DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO
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- Leona Borrelli
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1 DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Non rappresentano una conseguenza di una mancata stimolazione ambientale e culturale ad apprendere o di un ritardo mentale. Non sono neppure dovuti ad un trauma o ad una malattia cerebrale acquisita. Si tratta di una situazione costitutiva dell individuo, una caratteristica della persona che si rende manifesta al momento della scolarizzazione. Specie quando un Disturbo dell Apprendimento è associato con un QI alto, il bambino può funzionare al livello della classe o quasi nelle prime classi, e può quindi non essere pienamente evidente.
2 Criteri di inclusione per l identificazione della dislessia evolutiva (OMS, 1993) 1. Livello di lettura 2 DS inferiore alla media attesa per l età e per la classe scolare frequentata 2. QI nella norma (> o = DS inferiore) 3. Assenza di cause neurologiche o sensoriali 4. Interferenza delle difficoltà nella vita quotidiana e per il proseguimento degli studi 5. Persistenza dei disturbi nonostante l istruzione scolastica normale
3 CARATTERISTICHE DIAGNOSTICHE (ICD-10) Soglia di errore di 2 deviazioni standard al di sotto del livello previsto per l età Il Disturbo della Lettura ha la precedenza sul Disturbo del Calcolo, in modo che, se sono soddisfatti i criteri per entrambi, viene diagnosticato solo il Disturbo della Lettura (con il DSM IV è possibile diagnosticare entrambi i disturbi) Il Disturbo del Calcolo è riportato come Disturbo Specifico delle Capacità Aritmetiche. L'ICD-10 non include il Disturbo dell'espressione Scritta, ma include invece il Disturbo Specifico della Compitazione (il DSM-IV include i problemi di compitazione come parte della definizione di Disturbo dell'espressione Scritta, ma richiede problemi di scrittura oltre ai problemi di compitazione per legittimare questa diagnosi)
4 In particolare si distinguono Dislessia, cioè disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo) Disortografia, cioè disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica) Disgrafia, cioè disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria) Discalculia, cioè disturbo nelle abilità di numerero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e operare con i numeri)
5 Cause Le disfunzioni neurobiologiche alla base dei disturbi interferiscono con il normale processo di acquisizione della lettura, della scrittura e del calcolo I fattori ambientali - rappresentati dalla scuola, dall ambiente familiare e dal contesto sociale si intrecciano con quelli neurobiologici e contribuiscono a determinare il fenotipo del disturbo e un maggiore o minore disadattamento
6 Elementi che concorrono alla diagnosi Il DSA si modifica in relazione all età e alle richieste ambientali La sua prevalenza appare maggiore nella scuola primaria e secondaria di primo grado L espressività clinica è inoltre funzione della complessità ortografica della lingua scritta (le lingue opache vs lingue trasparenti ) Ciò condiziona i processi utilizzati per leggere, gli strumenti di valutazione clinica e i percorsi riabilitativi
7 Comorbilità È frequente accertare la compresenza nello stesso soggetto di più disturbi specifici dell apprendimento È frequente la compresenza di altri disturbi neuropsicologici (come l ADHD, disturbo dell attenzione con iperattività) È frequente la compresenza di disturbi psicopatologici (ansia, depressione e disturbi della condotta)
8 Epidemiologia Prevalenza oscillante tra il 2,5 e il 3,5% della popolazione in età evolutiva per la lingua italiana, dato confermato dai primi risultati di una ricerca epidemiologica tuttora in corso sul territorio nazionale Di fatto, anche se ancora non esiste uno specifico osservatorio epidemiologico nazionale, le informazioni che provengono dai Servizi di neuropsichiatria infantile indicano che i DSA rappresentano quasi il 30% degli utenti di questi servizi in età scolare e il 50% circa degli individui che effettuano un intervento riabilitativo
9 Disturbo della Lettura la lettura orale è caratterizzata da distorsioni, sostituzioni o omissioni sia la lettura orale che quella a mente sono caratterizzate da lentezza ed errori di comprensione
10 Disturbo dell'espressione Scritta Esiste in genere un insieme di difficoltà nella capacità del soggetto di comporre testi scritti, evidenziata da: errori ortografici errori grammaticali o di punteggiatura nelle frasi scadente organizzazione in capoversi calligrafia deficitaria
11 Disturbo del Calcolo possono essere compromesse diverse capacità incluse le capacità "linguistiche" (per es., comprendere o nominare i termini, le operazioni, o i concetti matematici, e decodificare problemi scritti in simboli matematici) le capacità "percettive" (per es., riconoscere o leggere simboli numerici o segni aritmetici e raggruppare oggetti in gruppi) le capacità "attentive" (per es., copiare correttamente numeri o figure, ricordarsi di aggiungere il riporto e rispettare i segni operazionali) capacità "matematiche" (per es., seguire sequenze di passaggi matematici, contare oggetti, e imparare le tabelline)
12 DEFINIZIONE, CRITERI DIAGNOSTICI ED EZIOLOGIA CONSENSUS CONFERENCE
13 Consiste nella stesura di raccomandazioni da parte di una giuria al termine di una presentazione e consultazione di esperti che sintetizzano le conoscenze scientifiche su un dato argomento. Oggi nella programmazione delle conferenze di consenso si dà più spazio al lavoro del comitato promotore e si commissionano documenti preparatori. Programma Nazionale per le Linee Guida Istituto Superiore di Sanità e Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali
14 Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche e in particolare a: DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA e DISCALCULIA
15 specificità intesa come un disturbo che interessa uno specifico dominio di abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale
16 il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di DSA è quello della discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato (deficitaria in rapporto alle attese per l età e/o la classe frequentata) e l intelligenza generale (adeguata per l età cronologica).
