Corso di MARKETING OPERATIVO
|
|
- Emanuele Brunetti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI ECONOMIA CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari Corso di MARKETING OPERATIVO Distribuzione Luca Petruzzellis lu.petruzzellis@disag.uniba.it
2 Case Study Caterpillar Domina il mercato mondiale delle macchine per attività di costruzione ed estrazione mineraria, motori diesel e a gas naturale, e turbine industriali a gas. La chiave del successo è rappresentata da dealers indipendenti La rete dei dealer è collegata via computer Caterpillar si concentra sulla profittabilità del dealer, straordinario supporto al dealer, relazioni personali, performance del dealer e efficace e frequente comunicazione Vendite: 300 prodotti l anno Clienti: 200 imprese Fatturato annuo: 23 mld $ Quota di mercato: 27% del mercato mondiale (oltre il doppio della somma delle quote della Komatsu e della Deere messe insieme)
3 Case Study Caterpillar la vision SIAMO RICONOSCIUTI COME LEADER OVUNQUE CONDUCIAMO AFFARI Siamo leader nei settori delle costruzioni, attività minerarie, motori alternativi, turbine industriali a gas e altro. I NOSTRI PRODOTTI E SERVIZI GUIDANO AL SUCCESSO I NOSTRI CLIENTI La soddisfazione dei clienti sarà sempre la nostra prima priorità per tutti del Team Caterpillar. Forniamo prodotti innovativi e soluzioni molto integrate che offrono ai clienti il migliore rendimento sul investimento. IL NOSTRO SISTEMA DI DISTRIBUZIONE È UN VANTAGGIO COMPETITIVO Il nostro rapporto con ciascun concessionario indipendente migliora il valore dei nostri prodotti e servizi. LA NOSTRA CATENA DI APPROVIGGIONAMENTO È RICONOSCIUTA A LIVELLO INTERNAZIONALE Abbiamo i più bassi costi totali della catena e la migliore utilizzazione dei beni nel nostro settore.
4 Case Study Caterpillar IL NOSTRO MODELLO D'AFFARI COMPORTA ZELO IMPRENDITORIALE, CRESCITA E ECONOMIA DI SCALA GLOBALE Seguendo un modello commerciale a matrice riconosciuto come riferimento per le grandi multinazionali in quanto conserva l'autonomia delle divisioni aziendali e lo zelo imprenditoriale pur facendo leva su processi comuni scelti, tecnologie e competenze principali, vediamo la crescita come un'esigenza, non una scelta, per il futuro del mercato globale. IL NOSTRO PERSONALE HA TALENTO ED È IMPEGNATO Siamo globale nel campo, diversi nelle nostre imprese e persone, e sicuri sul posto di lavoro. È tutto qui. IL NOSTRO LAVORO DI OGGI RENDE POSSIBILE IL MONDO DI DOMANI Ci dedichiamo a Render il progresso possibile. IL NOSTRO RENDIMENTO FINANZIARIO PREMIA COSTANTEMENTE I NOSTRI AZIONISTI Ci portiamo avanti alla ricerca di crescita uniforme, produttività e innovazione migliori attraverso la tecnologia e la produzione.
5 Case Study Caterpillar I dealers Profittabilità del dealer: nei periodi propizi condivide i guadagni; nei momenti difficili ne tutela le sorti Assistenza e servizio al cliente: 36 centri di distribuzione; centri assistenza; pezzi di ricambio; pezzi al giorno spediti 365 gg l anno; Consegne in 48 ore in ogni parte del mondo; 80% dei pezzi ordinati, spediti istantaneamente; 99% nello stesso giorno
6 Relazioni personali: rapporti personali con i rivenditori sul modello familiare Performance dei dealers: hanno un controllo diretto delle vendite; posizione di mercato; capacità di assistenza; situazione finanziaria Efficace comunicazione: lealtà e trasparenza nelle informazioni e continuo scambio di ogni tipo di informazioni Case Study Caterpillar I dealers
7 Case Study Caterpillar I dealers Contributo nella progettazione Consegna del prodotto Assistenza e servizio al cliente Intelligence e raccolta di informazioni sul mercato
8 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ DI MARKETING Capitolo 16 La gestione dei canali di marketing Marketing Roger A. Kerin, Eric N. Berkowitz, Steven W. Hartley, William Rudelius Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies srl
9 Definizioni Catena del valore (filiera) Il network è formato dall impresa, fornitori, distributori e consumatori, in qualità di partners nell ottica di migliorare la performance dell intero sistema. Canale di marketing (distributivo) sistema composto da diverse insieme di imprese che svolgono il complesso di attività (funzioni) necessarie per trasferire un prodotto (bene fisico o servizio) e il relativo titolo di proprietà dal produttore al consumatore, generando un flusso fisico, di titolo, di pagamento, di informazioni e promozionale
