Progetto di laboratorio di Didattica della Geografia ELEMENTI FISICI ED ANTROPICI NEL PAESAGGIO DELLA VALBRENTA
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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Progetto di laboratorio di Didattica della Geografia ELEMENTI FISICI ED ANTROPICI NEL PAESAGGIO DELLA VALBRENTA Tutor di laboratorio: Mariacristina Calogero Componenti del gruppo: Beltrame Jessica Cavicchioli Irene Cocco Christian Onofri Irene Docente: Lorena Rocca A.A
2 FOCUS E MOTIVAZIONE DELLA SCELTA: l idea che rappresenta il nucleo centrale del percorso didattico attorno al quale si sviluppano gli obiettivi specifici e il senso delle proposte è quella del paesaggio, inteso come insieme delle componenti percepite e vissute dai bambini. Si ritiene, infatti, che la contemporanea presenza di più elementi in uno stesso ambiente (vegetazione, morfologia, elementi fisici e antropici, ) possano suggerire un percorso di analisi e di conoscenza dei caratteri fisionomici che caratterizza un paesaggio. La rievocazione, la documentazione fotografica, l uscita sul posto e la lettura della carta rappresentano gli strumenti per identificare le componenti, per dare un nome e per rappresentarle. I bambini sono condotti a vivere in modo significativo il passaggio, dall individuazione sensoriale degli elementi del paesaggio alla loro simbolizzazione; da come vengono percepiti a come vengono letti e rappresentati convenzionalmente; dall esperienza alla condivisione. L obiettivo del progetto didattico, pertanto, ha a che vedere con il valore pedagogico che riconosciamo alla geografia: l indagine del territorio, la conoscenza dei suoi elementi e la familiarità con le mappe pongono le basi per obiettivi più ampi che parlano della consapevolezza del rapporto che intercorre tra uomo e ambiente e della capacità critica di ogni bambino. DESTINATARI: classe quarta di scuola Primaria, composta da 21 bambini, cui 3 bambini stranieri, la maggior parte dei quali residente nel comune di Valstagna (VI). Negli anni precedenti la classe ha affrontato lo studio delle varie tipologie di paesaggio, approfondendo in particolare gli ambienti montagna, collina, pianura e valle. TEMPI: il progetto viene realizzato nella seconda parte dell anno, tra marzo e aprile; sono previsti uno o due incontri alla settimana della durata di circa un ora e mezzo ciascuno. SPAZI: le attività previste per il progetto si svolgeranno in aula e nel territorio della Valbrenta, in prossimità della scuola ed in particolare nel tratto Valstagna-S.Nazario. TRAGUARDO DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE: Il bambino individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti il paesaggio della Valbrenta. OBIETTIVI SPECIFICI: Individuare gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano il paesaggio della Valbrenta. 2
3 Conoscere e descrivere gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano il paesaggio della Valbrenta. Esplorare il territorio circostante attraverso l approccio senso-percettivo e l osservazione diretta. Interpretare carte geografiche. Realizzare semplici schizzi cartografici e carte mentali. METODOLOGIA Metodologie e strategie didattiche costituiscono il nucleo centrale dell unità di apprendimento, poiché definiscono le condizioni di insegnamento che consentono la trasformazione degli obiettivi di apprendimento in competenze 1. La dimensione metodologica si fonda sulla valorizzazione del bambino che acquisisce competenze e le interiorizza. Il progetto prevede un percorso di attività e di proposte organizzate in incontri di scoperta e conoscenza dell ambiente naturale ed antropico della Valbrenta. L approccio privilegiato è quello centrato sulla scoperta e sulla conoscenza multisensoriale del bambino che esplora e interroga l ambiente circostante, sull ascolto e sulla rielaborazione collettiva del vissuto esperienziale. Il raggiungimento degli obiettivi che il progetto si propone sarà favorito attraverso l esplorazione, l osservazione con l impiego di schede