Executive Summary. Osservatorio e-learning 2006 Aitech-Assinform

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1 Executive Summary Osservatorio e-learning 2006 Aitech-Assinform e-learning in Italia : una strategia per l innovazione imprese, pubblica amministrazione, scuola, università Novembre 2006

2 OBIETTIVI DELLA RICERCA L Osservatorio e-learning 2006 è realizzato da Aitech-Assinform nell ambito di un programma di ricerche e di osservatori sui settori emergenti dell economia digitale ed è finalizzato allo studio delle tendenze, delle caratteristiche e delle prospettive di tale mercato. L Osservatorio ha lo scopo di analizzare il grado di adozione e le caratteristiche di utilizzo dell e-learning da parte di una molteplicità di soggetti italiani interessati: dalle piccole, medie e grandi aziende alla pubblica amministrazione, dall università alla scuola. In particolare, la ricerca ha tra i propri obiettivi l analisi delle modalità di approccio degli utenti-clienti all elearning, dell impatto generato dall adozione di progetti di e-learning sull organizzazione, dei vantaggi e dei limiti di tale modalità formativa e, infine, delle sfide future. Come per le edizioni precedenti l Osservatorio e-learning 2006 è articolato in due sezioni: la prima analizza le caratteristiche del mercato italiano dell e-learning con particolare riferimento alla dimensione e alle tendenze del fenomeno la seconda approfondisce gli attori del mercato in Italia sia dal lato dell offerta che dal lato della domanda; quest ultima analizza in particolare le caratteristiche e le dinamiche dell e-learning relativamente a quattro aree di fruizione: o le aziende o la pubblica amministrazione o l università o e la scuola L Osservatorio nasce dal contributo e dal lavoro di molti tra i principali attori del mercato ed è stato realizzato da quattro gruppi di ricerca che hanno operato in parallelo e in modo coordinato: 1to1lab 1 che ha coordinato l intera attività e ha realizzato la sezione relativa alla domanda di e- learning nelle aziende, CNIPA 2 che ha approfondito le tematiche relative alla formazione online nelle pubbliche amministrazioni, METID Politecnico di Milano 3 che si è occupata del mondo dell istruzione Il lavoro dei gruppi è stato supportato dal Comitato guida tecnico-scientifico di Aitech-Assinform al quale aderiscono i principali player del mercato italiano dell e-learning. Metodologie I tre gruppi hanno adottato, pur nel rispetto delle peculiarità dei propri settori di analisi, un processo di lavoro, articolato per fasi, che ha fatto sostanzialmente ricorso alle seguenti modalità e tecniche di ricerca: analisi di materiale informativo sull e-learning ricavato dal Web, convegni, brochure aziendali, testi, ricerche, articoli e pubblicazioni varie, eventi, site watching dei principali fornitori di contenuti, servizi, tecnologia e consulenza nel mercato italiano dell e-learning. In questa fase sono emersi i principali modelli di business utilizzati dalle aziende erogatrici (sviluppatori di piattaforme e strumenti software, sviluppatori di contenuti su misura/consulenza, centri di formazione virtuali, global e-learning service providers), i segmenti strategici di offerta su cui l azienda si è concentrata (Contenuti, Servizi, Tecnologia e Consulenza), le forme di erogazione adottate (contenuti a catalogo o contenuti ad hoc e consulenza, oppure entrambe le soluzioni) e le principali tecnologie utilizzate, questionari di indagine quantitativi e qualitativi rivolti ai rappresentanti della domanda e dell offerta, interviste telefoniche con i responsabili della formazione delle aziende che compongono il campione della domanda, incontri face-to-face. 1 1to1lab.com ( ) 2 CNIPA ( ) 3 METID Politecnico di Milano ( ) 2

3 Nello sviluppo dello studio dei quattro segmenti di mercato (aziende, università, scuola e pubblica amministrazione) i tre 1to1lab, Cnipa e Metid Politecnico di Milano hanno adottato percorsi di ricerca, dalla selezione dei campioni di utenti fino all analisi dei risultati, adeguati alle caratteristiche specifiche dei loro mercati di riferimento e ottimali per il raggiungimento dei risultati fissati. Nei paragrafi successivi viene fornita una breve sintesi delle metodologie di ricerca adottate dai quattro gruppi. LE AZIENDE: IL MERCATO ITALIANO DELL E-LEARNING Il campione delle aziende L analisi sulla domanda di e-learning da parte delle imprese italiane (piccole, medie e grandi) è stata condotta su un campione complessivo di 2410 aziende. Nella fase esplorativa iniziale, mirante a verificare il grado di penetrazione dei progetti di e-learning, esse sono state coinvolte in varie forme e con approcci diversi (online, intervista diretta, telefonica, postale). Successivamente, da questo primo campione è stato estratto un ulteriore campione di aziende sul quale è stata svolta un indagine approfondita su 417 imprese e associazioni articolata sulle seguenti fasi: questionari online qualitativi e quantitativi; interviste telefoniche rivolte ai responsabili della formazione e delle risorse umane; incontri diretti con i responsabili della formazione e delle risorse umane. In particolare, sono stati effettuati 1850 contatti online 4 che hanno generato 282 interviste (15,2% di redemption) e 560 contatti diretti (telefonici e face-to-face) che hanno prodotto 135 interviste 5 (24,1%). Figura 1: il campione delle aziende Campione: 417 aziende Interviste online PMI Medie Medio-grandi Grandi Totale Interviste dirette Il campione di imprese analizzate rispondeva a due criteri filtro di base: o appartenenza ad uno dei seguenti settori di mercato: o banche, finanza e credito, o assicurazioni, o industrie/utilità, o farmaceutico, o ict/tlc o trasporti e spedizioni, o gdo, o associazioni o la dimensione aziendale calcolata utilizzando la numerosità del personale dipendente. 4 La ricerca online è stata svolta tramite questionario pubblicato sul sito di 1to1lab, con invito a partecipare rivolto a vari bacini di utenza e di lettura (mailing list di 1to1lab, Sfera e Aitech-Assinform) e in due wave, entrambe durante il mese di settembre Lintervista diretta o face-to-face è stata sempre effettuata previo appuntamento. 3

