L Interazione Elettrodebole
|
|
- Oliviero Valli
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L Interazione Elettrodebole Dinamica del Modello Standard Dipartimento di Fisica e Geologia Università degli Studi di Perugia simone.pacetti@pg.infn.it Novembre 016
2 La storia La teoria di gauge che descrive l Interazione Elettrodebole è il frutto del lavoro di Steven Weinberg (1933, USA) Abdus Salam ( , Pakistan) Sheldon Lee Glashow (193, USA) Nel 1979 fu loro conferito il premio Nobel. For their contributions to the theory of the unified weak and electromagnetic interaction between elementary particles, including, inter alia, the prediction of the weak neutral current. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard /8
3 Il modello Weinberg-Salam-Glashow Il modello Weinberg-Salam-Glashow per l Interazione Elettrodebole è una teoria di gauge con campi chirali, fermionici a spin 1/ e con massa nulla. Il gruppo di simmetria è SU() L U(1) Y SU() L Isospin debole (I w, I w3 ) U(1) Y Ipercarica debole Y w Dalla dinamica dei decadimenti beta si evince che solo i campi dei fermioni sinistrorsi (left-handed) si trasformano con operatori del gruppo SU() L. Le tre generazioni differiscono per la massa ma hanno le stesse proprietà. È sufficiente considerare solo una generazione (due leptoni e due quark). ( ) Leptoni sinistrorsi νe l Doppietto di SU() L = L e L Leptoni destrorsi ν er, e R ν er è presente solo se il neutrino ha massa non nulla. ( ) Quark sinistrorsi u q Doppietto di SU() L = L d L Quark destrorsi u R, d R S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 3/8
4 L Ipercarica Un campo fermionico di isospin debole I W e sapore f ha ipercarica debole Y (I W, f ). La struttura abeliana della simmetria di ipercarica viola la flavor independence. In ogni settore si hanno 6 ipercariche diverse. Y (I W, f ) Y (I W, f ) se (I W, f ) (I W, f ). Y (1/, q) = Y (q L ) = Y q Y (0, u) = Y (u R ) = Y u Y (0, d) = Y (d R ) = Y d Y (1/, l) = Y (l L ) = Y l Y (0, ν e) = Y (ν er ) = Y ν Y (0, e) = Y (e R ) = Y e La simmetria SU() L U(1) Y del settore elettrodebole del Modello Standard è spontaneamente rotta. I campi di gauge neutri a massa nulla di SU() L U(1) Y si combinano linearmente formando il campo del fotone. La combinazione è quella che si accoppia alla corrente elettromagnetica. La carica elettrica Q si ottiene quindi come combinazione lineare dei numeri quantici di isospin debole I W 3 e ipercarica debole Y W. Q = a I W 3 + b Y W (a = 1) = Q = I W 3 + b Y W S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 4/8
5 I vincoli dell ipercarica L ipercarica Y (I W, f ) del campo fermionico di isospin debole I W e sapore f è vincolata dall invarianza chirale; dalle condizioni di cancellazione dell anomalia assiale. leptoni I campi l L, doppietto di isospin debole, ν er e e R, singoletti di isospin debole fanno parte dello stesso stato fisico hanno, quindi, la stessa carica elettrica } Q(l L, 1/) = 1/ + by l = Q(ν er ) = by ν Y Q(l L, 1/) = 1/ + by l = Q(e R ) = by l = Y ν 1 e b = Ye + 1 b quark I campi Q L, doppietto di isospin debole, u R e d R, singoletti di isospin debole fanno parte dello stesso stato fisico hanno, quindi, la stessa carica elettrica } Q(q L, 1/) = 1/ + by q = Q(u R ) = by ν Y Q(l L, 1/) = 1/ + by q = Q(d R ) = by q = Y u 1 e b = Y d + 1 b anomalia Le condizioni di cancellazione dell anomalia assiale sono (N c = numero di colori) Y q Y u Y d = (condizione di carica dei quark) Y ( q + Y l = 0 ) ( ) N cyq 3 + Yl 3 N c Yu 3 + Yd 3 Ye 3 Yν 3 = 0 S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 5/8
6 Neutrini di Majorana e di Dirac Se i neutrini sono particelle di Majorana, ν = ν, hanno carica elettrica e ipercarica nulla. 0 = Q(ν) = Q(l L, 1/) = Q(νeR) = by ν = Y ν = 0 Usando le condizioni di cancellazione dell anomalia. Y q = 1 6b Y u = 3b Y d = 1 3b Y l = 1 b Y ν = 0 Y e = 1 b Fissando b = 1/ Y W = (Q I W 3 ) Campo ν el e L ν er e R u L d L u R d R Y W /3 1/3 4/3 /3 Se i neutrini sono particelle di Dirac: non si hanno vincoli sulla carica; l ipercarica viene assegnata ai campi in base alle osservazioni sperimentali della carica elettrica, seguendo la legge Y W = (Q I W 3 ). La teoria perde la capacità di predire le cariche elettriche dei campi. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 6/8
7 La lagrangiana del settore elettrodebole L EW = L G + L F + L H La lagrangiana di gauge L G = 1 4 F aµν F a µν 1 4 Bµν B µν Isospin debole SU() L F a µν = µw a ν νw a µ g ɛ abc W b µw c ν Campo di gauge: W µ = (W 1 µ, W µ, W 3 µ ) Ipercarica debole U(1) Y B µν = µb ν νb µ Campo di gauge: B µ La lagrangiana fermionica L F = ψ L ψ L i /Dψ L + ψ R ψ R i /Dψ R I fermioni destrorsi non si accoppiano con l isospin debole ( D µψ R = µ + i g ) 1 Y W B ν ψ R g 1 è l accoppiamento di U(1) Y I fermioni sinistrorsi hanno entrambi gli accoppiamenti ( D µψ L = [I g ) ] 1 µ+i Y τ W B ν +ig W µ ψ L S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 7/8
8 Il settore di Higgs La lagrangiana elettrodebole L EW contiene solo campi con massa nulla. È una teoria di gauge matematicamente consistente ma non ha alcun riscontro sperimentale, in quanto si osservano fermioni e bosoni con massa. È necessario aggiungere alla lagrangiana originale un settore di Higgs. ( ) φ + Il campo di Higgs è un doppietto complesso dell isospin Φ = φ 0 debole, con cariche elettriche Q + = +1, Q 0 = 0 e ipercarica Y H = 1. Accoppiamento del campo di Higgs con i campi bosonici La derivata covariante ha la stessa forma di quella dei campi sinistrorsi. L HG = (D µ Φ) D µ Φ V (Φ) ( D µφ = [I g ) ] 1 τ µ+i Bν +ig W µ Φ Potenziale o termine di auto-interazione di Higgs. ( ) µ e λ sono parametri positivi arbitrari. V (Φ) = µ Φ Φ+λ Φ Φ Accoppiamento del campo di Higgs con i campi fermionici L HF = g uq L ΦuR g d q L Φd R g νl L ΦνeR g el L Φɛ R + h.c. con Φ = iτ Φ. Le costanti di accoppiamento g u, g d, g ν, g e, sono arbitrarie. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 8/8
