Strumenti e soluzioni IRB per le banche medie e piccole
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- Giuliana Pasquali
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1 Riservato e confidenziale Strumenti e soluzioni IRB per le banche medie e piccole IL RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING Roma, 26 giugno 2012
2 OBIETTIVI DEL DOCUMENTO Contenuto del prossimo capitolo: A chi conviene adottare sistemi IRB? Soluzioni IRB per le banche medie e piccole Conclusioni 2 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
3 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Contesto di riferimento 1 Le istituzioni la Banca d'italia indicava qualche anno fa di attendersi che tutti i gruppi bancari italiani con patrimonio tier 1 consolidato superiore a.3/mld. adottino gli approcci basati sui modelli interni.e quindi che i modelli avanzati erano suggeriti per le banche di dimensioni maggiori 2 Il mondo accademico Il Prof. Resti, in un suo articolo di qualche anno fa Ho considerando nell Unione Europea le banche gruppo 2 (regionali e specializzate), verificando che il risparmio di capitale sarà del 23% per gli istituti che hanno il sistema dei rating interni...e quindi che i modelli avanzati erano convenienti per un ampia platea di banche anche di dimensioni minori 3 CRIF In base alla nostra esperienza progettuale siamo dell opinione che l adozione di sistemi di rating interno sia conveniente praticamente per tutti i soggetti operanti nel settore del credito, tanto più che il contesto si è evoluto e che si sta via via acquisendo consapevolezza dei benefici gestionali che ne può trarre il singolo istituto e il sistema nel suo complesso. 3 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
4 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Posizione dell organo di vigilanza Di questa evoluzione ne è consapevole in primo luogo Banca d Italia 1 che più di recente ha affermato. Le piccole banche valutano il merito di credito utilizzando in misura significativa le informazioni raccolte dal rapporto diretto con i clienti e dall inserimento nelle comunità di appartenenza Riguardo al modello piccole banche il primo limite è che il grado di efficienza con cui questa tipologia di intermediari alloca le risorse è fortemente influenzato dal contesto esterno. Accanto al localismo virtuoso esiste anche un localismo pericoloso, che si manifesta quando la banca è catturata dal territorio di appartenenza e perde la capacità di valutare efficacemente il profilo di rischio della clientela. Le piccole banche che hanno dato maggior prova di dinamismo hanno fornito un sostegno importante all economia; esse rischiano tuttavia di perdere i vantaggi del localismo senza essersi dotate degli strumenti necessari a governare l incremento dimensionale. banche grandi e piccole devono porsi il problema della combinazione più efficace di informazioni qualitative, dati quantitativi, analisi prospettiche. Si tratta di un integrazione che può essere assicurata solo da risorse umane qualificate, un assetto organizzativo equilibrato e flessibile, adeguati meccanismi di governo. (1) Credito e valutazione del rischio, Intervento di Stefano Mieli, Direttore centrale per la Vigilanza Bancaria e Finanziaria Banca d Italia, Milano, ( Marzo Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
5 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Alcune evidenze empiriche La qualità dell esposizione delle varie tipologie di Istituzioni bancarie e creditizie è rilevabile anche attraverso la classificazione del rischio rilevata dal Credit Bureau Score di CRIF sul portafoglio in essere a maggio del Esiste una correlazione inversa tra RISCHIO e DIMENSIONE 5 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