4 Complessivamente, il campione di 417 imprese è risultato così costituito: o grandi (87) o medio-grandi (105) o medie (91) o piccole e associazioni (134) Le figure professionali in azienda intervistate sono state prevalentemente i responsabili della formazione, delle risorse umane, dell organizzazione e, in misura minore, dell area informatica. Il mercato Nel 2005 la spesa complessiva in attività di e-learning in Italia è stata di 411,9 milioni di euro con un incremento del 12,7% rispetto al L e-learning rappresenta lo 0,66% della spesa complessiva del comparto Ict/Tlc. Si tratta di un valore ancora basso ma che è cresciuto notevolmente negli ultimi anni se si considera che nel 2002 l incidenza sull Ict/Tlc era di appena lo 0,18%. Figura 2: Evoluzione della spesa di e-learning in Italia 100% 90% 80% 70% 108,4 254,0 365,6 23,0% 16,8% 13,6% 411,9 +12,7% 479,0 9,3% 8,2% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 77,0% 83,2% 86,4% 90,7% 91,8% 83,5 211,5 319,7 373,6 +16,9% 440,0 Altri settori Aziende Valori in mln 0% (stima) Tale crescita dovrebbe continuare sugli stessi ritmi rilevati negli ultimi due anni per attestarsi alla fine del 2006 su un valore di circa 479 milioni di euro che rappresenterebbe una crescita del 16,2%, quindi migliore rispetto a quella del Ma se il mercato dell e-learning nel suo insieme fa registrare un andamento positivo lo si deve principalmente alla spesa delle Aziende che hanno investito 373,6 milioni di euro, come mostrano i dati riportati nella Figura 2. Le Aziende si confermano anche nel 2005 il vero motore della crescita. Infatti oltre a rappresentare, anche nel 2005, la principale voce di spesa di e-learning, incrementa ulteriormente il proprio peso (da 86,4% nel 2004 a 90,7% nel 2005) mentre gli altri comparti (Pubblica Amministrazione, Università, Scuola e Clienti End User) registrano complessivamente una flessione del 22,9%, passando da 49,7 milioni di euro del 2004 a 38,3 milioni di euro nel Anche alla fine del 2006 il tasso di crescita della spesa di e-learning delle Aziende dovrebbe confermarsi superiore a quello dell intero comparto (+17,8% vs 16,2%). All interno degli altri settori da registrare l incremento costante della spesa della Pubblica amministrazione che passa da 4,6 milioni di euro nel 2004 a 5,16 del

5 Figura 3: Evoluzione della spesa di e-learning delle aziende italiane 450,00 400,00 350,00 Valori in mln 319,7 373,6 440,0 300,00 250,00 200,00 211,5 +16,3% +17,8% 150,00 100,00 83,5 50,00 0, (stima) Un altra tendenza rilevante riguarda la crescita del peso della formazione esterna 6 rispetto a quella interna. Infatti, solo il 23,3% del valore dell e-learning nel 2005 è derivato da formazione erogata attraverso strutture interne (interno su interno) e il restante 76,7% attraverso strutture esterne.(esterno su interno), a testimonianza della crescente apertura delle aziende verso soluzioni e offerte esterne alle proprie competenze interne. Tale tendenza dovrebbe continuare anche nel Le previsioni delle imprese intervistate indicano, infatti, che la spesa "esterno su interno" registrerà una crescita di circa il 16,7% nel 2006, superiore di quasi due punti percentuali rispetto alla crescita attesa del mercato interno. Va ricordato che nel 2004 tale divario era di quasi cinque punti. Nel 2006, quindi, si dovrebbe assistere ad un avvicinamento delle due dinamiche di crescita con una riduzione di circa tre punti percentuali. In ogni caso tale trend è l espressione di un mercato in cui la domanda non solo è sempre più ampia, come dimostrano i tassi di crescita rilevati complessivamente, ma anche variegandosi e qualificandosi. Vediamo, in sintesi, quali sono state le principali evidenze del mercato e-learning nel 2005: l e-learning è stato sperimentato o praticato dal 12,4% delle aziende del campione (era il 10,3% nel 2004), vi sono ancora notevoli differenze di utilizzo tra le piccole imprese (3,9%) e le grandi imprese (17,4%); sul fronte dell offerta, l attività di produzione dei Contenuti continua ad essere il segmento più importante del mercato, poiché da solo copre il 41,5% della spesa totale (si prevede che continuerà a mantenere sostanzialmente la stessa quota anche nel 2005), i Servizi incrementano il proprio peso rispetto al 2004 (dal 22,2% al 22,7%), tale trend dovrebbe continuare anche nel 2006, al terzo posto, ma in calo, il segmento della Consulenza (18,7%) e, infine, dalla Tecnologia (17,1%) che perde circa un punto percentuale rispetto al 2004; in relazione alla domanda, le Aziende confermano la propria posizione prioritaria quale comparto guida del mercato: da solo rappresenta nel 2005 il 90,7% del valore della spesa; anche nel 2005 si conferma la tendenza alla concentrazione della spesa, il primo 5% degli spender ha assorbito il 73,4% del valore totale (pari a 302,3 milioni di euro) con un incremento del peso di due punti percentuali rispetto al Aumenta anche il peso dei light spender (l 80% delle imprese) che sono passate dal 7,5% del 2004 all 8,2% del 2005 (pari a 33,8 milioni di euro). In flessione i medium spender 6 Giova ricordare che le le analisi sulle diverse destinazioni della spesa esterno-interno sono sostanzialmente riferite al mondo delle Aziende che rappresentano oltre il 90% degli investimenti e quindi fanno da sole tendenza. 5

6 Figura 4: Evoluzione della spesa per segmenti di mercato Valori in mln 254,0 365,6 411,9 479,0 100% 90% 80% 70% 60% 50% Tecnologia Servizi Contenuti Consulenza 20,8% 19,3% 18,7% 18,5% 40,0% 40,3% 41,5% 41,7% % 30% 20% 10% 0% 21,2% 22,2% 22,7% 22,8% 18,0% 18,2% 17,1% 17,0% (stima) + - Quanto alle prospettive 2006, la ricerca evidenzia due principali scenari evolutivi del mercato: i pesi dei quattro comparti del mercato dovrebbero assestarsi mantenendo quindi il mercato in sostanziale equilibrio. Cresceranno leggermente i Contenuti (+0,2%) e i Servizi (+0,1%) mentre la Tecnologia, che ha rappresentato il vero punto di forza dell offerta nel mercato di prima generazione, e la Consulenza registreranno una lieve flessione, sul fronte della domanda, continuerà la tendenza alla concentrazione del mercato su pochi, grandi e sperimentati spender di formazione online, ma in parallelo si rileva l aumento del numero di nuovi sperimentatori e una lieve crescita del valore medio della spesa per progetto. Gli attori del mercato L offerta Sul fronte dell offerta, continua la tendenza, già riscontrata nei precedenti osservatori, verso la creazione di portafogli di prodotti e di competenze altamente integrati, miranti a soddisfare il bisogno dei principali clienti ad avere soluzioni chiavi in mano. In tale prospettiva, il mercato sta premiando quei vendor che si presentano in una logica di system integrator: si tratta dei Global e-learning service provider, vale a dire gli operatori che possono garantire ai clienti un presidio che va dalla capacità di progettare i processi formativi fino alla fornitura di tecnologia, servizi e consulenza, in una prospettiva di prodotto su misura sui bisogni dei clienti. Dall analisi risultano chiare alcune tendenze significative di mercato: quasi tutti gli attori dell offerta stanno accrescendo la propria potenzialità di offerta cercando di coprire tutti e quattro i segmenti strategici (Servizi, Contenuti, Tecnologia e Consulenza), l offerta di Servizi è presente (censimento ) nel 73,2% dei portafogli dei supplier ed è in calo (nel 2004 la quota relativa era pari al 75,3%), cresce ad un ritmo più sostenuto, l offerta di Contenuti, infatti 74,2% dei vendor analizzati propone al mercato tale soluzione (nel 2002 tale quota era di circa 14 punti percentuali inferiore); 7 Il censimento è stato effettuato nella primavera del 2006 attraverso un analisi dell offerta presente sui siti web dei supplier individuati. 6

