IL RUOLO DI AIPO PER LO SVILUPPO DELLA NAVIGAZIONE INTERNA

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1 IL RUOLO DI AIPO PER LO SVILUPPO DELLA NAVIGAZIONE INTERNA Ing. Marcello Moretti Resp. Area Tecnica - AIPo Navigazione Lombarda Modena, 4 aprile 2011

2 L Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) è un Ente strumentale delle Regioni attraversate dal Fiume Po E stata istituita nel 2003 e ha assunto le funzioni assegnate nel 1956 al Magistrato per il Po, organo del Ministero per i Lavori Pubblici

3 Art. 4, comma 2 dell Accordo Costitutivo dell AIPO del L'agenzia, sulla base della pianificazione dell'autorità di Bacino e della programmazione delle Regioni, svolge le seguenti funzioni: a) la programmazione operativa degli interventi; b) la progettazione e attuazione degli interventi; c) la polizia idraulica; d) la gestione del servizio di piena; e) l'istruttoria per il rilascio dei provvedimenti di concessione delle pertinenze idrauliche demaniali; f) il monitoraggio idrografico

4 L Azienda Regionale per i porti fluviali di Cremona e Mantova, con Legge Regionale 30/2006 e stata soppressa a far data dal 31/12/2006 Dal 1 Gennaio 2007 sono affidate da Regione Lombardia ad A.I.Po, tutte le funzioni connesse alla gestione del sistema idroviario del fiume Po e delle idrovie collegate, nonche alla gestione dei porti, le banchine e le infrastrutture per la navigazione, non compresi nell allegato B della Legge del 30 dicembre 2006 n. 30

5 GESTIONE E COMPETENZE di AIPo NAVIGAZIONE gestione del sistema idroviario del fiume Po e delle idrovie collegate (canali Pizzighettone-Cremona e Fissero-Tartaro-Canal Bianco), nonché la gestione di porti, banchine e infrastrutture per la navigazione non compresi nell allegato B della l.r. n 30/2006 progettazione e direzione lavori opere idrauliche connesse con lo sviluppo della navigazione, manutenzione ordinaria e straordinaria delle idrovie disciplina della navigazione e rilascio di concessioni per approdi, depositi, magazzini, utilizzo di spazi demaniali polizia amministrativa e fluviale,

6 ATTIVITA DI AIPO - PRINCIPALI INTESE Nel secondo semestre del 2009 è iniziato il percorso di confluenza di ARNI verso AIPo. L integrazione è effettiva a partire dal 1 febbraio 2010 Il Settore si articola territorialmente anche su sedi operative collocate a Borretto (RE), Cremona, Mantova e Ferrara. Coordina la progettazione, la realizzazione, la manutenzione e la gestione delle conche, dei manufatti e delle vie navigabili di propria competenza. NAVIGLI LOMBARDI SCARL CONVENZIONE QUADRO per lo svolgimento di tutte le attività connesse alla realizzazione degli interventi di salvaguardia, recupero, gestione e valorizzazione dei navigli lombardi e delle relative pertinenze territoriali

7 I principali Interventi di AIPo Navigazione Con DGR Lombardia n del 23/10/2007 è stato finanziata ad AIPo la prima tranche di lavori, così ripartiti: - Realizzazione tura mobile foce Mincio - Conca di Valdaro (MN). 1 stralcio. - Conca di Valdaro (MN). 2 stralcio - Progettazione definitiva degli interventi relativi alla sistemazione a corrente libera del fiume Po nella tratta compresa tra Isola Serafini e foce Mincio - Studio di Fattibilità per il Sostegno Idraulico del Fiume Po tra Cremona e Foce Mincio

8 REALIZZAZIONE DEL PRIMO LOTTO DELLA CONCA DI VALDARO (MN) CONCA VALDARO

9 IL SISTEMA IDROVIARIO PADANO VENETO (AIPO ED ARNI) La rete idroviaria padano veneta definita dal Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione n. 759 del , previsto dalla legge 380/90, ha un estensione di 987,5 Km e comprende le seguenti idrovie: fiume Po da Casale Monferrato a Foce Ticino 65 Km fiume Po da Foce Ticino al mare 389 Km fiume Ticino da Pavia alla confluenza con il Po 7 Km fiume Mincio, da Mantova alla confluenza con il Po 21 Km canale Po Bron dolo (Chioggia) 19 Km idrovia Fissero Tartaro Canalbianco Po di Levante 135 Km laguna veneta (da Chioggia a Venezia) * 30 Km idrovia litoranea veneta da Portegrandi a foce Isonzo 140 Km canale Milano Cremona 66,5 Km idrovia Ferrara Rave nna 87 Km canale Padova Venezia 28 Km PER UN TOTALE DI 987,5 Km ed i porti interni/banchina di: Cremona, Mantova, Milano, Pavia, Casalmaggiore, Pizzighettone, Ostiglia, Roncoferraro, Revere, Viadana, Rovigo, Legnago, Padova, Pontelagoscuro, Boretto, Porto Levante, Piacenza.