6 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Alcune evidenze empiriche Esposizione Cluster Banche Piccole Esposizione Mercato 16% 16% 13,6% 12% 8% 4% 4,6% 3,6% 6,5% 9,8% 7,4% 9,1% 9,9% 10,2% 9,0% 11,9% 8,7% 2,3% 3,0% 3,9% 12% 8% 4% 5,9% 2,9% 5,4% 7,6% 6,4% 5,3% 5,7% 10,1% 10,8% 12,1% 3,9% 3,6% 6,6% 0% A B C D E F G H I L M N O P 0% A B C D E F G H I L M N O P 24,5% 45,6% 29,9% 21,8% 38,3% 39,9% Rischio alto Rischio medio Rischio basso Rischio alto Rischio medio Rischio basso Il Cluster di Banche Piccole ha una quota di esposizione ad alto rischio leggermente più elevata di quella del Sistema territoriale di riferimento Fonte: elaborazioni CDS su dati Eurisc (SIC di CRIF) 6 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
7 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Alcune evidenze empiriche Esposizione Cluster Banche Piccole CONDIVISI Esposizione Cluster Banche Piccole ESCLUSIVI 16% 20% 12% 13,3% 13,2% 12,8% 16% 16,5% 14,1% 8% 4% 5,5% 4,5% 8,7% 9,0% 9,5% 8,8% 8,8% 4,9% 12% 8% 4% 5,7% 4,8% 5,0% 3,2% 3,3% 3,1% 2,4% 11,2% 9,4% 4,8% 7,2% 9,3% 0,6% 0,1% 0,2% 0% A B C D E F G H I L M N O P 0% A B C D E F G H I L M N O P 32,0% 53,4% 14,6% 13,7% 34,4% 51,9% Rischio alto Rischio medio Rischio basso Rischio alto Rischio medio Rischio basso La clientela condivisa è 2 volte più rischiosa di quella esclusiva Fonte: elaborazioni CDS su dati Eurisc (SIC di CRIF) 7 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
8 A CHI CONVIENE UTILIZZARE I SISTEMI IRB AVANZATI? Esiste quindi una palese convenienza anche per gli istituti di dimensioni minori ad adottare un sistema di rating interno avanzato. Riteniamo altresì che la dimensione della Banca ostacoli il passaggio a sistemi avanzati per la difficoltà a soddisfare i principali requisiti : Dati IT/Sistemi Organizzazion e La messa a punto di sistemi di rating interni richiede la presenza di serie storiche consistenti (5-7 anni), di elevata qualità e opportunamente organizzati in data base specifici (DWH del credito) I processi derivanti dai sistemi di rating interno devono poter assicurare l integrità dei dati processati, la tempestività e la diffusione alle aree organizzative e funzionali interessate. La banca deve adottare un assetto organizzativo e funzionale compliant : funzioni di risk management, validazione, verifica integrità dei dati, etc.. Quali le possibili soluzioni? 8 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
9 OBIETTIVI DEL DOCUMENTO Contenuto del prossimo capitolo: A chi conviene adottare sistemi IRB? Soluzioni IRB per le banche medie e piccole Conclusioni 9 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
10 LE SOLUZIONI IRB PER LE BANCHE MEDIE E PICCOLE Riteniamo che gran parte delle barriere all approccio IRB, legate alle piccole dimensioni degli istituti possano essere superata da una logica di outsourcing di processi e funzioni. In modo particolare riteniamo possibile supportare le banche di medie e piccole dimensioni attraverso un servizio di RISK Management in outsourcing che permetterebbe di acquisire immediatamente: Dati e architetture dati Competenze analitiche e di gestione del rischio Processi e soluzioni IT 10 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
11 RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING Framework metodologico proposto Obie?vo Global Risk Management-Credit & Rating Policies Credit Policy Rating policy Decisioning tools Fornire le linee guida operative che supportino tutte le attività che generano rischio di credito Valutare/stimare i credit risk parameters Costruire gli strumenti che rendano operativi i modelli (di Rating/PD, risk based pricing) Selezione delle controparti Rating della controparte/pd Motori di calcolo Struttura dell operazione Recovery Rate Algoritmi batch Credit Risk Reporting (KPI, Tableau de bord) 11 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
