PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE. Anno scolastico 2011/2012 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI SCIENZE DELLA TERRA. PROF.
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1 Liceo Artistico Statale di Crema e Cremona Bruno Munari PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDIVIDUALE Cod. Doc.: M 7.3 A-1 Rev. 1 del : 12/06/03 Anno scolastico 2011/2012 INSEGNAMENTO DELLA DISCIPLINA DI SCIENZE DELLA TERRA CLASSE 1 a sperimentale SEZ. B PROF. Luigi Iengo
2 1. RELAZIONE SUL LIVELLO MEDIO DI PARTENZA DELLA CLASSE La classe è formata da 24 alunni. La classe manifesta interesse per la disciplina seguendo le lezioni e prendendo appunti, intervenendo con domande di chiarimento e di approfondimento anche se talvolta l eccessiva vivacità deve essere modulata ed indirizzata. Dalle prime valutazioni scritte si può esternare soddisfazione del riscontro positivo della media dei voti, indice di maturità, serietà e costanza anche nello studio domestico delle scienze della Terra. Gli alunni sono corretti e non si sono mai verificati problemi disciplinari. Alla luce della Legge N.170 dell 8/10/2010 si terranno in considerazione le indicazioni in essa contenute allo scopo di contribuire con l alunno al raggiungimento degli obiettivi disciplinari proposti nella programmazione 2. OBIETTIVI DA PERSEGUIRE NEL CORSO DELL ANNO SCOLASTICO L acquisizione di una mentalità aperta alla ricerca ed all indagine. L acquisizione di un metodo per affrontare i fatti ed i fenomeni che sia valido sempre, anche oltre il momento della scuola. L acquisizione della consapevolezza del metodo di operare degli scienziati (metodo scientifico) e del significato, dell importanza e dei limiti della scienza. L'acquisizione di un preciso linguaggio scientifico. L'acquisizione delle capacità logiche e operative sui testi. L'acquisizione della capacità di individuare relazioni e porre confronti. L'elaborazione e la distinzione della causa-effetto. La consapevolezza dell'importanza che le conoscenze di base delle scienze della Terra rivestono per la comprensione della realtà che ci circonda, con particolare riguardo al rapporto tra salvaguardia degli equilibri naturali e qualità della vita. La comprensione delle relazioni che intercorrono tra le scienze della Terra e le altre discipline. Un atteggiamento di riflessione critica sull'attendibilità delle informazioni diffuse dai mezzi di comunicazione di massa nell'ambito delle scienze della Terra. Sviluppo di un positivo rapporto con se stessi, con gli altri e con l ambiente attraverso: - l acquisizione di un proficuo metodo di studio e di organizzazione del lavoro - il saper lavorare con responsabilità nell ambito di ristretti gruppi di lavoro - lo sviluppo della consapevolezza che le conoscenze di base delle scienze naturali rivestono importanza per la comprensione della realtà che ci circonda e che ci costituisce Sviluppo della consapevolezza che solo grazie ad un atteggiamento razionale e lungimirante volto al rispetto e alla salvaguardia degli equilibri naturali migliorano la qualità della vita Sviluppo della capacità di interpretazione critica dell attendibilità dell informazione scientifica diffusa dai media nell ambito delle scienze con particolare riferimento alla capacità di discriminare fra semplici fatti, ipotesi da verificare e teorie già consolidate Comprendere che studiare le scienze della Terra è premessa indispensabile per capirne la storia evolutiva, per accede alle sue risorse, per progettare un corretto e responsabile rapporto mondo/umanità. Oltre agli obiettivi trasversali con altre materie scientifiche Acquisizione di un linguaggio corretto e della capacità di fornire e ricevere informazioni Consapevolezza che le scienze riescano a descrivere aspetti della realtà Acquisizione di contenuti e metodi finalizzati all interpretazione di un fenomeno naturale Comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche Le finalità educative e gli obiettivi che verranno perseguiti durante l anno scolastico terranno conto del livello di preparazione della classe e delle potenzialità degli alunni. Tali obiettivi sotto indicati, tra cui quelli minimi, sono quelli concordati con i colleghi di matematica e fisica nella riunione per materia ed inoltre sono conformi a quanto stabilito e previsto nella programmazione del consiglio di classe. 2