10 La Rete in Esercizio è 812 Km e precisamente: fiume Ticino da Pavia alla confluenza con il Po 7 Km turistico fiume Po da foce Ticino a Cremona 97 Km turistico il fiume Po, da Cremona al mare 292 Km il primo tratto del Canale MI - Po -(fermo a Pizzighettone) 14 Km il fiume Mincio da Mantova al Po (via Governolo) il Fissero Tartaro Canalbianco Po di Levante (incile) il Po di Levante l idrovia Ferrarese (Pontelagoscuro Portogaribaldi) il Canale Po Brondolo (Chioggia) la laguna Veneta (da Chioggia a Venezia) 21 Km 117 Km 18 Km 70 Km 19 Km 30 Km la Litoranea Veneta (Venezia foce Isonzo) 127 Km turistico TOTALE 812 Km La rete che interessa il territorio lombardo comprende il Fiume Po, il Mincio, il Fissero Tartaro Canal Bianco ed ha un estensione di circa 200 km. Ai fini del presente documento si ritiene di considerare la rete padana completa senza dividere per confini amministrativi. Tutti i dati contenuti sono stati elaborati con la collaborazione dell Azienda Regionale dell Emilia Romagna (ARNI).

11 Schema rete navigabile

12 Le tipologie prevalenti di merci trasportate sono: l olio combustibile per le centrali termoelettriche sul Po (in via di dismissione per l entrata in funzione degli oleodotti e la trasformazione di alcune centrali a gas), i prodotti chimici delle industrie dell area Mantovana, il gas dell area Cremonese, materiali ferrosi, colli eccezionali, sfarinati/cereali per i porti di Mantova e Rovigo, materiali da costruzione nella parte inferiore dell idrovia ferrarese e lungo le banchine di Porto Levante, e nel Fiume Po inerti lungo l asta del Po (prevalenti nel trasporto idroviario, circa il 80%). Nel 2006 il trasporto complessivo su tutta la rete è stato di circa 2 milioni di tonnellate (compresi gli inerti del Po), valore confermato anche nel Per il 2009/10 sono disponibili i dati parziali, che tendenzialmente confermano i volumi espressi nel 2007

13 Trasporto merci sistema idroviario padano / veneto (AIPo ARNI) 2005 (tonnellate) 2006 (tonnellate) 2007 (tonnellate) Porto di Rovigo (via Fissero) Porto di Mantova (via Fissero) Attracchi industriali Mantova (via Fissero e Po) Attracchi industriali Cremona (via Po) Banchina Pontelagoscuro (idrovia ferrarese) Attracco Ostellato (idrovia ferrarese) (sfarinati e cereali) s (sfarinati e cereali) s (chimici) ( d; s) (trasporti eccezionali) d (sfarinati e cereali) s (sfarinati e cereali) s (chimici) ( d; s) (trasporti eccezionali) d (sfarinati e cereali) s (sfarinati e cereali) s (chimici) ( d; s) (trasporti eccezionali) d (gas) s (gas) s (gas) s / 585 (trasporti eccezionali) (ghiaia, argilla) s (ghiaia, argilla) s TOTALE Attracchi industriali privati sul Po (inerti del Po) (inerti del Po) 675 (trasporti eccezionali) (ghiaia, argilla) s (inerti del Po)

14 Criticità del sistema idroviario La rete idroviaria non ha ancora uno standard ottimale, così come definito dalle norme CEMT per la navigazione commerciale di 4a e 5a classe; una parte sostanziale del traffico (quello che va alle banchine industriali di Mantova) transita per la conca di Governolo ai limiti tra la 3 a e la 4a classe (76,00 m x 9,50 m); i tiranti d aria sotto i ponti hanno valori inferiori a 5,25 m in molti tratti della rete; i pescaggi non sono omogenei e non sempre hanno un valore minimo definito Il livello dei fondali del Po non sono ancora a livelli ottimali; I porti interni sono ancora pochi: Cremona, Mantova e Rovigo. Le altre infrastrutture sono banchine con scarsi collegamenti con il territorio; Le relazioni di traffico sono prevalentemente legate alle poche industrie e insediamenti collocati a ridosso delle vie d acqua (Mantova e canale Cremona Milano) ed agli impianti industriali per la lavorazione degli inerti collocati sul Po; La flotta, pur sotto utilizzata, è estremamente limitata con caratteristiche non sempre adeguate alle esigenze e alle condizioni della rete idroviaria padano veneta; Gli sbocchi a mare, interfaccia tra la navigazione marittima e quella fluviale, non sono ancora adeguati.

