Educazione processi e significati. Università degli studi di Macerata 2016/2017 Corso di laurea in Scienze della Comunicazione

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1 Educazione processi e significati Università degli studi di Macerata 2016/2017 Corso di laurea in Scienze della Comunicazione

2 La complessità dell educazione 1) Stratificazione semantica 2) Densità semantica 3) Ambiguità 4) Astrattezza 5) Estensione

3 La complessità dell educazione 1) Stratificazione semantica: Educazione è un concetto che si carica di significati diversi in rapporto a differenti momenti storici e culturali: - educazione antica: valorizza la figura dell eroe (Omero); - educazione medievale: ispirata a virtù e a valori cristiani, come l amore di Dio e del prossimo, il ridimensionamento del terreno (U. Eco, In nome della rosa) - Educazione moderna: esalta il valore della libertà umana come un diritto (Rosseau)

4 La complessità dell educazione 2) Densità semantica: Educazione è un concetto denso di significati impliciti: - educazione presuppone, ad es., una concezione antropologica, ossia un idea di uomo educabile e cioè plastico, dinamico, disponibile al cambiamento volontario - l educazione non coincide mai con un azione costrittiva, se non in casi estremi e con soggetti non autonomi - l educazione non è neppure un addestramento, un cambiamento prodotto attraverso il condizionamento esterno. - l educazione necessita di conoscenze psicologiche e sociologiche

5 La complessità dell educazione 3) Ambiguità: l educazione non deve essere confusa con l istruzione: - Ci si educa a contatto con ambienti, persone e attraverso esperienze di vita che indirettamente trasmettono conoscenze e valori. - Più direttamente si apprende a scuola: l importanza crescente attribuita al fattore culturale spiega un equivoco diffuso e cioè la confusione tra educazione e istruzione - Le famiglie si preoccupano dell istruzione dei loro figli pensando di occuparsi anche della loro educazione. - L educazione richiede un impegno che va al di là di una istruzione concepita come semplice acquisizione di

6 La complessità dell educazione - Si ha educazione quando le conoscenze apprese a scuola sono fatte proprie dal soggetto che si confronta con esse a partire da quello che già sa - In questo modo il soggetto modifica saperi e convinzioni precedenti, ma anche il proprio modo di ragionare, di agire e i propri atteggiamenti - Solo in questa direzione si ha effettivo apprendimento perché si ha crescita, maturazione, realizzazione della persona sul piano intellettuale, affettivo, relazionale, sociale

7 La complessità dell educazione 4) Astrattezza: educazione non è un concetto empirico, perché non si riferisce ad un oggetto materiale: - Educazione si percepisce presente in certe relazioni, in certi ambienti - Educazione è un idea astratta che noi ci formiamo sulla base di altri concetti, come ad esempio, quello di uomo, oppure quello relativo alla migliore realizzazione umana. - In altri termini l educazione è una rappresentazione che risente anche di componenti soggettive: per questo è difficile essere d accordo su tale concetto

8 La complessità dell educazione 5) Estensione: educazione assume connotazioni e significati diversi in funzione dell età cui è rivolta: - l ambito di ricerca è diventato così esteso che per essere approfondito in tutti i suoi aspetti richiede una delimitazione di campo. - la ricerca educativa si è specializzata. Si è definita un educazione del ciclo di vita articolata nelle diverse età umane: educazione dell infanzia, della preadolescenza, dell adolescenza, dell età adulta, ecc. - Questa estensione dell educazione a tutta la vita ha comportato la valorizzazione dell apprendimento formale (a scuola) ma anche di quello non formale (extrascolastico) e informale (esperienza quotidiana).

9 Le due direzioni dell educazione L educazione nel suo complesso si consegue attraverso l incrocio di due movimenti (uno che dall esterno va verso l interno e l altro che va in senso contrario) dei quali ne è, per così dire, la risultante. Anche da un punto di vista etimologico è possibile individuare queste due direzioni di senso: 1) educazione come educare 2) educazione come educere

10 - anche secondo John Dewey l educazione è un processo di nutrizione, di allevamento, di coltivazione, che significa guidare o tirare su Educazione come educare Educazione deriverebbe da educo (as, avi, atum, are), che significa far crescere, allevare, nutrire : 1) Educazione come pasturare : il soggetto viene preso in carico da parte di qualcuno, per essere allevato al meglio possibile in vista di compiti che non è in grado di svolgere, ma che in quanto uomo di questo mondo e di questa società è chiamato comunque a svolgere. - alunno deriva da alo, alere, nutrire, e i bambini che nel Medioevo venivano offerti al monastero per ricevere un educazione erano chiamati nutriti.

