Tutti i colori dell agricoltura

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1 Stefania Pendezza Tutti i colori dell agricoltura Manuale agrodidattico per la scuola primaria - 1 biennio LOMBARDIA. CRESCIAMOLA INSIEME.

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3 Cari insegnanti, questo manuale agrodidattico consente di approfondire la conoscenza dell agricoltura lombarda e delle sue produzioni agroalimentari, declinate nelle quattro stagioni. In questa direzione assumono particolare rilievo anche le Fattorie Didattiche, vere aziende agricole dove vivere un esperienza diretta a contatto con la terra e la natura. La visita in fattoria può essere considerata a pieno titolo un metodo di apprendimento, che completa e arricchisce il percorso didattico interdisciplinare svolto in classe. Vedere gli animali nella stalla, annusare il fieno, assistere alla mungitura, pigiare l uva, degustare il miele, preparare il formaggio, sgranare una pannocchia sono esperienze sconosciute alla maggior parte dei giovani d oggi, ma capaci di suscitare forti emozioni e di maturare in loro la consapevolezza dell importanza economica e sociale del mestiere dell agricoltore. Ogni fattoria didattica, nelle diverse stagioni, offre la possibilità di modulare i percorsi educativi sulla base del ciclo produttivo dell azienda stessa. L imprenditore agricolo contribuisce, insieme a voi, al processo di apprendimento degli alunni. Le Fattorie Didattiche della Rete della Regione Lombardia rispondono infatti a precisi requisiti di qualità, al fine di assicurare la migliore accoglienza degli ospiti. L assessorato all agricoltura della Regione Lombardia da tempo promuove iniziative per avvicinare i giovani studenti al settore agricolo e ai suoi valori. Un impegno che sappiamo essere anche vostro. Per questo, il nostro auspicio è che questo manuale possa essere un efficace strumento a supporto della vostra preziosa attività educativa. Vi auguro buon lavoro! Giulio De Capitani Assessore all Agricoltura Regione Lombardia

4 Indice Introduzione Spunti interdisciplinari classe 2^e 3^ Presentazione aziende agricole Gli agricoltori in autunno Paesaggio agrario autunnale Il castagno La vite La vite e il vino Completa il diagramma di flusso dall uva al vino Lo spaventapasseri: il custode dei semi! Cereali... Perchè li chiamiamo così? Alcuni cereali Il grano Il messaggio ritrovato Il pane Perchè il lievito gonfia l impasto? I ruminanti Cerchia gli animali ruminanti Carta d identità della pecora Segna con un cerchio la risposta esatta Completa Carta d identità della gallina Le penne e le piume Cosa c è dentro l uovo? Risolvi Risolvi il cruciverba Scultori con le foglie Vien l autunno Conosciamo l autunno in fattoria usando i cinque sensi Gli agricoltori in inverno Paesaggio agrario invernale Il suolo Come preparare un orto Amici e nemici dell orto Gli ortaggi Il calendario orticolo Completa con gli ortaggi di stagione Curiosità e proprietà di alcuni ortaggi Scopri l ortaggio Le favole nell orto... completa e collega Una sana ricetta! Ricomponi le parole mettendo insieme le lettere e le figure Carta d identità della capra Colora solo le nuvolette che contengono termini appartenenti al mondo delle capre Carta d identità del maiale Completa aggiungendo negli spazi vuoti le seguenti parole Collega al maiale i suoi prodotti La produzione del salame In salumeria Le fasi di produzione del salame Conosciamo l inverno in fattoria usando i cinque sensi Gli agricoltori in primavera Paesaggio agrario primaverile Il mais o granoturco La polenta Proviamo a fare la polenta Il ciliegio La marmellata Dal fiore al frutto Le api La società delle api Il lavoro dell apicoltore Dal nettare al miele Carta d identità della mucca (vacca) Il passaporto dei bovini Collega ogni vignetta alla didascalia giusta Il formaggio Dal latte al formaggio Le fasi di produzione del formaggio Principi nutritivi Gli animali e l alimentazione Segna con una crocetta Che cos è l amido Conosciamo la primavera usando i cinque sensi Gli agricoltori in estate Paesaggio agrario estivo Il prato e il fieno Carta d identità del coniglio Carta d identità del cavallo Un portafortuna equestre Conosciamo l estate usando i cinque sensi Alla scoperta della campagna Spunti interdisciplinari per attività didattiche

5 Introduzione Con l applicazione dei Nuovi Programmi e dell Autonomia scolastica e con la successiva introduzione della Riforma Moratti, la didattica della Scuola Primaria, la sua organizzazione e il modo di lavorare dei docenti appaiono, per alcuni aspetti, profondamente modificati e, per altri, in continua evoluzione, sia dal punto di vista dei riferimenti culturali che per i metodi e i contenuti disciplinari. Da qui nasce anche la necessità di strumenti di lavoro innovativi, in grado di aiutare il docente a rispondere a queste nuove richieste. L obiettivo di questo manuale non è sicuramente quello di sostituire una guida didattica o di rispondere completamente alle esigenze di chi opera con i bambini e le bambine, ma di essere uno strumento di approfondimento, che dia indicazioni e suggerimenti e, soprattutto, affianchi l attività dei docenti. All interno sono proposte attività didattiche in collegamento con tutte le discipline, così da favorire un processo unitario e interdisciplinare dell apprendimento, in particolare per gli alunni del primo biennio della Scuola Primaria. Il rispetto per l ambiente, la conoscenza del mondo rurale e delle sue tradizioni, la vita nella fattoria, i cicli di crescita delle colture, le caratteristiche di alcuni animali e le tecniche di produzione e di trasformazione dei prodotti alimentari rappresentano vere e proprie unità di apprendimento di carattere pluridisciplinare e trasversale. Inoltre, la scuola dell autonomia intende progettare la sua identità attraverso un forte radicamento dei contesti territoriali, promovendo la componente locale del curricolo e l incontro con le attività, le culture e i prodotti del territorio, le tradizioni, il paesaggio naturale e urbano. Il mondo rurale diventa così un autentico percorso di formazione che promuove attività di ricerca, scoperta, scambio e turismo ecocompatibile, facilitando sia la conoscenza di diverse culture, sia una nuova consapevolezza delle proprie radici. Le schede all interno del testo consentiranno ai docenti di favorire un coinvolgimento maggiore degli alunni nell acquisizione delle conoscenze inerenti l agricoltura e le sue produzioni. Attraverso esperienze sensoriali e lo scorrere delle stagioni, i ragazzi conosceranno i ritmi e i cicli dell agricoltura e scopriranno l importanza di toccare con mano questa realtà. Il personaggio che introdurrà i bambini e le bambine nell agricoltura lombarda è un agricoltore che possiede un azienda in pianura, dove si allevano vacche da latte e alcuni animali da cortile (maiali, galline e conigli), si trasforma il latte e si coltivano cereali (mais, frumento e orzo). Nei dintorni della sua fattoria si trovano, in collina, un azienda vitivinicola con un frutteto e un allevamento di api e, in montagna, un azienda ovicaprina con un orto familiare, in possesso della licenza agrituristica per la ristorazione e l alloggio. Dopo una prima illustrazione del lavoro dell agricoltore si potrà procedere alla scoperta del mondo rurale, attraverso la successione stagionale del paesaggio agrario, con l approfondimento di alcune tematiche. Ogni stagione, contrassegnata da un colore specifico, prenderà in esame un vegetale, un animale, un prodotto agroalimentare trasformato e un approfondimento agrario. Alla fine del testo saranno riportate ulteriori schede didattiche o esercitazioni, che i docenti delle diverse aree disciplinari potranno utilizzare per introdurre e approfondire la visita in fattoria. L auspicio è che, considerate le diverse opportunità della fattoria nelle quattro stagioni, gli studenti riescano a sviluppare esperienze a diretto contatto con la natura durante tutti i mesi dell anno. 3