10 Ruolo della distribuzione Organizza fisicamente lo scambio concorrenziale per assicurare un efficiente incontro della domanda e dell offerta di beni e servizi. Trasferisce i beni dal luogo di produzione al luogo di consumo. Crea il valore aggiunto della distribuzione, realizzando tre tipi di utilità: utilità di stato (frammentazione, packaging, assortimento) utilità di luogo (trasporto, collocazione geografica) utilità di tempo (stoccaggio, conservazione) Lambin, 2004
11 Efficienza della distribuzione P C P C P C Distribuzione diretta P = Produttore C = Cliente Numero di contatti = Numero di produttori X Numero di clienti
12 Efficienza della distribuzione P 1 C P 2 I C P 3 C Distribuzione attraverso un intermediario P = Produttore C = Cliente I = Intermediario di canale Numero di contatti = Numero di produttori + Numero di clienti
13 I soggetti Intermediari commerciali (grossista e dettagliante) Essi acquistano i prodotti dai produttori, nonché il relativo titolo di proprietà, e li rivendono ai clienti finali Venditori (reti di vendita) Essi negoziano i prodotti per conto dei produttori, ma non ne assumono il diritto di proprietà; sono, cioè, le persone di cui i produttori si servono per raggiungere e vendere i loro prodotti ai distributori CANALI DISTRIBUTIVI Costabile, 2005 SALES MANAGEMENT
14 Approcci alla gestione della distribuzione (1) Approccio funzionalista Approccio strutturalista La distribuzione è intesa come il complesso delle attività (funzioni) necessarie a rendere un bene o servizio disponibile al consumatore La distribuzione è intesa come l insieme delle imprese (sistema) che operano nel settore commerciale Costabile, 2005
15 Approcci alla gestione della distribuzione (2) Presupposto: l impresa commerciale svolge solo la funzione distributiva. La gestione del mercato finale spetta al produttore (consumer marketing) Si basa su una politica di tipo PULL Presupposto: l impresa commerciale ha una propria autonomia di marketing ed deve, quindi, essere considerata come un cliente (trade marketing) Si basa su una politica di tipo PUSH Necessità di integrare le due prospettive TRADE MARKETING complementare al CONSUMER MARKETING Costabile, 2005
16 Le politiche push e pull PULL (prodotti tirati ) Produttore Intermediario Consumatore pubblicità e consumer promotion PUSH (prodotti spinti ) Produttore Intermediario Consumatore forza vendita e trade promotion Costabile, 2005
17 Decisioni relative al canale distributivo o Determinare la struttura del canale distributivo (diretto, indiretto, corto o lungo) o Decidere il numero di intermediari (intensivo, selettivo o esclusivo) o Allocare i compiti della distribuzione tra i partner nel processo di scambio. o Determinare i margini e i termini dello scambio. Lambin, 2004
18 Organizzazione di un canale distributivo o I compiti della distribuzione non possono essere eliminati, ma piuttosto assunti da altri membri del canale, più efficienti. o Nella progettazione di un canale distributivo, la questione chiave è decidere chi, tra i membri del canale, può realizzare queste funzioni economiche efficientemente: - il produttore; - il/i distributore/i; - il consumatore finale. Lambin, 2004
19 Natura e Importanza dei canali di marketing Le scelte di canale influenzano le altre decisioni di marketing mix (pricing e comunicazione) Un forte sistema distributivo può costituire fonte di vantaggio competitivo Le decisioni di canale comportano relazioni di lungo termine Ogni componente del canale deve apportare valore Gli intermediari richiedono minori contatti per spostare il bene dalla produzione al consumo. Gli intermediari aiutano a far incontrare la domanda con l offerta. Gli intermediari aiutano a ridurre i gap di tempo, spazio e possesso che separano i prodotti dai consumatori.
20 Funzioni chiave dei componenti del canale Informazione Promozione Contatto Incontro Negoziazione Distribuzione fisica Finanziamento Assunzione di rischio
21 Le funzioni della distribuzione o Trasporto o Assortimento o Stoccaggio o Frazionamento o Contatto o Informazione o Promozione o Amministrazione Lambin, 2004
22 I flussi di distribuzione Il flusso del titolo di proprietà Il flusso fisico Il flusso degli ordini Il flusso finanziario Il flusso di informazioni Lambin, 2004
23 Ragioni d essere degli intermediari «De-moltiplicazione» dei contatti Economie di scala Riduzione della disparità di funzionamento Assortimento migliore Servizio migliore Lambin, 2004
24 Vari tipi di intermediari Grossisti Dettaglianti indipendenti Distribuzione integrata Agenti e intermediari Società di servizi
25 Marketing Roger A. Kerin, Eric N. Berkowitz, Steven W. Hartley, William Rudelius Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies srl