11 Educazione come educare 2) L educazione come educare richiama anche: - l abilità tecnica del contadino di far crescere le piante; - l abilità dell allevatore di far crescere gli animali. L educazione come educare rappresenta un modo concreto di indicare il movimento dall esterno all interno del soggetto: - l educazione dipende dall azione dell educatore e dall esposizione all ambiente - Il soggetto che si affaccia alla vita impara ad adeguarsi ad un contesto culturalmente connotato da regole, tradizioni, rituali e a rapportarsi ai soggetti che incontra o che sono i suoi educatori.

12 Educazione come educare - Questo modo d intendere l educazione si realizza attraverso forme di apprendimento spontanee o primarie: - Ad esempio l imitazione, far finta di, mettersi da un punto di vista altrui, immergersi in una realtà altra da sé ritenuta esempio e modello; - oppure l abitudine, l acquisizione di habitus attraverso la ripetizione di azioni, con l esercizio continuo. - Il significato di educazione come educare, sottolineando quasi esclusivamente azioni esteriori, potrebbe dare l idea di considerare l educando come un essere passivo

13 Educazione come educare - L educando però non è mai soggetto passivo di interventi esteriori: solo un essere dotato di intelligenza può imitare i comportamenti di altri uomini o adeguarsi all ambiente - Un computer, un ameba o un cane non riusciranno mai, infatti, a copiare un atto intenzionale e a trasformarlo in habitus - È quindi improprio affermare che l educando nella fase indiretta dell educazione sia un soggetto passivo - Ed è improprio affermare che l educazione coincida solo con un azione esterna, in quanto un imitazione umana è sempre espressione di attività e soggettività

14 Educazione come educare Il rischio di questa lettura è la legittimazione di un interpretazione antropologica riduttiva dell educando E cioè considerare l educando incapace di autonomia e autoderminazione, oggetto degli interventi di altri o strumento per fini che non sono suoi, ma solo di chi educa Ma bisogna evitare anche l eccesso di purismo: la maggior parte delle personalità individuali appare il risultato di interventi degli educatori, dell ambiente piuttosto che del proprio impegno, della propria libertà o razionalità

15 Educazione come educere Educare deriverebbe da educo (is, duxi, ductum, ere) tirar fuori qualcuno da, oppure condurre, guidare qualcuno da a, sostenendolo nel suo cammino: 1) Metafora di tipo ostetrico che richiama l arte maieutica socratica. Per Socrate l arte dell educatore è, infatti, analoga a quella della levatrice. Come la levatrice, l educatore aiuta la nascita spirituale di un essere, il soggetto dell educazione, che in sé stesso ha le energie necessarie per diventare ciò che vuole essere, anche se ha bisogno di aiuto per realizzare queste sue potenzialità

16 Educazione come educere 2) Metafora di ambito terapeutico. Non si fa riferimento, però, all accezione moderna del termine, e cioè dare un farmaco per guarire una malattia Si fa riferimento al concetto antico di thérapon, cioè allo scudiero-servo che accompagnava il suo padrone dalla nascita e nel corso della vita e che lo incoraggiava ad affrontare le imprese della vita In base a questa metafora l educazione è un accompagnare per mano qualcuno che cresce di per sé

17 Educazione come educere 3) Metafora tratta dal mondo agricolo: - Non si tratta di richiamare la dimensione tecnica ed interventista dell educazione all educare - E cioè l essere abili nell arare, potare, sarchiare, ecc per ottenere il raccolto migliore; un continuo attivismo che reputa il risultato finale dipendente dalle azioni dirette intraprese per raggiungerlo. - Il rimando è all arte orientale che contempla la pianta crescere da sé - - Allo stesso modo l educazione deve consentire che la trasformazione nella persona avvenga da sé, con le sue forze, piuttosto che ingerirsi in essa per piegarla ai nostri voleri.

18 Educazione come educere Rousseau parlava, a tal proposito, di educazione negativa Quanto meno nelle prime età della vita, fino all adolescenza, non si tratta di intervenire ma di prevenire, preservare, impedire cioè che la natura umana subisca interferenze che possano deviarla dal suo corso naturale L educazione come educere, procede, dunque dall interno verso l esterno. Ogni persona non è solo il risultato dell educazione, ma è anche il risultato dello sviluppo di una propria natura, di proprie risorse naturali, di talenti originari.

19 Lifelong Education In epoca contemporanea diventa importante anche considerare il fattore temporale dell intervento educativo L educazione ora non è più un impegno a termine, ma si prolunga lungo tutto l arco della vita Il concetto di Lifelong Education indica che si apprende in differenti contesti formali, informali, e non formali: non solo a scuola, ma anche nel web, nell attività ricreativa (sport), ecc. Oggi, forse, le metafore di tipo agricolo-pastorale-terapeutico dell educazione forse appaiano superate.

20 Lifelong Education Nella nostre società dell apprendimento cambia il modo di rappresentare la realtà e le immagini cui attingere per raffigurare la quotidianità. Più efficace rispetto alle esigenze delle nostre economie capitalistiche è l immagine dell educazione in termini di capitale umano É un immagine più al passo con le nostre società postindustriali, caratterizzate da economie basate sul terziario Nelle nostre società è più incisivo parlare di educazione in termini di capitale umano; un concetto che richiama ai processi di accumulo ed investimento.