7 la crescita più rilevante riguarda l offerta di Consulenza, nel 2002 solo il 44,8% dei vendor la proponevano mentre nel 2006 tale quota è salita fino al 65,3%; in calo l offerta di Tecnologia (49,3% rispetto al 50,6% del 2005), con una presenza inferiore a quella registrata nel 2002 (49,7% del campione). Figura 5: Evoluzione dei sistemi di offerta dei vendor (in % sul totale campione dei vendor) ,00% 73,2% 75,3% 73,2% 73,5% 74,2% 70,0% 65,3% 68,4% 70,00% 64,2% 65,6% 62,0% 58,5% 60,7% 60,00% 53,0% 52,0% 54,0% 50,6% 49,7% 49,3% 50,00% 44,8% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Servizi Contenuti Tecnologia Consulenza Analizzando la struttura dell offerta nella prospettiva dei segmenti strategici, solo due componenti del mercato, vale a dire Contenuti e Consulenza, hanno registrato lievi incrementi: nel 2005 il segmento dei Contenuti ha raggiunto un valore di spesa pari a 170,9 milioni di euro (41,5% dell intero mercato) contro 147,3 milioni di euro del 2004 e dovrebbero attestarsi nel 2006 al 41,7% delle spese di e-learning (199 milioni di euro) con un incremento previsto del 16,9%; il comparto della Consulenza nel 2005 ha raggiunto un valore di spesa pari a 77 milioni di euro (erano 70,6 nel 2004) e un peso percentuale sul totale mercato del 18,7% (in leggera flessione rispetto al 19,3% del 2004) così da ottenere un tasso di crescita pari al 9,1%. Nel 2006 si prevede una crescita del valore che dovrebbe attestarsi a 88,6 milioni di euro, e un tasso di crescita del 15% inferiore a quello relativo al totale mercato (+16,2% nel 2006). i Servizi sono cresciuti con un tasso leggermente inferiore a quello dei contenuti (15,1% vs. 16%). In particolare, i Servizi si sono attestati a 93,5 milioni di euro (nel 2004 la spesa era di 81,2 milioni di euro) pari al 22,7% del mercato (nel 2004 era il 22,2% del mercato totale) e si prevede che supereranno la soglia dei 100 milioni di euro alla fine del 2006; quanto alla Tecnologia il peso sul mercato complessivo dell e-learning è sceso al 17,1% nel 2005 (era il 18,2% nel 2004), corrispondente a una spesa di 70,4 milioni di euro (nel 2004 la spesa era stata di 66,5 milioni di euro)e incremento percentuale rispetto al 2004 è del 5,9%. Il segmento della Tecnologia è il meno performante dei quattro. 7

8 LE AZIENDE La presenza di progetti e-learning all interno delle aziende esaminate appare netta: delle 842 aziende contattate in prima istanza 8 il 76% conosce l e-learning (erano il 68% nel 2004) e il 17% ha visto una sperimentazione o una demo (nel 2004 la percentuale corrispondente era il 21%), anche se si ha la sensazione che molti dei responsabili intervistati comprendano nella voce e-learning anche le forme più tradizionali di Fad. Questi dati consentono di affermare che ormai l e-learning non è più un oggetto sconosciuto per oltre tre quarti dei decisori delle imprese italiane. Figura 6: Conoscenza dell e-learning NO, ma ne ho sentito parlare NO, ma ho visto una sperimentazione NO SI 5% 8% 6% 17% 17% 21% 32% 25% 2% 3% 2% 4% % 68% 60% 54% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Delle 842 aziende contattate, 104 hanno sviluppato nel 2005 progetti di e-learning. Di queste il 62,9% hanno realizzato progetti pilota, vale a dire il primo step di sperimentazione di un progetto e-learning, o continuato progetti già avviati negli anni precedenti. Analizzando le 738 aziende che non hanno ancora esperienze all attivo, emerge che il 17,5% di tale aggregato (129 aziende) prevede di effettuare una sperimentazione entro il 2006 e il 13,2% ritiene possibili interventi già nel corso del prossimo biennio (2006-7). Figura 7: Le aziende del campione impegnate in progetti di e-learning Focus su: 113 aziende 104 aziende 129 aziende 100,0% Progetti 80,0% pilota 60,0% 54,9% 62,9% 61,6% 40,0% Progetti già avviati 20,0% 45,1% 37,1% 38,4% 0,0% Il campione di 842 aziende risulta dalla somma delle 560 aziende contattate telefonicamente e delle 282 che hanno risposto al questionario online 8