9 Rottura spontanea della simmetria Lo stato fondamentale del campo di Higgs, Φ 0, si ottiene minimizzando il potenziale ( V (Φ 0 ) = µ Φ 0 Φ 0 + λ Φ 0 0) Φ = 0 in termini del valore di aspettazione del Φ nel vuoto. Ci sono due soluzioni Banale: Φ 0 = 0 Non banale: Φ Φ 0 = v = 1 µ λ Una configurazione di vuoto del campo di Higgs che: verifichi la condizione Φ Φ 0 = v ; rispetti al conservazione della carica. ( ) 0 Φ 0 = v/ Φ 0 descrive la rottura spontanea della simmetria SU() L U(1) Y. Il valore di v, che rappresenta la scala di energia che caratterizza la grandezza dell effetto, non è predetto dalla teoria. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 9/8
10 Le masse dei fermioni e dei bosoni carichi I termini di massa generati dalla rottura spontanea della simmetria si ottengono scrivendo la lagrangiana L H = L HG + L HF in termini del valore di minimo del campo di Higgs e delle combinazioni cariche dei campi di gauge ( ) 0 Φ 0 = v/ W ± µ = W 1 µ ± i W µ L mass = v ) ( vg ) (g u uu+g d dd +g e ee + W + µ W µ + v ( ) ( Wµ 3 g ) ( ) 8 Bµ g 1 g W 3µ g 1 g g1 B µ Le masse dei fermioni sono arbitrarie. La teoria non predice alcun valore. m f = v g f f = u, d, e,... Le masse dei bosoni di gauge carichi W ±. M W = v g S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 10/8
11 Le masse dei bosoni neutri La rottura spontanea di simmetria determina un mescolamento dei bosoni di gauge neutri. La matrice di massa non è diagonale nella base dei campi neutri Wµ 3 e Bµ ( ) g M 0 = g 1 g g 1 g g1 Le combinazioni dei campi W 3 µ e B µ che diagonalizzano la matrice M 0, ovvero gli autovettori, sono Z µ = cos(θ W )W 3 µ sin(θ W )B µ A µ = sin(θ W )W 3 µ + cos(θ W )B µ L angolo θ W si chiama angolo di mescolamento debole o angolo di Weinberg, è definito in termini delle costanti di accoppiamento g 1 e g. ( ) g1 θ W = arctan g Gli autovalori della matrice M 0 rappresentano le masse dei campi neutri Z µ e A µ. M Z = v g 1 + g M γ = 0 Il rapporto delle masse dei bosoni con massa è indipendente dal valore di aspettazione del vuoto del campo di Higgs v. M W M Z = cos(θ W ) S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 11/8
12 La lagrangiana di interazione L int = ea µj µ em G F J µ ch Jchµ J em µ = Q f f γ µ f f =e,u,d,... Corrente elettromagnetica dei fermioni carichi. J µ ch = νe γµ (1 + γ 5 ) e + u γ µ (1 + γ 5 ) d + Corrente debole. Partendo direttamente dalla lagrangiana L F si ha L int = g (W + µ J µ ch + W µ J µ ch ) g 1 cos(θ W )A µj µ em + L nw L (f ) g nw = cos(θ W ) Z µ f ( g (f ) v γ µ + g (f ) a γ µγ 5 ) f Interazione debole neutra. g (f ) a e g (f ) v sono gli accoppiamenti assiale e vettoriale del fermione f. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 1/8
13 La costante di Fermi g (f ) v = I (f ) W 3 sin (θ W )Q f g (f ) a = I (f ) W 3 Costanti di accoppiamento assiale e vettoriale del fermione f. Con θ w = 0 si avrebbero g (f ) v = g (f ) a. L accoppiamento neutro dipenderebbe solo dalla terza componente dell isospin debole I W 3. Sperimentalmente si osserva sin (θ W ) 0.3. L accoppiamento gv e,µ,τ = 1/ + sin (θ W ) 0.04 è soppresso rispetto a quello assiale ga e,µ,τ = 1/. La carica elettrica dei leptoni (carichi) e la costante di Fermi possono essere espresse come g e = g 1 cos(θ w ) = g sin(θ w ) G F = 8Mw Da queste relazioni e dal valore sperimentale di G F si ottengono MW = πα/ ( ) GeV 1 sin v = 46. GeV (θ W )G F sin(θ w ) GF S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 13/8
14 La gauge di Higgs Riscriviamo il campo di Higgs nella forma ( ) Φ(x) = e i τ α(x) [ 0 ] v + H(x) / Facciamo la trasformazione di gauge fermioni e Φ ( ) Φ(x) e i τ α(x) 0 Φ(x) = [ ] v +H(x) / Q kl e i τ α(x) Q kl U R U R D R D R le funzioni α j (x) (j = 1,, 3) e H(x) sono reali e nulle nello stato di vuoto. bosoni { Wµ W µ α W µ 1 g µ α B µ B µ Tale trasformazione elimina dalla lagrangiana la funzione α(x) e introduce per i campi di gauge dei termini di massa. In particolare si possono definire tre campi massivi due dei quali carichi W µ ± = W 1µ i W µ Z µ = gw 3µ g 1 +g Le masse dei bosoni W ± e Z sono M W + = M W M W = g v 4 g 1B µ g 1 +g A µ = g 1W 3µ g 1 +g ( g MZ = 1 + g ) v 4 Dopo la RSS rimane anche il campo scalare H che prende massa M H = m = λv + g B µ g 1 +g S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 14/8
15 Gradi di Libertà Il numero di gradi di libertà della teoria rimane lo stesso Considerando che un bosone vettore con massa nulla ha solo due possibili stati di elicità (trasversale), mentre se ha massa diversa da zero si ha anche la polarizzazione longitudinale quindi tre stati di elicità, passando dalla situazione iniziale, precedente alla RSS alla situazione finale avremo: Prima della RSS Dopo la RSS campo gradi di libertà campo gradi di libertà W 1µ, W µ, =4 W µ +, W µ 3=6 W 3µ, B µ =4 A µ, Z µ +3=5 Φ 4 H 1 totale: 1 totale: 1 Degli iniziali quattro gradi di libertà del campo di Higgs Φ tre si convertono nelle masse dei bosoni vettori W ± e Z, mentre il quarto è rappresentato dal campo scalare e neutro H(x). S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 15/8
16 Mescolamento dei fermioni Consideriamo la lagrangiana L HF nel caso di un numero generico n di generazioni. L HF = n ( α,β=1 g αβ u q L,α Φu R,β +gαβ d q L,α Φd R,β +gαβ ν l Φν L,α er,β +gαβ e l ) L,α Φɛ R,β +h.c Stati di singoletto u = (u, c, t,...) d = (d, s, b,...) ν = (ν e, ν µ, ν τ,...) e = (e, µ, τ,...) Stati di doppietto (( ) ( ) ( ) ) q u c t = d, s, b,... l = (( νe e ), ( νµ µ ), ( ντ τ ),... ) I campi della lagrangiana originale non sono gli autostati di massa. Le matrici degli accoppiamenti generazionali g u,d,ν,e, non sono diagonali. Dal meccanismo di rottura della simmetria si hanno le matrici n n delle masse m αβ f = v g αβ f, f = u, d, ν, e α, β = 1,,..., n. Le matrici m f e g f possono essere diagonalizzate rispetto agli autostati di massa. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 16/8
17 Diagonalizzazione delle matrici di massa Consideriamo la lagrangiana delle masse dei fermioni L F,mass L F,mass = n ( α,β=1 u L,α m αβ u u R,β +d L,α m αβ s d R,β +ν L,α m αβ ν ) ν R,β +e L,α m αβ e e R,β +h.c. Sia M una matrice complessa n n = MM è una matrice hermitiana MM v α = m αv α Autovettori ortonormali: {v α} n α=1 Gli autovalori {mα} n α=1 sono non negativi mα = v αmm v α = M v α 0 α = 1,,..., n. La matrice unitaria U, di elementi U αβ = (v β ) α, diagonalizza MM = m diag(m1, m,..., m n ) = U MM U MM = Um U MM = Um U U MM Um 1 = m U MV = m V M Um 1 La matrice V è unitaria: VV = V V = I. Si ha una diagonalizzazione biunitaria : m =diag(m 1, m,..., m n) = U MV S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 17/8