15 Obiettivi raggiungibili di funzionalità della rete idroviaria Navi Fluviomarittime Navigazione Sottocosta entro le 30 miglia Possibilità di raggiungere tutti i Porti del Mediterraneo

16 I PROGETTI INFRASTRUTTURALI Sostegno idraulico del Fiume Po nella tratta compresa da Cremona a Foce Mincio ai fini della navigazione e del recupero morfologico e possibile estensione verso valle (REGIMAZIONE) Sistemazione del Po a Corrente Libera Canale Milano Cremona - Po Collegamento Navigabile Ticino - Rete Navigli e Canale Villoresi Definizione della tipologia di Classe di Navigazione Po

17 Fattibilità tecnico - economica della regimazione del fiume Po nel tratto compreso tra Cremona e la foce del fiume Mincio (circa 120 km) Sostegni 1 4 Prime valutazioni per estensione verso valle Sostegno 5 MANTOVA CREMONA Sostegno 1 Sostegno 3 Sostegno 4 ROVIGO Sostegno 5 PIACENZA Sostegno 2 FERRARA PARMA REGGIO EMILIA MODENA

18 ASSUNZIONI PROGETTUALI Ristabilimento delle condizioni del fiume alla situazione del 1954 Quattro traverse con annessa centrale e conca di navigazione Opere trasparenti alla piena duecentennale Navigabilità per tutto l'anno Ristabilimento del trasporto dei solidi Massimizzazione della produzione di energia per il project financing Unica convenzione per ottimizzare i costi di investimento e di realizzazione (unico progetto, equipaggiamenti E/M identici, 1 solo set macchine speciali movimento terra, ottimizzazione del project financing) Ottimizzazione della localizzazione per ridurre le opere complementari Continuità della attuale navigabilità durante l'esecuzione dei lavori

19 LAYOUT OPERE Traversa Centrale Conca di navigazione

20 OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume

21 OBIETTIVO 1: riequilibrio idraulico/morfologico del fiume Compatibilità con il Piano di Gestione dei Sedimenti

22 Casalmaggiore OBIETTIVO 2: miglioramento delle condizioni di navigabilità Con regimazione (Q=500 mc/s) Foce Taro Tirante > 3.5 m Presenza bassi fondali (AIPO - Progetto preliminare per sistemazione a corrente libera del fiume Po) 3 bassi fondali superiori a 45 giorni all anno (a valle di foce Taro e due nei pressi di Casalmaggiore) 18 tratti con persistenza di bassi fondali per un numero di giorni compreso tra 25 e 45

23 Portata [mc/s] OBIETTIVO 3: maggiore disponibilità di risorsa idrica da gestire durante i periodi siccitosi Volume disponibile all interno dell alveo inciso: 150 Mm3 (170 mc/s per 10 gg)+ 25 Mm3 con sbarramento 5 Tale risorsa idrica invasata potrà essere utilizzata, durante periodi di pronunciata siccità, per incrementare la portata nel tratto a valle: per contrastare la risalita del cuneo salino nel delta per incrementare il livello idrico e garantire la derivazione delle opere di presa per il raffreddamento delle centrali termoelettriche di Ostiglia e Sermide per incrementare il livello idrico nelle opere di presa di derivazioni irrigue Po a Pontelagoscuro /06 06/06 11/06 16/06 21/06 26/06 01/07 06/07 11/07 Volume deficit 2003 = 80 Mm3 Volume deficit 2005 = 154 Mm3 Volume deficit 2006 = 445 Mm3 16/07 21/07 26/07 31/07 05/08 10/ portata minima obiettivo 15/08 20/08 25/08 30/08

24 Le azioni di approfondimento e sviluppo di studi e progettazione preliminare dovranno favorire il riequilibrio idraulico/morfologico, la riqualificazione paesistico/ambientale del Fiume Po. Dovranno essere ulteriormente sviluppati i seguenti aspetti: - effetti sul trasporto solido - effetti sulle falde acquifere - interrelazioni con il Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po - effetti sulla qualità delle acque, effetti sugli ecosistemi acquatici e ripariali - effetti sulla sicurezza idraulica - contrasto alla risalita del cuneo salino - analisi delle possibili ricadute socio-economiche dell ipotesi di regimazione - misure di mitigazione degli impatti ambientali - fattibilità di itinerari di navigazione turistica lungo l itinerario Locarno Venezia - fattibilità tecnico-economica dell estensione della regimazione fino all innesto dell Idrovia Ferrarese (Pontelagoscuro) - fattibilità tecnico-economica del proseguimento del canale Cremona Pizzighettone fino all area milanese

