con risorse finanziare proprie garantendo una maggiore sostenibilità ed autonomia ai STL. Dall analisi di queste prime esperienze applicative della legge 135/2001, emerge la necessità di rivedere il modello di gestione del turismo su scala sub regionale, puntando oltre che su aggregazioni territoriali, su unioni tematiche di prodotto turistico, ove, in linea di principio, la gestione è più agile e l interesse diretto degli imprenditori è maggiore, anche per la possibilità di identificare un leader di prodotto e di misurare concretamente la performance degli investimenti. 1. Premessa: il modello 2 teorico di riferimento: prodotto, progetto e territorio in una visione sistemica Il lavoro è il risultato dell attività di ricerca dell Unità di Urbino e Macerata che ha avuto ad oggetto l analisi economico manageriale dei fenomeni turistici della Province di Pesaro e Urbino e Macerata. L obbiettivo dello studio è stato fare emergere le caratteristiche e le specificità dei STL nell esperienza marchigiana a seguito dell applicazione della legge 135/2001, avvalendosi di un modello di analisi più generale che consentisse il confronto e la comparazione fra le varie esperienze regionali. Per individuare le aree-casi da studiare, è stato adottato l approccio comune a tutto il progetto di ricerca nazionale coordinato dal Prof. Sciarelli fondato su tre dimensioni: territorio, prodotto, progetto. L unità di Urbino e Macerata ha poi riletto questo modello condiviso alla luce dell approccio sistemico vitale (ASV) al governo dell impresa e dei fenomeni imprenditoriali [Golinelli G. M., 2000 e 2 Il modello è un immagine semplificata della realtà in cui vengono isolate le variabili ritenute scarsamente influenti sul fenomeno stesso e vengono rappresentate solo quelle ritenute più significative per l influenza sullo stesso, mediante un costrutto logico-formale che esprima le relazioni significative. Golinelli G. [2000, p. 22]. Sul ruolo delle teorie e dei modelli nei processi di ricerca cfr, fra gli altri, Khun T. [1969]. 2

3 2002], sulla scia dell approccio di ricerca usato da alcuni anni nelle sedi in oggetto [Pencarelli T. e Forlani F., 2002, 2003, 2005; Montella M., 2003, 2006; Dragoni P., 2005]. Lo studio del turismo dalla prospettiva sistemica 3 (e sistemico-vitale in particolare) ha posto in evidenza la necessità di descrivere i fenomeni imprenditoriali e socio-economici come fenomeni emergenti. L approccio sistemico assume infatti che un sistema esista nel processo di emersione dalla struttura (risorse) attraverso uno schema organizzativo 4 (deliberato o non deliberato). In tale ottica la struttura è un insieme di componenti e di relazioni tra componenti, che esprime in potenza la capacità di conseguire dei risultati attraverso un comportamento emergente orientato ad un fine. La struttura in azione, ossia la struttura orientata al raggiungimento di un fine comune, rappresenta il sistema. Golinelli G. [2000, p.86] 5. In tale accezione si ritiene che l ASV sia uno schema utile per pervenire ad una sintesi organica delle tre dimensioni d analisi prese a riferimento in questo studio (territorio, progetto e prodotto): Il territorio con le sue caratteristiche naturali ed antropiche e le persone che in esso abitano e/o lavorano possono essere interpretati come la struttura operativa del sistema turistico. Il sistema d offerta turistica emerge dal territorio (struttura) attraverso uno schema organizzativo deliberato (progetto) o non deliberato (casuale). Come per ogni sistema, anche la finalità del sistema turistico è la sopravvivenza [Golinelli G., 2000, p.110]. I sistemi d offerta turistica, in quanto sistemi economici-imprenditoriali, per sopravvivere devono continuamente produrre ed erogare (mettere in scena) dei prodotti turistici (l esperienza turistica) capaci di soddisfare sia gli obbiettivi degli attori della domanda (turisti) sia gli obbiettivi dell offerta (operatori turistici e residenti). Assumendo una prospettiva di marketing [Cozzi G. e Ferrero G., 2004; Collesei U., 2000], si può affermare che un sistema turistico locale è vitale [Pencarelli T. e Forlani F., 2005] e quindi capace di 3 Cfr. Folani F. [2005]. 4 Vds. Golinelli G. [2000, p.99]. 5 Per approfondire il tema dell emersione dei sistemi sociali dalla struttura-territorio confrontare anche Golinelli C.M. [2002], Gallucci C. [2003], Vesci M. [2001]. 3

4 sopravvivere nel suo ambiente, quando riesce a produrre, comunicare, valorizzare e commercializzare sul mercato prodotti-esperienze turistiche, capaci di soddisfare i clienti obiettivo, attraverso la definizione di politiche atte a connettere gli attori interni ed esterni in modo da ottenere un utilizzo sistemico, e quindi ottimale, delle risorse territoriali ove il sistema turistico è radicato e di creare valore ai turisti. In questa accezione si può quindi evidenziare che il territorio si concretizza nell analisi della struttura, il progetto trova il suo riscontro nell analisi dello schema ed il prodotto, in quanto esperienza di viaggio e soggiorno di una persona in un dato luogo ed in un dato tempo [Pencarelli T. e Forlani F., 2002, 2005 e 2006; Forlani F., 2005] ha necessariamente carattere processuale ed emergente 6. Per questi motivi si ritiene possibile inserire le dette dimensioni, nella modalità appena evidenziata, all interno del più generale approccio sistemico. Nel corso di questo studio si è ritenuto, anche, di poter trarre giovamento dall integrazione fra l ASV e quello distrettuale 7. Dal nostro punto di vista [Pencarelli T., 2001; Pencarelli T. e Forlani F., 2002] i distretti-sistemi turistici possono classificarsi sulla base delle seguenti variabili: il grado di consapevolezza degli attori distrettuali di essere una componente di una più complessiva performance (esperienza) messa in scena nell area turisticamente rilevante; il livello di fiducia che i soggetti del distretto turistico riversano nel sistema territoriale nel suo complesso, fiducia che è un collante spesso decisivo per avviare e mantenere relazioni interorganizzative (ma anche intraorganizzative); la disponibilità alla collaborazione tra produttori turistici, istituzioni pubbliche, organizzazioni non profit e comunità locale 6 Il prodotto turistico non esiste se non si ha la presenza e conseguentemente l interazione nello stesso luogo e nello stesso tempo dei soggetti dell offerta e della domanda. 7 In tema di marketing e management delle destinazioni turistiche vds. Antonioli Corigliano M., [1999], Brunetti F. [1999], Della Corte V. [2000], Franch M. [2002], Rispoli M. e Tamma M. [1995], Tamma M. [2002]. 4