17 Per identificarli 1) occorre usare test standardizzati, sia per misurare l intelligenza generale, che l abilità specifica; 2) occorre escludere la presenza di altre condizioni che potrebbero influenzare i risultati di questi test, come: A. menomazioni sensoriali e neurologiche gravi, disturbi significativi della sfera emotiva B. situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale che possono interferire con un adeguata istruzione
18 quindi speciale cautela andrà posta in presenza di situazioni etnico-culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione, considerare attentamente il rischio dei falsi positivi (soggetti a cui viene diagnosticato un DSA meglio spiegabile con la condizione etnicoculturale) e il rischio di falsi negativi (soggetti ai quali, in virtù della loro condizione etnicoculturale, non viene diagnosticato un DSA).
19 1. la compromissione dell abilità specifica deve essere significativa, che operazionalizzato significa inferiore a -2ds dai valori normativi attesi per l età o la classe frequentata (qualora non coincida con l età del bambino) 2. il livello intellettivo deve essere nei limiti di norma, che operazionalizzato significa un QI non inferiore a -1ds (equivalente a un valore di 85) rispetto ai valori medi attesi per l età..
20 Alcuni punti di attenzione A) il carattere evolutivo di questi disturbi; B) la diversa espressività del disturbo nelle diverse fasi evolutive dell abilità in questione; C) la quasi costante associazione ad altri disturbi (comorbilità); fatto questo che determina la marcata eterogeneità dei profili funzionali e di espressività con cui i DSA si manifestano, e che comporta significative ricadute sul versante dell indagine diagnostica;
21 D) il carattere neurobiologico delle anomalie processuali che caratterizzano i DSA; altrettanto importante sottolineare che i fattori biologici interagiscono attivamente nella determinazione della comparsa del disturbo, con i fattori ambientali; E) il disturbo specifico deve comportare un impatto significativo e negativo per l adattamento scolastico e/o per le attività della vita quotidiana.
22 DISLESSIA punti condivisi 1) la necessità di somministrare prove standardizzate di lettura a più livelli: lettere, parole, non-parole, brano; 2) la necessità di valutare congiuntamente i due parametri di rapidità/accuratezza nella performance; 3) la necessità di stabilire una distanza significativa dai valori medi attesi per la classe frequentata dal bambino [convenzionalmente fissata a -2ds dalla media per la velocità e al di sotto del 5 percentile per l accuratezza], in uno o nell altro dei due parametri menzionati. 4) Disturbi della comprensione del testo scritto (anche su ascolto): questione aperta
23 Età minima di diagnosi: completamento del 2 anno della scuola primaria (2^ elementare), dal momento che questa età coincide con il completamento del ciclo dell istruzione formale del codice scritto; inoltre entro questa età l elevata variabilità inter-individuale nei tempi di acquisizione non consente una applicazione dei valori normativi di riferimento che abbia le stesse caratteristiche di attendibilità riscontrate ad età superiori. Già alla fine del 1 anno della scuola primaria (1^ elementare) può capitare di valutare bambini con profili funzionali così compromessi e in presenza di altri specifici indicatori diagnostici (pregresso disturbo del linguaggio, familiarità accertata per il disturbo di lettura), prevedendo necessari momenti di verifica successivi. Esiste un generale consenso sul fatto che il disturbo specifico di lettura modifica la sua espressione nel tempo
24 DISGRAFIA - DISORTOGRAFIA Due componenti: una di natura motoria (disgrafia) una di natura linguistica (disortografia) Diagnosi disortografia: parametro di valutazione della correttezza, costituito dal numero di errori e dalla relativa distribuzione percentilare (al di sotto del 5 centile) Diagnosi disgrafia: parametro di valutazione la fluenza (- 2 dev. stand) e l analisi qualitativa delle caratteristiche del segno grafico.