26 Le funzioni degli intermediari commerciali Funzione logistica: trasferimento dei prodotti nello spazio (trasporto) e nel tempo (deposito) Funzione di marketing: formazione degli assortimenti; merchandising; informazione e promozione delle vendite Funzione contrattuale: negoziazione del prezzo e delle altre condizioni di vendita Costabile, 2005
27 Marketing Roger A. Kerin, Eric N. Berkowitz, Steven W. Hartley, William Rudelius Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies srl
28 Marketing Roger A. Kerin, Eric N. Berkowitz, Steven W. Hartley, William Rudelius Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies srl
29 La scelta dei canali distributivi Fattori di mercato: numero di clienti attuali e potenziali; concentrazione geografica; dimensioni e frequenza d acquisto Il prodotto: valore unitario; deperibilità; complessità tecnica; servizi aggiuntivi (installazione, manutenzione, ecc.) L azienda: dimensioni; risorse finanziarie; desiderio o necessità di controllare il canale L intermediario: esistenza del tipo di intermediario richiesto; servizi offerti; attitudine alla collaborazione con il produttore Costabile, 2005
30 Bisogni generici dei distributori Margini commerciali adeguati (mark-up o sconto) Libertà di definizione di prezzi e promozioni dei prodotti (strategia di posizionamento del punto vendita) Protezione da concorrenza sleale (altri rivenditori, rivenditori a basso prezzo, vendite dirette). Sostegno da parte dei produttori (addestramento, Lambin, 2004
31 Struttura di un canale distributivo convenzionale Lambin, 2004
32 Organizzazione dei canali Conflitti di canale quando i componenti del canale sono in disaccordo sui ruoli, attività e ritorni. Tipologie di conflitto: Orizzontale: tra le imprese allo stesso livello del canale orizzontale inter-tipo verticale: tra le imprese a differenti livelli di canale tra reti di distribuzione
33 Conflitti di canale Lambin, 2004
34 Organizzazione dei canali Canali distributivi convenzionali Uno o più componenti indipendenti di canali Manca di leadership e potere Basse performance Sistemi verticali di marketing I componenti agiscono all interno di un unico sistema; Varie tipologie: INTEGRATO: canale senza intermedi CONTRATTUALE: unioni volontarie patrocinate da un grossista cooperative di dettaglianti sistemi di franchising CONTROLLATO: forme non contrattuali di collaborazione fabbricante - distributore
35 Marketing Roger A. Kerin, Eric N. Berkowitz, Steven W. Hartley, William Rudelius Copyright 2007 The McGraw-Hill Companies srl
36 Sistemi verticali di marketing SVM aziendale SVM contrattuale SVM amministrato un unica impresa stadi successivi di produzione e distribuzione (Luxottica, Zara) proprietà degli stadi del canale Coordinamento e conflitto attraverso l organizzazione dei canali
37 Sistemi verticali di marketing SVM aziendale SVM contrattuale SVM amministrato imprese indipendenti a diversi livelli della produzione e distribuzione, legate da contratti finalizzati a consentire maggiori economie di scala o migliori risultati di vendita rispetto ad una organizzazione autonoma es. franchising McDonald s legami contrattuali
38 Sistemi verticali di marketing SVM aziendale SVM contrattuale SVM amministrato Leadership attraverso la dimensione e il potere dei componenti dominanti del canale Leadership di un grande produttore e/o un grande distributore (Wal-Mart)
39 Organizzazione dei canali Sistemi orizzontali di marketing due o più imprese dello stesso livello si uniscono per sfruttare una nuova opportunità di marketing economie di scala altrimenti difficilmente realizzabili (McDonald s Wal-Mart) Sistemi distributivi multicanale o canali ibridi di marketing un unica impresa usa due o più canali di marketing per raggiungere uno o più segmenti di consumatori (Nokia) Vantaggi: Incrementi nelle vendite; Espansione della copertura di mercato; Opportunità di nuovi segmenti Svantaggi: Difficoltà di controllo; Generazione di conflitti di canale; Politiche di prezzo Disintermediazione Obiettivi: evitare l utilizzo di intermediari rivolgendosi direttamente agli acquirenti finali (American Airlines); creare canali di intermediazione radicalmente nuovi che si sostituiscono a quelli tradizionali (itunes.com della Apple) frutto dello sviluppo dell e-commerce ridurre i costi ed incrementare il volume delle attività
40 Fattori determinanti la struttura del canale CARATTERISTICHE DEL MERCATO: numero e concentrazione degli acquirenti, dimensione e regolarità degli ordini, velocità di consegna,... CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO: deperibilità, volume, complessità del prodotto, valore unitario, livello di standardizzazione... CARATTERISTICHE DELL IMPRESA: capacità finanziaria, assortimento, reputazione dell impresa, grado di controllo,...