5 che operano nel distretto. E ipotizzabile che al crescere della fiducia aumenti anche l intento collaborativo dei soggetti. 8 la presenza o meno di uno o più soggetti leader in grado di governare strategicamente il distretto, imprimendo indirizzi di sopravvivenza e sviluppo di lungo termine. Al crescere di consapevolezza, fiducia e collaborazione ed all apparire di metamanager strategici, i distretti turistici evolvono da sistemi territoriali aventi imprese ed operatori che interagiscono in forma spontanea e casuale (distretto casuale) a sistemi territoriali aventi schemi organizzativi più consapevoli, più strutturati e maggiormente governabili in logica unitaria (distretti in senso stretto). Viceversa, e simmetricamente, al diminuire della fiducia, della propensione a collaborare ed a trovare modalità di governo unitario, i distretti in senso proprio possono dissolversi e tornare a forme spontanee, sprovviste di elementi di strutturazione e governabilità unitaria. In definitiva, in base alle ipotesi teoriche e le evidenze empiriche riscontrate, si ritiene che in un determinato territorio, i sistemi d offerta turistica che in esso insistono possono evolvere (stimolati da specifici progetti o dalla domanda di prodotti turistici) modificando le modalità e l intensità delle relazioni intraterritoriali 9 e la capacità di rispondere alle attese del mercato (tipologia e modalità di organizzazione del prodotto-esperienza) secondo un continuum che partendo dai distretti casuali (sistemi embrionali), passa per i sistemi in via di compimento, approda ai distretti in senso stretto con (costellazioni) o senza organo di governo (reti paritarie). Simmetricamente, il percorso da evolutivo può anche trasformarsi in involutivo, qualora forme strutturate di distretto indeboliscano il livello di governabilità unitaria e implodano in modelli distrettuali meno definiti, fino a declinare in situazioni di spontaneismo settoriale. 8 Va però evidenziato che può anche accadere di assistere a forme di cooperazione non sostenute da elevati livelli di fiducia, in quanto tenute insieme dal collante della convenienza economica e competitiva tra i partner. 9 Modificando lo schema di organizzazione del sistema territoriale. 5

6 2. I criteri d elezione dei casi studio dell unità di ricerca di Urbino e Macerata La ricerca dell unità di Urbino e Macerata è stata condotta attraverso le seguenti fasi: dopo aver riletto il modello progetto-prodottoterritorio alla luce del più generale schema d analisi sistemicodistrettuale [Pencarelli T. e Forlani F., 2005], si è provveduto ad identificare le aree da eleggere ad oggetto di studio, alla raccolta dei dati, alla successiva analisi dei risultati, all elaborazione delle considerazioni sulle implicazioni manageriali risultanti. La raccolta dei dati è stata effettuata mediante l utilizzo di tecniche qualitative 10 quali l intervista qualitativa, l osservazione partecipante, l osservazione dissimulata, e l analisi dei documenti pubblici dei sistemi osservati [Corbetta P., 1999]. I sistemi turistici territorialmente delimitati sono stati indagati cercando di mettere a confronto il punto di vista sub-sistemico dell organo di governo (OdG) e degli attori della struttura operativa (SO) con la prospettiva sovra-sistemica del ricercatore. I dati e le informazioni rilevanti per la ricerca sono stati ricavati da fonti pubbliche, dall analisi di progetti e studi di fattibilità dei STL, dall analisi del materiale promo-pubblicitario (cartaceo e on-line), da interviste dirette rivolte ai responsabili dei STL nel periodo dicembre 2004 dicembre 2005 e da interviste dirette rivolte agli operatori turistici del territorio 11 svoltasi nel periodo novembre marzo Per quanto concerne l identificazione delle aree oggetto di studio, si è scelto di adottare come primo criterio di riferimento la dimensione del progetto, in quanto si è ritenuto che il riconoscimento ufficiale da 10 Tre azioni elementari stanno alla base delle tecniche di ricerca qualitativa: osservare, interrogare e leggere. Corbetta P. [1999]. 11 Nel complesso sono state realizzate 90 interviste qualitative semistrutturate ai responsabili delle organizzazioni turistiche attive nel territorio del sistema (30 per STL) per approfondire i seguenti tre aspetti: le politiche di marketing adottate dagli operatori, il grado e le forme di partecipazione al STL ed il loro giudizio sullo stesso. Si è scelto di intervistare operatori facenti parte di diverse categorie professionali (albergatori, ristoratori, produttori di prodotti artigianali e specialità enogastronomiche, enti mussali, ecc.) privilegiando la varietà dei punti di osservazione del fenomeno piuttosto che la quantità dei dati per ogni tipologia. I dati emersi dalle interviste sono stati poi incrociati con quelli raccolti tramite l analisi dei siti internet e del materiale promozionale degli operatori stessi. 6