9 Sulla base di tali indicazioni nel biennio la quantità di progetti pilota (nuovi progetti) registrerà un una riduzione quantitativa rispetto ai progetti già avviati, invertendo la tendenza rilevata nel precedente osservatorio: i progetti pilota diminuiranno di circa un punto percentuale a vantaggio dei progetti attivi. A parità di dimensione del campione, nel periodo si rileva una crescita numerica delle aziende impegnate in progetti pilota, si passa da 62 nel 2004 a 65 nel 2005 per arrivare a 79 a fine del Per contro il numero di aziende impegnate in progetti avviati si è attestato intorno a cinquanta (con una flessione nel 2005 a 39). La Figura 7 evidenzia le tendenze di tali flussi di attività nei tre periodi analizzati e, soprattutto, fornisce una chiara indicazione di come l e-learning, in molte aziende, stia passando rapidamente dalla fase di pianificazione, a quella di sperimentazione e poi al consolidamento Inoltre, come si evince dai pesi percentuali, si accentua la distanza tra le due tipologie di attività, i nuovi progetti si apprestano a diventare quasi il doppio dei progetti già avviati. Tra le modalità erogative ritenute più efficienti, l e-learning è al primo posto, con un 89,4% di preferenze (era 92,3% nel 2004) superando, seppur di poco, l aula 84% (era il 78,3% nel 2004). L e-learning dunque è ritenuto l approccio formativo più efficace, tuttavia a tale efficacia non corrisponde ancora un analogo livello di utilizzo: l aula infatti continua ad essere la modalità erogativa più utilizzata nell 80,1% dei casi (in calo rispetto al 2004 quando raggiungeva il 89,3%). Figura 8: Modalità di erogazione dell e-learning utilizzate 100% 90% 80% Ritenute più efficienti Utilizzate nel 2005 In previsione di utilizzo 89,4% 88,3% 84,0% 80,1% 80,3% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 35,4% 32,3% 30,1% 36,2% 22,3% 23,0% 24,5% 17,3% 13,2% 12,4% 50,0% 43,2% 35,5% 0% Libri/manuali Aula CBT Audio/video conferenza E-learning Altre soluzioni Il gap tra queste due modalità è però destinato in breve tempo a capovolgersi poiché, mentre le prospettive di utilizzo dell aula si riducono (80,3%), quelle dell e-learning aumentano notevolmente (88,3%), portando di fatto tale modalità a sopravanzare quelle più tradizionali. Si tratta, naturalmente, di indicazioni di tipo emotivo fornite da responsabili della formazione o delle risorse umane che offrono utili indicazioni sul livello di apprezzamento dell e-learning quale modalità innovativa di gestione della formazione. In realtà, se consideriamo i dati corrispondenti del 2004, troviamo un notevole gap tra l intenzione di adottare l e-learning nel prossimo futuro (quindi, 2006) dichiarata dall 88,3% del campione e il dato effettivo di utilizzo 2005, pari al 12,4% (con previsione 13,2% nel 2006). E difficile individuare le ragioni di tale gap, che hanno origine certamente da due macro fenomeni congiunturali (riduzione degli investimenti legati alla situazione economica e difficoltà di tipo organizzativo e di consolidamento dei budget di formazione), ma anche dalle molteplici condizioni gestionali delle imprese analizzate. 9

10 Figura 9: Modalità di erogazione dell e-learning utilizzate 100% 90% 80% Utilizzate nel 2003 Utilizzate nel 2004 Utilizzate nel ,5% 89,3% 80,1% 70% 60% 59,2% 50% 40% 30% 20% 10% 45,1% 35,4% 35,3% 32,3% 22,3% 24,5% 17,3% 13,4% 43,2% 35,9% 12,4% 10,3% 8,2% 43,2% 0% Libri/manuali Aula CBT Audio/video conferenza E-learning Altre soluzioni Per quanto riguarda i destinatari dell e-learning (Figura 10) all interno delle aziende nel 2005, i principali fruitori sono il personale tecnico-operativo (35,6% di frequenza sul totale campione) e gli impiegati (32,6%). Da rilevare il dato riferito alla formazione e-lerning rivolta agli impiegati che nel 2005 hanno registrato un incremento di 2,5 punti percentuali rispetto al 2004, invertendo così un trend negativo che durava dal Tale preminenza dei due comparti è però in calo, nel 2001 insieme rappresentavano il 77,8% dei dipendenti coinvolti in attività di formazione e-learning, nel 2005 il dato corrispondente è pari al 68,2%, quindi si è avuto in quattro anni un calo di quasi nove punti percentuali. Figura 10: Destinatari dell e-learning nelle aziende 50,0% 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% ,4% 38,6% 36,9% 37,9% 35,6% 36,4% 34,2% 32,6% 32,1% 30,2% 18,4% 19,1% 12,5% 14,1%16,3% 14,7% 13,1% 13,5% 12,7% 9,7% 5,0% 0,0% tecnici/operativi impiegati quadri dirigenti Continua la crescita dei quadri che passano dal 12,5% del 2001 al 19,1% del 2005, mentre dirigenti (12,7%) confermano la tendenza negativa. Coerentemente con la distribuzione della spesa e-learning per tipologia di fruitori aziendali, l area disciplinare tecnico-operativa, ict/tlc e informatica è quella che nel 2004 ha assorbito la maggior quantità di risorse (il 38,8% del totale). 10

11 Quanto alle forme di fruizione dei corsi più utilizzate (Figura 11), aumenta la formula di acquisto dei corsi a catalogo, passando dal 32% del 2004 al 33% del 2005, diminuisce la quota relativa ai corsi ad hoc dal 26% del 2004 al 23% del La formula preferita resta quella che combina due soluzioni, ad hoc e a catalogo dal 42% del 2004 al 44% del Figura 11: Forme di adozione e fruizione dell e-learning 50,0% 45,0% 40,0% ,0% 42,0% 44,0% 35,0% 32,0% 33,0% 32,0% 30,0% 25,0% 28,0% 26,0% 23,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Corsi a catalogo Consulenza e corsi ad hoc Entrambi La Figura 12 indica la destinazione delle spese rispetto ai Contenuti erogati. Tra le materie dei corsi più utilizzate troviamo al primo posto quelle tecnico-operative (14,8% della spesa), seguono un altra materia tecnica quali l informatica (12,6%) e alcune materie di formazione economico-aziendali, che riguardano le aree marketing/commerciale (12,1% del totale), manageriale/strategico (9,4% del totale), assicurazioni/finanza/banking (5,9% del totale) e amministrazione e controllo (5,9%). Da segnalare la crescita delle lingue che passano dal 9,5% della spesa totale erogata nel 2004 all 11,2% del Complessivamente il 70,9% della spesa è appannaggio di sei materie. Figura 12: Tipi di corsi/materie erogate Tecnico-operativi 14,8% ICT/TLC 10,8% Manageriale/strategico 9,4% Marketing/commerciale 12,1% Informatica 12,6% Lingue Sicurezza/qualità Net economy 3,2% 6,5% 11,2% 70,9% della spesa Assicurazioni/finanza/banking 5,9% Legale/fisco 3,2% Soft skill(area comportamentale) 5,2% Amministrazine/controllo 3,3% Design/comunicazione 1,0% Medicina 0,5% Altro 0,3% 0,0% 2,0% 4,0% 6,0% 8,0% 10,0% 12,0% 14,0% 16,0% 11