41 Struttura del canale o o Fase 1: Analisi dei bisogni del consumatore Costi e fattibilità Abitudini d acquisto: Effettuano gli acquisti nei dintorni o nei punti vendita periferici? Acquistano di persona, per telefono, per posta, via Internet, via TV? Preferiscono un vasto assortimento o la specializzazione del pv? Vogliono servizi? Di che tipo? Più rapida è la consegna, maggiore è l assortimento e il n. di servizi aggiunti, più elevata sarà la qualità del canale Fase 2: Definizione degli obiettivi di canale In base al livello-obiettivo di customer service I principali obiettivi: Definizione del/dei segmento/i da servire; Stabilire il/i canale/i più adeguato per ciascuno; Definizione del livello di servizio al cliente; A diversi segmenti possono corrispondere diversi livelli di servizio; Minimizzare i costi di canale (dato il livello di servizio) Gli obiettivi possono essere influenzati da: natura dell impresa (dimensioni e condizioni finanziarie); prodotti (deperibilità, prezzo, ecc.); intermediari di marketing; concorrenti (utilizzare o meno gli stessi canali); ambiente esterno (condizioni economiche, restrizioni normative)
42 Struttura del canale o Fase 3: Identificare le principali alternative Tipologie di intermediari Forza di vendita dell impresa Agenti del produttore Distributori industriali Numero di intermediari di marketing Distribuzione intensiva (ad es. Coca-Cola) Distribuzione esclusiva (ad es. ad es. Bentley) Distribuzione selettiva (ad es. Whirpool) Responsibilità dei componenti di canale Politiche di prezzo Condizioni di vendita Diritti territoriali Servizi specifici
43 Struttura del canale o Fase 4: Valutazioni delle principali alternative criteri economici (livelli di vendite, costi e profittabilità) controllo criteri di adattamento o Fase 5: Definizione di un sistema di canali di distribuzione internazionale difficoltà: diversità di cultura; diversità delle abitudini d acquisto; diversità degli intermediari; diversità nelle procedure di intermediazione
44 Gestione del canale Selezione dei componenti Identificare le caratteristiche che distinguono i migliori Gestione e motivazione dei componenti Partner relationship management Valutazione dei componenti Performance controllata in base a standard Componenti premiati o eliminati in base alla performance
45 Gestione del canale Decisioni Selezione dei componenti Gestione e motivazione dei componenti Valutazione dei componenti Quali caratteristiche sono importanti? Anni di attività Linee trattate Profitti e tassi di crescita Cooperazione e reputazione Tipo di cliente Location
46 Gestione del canale Decisioni Selezione dei componenti Gestione e motivazione dei componenti Valutazione dei componenti Partner relationship management (PRM) per rapporti di lungo termine Uso di software per coordinare i componenti
47 Gestione del canale Decisioni Selezione dei componenti Gestione e motivazione dei componenti Valutazione dei componenti Controllo delle performance in termini di: vendite magazzino consegna al cliente promozione e addestramento customer service
Corso di Fondamenti di Marketing
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Corso di Fondamenti di Marketing Distribuzione Luca Petruzzellis luca.petruzzellis@uniba.it Definizioni Catena del valore (filiera)
DettagliCorso di Fondamenti di Marketing
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Corso di Fondamenti di Marketing Distribuzione Luca Petruzzellis luca.petruzzellis@uniba.it Definizioni Catena del valore (filiera)
DettagliIL PROCESSO DI MARKETING Capitolo 1 Creare relazioni con i clienti e valore con il IL PROCESSO marketing DI MARKETING: come iniziare Kerin et al.
IL PROCESSO DI MARKETING Capitolo 1 Creare relazioni con i clienti e valore con il IL PROCESSO marketing DI MARKETING: come iniziare Kerin et al. Marketing. Mc-Graw Hill Obiettivi del capitolo Ø Definire
DettagliPage 1. GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.
COMUNICAZIONE D IMPRESA Anno Accademico 2014/2015 GESTIONE DEI CANALI DI MARKETING, SUPPLY CHAIN MANAGEMENT E DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIO (CAP. 16, 17, 18) Unit 11 Slide 11.2.1 SODDISFARE LE OPPORTUNITÀ
DettagliMARKETING La gestione dei canali distributivi. Marketing - Prof. Giovanni Mattia Roma Tre, Economia
MARKETING La gestione dei canali distributivi Che cosa è un canale distributivo? E un insieme di imprese il cui compito è trasferire un bene fisico o un servizio dal produttore al consumatore, generando
DettagliLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING. Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01
LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE DI TRADE MARKETING Beatrice Luceri Facoltà di Economia Anno Accademico 2000/01 La configurazione della funzione di Trade Marketing I fenomeni che hanno influito sui processi
DettagliCorso di MARKETING OPERATIVO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI ECONOMIA CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari Corso di MARKETING OPERATIVO Strategia di marketing Luca Petruzzellis lu.petruzzellis@disag.uniba.it La
DettagliIl catalogo MARKET. Mk6 Il sell out e il trade marketing: tecniche, logiche e strumenti
Si rivolge a: Forza vendita diretta Agenti Responsabili vendite Il catalogo MARKET Responsabili commerciali Imprenditori con responsabilità diretta sulle vendite 34 di imprese private e organizzazioni
DettagliLa scelta dei canali di entrata. Michela Floris micfloris@unica.it
La scelta dei canali di entrata Michela Floris micfloris@unica.it Una premessa Individuare il canale che, meglio degli altri può essere efficace per la propria attività nei mercati esteri non è semplice
DettagliIL TRADE MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero - Università di Urbino
IL TRADE MARKETING 1 DEFINIZIONE Il trade marketing è l insieme delle attività che puntano a conoscere, pianificare, organizzare e gestire il processo distributivo in modo da massimizzare la redditività
DettagliCapitolo 13. La distribuzione al dettaglio e all ingrosso. Capitolo 13- slide 1
Capitolo 13 La distribuzione al dettaglio e all ingrosso Capitolo 13- slide 1 e all ingrosso Obiettivi di di apprendimento La distribuzione al dettaglio. Le decisioni di marketing dell impresa al dettaglio.