12 CREDIT POLICY: PRINCIPI GUIDA DELLE POLITICHE DI CREDITO Struttura dell impianto complessivo e contenuti delle politiche di credito Struttura complessiva delle Policy Regole chiave Descrizione Definire le regole chiave della Banca: assumere le adeguate garanzie, governare il pricing coerentemente con il rischio Indicazioni di governo del posizionamento creditizio in funzione della visione micromacroeconomica dell anno di riferimento (es. estero, valuta, etc.) Previsioni settoriali View di settore con definizione priorità di intervento sulla base delle prospettive di miglioramento/peggioramento del rischio Indirizzi Creditizi di settore Linee guida di sviluppo settoriale (conservativo/espansivo) in funzione di outlook di mercato e del posizionamento attuale di rischio di portafoglio Indicazioni di controparte Politiche creditizie per tipologia di Clientela in funzione delle caratteristiche delle controparti (rischio, settore, etc.) Indirizzi sulla concessione del credito e di acquisizione dei fattori mitiganti per forme tecniche di breve e medio lungo termine 12 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
13 RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING: CREDIT POLICY Possibili ambiti di collaborazione Obiettivo: Definire le politiche di credito che devono essere usate come reference per l esecuzione dei processi di credito, in termini di linee guida operative a supporto delle attività giornaliere degli operatori del credito. Cosa dovrebbe fare il Credit Risk Dept. (CRD): Cosa potrebbe fare CRIF: Definire e produrre la credit policy (politica d accettazione e di collection), in accordo con il risk appetite e lo strategic plan della banca Proporre cambiamenti alla credit policy Analisi d impatto (sia a livello micro che di portafoglio): ü ü Valutazioni d impatto su cambi di parametri di politica d accettazione, revisione e recupero Determinazione di cut-off e impatto sui tassi di accettazione, revisione e recupero Outlook di mercato sui settori di attività (PD settoriali della CRIF Rating Agency) Cosa NON dovrebbe fare il CRD: Definire il risk appetite della banca ü target di perdita attesa ü limiti di esposizione massima Chi dovrebbe farle: CDA, alta direzione Utente finale: Uff. Crediti, uff. recupero crediti 13 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
14 RATING POLICY: COSTRUZIONE DEL DWH DEL CREDITO Data model dei processi di rating interno Costruzione del DWH del credito iiiidati andamentali Interni (EURISC) iiiidati andamentali Interni (Conti correnti, dipartimentali, ecc.) iiiidati andamentali Esterni (EURISC) iiiidati andamentali Esterni (Ce.Ri) Dati economici/ Patrimoniali Bilanci (no retail) Dati economici/ Patrimoniali Unico (retail) Dati Socio Demografici (no aziende) Dati da procedure di recupero (incassi costi) Dati profilo azienda / esponenti (no privati) Implementabile direttamente da CRIF Acquisibile da CRIF 14 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
15 RATING POLICY: SVILUPPO DEI MODELLI DI STIMA DELLA PD Processo di stima della PD 1 Costruzione archivi di sviluppo 2 3 Realizzazione suite Modelli Mappatura PD/ e funzioni di stima della PD Master scale Costruzione dei campioni di sviluppo A B C D Modelli Andamentale Interno Andamentale Esterno Rating Bilanci (no retail) Rating Visure (no privati) Stima PD PD SME = f(a,b,c,d) PD SB = f(a,b,d) PD Ind. = f(a,b,e) RISK CLASS Classi di Rating AAA AA... BBB BB PD 0,03% 0,05%... 1,05% 2,50% E Rating Socio Demografico Implementabile da CRIF Implementabile da CRIF 15 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