18 Matrici di Massa La matrice di massa del leptone m f è diagonalizzata in m f dalle matrici unitarie S f L,R m f = S f L m f S f R m u m c 0... m u = 0 0 m t m m 0... m ν = 0 0 m f = u, d, ν, e m d m s 0... m d = 0 0 m b m e m µ 0... m e = 0 0 m τ Le relazioni tra le basi di sapore, f α L,R, e massa, f α L,R, sono u α L = (Su L )αβ u β L d α L = (Sd L )αβ d β L ν α L = (Sν L )αβ ν β L e α L = (Se L )αβ e β L u α R = (Su R )αβ u β R d α R = (Sd R )αβ d β R ν α R = (Sν R )αβ ν β R e α R = (Se R )αβ e β R S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 18/8
19 La lagrangiana con gli autostati di massa La lagrangiana delle masse negli autostati di massa ha la forma n ( L F,mass = u L,α mu αα u R,α +d L,α ms αα d R,α +ν L,α mν αα ν R,α+e L,α me αα e R,α )+h.c. α n ( ) = u αmu αα u α+d αms αα d α+ν αmν αα να+eαmαα e e α α La lagrangiana originale è scritta in termini degli autostati di sapore. Le particelle sono prodotte da interazioni deboli in autostati di sapore. Sperimentalmente si osservano stati asintotici, liberi, ovvero autostati di massa. La trasformazione f α L,R f L,R α non altera la struttura della corrente elettromagnetica e della corrente debole neutra. Nel caso della corrente elettromagnetica dei leptoni si ha J em(e µ ) = n α=1 e α γµ e α = n α=1 = n α=1 ( e L,α γµ e L,α + e R,α γµ e R,α ( (e L S e L )αγµ (S e L e L) α + (e R S e R )αγµ (S e R e R) α ) = n α=1 (e Lαγ µ e Lα + (e Rα γ µ e Rα ) = n α=1 eαγµ e α = J µ em(e) Le matrici SL,R f che agiscono nelle spazio dei sapori commutano con le matrici di Dirac. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 19/8 )
20 Il mescolamento dei quark Il mescolamento dei sapori ha effetto nelle correnti deboli cariche dei quark J µ, in cui si hanno accoppiamenti tra generazioni diverse. ch In virtù della struttura uγ µ (1+γ 5 )d, le correnti cariche hanno solo campi sinistrorsi. J µ ch = n α=1 u Lα γµ d Lα = n α=1 (u LS u L )αγµ (SL d d L) α = n α,β=1 u Lαγ µ V αβ d Lα V S u L Sd L La matrice di mescolamento V, detta matrice di mixing di Cabibbo, Kobayashi e Maskawa (CKM), è unitaria, in quanto prodotto delle matrici unitarie dei sapori sinistrorsi di tipo up e down. È una matrice di mescolamento delle componenti sinistrorse che determinano la corrente carica. dl mix s mix L bl mix J µ ch = ( u L γ µ d mix L = V ud d L + V uss L + V ub b L = V cd d L + V css L + V cb b L = V td d L + V ts s L + V tb b L +c L γ µ sl mix +t L γ µ bl mix + ) La presenza di mescolamento di sapori, ovvero una matrice CKM diversa dall identità è conseguenza del fatto che le matrici unitarie SL u e Sd sono diverse. L S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 0/8
21 Parametrizzazione della matrice CKM 1 Una generica matrice unitaria n n, U può essere rappresentata in termini di una matrice hermitiana H, n n, come U = e ih. U ha lo stesso numero di parametri di H, n n + (elem. diag.) (n n)/ = n (elem. non diag.) La somma dei moduli quadri degli elementi di ogni riga o colonna è pari a uno. Per la k-esima riga: U k U kn = 1. I parametri possono essere distinti in angoli e fasi. Ciascun elemento può essere parametrizzato come prodotto di seni e coseni di determinati angoli per una fase: U ij = k,k I ij sin θ k cos θ k e φ ij. Il numero di angoli n θ coincide con il numero di parametri di una matrice n n ortogonale e reale O, con O ij = k,k I ij sin θ k cos θ k. Dalla condizione: O T O = I si ha la rappresentazione O = e A dove A è una matrice reale antisimmetrica, i.e. A T = A. Il numero di parametri di A, che coincide con quello di O che, a sua volta, corrisponde al numero di angoli di U, è dato dalla metà del numero di suoi elementi non diagonali: n θ =[#parametri di A] = n n Poiché il numero totale di parametri di U è n, il numero di fasi n φ sarà: n φ =n n θ = n n n = n + n S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 1/8
22 Le fasi fisiche Il numero di fasi fisiche della matrice di mescolamento è minore di n φ. La matrice V entra nella lagrangiana sempre moltiplicata per due spinori alcune fasi possono essere riassorbite nella ridefinizione degli spinori stessi. La corrente carica debole dei quark contiene n campi fermionici: u Lα, d Lα, α = 1,,..., n. Ciascun campo è definito a meno di una fase arbitraria. n j µ ch = u Lα γ µ V αβ d Lα α,β=1 Il numero di fasi arbitrarie nella corrente carica debole è ( n 1), poiché la lagrangiana è definita a meno di una fase globale. Le ( n 1) fasi libere possono essere scelte in modo da cancellare altrettante fasi della matrice V. u Lα e iθu α u Lα d Lα e iθd α d Lα V αβ e i(θd β θu α ) V αβ α, β = 1,..., n Il numero di fasi fisiche, nφ F, della matrice di mescolamento V, ovvero quelle che non sono eliminabili con un opportuna ridefinizione dei campi fermionici, è pari a nφ F = n φ (n 1) = n +n (n 1) = (n 1)(n ) S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard /8
23 La matrice di Cabibbo Se ci sono n = generazioni c è un solo angolo e non ci sono fasi fisiche CP è conservata. n θ = n n = 1 n F φ = (n 1)(n ) = 0 La matrice di mescolamento è la matrice di Cabibbo. Dipendente dal solo angolo θ C, detto angolo di Cabibbo. ( ) cos(θc ) sin(θ V C = C ) sin(θ C ) cos(θ C ) Gli stati mescolati di Cabibbo. ( sc dc ) = V C ( s d ) ( ) s cos(θc ) + d sin(θ = C ) s sin(θ C ) + d cos(θ C ) Il valore dell angolo di Cabibbo si misura sperimentalmente, è estratto dalla corrente carica debole dell accoppiamento u dw +. sin(θ C ) 0.6. d cos(θ C ) u W + S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 3/8