21 Le 4 costanti dell educazione Educazione è un termine polisemico, dotato più significati: - età cui si rivolge (infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia) - fasi temporali (pre-scolare, post-scolare, para-scolare, extra-scolare) - ambiti (familiare, sanitario, scolastico, professionale ecc), - forme: possiamo parlare di educazione fisica, musicale, ambientale, morale, civica, ecc. Tuttavia esistono, secondo Mialaret, 4 principali significaticostanti dell educazione, valide in ogni tempo, luogo e cultura.

22 Educazione come istituzione L'educazione come istituzione è la dimensione più visibile. È il risultato dell'impegno che ogni società assume nei confronti dell educazione delle giovani generazioni, impegno che si concretizza in istituzioni interessate alla formazione secondo lo spirito e le leggi di un Paese. Nel nostro Paese tale impegno si registra in coincidenza dell unificazione del Regno d Italia nel 1860, con l istituzione del sistema scolastico nazionale pubblico e l affermazione dell obbligo scolastico. Oggi l educazione come istituzione deve tener dei trends economico-politico-sociali a livello europeo e mondiale.

23 Educazione come azione L'educazione come azione richiama al rapporto educativo inteso come rapporto intergenerazionale Azione di inculturazione esercitata dalla generazione adulta su coloro che non sono ancora pronti per la vita sociale. Il suo fine è indurre nel bambino una certa quantità di prestazioni fisiche, intellettuali e morali che gli sono richieste sia dall'intera società che dall ambiente in cui e particolarmente proiettato (Durkheim) L educazione consiste nell incoraggiare lo sviluppo più concreto possibile delle attitudini di ogni persona, sia come individuo sia come membro di una società. L educazione è inseparabile dall evoluzione sociale... Il fine dell educazione e i suoi metodi devono essere rivisti continuamente in relazione all accresciuta conoscenza del bambino, dell uomo e della società, conoscenza fornitaci dalla ricerca scientifica e dall esperienza (International League for new Education)

24 Educazione come contenuto L'educazione come contenuto riguarda il curricolo, cioè la cultura selezionata a fini educativi. Questa prospettiva offre una forma di educazione che si realizza attraverso la cultura e vede ogni società impegnata a definire e ridefinire i propri contenuti culturali Si pensi, ad esempio, all attuale discussione sui saperi collegati alla riforma dei cicli: quali saperi sono richiesti ad una società della conoscenza? risposte a questa domanda sono state date, ad esempio, con l introduzione della lingua inglese e l informatica tra gli insegnamenti della scuola primaria

25 Educazione come risultato L educazione come risultato riguarda l esito dell'educazione così come la previsione di ciò che una persona deve sapere ed essere per poter considerarsi alla fine di un percorso educativo.

26 Educazione come socializzazione Ogni società umana, nel corso del tempo, ha accumulato un patrimonio di abitudini, di credenze, di costumi, di sensibilità, di sapere (storico, letterario, scientifico, estetico, economico, ecc.), di valori che costituiscono la sua identità cultura L educazione è il processo attraverso il quale la società trasmette ai propri nuovi membri il patrimonio culturale che essa ha, nel tempo, selezionato La trasmissione di questo patrimonio consente a ciascun individuo di diventare a pieno titolo membro della società umana a cui appartiene

27 Educazione come socializzazione Tale processo di socializzazione avviene in maniera diversa a seconda della complessità di ogni società e del patrimonio culturale che essa ha accumulato Nelle società semplici, arcaiche e senza scrittura, il processo di trasmissione/socializzazione avveniva grazie alla comunicazione in famiglia e nell intera comunità Si imparava in modo diffuso, non specializzato, spesso casuale. La scuola non esisteva. Ciò che serviva apprendere per sopravvivere, lavorare, per portare il proprio contributo nella comunità, non necessitava di insegnamento. Era sufficiente la comunicazione ordinaria

28 Educazione come socializzazione - Nelle società complesse, prima delle scrittura, ora, dell informazione e della conoscenza, il patrimonio da trasmettere è più imponente - La socializzazione richiede la specializzazione e la differenziazione dei processi comunicativi. - Specializzazione e differenziazione del patrimonio culturale, ove si distinguono conoscenze, azioni, intenzioni; si ordinano le une e le altre alla luce di canoni. - Nascono così le diverse scienze.

29 Educazione come socializzazione - Specializzazione e differenziazione delle istituzioni incaricate di assicurare la trasmissione/socializzazione. - Alla famiglia e alla comunità si affiancano sempre più istituzioni con compiti specifici nel processo di socializzazione - Ecco che acquisiscono importanza crescente nuove agenzie educative come la scuola, la fabbrica, o il mondo del lavoro, i mass media, le iniziative extra-scolastiche, le strutture rieducative.

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