6 Spunti interdisciplinari per la classe 2^ Italiano Lettura di leggende e semplici testi con ricerca di linguaggi specifici. Interviste ai nonni; confronto delle risposte. Lingua straniera Riconoscimento degli animali e dei principali spazi della fattoria. Storia L agricoltura e le stagioni. Analisi e confronto del lavoro dell imprenditore agricolo con quello dei genitori. Geografia Studio dell ambiente della fattoria e del paesaggio rurale. Realizzazione e lettura di semplici mappe e plastici con relative denominazioni. Matematica Classificazioni con elementi naturali (foglie, semi, zampe ). Costruzione di diagrammi di flusso. Rappresentazione e risoluzione di situazioni problematiche utilizzando la moltiplicazione e la divisione. Scienze Esplorazione dell ambiente fattoria utilizzando i cinque sensi. Riconoscimento degli elementi naturali e non di un azienda agricola. Conoscenza delle parti della struttura delle piante. Tecnologia e informatica Analisi dei materiali d uso comune nel mondo rurale. Realizzazione di manufatti d uso comune utilizzando materiali diversi. Classificazione degli attrezzi utilizzati in fattoria in base alle loro caratteristiche. Utilizzo di semplici programmi di videoscrittura. Musica Identificazione e classificazione dei suoni e rumori della natura e della fattoria. Arte e immagine Realizzazione di stampe ed elementi naturali e non della fattoria con l utilizzo di vari materiali (foglie, patate, sassi, cereali, rami ). Scienze motorie e sportive Animazione delle leggende lette e delle andature degli animali. Giochi all aperto. Educazione alla cittadinanza Accettazione, rispetto ed aiuto verso gli altri. Elaborazione di un regolamento per la visita in fattoria. Educazione stradale Individuazione di comportamenti corretti e/o scorretti in base all ambiente in cui ci si trova. Educazione ambientale Esplorazione di elementi tipici di un ambiente naturale (bosco, prato, rogge, fiume ) e della fattoria. Rispetto dell ambiente. Riutilizzo e riciclo di alcuni materiali. Educazione alla salute Definizione di comportamenti e di regole da assumere per la sicurezza in fattoria. Educazione alimentare Composizione dei cibi di cui ci si nutre. Scoperta delle origini di alcuni alimenti: latte, formaggio, pane, salame, miele Educazione all affettività Attivazione di atteggiamenti di ascolto, di modalità relazionali con i compagni e con gli adulti. Percezione di sé e del proprio ruolo nel gruppo. Spunti interdisciplinari per la classe 3^ Italiano Lingua straniera Storia Geografia Produzione di brevi testi, prima in forma orale e poi scritta, di tipo descrittivo e narrativo. Creazione di filastrocche. Lettura di semplici testi che utilizzino un linguaggio specifico per l acquisizione di una terminologia più appropriata. Individuazione di spazi e oggetti agricoli e loro semplice descrizione. Riconoscimento degli attrezzi del contadino. Conversazioni guidate per aiutare l alunno ad immaginare la vita dell uomo prima della scoperta dell agricoltura e dell allevamento. L agricoltura nelle diverse epoche storiche e civiltà. Gli antenati degli animali della fattoria. Usi ed abusi dell acqua nella storia. Identificazione storica e geografica dei vari prodotti della fattoria. Riconoscimento di elementi fisici e antropici di un paesaggio e loro descrizione. Riconoscimento delle più evidenti modifiche apportate dall uomo sul territorio. Realizzazione e lettura di semplici mappe e plastici con relative denominazioni. 4

7 Matematica Scienze Tecnologia e informatica Musica Arte e immagine Scienze motorie e sportive Classificazione in base a più attributi. Confronto di misure. Realizzazione di misure di grandezza dirette ed indirette da esprimere con unità di misura convenzionali e non convenzionali. Grafici e statistiche delle varie produzioni agricole. Disegni, denominazioni e descrizione di alcune figure geometriche del piano e dello spazio presenti in fattoria. Riconoscimento e analisi dei vari materiali presenti nell ambiente fattoria. Conoscenza delle parti della struttura delle piante. Osservazione e descrizione di comportamenti di difesa/offesa degli animali. La risorsa acqua e il ciclo dell acqua naturale e urbano. Individuazione delle funzioni degli strumenti adoperati nei vari lavori agricoli per la costruzione di modelli, classificandoli in base al loro compito. Utilizzo di semplici programmi di videoscrittura e videografica per il riordino dei dati raccolti. Riconoscimento e descrizione di suoni ed eventi sonori con particolare riferimento a quelli provenienti dall ambiente. Creazione di strumenti musicali utilizzando materiale di recupero. Realizzazione di diversi elaborati con l utilizzo di tecniche grafiche, pittoriche e di manipolazione (cartelloni, CD, video, laboratorio creta ). Utilizzo del linguaggio del fumetto per ricostruire e presentare eventi/situazioni in fattoria. Elaborazione di cartelloni per illustrare il lavoro dell agricoltore nei campi. Utilizzo di un linguaggio gestuale e motorio per comunicare stati d animo, idee e situazioni. Giochi all aperto. Educazione alla cittadinanza Accettazione, rispetto ed aiuto verso gli altri. Comprensione delle ragioni degli altri e dei loro comportamenti. Manifestazione del proprio punto di vista e delle proprie esigenze personali. Elaborazione di un regolamento di classe per la visita in fattoria. Rispetto dei servizi del territorio. Individuazione delle leggi preposte alla tutela del mondo agricolo e delle sue produzioni. Educazione stradale Educazione ambientale Educazione ala salute Educazione alimentare Educazione all affettività Individuazione di comportamenti corretti e/o scorretti in base all ambiente in cui ci si trova. Descrizione orale e scritta di un percorso proprio e rappresentazione cartografica. Esplorazione di elementi tipici di un ambiente naturale (bosco, prato, rogge, fiume ) e della fattoria. Rispetto dell ambiente. Riutilizzo e riciclo di materiali. Individuazione dei vantaggi e degli svantaggi che le modifiche sull ambiente hanno recato all agricoltura. Cura e progettazione di semplici orti. Definizione di uso corretto delle risorse ambientali (acqua, suolo). Riconoscimento dei ruoli delle istituzioni pubbliche e private per la conservazione e la tutela del mondo rurale e delle sue produzioni. Riconoscimento della cura (igiene, prevenzione, sicurezza ) che l imprenditore agricolo applica all ambiente, agli allevamenti, alle coltivazioni e alle produzioni quale prevenzione delle malattie personali e sociali. Descrizione della propria alimentazione. Riconoscimento delle esigenze del proprio corpo e individuazione di un tipo di alimentazione adeguata alla propria crescita. Valutazione della composizione dei cibi di cui ci si nutre. Individuazione di una dieta adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche in base al dispendio di energia. Conoscenza delle principali trasformazioni agroalimentari (formaggi, salumi, vino, olio, confetture ) e delle proprietà nutritive dei singoli prodotti. Identificazione dei prodotti tipici del territorio. Riconoscimento dei principali metodi di conservazione (antichi e moderni) degli alimenti. Ricerca di ricette locali e tipiche. Predisposizione di momenti di degustazione. Attivazione di atteggiamenti di ascolto, di modalità relazionali con i compagni e con gli adulti, anche tenendo conto delle loro caratteristiche sessuali. Percezione di sé e del proprio ruolo nel gruppo. Espressioni adeguate della propria emotività in situazioni di gioco, relax, lavoro... 5