24 La matrice CKM 3 3 La forma che esprime con maggiore evidenza il significato fisico di ciascun elemento V αβ della matrice CKM, come ampiezza di transizione α β, dal sapore up α al sapore down β. V = V ud V us V ub V cd V cs V cb V td V ts V tb Con n = 3 generazioni ci sono quattro parametri, tre angoli e una fase fisica. n θ = n n = 3 n F φ = (n 1)(n ) Dall invarianza per trasformazioni di CP si ottiene che l unica fase fisica deve essere nulla, quindi se CP è conservata la matrice di mescolamento è reale. = 1 c 13 c 1 c 13 s 1 s 13 e iδ V= c 3 s 1 s 3 c 1 s 13 e iδ c 3 c 1 s 3 s 1 s 13 e iδ c 13 s 3 s 3 s 1 c 3 c 1 s 13 e iδ s 3 c 1 c 3 s 1 s 13 e iδ c 13 c 3 θ 1, θ 3 e θ 13, sono gli angoli di mixing che variano nell intervallo [0, π]. δ è la fase responsabile della conservazione di CP definita in [0, π]. s ij =sin θ ij c ij =cos θ ij ij = 1, 3, 13 Con θ 3 = θ 13 = 0 e θ 1 = θ C, la matrice CKM si riconduce a quella di Cabibbo. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 4/8
25 La parametrizzazione di Wolfenstein Una parametrizzazione alternativa della matrice CKM, basata su una struttura perturbativa, è la cosiddetta rappresentazione di Wolfenstein. Si ottiene da quella in termini degli angoli θ 1, θ 3 e θ 13, e della fase δ. 1 λ λ4 4 V= λ+ A λ 5 λ 3 A (1 ρ i η) (1 (ρ + i η)) 1 λ λ4 8 λ λ 3 A(ρ i η) ( 1 + 4A ) λ A +O(λ 5 ) λ A+ Aλ4 (1 (ρ + i η)) 1 A λ 4 Parametri di Wolfenstein λ, A, ρ, η λ sin(θ 1 ) Aλ sin(θ 13 ) Aλ 3 (ρ i η) sin(θ 13 )e iδ ρ ρ(1 λ /) η η(1 λ /) La rappresentazione di Wolfenstein è una espansione in λ = sin(θ 1 ). La violazione di CP è un effetto del terzo ordine in λ: λ 3 A(ρ i η). Le correzioni di ordine superiore si ottengono imponendo l unitarietà, ad esempio, per la prima riga: V ud + V us + V ub = 1. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 5/8
26 Misura della matrice CKM Gli elementi della matrice CKM non sono predetti dalla teoria. Sono parametri da determinare sperimentalmente. Ciascuno di essi è ottenuto da diverse misure di processi diversi. Im(z) V tb V td γ 3 0 (V ) 3α V α1 = Vαb V αd α=1 α=u,c,t α Vub V ud β V cb V cd Re(z) Parametri di Wolfenstein λ = ρ = A = η = Parametri CKM sin(θ 1 ) = sin(θ 13 ) = sin(θ 3 ) = ) o ( δ = S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 6/8
27 Mescolamento dei neutrini Il fenomeno del mescolamento dei sapori si manifesta anche nel settore leptonico sotto forma del mescolamento dei neutrini. La matrice equivalente alla CKM del settore dei quark è detta matrice di Pontecorvo, Maki, Nakagawa e Sakata (PMNS) U PMNS = V ν(θ 1, θ 3, θ 13, δ)p(ν) = V ν(θ 1, θ 3, θ 13, δ) 0 e iα 1/ e iα / La matrice P(ν) si inserisce per considerare la possibilità che i neutrini siano particelle di Majorana. In questo caso, la condizione sui campi: νi C (x) = ν i (x), fissa n 1 fasi, che non si possono utilizzate per riassorbire le fasi del mescolamento, il numero di fasi fisiche diventa nφ FM = n φ (n 1)+(n 1) = n +n n = n(n 1) Le fasi α 1 e α, dette fasi di Majorana, sono osservabili ma non contribuiscono al fenomeno di oscillazione dei neutrini. S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 7/8
28 Oscillazione dei neutrini I parametri della matrice PMNS si estraggono dalle misure delle oscillazioni dei neutrini. Non c è evidenza di violazione di CP nel settore leptonico. Non c è la possibilità di verificare il carattere di Dirac o Majorana dei neutrini. Dati del 01. sin (θ 1 ) = ± 0.04 sin (θ 3 ) 0.95 (90% C.L.) sin (θ 13 ) = ± θ 1 = (39.9 ± 1.0) o θ 3 = ( )o θ 13 = (9.1 ± 0.6) o La matrice PMNS è diversa dalla matrice CKM. La matrice CKM può essere interpretata come V (λ,...) = I + O(λ). Lo sviluppo perturbativo della matrice PMNS è (1 s/) 6 U PMNS = 1 (1 + s a + re iδ ) 6 1 (1 + s) 3 1 (1 s/ a + re iδ /) 3 1 (1 + s + a re iδ ) 1 (1 + s/ + a + re iδ /) 6 3 r e iδ 1 (1 + a) 1 (1 a) r = 0. ± 0.01 s = 0.03 ± 0.03 a = 0.10 ± 0.05 S. Pacetti, Dipartimento di Fisica e Geologia Interazione Elettrodebole, Dinamica del Modello Standard 8/8
Problemi per il corso di teoria delle interazioni fondamentali giugno 2005
Problemi per il corso di teoria delle interazioni fondamentali giugno 2005 Primo Modulo 1. Urto Bhabha Determinare la sezione d urto differenziale per l urto e + e e + e, nel limite di alta energia in
DettagliLa freccia del tempo nella fisica delle particelle elementari Alberto Lusiani
La freccia del tempo nella fisica delle particelle elementari Scuola Normale Superiore La fisica delle particelle spiega oggi quasi tutto Meccanica Quantistica Relativistica (Modello Standard) fenomeni
DettagliEsercizi Teoria dei Campi
Esercizi Teoria dei Campi Legenda: (L) esercizio svolto a lezione; (A) possibile approfondimento. 1. Ordini di grandezza. Stimare il numero medio giornaliero di turisti a Firenze. Confrontare con la letteratura
DettagliAnalisi della correlazione canonica
Analisi della correlazione canonica Su un collettivo di unità statistiche si osservano due gruppi di k ed m variabili L analisi della correlazione canonica ha per obiettivo lo studio delle relazioni di
DettagliSimmetrie nel Modello Standard
Simmetrie nel Modello Standard della Fisica delle Particelle Seminari di Fisica Dipartimento di Fisica dell Universita di Torino 10 dicembre 2013 Alessandro Bottino INFN/Università di Torino Contenuto
DettagliSimmetrie di gauge estese: modelli senza Higgs
Simmetrie di gauge estese: modelli senza Higgs (De)costruzione dimensionale Modello minimale con simmetrie di gauge estese Correzioni elettrodeboli Unitarietá senza bosoni di Higgs Delocalizzazione dei
DettagliMetodo dei minimi quadrati e matrice pseudoinversa
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento Tecnologie Innovative Metodo dei minimi quadrati e matrice pseudoinversa Algebra Lineare Semestre Estivo 2006 Metodo dei minimi quadrati
Dettagli5.4 Larghezza naturale di una riga
5.4 Larghezza naturale di una riga Un modello classico più soddisfacente del processo di emissione è il seguente. Si considera una carica elettrica puntiforme in moto armonico di pulsazione ω 0 ; la carica,
DettagliIL DECADIMENTO DEL PROTONE ASPETTATIVE E PROSPETTIVE DI RICERCA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DE L AQUILA Facoltà di Scienze MM. FF. NN. Corso di Laurea in Fisica TESI DI LAUREA IL DECADIMENTO DEL PROTONE ASPETTATIVE E PROSPETTIVE DI RICERCA Relatori Prof. Francesco Vissani
DettagliFisica del Flavour con simmetria U(2) 3
UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN FISICA TESI DI LAUREA MAGISTRALE Fisica del Flavour con simmetria U(2) 3 CANDIDATO Enrico Morgante RELATORE Prof. Riccardo Barbieri
DettagliI. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.
ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio
DettagliProgramma del corso di FNSN II AA 2012-2013 ( 9 Crediti)
Programma del corso di FNSN II AA 2012-2013 ( 9 Crediti) - Modello a Quark Statico (tutto il capitolo I App. Dionisi ) - Scattering Elastico e anelastico e-nucleoni 1) fattori di forma dei nuclei; 2) fattori
DettagliApplicazioni lineari e diagonalizzazione. Esercizi svolti
. Applicazioni lineari Esercizi svolti. Si consideri l applicazione f : K -> K definita da f(x,y) = x + y e si stabilisca se è lineare. Non è lineare. Possibile verifica: f(,) = 4; f(,4) = 6; quindi f(,4)
DettagliSimmetrie e leggi di conservazione
Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 5 Simmetrie e leggi di conservazione Simmetrie in meccanica classica Un sistema classico è descritto dal suo insieme di coordinate:
DettagliUniversità degli Studi di Milano RICERCA DI DECADIMENTO BETA DOPPIO MEDIANTE SCHIERE DI RIVELATORI BOLOMETRICI DI GRANDE MASSA
Università degli Studi di Milano Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica RICERCA DI DECADIMENTO BETA DOPPIO MEDIANTE SCHIERE DI RIVELATORI BOLOMETRICI DI GRANDE MASSA
DettagliInformatica Grafica. Un introduzione
Informatica Grafica Un introduzione Rappresentare la Geometria Operabile da metodi di calcolo automatici Grafica Vettoriale Partiamo dalla rappresentazione di un punto... Spazi Vettoriale SPAZI VETTORIALI
Dettaglisimmetrie continue e discrete numero barionico e leptonico parita, coniugazione di carica Isospin
Leggi di conservazione simmetrie continue e discrete numero barionico e leptonico parita, coniugazione di carica Isospin 0 Leggi di conservazione Tutto ciò che non è proibito accade n / p + e ; p / n+
DettagliParticelle e Interazioni Fondamentali
Sylvie Braibant Giorgio Giacomelli Maurizio Spurio Particelle e Interazioni Fondamentali Il mondo delle particelle Febbraio 2009 Springer Prefazione Questo libro intende fornire le conoscenze teoriche
DettagliSpin. La hamiltoniana classica di una particella di massa m e carica q in presenza di un potenziale elettromagnetico (Φ, A) si scrive.
Spin La hamiltoniana lassia di una partiella di massa m e aria q in presenza di un potenziale elettromagnetio Φ, A si srive Sviluppando il quadrato si ha H = H = p q A 2 + qφ p 2 + A 2 2q A p + qφ 2 Se
DettagliSISTEMI LINEARI. x 2y 2z = 0. Svolgimento. Procediamo con operazioni elementari di riga sulla matrice del primo sistema: 1 1 1 3 1 2 R 2 R 2 3R 0 4 5.
SISTEMI LINEARI Esercizi Esercizio. Risolvere, se possibile, i seguenti sistemi: x y z = 0 x + y + z = 3x + y + z = 0 x y = 4x + z = 0, x y z = 0. Svolgimento. Procediamo con operazioni elementari di riga
DettagliOSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE
OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato
DettagliEsame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE
Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) Prova scritta 16 luglio 2014 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Dato il sistema con: si determinino gli autovalori della forma minima. Per determinare la forma minima
DettagliRichiami. Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza
Parte I Problemi Richiami Esercizio 1.1. La radiazione elettromagnetica del corpo nero ha la seguente densità di energia per unità di frequenza u ν = 8π hν c 3 ν e βhν 1, dove c è la velocità della luce
DettagliProdotti scalari e matrici
Prodotti scalari e matrici 1 Forme bilineari e matrici In questa sezione vogliamo studiare la corrispondenza biunivoca che esiste tra l insieme delle forme bilineari su di un certo spazio vettoriale V
DettagliRobotica industriale. Richiami di statica del corpo rigido. Prof. Paolo Rocco
Robotica industriale Richiami di statica del corpo rigido Prof. Paolo Rocco (paolo.rocco@polimi.it) Sistemi di forze P 1 P 2 F 1 F 2 F 3 F n Consideriamo un sistema di forze agenti su un corpo rigido.