7 parte della Regione Marche dei STL sia stato un elemento di primaria importanza nella definizione dell organizzazione turistica della regione in oggetto 12. I STL marchigiani sono invero il frutto di un progetto deliberato da parte degli enti pubblici, essendo stati creati dai Comuni in accordo con le associazioni di categoria ed essendo stati riconosciti e finanziati dalla Regione Marche in applicazione della legge nazionale 135/2001. Nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati attivati 3 STL: Urbino e il Montefeltro, Altamarina, Marcabella. Fra questi sistemi turistici si è scelto di studiare il sistema Urbino e il Montefeltro e il sistema Altamarina, scegliendo i sistemi che hanno cercato di privilegiare la coerenza con le altre due dimensioni del modello teorico: il prodotto e il territorio. Dalle nostre analisi qualitative preliminari è infatti risultato che nei due sistemi in oggetto ci fosse: una sostanziale coincidenza fra territorio del STL e territorio identificato dalle caratteristiche geografiche, storiche e culturali. Sono infatti sistemi con contiguità ed omogeneità territoriale 13 e con identità storica ben definita e diffusa nella popolazione e nelle istituzioni locali. una sostanziale omogeneità di prodotto. Il sistema turistico Urbino ed il Montefeltro si caratterizza per la produzione di esperienze di visita e soggiorno aventi carattere prevalentemente culturale e naturalistica. Il sistema turistico Altamarina si caratterizza in primo luogo per la produzione di esperienze di relax balneare, ed in secondo luogo per gli eventi culturali (ROF) ed il turismo d affari. Nella provincia di Macerata sono stati attivati 2 STL ( Il Mare Adriatico delle Grandi Firme e Terre dell Infinito ), ai quali va aggiunto il STL Monti Sibillini Terre di Parchi e di Incanti, che raggruppa al suo interno 36 comuni delle Province di Ascoli Piceno e Macerata. Fra questi si è scelto di studiare il STL Terre dell Infinito, per analizzare punti di forza e di debolezza di un sistema non omogeneo che, concordemente con legislazione regionale in materia, 12 Vds. Pencarelli T. e Forlani F. [2005]. 13 Eccezion fatta per il comune di Montegrimano che, pur facendo territorialmente parte del Montefeltro, ha deciso di aderire al sistema Altamarina per maggior affinità alla sua tipologia di turismo (criterio del prodotto). 7

8 si distingue per la significatività turistica dell area territoriale coinvolta 14 (in particolare per la dimensione territoriale) e, soprattutto, per la presenza di più tipologie di offerta 15 (mare, montagna, città d arte, sport, enogastronomia, turismo religioso). Lo scopo è stato di verificare se il prodotto offerto, tendente all integrazione tra l area costiera e l entroterra, risponda ad una logica distrettuale e alle esigenze dell attuale domanda di turismo o se al momento non soddisfi, piuttosto, solo i bisogni di segmenti minoritari di turisti [Pencarelli T., Forlani F., 2005]. 3. I STL nelle esperienze delle province di Pesaro e Urbino e di Macerata I STL Urbino ed il Montefeltro e Altamarina sono già stati oggetto di studio in un precedente contributo [Pencarelli T. e Forlani F., 2005]. In tale occasione si sono analizzati i sistemi dalla prospettiva dell organo di governo. In questo lavoro si integra il quadro conoscitivo delle dinamiche degli STL attraverso l analisi del punto di vista degli operatori turistici (struttura operativa) e delle performance conseguite in termini di andamento dei flussi turistici. 3.1 STL Urbino ed il Montefeltro (U&M) Il sistema descritto dalla prospettiva dell OdG Il sistema è stato riconosciuto dalla Regione Marche con il Decreto del dirigente del Servizio Turismo e Attività Ricettive n. 457 del 30/12/2002. Strutturalmente (SO) il STL Urbino e il Montefeltro coinvolge 35 Comuni (collinari e montani) localizzati nel territorio delle Comunità Montane Alta Val Marecchia, Montefeltro, Alto e Medio Metauro e Catria e Nerone, oltre il Comune di Fossombrone 16. La popolazione residente nel territorio del STL è di circa abitanti. I soggetti costituenti (gli attori) rappresentano sia le istituzioni pubbliche (Comuni, Comunità Montane, l Ente Parco del Sasso 14 Deliberazione della G.R. n. 578 del 19/03/ Ibidem. 16 Cfr. Pencarelli T. e Forlani F. [2005]. 8

9 Simone Simoncello) sia la sfera imprenditoriale privata che opera nel settore turistico 17. Dal punto di vista organizzativo, la scelta degli enti e dei soggetti aderenti al sistema è quella di non dar vita ad ulteriori organismi di gestione, ma di avvalersi degli strumenti già in essere ed istituire strutture idonea a favorire la concertazione fra i vari soggetti 18 : a) Il Comitato d Intesa del STL, organismo istituzionale di indirizzo 19. b) La Cabina di Regia del STL, organismo di concertazione dei soggetti aderenti o partecipanti al sistema con la funzione di garantire la possibilità di proposta a tutti gli attori territoriali del sistema 20. c) Il "Consorzio Turistico Montefeltro 21 identifica, in qualche misura, il soggetto di governo del sistema, organo al quale viene affidata la gestione delle politiche di marketing (specie promozione e comunicazione) del STL. Il funzionamento del sistema e quindi il processo di produzione (emersione) delle esperienze turistiche può essere sintetizzato, in chiave di marketing, nel seguente modo: - I clienti obbiettivo: non emerge una vera e propria progettazione del SIM (sistema informativo di marketing) e non si intravedono al 17 I privati hanno aderito attraverso i consorzi operanti nel settore turistico e delle produzioni tipiche delle varie zone del sistema (Consorzio Montefeltro, Consorzio operatori turistici del Catria e Nerone, Consorzio operatori turistici Alta Val Metauro, Consorzio degli operatori del Montefeltro ed Alta Val Marecchia, società consortile a r. l. "Montefeltro Leader"). Hanno aderito in un secondo momento le associazioni di categoria: Confesercenti della provincia PU, C.N.A. (Confederazione Nazionale Artigiani), Confartigianato, C.I.A. (Confederazione Italiana Agricoltori), Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, Unione Provinciale Agricoltori, Legacoop Il comitato d'intesa ha i compiti di delineare gli obiettivi strategici del piano di sviluppo turistico, di indicare gli indirizzi di intervento e di garantire che vi sia rispondenza tra gli obiettivi, i contenuti, i programmi e le azioni che vengono intraprese tenendo presenti gli interessi generali dei territori di cui gli Enti Locali sono espressione. 20 Essa ha quindi il compito di assicurare un processo di partecipazione, di animazione e di concertazione territoriale per costruire un progetto di sviluppo partecipato fondato sulle scelte degli attori locali, parti sociali ed enti locali, individuando linee di intervento che rappresentino e rispettino le vocazioni e le potenzialità endogene del territorio. 21 Già costituito ed operante con sede in Urbino. 9