12 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Il questionario è stato inviato a 251 enti, a tutti i livelli dell apparato amministrativo pubblico. La ricerca sul campo è stata condotta, dal 15 settembre al 10 novembre, presso 38 Amministrazioni Centrali, tra Ministeri ed Enti Pubblici; sono state poi considerate tutte le Regioni e, a livello di Pubblica Amministrazione Locale, le 56 Province con una popolazione pari o superiore ai abitanti e i 106 Comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai abitanti, e 31 tra Agenzie, altri enti e Istituti. Il tasso di risposta è stato complessivamente del 45%: ha compilato il questionario più della metà delle Province, fino all 80% delle Regioni. Riguardo la situazione dello scorso anno, nel 2004, il 39% degli enti intervistati ha usufruito di formazione erogata in e-learning, per una spesa di oltre 4 milioni e mezzo di euro destinata a progetti di cui hanno beneficiato dipendenti. Figura13 : Inserimento di progetti in e-learning nel 2004 N O61 % S 39 I % S I N O Nell analisi per comparti della scorsa rilevazione, va rilevato il caso delle Pubbliche Amministrazioni Centrali: oltre l 79% di queste ha fatto ricorso all e-learning. Il 53% delle Regioni, il 27% delle Province e il 25% dei Comuni ha erogato formazione in modalità e-learning nel 2005: si tratta di valori inferiori rispetto alle percentuali realizzate a livello di enti centrali, ma certamente significativi, tenendo conto della spesa necessaria e della complessità di un attività formativa erogata in e-learning. Nella rilevazione di quest anno, riferita al 2005, la percentuale di enti intervistati che usufruisce di progetti in e-learning sale di un punto, portandosi al 40%, per un investimento che aumenta di oltre mezzo milione di euro rispetto all anno precedente: le amministrazioni investono per l anno in corso oltre 5 milioni e centomila euro in e-learning. Fondi che sono stati utilizzati per progetti che hanno interessato oltre dipendenti. Figura14: Inserimento di progetti in e-learning nel 2005 Avete svolto attività di e-learning nel 2006? 40% SI NO 60% 12

13 Nel dettaglio, rispetto all anno precedente cresce in alcuni contesti il ricorso all e-learning, come nelle Regioni ad esempio, dove si passa dal 53% al 56%, e nei Comuni, dove l aumento è del 7% passando dal 25% al 32%. Così come nello scorso anno, in relazione ai contenuti dei corsi erogati in e-learning, l informatica si conferma l area per la quale gli enti ricorrono maggiormente a questa metodologia (30%). Seguita subito dopo dall area giuridico normativa e dalle lingue, rispettivamente con il 15% e il 14%. Tabella 1: Preferenza nei contenuti dei corsi e-learning Area % Preferenze Indice di preferenza (scala da 1 a 5) Attività multidisciplinare 1,28% 5,0 Comunicazione 6,41% 4,0 Controllo di gestione 5,13% 4,0 Economico finanziaria 3,85% 3,7 Giuridico normativa 15,38% 3,5 Informatico telematica 30,77% 3,8 Linguistica 14,10% 4,0 Manageriale 5,13% 3,3 Organizzazione e personale 7,69% 3,8 Tecnico specialistica 10,26% 4,0 Nella ripartizione per categorie, vi è da evidenziare che ai Profili Tecnici e profili Amministrativi è destinato circa il 74% dell investimento per corsi in e-learning. La ripartizione in questo caso vede un 38% riservato ai Profili Tecnici ed un 36% per quelli Amministrativi, ed il restante 26% destinato alle figure dirigenziali. Figura15: destinazioni per categoria nel 2005 Profili Tecnici 38% Dirigenti 26% Profili Amministrativi 36% Per quanto attiene il grado di soddisfazione degli intervistati, l esperienza di progetti formativi in e-learning risulta in linea con le attese per la maggior parte degli enti. Il 68% infatti degli enti ha dichiarato che la propria esperienza di e-learning ha confermato un grado di soddisfazione in linea con le attese. Il 64% delle Pubbliche Amministrazioni Centrali dichiara di aver avuto un grado di soddisfazione in linea con le attese, questo contro un 63% delle Regioni, il 67% delle Province, ed il 60% dei Comuni. Riguardo agli enti per i quali il grado di soddisfazione si è dimostrato inferiore alle aspettative, il 33% dei Comuni ed il 14% delle Regioni attribuiscono il problema all Assenza di tutor e di figure di supporto. Per il 43% delle Regioni e il 17% dei Comuni il problema si lega alla Povertà dell offerta in termini di contenuti. Ma 13

14 alla fine tutti concordano, anche se in percentuali diverse, che la Mancanza di incontri in presenza e la Scarsità di lavoro collaborativo costituiscono l elemento centrale del problema, nello specifico, il 17% dei Comuni, il 40% delle Pubbliche Amministrazioni Centrali e il 24% delle Regioni condividono le stesse motivazioni. Nel complesso vengono evidenziati proprio quegli aspetti che attengono ad una delle caratteristiche cruciali dell e-learning: da un lato metodologia che sfrutta le potenzialità offerte dall ICT, dall altro attività formativa che rischia di essere poco efficace se non supportata da una continua interazione seppur soprattutto virtuale - tra discenti e istruttori. Figura 16: Motivi di insoddisfazione legati all esperienza di progetti in e-learning Scarsità di lavoro collaborativo Povertà dell offerta in termini di contenuti Mancanza di incontri in presenza 22% 22% 22% Disorganizzazione 17% Assenza di tutor e/o figure di supporto 17% 0% 5% 10% 15% 20% 25% Tra gli ostacoli legati all adozione di progetti formativi in e-learning, scende il peso dato alla scarsa dotazione ICT, questo valore infatti passa dal 18% al 15%. Cresce invece il peso che viene attribuito alla preferenza per la formazione in aula, il valore infatti è cresciuto del 16% passando dal 33% al 49%. Figura 17: Gli ostacoli all adozione di progetti formativi in e-learning S ca rsa in fo rm a z io ne sull'e -le a rn in g 13 S ca rsa fid ucia ne ll'e -le a rn in g 6 S ca rsa d ota z ione ICT 15 P re fe re nz a a ula 49 M a nca nz a d i pe rso na le qua lifica to 11 Asse n z a di fo ndi Oltre la metà degli intervistati è intenzionata o probabilmente intenzionata a sviluppare ulteriormente le attività di e-learning nel futuro. Il 44% infatti si dichiara intenzionato a prevedere nuovi sviluppi delle attività, contro un 20% che si dichiara invece non interessato, e un 39% che ammette che con tutta probabilità vi saranno nuovi sviluppi. 14

