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- Mariana Foti
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1 Presentazione di Pier Luigi Fabrizi pag. XIII 1 LÕeconomia del mercato mobiliare di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È LÕesercizio semantico È La collocazione della disciplina È 4 Bibliografia È 6 2 Le relazioni tra mercati e istituzioni di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È Le relazioni tra mercati reali e imprese nella teoria economica È Le relazioni tra mercati finanziari e intermediari finanziari nella teoria finanziaria È Il posizionamento dei mercati mobiliari e degli intermediari mobiliari È 16 Bibliografia È 20 3 La formazione dei prezzi nei mercati mobiliari di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È L approccio dell economia dell intermediazione finanziaria È LÕapproccio dellõanalisi degli investimenti È Le chiavi di lettura del rendimento e del rischio È 34 Bibliografia È 34
2 vi Indice 4 I criteri di valutazione e gli indicatori del rendimento dei titoli obbligazionari di Pier Luigi Fabrizi pag Premessa È Il concetto, le determinanti e la tipologia È Gli indicatori: alcuni aspetti di carattere generale È Gli indicatori del rendimento dei titoli senza cedola È Gli indicatori del rendimento dei titoli con cedola È UnÕintroduzione È Gli indicatori del rendimento delle obbligazioni a tasso fisso È Gli indicatori del rendimento delle obbligazioni a tasso variabile È Gli indicatori del rendimento delle obbligazioni indicizzate È Gli indicatori del rendimento delle obbligazioni con rimborso del capitale per ammortamento È 87 Bibliografia È 98 5 I criteri di valutazione e gli indicatori della liquiditˆ dei titoli obbligazionari di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È Il concetto, la tipologia e le determinanti È Gli indicatori: alcuni aspetti di carattere generale È Gli indicatori della liquidità naturale È LÕindicatore della duration: un approfondimento È Gli indicatori della liquidità artificiale È 130 Bibliografia È I criteri di valutazione e gli indicatori del rischio dei titoli obbligazionari di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È Il concetto, la tipologia e le determinanti È Il rischio di credito È Un approfondimento È I principi e le metodologie di valutazione È Gli indicatori diretti e gli indicatori indiretti È Le politiche di gestione e le politiche di copertura È Il rischio dõinteresse È Un approfondimento È 159
3 vii La componente rischio di volatilità pag La componente rischio di reinvestimento È La visione unitaria delle componenti rischio di volatilità e rischio di reinvestimento È Gli indicatori del rischio di volatilità: alcuni aspetti di carattere generale È Segue: la duration e la modified duration nei titoli con cedola fissa È Segue: la duration e la modified duration nei titoli con cedola variabile È Segue: la convexity È Segue: la varianza delle scadenze dei flussi di cassa espressi in valore attuale È Segue: le modalità di utilizzo È Le politiche di gestione e le politiche di copertura: il teorema dellõimmunizzazione È 227 Bibliografia È La curva dei rendimenti per scadenze di Ugo Pomante È Premessa È Le possibili configurazioni della curva dei rendimenti È Le teorie che spiegano lõandamento della curva dei rendimenti È La teoria delle aspettative È La teoria del premio per la liquidità È La teoria della segmentazione dei mercati È 256 Appendice. La stima della curva zero coupon: il metodo del bootstrapping È 257 Bibliografia È I criteri di valutazione e gli indicatori del rendimento e del rischio dei titoli azionari di Pier Luigi Fabrizi È Premessa È Il rendimento È Il concetto, le determinanti e la tipologia È LÕanalisi fondamentale e lõanalisi tecnica: un confronto È LÕanalisi fondamentale:gli aspetti generali È Segue: il quadro degli indicatori di natura finanziaria È 272
4 viii Indice Segue: un indicatore elementare su un orizzonte temporale uniperiodale pag Segue: un indicatore completo su un orizzonte temporale multiperiodale È Segue: un indicatore semplificato collegato alla logica del dividend discount model È Segue: un indicatore ancora più semplificato collegato alla logica del constant growth dividend discount model È Segue: un indicatore sofisticato collegato alla logica dei modelli a stadi È Segue: il quadro degli indicatori di natura contabile È Segue: lõindicatore del price earnings ratio È LÕanalisi tecnica: gli aspetti generali È Segue: il quadro degli indicatori È Segue: gli indicatori dell analisi grafica È Segue: gli indicatori dellõanalisi algoritmica È Il rischio È Una precisazione È Il concetto, le determinanti e la tipologia È Gli indicatori del rischio complessivo È 313 Bibliografia È La teoria della selezione di portafoglio di Markowitz di Ugo Pomante È Premessa È Il modello di Markovitz nel caso elementare di due soli titoli in portafoglio È Il modello di Markovitz nel caso generale di N titoli in portafoglio È LÕindividuazione di un portafoglio ottimo per un investitore È LÕutilizzo del modello di Markowitz in una logica di asset allocation È Miti, false credenze e limiti del modello di Markowitz È 365 Bibliografia È Il Capital Asset Pricing Model di Francesco Saita È Premessa È Le ipotesi del CAPM È La combinazione fra titolo risk free e titolo rischioso È 371