10 momento chiare scelte di marketing strategico (segmentazione della domanda e posizionamento del sistema). - I prodotti esperienze offerti: sulla base delle proposte turistiche rinvenibili nel materiale pubblicato a stampa del sistema e nel sito istituzionale dello stesso si possono ricostruire quattro tipologie di prodotti turistici: Arte e cultura, Verde e natura, Enogastronomia e Università La modalità di svolgimento delle esperienze: il sistema Urbino e il Montefeltro offre prodotti esperienza non strutturati (vacanze fai da te) 23. Allo stato attuale si può affermare che il sistema mette a disposizione una serie di servizi che vengono assemblati dal turista finale in base alle sue capacità di costruzione dell esperienza (capacità di ricerca delle informazioni e di cogliere le opportunità del territorio). Alcune forme di aggregazione dell offerta in pacchetti strutturati è possibile ritrovarla sul portale all interno del quale il progetto Collabora raccoglie quegli operatori che desiderano proporre e rendere visibile la propria offerta, che può essere successivamente integrata in pacchetti dai gestori del sito internet 24. Dal punto di vista del marketing la mancanza di strutturazione dell offerta influenza anche le altre politiche del mix. L unica attività per ora iniziata è quella di promozione (partecipazione alla Bit, sito internet, ecc.), mentre non sono, per ora, operative attività di commercializzazione diretta (tour operator incoming) ne indiretta 22 Dalle stime fatte si può evidenziare che la maggior parte delle presenze turistiche di Urbino siano legate al prodotto Università (studenti, professori, conferenze, ecc.) a cui va aggiunto un elevato numero di escursionisti che transitano nell area in giornata, senza pernottare. 23 Una delle criticità attuali, individuate dal sistema turistico, specie per i comuni minori e dell'interno, è quello della frammentazione e dello scarso coordinamento dell'offerta. 24 Il sistema prevede azioni che, partendo dal principio dell'albergo diffuso, puntano a realizzare prodotti turistici (pacchetti, itinerari e circuiti a tema) al fine di integrare l'offerta dei diversi soggetti economici. Si propongono ad esempio formule di soggiorno legate all'ambiente (percorsi di trekking o mountain bike), iniziative di qualità legate al cibo e alla gastronomia, manifestazioni sparse sul territorio a carattere gastronomico accompagnate da iniziative culturali, l'organizzazione di campi di lavoro estivi legati ai siti archeologici o naturali, alle tecniche di restauro, all'artigianato locale (corsi di ceramica, della pietra, ecc.). 10

11 (accordi con T.O. e/o agenzie di viaggio esterni al sistema) 25 e non sembrano presenti politiche di prezzo a livello di sistema. Il sistema Urbino e il Montefeltro sta cercando di costruire un immagine unitaria ed un identità di marchio (branding) mettendo a punto una serie di iniziative di comunicazione sia di tipo tradizionale, sia di tipo telematico. In questo quadro è stato creato il logo Urbino e il Montefeltro [ che distingue e caratterizza il STL Il sistema descritto dal punto di vista della struttura operativa Per verificare il punto di vista degli operatori turistici che lavorano nel territorio del STL sono state svolte 30 interviste 26. Per quanto attiene le politiche di mercato emerge che le piccole e piccolissime imprese turistiche utilizzano un marketing relazionale parziale [Pencarelli, 2001] in cui si fa attenzione a gestire al meglio il prodotto-servizio e la relazione personale con il cliente, ma non si conferisce la giusta importanza alle altre leve del marketing mix e soprattutto alla gestione delle altre relazioni con gli stakeholder interni ed esterni al sistema impresa, come auspicabile in un ottica di marketing relazionale totale [Gummesson, 1999]. D altra parte, la tipologia di domanda servita per il complesso degli attori intervistati vede il peso limitato dei turisti (17,7%), rispetto a quello degli escursionisti (48,6%) e dei residenti (33,7%). I dati relativi alle strutture ricettive mettono in luce la scarsa attenzione al 25 Va segnalato che c è un corposo progetto che cercherà di implementare tali attività per il 2007, in particolare sono stati definiti accordi commerciali con alcuni tour operator per commercializzare i pacchetti turistici del sistema attraverso il sito internet del STL e attraverso iniziative sui canali tradizionali. 26 La tipologia di aziende intervistate è la seguente: 6 alberghi, 5 ristoranti, 5 agriturismi, 4 enoteche-bar, 3 pro loco, 3 musei e teatri, 2 negozio artigianato, 1 agenzia viaggi, 1 azienda agricola. Suddivise per ubicazione geografica nei comuni di: Urbino 12, Sant Angelo in Vado 4, Urbania 4, Cagli 3, Acqualagna 2, Sant Agata Feltria 3, Carpegna 1, San Leo 1. Il profilo degli operatori intervistati risulta essere il seguente: il 70% delle aziende rispondenti sono monolocalizzate. Sono gestisce in proprietà (57%), in affitto (26%) o in concessione (17%). La forma di gestione caratterizzanti il sistema turistico locale in oggetto è quella familiare (68%). Le strutture tendono cioè ad utilizzare prevalentemente le risorse umane disponibili nella famiglia a cui, al crescere della dimensione, si affiancano alcune figure professionali esterne. Occorre comunque evidenziare che negl ultimi cinque anni non si è verificato un aumento significativo del personale di tali strutture, anche a fronte di una percentuale significativa di situazioni che hanno incrementato il fatturato (53%). 11