25 INTERVENTI PER LA SISTEMAZIONE A CORRENTE LIBERA DEL FIUME PO Sulla base dei dati raccolti e delle analisi condotte, in accordo con il gruppo di lavoro è stato deciso che gli interventi di sistemazione siano tali da garantire fondali di 2 m per 340 giorni all anno. Le ragioni che hanno determinato la formazione delle barre forzate sono da individuarsi principalmente: Eccessiva distanza dalle tangenti Raggi di curvatura troppo ampi Irregolarità delle curve (vecchie difese, curve policentriche o varianti al tracciato del progetto) Incompletezza della opere eseguite Abbassamento dell alveo

26 MODELLAZIONE NUMERICA Lo studio su modello fisico nasce dalla necessità di valutare gli interventi di sistemazione a corrente libera in un ottica più ampia non solo ai fini della navigazione ma di un progressivo miglioramento delle condizioni di sicurezza, di qualità ambientale e paesaggistica del fiume Il campo di applicabilità del modello va quindi dalla previsione della tendenza evolutiva dell alveo e dalle risposta dell alveo ad eventi di piena alla verifica della risposta morfologica del fondo a lungo termine in relazione a possibili interventi di sistemazione

27 Analisi dei 3 tratti di studio: dalla curva 28 alla curva 26, comprensivo di 4 punti di basso fondale dalla curva 33 alla curva 28, comprensivo di 4 punti di basso fondale dalla curva 42 alla curva 36, comprensivo di 6 punti di basso fondale

28 Stato di Progetto Curve di navigazione Individuazione Basso Stato attuale Curve Pennelli

29 LA NAVIGAZIONE DAL LAGO MAGGIORE A MILANO IL COLLEGAMENTO NAVIGABILE DELLA RETE DEI NAVIGLI La navigazione nel F. Ticino, di tipo turistico, è caratterizzata da una serie di problematiche solo in parte risolte all attualità LA CONCA DELLA MIORINA Inaugurata nel 2007 e interamente finanziata dalla Regione Lombardia, permette la riconnessione tra il lago Maggiore (58 chilometri di navigazione lacustre da Locarno a Sesto Calende).e il fiume Ticino fino a Porto Torre, percorrendo il tratto del Ticino da Golasecca a Varallo Pombia ULTERIORI OPERE IDRAULICHE Conca presso la diga di Porto Torre Conca presso la diga del Panperduto Conca presso sbarramento di Cà Maddalena dove si dipartono il Canale Industriale e il Canale Villoresi.

30 NAVIGLI DI MILANO - PROPOSTE DI COMPLETAMENTO RETE NAVIGABILE MULTIFUNZIONALE

31 IL PROGETTO DEL CANALE NAVIGABILE MILANO-CREMONA-PO MILANO TRUCCAZZANO CREMONA FIUME PO ADRIATICO

32 L ubicazione è strategica, poiché interseca le future linee di sviluppo regionale per il trasporto: BRE BE MI, Tangenziale Est Esterna di Milano, Linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità.

33 IL CANALE DELLA MUZZA Il canale della Muzza inizia a Cassano d Adda (una decina di km circa a monte di Truccazzano), dove una bocca di derivazione sulla riva destra dell Adda permette di derivare la portata necessaria per l irrigazione. Le portate derivate variano da 65 m3/s durante il periodo invernale, a 110 m3/s nel periodo estivo. Utilizzare il canale Muzza o realizzare il futuro canale nelle immediate vicinanze del canale Muzza significa minimizzare la divisione dei terreni agricoli ed i relativi espropri, che saranno fonte inevitabile di tensioni. modesto impatto paesaggistico, in quanto già modellati dal canale attuale; miglioramento dell irrigazione mediante prelievo immediatamente a monte di ogni futura conca

34 CENTRO INTERMODALE DI MILANO Tangenziale Est Esterna Comune di Truccazzano Raccordo Ferroviario e Stradale Centro Intermodale Il canale Milano-Cremona avrà una capacità di trasporto a pieno carico di oltre 12 milioni di tonnellate di merci, di cui una parte non trascurabile transiterebbe dal porto intermodale di Milano. È quindi necessario poter disporre sin dall inizio di un area sufficiente (diverse centinaia di ettari) per posizionare una siffatta infrastruttura.

35 Una via d'acqua multifunzionale L uso del collegamento fluviale Milano-Cremona non può essere ridotto alla mera funzione del trasporto merci o passeggeri. L idrovia permetterà infatti di integrare tutta una serie di progetti, sia nel campo della navigazione da diporto che dell agricoltura, della produzione elettrica e delle attività legate al tempo libero. Navigazione passeggeri, noleggio e da diporto MOTONAVE HOUSEBOAT

36 Agenzia Interregionale per il fiume Po Grazie per l attenzione Ing. Marcello Moretti Ufficio Gestione Navigazione Lombarda

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