5 ix 10.4 La determinazione del portafoglio rischioso ottimale e la capital market line pag Dalla capital market line alla security market line È UnÕapplicazione del CAPM: la determinazione del tasso di rendimento atteso per un titolo azionario nei dividend discount model È Il market model È Rischio sistematico e non sistematico sulla base del market model È La stima dei beta: beta storici, beta prospettici, beta rettificati È Le estensioni della versione base del CAPM e lo Çzero-betaÈ CAPM È 403 Appendice. Rischio sistematico, rischio non sistematico e varianza totale dei rendimenti di un titolo È 407 Bibliografia È LÕArbitrage Pricing Theory di Francesco Saita È Premessa È I modelli multifattoriali È LÕAPt: unõintroduzione e il concetto di arbitraggio È Le ipotesi sulla formazione dei rendimenti storici dei titoli È Lo sviluppo della versione a un fattore dellõapt È LÕAPt a un fattore e il CAPM È LÕestensione dellõapt al caso di pi fattori È 428 Bibliografia È Le strategie di gestione dei portafogli azionari e obbligazionari di Francesco Saita È Premessa È Le strategie di gestione dei portafogli mobiliari: una classificazione semplificata È LÕestensione degli indicatori di rendimento e di rischio a livello di portafoglio È I portafogli obbligazionari: il portafoglio obbligazionario come ÇmetatitoloÈ È I portafogli obbligazionari: il calcolo approssimato mediante una media ponderata È Il beta come indicatore di rischio dei portafogli azionari È 442
6 x Indice 12.4 I benchmark: finalità e modalità di costruzione pag Le funzioni dei benchmark È La costruzione di un benchmark: le scelte fondamentali e i criteri da rispettare È La costruzione degli indici di borsa azionari È La costruzione degli indici per il mercato obbligazionario È La realizzazione di una strategia di benchmarking È Le difficoltà nella replica del benchmark È UnÕintroduzione alle strategie di benchmarking È Le strategie attive e semi-attive rispetto al benchmark È Le strategie attive e le strategie semi-attive È Le modalità per realizzare una strategia attiva o semiattiva: i portafogli azionari È Le modalità per realizzare una strategia attiva o semiattiva: i portafogli obbligazionari È Il controllo del rischio rispetto al benchmark: i controlli ex ante È Il controllo ex post del rischio rispetto al benchmark: la tracking error volatility È La strategia di immunizzazione del rendimento di periodo È Il teorema dellõimmunizzazione È LÕapplicazione di una strategia di immunizzazione a un portafoglio di titoli: ipotesi teoriche dell immunizzazione e difficoltà operative È DallÕimmunizzazione alla massimizzazione del rendimento di periodo È 482 Appendice. La dimostrazione del teorema dellõimmunizzazione È 489 Bibliografia È La valutazione della performance di Giovanna Zanotti È Premessa È La misurazione del rendimento: money weigthed rate of return e time weighted rate of return È La misurazione del rischio È Gli indicatori del rendimento corretti per il rischio È Gli indicatori del rendimento per unità di rischio È Gli indicatori di rendimento differenziali: lõalfa di Jensen È La style analysis È 515 Bibliografia È 519
7 xi 14 L efficienza dei mercati di Giovanna Zanotti pag Premessa È Le nozioni di efficienza dei mercati finanziari È Le verifiche empiriche dell efficienza informativa dei mercati finanziari È Le verifiche relative all efficienza in forma debole È Le verifiche relative all efficienza in forma semi-forte È Le verifiche relative all efficienza in forma forte È Le anomalie dei mercati finanziari È Altre critiche all ipotesi dell efficienza dei mercati finanziari È Un tentativo di sintesi È 548 Bibliografia È Organizzazione e struttura dei mercati mobiliari di Giovanna Zanotti È Premessa È Le forme organizzative del mercato primario È Il collocamento privato È Il collocamento pubblico È LÕasta È Un confronto tra le forme organizzative del mercato primario È Le forme organizzative del mercato secondario È La tipologia di strutture È I sistemi di esecuzione degli ordini È Le regole di svolgimento degli scambi È La struttura dei mercati mobiliari italiani È La storia e lõevoluzione normativa È La struttura dei mercati regolamentati gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A. È Il mercato telematico azionario (MTA) È Il mercato degli investment vehicles (MIV) È Il mercato degli exchange traded funds e degli exchange traded commodities (EtF PLUS) È Il mercato dei securitised derivatives (SEDEX) È Il mercato after hours (tah) È Il mercato telematico delle obbligazioni (MOT) È Il mercato italiano dei derivati (IDEM) È Gli altri mercati gestiti dalla Borsa Italiana S.p.A e le multilateral trading facilities (MtF) È 583 Bibliografia È 585
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