12 segmento dei turisti intermediati che incidono per il 20% sul portafoglio clienti, nonostante il desiderio delle strutture di allungare i soggiorni dei propri ospiti. Come emerge dai dati, le aziende mostrano grande attenzione al prodotto offerto (85% offre più di una tipologia di prodotto) anche se in media il 65% del fatturato è generato dal prodotto caratterizzante l attività. I prezzi sono stabiliti sostanzialmente in base ai costi (49,5% dei casi) e ai concorrenti (12,5% dei casi, costi e concorrenti 38% dei casi), mentre non viene posta la dovuta attenzione alle attese ed alla disponibilità a pagare determinate tariffe da parte della domanda. La promozione e la comunicazione di tipo tradizionale è una voce rilevante dell attività del 40,7% delle imprese intervistate (>= al 10% fatturato) o comunque significativa (51,9%), mentre solo il 7,4% dei soggetti dichiarano di non effettuare nessun investimento in tale voce. In aggiunta a questo dato occorre considerare la crescente importanza che va assumendo internet (57% degli intervistati possiede un sito), sia come strumento di comunicazione tradizionale (sito vetrina per il 35% delle imprese), sia come strumento di comunicazione interattiva tanto che rilevante risulta essere la tendenza al suo utilizzo come strumento per la gestione delle prenotazioni (65%). Il dato sull utilizzo di internet sembra coerente con la tendenza ad avere una distribuzione sostanzialmente diretta (72,7%). Anche per questo gli intermediari turistici (agenzie e T.O.) non vengono ricercati, essendo visti dagli intervistati non tanto come partner che creano valore quanto, piuttosto, come soggetti di cui, se è possibile, è meglio farne a meno. Si conferma la tendenza dei piccoli imprenditori a voler fare sempre tutto da soli e a non dividere la propria torta con altri, nonostante le performance in termini di produttività della struttura e di redditività appaiono poco brillanti. Risulta che, a fronte di un non elevatissimo utilizzo della capacità produttiva (solo il 16,6% degli intervistati dichiara di superare il 70%, il 46,8% delle imprese si attesta fra il 60-70% e il 20% fra il 40-60%), il 53,4% degli intervistati dichiara di avere una redditività buona o discreta e il 26,7% sufficiente; solo il 13,3% degli operatori ritiene la redditività insufficiente. Considerato però che molti intervistati che hanno dato risposta sufficiente affermano anche che, contando il 12

13 gran numero di ore di lavoro effettivo, la risposta da dare sarebbe insufficiente, si può concludere che ciò che guida le scelte aziendali è soprattutto la passione e la scelta di stile vita libero ed autonomo degli imprenditori. Per concludere sulle politiche di marketing, si sottolinea che gli operatori hanno un ottica prevalentemente focalizzata sul prodotto e sulla gestione della relazione diadica e della fidelizzazione del cliente: il 27% si concentra su cortesia, cura del servizio, accoglienza, spiegazione delle tradizioni, il 37% utilizza mailing, faxing, cartoline 27. Tuttavia, scarsa ed insufficiente attenzione viene posta alla gestione di altre relazioni critiche, quali le relazioni di canale (l 80% delle aziende non intrattiene relazioni significative con intermediari) e forme significative di collaborazione con altri operatori del territorio utili per accrescere il valore dell offerta turistica traslandola da una prospettiva specifica da offerta ad una prospettiva globale da domanda. Dai dati risulta inoltre che, oltre a non istaurare significative collaborazioni, il 57% degli intervistati individua i propri concorrenti nelle altre strutture della zona, il 36% di essi ritiene che non ve ne siano e solo nel 7% dei casi si ha la percezione che i concorrenti vadano rintracciati in altre strutture di altre località. Questa miopia di fondo nel vedere la concorrenza solo all interno del comprensorio locale e non in primo luogo tra località diverse è probabilmente una delle motivazioni principali che determina la bassa adesione ad iniziative sistemico territoriali (il 78% degli intervistati dichiara di non intrattenere nessun tipo di relazione significativa con gli altri attori del STL). Venendo al tema della percezione degli attori circa il STL Urbino ed il Montefeltro risulta che in generale essi hanno consapevolezza vaga di essere parte di un STL (73%), ma non sanno poi definire correttamente quale sia (risponde correttamente il 27%, fa confusione fra STL, Comunità Montana e Provincia il 43%, non sa il 30%). Inoltre, solo il 37% degli intervistati sa definire più o meno 27 A conferma dei risultati generati da tali attività il 50% degli intervistati ritiene buona la fidelizzazione dei sui clienti. 13

14 esattamente i confini del STL, mentre il 43% di essi fornisce una risposta errata ed il 20% degli interpellati non sa rispondere. Risulta inoltre che gli intervistati ritengono che non esista un organo di governo del STL (hanno risposto no nel 67% dei casi, e non sonon credo nel 20% dei casi) e comunque non sanno individuare una precisa figura di riferimento 28. Interpellati sulle priorità sulle quali intervenire, gli operatori ritengono che si dovrebbe migliorare la viabilità e l accessibilità al territorio, si dovrebbe potenziare la comunicazione e la promozione di Urbino e del Montefeltro in ambito nazionale, e si dovrebbe agire sulla cultura locale per incentivare e favorire l ospitalità, l accoglienza e l animazione turistica. Rimangono quindi indicazioni d intervento di natura pubblica che tendono a ricadere sull intero territorio. Probabilmente per tale ragione essi ritengono che queste cose debbano essere fatte dagli enti pubblici o da un ente pubblico-privato. Dall analisi delle interviste risulta, quindi, che gli operatori chiedono una soluzione che hanno già, ma che non conoscono e non sostengono adeguatamente. Ciò è sintomo della distanza percettiva esistente tra essi e la struttura e le politiche del STL. Come ultimo aspetto ci preme segnalare alcune proposte formulate da operatori che mettono in discussione la formula della promozione generica del territorio da parte degli STL finalizzata ad intercettare la domanda fai da te proponendo la progettazione dell offerta tramite la realizzazione di pacchetti turistici a tema, di prodotti esperienze stagionali e, soprattutto, la costituzione di un soggetto di natura privatistica preposto alla sua realizzazione e commercializzazione (tour operator incoming). 3.2 STL Altamarina (AM) Il sistema descritto dalla prospettiva dell OdG Il sistema è stato riconosciuto dalla Regione con il Decreto del dirigente del Servizio Turismo e Attività Ricettive n. 459 del 30 dicembre In particolare si può confermare la bassa conoscenza del STL tra gli attori privati, mentre è un abbastanza conosciuto (anche se è capitato che referenti di istituzioni non conoscono il nome del STL). Si possono, infime, evidenziare risposte polemiche del tipo governa il comune, governa la politica di turno, magari ci fosse un governo turistico!. 14