8 CIAO AMICI, SONO TINO IL CONTADINO! SONO QUI PER ACCOMPAGNARVI ALLA SCOPERTA DEL MONDO RURALE! Come potrete scoprire, allevo vacche da latte, polli e conigli e coltivo mais, grano, orzo ed erba medica. Nella mia fattoria, oltre alla stalla, al fienile e alla cascina in cui vivo, si trova anche un caseificio, l edificio dove trasformo il latte in formaggio. Vicino alla mia azienda vivono anche Fiorella e Salvatore, due miei grandi amici. FIORELLA alleva capre, pecore, maiali e cavalli. Coltiva piccoli frutti e diversi ortaggi. La sua azienda è anche un agriturismo dove la gente può andare sia per gustare buon cibo, preparato per la maggior parte con prodotti dell azienda, sia per dormire e riposare in campagna. SALVATORE, invece, coltiva un frutteto ed un gran vigneto dal quale ricava del buon vino, che conserva in cantine attrezzate. È anche un bravissimo apicoltore poiché alleva tante api che producono del miele squisito. Gli animali e i vegetali vengono curati con impegno durante tutto l anno, ma in alcuni periodi necessitano di attenzioni maggiori come potrete scoprire visitando, stagione per stagione, la campagna. BUON VIAGGIO ALL INTERNO DEL MONDO RURALE! 6

9 Gli agricoltori in autunno TINO 1 Ogni mattina, prima che sorga il sole, munge le vacche e trasforma il latte munto in formaggio 2 Ogni sera, prima che il sole tramonti, munge le vacche 3 Tutti i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali 4 Prosegue e termina la raccolta del mais e della soia 5 Concima e ara i terreni che verranno seminati in primavera con mais e soia 6 Semina il frumento tenero, l orzo e l erba medica SALVATORE FIORELLA 1 Con molti aiutanti, continua la vendemmia tra i filari di vite: con forbici stacca dai tralci i grappoli di uva che mette poi in contenitori 2 Trasporta l uva raccolta in cantina 3 Pigia l uva e mette il mosto nelle botti a fermentare 4 Prepara il terreno per nuove piante da frutto e viti 5 Raccoglie gli ultimi frutti di stagione come kiwi, kaki, mele e fichi 6 Controlla le arnie e lo stato di salute delle api affinché possano superare l inverno 1 Solitamente, in questo periodo, assiste con cura le pecore che partoriscono i loro agnellini 2 Tutti i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali 3 Sistema le camere da letto e prepara gustosi piatti con i suoi prodotti (frutta, verdura e carne) per gli ospiti dell agriturismo 4 Tutti i giorni pulisce i box dei cavalli 5 Semina lattughino, cipolla, rucola e raccoglie lattuga, porri, cavoli, spinaci, finocchi... 6 Segue un corso di cucina per preparare piatti sempre più gustosi 7

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12 Il castagno Il FUSTO: è diritto, robusto, molto ramificato e forma una chioma rotondeggiante. La CORTECCIA: è liscia e di colore bruno-rossastro con puntini (lenticelle) bianchi, quando la pianta è giovane; è grigia con screpolature (tagli) che formano delle strisce dall alto verso il basso, quando la pianta è cresciuta. LE FOGLIE: sono caduche (ogni anno in autunno cadono), grandi e a forma di lancia (lanceolate) con margine (contorno) seghettato. La foglia, nella parte sopra (pagina superiore), è lucida e di colore verde scuro, mentre nella parte sotto (pagina inferiore) è più chiara e pallida con venature ben evidenti. I FIORI: sono piccoli, numerosi e raggruppati (infiorescenze maschili e femminili). Nella castagna si distinguono: la BUCCIA, di colore variabile (da marrone chiaro a bruno scuro) la base (ILO) di colore chiaro, che presenta un disegno a nuvoletta l apice con piccoli peletti che formano la TOR- CIA. I SEMI: sono la parte interna della castagna che noi mangiamo. I FRUTTI: sono le castagne, contenute in un riccio spinoso. USI: raccolta dei frutti per l alimentazione umana (castagne sotto vuoto, surgelate, sciroppate, sotto alcol, marrons glacés, crema di castagne, farina di castagne ) utilizzo del legno per fare pali, travi e mobili produzione di miele, polline e melata di castagno utilizzo del legname come combustibile e, un tempo, per la preparazione del carbone di legna nelle cosiddette carbonaie (spazio all interno del bosco dove veniva carbonizzato il legno che era disposto in un modo ordinato) estrazione del tannino, una sostanza presente nel fusto che veniva utilizzato, soprattutto un tempo, per la lavorazione e conservazione delle pelli (concia). Tale sostanza trova impiego anche nelle industrie di vernici o di prodotti chimici. I T B Sai che... Con le castagne si possono preparare anche la birra (Corsica, Svizzera) e i liquori (Francia, Italia). Ogni riccio contiene mediamente tre frutti, la cui forma dipende dalle caratteristiche della pianta, dal numero e dalla posizione nel riccio: emisferica per i frutti laterali e schiacciata per quello centrale. Negli ultimi decenni il castagno è stato colpito da funghi parassiti che provocano due malattie molto gravi: il cancro del castagno e il male dell inchiostro. Secondo alcune credenze, il legno di castagno sembrerebbe tenere lontano i ragni. Nella cultura popolare si attribuiscono proprietà curative alle castagne. 10