15 Figura 18: Previsione di sviluppo di attività in e-learning NO 20% Probabilmente si 36% SI 44% SI Probabilmente si NO La volontà di sviluppare l attività formativa in e-learning è condivisa a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione, con una concentrazione massima per Agenzie, Enti ed Istituti del 63%, con un 56% e 53% rispettivamente per PAC e Regioni. La percentuale di intervistati che dichiarano di non prevedere sviluppi in ambito e-learning è più alta (30%) tra le Province: va notato, però, che anche in questo comparto prevale complessivamente la previsione positiva (33%) o l intenzione (37%) di sviluppare ulteriormente l attività formativa in e-learning. Figura 19: Previsione di sviluppo di attività in e-learning per enti Regione 0% 47% 53% Provincia 30% 37% 33% P.A. Centrale 11% 33% 56% Comune 29% 32% 39% Altro 0% 38% 63% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Si probabilmente si No Altro Comune P.A. Centrale Provincia Regione No 0% 29% 11% 30% 0% probabilmente si 38% 32% 33% 37% 47% Si 63% 39% 56% 33% 53% Decisamente interessante la quota destinata alla realizzazione/aumento di nuovi corsi sviluppati ad hoc in base alle esigenze della propria utenza. Questi infatti vanno da un 33% delle Province, ad un 24% di Regioni e Pubbliche Amministrazioni Centrali. 15

16 Tabella 2: Aree di sviluppo dell attività in e-learning (più di una risposta) P.A.C. Regione Provincia Comune Altro Totale acquisto di nuovi corsi a catalogo 24% 8% 14% 21% 13% 18% acquisto di nuovo hardware 6% 12% 5% 2% 0% 5% acquisto di nuovo software 9% 12% 5% 2% 13% 7% aumento di licenze per hardware in asp 0% 4% 0% 2% 0% 1% aumento n.di utenti 18% 16% 24% 17% 27% 19% implementazione di nuovi servizi 9% 16% 19% 14% 13% 14% modifiche alla piattaforma 9% 8% 0% 10% 7% 7% sviluppo/aumento di nuovi corsi sviluppati ad hoc 24% 24% 33% 31% 27% 28% Altro elemento interessante è quello relativo al peso attribuito all acquisto di nuovi corsi a catalogo, che va dall 8% delle Regioni al 24% delle PAC, ed all aumento del numero di utenti dal 16% delle Regioni al 27% degli altri enti. Si amplia sempre di più la dotazione hardware e software. La disponibilità di un PC per ciascun addetto sta divenendo una realtà a tutti i livelli della Pubblica Amministrazione. Realtà come quelle delle Province e delle Regioni, infatti, hanno ormai consolidato il rapporto 1 a 1 tra addetto e dotazione hardware (PC). Rapporto questo, confermato anche dall 80% dei Comuni. Figura 20: Rapporto tra addetti e n. di PC 120% 100% 80% 27% 0% 0% 20% 20% 60% 40% 73% 100% 100% 80% 80% 1 a 2 1 a 1 20% 0% PAC Regioni Province Comuni Altro 16

17 L UNIVERSITÀ Il contesto italiano 1. Introduzione L indagine svolta nel 2006 si è focalizzata sulle università italiane con l obiettivo di osservare l evoluzione delle tendenze relative alla diffusione di attività in e-learning presso gli atenei. L indagine condotta quest anno si è articolata in due momenti: da un lato è stato visitato il sito di ciascuna delle 77 università italiane con l intento di verificare quanto gli atenei utilizzino il sito web per descrivere e promuovere le proprie attività di e-learning, dall altro sono stati analizzati i risultati forniti da 26 università, corrispondenti al 34 % del totale. Accanto all analisi dei portali delle università, l Osservatorio del 2006 ha preso in considerazione una nuova presenza nel settore dell istruzione: le università telematiche. In questo caso ci siamo limitati a fotografare questa realtà emergente, visitando i siti di questi atenei e riassumendo l offerta formativa e le modalità di erogazione proposte. 2. Viaggio tra i portali delle Università italiane Il monitoraggio dei portali delle 77 università italiane è stata effettuato coerentemente con quanto svolto nelle due precedenti edizioni dell Osservatorio. La rilevazione è stata ripetuta nel 2006 per valutare lo sviluppo dei percorsi in modalità e-learning offerti dai diversi atenei e promossi sui portali. Si è trattato quindi di un analisi di tipo quantitativo condotta con l obiettivo di censire non solo le iniziative di formazione a distanza, ma anche le strutture e gli strumenti utilizzati nella gestione/erogazione dei percorsi. Questo tipo di indagine ha analizzato le strutture, i centri di ateneo e i dipartimenti che propongono percorsi formativi online, ha evidenziato l esistenza di portali di accesso alle attività di e-learning, specificandone la URL, ha rilevato il tipo di piattaforma utilizzata per l erogazione dei percorsi formativi a distanza e ha differenziato le diverse modalità di erogazione della didattica a distanza. Anche quest anno l indagine sui portali ha confermato quanto già evidenziato dalle ricerche precedenti, ovvero un peso e una visibilità diversa che le università attribuiscono alle attività di e-learning nelle presentazioni su web. In alcuni siti, infatti, risultano ben evidenti in homepage i link che rimandano direttamente alle pagine dedicate all e-learning, permettendo così un analisi immediata e approfondita sia dell offerta in e-learning che delle tecnologie utilizzate e dei servizi. Dall analisi eseguita risulta che solo 9 atenei che includono nella propria offerta formativa le attività di e- learning, presentano nel menu di navigazione nella homepage del proprio sito un riferimento diretto all offerta di corsi in e-learning e comunque a una generica definizione di didattica online. In questi casi l elearning viene valorizzato sui portali delle università e proposto come parte integrante dell offerta formativa globale dell ateneo. Altri 12 atenei permettono un accesso piuttosto veloce alle iniziative formative legate all e-learning. Sui siti di queste università di arriva alle proposte online cliccando sulla sezione didattica presente in homepage. Negli altri siti universitari risulta, invece, molto difficoltoso accedere alle indicazioni relative ai progetti e alle attività di e-learning: in questi casi le informazioni relative alle iniziative formative a distanza sono state reperite utilizzando, se disponibili, i motori di ricerca interni ai siti stessi. I risultati ottenuti hanno portato nella maggior parte dei casi a centri o strutture di ateneo dedicate, da cui è stato possibile desumere l offerta formativa e le altre informazioni relative alla modalità di erogazione, alla piattaforma utilizzata etc. Risulta chiaro che non tutti gli atenei dedicano piena visibilità a questa modalità formativa a causa sia della mancanza di chiarezza delle informazioni fornite, che della tortuosità del percorso da effettuare tra i link dei vari dipartimenti, per giungere alle informazioni desiderate. 17