15 Strutturalmente (SO) il territorio di riferimento del sistema Altamarina è formato da 10 Comuni 29 della provincia di Pesaro e Urbino. La popolazione residente risulta essere di abitanti. I comuni di Pesaro e Gabicce Mare si affacciano sul mare i restanti comuni del STL sono collinari. I soggetti costituenti il STL rappresentano sia le istituzioni pubbliche sia il mondo imprenditoriale degli operatori del settore turistico 30. Dal punto di vista organizzativo il sistema Altamarina ha scelto di operare come un associazione dotata dei seguenti organi: l Assemblea: è l organo istituzionale in cui sono rappresentati tutti gli aderenti al sistema ed è composta da un rappresentante per ciascun comune e da un rappresentante per ognuna delle associazioni di categoria del turismo e del commercio. 31 il Comitato Esecutivo 32 : si occupa del controllo della fase organizzativa ed esecutiva dei progetti di accoglienza, informazione e promozione, verificandone la conformità con le indicazioni dell Assemblea. Tale organo si configura quindi come organo di governo del STL. In questa forma organizzativa non emergono veri e propri soggetti leader con funzioni di programmazione strategica e decisionale. 29 I Comuni di Pesaro, Colbordolo, Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Monteccicardo, Montegrimano Terme, Montelabbate, Sant Angelo in Lizzola e Tavullia, l ente Parco Naturale Monte San Bartolo; 30 Le associazioni di categoria ApaHotels (Associazione pesarese albergatori), Associazione Cooperativa Albergatori Gabicce Mare, Assoturismo-Confesercenti Pesaro (Asshotel, Federazione dei ristoratori, Fiba-stabilimenti balneari, Assoviaggi-agenzie di viaggio, Federagit-guide ed interpreti turistici e Assocamping), Confederazione Italiana Agricoltori, Confartigianato, Confederazione Nazionale dell Artigianato e Turismo Verde (Associazione agriturismo). 31 Nell Assemblea ha luogo la consultazione fra tutti gli enti firmatari, per la definizione di un comune quadro programmatico e di coordinamento delle iniziative e si attua il controllo reciproco circa il rispetto degli obblighi convenzionali. Questo organo ha il compito di approvare: i progetti di promozione, accoglienza e comunicazione da presentare all Ente Regione per il finanziamento; la relazione finale e la documentazione relativa ai risultati ottenuti, presentati dal Presidente del Comitato Esecutivo; la nomina dei componenti del Comitato Esecutivo; l adesione di nuovi enti. 32 Il Comitato Esecutivo determina l ammontare di eventuali risorse integrative che si rendessero necessarie per la realizzazione dei progetti, da far approvare dell Assemblea. Il Comune di Pesaro è stato riconosciuto dai soggetti promotori del sistema Altamarina, quale referente con l Ente Regione Marche e amministratore delle risorse finanziarie del sistema stesso. 15

16 All interno del sistema, il settore pubblico ha funzioni meramente di coordinamento, mentre spetta ai privati il compito di operare sul territorio. Il funzionamento del sistema e quindi il processo di produzione (emersione) delle esperienze turistiche può essere sintetizzato, in chiave di marketing, nel seguente modo: - I clienti obbiettivo: da quanto risulta da alcune interviste ai responsabili del sistema Altamarina, il STL ha deciso di rivolgere le sue offerte turistiche soprattutto ad un target di livello medio-alto. Secondo i referenti interpellati l elevato profilo qualitativo al quale il sistema di offerta tende non si coniugherebbe con un turismo di massa, come quello affermatosi in altre realtà vicine, quali la costa romagnola 33. In base a tali ipotesi il STL ha deciso di puntare sulle famiglie e su gruppi di visitatori interessati alle attrattive ambientali, storico-culturali ed eno-gastronomiche dell area. - I prodotti esperienze offerti: dall analisi del materiale promozionale e del sito internet del sistema ( possiamo identificare i seguenti prodotti turistici: vacanza balneare, soggiorno termale, agriturismo in collina e turismo congressuale. Sembra emergere la tendenza ad offrire un prodotto di alta qualità che integra una molteplicità di attrattive territoriali suddivise fra mare e prima collina. Più che l offerta di diverse tipologie di prodotto, affiora il tentativo di offrire una vacanza multiforme che integra l offerta mare, che ha come volano la ricettività dei comuni di Pesaro e Gabicce Mare, con la natura, l arte e la storia, l artigianato, l enogastronomia e gli eventi. Caso a se costituisce il prodotto termale offerto dalle terme di Montegrimano, comune non attiguo territorialmente con il resto del sistema. - La modalità di svolgimento delle esperienze: dall analisi del materiale promozionale del sistema non si evincono forme di offerta a pacchetto. L obbiettivo del sistema sembra essere quello di creare un network d offerta integrato da commercializzare attraverso l attività individuale delle strutture ricettive, delle agenzie viaggi e dei tour operator aderenti al sistema. Dal punto di vista del marketing, il 33 La contenuta capacità ricettiva, la particolare sensibilità degli abitanti e il background culturale del sistema Altamarina non permettono lo sviluppo di modelli di quel genere. 16

