Richiami: funzione di trasferimento e risposta al gradino
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- Niccolina Di Marco
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1 Richiami: funzione di trasferimento e risposta al gradino 1
2 Funzione di trasferimento La funzione di trasferimento di un sistema lineare è il rapporto di due polinomi della variabile complessa s. Essa è definita come il rapporto tra la trasformata di Laplace dell uscita e la trasformata di Laplace dell ingresso del sistema. W ( s) Y ( s) b + b s n n = = n n 1 U ( s) s + a1s s + L+ b + L+ a n n 2
3 I termini notevoli che compaiono nell espressione di W(s) sono: Poli (zeri) reali semplici (1+sτ) ±1,dove τ è detta costante di tempo. Poli (zeri) reali multipli (1+sτ) ±2 Poli (zeri) complessi semplici (s 2 / ω n2 +2ξ/ω n s+1) ±1 dove ω n è detta pulsazione naturale e ξ coefficiente di smorzamento. Poli complessi multipli (raro) Vogliamo adesso studiare che tipo di evoluzione temporale originano i poli di W(s). Le antitrasformate dei poli che compaiono in W(s) si chiamano modi di evoluzione del sistema. 3
4 Poli reali semplici. L antitrasformata di 1/(1+s τ) è proporzionale a e -t/τ 1(t). L andamento nel tempo di questo termine dipende dal valore di τ : Se τ >0 il modo è convergente Se τ =0 il modo è stazionario Se τ <0 il modo è divergente Questo tipo di modo si chiama aperiodico. 4
5 Se il modo è convergente la costante di tempo dà conto del tempo che il modo di evoluzione impiega ad estinguersi da un punto di vista ingegneristico. Dopo un tempo pari a 4.6 volte la costante di tempo, l ampiezza del modo di evoluzione si riduce a 1 centesimo del valore iniziale. 5
6 Poli reali multipli. Consideriamo ad esempio 1/(1+sτ) 2. L antitrasformata di 1/(1+s τ) 2 è proporzionale a te -t/τ 1(t). L andamento nel tempo di questo termine dipende dal valore di τ : Se τ>0 il modo è convergente Se τ 0 il modo è divergente 6
7 Poli complessi semplici. Consideriamo (s 2 / ω n2 +2ξ/ω n s+1) -1. L antitrasformata è proporzionale a e αt sen(ωt)1(t), dove α rappresenta la parte reale del polo e ω la parte immaginaria. Un termine di questo tipo contiene oscillazioni modulate da una esponenziale. Il carattere del modo dipende dal valore di α: Se α<0 il modo è convergente Se α=0 il modo è stazionario Se α>0 il modo è divergente Questo tipo di modo si chiama pseudoperiodico 7
8 Ricordiamo che: 1 τ = α 2 2 ω = α + ω n ξ = α α + ω 2 2 8
9 Se il modo pseudoperiodico è convergente, allora ξ [0,1]. In questo caso uno ξ piccolo significa che il modo pseudoperiodico compie molte oscillazioni prima di estinguersi. 9
10 Interconnessione di sistemi Due sistemi con funzione di trasferimento W 1 (s) e W 2 (s) possono essere interconnessi In serie W 1 (s) W 2 (s) In parallelo W 1 (s) +W 2 (s) In retroazione W 1 (s) /(1+ W 1 (s) W 2 (s) ) 10
11 La risposta indiciale La risposta indiciale è la risposta forzata al gradino. Essa ha grande importanza per almeno due motivi: In molti impianti industriali il controllo del sistema avviene usando come ingressi segnali costanti nel tempo; La risposta indiciale fornisce molte informazioni sul comportamento del sistema e quindi risulta molto utile per studiare per via sperimentale quei sistemi per i quali è difficile trovare un modello analitico. 11
12 Il valore iniziale della risposta indiciale è sempre 0 a meno che il sistema non sia proprio. Infatti applicando il Teorema del Valore Iniziale si ha y(0) = lim sy( s) = s 1 = lim s sw ( s) s 0 se il sistema è strettamente proprio = lim s W( s) = 0 altrimenti 12
13 Applicando iterativamente il Teorema del Valore Iniziale si può anche ricavare un altra informazione: quante sono le derivate nulle nell origine. Questa informazione è importante perché ci permette di capire come parte la risposta indiciale. 13
14 Il valore finale della risposta indiciale coincide con W(0), infatti applicando il Teorema del valore finale si ha lim yt ( ) = lim sy( s) t s 0 s 0 1 = lim s 0 sw ( s) = s = lim W( s) = W(0) 14
15 Sistemi del primo ordine senza zeri. Un sistema del primo ordine asintoticamente stabile è caratterizzato dalla fdt k W() s = τ > 0 1+ τ s Effettuando l antitrasformata di W(s)/s si ottiene ( t / τ ) yt () = k1 e 1() t 15
16 L andamento tipico della risposta indiciale di un sistema del primo ordine è riportata di seguito. 16
17 Si noti che il raggiungimento del valore finale è legato all estinzione del termine e -t/τ. Dunque, dopo un tempo pari a 4-5 volte la costante di tempo τ, si può ritenere, da un punto di vista ingegneristico, che la risposta y(t) abbia raggiunto il suo valore finale. 17
18 Sistema del secondo ordine con due poli reali e uno zero. La fdt (sistema asintoticamente stabile) è k(1 + st) W() s = τ1 > 0 τ2 > 0 1+ τ s 1+ τ s ( )( ) 1 2 Effettuando l antitrasformata di W(s)/s si ottiene τ T τ T yt = k e + e t τ1 τ2 τ1 τ2 1 t / τ1 2 t / τ2 () 1 1() 18
19 In presenza di uno zero reale l andamento temporale della risposta indiciale dipende fortemente dalla posizione dello zero. Nel seguito sono riportati tre andamenti tipici: a) Zero positivo b) Zero negativo più vicino all origine del piano complesso rispetto ai poli c) Zero negativo più lontano dall origine del piano complesso rispetto ai poli 19
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21 Sistema con due poli complessi coniugati senza zero. Un sistema del genere possiede una fdt del tipo W() s = k 2 2ξ s 1+ s + ω ω n 2 n Calcolando l antitrasformata di W(s)/s si ottiene 1 ξ yt = k e t t 1 ξ 1 ξ ξωn 2 () 1 t cos 1 ξω arctan 1() 2 n 2 21
22 L andamento dell uscita dipende fortemente dal valore di ξ. Nel seguito saranno considerati tre casi ξ piccolo (ξ=0.1) ξ=0.5 ξ grande (ξ=0.9) 22
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24 Nel seguito è riportata una tipica risposta indiciale di un sistema del secondo ordine, con indicazione di alcuni parametri caratteristici: T max : istante in cui è attinto il massimo della risposta y max : valore massimo della risposta y : valore finale della risposta al gradino (in figura = 1) T aε : tempo di assestamento all ε% (tempo affinché y(t) entri nella fascia y (1±0.01ε) ) S%=(y max -y )/ y *100 : massima sovraelongazione percentuale 24
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26 Si può dimostrare che: T max = ω n π 2 1 ξ max 1 ( ) / 1 y = k + e ξπ ξ 2 / 1 S% = 100e ξπ ξ 2 T aε ln(0.01 ε ) 4.6 per ε = 1 Ta1 ξω ξω n n 26
27 Andamento della sovraelongazione in funzione di ξ. 27
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