DettagliInterazioni Fondamentali, Gravità e Stringhe
Interazioni Fondamentali, Gravità e Stringhe Gianfranco Pradisi Dipartimento di Fisica Università di Roma Tor Vergata Via della Ricerca Scientifica 1, I-00133 Roma (Italy) gianfranco.pradisi@roma2.infn.it
DettagliAnalisi del decadimento W τν in CMS a LHC
FACOLTÀ Università degli Studi di Pisa DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Scienze Fisiche Tesi di laurea magistrale Analisi del decadimento W τν in CMS a LHC Candidato:
DettagliAppunti di algebra lineare. Federico G. Lastaria. Mauro Saita. Politecnico di Milano. gennaio 2008
1 Appunti di algebra lineare Federico G. Lastaria Mauro Saita Politecnico di Milano gennaio 2008 Email degli autori: federico.lastaria@polimi.it maurosaita@tiscalinet.it 2 Indice 1 Spazi vettoriali e Applicazioni
DettagliLa scoperta del bosone di Higgs. I cieli di Brera 17 aprile 2013 Corrado Lamberti
La scoperta del bosone di Higgs I cieli di Brera 17 aprile 2013 Corrado Lamberti Stazione dell esperimento ATLAS in costruzione. Si vedono 6 degli 8 magneti toroidali. La stazione sperimentale ha un diametro
DettagliDipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) +q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo
Il Dipolo Elettrico Dipolo Elettrico: due cariche (puntiformi) q e q (stesso modulo, segno opposto) a distanza a. Momento di Dipolo, P: Vettore di modulo qa che va da qq a q Dato un punto P molto distante
DettagliSistemi differenziali 2 2: esercizi svolti. 1 Sistemi lineari Stabilità nei sistemi lineari
Sistemi differenziali : esercizi svolti 1 Sistemi lineari Stabilità nei sistemi lineari 14 1 Sistemi differenziali : esercizi svolti 1 Sistemi lineari Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano
DettagliTempo a disposizione: 150 minuti. 1 È dato l endomorfismo f : R 3 R 3 definito dalle relazioni
Università degli Studi di Catania Anno Accademico 2014-2015 Corso di Laurea in Informatica Prova in itinere di Matematica Discreta (12 CFU) 17 Aprile 2015 Prova completa Tempo a disposizione: 150 minuti
DettagliIl Metodo Scientifico
Unita Naturali Il Metodo Scientifico La Fisica si occupa di descrivere ed interpretare i fenomeni naturali usando il metodo scientifico. Passi del metodo scientifico: Schematizzazione: modello semplificato
DettagliVettori e matrici. Lorenzo Pareschi. Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara
Vettori e matrici Lorenzo Pareschi Dipartimento di Matematica & Facoltá di Architettura Universitá di Ferrara http://utentiunifeit/lorenzopareschi/ lorenzopareschi@unifeit Lorenzo Pareschi Univ Ferrara
DettagliOscillazioni dei mesoni neutri
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI CORSO DI LAUREA DI I LIVELLO IN FISICA TESI DI LAUREA IN FISICA Oscillazioni dei mesoni neutri Relatori: Chiar.mo Prof.
DettagliEsercizi sui vettori liberi (i, j, k è una base ortonormale positiva)
Esercizi sui vettori liberi (i, j, k è una base ortonormale positiva) Esercizio 1 Siano v e w due vettori non paralleli.sapendo che v è un versore e che v w =3 trovare l espressione di tutti i vettori
DettagliROTTURA SPONTANEA DI SIMMETRIA: DAL FERROMAGNETISMO ALLA FISICA DELLE PARTICELLE
ROTTURA SPONTANEA DI SIMMETRIA: DAL FERROMAGNETISMO ALLA FISICA DELLE PARTICELLE 2 Indice Indice Indice... 2 Introduzione... 3 Bosoni massivi in fisica della particelle... 3 Correnti schermanti: la massa
DettagliSOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n
SPAZI E SOTTOSPAZI 1 SOTTOSPAZI E OPERAZIONI IN SPAZI DIVERSI DA R n Spazi di matrici. Spazi di polinomi. Generatori, dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione. Intersezione e somma di sottospazi,
DettagliFermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac.
Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac. Bosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein.
DettagliGrandezze fisiche e loro misura
Grandezze fisiche e loro misura Cos è la fisica? e di che cosa si occupa? - Scienza sperimentale che studia i fenomeni naturali suscettibili di sperimentazione e caratterizzati da grandezze misurabili.
Dettagli1) Quali dei seguenti sottoinsiemi del campo dei numeri reali ℝ sono sottospazi vettoriali?
Geometria I lezione del 30 settembre 2013 Presentazione del corso. Nozioni e notazioni: concetti primitivi di insieme, elemento ed appartenenza. Insiemi numerici: i numeri naturali ℕ, gli interi ℤ, i numeri
DettagliMATRICI E SISTEMI LINEARI
- - MATRICI E SISTEMI LINEARI ) Calcolare i seguenti determinanti: a - c - d - e - f - g - 8 7 8 h - ) Calcolare per quali valori di si annullano i seguenti determinanti: a - c - ) Calcolare il rango delle
DettagliFacoltá di Scienze MM.FF.NN. Corso di Studi in Informatica- A.A
Facoltá di Scienze MM.FF.NN. Corso di Studi in Informatica- A.A. 5-6 Corso di CALCOLO NUMERICO / ANALISI NUMERICA : Esempi di esercizi svolti in aula 5//5 ) Dato un triangolo, siano a, b le lunghezze di
DettagliEQUAZIONE DELLA RETTA
EQUAZIONE DELLA RETTA EQUAZIONE DEGLI ASSI L equazione dell asse x è 0. L equazione dell asse y è 0. EQUAZIONE DELLE RETTE PARALLELE AGLI ASSI L equazione di una retta r parallela all asse x è cioè è uguale
DettagliFunzioni Pari e Dispari
Una funzione f : R R si dice Funzioni Pari e Dispari PARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della funzione è simmetrico rispetto all asse DISPARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della
DettagliEsercizi svolti. risolvere, se possibile, l equazione xa + B = O, essendo x un incognita reale
Esercizi svolti 1. Matrici e operazioni fra matrici 1.1 Date le matrici 1 2 1 6 A = B = 5 2 9 15 6 risolvere, se possibile, l equazione xa + B = O, essendo x un incognita reale Osservazione iniziale: qualunque
DettagliAtomi, molecole e ioni
Atomi, molecole e ioni anione + - catione Teoria atomica di Dalton 1. Un elemento è composto da particelle minuscole chiamate atomi. 2. In una normale reazione chimica, nessun atomo di nessun elemento
DettagliEsercitazioni di Meccanica Razionale
Esercitazioni di Meccanica Razionale a.a. 2002/2003 Composizione di stati cinetici Maria Grazia Naso naso@ing.unibs.it Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Brescia Esercitazioni di Meccanica
Dettagli8.16.1 Forme bilineari di fermioni di Dirac...231 8.16.2 Interazione debole corrente-corrente...235
Indice 1 Introduzione. Note storiche e concetti fondamentali... 1 1.1 Introduzione... 1 1.2 Notizie storiche. La scoperta delle particelle... 3 1.3 Il concetto di atomo. Indivisibilità... 5 1.4 Il Modello
DettagliFerruccio Orecchia. esercizi di GEOMETRIA 1
A01 102 Ferruccio Orecchia esercizi di GEOMETRIA 1 Copyright MCMXCIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978
DettagliEsercizi sui sistemi di equazioni lineari.