17 sistema lascia, quindi, all operato dei privati le politiche di commercializzazione e le politiche di prezzo e si propone come referente per la promozione del territorio 34. Il sistema turistico Altamarina. che si promuove con il motto Altamarina. Spiaggie e castelli tra Pesaro e Gabicce Mare 35 sta cercando di crearsi un immagine autonoma che integri le località di riferimento (Pesaro e Gabicce Mare). L operazione è complessa e al momento il brand Altamarina sta trovando notevoli difficoltà ad imporsi nell immaginario dei turisti e dei residenti Il sistema descritto dal punto di vista della struttura operativa Per verificare il punto di vista dei soggetti turistici che agiscono nel territorio di riferimento del sistema Altamarina sono stati intervistati operatori Progetti Altamarina: informazione e notorietà e Altamarina: promozione e commercializzazione. 35 I progettisti del sistema hanno cercato di trovare un nome capace di sintetizzare una serie di caratteristiche e suggestioni derivanti dal territorio. Dalle interviste condotte è emerso che si cercava un nome semplice, facilmente memorizzabile, curioso e in grado di comunicare, di per sé, informazioni sul tipo di prodotto turistico offerto. Il termine Altamarina nasce dal fatto che la parte di territorio compresa all interno del sistema, e in particolare la costa pesarese, si contraddistingue per essere una costa alta (Parco del Monte San Bartolo) bagnata dal mare. 36 Le interviste sono state effettuate nel periodo novembre-dicembre Suddivisi per comune: Pesaro 13, Gabicce 2, Gradara 12, Tavullia 1, Colbordolo 2; e tipologia: 4 alberghi, 7 ristoranti, 9 agriturismi, 1 enoteche-bar, 1 Pro Loco, 1 Club House Vela, 1 B&B, 1 ente parco, 1 società promozione turistica, 3 associazioni di categoria, 1 fondazione culturale. I dati provenienti da queste interviste sono stati integrati con altri dati provenienti da un altra serie di interviste che era già a nostra disposizione (Interviste a n 10 operatori di Gabicce e n 10 di Pesaro effettuate nel luglio-agosto 2005.). L integrazione ci è parsa importante per aver una visione completa anche degli operatori balneari stagionali che nel periodo in cui sono state programmate le interviste non erano attivi. Le considerazione ed i commenti sono per cui frutto dell analisi delle due sezioni di interviste. Va segnalato però che tutte le percentuali fanno riferimento all analisi dei dati delle interviste di novembredicembre. Dalle interviste di luglio e agosto sono state tratte indicazioni qualitative che ci hanno permesso di delineare in modo più completo anche il punto di vista degli operatori del turismo balneare. Il profilo degli operatori intervistati risulta essere il seguente: il 56,6%% delle aziende rispondenti sono monolocalizzate, sono però significativi anche i casi con più strutture (43,3%). C è equidistribuzione fra chi gestisce l attività utilizzando una struttura di proprietà (50%) e chi invece è in affitto (50%). La modalità di gestione che caratterizza le imprese turistiche del sistema turistico locale in oggetto è quella familiare (53,3%). Le strutture tendono cioè ad utilizzare prevalentemente le risorse umane disponibili nella famiglia a cui, al 17

18 Per quanto attiene alle politiche di mercato, anche nel sistema pesarese si riscontra la tendenza ad un marketing relazionale parziale emersa alcuni anni fa [Pencarelli, 2001] e rilevata nel STL Urbino e il Montefeltro, in base alla quale si presta molta attenzione al cliente finale nei momenti della verità, ma si trascurano i rapporti con gli altri interlocutori sociali del sistema territoriale e non si adottano strumenti di marketing management appropriati, a partire dalla segmentazione della domanda e dalla ricerca proattiva della clientela, verso la quale si ha comunque un atteggiamento reattivo. Per il complesso degli attori intervistati la componente più significativa dei clienti serviti è quella dei turisti (48,4% dei casi) rispetto a quello degli escursionisti (17,9% dei casi) e dei residenti (33,7% dei casi). Questa composizione del portafoglio clienti viene ritenuta adeguata per gli obbiettivi aziendali. La peculiarità degli operatori (soprattutto alberghieri) di Altamarina è di avere una clientela altamente fidelizzata (addirittura pluridecennale) 38. Con questa tipologia di clienti si intrattengono varie forme di relazione durante i periodi morti dell anno mediante l invio di auguri a Natale e a Pasqua, di listini prezzi aggiornati, ecc., utilizzando sia il supporto cartaceo che sia la posta elettronica 39. Nel STL Altamarina, come nel resto del territorio pesarese, si è in presenza di un sistema fatto di piccole e medie imprese turistiche sostanzialmente concentrate sulla gestione del servizio turistico secondo la tradizionale ottica specifica del produttore. L 80% degli alberghi cerca di soddisfare il cliente offrendo tre tipi di prodotti: pensione completa, mezza pensione e bed & breakfast (oppure formula all inclusive e formula pernottamento più cibo ). I ristoranti offrono solo il prodotto vitto, mentre gli stabilimenti balneari operano con due tipologie di offerta: a) lettino, ombrellone e servizi a pagamento eventuali; b) solo lettino. crescere della dimensione, si affiancano alcune figure professionali esterne. Come numero di addetti tutti i soggetti intervistati hanno risposto che la tendenza degli ultimi cinque anni è stata quella di assumerne lo stesso numero (93,4%) nonostante il fatturato e il numero di clienti diminuisca. 38 La quota di clientela fedele si attesta, in media, al 60,2%. 39 Risulta molto bassa la propensione alla gestione della relazione con i clienti per i ristoranti e per gli agriturismi (il 70% di queste imprese non gestisce in modo strutturato tale relazione). 18

19 Le imprese cercano di differenziare la loro offerta mediante l erogazione di più tipologie di prodotti (69%). Dai dati risulta, però, che in media il 63,5% del fatturato è generato dal prodotto principale. I prezzi sono stabiliti sostanzialmente in base a: costi (60,7% dei casi); costi e concorrenti (26% dei casi); concorrenti (13,3% dei casi). Scarsa o nulla attenzione viene posta al profilo della domanda ai fini della formulazione dei prezzi. La promozione e la comunicazione di tipo tradizionale rappresentano una voce rilevante nell attività del 40% delle imprese intervistate (importantissima per il 16,7%) 40. Vi sono, però allo stesso tempo, molte imprese che ne fanno poca (46,7% dei casi) 41 o non ne fanno affatto (23,3% dei casi). Probabilmente, a parziale sostituzione della comunicazione sui media tradizionali, si sta affermando internet (63,3% degli intervistati possiede un sito) sia come strumento di comunicazione unidirezionale o sito vetrina (21%) che come mezzo di comunicazione interattiva. A tale proposito, dati significativi risultano dall utilizzo del web come strumento per la gestione delle prenotazioni (79%) e di e-commerce (10%). I canali di distribuzione a cui si affidano gli attori sono molto spesso brevi e risulta la generale preferenza a lavorare il meno possibile con i tour operator e le agenzie viaggio. Gli intervistati, del resto, affermano la preferenza a lavorare con il turista fai da te piuttosto che con il turista intermediato a cui si vorrebbe ricorrere solo in bassa stagione. Questo comportamento è dovuto a tre motivi chiave: a) la percentuale di clienti fidelizzati è abbastanza alta e quindi interagiscono direttamente con gli operatori senza l uso di intermediari; b) T.O. ed agenzie viaggio richiedono, secondo gli intervistati, percentuali troppo alte sulle tariffe applicate e ciò non 40 La maggior parte del risultato dell ultima voce è generato da: APA, Ass. albergatori di Gabicce, ROF, Gradara Innova e Pro Loco Gradara; tutte istituzioni o società il cui principale scopo è quello di far conoscere il territorio o i suoi eventi. 41 Gli investimenti in promozione e comunicazione degli intervistati vanno da un minimo di duemila euro ad un massimo di dodicimila euro, incidendo comunque sempre meno del 10% sul totale dei costi (gli intervitati hanno dichiarato di non sapere in che percentuale la promozione incida sul fatturato). I mezzi di promozione utilizzati sono invece tantissimi e ricoprono nell insieme la quasi totalità dei mezzi di comunicazione oggi disponibili (supporti cartacei, inserzioni in cataloghi, riviste specializzate, radio, TV locali, Internet, motori e portali di ricerca, televideo). 19