16 RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING: RATING POLICY Possibili ambiti di collaborazione Obiettivo: Fornire alle operations strumenti di credit risk management come supporto alle decisioni in ogni fase del ciclo del credito (origination, monitoring, collections) Cosa dovrebbe fare il CRD: Fornire la conoscenza del business dell Istituto, dell operatività, delle policy rules; Supportare lo sviluppo dei modelli integrando considerazioni operative; Approvare il modello di scoring Cosa potrebbe fare CRIF: Sviluppare e validare le scorecards (application, comportamentali, collection) Monitorare efficacia (performance e stabilità) nel tempo Maintenance & monitoring delle scorecards (fine tuning, risviluppo..) Cosa NON dovrebbe fare il CRD: Prendere le decisioni di credito Implementare lo score Calcolare lo score Chi dovrebbe farle: Direzione crediti CRIF o IT CRIF o IT Utente finale: Uff. Crediti, uff. recupero crediti 16 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
17 SCORING & DECISIONING TOOLS Design del processo di credit application CLIENTE Cliente Retail PMI Data Entry Controlli - Dati obbligatori - Validazione dei valori - Cross-checks Databases & Applications Credit Bureaus Sistemi esterni Sistemi interni Scoring/Rating Creazione dei pools Calcolo dello score/pd Acquisizione dati Validazione dei dati Integrazione dei dati Modelli di scoring di accettazione dossier Decisione di credito Risposta al cliente Account opening Decisione PD RBP Risk Based pricing Esecuzione delle strategie Notifica dei risultati - - Lettera - Stampa del contratto Storage Registrazione del cliente Registrazione del contratto Decisione di credito Automatica Manuale Overrides Pricing, stretegie e regole - Regole di esclusione - Regole di rifiuto - Prezzo operazione 17 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
18 RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING: SCORING & DECISIONING TOOLS Possibili ambiti di collaborazione Obiettivo: Fornire al CRD gli strumenti IT necessari per lo sviluppo e l implementazione dei sistemi di rating, l esecuzione delle strategie e delle policy rules, la generazione del reporting. Cosa dovrebbe fare il CRD: Fornire i Business Requirements Eseguire User Acceptance Tests Cosa potrebbe fare CRIF: Fornire Soluzioni di decisioning che aiutano gli istituti a costruire applicazioni flessibili in outsourcing o anche in house: ü Input/output PEF gestionali interni (dispatcher) ü Data model ü Motori di calcolo ü Toolset analitico per lo sviluppo/validazione e monitoraggio dei modelli di scoring Cosa NON dovrebbe fare il CRD: Scrivere le specifiche tecniche Implementare i modelli nei sistemi Chi dovrebbe farle: CRIF e/o IT CRIF e/o IT Utente finale: CRIF e/o IT 18 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
19 CREDIT RISK REPORTING: VISTA INTERNA Evoluzione dei principali Key Risk Indicator Stock recupero M (R1-R5) Performance del recupero ,7% 3,7% 4,0% 4,3% 4,4% 4,2% 4,0% 4,2% 3,9% 3,9% 3,6% 3,2% 3,6% 3,6% gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 Stock recupero (ritardo da 1 a 5 mesi- montante) Stock recupero / inessere totale (% montante) Evoluzione del costo del rischio Costo del rischio cumulato e % inessere 0,68% 0,70% 0,80% 0,75% 0,77% 0,77% 0,74% 0,75% 0,79% 0,77% 0,70% 0,67% ,40% 0,34% 5 0 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 Costo del rischio cumulato (montante) Costo del rischio cumulato / inessere (%) 19 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
20 CREDIT RISK REPORTING: VISTA ESTERNA Massimizzazione dell utilizzo informazione esterna Trend e qdm Top Finanziarie Parabancario Altre Banche Altre Finanziarie Top Banche Altre Banche Specializzate Mutui Prestiti Personali Andamento delle QdM della domanda Finanziarie Top stabili in testa, ma Parabancario e soprattutto le Altre Banche incalzano A soffrire sono le Altre Finanziarie Variazione della domanda (pratiche) rispetto a 08Q1 Mutui ipotecari Andamento delle QdM della domanda Riprendono le Banche Top dopo un anno di flessione, all opposto di quanto evidenziano le Altre Banche Lieve ripresa delle Specializzate Mutui, dopo tre trimestri in calo Insolvenze (Bad Rate 3+) 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 Rischio Livelli del Prestiti Personali Mercato 1,5 Mutui Ipotecari 7% Altre Finanziarie 1,4 49% 1,3 1,2 Top Banche 1,1 Top Finanziarie 41% 1,0 0,9 0,8 12% 