La Disfagia Questa Sconosciuta

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1 La Disfagia Questa Sconosciuta Fisiologia e Fisiopatologia della Deglutizione Dott.ssa FALCO Lucia logopedista; Laureata in Scienze della riabilitazione Coord. Asl TO 3 Dott. SAMMARCO Diego - logopedista Asl TO3

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3 Definizione di DEGLUTIZIONE E l atto di CONVOGLIARE SOSTANZE LIQUIDE, SOLIDE E/O GASSOSE dall esterno allo stomaco attraverso l interazione di bocca, faringe, laringe ed esofago.

4 EMBRIOLOGIA: riassunto delle tappe fondamentali di sviluppo giorno: Ovulazione. Fecondazione, fase pro-nucleare e formazione dello zigote. Prima divisione di segmentazione e successiva formazione della MORULA. Formazione dei BLASTOCISTI e poi impianto e radicamento nella mucosa uterina. 2-3 Settimane: Formazione dei Foglietti Germinativi: Endoderma, Ectoderma, Mesoderma. 3 Settimana: Formazione degli Archi Faringei e formazione della Doccia Tracheale che formerà la Laringe; 4-5 Settimana: Formazione dei 5 Archi Branchiali. Dal I il Mandibolare nascerà la mandibola e la mascella ed i muscoli masticatori. Dal II lo Ioideo il processo stiloglosso e le piccole corna; III: grandi corna e corpo; IV : cartilagini laringee. Dalla Convergenza degli Archi nascono gli abbozzi linguali (che sono 3). La Convergenza degli abbozzi laterali porta la formazione del quarto abbozzo la Copula. In V settimana la fusione dei 4 abbozzi forma Corpo e Base Lingua. 6 Settimana: c'è il modellamento della faccia con la progressione dei processi. Formazione di Esofago, Stomaco, Tiroide, Stomaco. 7-8 Settimana: fusione completa dei processi che formano la faccia; 9-10 Settimana: si formano le ossa Settimana: Formazione del quadrivio faringo-esofageo. Dall'11 Settimana: si passa da embrione a feto.

5 EMBRIOLOGIA

6 EMBRIOLOGIA - Le strutture deputate alla Deglutizione sono formate tutte entro l'ottava settimana e la deglutizione stessa come funzione è ben evidenziabile in 10 settimana. Da SOTTOLINEARE che tale funzione non ha il solo scopo "alimentare" ma bensì anche di FORMAZIONE DELLE STRUTTURE OSSEE craniche (i movimenti di spinta linguale "danno forma" alla fusione delle ossa craniche).

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8 PEDOFAGIA: errori di percorso (sempre possibili) ed i probabili risvolti fisiopatologici che si ripercuotono in deviazioni deglutitorie legate ad alterazioni anatomofunzionali fin dallo sviluppo embrionale (labiopalatoschisi, fistole tracheoesofagee).

9 ANATOMIA: le strutture coinvolte nell atto deglutitorio sono veramente molte e necessitano di una fine coordinazione neuro-motoria. CAVO ORALE LINGUA VELO PALATINO OROFARINGE LARINGE DENTI LABBRA VALLECULE IPOFARINGE ESOFAGO

10 Oltre che Muscolatura MASTICATORIA e MIMICA e PERISTALTICA.

11 Il tutto coordinato Da un fine meccanismo neuro-muscolare.

12 Le FASI DELLA DEGLUTIZIONE La Deglutizione è caratterizzata da 5 Fasi: 1 : FASE EXTRAORALE; 2 : FASE ORALE; 3 : FASE FARINGEA; 4 : FASE ESOFAGEA; 5 : FASE GASTRICA-DUODENALE.

13 FASE EXTRAORALE / ANTICIPATORIA - MANIPOLAZIONI CHE RENDONO FRUIBILI GLI ALIMENTI (SELEZIONE, COTTURA, FRANTUMAZIONE, ASSOCIAZIONE GUSTI E CONSISTENZE) - INPUT SENSORIALI ACCESSORI (VISTA, OLFATTO) CHE FACILITANO LE FASI SUCCESSIVE ATTRAVERSO MODIFICAZIONI DELLE SECREZIONI SALIVARI E GASTRICHE - MEMORIA SENSORIALE COME ELEMENTO DI PROTEZIONE DA ALIMENTI NOCIVI CONDIZIONATA DA FATTORI CULTURALI ED ESPERIENZIALI

14 FASE ORALE - IL CIBO E I LIQUIDI VENGONO PORTATI ALLA BOCCA DOVE VENGONO ACCOLTI, ESPLORATI, MASTICATI ED INSALIVATO FINO A FORMARE UN UNICO BOLO. - LA LINGUA CONTROLLA IL CIBO NELLA FASE MASTICATORIA; - I CICLI MASTICATORI SONO DIVERSI A SECONDA DELLA CONSISTENZA DEL CIBO. - IL BOLO VIENE SOSPINTO DALLA LINGUA CON MOVIMENTO DI SCHIACCIAMENTO ANTERO- POSTERIORE CONTRO IL PALATO DURO VERSO L ISTMO DELLE FAUCI FINO A ELICITARE IL RIFLESSO DELLA DEGLUTIZIONE. - LO SFINTERE LABIALE E LE ARCATE DENTALI SONO CHIUSE PER EVITARE DISPERSIONE NEI SOLCHI LATERALI E FUORIUSCITA DEL BOLO DAL CAVO ORALE.