13 La vite P T G V La vite è una pianta alimentare coltivata dall uomo fin dall antichità. Resiste molto bene anche alle basse temperature dell inverno e alla mancanza di acqua. L ambiente ideale per la sua crescita è la collina. La pianta della vite (figura 1) ha un FUSTO corto da cui partono lunghi rami chiamati TRALCI, dai quali nascono le grandi foglie palmate, i PAMPI- NI, i GRAPPOLI e i VITICCI, sottili e arricciati, che servono alla pianta per sorreggere i tralci. F G Figura 1 R A S Il suo frutto è l uva, un infruttescenza, cioè un insieme di frutti (ACINI) attaccati al tralcio attraverso il RASPO. Più acini sullo stesso raspo formano il GRAPPOLO. P B L acino è formato da (figura 2): - una parte esterna, la BUCCIA, sulla quale ci sono i lieviti (SACCAROMICETI), invisibili ad occhio nudo, responsabili della fermentazione alcolica - una parte interna, la POLPA, succosa e dolce, che contiene i semi, chiamati VINACCIOLI. V Figura 2 11

14 La vite e il vino Prima di effettuare la piantagione della vite, il terreno deve essere ben arato e concimato. La vite comincia a dare i suoi frutti dal terzo anno e continua fino al 30 anno circa. Il viticoltore può coltivare la vite con forme di allevamento diverse: a pergola, a spalliera tipo Guyot, a cordone speronato Di solito la vite ha bisogno di pali di legno o di cemento ai quali si appoggia durante la sua crescita. Esistono uve da vino e uve da tavola. La raccolta dell uva prende il nome di VENDEM- MIA e si effettua normalmente nel mese di settembre. L UVA, raccolta a mano o con le macchine, viene trasportata nelle cantine dove inizia la produzione del vino. Vediamo come si prepara un buon vino: 1 si separano gli acini dal raspo (diraspatura) 12

15 2 gli acini vengono schiacciati (pigiatura) 3 si ottengono il MOSTO (parte liquida composta da acqua, zuccheri, vitamine, sali minerali, lieviti) e le VINACCE (parte solida composta da bucce e vinaccioli) 4 se si vuole ottenere il VINO ROSSO si usano uve nere e si lasciano macerare le vinacce nel mosto 5 se si vuol ottenere del VINO BIANCO si possono usare uve bianche e uve nere (anche il loro succo è infatti chiaro), ma le vinacce, che contengono i coloranti, devono essere subito separate dal mosto 6 con o senza bucce avviene ora la FERMENTA- ZIONE ALCOLICA che dura di solito dai 5 ai 10 giorni 7 durante la fermentazione i lieviti (saccaromiceti) presenti nel mosto mangiano gli zuccheri trasformandoli in alcol e liberando bollicine di anidride carbonica (come quelle che si trovano nell acqua minerale gassata); il mosto diventa così VINO alcol saccaromiceti zuccheri dell uva bollicine di anidride carbonica 8 col tempo il vino viene travasato in diverse botti e pulito dai resti d uva depositati sul fondo 9 ora si può imbottigliare. 13

16 COMPLETA IL DIAGRAMMA DI FLUSSO DALL UVA AL VINO INIZIO SI RACCOGLIE L SI SEPARANO GLI DAI GLI ACINI VENGONO OTTENIAMO IL E LE TOLGO LE VINACCE DI UVE NERE O BIANCHE PER OTTENERE IL VINO LASCIO LE VINACCE DI UVE NERE PER OTTENE- RE IL VINO AVVIENE LA ALCOLICA IL MOSTO DIVENTA FINE Soluzioni: uva, acini, raspi, pigiati, mosto, vinacce, bianco, rosso, fermentazione, vino. 14

17 LO SPAVENTAPASSERI: IL CUSTODE DEI SEMI! Incolla la scheda su di un cartoncino, ritaglia e colora le sagome e poi uniscile con dei fermacampioni per ricomporre lo spaventapasseri. 15

18 Cereali... Perchè li chiamiamo così? L orzo, il riso, il mais, l avena, ecc, sono cereali. Ma da dove deriva questo termine, perché li chiamiamo proprio così? Un mito greco romano racconta che la dea delle messi e dei raccolti era Cerere, una ragazza bellissima, con capelli biondi come le spighe di grano, le labbra rosse come papaveri e gli occhi azzurri come fiordalisi. Abitava sul Monte Olimpo, residenza degli dei, e quando scendeva sulla terra, tutto fioriva come per miracolo. Cerere aveva una figlia, Proserpina, che amava più di ogni cosa al mondo. Un giorno Proserpina, mentre raccoglieva fiori in un prato della Sicilia, vicino al vulcano Etna, incontrò Plutone, dio degli inferi. Plutone, appena la vide, se ne innamorò, la prese, la caricò sul suo carro, trainato da due cavalli neri, e la portò con sé. Cerere, addolorata, vagò per valli e monti alla ricerca della sua figlioletta, fino a quando incontrò Apollo, dio della luce, della profezia e della musica, che gli confidò che sua figlia, per volere di Giove, padre degli dei, era stata rapita da Plutone che l aveva fatta sua sposa, rendendola così regina del Regno dei Morti. Cerere, triste e disperata, non volle più salire sull Olimpo e lanciò una maledizione: Finchè non potrò rivedere mia figlia, sulla terra non si schiuderà più nessun germoglio, non sboccerà più alcun fiore, non maturerà più alcun frutto!!. E così purtroppo avvenne: la terra divenne nuda, gli alberi e i campi non produssero più alcun frutto e gli uomini e gli animali rimasero senza cibo. Giove capì che aveva commesso un errore e che bisognava restituire la figlia alla madre. Così mandò Mercurio negli Inferi per informarli della situazione. Proserpina, anche se ormai voleva bene a Plutone, presa dalla nostalgia della mamma, pregò il marito di lasciarla partire. Plutone acconsentì, ma chiese alla sua sposa di bere insieme a lui un ultimo calice. Proserpina, mentre beveva, sentì dei granellini sotto i denti ma li trangugiò senza farci caso: non sapeva che Plutone le aveva fatto bere una sorta di pozione magica. Infatti, per non perderla per sempre, il marito le aveva fatto bere un succo di melograno che aveva la proprietà di far tornare negli inferi chi lo beveva, per un numero di mesi pari a quanti granelli aveva inghiottito. Proserpina ne aveva bevuti quattro. Quando tornò in superficie, la madre fu così contenta che la terra, per miracolo, cominciò a coprirsi di messi e frutti. Ogni anno però Proserpina doveva lasciare la mamma per quattro mesi per tornare negli inferi dal suo sposo. Durante questo periodo, proprio per la tristezza di Cerere, la Terra gelava, e non produceva frutti fino a quando Proserpina non ritornava. In questo modo, raccontavano i Romani, ebbero origine le stagioni e i lavori agricoli che producono i cereali, ovvero le piante di Cerere. D inverno, infatti, la dea, separata dalla figlia, diffonde sulla Terra il gelo; ma a primavera, quando Proserpina torna da lei, tutto fiorisce e germoglia di nuovo. E così ogni anno si rinnova il divino miracolo della natura che si risveglia per la gioia e la speranza degli uomini. 16