DettagliIndice. Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore XIII XV XIX
Autori Prefazione Ringraziamenti dell Editore XIII XV XIX Capitolo 1 Il marketing nell economia e nella gestione d impresa 1 1.1 Il concetto e le caratteristiche del marketing 2 1.2 L evoluzione del pensiero
DettagliIl marketing dei servizi. La gestione degli intermediari
Il marketing dei servizi La gestione degli intermediari Gli intermediari nei servizi: canali diretti Le imprese di servizi distribuiscono la propria offerta in alcuni casi direttamente, in altri casi si
DettagliMarketing Operativo: Distribuzione
Fondamenti di Marketing Turistico Università degli Studi di Roma Tor Vergata Marketing Operativo: Distribuzione Dott. Mario Liguori Comunicazione Martedì 14 e Mercoledì 15 no lezione 1 Canali distributivi
DettagliLE POLITICHE DI DISTRIBUZIONE
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia LE POLITICHE DI DISTRIBUZIONE a.a. 2008-2009 Prof. Elisabetta Savelli 1 LE SCELTE FONDAMENTALI 1. lunghezza del canale 2. copertura distributiva
DettagliLE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG
LE SCELTE STRATEGICHE DI MKTG IL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DI MTKG È LA SEQUENZA LOGICA DI ATTIVITÀ CHE CONSENTE DI: Stabilire gli obiettivi di mtkg, Formulare
DettagliLe funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1)
Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) dott. Matteo Rossi Benevento, 18 aprile 2007 Gli argomenti del primo corso PROPRIETA GOVERNO GESTIONE LE TEORIE
DettagliOLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE
OLTRE LA BIRRA C E DI PIU : DAL MARKETING AL PACKAGING DI UN BIRRIFICIO ARTIGIANALE Fermo, 31 Gennaio 2015 CHE COS E IL MARKETING? Il marketing può intendersi come il complesso di attività che un azienda
DettagliIndice di un Business Plan (2)
Il Piano di Marketing www.docenti.unina unina.it/mario.raffa Corso di Gestione dello Sviluppo Imprenditoriale Prof. Mario Raffa raffa@unina.it it Indice di un Business Plan (2)! 3. Il piano di marketing
DettagliCostruiamo reti vendita, di successo!
Costruiamo reti vendita, di successo! Sales Line è la sintesi delle esperienze professionali mie e degli specialisti che in questi anni hanno collaborato con me nella realizzazione di reti di vendita di
DettagliCorso di Analisi Strategiche. Analisi di Settore. Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N.
Analisi di Settore Prof. V.Maggioni Facoltà di Economia S.U.N. Il settore è il luogo economico delle imprese che esercitano reciprocamente la concorrenza (Guido, 2000). Il confine settoriale è definito
DettagliConcetto e sistema di Marketing
Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09
DettagliIL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:
IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti
DettagliLESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE
LESS IS MORE MODELLO PER LA COMPILAZIONE DEL BUSINESS PLAN PROGETTO D IMPRESA LESS IS MORE INDICE DEL BUSINESS PLAN 1. SINTESI DEL PROGETTO IMPRENDITORIALE 2. LA COMPAGINE IMPRENDITORIALE 3. LA BUSINESS
DettagliPROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ
PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare
DettagliPROGETTO D IMPRESA. Guida alla Compilazione del Business Plan 1
PROGETTO D IMPRESA Guida alla Compilazione del Business Plan 1 1 Il seguente format si ispira al modello di Business Plan proposto dal progetto Mambo del Comune di Bologna. INDICE DEL BUSINESS PLAN 1.
DettagliLE DECISIONI DI DISTRIBUZIONE. (cap. 15)
LE DECISIONI DI DISTRIBUZIONE (cap. 15) IL RUOLO ECONOMICO DEI CANALI DI DISTRIBUZIONE Un canale di distribuzione può essere definito come una struttura formata da partner interdipendenti che mettono beni
DettagliIl nuovo regolamento di esenzione per categoria sugli autoveicoli. Le norme attualmente in vigore e le nuove norme
Il nuovo regolamento di esenzione per categoria sugli autoveicoli Le norme attualmente in vigore e le nuove norme 1 Perché é un nuovo regime specifico? Il regime attuale scade il 30.9.2002 Il regime attuale
DettagliXMART per gestire il retail non food
XMART per gestire il retail non food Le aziende retail che oggi competono nei mercati specializzati, sono obbligati a gestire una complessità sempre maggiore; per questo, hanno bisogno di un valido strumento
DettagliAnalisi della catena logistica. Analisi della catena logistica 1
Analisi della catena logistica Analisi della catena logistica 1 La visione tradizionale della logistica nel settore manifatturiero Utile 4% Costi della Logistica 21% Utile Costi logistici Costi del Marketing
DettagliLe strategie di prodotto
Le strategie di prodotto Strategia Gamma Michela Floris micfloris@unica.it Le strategie di prodotto Strategia Prodotto Valutazione del mercato Alfa Stesso prodotto del mercato di origine Il mercato di
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliPresentazione servizi concorsi a premi
Presentazione servizi concorsi a premi Max Marketing S.r.l. società a socio unico Via G. Sangervasio, 62-25062 Concesio (BS) Tel. 030 5240149 - Fax 030 5240154 www.maxmarketing.it 1 Chi siamo Max Marketing
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
Dettagliwww.quattroruotepro.it
www.quattroruotepro.it holeinone.it Banche dati - Prodotti e servizi Soluzioni personalizzate Business Intelligence - Formazione Assicurazioni Automotive Autoriparazione Via Gianni Mazzocchi 1/3 20089
DettagliStrategia di marketing
Strategia di marketing La strategia di marketing è il complesso di azioni coordinate che un impresa realizza per raggiungere i propri obiettivi di marketing Elementi fondamentali della strategia di marketing
DettagliASSIDELTA BROKER S.R.L.