15 FASE FARINGEA FASE COMPLESSA DELLA DURATA DI UN SECONDO CHE INIZIA QUANDO IL BOLO, RAGGIUNTI I PILASTRI PALATINI ANTERIORI, ELECITA IL RIFLESSO DELLA DEGLUTIZIONE ED INNESCA UNA CASCATA DI FUNZIONI MOTORIE COORDINATE AVVIENE: - L'APERTURA SFINTERE GLOSSOPALATALE - CHIUSURA DELLO SFINTERE VELO-FARINGE - INIZIO DELLA PERISTALSI FARINGEA - ELEVAZIONE DELLO IOIDE E DELLA LARINGE E CHIUSURA DELLO SFINTERE LARINGEO - RILASCIO DELLO SFINTERE CRICOFARINGEO - LA CONTRAZIONE DEI TRE MUSCOLI COSTRITTORI DELLA FARINGE SPINGE IL BOLO VERSO LO SFINTERE ESOFAGEO SUPERIORE.

16 LARINGE: RIFLESSO PROTETTIVO MECCANISMO SFINTERICO SUPERIORE (EPIGLOTTIDE) MEDIO (BANDE VENTRICOLARI) INFERIORE (CORDE VOCALI) TOSSE ESPETTORAZIONE

17 FASE ESOFAGEA - CARATTERIZZATA DAL RILASSAMENTO DELLO SFINTERE ESOFAGEO SUPERIORE SEGUITO DA ONDE PERISTALTICHE DELLA MUSCOLATURA LISCIA CHE SPINGE IL CIBO NELLO STOMACO. FASE GASTRICA - TRASFORMAZIONE DEL BOLO PER SECREZIONE GASTRICA, - CONTRAZIONI COORDINATE DALLA MUSCOLATURA LISCIA E STRIATA DEGLI SFINTERI SUPERIORE ED INFERIORE.

18 Le prime due fasi sono VOLONTARIE. La terza, quarta e quinta sono RIFLESSE ED INVOLONTARIE; La durata fisiologica di un atto deglutitorio è di circa 1 secondo. Nelle 24 ore avvengono circa 2000 atti deglutitori!!!

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20 DISFAGIA Si riferisce a QUALSIASI disagio nel deglutire o a qualsiasi disfunzione deglutitoria obiettivamente rilevabile direttamente o indirettamente per le sue conseguenze.

21 S i rile va c he La disfagia non è una malattia, ma un sintomo, se avvertita dal paziente o un s e g no c linic o s e ra vvis a ta da l c linic o. Si ricorda che IL VOMITO NON E UN S E G NO /S INT O MO D I D IS F AG IA.

22 PRINCIPALI CAUSE DI DISFAGIA o o o o o o o o o MALATTIE NEUROLOGICHE ( ICTUS, TUMORI CEREBRALI, MORBO DI PARKINSON, SLA, PARALISI DEI NERVI CRANICI) MALATTIE ORGANICHE AL CAVO ORALE,AL FARINGE, ALLA LARINGE, ALL ESOFAGO MALFORMAZIONI TUMORI RADIOTERAPIA ESITI DI INTERVENTI CHIRURGICI ALLE STRUTTURE COINVOLTE NELLA DEGLUTIZIONE MALATTIE SISTEMICHE COME AD ESEMPIO LA DISTROFIA MUSCOLARE PRESENZA DI TRACHEOSTOMIA PUO INSORGERE NELL ANZIANO SANO CAUSATA DA MODIFICAZIONI DELL OROFARINGE ASSOCIATE A NATURALE INVECCHIAMENTO- presbifagia

23 In sintesi - NEUROLOGICHE (esiti di ictus ischemico e/o emorragico, malattie degenerative, TCE, ecc); - ORL / MAXILLO-FACCIALI (interventi demolitivi e ricostruttivi a carico del vocal tract e/o sui nervi cranici).

24 Gestione del Paziente Disfagico Prevede la scelta del tipo di alimentazione a cui il paziente dovrà andare incontro per cui: - Enterale (per OS); - Parenterale (PEG, SNG, ecc...).

25 E seguendo i parametri di CONSISTENZA, OMOGENEITA e SCIVOLOSITA del cibo La Dieta Prescritta può essere DIETA SEMILIQUIDA: creme e passati di verdura, gelati, pezzi di frutta, semolino, granite, omogeneizzati di frutta. yogurt senza DIETA SEMISOLIDA: polenta morbida, purea, omogeneizzati di carne e pesce, formaggi cremosi, gelatine, budini, carne cruda tritata, creme, mousse. DIETA SOLIDO-MORBIDA: gnocchi, pasta ben cotta e ben condita, souffle, stracchino, frutta ben matura o cotto, tomini, mozzarella, pollo lesso, polpettine schiacciate, vitello tonnato tritato.

26 La DEGLUTIZIONE è un quadro d'interesse che coinvolge... - MOLTE Figure professionali rispetto la valutazione (Medici Internisti, Foniatri, Dietologi, ORL/Maxillo-Facciali, Logopedisti, Radiologi, Infermieri...), trattamento (Logopedisti, Infermieri, Dietisti) e gestione (Logopedisti, Infermieri, Oss, Badanti e non per ultima la famiglia). - Nascono quindi team o gruppi di lavoro, costituiti da più persone che conoscono l'obiettivo il percorso diagnostico e/o terapeutico, il suo sviluppo e che lavorano in coordinazione fra loro. - Ciò presuppone e implica uno scambio continuo di pareri e di conoscenze tali da ottimizzare tempi, risorse ed interventi in funzione del raggiungimento dell'obiettivo.

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