19 Alcuni cereali Nome: RISO PERIODO DI SEMINA Aprile (solo in zone pianeggianti ricche di acqua e in terreni argillosi). PERIODO DI RACCOLTA Settembre/ottobre. USI Viene consumato a tavola come primo piatto o utilizzato anche per la preparazione di dolci. La buccia che riveste il chicco (cariosside) può essere usata per preparare lettiere o alimenti per animali e si chiama pula. CURIOSITÀ Secondo un antica leggenda cinese, il Genio Buono, nel vedere i contadini affamati a causa di una carestia, si commosse e decise di sacrificare tutti i suoi denti, disperdendoli in una palude. Col passare del tempo, l acqua li trasformò in semi da cui germogliarono tantissime piantine di riso: da quel giorno, dove c è riso c è abbondanza e il lancio dello stesso sugli sposi è dunque simbolo di prosperità e di amore. Nome: ORZO PERIODO DI SEMINA Durante i mesi autunnali, in zone pianeggianti o collinari. PERIODO DI RACCOLTA Varia da zona a zona ma solitamente nel mese di giugno, quando il fusto, le foglie e le spighe assumono una colorazione giallochiara e si curvano. USI Per la maggior parte viene usato nell alimentazione animale ma anche in quella umana per ottenere farina, con la quale si preparano pane e focacce, per produrre birra e per preparare minestre. CURIOSITÀ Lo sapete che l orzo striscia? Un gioco simpatico consiste nell infilare una spiga di orzo nella manica di un amico: più si gratta più la spiga risale lungo il braccio grazie alla forma delle sue reste. 17

20 Il grano Figura 1 R C S N C Il grano o frumento è il cereale più coltivato in Italia. Ne esistono di due tipi: GRANO TENERO dal quale si ottiene una farina che viene usata per preparare principalmente il pane, la pizza e i dolci GRANO DURO dal quale si ottiene una farina (semola) che viene usata per preparare la pasta. Nella pianta (figura 1) si possono distinguere: le radici, che si sviluppano in larghezza (un APPARATO RADICALE di tale tipo si chiama FASCICOLATO) il fusto, che è vuoto (sembra infatti una cannuccia) e prende il nome di CULMO le foglie, che sono a forma di lancia (lanceolate) e partono dal culmo in punti ben specifici (NODI) la SPIGA, che è costituita da tanti chicchi (CARIOSSIDI). In alcune varietà la spiga possiede le RESTE. La cariosside del frumento ha una forma ovoidale ed è costituita da tre parti principali(figura 2): il TEGUMENTO è la parte esterna contenente cellulosa (uno speciale zucchero) e sali minerali l ENDOSPERMA, che occupa la maggior parte della cariosside, contiene tanto amido* (zucchero) e poche proteine, vitamine e sali minerali l EMBRIONE, che darà vita ad una nuova Apparato radicale F amido proteine vitamine sali minerali sali minerali grassi proteine vitamine cellulosa E T E FAMIGLIA: GRAMINACEE * Vedere approfondimento principi nutritivi di pag 66. Figura 2 18

21 piantina una volta interrato, è ricco, principalmente, di grassi, proteine e vitamine. Figura 3 Il grano può crescere in pianura o in montagna, al caldo o al freddo, in zone umide o asciutte. Si semina in autunno e si raccoglie tra la fine di giugno e l inizio di luglio. Per raccoglierlo si usa una macchina speciale che si chiama MIETITREBBIA, la quale taglia il grano e separa i chicchi dalla PAGLIA, che è l insieme dei fusti, delle foglie e dei resti delle spighe dei cereali cosiddetti a paglia (frumento, orzo, segale, avena ). La paglia viene utilizzata principalmente dall uomo per preparare il materasso degli animali (LETTIERA). Dopo aver macinato il grano si ottengono FARI- NA e CRUSCA (scaglie grosse provenienti dalla parte esterna del chicco). Sai che Se prendiamo una resta fra il pollice e l indice e cerchiamo di farla scorrere fra le dita, dall alto verso il basso si presenta rugosa, mentre dal basso verso l alto, liscia. Ciò è dovuto al fatto che la resta possiede numerose squamette orientate verso l alto (figura 3), che permettono alla spiga del frumento di andare a spasso attaccandosi al pelo degli animali, in modo tale che le cariossidi possano viaggiare e trovare il luogo ideale per germogliare e dare origine a nuove piantine. IL MESSAGGIO RITROVATO Tino il contadino deve seminare il grano, ma non ricorda qual è il periodo giusto; accanto ai semi ha ritrovato un foglio tutto bruciacchiato che riporta le indicazioni per la piantagione, ma da solo non riesce a leggerlo... Cosa ne dici di aiutarlo? Inserisci la lettera dell alfabeto corrispondente al numero e ricomponi la fase. 1 = A 2 = B 3 = C 4 =D 5 = E 6 = F 7 = G 8 = H 9 = I 10 = L 11 = M 12 = N 13 = O 14 = P 15 = Q 16 = R 17 = S 18 = T 19 = U 20 = V 21 = Z 9 10 / / 5 / 19 12/ / 3 8 5/ 17 9/ / 9 12/ / 5/ 17 9/ / / / / ! Soluzione: Soluzione: il grano è un cereale che si semina in autunno e si raccoglie all inizio dell estate! 19