Puntare sul sicuro. Brokeraggio assicurativo È un attività professionale ad elevato valore aggiunto che, attraverso l attuazione di un metodo organico di analisi, valutazione e gestione dei rischi assicurativi
DettagliLA LOGISTICA INTEGRATA
dell Università degli Studi di Parma LA LOGISTICA INTEGRATA Obiettivo: rispondere ad alcuni interrogativi di fondo Come si è sviluppata la logistica in questi ultimi anni? Quali ulteriori sviluppi sono
DettagliIntroduzione al Marketing II. Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1
Introduzione al Marketing II Marketing e Tecniche di Accesso al Mercato Farmaceutico 1 Livelli di Marketing Marketing Strategico Analisi strategica Segmentazione, Targeting, Posizionamento Marketing Tattico
Dettagli30/09/2009. Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia
Dott.ssa Francesca Picciaia Università di Perugia Facoltà di Economia 2 Caratteristiche: Stipula di un contratto formale in grado di fornire maggiore stabilità al rapporto collaborativo Mantenimento di
DettagliCorso di Fondamenti di marketing. Il concetto di marketing
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI CdL in Marketing e Comunicazione d Azienda Bari Corso di Fondamenti di marketing A-K Il concetto di marketing Luca Petruzzellis luca.petruzzellis@uniba.it Obiettivi del corso
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Facoltà di Ingegneria Corso di Marketing Industriale Prof Ferruccio Piazzoni ferruccio.piazzoni@unibg.it Pianificazione e sviluppo di un nuovo
DettagliInvestitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince?
Authorized and regulated by the Financial Services Authority Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince? Le esigenze degli investitori istituzionali e le proposte del mercato: un connubio
DettagliSchumacher Precision Tools GmbH
Image-Broschure Tecnologia della Filettatura Schumacher Precision Tools GmbH Prodotti Applicazioni Servizi L impresa Utensili di precisione dal 1918 Schumacher produce utensili di alta qualità e precisione
DettagliBelowthebiz idee in rete
Le 5 forze di Porter Nella formulazione di una strategia un passo fondamentale è la definizione e lo studio delle principali caratteristiche del settore in cui si opera. Lo schema di riferimento più utilizzato
DettagliCrescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali
Crescere attraverso la rete di vendita e le attività commerciali La crescita attraverso le attività commerciali Antonio Catalani Indice Le tipologie di azienda: il prodotto, il mercato e le risorse la
DettagliLa progettazione della catena di distribuzione nella supply chain. Progettare la catena distributiva 1
La progettazione della catena di distribuzione nella supply chain Progettare la catena distributiva Linea guida Il ruolo della distribuzione nella Supply Chain Fattori che influenzano il progetto della
Dettagli! "#$ #$$% # % &#'('! #' ' %. $$ ( &
! "#$ #$$% # % &#'('! )**+,)**- #' ' %. $$ ( & /' '( ' ( ''012 ( '' 3' 3 '(' ( ' "' ' ' '' 0 452 ''0)2! % ' 7 8 '6 ''092 " # IL PROCESSO DI MARKETING IL PROCESSO DI MARKETING: Capitolo 2 come iniziare
DettagliSPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO.
SPECIALISTI IN MARKETING OPERATIVO. AZIENDA UNA SOLIDA REALTÀ, AL PASSO CON I TEMPI. Ci sono cose che in OM Group sappiamo fare meglio di chiunque altro. Siamo specialisti in tema di analisi, promozione,
DettagliLe strategie di marketing
Le strategie di marketing 1 Ipotizzare Secondo te, quali sono gli scopi principali del marketing? Parlane con un compagno. Leggere Ora leggi il testo e verifica le tue ipotesi. Il mercato di riferimento
DettagliProgramma di Export Temporary Management
Programma di Export Temporary Management Aree di intervento Business Strategies, grazie ad una solida esperienza acquisita negli anni, eroga servizi nell ambito dell Export Temporary Management finalizzati
DettagliSCELTA DEI CANALI DISTRIBUTIVI NEI MERCATI ESTERI
SCELTA DEI CANALI DISTRIBUTIVI NEI MERCATI ESTERI Prof. Fabio Musso Università degli Studi di Urbino Facoltà di Economia fabio.musso@uniurb.it L IMPORTANZA DELLA VARIABILE DISTRIBUTIVA È CRESCENTE, SOPRATTUTTO
DettagliOpportunity. Il nostro valore aggiunto nella gestione della fidelizzazione
Opportunity Il nostro valore aggiunto nella gestione della fidelizzazione grave crisi economica fase recessiva mercati instabili terremoto finanziario difficoltà di crescita per le aziende Il mercato La
DettagliIL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it
LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica
DettagliNatura ed evoluzione dei canali di marketing tradizionali e digitali. Marco Roccabianca
Natura ed evoluzione dei canali di marketing tradizionali e digitali Marco Roccabianca pagina 1 di 10 La scelta del canale di marketing Uno dei fattori critici di successo per la realizzazione ottimale
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliI PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING. Prof. Giancarlo Ferrero Corso di marketing Università di Urbino
2 I PROCESSI GESTITI DALLA FUNZIONE DI MARKETING 1 IL PROCESSO DI CREAZIONE DEL VALORE Finalità del marketing: la creazione di valore per il cliente e per l impresa. Le fasi del processo di creazione del
DettagliCAP 11: La gestione dei canali distributivi
CAP 11: La gestione dei canali distributivi La gestione dei canali distributivi 1. I canali distributivi 2. I rapporti con gli intermediari La gestione dei canali distributivi 1. I canali distributivi
DettagliI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI
I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno
DettagliPiano Marketing Operativo esempio
Piano Marketing Operativo esempio Il Piano Marketing Operativo è la parte conclusiva del Piano di Marketing: nel Piano Marketing Operativo vengono attuate le Strategie studiate nel Piano Marketing Strategico.
DettagliCAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o
CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento
DettagliLEZIONE N. 1. Il Marketing Concetti Introduttivi. Alessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing
LEZIONE N. 1 Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali
DettagliRETI D IMPRESA. Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo la propria individualità e le proprie competenze
110 BUSINESS & IMPRESE Maurizio Bottaro Maurizio Bottaro è family business consultant di Weissman Italia RETI D IMPRESA Un alternativa a società e consorzi per integrare e valorizzare in modo innovativo
DettagliCapitolo 2. L impresa e la strategia di marketing finalizzata alla relazione di clientela. Capitolo 2- slide 1
Capitolo 2 L impresa e la strategia di marketing finalizzata alla relazione di clientela Capitolo 2- slide 1 L impresa e la strategia di marketing Obiettivi di apprendimento La pianificazione strategica
DettagliPricing: il prezzo di successo! Alessandro SILVA
Pricing: il prezzo di successo! Alessandro SILVA Le visioni di parte Dobbiamo tagliare i costi! Dobbiamo aumentare le vendite! Per vendere di più devo avere dei prezzi migliori! 1) Gli interventi virtuosi
DettagliLe strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN
Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN Agenda 1. Introduzione 2. Il credito al consumo: alcune riflessioni sull evoluzione
DettagliPiano di marketing internazionale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO CORSO DI MARKETING INTERNAZIONALE anno accademico 2004/2005 ISSUE 6: Piano di marketing internazionale Prof. Mauro Cavallone Dott.ssa Chiara Zappella Materiale didattico
DettagliCapitolo 1. Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente. Capitolo 1- slide 1
Capitolo 1 Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente Capitolo 1- slide 1 Obiettivi di apprendimento Che cos è il marketing? Comprendere il mercato e i bisogni del consumatore Obiettivi
DettagliPIÙ ENERGIA PER LA LOGISTICA. SOLARE, OVVIAMENTE. Continua
PIÙ ENERGIA PER LA LOGISTICA. SOLARE, OVVIAMENTE. Continua CONTENUTO Conosciamo CONOSCIAMO IL VOSTRO SETTORE Conosciamo Nell ultimo decennio il settore dell energia solare ha registrato una crescita senza
DettagliCorso di Marketing Industriale
U N I V E R S I T A' D E G L I S T U D I D I B E R G A M O Corso di Marketing Industriale Prof. Ferruccio Piazzoni L analisi di competitività dei segmenti I Mktg-L06 SISTEMA DI SORVEGLIANZA DELLA CONCORRENZA
DettagliSERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER
TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto
DettagliL IMPRESA NELL AMBIENTE
L IMPRESA NELL AMBIENTE General environment P Settore e mercati del settore (task environment) D O ORGANIZZAZIONI OVUNQUE E SISTEMI OVUNQUE General environment 2 SETTORE, MERCATI E IMPRESA L ambiente viene
DettagliOrganizzazione e pianificazione delle attività di marketing
Organizzazione e pianificazione delle attività di marketing Il continuum delle strutture tra efficienza ed efficacia Struttura funzionale Struttura divisionale Struttura a matrice Struttura orizzontale
DettagliImpresa: sistema sociale aperto e dinamico. Impiega risorse differenziate (scarse) per
Impresa: sistema sociale aperto e dinamico Organizzazione economica (Contenuto economico Attività e Obiettivi) Impiega risorse differenziate (scarse) per svolgere processi di acquisizione, produzione di
DettagliTECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA
DettagliFondamenti di strategia competitiva ed analisi dei settori industriali
Fondamenti di strategia competitiva ed analisi dei settori industriali 1) Illustrare le variabili che descrivono i caratteri dell ambiente in cui operano le imprese industriali 2) Con riferimento alla
DettagliCome cambia la distribuzione in rete
E-COMMERCE Come cambia la distribuzione in rete Ruolo degli intermediari commerciali: trasferire prodotti e servizi secondo le modalità preferite dal cliente e al prezzo per lui accessibili CRITICITA DELLA
DettagliCosti unitari materie dirette 30 40 Costi unitari manodopera diretta. Energia 10 20 Quantità prodotte 600 400 Prezzo unitario di vendita 120 180
SVOLGIMENTO Per ogni attività di programmazione e pianificazione strategica risulta di fondamentale importanza per l impresa il calcolo dei costi e il loro controllo, con l attivazione di un efficace sistema
DettagliIl Marketing Concetti Introduttivi
Il Marketing Concetti Introduttivi Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso di Marketing Il Corso OBIETTIVI DEL CORSO Fornire agli studenti conoscenze e competenze su: i concetti fondamentali del
DettagliAlessandro De Nisco. Università del Sannio. Corso di Marketing ANALIZZARE LA STRUTTURA E IL FUNZIONAMENTO DEI CANALI DI MARKETING
LEZIONI N. 13 e 14 La Gestione dei Canali di Marketing Alessandro De Nisco Università del Sannio Corso OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELLA LEZIONE ANALIZZARE LA STRUTTURA E IL FUNZIONAMENTO DEI CANALI DI
DettagliTECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E
DettagliIl controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti. Corso di Gestione dei Flussi di informazione
Il controllo operativo nell area produzione - approvigionamenti Corso di Gestione dei Flussi di informazione Programmazione operativa della produzione Processo di approvigionamento Programmazione operativa
DettagliTecniche di Marketing. Parola chiave: Formula imprenditoriale. Formula imprenditoriale coerente
Tecniche di Marketing Progetto F.I.S.I.Agri 7 e 13 dicembre 2007 Luisa Baldeschi Parola chiave: Formula imprenditoriale La formula imprenditoriale è il cuore della pianificazione strategica La coerenza
Dettaglileaders in engineering excellence
leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.