strutturate, l uso di un lessico specifico come strumento per la descrizione, l elaborazione e la verifica di previsioni, anticipazioni ed ipotesi, la formulazione di piani di azione tenendo conto dei risultati, l utilizzo della conversazione e del ragionamento per argomentare e spiegare quanto osservato. I passaggi metodologici essenziali, nell organizzazione delle proposte, sono sintetizzabili nei seguenti predicati, da declinare in forma attiva, in quanto stanno ad indicare ciò che si attende che ciascun bambino faccia in prima persona, non come mero esecutore di istruzioni impartite dall insegnante, ma come esito della sua volontaria ed operosa disposizione ad agire, sostenuto dalla motivazione e dalla curiosità conoscitiva: - FARE: agire direttamente in un contesto esperienziale, elaborare, costruire, esplorare per capire, per mettere alla prova. - ESPLORARE: cercare, osservare, andare fuori e verso, aprirsi alla conoscenza e alla relazionalità. 1 Lerida Cisotto, Psicopedagogia e didattica, Carocci Editore, Roma,
4 - RIELABORARE: comunicare, negoziare, argomentare, discutere, ascoltare le posizioni degli altri, confrontarsi, co-costruire significati. - RAPPRESENTARE: ripercorrere attraverso il ricordo l esperienza diretta e ampliarla con la ricerca di particolari o di elementi nuovi, formulare il ricordo attraverso i simboli. - DOCUMENTARE: rendere visibile il percorso, lasciare una traccia dell esperienza, riflettere, socializzare le idee, raccontare per condividere un esperienza, avere un idea completa del lavoro svolto. STRUMENTI E MATERIALI La previsione degli strumenti necessari all attuazione del progetto didattico implica un accurata ricognizione delle risorse strutturali e materiali esistenti e disponibili e di quelle necessarie, da reperire in sedi diverse da quella scolastica. Le attività didattiche saranno supportate da diversi strumenti e materiali, mezzi irrinunciabili dell azione didattica che, opportunamente selezionati ed analizzati, consentiranno di migliorare le proposte rendendole maggiormente efficaci e significative. I prodotti dei bambini, le fotografie e il cartellone finale di sintesi costituiranno un valido ed irrinunciabile supporto per la documentazione del percorso. ATTIVITÀ DIDATTICHE 1. Primo intervento: cosa sappiamo della Valbrenta? Spazi: classe Tempi: un ora circa Obiettivi: il bambino recupera ed esprime le sue conoscenze relative al paesaggio della Valbrenta. Materiali: lavagna. Attività: l insegnante, attraverso una conversazione clinica, recupera le pre-conoscenze dei bambini relative al paesaggio della Valbrenta. Per mezzo di domande stimolo mirate, aiuta gli alunni a focalizzare la loro attenzione sugli elementi costitutivi del paesaggio e, contemporaneamente, propone alla lavagna assieme ai contributi ed alle riflessioni dei bambini una classificazione degli elementi fisici (fiumi, alberi, montagna, roccia, collina, cespugli, sassi) ed antropici (case, strade, ponti, campi, terrazzamenti). 4
5 2. Secondo intervento: prepariamoci all uscita didattica! Spazi: classe Tempi: un ora e mezza Obiettivi: il bambino legge ed individua un percorso sulla carta geografica Materiali: carta topografica escursionistica Kompass 632 (scala 1:20.000) del paesaggio della Valbrenta, LIM o videoproiettore, matite, pennarelli. Attività: l insegnante suddivide la classe in cinque gruppi, a ciascuno dei quali consegna una carta topografica del paesaggio della Valbrenta. Dopo qualche minuto di osservazione spontanea in piccolo gruppo, l insegnante pone delle domande strategiche al fine di guidare gli alunni nell utilizzo consapevole della carta, richiamando alcuni concetti chiave precedentemente affrontati (orientamento, scala, simbologia convenzionale, legenda). L insegnante comunica alla classe l intenzione di compiere un uscita didattica sul campo ed invita i bambini a segnare sulla carta il percorso da lei indicato seguendo le indicazioni verbali (punto di partenza, punto di arrivo, tappe intermedie). Ogni tratto del percorso viene verificato collettivamente attraverso alcuni punti di riferimento, per assicurarsi che ogni gruppo abbia evidenziato il tratto di strada corretto. Infine, l insegnante invita i bambini ad individuare ruoli e compiti all interno del gruppo, al fine di compiere un escursione consapevole e mirata. Gli aspetti su cui concentrare l attenzione sono: elementi fisici ed elementi antropici. Ai bambini di ciascun gruppo verranno affidati alcuni ruoli specifici: Fotografo degli elementi fisici. Fotografo degli elementi antropici. Cartografo del percorso. Verbalizzatore dell itinerario. 