20 consentirebbe agli imprenditori di lavorare con margini adeguati 42 ; c) nel caso di ristoratori o bagnini (per la tipologia di servizi offerti), non esiste la cultura di relazionarsi con i canali distributivi 43. Questi dati confermano nuovamente, la tendenza degli operatori del turismo a voler fare sempre tutto da soli e a non dividere la propria torta con altri. La gestione di tali operatori risulta poco attenta al potenziale di valore creabile mediante impostazioni di marketing relazionale totale [Gummesson, 1999] finalizzate all ottimale utilizzo della capacità produttiva a livello di sistema 44. Considerando, inoltre, che il 40% degli intervistati (70% per gli alberghi) individua i propri concorrenti in coloro che, nella zona, offrono più servizi ad un prezzo più economico oppure sono situati in zone della città più prossime al mare, si può evincere che gli imprenditori turistici locali hanno una visione miope del business, sottovalutano il potenziale competitivo tra località e l esigenza di affrontare una concorrenza tra sistemi territoriali mediante condotte aggregate. Conferme rispetto a tali considerazioni arrivano dall analisi delle relazioni intrattenute dagli operatori: affiora la scarsa attenzione posta dagli intervistati alle politiche di gestione delle relazioni con gli stakeholder interni ed esterni al sistema turistico locale e dunque la scarsa vocazione cooperativa ed all agire sistemico. Dai dati risulta che il 70% degli interpellati non intrattiene reazioni significative con gli altri membri del sistema e che tale percentuale si alza al 73,3% se si considerano le relazioni esterne Gli intermediari vengono definiti parassiti. 43 Ad integrazione si può evidenziare che il 70% degli hotel ha rapporti con T.O. o agenzie viaggio, ma questi non sono continuativi e spesso avvengono in periodi dell anno di bassa stagione in cui l hotel fa più fatica ad essere riempito con il canale breve. 44 L utilizzo della capacità produttiva risulta essere del 90% nei mesi di punta della stagione estiva e del 49,6% nei restanti periodi dell anno (per le attività annuali). A fronte di questa rilevante stagionalità i dati sulla redditività generata dall impresa sono comunque positivi (ottima 3,4%, buona 17,2%, discreta 20,7%) o perlomeno sufficiente (55,2%). 45 Fra gli albergatori, il 100% degli intervistati ha relazioni con pochi attori interni al sistema e, dove esistono, pochissime con attori esterni. Per meglio specificare tutti hanno un bagnino di fiducia al quale affidare i loro clienti. Queste relazioni discendono ormai da generazioni, prolungate con amicizie in un ambiente cittadino dove tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti. La rilevanza strategica è abbastanza alta perché viene considerato come servizio aggiuntivo, ma la relazione non è molto approfondita perché la clientela può comunque scegliere altri bagnini. La soddisfazione è comunque per tutti molto buona perché è percepito come un qualcosa in più che si offre al cliente. Il 50% circa delle imprese alberghiere 20

21 Analizzando il funzionamento del STL Altamarina, dai dati risulta che gli operatori hanno scarsa consapevolezza di essere parte di un STL (rispondono non so il 56,7% dei casi, penso di si il 20% dei casi, si il restante 23,3%) e quando lo conoscono non sanno definire correttamente il nome (risponde correttamente il 43,3% degli intervistati). Dai dati si evince, inoltre, che solo il 23,3% degli intervistati sa definire i confini del STL, mentre il 53,4% da una risposta errata ed il 23,3% non sa rispondere. Gli operatori turistici di Altamarina, pur avendo la sensazione che vi sia un governo complessivo del STL (rispondono penso di si il 53,4% degli intervistati e si il 16,7% di essi), non sanno poi identificare quale sia effettivamente l OdG (risposta corretta 16,7% dei casi, risposta errata 20% dei casi, non so 63,3% dei casi). Occorre inoltre sottolineare che si delinea una pressoché nulla conoscenza del STL Altamarina tra gli attori privati, mentre vi è maggiore conoscenza tra gli attori del settore pubblico. Per concludere rispetto ai temi cosa occorre fare e chi deve farlo per incrementare i flussi turistici dagli intervistati si ricavano le seguenti indicazioni: -costruzione della terza corsia autostradale; - ammodernamento delle strutture ricettive; - più servizi di trasporto e mezzi pubblici; - miglioramento degli arredi urbani; - generazione di campagne informative per far conoscere la zona in Italia e all estero. Tutti gli interpellati affermano che tali compiti dovrebbero essere assegnati al settore pubblico, con l aiuto e il supporto dei privati STL Terre dell Infinito (TdI) Il sistema descritto dalla prospettiva dell OdG Il Sistema Turistico Locale Terre dell Infinito, con sede a Macerata, è stato riconosciuto con Decreto del dirigente del Servizio Turismo della Regione Marche dell 8/11/2002 n possiede anche relazioni esterne con T.O., agenzie viaggio e parchi tematici; queste tuttavia non sono molto importanti e nemmeno tanto soddisfacenti perché, come già accennato, cercando di lavorare il meno possibile con gli intermediari. 46 Alcuni hanno evidenziato che, se necessario, la partecipazione dei privati può essere anche economica, ma l importante è essi vengano coinvolti in progetti operativi e concreti. 21

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