Esercizi sui sistemi di equazioni lineari Risolvere il sistema di equazioni lineari x y + z 6 x + y z x y z Si tratta di un sistema di tre equazioni lineari nelle tre incognite x, y e z Poichè m n, la
DettagliRipasso tramiti esempi - Applicazioni lineari e matrici
Ripasso tramiti esempi - Applicazioni lineari e matrici Applicazioni lineari associata ad una matrice Avete imparato che data una matrice A K m,n esiste una applicazione lineare associata ad A. Ma come
DettagliLEZIONE 4. { x + y + z = 1 x y + 2z = 3
LEZIONE 4 4.. Operazioni elementari di riga. Abbiamo visto, nella precedente lezione, quanto sia semplice risolvere sistemi di equazioni lineari aventi matrice incompleta fortemente ridotta per righe.
DettagliEsercizi sulle affinità - aprile 2009
Esercizi sulle affinità - aprile 009 Ingegneria meccanica 008/009 Esercizio Sono assegnate nel piano le sei rette r : =, s : =, t : =, r : =, s : =, t : = determinare l affinità che trasforma ordinatamente
Dettaglia + 2b + c 3d = 0, a + c d = 0 c d
SPAZI VETTORIALI 1. Esercizi Esercizio 1. Stabilire quali dei seguenti sottoinsiemi sono sottospazi: V 1 = {(x, y, z) R 3 /x = y = z} V = {(x, y, z) R 3 /x = 4} V 3 = {(x, y, z) R 3 /z = x } V 4 = {(x,
DettagliSimmetrie e invarianze nel mondo dei costituenti elementari
Simmetrie e invarianze nel mondo dei costituenti elementari Alessandro De Angelis Univ. di Udine, INFN Trieste e IST Lisboa 1000 anni di scienza e tecnica in Italia Pordenone, marzo 2001 2 E possibile
DettagliAnalisi della varianza
1. 2. univariata ad un solo fattore tra i soggetti (between subjects) 3. univariata: disegni fattoriali 4. univariata entro i soggetti (within subjects) 5. : disegni fattoriali «misti» L analisi della
DettagliSTUDIO DEL BOSONE DI HIGGS NEL CANALE γγ CON IL RIVELATORE ATLAS AD LHC
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Corso di Laurea in Fisica STUDIO DEL BOSONE DI HIGGS NEL CANALE γγ CON IL RIVELATORE ATLAS AD LHC Codice P.A.C.S.: 14.80.Bn Relatore: Prof.
DettagliLezioni di Ricerca Operativa 2 Dott. F. Carrabs
Lezioni di Ricerca Operativa Dott. F. Carrabs.. 009/00 Lezione 6: - mmissibilità di un vincolo - Vincoli alternativi - Vincoli alternativi a gruppi - Rappresentazione di funzioni non lineari: Costi fissi
DettagliComplementi 3 - Richiami di algebra tensoriale
Complementi 3 - Richiami di algebra tensoriale [Ultimarevisione revisione9gennaio gennaio2009] In questo notebook si richiamano brevemente alcune definizioni ed alcune proprieta di algebra tensoriale,
DettagliMetodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)
Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema
DettagliDegenerazioni accidentali e simmetrie nascoste: l oscillatore armonico isotropo in 3D
Degenerazioni accidentali e simmetrie nascoste: l oscillatore armonico isotropo in 3D Francesco Luciano Corso di Laurea Triennale in Fisica Università di Pisa Indice Introduzione: importanza delle simmetrie
DettagliEquazioni differenziali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Istituzioni di Matematiche A.A. 2007-2008. Dott.ssa G. Bellomonte
Equazioni differenziali Corso di Laurea in Scienze Biologiche Istituzioni di Matematiche A.A. 2007-2008 Dott.ssa G. Bellomonte Indice 1 Introduzione 2 2 Equazioni differenziali lineari del primo ordine
DettagliCORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA
CORSO DI LAUREA IN OTTICA E OPTOMETRIA Anno Accademico 007-008 CORSO di FISCA ED APPLICAZIONE DEI LASERS Questionario del Primo appello della Sessione Estiva NOME: COGNOME: MATRICOLA: VOTO: /30 COSTANTI
DettagliLuciano Maiani: Lezione Fermi 17. La teoria di C. N. Yang e R. Mills: un idea in cerca di applicazione
Luciano Maiani: Lezione Fermi 17. La teoria di C. N. Yang e R. Mills: un idea in cerca di applicazione 1. Le simmetrie dei campi 2. Simmetrie e leggi di conservazione 3. No spooky Action-at-a Distance
DettagliCapitolo 7: Simmetrie e Numeri Quantici
Capitolo 7: Simmetrie e Numeri Quantici Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Professor Carlo Dionisi A.A. 2004-2005 1 Simmetrie Invarianza Leggi di Conservazione 1) Principi di Invarianza e leggi di
DettagliESERCIZI DA ESAMI ( ) Stabilità dei pendii
ESERCIZI DA ESAMI (1996-2003) Stabilità dei pendii Esercizio 1 Si vuole eseguire uno scavo di sbancamento in un deposito di argilla omogenea satura sovrastante uno stato rigido (bedrock). Determinare con
DettagliI seguenti grafici rappresentano istantanee dell onda di equazione:
Descrizione matematica di un onda armonica La descrizione matematica di un onda è data dalla seguente formula : Y ; t) A cos( k ω t + ϕ ) () ( ove ω e k, dette rispettivamente pulsazione e numero d onda,
DettagliESERCIZI SUI SISTEMI LINEARI
ESERCIZI SUI SISTEMI LINEARI Consideriamo ora il sistema lineare omogeneo a coefficienti costanti associato alla matrice A M n n, cioè SLO Vale il seguente = A. Teorema. Sia v R n \ } e sia λ C. Condizione
DettagliFUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale
FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio
DettagliQUADERNI DIDATTICI. Dipartimento di Matematica. Esercizi di Geometria ealgebralinearei Corso di Studi in Fisica
Università ditorino QUADERNI DIDATTICI del Dipartimento di Matematica E Abbena, G M Gianella Esercizi di Geometria ealgebralinearei Corso di Studi in Fisica Quaderno # 6 - Aprile 003 Gli esercizi proposti
Dettagli1 1+e ξ, (1) P A (ξ) = P B (ξ) = 1 1+e ξ (3) In figura (1) riportiamo l andamento delle probabilità P A (ξ) e P B (ξ). P A,P B
Algoritmo di Elo generalizzato AEg Marcello Colozzo Siano A e B due giocatori che eseguono un gioco a somma zero G. La probabilità di vittoria per A è: dove P A ξ = +e ξ ξ = βr A R B 2 In questa equazione
DettagliSISTEMI LINEARI MATRICI E SISTEMI 1
MATRICI E SISTEMI SISTEMI LINEARI Sistemi lineari e forma matriciale (definizioni e risoluzione). Teorema di Rouché-Capelli. Sistemi lineari parametrici. Esercizio Risolvere il sistema omogeneo la cui
DettagliTrasformatore monofase
Trasformatore ideale l trasformatore ideale è un sistema lineare e non dissipativo potesi: P 0 ρ cu 0 (P cu 0) μ η u i u i l 0 μ S Tutto il flusso viene incanalato nel nucleo che si comporta come un unico
Dettagli04 - Numeri Complessi
Università degli Studi di Palermo Scuola Politecnica Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 04 - Numeri Complessi Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,
DettagliMetodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte III
Laboratorio Metodi e tecniche di analisi dei dati nella ricerca psico-educativa Parte III Laura Palmerio Università Tor Vergata A.A. 2005/2006 MISURAZIONE Misurare le variabili Assegnazione di valori numerici
DettagliRicerca del Majorone nei decadimenti del muone con l esperimento MEG
Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Laurea Magistrale in Fisica Ricerca del Majorone nei decadimenti del muone con l esperimento MEG Anno accademico 2010/2011 Candidato: Emanuele Ripiccini
DettagliFig. 1: rotore e statore di una dinamo
La dinamo La dinamo è una macchina elettrica rotante per la trasformazione di lavoro meccanico in energia elettrica, sotto forma di corrente continua. Costruttivamente è costituita da un sistema induttore
DettagliOscillazioni. Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile
Oscillazioni Si produce un oscillazione quando un sistema viene perturbato rispetto a una posizione di equilibrio stabile Caratteristica più evidente del moto oscillatorio è di essere un moto periodico,
Dettagli7 2 =7 2=3,5. Casi particolari. Definizione. propria se < impropria se > e non è multiplo di b. apparente se è un multiplo di. Esempi.