22 Il Pane Il pane è uno degli alimenti che ritroviamo quotidianamente sulle nostre tavole. Proviamo a prepararlo insieme: 1 su di un tavolo metti un pacco (1 chilogrammo) di farina di grano tenero 2 aggiungici un pizzico di sale 3 sciogli un cubetto di lievito di birra (lo puoi trovare anche al supermercato) in un po di acqua calda e aggiungi il liquido ottenuto alla farina 4 con le mani mescola bene il tutto e versa altra acqua finché non otterrai un impasto omogeneo (se ti sembra che appiccichi, metti altra farina, se ti sembra troppo asciutto, aggiungi ancora un po di acqua) 5 metti poi l impasto a riposare per circa un ora, meglio se sotto una coperta e vicino ad una fonte di calore (es. calorifero) 6 trascorso il tempo necessario, prendi l impasto, dagli la forma che più preferisci e mettilo in forno già caldo ad una temperatura di circa 200 per circa mezz ora. Il tempo di cottura dipende dalla grandezza della forma che gli avrai dato. Quindi, per sicurezza, ogni tanto controlla la cottura per evitare che il tuo pane bruci. Perchè il lievito gonfia l impasto? I lieviti sono essere viventi molto ghiotti di zucchero. Nella farina c è tanto zucchero, l amido. I lieviti, quando lo mangiano, liberano un gas, l anidride carbonica (la stessa che c è nell acqua gassata) che fa gonfiare l impasto. Verifica la risposta con questo esperimento. Materiale: contenitore con acqua tiepida 1 cucchiaino 2 bicchieri uguali e trasparenti 1 cubetto di lievito di birra zucchero da tavola Procedimento: versa la stessa quantità di acqua tiepida nei due bicchieri (poco più della metà) aggiungi 3 cucchiaini di zucchero solo in uno dei due bicchieri e scioglilo nell acqua sciogli in tutte e due i bicchieri mezzo cubetto di lievito di birra lascia riposare per circa minuti osserva avvicina l orecchio ai due bicchieri Cosa osservi? Cosa senti? Conclusione: 20

23 I ruminanti Alcuni animali erbivori come la mucca, la pecora, la capra, lo stambecco, il cervo e la giraffa sono ruminanti, poiché hanno lo stomaco formato da 4 sacche (rumine, reticolo, omaso, abomaso). Questi animali, infatti, non masticano subito l erba, ma la ingoiano velocemente quasi intera e la accumulano in una delle quattro sacche di cui è formato il loro stomaco: il rumine. Più tardi, mentre riposano, fanno passare l erba dal rumine ad un altra sacca, il reticolo, che la spinge di nuovo, sotto forma di palle, nella bocca dell animale. Qui l erba viene masticata con calma, ingoiata definitivamente e fatta passare nelle altre due sacche dello stomaco (omaso e abomaso) dove inizia la vera digestione. Il cibo passa poi nell intestino. Tale struttura dello stomaco deriva, nella storia dell evoluzione degli animali, dall esigenza di questi erbivori di far rapidamente provvista di cibo per sfuggire ai carnivori. Una volta giunti in un posto sicuro potevano così masticare e digerire in pace l alimento. RETICOLO OMASO ABOMASO INTESTINO RUMINE ERBA CERCHIA GLI ANIMALI RUMINANTI MAIALE GATTO PECORA STAMBECCO CERVO MUCCA CONIGLIO CAPRA CAVALLO GIRAFFA CANE APE GALLINA 21

24 Carta d identità della pecora IL CORPO: la sua grandezza cambia a seconda della razza. È ricoperto da un folto pelo (vello). La femmina ha due mammelle per allattare i piccoli. Solitamente solo il maschio ha le corna. COME E COSA MANGIA: è un animale erbivoro ruminante come la mucca e la capra. Si nutre di sostanze vegetali quali erbe spontanee e coltivate, fieno e semi. La pecora ha 32 denti: otto denti incisivi per tagliare l erba e 24 denti molari per sminuzzare l erba. Non ha denti canini, perché per masticare l erba non servono. È molto ghiotta di sale che le stimola l appetito, le mantiene lucente il vello e la difende dalle malattie. COME RESPIRA: attraverso i polmoni, come noi. NOME DELLA FEMMINA: PECORA QUANDO E COME SI RIPRODUCE: la pecora è pronta ad avere un piccolo (concepire) a circa 9/10 mesi di vita. Il periodo di gestazione della pecora, ossia il tempo che occorre per lo sviluppo del piccolo nella pancia della mamma, è di circa cinque mesi. Di solito la pecora partorisce in autunno un agnellino per volta, ma può avere anche dei gemelli. QUANTO VIVE: in natura può vivere fino a 15 anni. NOME DEL MASCHIO: ARIETE o MONTONE NOME DEL PICCOLO: AGNELLO CLASSE: MAMMIFERI (animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto di peli e allattano i piccoli) FAMIGLIA: BOVIDI DOVE VIVE: la sua casa si chiama ovile; qui vive con altre pecore (gregge), si muove e si riposa su uno strato (lettiera) preferibilmente di paglia e si nutre dalla mangiatoia. COSA PRODUCE: carne, latte e lana a seconda della razza. La MERINOS è la migliore razza da lana. L ariete merinos può dare oltre 6 chilogrammi di lana. COME COMUNICA: attraverso il belato e alcuni movimenti del corpo. 22

25 Sai che... Con il latte di pecora si produce un formaggio tipico: il pecorino. La pecora è un animale mite che preferisce vivere assieme ad altre pecore, imitando ciò che fanno. Nel vello della pecora c è una sostanza, la lanolina, che rende la lana più o meno giallognola. La pecora cammina in punta di piedi, poiché la parte che appoggia sul terreno non è il piede ma la punta delle dita protette da un unghia chiamata zoccolo. Nel periodo estivo le greggi di pecore vengono portate sui pascoli montani a brucare l erba fresca: questa è la transumanza, un attività oggi ancora praticata. Il vello della pecora viene tosato (tagliato) solitamente due volte all anno: in primavera e in autunno. LA ZAMPA DELLA PECORA tallone pianta del piede dita zoccolo IL PIEDE DELL UOMO SEGNA CON UN CERCHIO LA RISPOSTA ESATTA Le pecore amano mangiare: erbe e fieno latte carne Le pecore sono: uccelli mammiferi rettili La casa delle pecore si chiama: scuderia porcilaia ovile Le pecore producono: miele latte uova COMPLETA... Scrivi nelle pecore le cifre da 1 a 9, così che la somma, in verticale, orizzontale e diagonale, sia sempre 15. Un piccolo aiuto: ho già messo il numero 5. 23