3 3. PROGRAMMA CONCORDATO NELLA RIUNIONE PER MATERIA Modulo 0 : Cenni di fisica e di chimica, prerequisiti base per lo studio delle scienze della Terra. Modulo 1: L'Universo e il Sistema solare (la Terra e la Luna) Modulo 2: Atmosfera Modulo 3: Idrosfera (marina e continentale) Modulo 4: I materiali della terra solida Modulo 5: La dinamica endogena (la struttura interna della terra - vulcani e terremoti) Modulo 6: La Biosfera (accenni alla comparsa della vita sulla terra in preparazione al secondo anno) 4. CONTENUTI ED ARGOMENTI DA TRATTARE TRIMESTRE Modulo 0: Grandezze fondamentali e derivate del Sistema Internazionale: massa, peso, pressione, calore e temperatura. Cenni di chimica : struttura atomica, atomi e molecole, concetto di ione, isotopi, simboli e formule chimiche, la tavola periodica degli elementi, i principali legami chimici. - Saper distinguere la massa di un corpo dal peso. - Definire la pressione e le sue unità di misura. - Distinguere il calore dalla temperatura. - Conoscere la struttura dell atomo più semplice e le caratteristiche delle particelle subatomiche - Saper distinguere gli atomi dalle molecole. - Comprendere il significato dei simboli e delle formule chimiche. Modulo 1: L'Universo e il Sistema solare L'origine dell'universo. I componenti del sistema solare. (Il Sole, le stelle, composizione e classificazione.) Il moto dei pianeti. (Leggi di Keplero e di Newton). La Terra nel Sistema Solare. Forma e dimensione della Terra. Moti della Terra e le loro conseguenze. Il satellite Luna: principali caratteristiche, moti e conseguenze. Eclissi e maree. - Conoscere il modello dell'universo nei suoi costituenti principali - Conoscere le leggi che regolano il moto dei pianeti. - Definire le caratteristiche peculiari della Terra come pianeta: struttura, forma e moti. - Divenire consapevoli delle conseguenze che i moti terrestri provocano sul pianeta. Modulo 2: L'Atmosfera Composizione e suddivisione dell'atmosfera. La radiazione solare e il bilancio termico del sistema Terra-Atmosfera. La pressione atmosferica e i venti. La circolazione generale dell'atmosfera. Umidità dell'aria e precipitazioni. Inquinamento dell'aria. - Saper illustrare le differenze di composizione, densità e temperatura tra bassa ed alta atmosfera. - Comprendere il concetto di pressione atmosferica e conoscerne le unità di misura. SEMESTRE Modulo 3: L'Idrosfera Idrosfera marina. II mare: caratteri fisici. Movimenti del mare. Idrosfera continentale: I fiumi: lunghezza, pendenza, portata, regime. I laghi: classificazione. I ghiacciai: parti di un ghiacciaio e loro movimenti. 3
4 - Comprendere che la quantità d'acqua esistente sulla terra è limitata. - Conoscere i caratteri fisici più importanti dell'acqua marina. - Descrivere i movimenti del mare e le loro cause. - Descrivere natura, origine, importanza dei fiumi, laghi, ghiacciai. Modulo 4: I materiali della Terra solida Lo studio delle rocce. Rocce ignee, sedimentarie, metamorfiche. II ciclo litogenetico. Obiettivi - Saper descrivere il ciclo litogenetico delle rocce secondo il quale si verifica da tempi lunghissimi una lenta ma continua evoluzione della crosta terrestre. - Saper elencare i caratteri generali delle rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche Modulo 5: La dinamica endogena I Vulcani. I fenomeni vulcanici. Classificazione dei vulcani in funzione della forma e della loro attività. La distribuzione di vulcani sulla Terra. I Terremoti. Natura ed origine dei terremoti. La propagazione e la registrazione delle onde