NUMERI RAZIONALI Q Nell insieme dei numeri naturali e nell insieme dei numeri interi relativi non è sempre possibile effettuare l operazione di divisione. Infatti, eseguendo la divisione 7 2 si ottiene
DettagliDr. Stefano Sarti Dipartimento di Fisica
UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio ESAME DI FISICA GENERALE II DM 270) Data: 8/9/202. In un disco uniformemente carico di
DettagliRisoluzione di problemi ingegneristici con Excel
Risoluzione di problemi ingegneristici con Excel Problemi Ingegneristici Calcolare per via numerica le radici di un equazione Trovare l equazione che lega un set di dati ottenuti empiricamente (fitting
DettagliSoluzioni IV anno Fis prima prova
Soluzioni IV anno Fis prima prova ) All interno dello strato a < x < a, la densità di corrente è data da J x < a) = c 4 π rot B = c 4 π, B o a, ) ; analogamente, all esterno dello strato x > a) la densità
DettagliDidattica della Matematica 1 - classe A047 Trasformazioni geometriche - seconda parte
Didattica della Matematica 1 - classe A047 Trasformazioni geometriche - seconda parte anno acc. 2013/2014 Univ. degli Studi di Milano Cristina Turrini (Univ. degli Studi di Milano) Didattica della Matematica
DettagliESERCIZI GEOMETRIA ED ALGEBRA LINEARE
Università degli Studi di Lecce Facoltà di Ingegneria - Facoltà di Scienze Giovanni Calvaruso e Raffaele Vitolo ESERCIZI DI GEOMETRIA ED ALGEBRA LINEARE Versione provvisoria 29 febbraio 2008 ANNO ACCADEMICO
DettagliEsercizi sugli A-moduli liberi, sui gruppi abeliani finitamente generati e sulle forme canoniche degli endomorfismi degli spazi vettoriali
Esercizi sugli A-moduli liberi, sui gruppi abeliani finitamente generati e sulle forme canoniche degli endomorfismi degli spazi vettoriali.) Siano A un anello commutativo con unità e L un A-modulo libero
Dettagli2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi)
2. APPUNTI SUI FASCI DI CIRCONFERENZE (raccolti dal prof. G. Traversi) La circonferenza è la curva di 2^ grado che viene individuata univocamente da tre punti non allineati e possiede la seguente proprietà:
DettagliFunzioni goniometriche
Funzioni goniometriche In questa dispensa vengono introdotte le definizioni delle funzioni goniometriche. Preliminarmente si introducono le convenzioni sull orientazione degli angoli e sulla loro rappresentazione
DettagliATOMI E MOLECOLE. Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti).
1 ATOMI E MOLECOLE Tutte le varie forme di materia esistenti sono costituite da sostanze semplici (elementi) e da sostanze composte (composti). Un elemento (es. il mercurio) è una sostanza che non può
DettagliTeoria dei Sistemi e Controlli Automatici M
Teoria dei Sistemi e Controlli Automatici M 3 marzo 23 Figura : Prototipo di quadrirotore. Modello del Velivolo Si fissi un sistema di riferimento inerziale F i = {O i, i i, j i, k i } ed un sistema di
DettagliFUNZIONI QUADRATICHE
f: R R si dice funzione quadratica se è del tipo f(x) =ax 2 +bx+c, dove a,b,c sono costanti Il grafico di una funzione quadratica è una curva detta parabola Abbiamo incontrato funzioni di questo tipo quando
Dettagli1. riconoscere la risolubilità di equazioni e disequazioni in casi particolari
Secondo modulo: Algebra Obiettivi 1. riconoscere la risolubilità di equazioni e disequazioni in casi particolari 2. risolvere equazioni intere e frazionarie di primo grado, secondo grado, grado superiore
DettagliESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E COMPLEMENTI DI GEOMETRIA
SRCIZI DI ALGBRA LINAR COMPLMNTI DI GOMTRIA Foglio 3 sercizio 1. Determinare la decomposizione LU della matrice reale simmetrica A = 1 2 1 2 5 3 1 3 4 sercizio 2. Determinare la decomposizione LU della
Dettagli23.2 Il campo elettrico
N.Giglietto A.A. 2005/06-23.3-Linee di forza del campo elettrico - 1 Cap 23- Campi Se mettiamo una carica in una regione dove c è un altra carica essa risentirà della sua presenza manifestando una forza
DettagliRichiami sulle oscillazioni smorzate
Richiami sulle oscillazioni smorzate Il moto armonico è il moto descritto da un oscillatore armonico, cioè un sistema meccanico che, quando perturbato dalla sua posizione di equilibrio, è soggetto ad una
DettagliEsercitazione 03: Sistemi a tempo discreto
0 aprile 06 (h) Alessandro Vittorio Papadopoulos alessandro.papadopoulos@polimi.it Fondamenti di Automatica Prof. M. Farina Analisi di investimenti Una banca propone un tasso d interesse i = 3% trimestrale
DettagliLa composizione di isometrie
La composizione di isometrie Quello che è più interessante in una trasformazione geometrica è studiare quali effetti ha sulle figure e soprattutto valutare quali proprietà delle figure di partenza si conservano
DettagliDear Radioactive Ladies and Gentlemen,
Dear Radioactive Ladies and Gentlemen, As the bearer of these lines, to whom I graciously ask you to listen, will explain to you in more detail, how because of the wrong statistics of the N and 6 Li nuclei
DettagliAttrito statico e attrito dinamico
Forza di attrito La presenza delle forze di attrito fa parte dell esperienza quotidiana. Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie, si sviluppa una resistenza allo scorrimento detta forza
DettagliEsercizi svolti. Geometria analitica: rette e piani
Esercizi svolti. Sistemi di riferimento e vettori. Dati i vettori v = i + j k, u =i + j + k determinare:. il vettore v + u ;. gli angoli formati da v e u;. i vettore paralleli alle bisettrici di tali angoli;
Dettagli