18 Figura 21: Indagine sui portali: visibilità dell e-learning Indagine sui portali: visibilità dell'e-learning non offrono e- learning 11% da homepage 12% dalla sezione "didattica" 16% tramite motore di ricerca 61% 2.1. Offerta di percorsi e-learning L indagine sui portali ha esaminato l offerta complessiva di formazione a distanza degli atenei, considerando le tre categorie di: o e-learning o teledidattica o didattica web enhanced (ICT a supporto della didattica tradizionale). Sulla base di questa premessa possiamo affermare che, sulla base di quanto dichiarato sui siti web, circa l 89% degli atenei italiani include nella propria offerta formativa proposte di formazione a distanza, considerata nelle sue diverse declinazioni. Questo dato si riferisce alla visibilità data dalle università stesse ai propri corsi in e-learning e si discosta da quanto emerso dalle interrogazioni rivolte ai referenti per l e-learning degli atenei tramite questionario online. Sul totale delle università italiane, secondo quanto dichiarato sui siti, ormai solo 8 università non propongono formazione veicolata da metodologie ICT. L offerta formativa riguarda soprattutto le discipline tecniche, economiche e scientifiche. Tuttavia, anche le facoltà umanistiche stanno incrementando la propria offerta relativa alla formazione a distanza e all e-learning nei Corsi di Laurea e nei percorsi di formazione postuniversitaria. Per quanto riguarda i percorsi formativi in e-learning puro le università che segnalano tale attività nel proprio portale sono 53 su 77, pari al 68.8% del totale degli atenei. Comparando i dati emersi dall analisi svolta nel 2006 con quelli dell anno precedente, risulta che quest anno ulteriori 9 atenei hanno dato visibilità sul Web alle attività di e-learning proposte, La diffusione dell e-learning propriamente detto risulta quindi in netto aumento rispetto agli anni precedenti, infatti si passa dal 32% di atenei italiano che utilizzavano questa modalità formativa nel 2004 al 57% rilevato nell indagine del 2005 per arrivare al dato emerso nel 2006, pari al 68.8%. L offerta di attività in teledidattica riguarda nel complesso 31 atenei, 24 dei quali, pari al 77.5%, affiancano questa modalità erogativa all e-learning puro. Mentre nelle precedenti ricerche si evidenziava un notevole tasso di incremento degli atenei che utilizzano la teledidattica (10 nel 2004 e 28 nel 2005), nel 2006 il numero di atenei che impiegano la teledidattica si alza di sole sue unità, passando ad un totale di 31 università. La didattica web enhanced, ovvero il supporto ICT alla didattica tradizionale si afferma sempre più negli atenei italiani, il 52% delle università offre sul proprio portale questa tipologia di servizi. 18

19 Figura 22: Indagine sui portali: modalità di erogazione Indagine sui portali: modalità di erogazione e-learning teledidattica supporto ICT alla didattica 3. Il questionario per le università Il questionario rivolto alle università è stato sviluppato con particolare attenzione agli aspetti che dovrebbero definire l impegno strategico e organizzativo di un ateneo attivo nel campo dell e-learning. Tutti gli atenei italiani sono stati chiamati a rispondere; il questionario è rimasto aperto sul sito del Politecnico di Milano per circa 1 mese. 26 università su di un totale di 77, il 34% quindi, hanno collaborato rispondendo al questionario. Figura 23: Il questionario per le università: il campione Il questionario per le università: il campione 50% 45% 45% 44% 40% 35% 34% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Campione 2004 Campione 2005 Campione

20 3.1. Il panorama italiano Sintetizziamo qui le notizie più interessanti emerse dall analisi delle risposte fornite al questionario: - è aumentato il numero delle università italiane che offrono e-learning: sono passate dal 73% del 2003, all 83% del 2004, all 85% dello scorso anno accademico, 92% circa nel le università dotate di un proprio centro per l e-learning, rispetto al campione che fornito le risposte nel 2006 risultano essere circa il 73%; - le diverse modalità di erogazione di formazione a distanza hanno mostrato un netto incremento quantitativo: tra il 2004 e il 2005, infatti, l e-learning propriamente detto è passato dal 32% al 57%, scavalcando d un balzo la soglia del 50%; e contemporaneamente sono aumentate anche la teledidattica (dal 13% al 36%) e la didattica web enhanced, ovvero quella tradizionale che usa la rete per migliorare il servizio fornito (dal 6% al 14%). Nel 2006 osserviamo che ben 24 università del campione offrono percorsi di e-learning (puro o blended), mentre 15 università rispondono di utilizzare la teledidattica. Anche il supporto ICT alla didattica tradizionale coinvolge 24 università del campione rispondente al questionario. Tabella 3: Il questionario online: parametri di confronto Indicatori Osservatorio 2003 Osservatorio 2004 Osservatorio 2005 Osservatorio 2006 Università che 72,2% 83% 85% 92% offrono e-learning Centro di ateneo 26% 57% 82% 73% Piattaforma inhouse 55% vs 17% 24% vs 38% 26% vs 35% 16% vs 8% vs outsourcing Principali difficoltà Diffidenza verso Diffidenza e scarsa Scarse risorse umane Diffidenza e scarsa all adozione metodologie poco informazione e formazione informazione sperimentate Scarse risorse Diffidenza e scarsa Mancanza di umane specifiche Alti costi informazione riconoscimento dell impegno didattico a livello di carriera Principali motivazioni l adozione Qualità didattica per Efficacia di apprendimento Flessibilità efficienza Qualità didattica ed Qualità didattica Flessibilità ed efficienza Flessibilità efficienza Qualità didattica Un altro dato fondamentale riguarda le piattaforme utilizzate nell erogazione dei corsi in e-learning: le indagini svolte gli anni scorsi hanno evidenziato un andamento altalenante nell acquisizione delle piattaforme per la gestione dei servizi e-learning: così, il rapporto fra quelle acquisite sul mercato e quelle prodotte all interno è stato 55% vs 17% nel 2003, 24% vs 38% nel 2004, e 26% vs 35% del La ricerca condotta nel 2006 ha rilevato un inversione di tendenza, mostrando una maggiore percentuale di atenei che producono al proprio interno una piattaforma dedicata ai servizi di e-learning. Appare interessante segnalare che alla domanda relativa alla tipologia di piattaforma, circa il 43% delle università ha indicato di utilizzare una piattaforma opensource. Come già evidenziato nelle precedenti edizioni dell Osservatorio, anche quest anno abbiamo messo in evidenza le principali difficoltà e le principali motivazioni legate all adozione delle modalità formative a distanza: 3.2. La motivazione dei docenti. Le principali motivazioni di adozione della modalità formativa a distanza emerse nelle scorse edizioni dell Osservatorio vengono confermate anche quest anno e sono imputabili alle particolari caratteristiche di flessibilità tipiche dell e-learning. La qualità dei contenuti e dei servizi dei corsi e-elarning consolida anche nell indagine del 2006 la sua posizione e risulta essere tra i principali motivi che favoriscono l adozione della formazione a distanza. A fronte dei numerosi vantaggi che spingono gli atenei che hanno partecipato all indagine ad adottare percorsi in e-learning, anche quest anno si registrano ancora numerosi ostacoli e difficoltà nel compiere scelte legati a questa modalità formativa ed 20