DettagliLOGISTIC MANAGER. STRUTTURA DEL PERCORSO: 700 ore di formazione d aula, 300 ore di stage e 3 mesi di Work Experience.
LOGISTIC MANAGER. CONTESTO: La figura professionale Logistic Manager trova la sua collocazione in aziende operanti nell ambito del trasporto/logistica, di media/piccola o grande dimensione, in cui v è
DettagliINDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo
INDICOD-ECR Istituto per le imprese di beni di consumo GLOBAL SCORECARD Uno strumento di autovalutazione, linguaggio e concetti comuni Versione base - Entry Level Introduzione Introduzione La Global Scorecard
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliAutomazione gestionale
ERP, MRP, SCM e CRM Automazione gestionale verticale editoria banche assicurazioni orizzontale contabilita (ordini fatture bolle) magazzino logistica (supply chain) Funzioni orizzontali (ERP) ordini vendita
DettagliViene utilizzato in pratica anche per accompagnare e supportare adeguatamente le richieste di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.
BUSINESS PLAN Un business plan o (piano di business, o progetto d'impresa) è una rappresentazione degli obiettivi e del modello di business di un'attività d'impresa. Viene utilizzato sia per la pianificazione
DettagliImprese multinazionali e outsourcing
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui
DettagliDOMANDA DI AMMISSIONE ALL INTERVENTO FINANZIARIO A SOSTEGNO DELLA CREAZIONE DI IMPRESA
Il/la sottoscritto/a DOMANDA DI AMMISSIONE ALL INTERVENTO FINANZIARIO A SOSTEGNO DELLA CREAZIONE DI IMPRESA cognome nome... nato/a a.... il./ /. e residente a.. prov. c.a.p. via.... n... codice fiscale...
DettagliREALIZZARE UN BUSINESS PLAN
Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN
DettagliIl nostro motto è stato confermato. La qualità si distingue. DIN EN ISO 9001
Il nostro motto è stato confermato. La qualità si distingue. DIN EN ISO 9001 04/2013 Gestione della qualità Awite Il sistema di gestione della qualità Awite comprende, soddisfa e regolamenta le tecniche
DettagliCapitolo 16. La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1
Capitolo 16 La vendita personale e la promozione delle vendite. Capitolo 16 - slide 1 La vendita personale e la promozione delle vendite Obiettivi di apprendimento Vendita personale Il ruolo della forza
DettagliANALISI DI SETTORE. Robert M. Grant
ANALISI DI SETTORE Robert M. Grant Prof. T. Pencarelli Spagnoletti Massimo indice 1. Analisi ambientale e settoriale 2. Analisi dell attrattività del settore 3. Previsione della redditività settoriale
DettagliCapitolo 12. La strategia di espansione globale. Caso di apertura
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo 12 La strategia di espansione globale Caso di apertura 12-3 La Wal-Mart si è rivolta verso altri paesi per tre ragioni - Le opportunità di crescita interna stavano
DettagliLe funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) Gli argomenti del corso. Gli obiettivi del corso. Economia e gestione delle imprese
Economia e gestione delle imprese Le funzioni di gestione dell impresa: il marketing (1) dott. Matteo Rossi Benevento, 7 gennaio 2008 Gli argomenti del corso ANALISI DELLE FUNZIONI PRIMARIE DELL IMPRESA
DettagliService marketing e ambiente di marketing a.a. 2008/09
Università degli Studi di Roma Tor Vergata Facoltà di Lettere e Filosofia Service marketing e ambiente di marketing a.a. 2008/09 Dott. Mario Liguori Articolazione macro-processo di Marketing MARKETING
DettagliLa valutazione dell efficienza aziendale ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
La valutazione dell efficienza aziendale EFFICIENZA E LA CAPACITA DI RENDIMENTO O L ATTITUDINE A SVOLGERE UNA DETERMINATA FUNZIONE. E MISURATA DAL RAPPORTO TRA I RISULTATI CONSEGUITI E LE RISORSE IMPIEGATE
DettagliLe forme di promozione nei mercati esteri. Michela Floris micfloris@unica.it
Le forme di promozione nei mercati esteri Michela Floris micfloris@unica.it Cos è la promozione La promozione riguarda tutto quanto può informare il potenziale compratore circa il prodotto e può indurlo
Dettagli