sismiche. Magnitudo e intensità. Distribuzione dei terremoti. Cenni relativi la struttura interna della Terra e tettonica a placche. Conoscere le caratteristiche dei vulcani. - Collegare forma e struttura del vulcano con il tipo di attività e composizione del magma. - - Definizione di rischio vulcanico. - Conoscere i segni premonitori di un eruzione vulcanica. - Conoscere le cause dei terremoti. - Descrivere i tipi di onde sismiche. - Distinguere le caratteristiche delle scale di misura dei terremoti. - Spiegare perché i terremoti si manifestano quasi esclusivamente in certe regioni della terra. - Interpretare tracciati sismografici. Definire il meccanismo alla base dell'espansione dei fondali oceanici. - Descrivere le linee essenziali della teoria della tettonica a placche. Modulo 6: La Biosfera La comparsa della vita sulla terra, l importanza della vita per il modellamento del pianeta, i vari livelli di organizzazione dei viventi. Conoscere le caratteristiche principali dei viventi. Conoscere le teorie della comparsa della vita sul pianeta Terra. - Descrivere vari tipi di organismi viventi. - Collegare i vari livelli dei viventi con i livelli energetici. 5. NOTE SULLA METODOLOGIA Lezione per problemi: si procederà in modo da tradurre una situazione in questione problematica da sottoporre alla classe, perché gli studenti contribuiscano attivamente alla sua soluzione e quindi siano più partecipi; si solleciteranno osservazioni libere o guidate, la discussione, la formulazione di ipotesi e l'analisi della loro validità. lezione interattiva e frontale per introdurre argomenti di particolare complessità e per la sistemazione rigorosa di argomenti prima discussi in classe; Lavoro di ricerca: oltre che per l'approfondimento di un argomento mediante l'utilizzo di fonti diverse dal libro di testo, servirà a conoscere la realtà attuale delle nuove scoperte, perché gli studenti, accostandosi a ciò che oggi è fonte di dibattito nel mondo delle scienze, si rendano conto 4
5 che le novità scientifiche hanno spesso implicazioni che, interessando l'uomo e la società, li coinvolgono in prima persona; ciò potrà contribuire ad affinare la percezione del rapporto sé realtà e ad educare a forme di responsabilità personale, sociale, ambientale. dialogo in classe per verificare la comprensione degli argomenti contestualmente alla spiegazione, per ripassare contenuti già affrontati, che sono premessa per nuovi argomenti; lavoro di gruppo per permettere agli alunni di confrontarsi con i contenuti non assimilati, favorire un dialogo tra pari che richieda l uso del linguaggio specifico; uso di schede o appunti ad integrazione del libro di testo. Il lavoro domestico, costante e serio, servirà per consolidare quanto appreso in classe e per far emergere eventuali difficoltà in modo tempestivo; si cercherà di correggere tale lavoro ogni volta che l insegnante o gli studenti lo ritengano utile ed opportuno. Per gli alunni che presenteranno difficoltà di apprendimento, si cercherà di trasmettere strategie per migliorare il metodo di studio proporre, in itinere, attività specifiche per colmare le lacune emerse, debitamente controllate e valutate dall insegnante. Per quanto riguarda le modalità per il recupero delle insufficienze dell anno scolastico in corso, ci si attiene a quanto stabilito nella riunione di materia. A seguito di valutazioni insufficienti, a discrezione del docente e del Consiglio di classe, saranno predisposte le attività per l eventuale recupero secondo le seguenti possibili modalità: corso extracurricolare - corso in itinere - sportello didattico esercitazioni autonome e mirate predisposte dal docente. 6. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione va intesa sia come un controllo sull'andamento del processo educativo dell alunno che come controllo dell efficacia dell azione didattica proposta. Quindi tutto ciò che è fatto a scuola, lavoro di gruppo, discussione, esercitazioni, dialogo insegnante-alunno, diventa oggetto e strumento di valutazione. La valutazione terrà conto del grado di conoscenza e comprensione dei contenuti, nonché della loro applicazione e dell'uso corretto dei termini specifici della disciplina. Nella valutazione si terrà conto dei risultati delle prove scritte e/o orali, di tutti gli elementi emersi durante le esercitazioni, della partecipazione, della puntualità e della precisione nel rispetto dei compiti assegnati. I voti verranno espressi cercando di utilizzare l'intera gamma, dal due al dieci, tenendo comunque conto di come valutazioni estremamente negative possano creare situazioni di demotivazione e di rifiuto sia nei confronti della disciplina che del lavoro scolastico in generale; di conseguenza le valutazioni inferiori al tre saranno utilizzate solo in prove oggettive. II dieci in casi di particolare merito. La correlazione tra gli obiettivi cognitivi raggiunti e il voto delle verifiche è sintetizzata nella griglia allegata, concordata nella riunione di area. Inoltre la valutazione dell eventuale prova di recupero non supererà la sufficienza in quanto testata su obiettivi minimi e il voto del recupero sostituirà quello della verifica insufficiente. Si ritiene che siano elementi essenziali per poter formulare una valutazione finale l impegno, la disponibilità all apprendimento, la partecipazione, i progressi rispetto ai livelli di partenza accanto alla verifica della capacità di rielaborazione personale e della acquisizione di un adeguato livello di conoscenze specifiche della materia 7. TIPO E N DI VERIFICHE La verifica del processo di apprendimento sarà effettuata: - Nel corso dell'attività: con domande atte ad indagare il grado di comprensione dei vari punti della lezione in svolgimento che avranno anche lo scopo di stimolare l'attenzione e la partecipazione dell'intera classe; 5
6 - Al termine di ogni U.D. (verifiche sommative) o frazione di U.D. (verifiche sommative parziali) mediante interrogazioni orali ed eventualmente scritte. Tipologie di verifica: 1) Esposizioni orali 2) Verifiche scritte a domanda multipla e aperta Il numero di verifiche scritte e/o orali sarà di almeno due per il trimestre e almeno tre nel semestre più eventuali verifiche di recupero. Si prevedono numerosi momenti di verifica di tipo formativo, con domande dal posto che permetteranno all insegnante di apportare eventuali modifiche in itinere alla programmazione, qualora si riveli poco adeguata alle capacità della classe, e di realizzare. 8. STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI DEI QUALI SI PREVEDE L USO - Testo in adozione o appunti quotidiani dettati o fotocopiati dall insegnante - Articoli e materiale fornito dall insegnante. - Strumenti audiovisivi - Esperienza quotidiana -Visite guidate e viaggi di istruzione 9. INTESE INTERDISCIPLINARI Ove possibile si tenteranno percorsi paralleli con altre discipline al fine di consentire negli alunni la maturazione di una prospettiva e di una riflessione più ampia che oltrepassi i confini specifici di ciascuna disciplina presa singolarmente. 10 PROGETTI SPECIALI Educazione ambientale : Io ti RIUSO Uso e riuso dei materiali (il riciclo e il riutilizzo dei rifiuti ). Progetto che verrà effettuato durante tutt anno scolastico sia in ore curricolari che extracurricolari (a turno a casa degli alunni), gli alunni saranno divisi in gruppi e ogni singolo gruppo effettuerà un lavoro proprio con la progettazione e la realizzazione dell opera, il tutto documentato con foto e filmati. Si attende la disponibilità del docente di materia Plastiche per una collaborazione. 11. RIESAME DELLA PROGETTAZIONE Si verifica la congruità della progettazione rispetto ai fabbisogni formativi. Il riesame ha avuto esito Positivo: SI NO La programmazione è stata condivisa con il consiglio di classe in data: Crema, (firma del DOCENTE) Luigi Iengo (firma del IL DIRIGENTE SCOLASTICO) 6
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