21 Figura 24: Il questionario online: motivazioni di utilizzo dell e-learning Motivazioni utilizzo e-learning Numerosità ass Aumento flessibilità ed efficienza Aumento qualità didattica Aumento popolazione studente Strategia imposta dall'ateneo Immagine dell'ateneo Altro Esiste ancora ed è ancora molto diffusa (nel 77% degli atenei del campione) una certa diffidenza e una scarsa informazione da parte del corpo docente relativamente alle potenzialità dell e-learning, che rimane una barriera presente e rilevata ogni anno. E importante evidenziare che a fronte di questo ostacolo, così difficile da superare, nessun ateneo ha considerato l eventuale minor efficacia di questa modalità formativa come un possibile ostacolo all adozione di iniziative in e-learning. Proseguendo la linea tracciata nella ricerca condotta lo scorso anno, anche in questa edizione dell Osservatorio abbiamo indagato le motivazioni legate all eventuale riconoscimento dell impegno didattico online a livello di carriera. 14 università rispondono che la mancanza di tale riconoscimento costituisce un effettivo ostacolo all adozione di soluzioni e-learning. Inoltre, alla domanda posta nel questionario: Sono previste forme di incentivo e supporto che motivino il docente all'impiego dell'e-learning? una sola università tra quelle componenti il campione risponde che tale riconoscimento è legato alla carriera. 21

22 Figura 25: Il questionario online: ostacoli all adozione di progetti e-learning Ostacoli all'adozione di progetti e-learning Numerosità ass Alti costi d'investimento Alti costi gestione Carenza di competenze Diffidenza Carenza di risorse umane Assenza di strategia Mancanza di progettazione Mancanza di gratificazione Minor efficacia Altro Come elemento di novità rispetto alle altre indagini, quest anno abbiamo chiesto ai diversi atenei di individuare, tra alcune possibilità, gli elementi di successo di un percorso e-learning: 22 università considerano il supporto al docente/tutor il principale elemento di successo, ancora una volta emerge la qualità dei contenuti, segnalata da molti atenei accanto alla qualità dell instructional design. Non meno importante appare la strategia di ateneo e il coinvolgimento degli organi istituzionali, elemento individuato da 17 università. Figura 26: Il questionario online: gli elementi di successo di un percorso in e-learning Elementi di successo 25 Numerosità ass Strategia di Ateneo Monitoraggio Immagine dell'istituzione Supporto ai docenti Formazione dei docenti 22

23 4. Le Università telematiche. L Osservatorio del 2006 ha fotografato la realtà delle Università telematiche presenti sul territorio nazionale, in quanto accreditate, mappando quanto emerge dall attività di monitoraggio dei siti di riferimento. In particolare abbiamo evidenziato l offerta formativa, i costi di iscrizione e frequenza e le modalità formative proposte.. Tabella 4: Le università telematiche Università Decreto ministeriale Offerta formativa Sito Università Telematica D.M del 10/5/2006 Corsi di laurea: delle Scienze Umane Facoltà di (UNISU) giurisprudenza Facoltà di economia Facoltà di scienze politiche: Facoltà di scienze della formazione Università Telematica Leonardo da Vinci (Unidav) Pegaso telematica Università D.M. del 10/5/2006 D.M del 20/04/2006 Corsi di laurea: Facoltà di scienze manageriali: Facoltà di scienze dei beni culturali: Facoltà di scienze della formazione: Facoltà di giurisprudenza Facoltà di psicologia Corsi post laurea: Corsi di formazione: English Adventures - Corso di Inglese on-line Corsi di laurea: Facoltà di scienze della formazione Facoltà di giurisprudenza Corsi di Perfezionamento: Master Giustino Fortunato D.M. del 13/04/2006 Corsi di laurea: Facoltà di giurisprudenza Universitas mercatorum D.M. del 10/05/2006 Corsi di laurea: Facoltà di economia Unitel D.M. del 8/05/2006 Corsi di laurea: Facoltà di architettura e design industriale: Facoltà di agraria: Facoltà di scienze motorie: non attivo IUL Italian University Line DM del 2/12/2005 Corsi di laurea: Facoltà di scienze della formazione Corsi post laurea: Master di I livello 23

24 e-campus DM del 30/1/2006 Corsi di laurea: Facoltà di giurisprudenza: Facoltà di ingegneria: Facoltà di psicologia: Facoltà di lettere: Università telematica DM del 7/5/2004 Corsi di laurea TELMA UNITELMA Facoltà di economia Facoltà di giurisprudenza Corsi di laurea specialistica Facoltà di economia Facoltà di giurisprudenza Master di I livello Facoltà di giurisprudenza Master di II livello Facoltà di giurisprudenza Università telematica Guglielmo Marconi DM del 01/04/2004 Corsi di laurea Facoltà di giurisprudenza Facoltà di Lettere Facoltà di economia Facoltà di scienze e tecnologie applicate Facoltà di scienze della formazione Facoltà di scienze sociali Corsi di laurea specialistica Facoltà di giurisprudenza Facoltà di Lettere Facoltà di economia Facoltà di scienze e tecnologie applicate Corsi di laurea magistrale Facoltà di giurisprudenza Corsi post laurea: Master di I livello Uninettuno D.M 12/5/2005 Corsi di laurea Facoltà di economia Facoltà di giurisprudenza Facoltà di lettere Facoltà di psicologia Facoltà di ingegneria non attivo

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