3. Terzo incontro: piccoli esploratori in azione! Spazi: tratto Valstagna-San Nazario. Tempi: 4 ore. Obiettivi: il bambino individua gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano il paesaggio della Valbrenta; esplora il territorio circostante attraverso un approccio senso-percettivo e l osservazione diretta, realizza semplici schizzi cartografici e carte mentali. 5
6 Materiali: macchine fotografiche, schede osservative, carte topografiche, carta e penna, cannocchiale. Attività: l uscita didattica prevede un itinerario di circa 2 Km, con quattro tappe intermedie precedentemente concordate in fase di delineazione del percorso finalizzate alla raccolta di materiale fotografico degli elementi fisici ed antropici ed al controllo del percorso stabilito in classe. I bambini dovranno, pertanto, riconoscere i vari elementi nell esperienza diretta sul paesaggio, documentarli e descriverne le caratteristiche assieme all insegnante che avrà il compito di guidare l esperienza portando l attenzione dei bambini su quanto viene da loro stessi percepito attraverso i sensi. Si lascerà spazio, inoltre, all iniziativa dei bambini per raccogliere e documentare informazioni e sensazioni sugli elementi del paesaggio. 4. Quarto incontro: rielaboriamo l esperienze vissuta! Spazi: aula Tempi: 1 ora Obiettivi: il bambino rielabora l esperienza socializzandola con i compagni; confronta e seleziona i materiali raccolti. Materiali: fotografie, schede osservative compilate, materiali di documentazione raccolti durante l uscita didattica. Attività: i bambini condividono e analizzano i materiali raccolti all interno del piccolo gruppo, riordinandoli in una breve sintesi dell esperienza. In un secondo momento, la documentazione di ciascun gruppo viene presentata all intera classe, al fine di predisporre una selezione accurata e ragionevole di tutto il materiale raccolto. 5. Quinto incontro: lasciamo traccia della nostra esperienza.. Spazi: aula Tempi: 1 ora e mezza Obiettivi: il bambino riorganizza le conoscenze acquisite; individua e descrive gli elementi fisici ed antropici che caratterizzano il paesaggio della Valbrenta. Interpreta la simbologia convenzionale della carta topografica. Materiali: cartellone, pennarelli, colla, fotografie. Attività: i bambini cercano di confrontare il materiale fotografico raccolto con la simbologia convenzionale. In un secondo momento, a partire dalla carta geografica incollano il materiale 6
7 fotografico in corrispondenza dei principali elementi fisici e antropici osservati durante l uscita, riconducendolo alla simbologia convenzionale utilizzata nella rappresentazione cartografica. La carta complessiva prodotta verrà appesa alle pareti dell aula come documentazione e memoria dell esperienza vissuta. 6. Quinto incontro: valutiamo il nostro lavoro! Spazi: aula Tempi: un ora Obiettivi: valutare le competenze degli alunni ed il livello di gradimento complessivo delle attività proposte. Attività: la scheda di verifica si compone di una serie di elementi fisici ed antropici che i bambini dovranno classificare, descrivere e collocare all interno della carta muta raffigurante il percorso effettuato. Il questionario di gradimento mira a raccogliere le impressioni e le opinioni di ciascuno in riferimento all attività didattica proposta e al lavoro dell insegnante, al fine di orientare quest ultima in una eventuale ri-progettazione dell esperienza. 7
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