26 Carta d identità della gallina I o gozzo P o stomaco ghiandolare Figura 1 V o stomaco masticatore IL CORPO: è ricoperto di penne e di piume. Il maschio (gallo), si distingue dalle femmine per i vivaci colori del suo piumaggio, per la più robusta corporatura, per la cresta più grande e diritta e per lo sperone delle zampe. COME E COSA MANGIA: si nutre soprattutto di semi, ma anche di vermi e insetti. La gallina ingoia i semi interi poiché non ha la possibilità di masticarli col becco, che è privo di denti. La triturazione del cibo avviene nello stomaco, che è formato da tre sacche (figura 1): INGLUVIE o gozzo, PREVENTRIGLIO o stomaco ghiandolare e VENTRIGLIO o stomaco masticatore. I semi, nel gozzo, vengono resi molli, nel preventriglio iniziano ad essere digeriti e nel ventriglio vengono spezzettati dalle pareti dello stomaco. Spesso l uccello inghiotte piccoli sassi che lo aiutano, nel ventriglio, a triturare il cibo. COME RESPIRA: attraverso i polmoni e piccoli sacchi aerei che servono, oltre che alla respirazione, anche a mantenere l equilibrio degli uccelli durante il volo. QUANDO E COME SI RIPRODUCE: gli uccelli si riproducono con le uova. La gallina comincia a fare le uova a partire dal quinto mese d età. Fino a questa fase della sua vita è chiamata pollastra. Il tempo necessario perchè dall uovo fecondato e covato nasca un pulcino è di 21 giorni. QUANTO VIVE: in natura fino a sei o sette anni. NOME DELLA FEMMINA: GALLINA DOVE VIVE: in batteria, cioè tenuta all interno di gabbie, o in un recinto parzialmente coperto (pollaio). In alcune fattorie le galline razzolano liberamente nell aia, cortile delle cascine. COSA PRODUCE: uova, carne a seconda di come gli avicoli vengono allevati. NOME DEL PICCOLO: PULCINO COME COMUNICA: la gallina chioccia, il gallo canta e il pulcino pigola. 24

27 Figura 2 S bargigli NOME DEL MASCHIO: GALLO CLASSE: UCCELLI (animali che hanno lo scheletro, il corpo ricoperto di penne e piume e fanno le uova) FAMIGLIA: FASIANIDI uropigio Sai che... Le galline possono produrre anche 300 uova all anno. Lo SPERONE dei galli viene usato come arma durante le battaglie (figura 2). Lo scheletro degli uccelli è formato in parte da ossa leggere contenenti aria per facilitare il volo. Gli uccelli cantano grazie alla presenza di un particolare organo, la siringe, formato da numerose membrane che sembrano pezzi di elastico. La siringe si trova vicino ai polmoni e funziona come uno strumento musicale. Infatti, quando gli uccelli respirano, l aria che entra muove le piccole membrane della siringe che vibrando producono i diversi tipi di canto. Gli uccelli hanno vista e udito molto sviluppati. Le Penne e le piume R B B La penna alla lente d ingrandimento (figura 3) R B B La piuma alla lente d ingrandimento (figura 4) La presenza delle penne e delle piume differenzia gli uccelli da tutti gli esseri viventi. Esse hanno lo scopo di mantenere costante la temperatura del corpo, di permettere il volo o il galleggiamento sull acqua e di proteggere il corpo da forti variazioni di temperature (dal troppo freddo al troppo caldo e viceversa). Le penne e le piume hanno struttura diversa. Nelle penne (figura 3) si distinguono: il RACHIDE (parte centrale), le BARBE e le BARBULE, che conferiscono un aspetto compatto necessario per consentire il volo. Nelle piume (figura 4) la struttura è meno rigida e compatta. Gli uccelli cambiano il piumaggio (muta). Nelle galline avviene, di solito, una sola muta alla fine dell estate, mentre nelle anatre essa ha luogo due volte, una in autunno e una in primavera. Il colore delle penne e delle piume, in alcune specie, distingue il maschio dalla femmina. Gli uccelli si bagnano con la pioggia? No, poiché possiedono una ghiandola (uropigio) che ha la funzione di produrre una sostanza oleosa che, una volta spalmata con il becco su tutto il corpo, rende impermeabile il piumaggio (figura 2). 25

28 Cosa c è dentro l uovo? Se la gallina si è accoppiata con il gallo, dalle uova possono nascere i pulcini. La gallina dopo aver fatto le uova, le cova per 21 giorni, tempo necessario affinché il pulcino si sviluppi nell uovo ed esca dal guscio. Se la gallina non si accoppia con il gallo, dalle uova non uscirà mai un pulcino. Tali uova vengono, infatti, utilizzate per il consumo alimentare. Proviamo a rompere un uovo e ad osservare il suo contenuto. L uovo è formato da: TUORLO, ALBUME e GU- SCIO, che racchiude i primi due componenti. Il tuorlo, immerso nell albume, è tenuto in posi- zione centrale da due filamenti detti CALAZE. Nel tuorlo si trova una parte centrale biancastra detta latebra, collegata ad una parte importantissima (disco germinativo) perchè da lì inizierà la vita del pulcino se l uovo è stato fecondato. Il tuorlo e l albume, inoltre, sono racchiusi da una pellicina bianca (la puoi vedere bene quando sgusci l uovo sodo) che forma una bolla d aria (CAMERA D ARIA), la quale serve a proteggere il giovane pulcino (embrione) dai colpi. Il guscio, formato da calcite (minerale), presenta microscopici forellini che permettono l entrata dell aria nell uovo. G C latebra T disco germinativo A C D RISOLVI Su queste uova sono scritti anagrammati i nomi delle specie che le hanno deposte. Prova a ricomporre il nome dell animale: uno di questi non fa le uova! Sai qual è? NARA CAO ZOSTRUZ PEA CHITACNO MIFORCA MALEIA Soluzione: rana - struzzo - ape - oca - formica - MAIALE - tacchino 26

29 RISOLVI IL CRUCIVERBA 1 ORIZZONTALI 2. Il marito della gallina 3. La casa delle galline 4. Il luogo dove razzolano liberamente le galline 5. Il lavoro di mamma gallina 3 2 VERTICALI 1. Lo puoi mangiare o può dare origine a un pulcino se viene fecondato 2. La femmina del gallo 3. Il figlio del gallo e della gallina 4 5 SCULTORI CON LE FOGLIE Procurati delle foglie e un panetto di das (o di argilla) e Stendi il das, appoggiaci sopra la foglia e premila molto bene Con un bastoncino incidi il suo contorno Togli la parte esterna del das Togli la foglia e lascia seccare la foglia di das Quando la foglia di das è asciutta divertiti a colorarla con i colori dell autunno VIEN L AUTUNNO Vien l autunno, i rami spoglia e ingiallisce ogni foglia. Uva nera, uva bianca, di donare mai si stanca. Spinaci, porri e cavoli puoi trovare, fichi, kaki e mele assaggiare. I funghetti grassottelli hanno sempre gran cappelli; le castagne cadon giù e l autunno non c è più! Soluzioni cruciverba - orizzontali: gallo, pollaio, aia, covare verticali: uovo, gallina, pulcino 27