39% 20% Altre 32% 0,7 Specializzate Altre Banche Banche Parabancario 0,6 Mutui Insolvenze (Bad Rate 3+) 0,0 0,5-50% - 40% - 30% - 20% - 10% 0% 10% 20% 30% - 25% - 15% - 5% 5% 15% 25% Trend erogato Trend erogato Dinamiche territoriali Gestione insolvenze 1,1 Rischiosità in domanda 1 Mappa rischiosità in domanda e tassi di crescita per singole province Mercato Mercato 1 Ulteriore analisi? Province meno colpite dalla congiuntura su cui aprire 0,9-10% 0% +10% +20% Insolvenze (bad rate 3+) 2 1 Mappa insolvenze e tassi di crescita per singole province Mercato Mercato Verificandone le performance recenti 0,4-10% 0% +10% +20% Efficienza (insolvenza cumulata) 2,5 2,7 2,9 3,1 Cluster B 3,3 3,5 3,7 Efficacia (% di recupero) 10% 20% 30% 40% 50% 55% 50% GAP 45% Istituto -2,3% Alfa 40% Top Performer 35% Mercato Cluster A Cluster D Cluster C 30% 25% 20% 15% Andamento dell efficacia (% di recupero per mese di entrata in insolvenza) 20XX- 9 20XX XX XX YY- 1 20YY- 2 20YY- 3 20YY- 4 Trend dell erogato Trend dell erogato 20 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
21 RISK MANAGEMENT IN OUTSOURCING: REPORTING Possibili ambiti di applicazione Obiettivo: Fornire al Top Management (Board of Directors, CEO, etc.) reporting accurato e tempestivo da utilizzare come cruscotto direzionale e di pilotaggio dell attività Cosa dovrebbe fare il CRD: Analizzare il reporting periodico (ad es. Distribuzioni del mercato/prodotto; distribuzione per classi di Rating/Scoring; Vintage Analysis; Concentration Analysis; etc. Richiedere Analisi ad hoc (ad es. Focus su specifici settori di attività o specifici prodotti ) Fornire la conoscenza del business dell Istituto, dell operatività, delle policy rules; Cosa potrebbe fare CRIF: Realizzare il reporting periodico (Distribuzioni del mercato/ prodotto; distribuzione per classi di Rating/Scoring; Vintage Analysis; Concentration Analysis); Arricchire la base dati dell Istituto con informazioni esterne Effettuare analisi di benchmarking/performance Fornire template di reporting, sia con vista esterna e interna Cosa NON dovrebbe fare il CRD: Reporting sulle vendite Reporting sulla struttura dei costi Chi dovrebbe farle: Direzione commerciale Controllo di gestione Utente finale: Top Management 21 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
22 OBIETTIVI DEL DOCUMENTO Contenuto del prossimo capitolo: A chi conviene adottare sistemi IRB? Soluzioni IRB per le banche medie e piccole Conclusioni 22 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
23 Conclusioni (1/2) CARATTERISTICHE GENERALI DELLA SOLUZIONE Il servizio verrà offerto in una logica di trasparenza e, quindi, di trasferimento di know how basato sul training delle funzioni interessate Gli strumenti di analisi forniti (reports di monitoraggio) metteranno gli istituti in grado di aumentare il presidio dei processi del credito (erogazione, monitoraggio, recupero, ecc.); CRIF supporterà gli istituti nella lettura delle analisi e nella impostazione delle azioni; 23 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
24 Conclusioni (2/2) IN SINTESI Esistono motivazioni di convenienza regolamentare e gestionale affinché anche le banche di dimensioni più contenute adottino sistemi di rating interno avanzato I limiti derivanti dalle dimensioni dell istituto nell adottare tali logiche possono essere in parte superati adottando un approccio in di Risk Management in Outsourcing CRIF è in grado di supportare gli istituti di piccole e medie dimensioni a sviluppare e gestire una funzione di Risk Management forte anche della possibilità di creare e alimentare DWH del Credito di Istituto sulla base dai dati già contribuiti ad EURISC. 24 Riservato e confidenziale - 26 giugno RSK_DC_DC
25 Analytics & Business Consulting Crif Decision Solutions Via M. Fantin Bologna Tel.: Fax.: Riservato e confidenziale d.capuzzo@crif.com
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