30 CONOSCIAMO L AUTUNNO IN FATTORIA USANDO I CINQUE SENSI CON GLI OCCHI POSSO VEDERE... Il cielo coperto dalle nuvole Gli nell orto Disegna tu CON LE ORECCHIE POSSO SENTIRE... Le foglie che cadono Il rumore del Disegna tu che ara CON IL NASO POSSO SENTIRE Il profumo del mosto L odore dei Disegna tu CON LE MANI POSSO TOCCARE Le spighe di mais Un piccolo Disegna tu appena raccolte appena nato CON LA BOCCA POSSO ASSAGGIARE I cachi Le Disegna tu 28

31 Gli agricoltori in inverno TINO 1 Ogni giorno, prima che sorga il sole, munge le vacche e trasforma il latte munto in formaggio 2 Ogni sera, prima che il sole tramonti, munge le vacche 3 Tutti i giorni distribuisce il cibo ai suoi animali 4 Taglia le piante per ricavare la legna per accendere il fuoco nel camino 5 Ripara il tetto del fienile, controlla gli attrezzi agricoli e ripara quelli rotti 6 Concima e rulla i terreni in cui ha piantato i cereali durante l autunno 7 Segue un corso di formazione sulle tecniche di caseificazione per preparare formaggi sempre più buoni FIORELLA SALVATORE 1 Pota e concima il vigneto 2 Pota e concima il frutteto 3 Esegue trattamenti contro le malattie delle piante 4 Ripara le arnie e prepara i telai su cui le api costruiranno con la cera le cellette, nelle quali metteranno le loro larve e il miele 5 Al termine della fermentazione alcolica, travasa il vino in altri recipienti (vasi vinari) per dividerlo da eventuali depositi di parti di bucce, lieviti e altre sostanze 6 Applica in cantina tutte le cure e le attenzioni necessarie affinché il vino si conservi sano e piacevole anche a lungo (invecchiamento) 1 Ogni giorno distribuisce il cibo ai suoi animali 2 Assiste con cura le capre che da gennaio a marzo partoriscono i loro capretti 3 Prepara i salumi (salsiccia, salame, coppa, pancetta, lardo) con le carni dei suoi maiali 4 Pota e concima i piccoli frutti 5 Raccoglie cavolfiori, verze e broccoli e semina piselli, cipolle... 6 Prepara gustosi piatti con i suoi prodotti (frutta, verdura e carne) per gli ospiti dell agriturismo 29

32 30

33 31

34 Il suolo Il suolo è la parte più superficiale della Terra dove vivono numerosi animali e vegetali. Osservando il terreno da vicino, ti accorgerai che è costituito da un insieme di granelli di dimensione, forma e colore diversi, tutti mescolati fra loro. A seconda della dimensione i granelli possono essere sassi o ghiaia se si distinguono bene ad uno ad uno, sabbia se si riesce a distinguerli ad occhio nudo, limo e argilla se non si distinguono più ad occhio nudo. La GHIAIA, la SABBIA, il LIMO e l ARGILLA derivano dalla disgregazione (rottura) delle rocce e rappresentano la parte non vivente del suolo. Materiale occorrente 2 contenitori trasparenti 1 bacchetta/bastoncino terreno acqua I resti di animali e di vegetali morti e in decomposizione (cioè che si stanno trasformando in piccolissime particelle grazie all azione di alcuni esseri viventi che se ne nutrono) formeranno l HUMUS, materiale soffice e scuro, ricco di sali minerali che rappresentano il nutrimento delle piante. Il suolo, a seconda del luogo in cui ci si trova, può cambiare la sua composizione. Prova a raccogliere un po di terreno in punti diversi. Per misurare quanta ghiaia, sabbia, limo, argilla e humus sono contenuti, puoi fare questo semplice esperimento. Procedimento raccogli un po di terreno versa dell acqua in un contenitore (fino a metà) aggiungi il terreno all acqua mescola con la bacchetta osserva lascia sedimentare (riposare) per un po osserva H ACQUA A L S G Conclusione: i componenti del suolo si dividono in base alla loro dimensione. 32

35 COME PREPARARE UN ORTO L agricoltore, per coltivare le sue piante, cura e concima il terreno per renderlo soffice e per arricchirlo di sostanze che aiutino i vegetali a crescere. Puoi provare anche tu a coltivare qualche pianta realizzando un piccolo orto, ossia un appezzamento di terreno recintato. Ecco alcune indicazioni per procedere correttamente! INIZIO INDIVIDUARE IL TERRENO TOGLIERE LE ERBACCE VANGARE IN PROFONDITÀ ELIMINARE I SASSI PIÙ GROSSI CONCIMARE IL TERRENO CREARE PICCOLE AIUOLE DISTRIBUIRE SEMI DIVERSI NELLE AIUOLE RASTRELLARE DELICATAMENTE LA SUPERFICIE BAGNARE I SEMI E LE PIANTINE TOGLIERE LE ERBACCE RACCOGLIERE GLI ORTAGGI FINE 33

36 IL RICCIO È un mammifero. Ha il corpo, nella parte superiore, ricoperto da aculei (una specie di aghi), muso a punta, orecchi larghi e piccoli. La femmina è più grande del maschio e partorisce in genere da 3 a 6 piccoli. Il riccio vive nelle cavità degli alberi o nei buchi dei muri e il suo nido è fatto di foglie, paglia e fieno mescolati. Solitamente esce di notte per predare insetti. Ha una vista poco acuta, ma un olfatto ben sviluppato. Amici e nemici LA CHIOCCIOLA È un mollusco poiché ha il corpo molle (privo di scheletro). Le uova sono deposte nel terreno e da ognuna di esse esce una piccola chiocciola che possiede già un guscio (conchiglia). Si nutre di foglie che tritura con la sua speciale lingua (RADULA), fatta da una specie di piccoli denti. LA COCCINELLA È un insetto entomofago, poiché mangia altri insetti. Il genere comprende numerose specie, diverse per dimensioni, colore e numero di punti che ornano le elitre (astuccio duro e colorato che copre le ali). Una delle più comuni nelle nostre regioni è la coccinella dai 7 punti, che è anche quella più grossa. Depone le uova agli inizi della primavera. LA RANA È un anfibio: può vivere infatti sia nell acqua che al di fuori di essa. La rana ha una lingua che si ribalta in avanti per catturare le prede (piccoli e grandi insetti). La femmina depone le uova in grossi ammassi nell acqua. L AFIDE È un insetto. Ha il corpo morbido e spesso di colore verde, rosa, marrone o nero. Le femmine depositano grandi quantità di uova sulle piante. È fra i parassiti più dannosi: infatti, con la sua speciale bocca (ROSTRO) a forma di ago, riesce a bucare i vegetali e ad estrarre la linfa, che è il nutrimento della pianta stessa. 34

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