25 DISCALCULIA Debolezza nella strutturazione cognitiva delle componenti di cognizione numerica (cioè intelligenza numerica basale: subitizing, meccanismi di quantificazione, comparazione, seriazione, strategie di calcolo a mente) ed altri che coinvolgono procedure esecutive (lettura, scrittura e messa in colonna dei numeri) ed il calcolo (recupero dei fatti numerici e algoritmi del calcolo scritto). Esclusione dalla diagnosi delle difficoltà di soluzione dei problemi matematici. Anche per il Disturbo Specifico del Calcolo, come per quelli della lettura e della scrittura, vi è un generale accordo sulla necessità di somministrare prove standardizzate che forniscano parametri per valutare la correttezza e la rapidità, e di applicare il criterio di 2ds dai valori medi attesi per l età e/o classe frequentata nelle prove specifiche.
26 Valutazione delle competenze di cognizione numerica: parametro rapidità. Importante individuare precocemente soggetti a rischio tramite l analisi di eventuali ritardi nella acquisizione di abilità inerenti alle componenti di intelligenza numerica (possibile già in età prescolare). Valutazione dei disturbi delle procedure esecutive e di calcolo: età minima per porre la diagnosi non prima della fine del 3 anno della scuola primaria (3^ elementare), soprattutto per evitare l individuazione di molti falsi positivi.
27 Segni precoci 1. Le difficoltà nelle competenze comunicative, linguistiche, motorioprassiche, uditive e visuo-spaziali in età prescolare sono possibili indicatori di rischio di DSA, soprattutto in presenza di una anamnesi familiare positiva. 2. Gli screening degli indicatori di rischio andrebbero condotti dagli insegnanti con la consulenza di professionisti della salute. 3. Gli screening andrebbero condotti all inizio dell ultimo anno della scuola dell infanzia con l obiettivo di realizzare attività didattichepedagogiche mirate. Alla fine dell ultimo anno della scuola dell infanzia permangono significativi segnali di rischio è opportuna la segnalazione ai servizi sanitari per l età evolutiva. Gli screening mirati alla rilevazioni di condizioni cliniche specifiche (ad esempio visive e uditive) vanno invece condotti dai professionisti del settore.
28 Segni precoci primo anno primaria All inizio della scuola primaria, soprattutto in assenza di valutazioni precedenti o di passaggio di informazioni tra i due ordini di scuola, gli indicatori di rischio e gli screening assumono caratteristiche ed obiettivi sovrapponibili a quelli descritti per la scuola dell infanzia. Nell arco del primo anno della scuola primaria è opportuno che le insegnanti realizzino delle osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze di letturascrittura con l obiettivo di realizzare attività didattiche e pedagogiche mirate.
29 Segni precoci primo anno primaria Al termine del primo anno devono essere segnalati ai genitori i bambini che presentano una o più delle seguenti caratteristiche: a) difficoltà nell associazione grafema-fonema e/o fonemagrafema; b) mancato raggiungimento del controllo sillabico in lettura e scrittura; c) eccessiva lentezza nella lettura e scrittura; d) incapacità a produrre le lettere in stampato maiuscolo in modo riconoscibile.
30 Alla fine del secondo anno primaria E necessario segnalare un bambino che: legge ancora per parole; compie errori fonologici in lettura e scrittura; non sa staccare correttamente le parole; non sa ripetere quello che ha letto.
31 Segni precoci- discalculia Nel corso dell ultimo anno della scuola dell infanzia i bambini in genere raggiungono l enumerazione fino a dieci (enunciazione della serie verbale automatica), il conteggio fino a cinque, il principio di cardinalità e la capacità di comparazione di piccole quantità. Per i bambini che non avessero ancora raggiunto queste competenze l obiettivo è realizzare attività didattiche-pedagogiche mirate.
32 Segni precoci- discalculia Alla fine del primo anno della primaria vanno individuati i bambini che non hanno raggiunto una o più delle seguenti abilità: a) il riconoscimento di piccole quantità b) la lettura e la scrittura dei numeri entro il dieci c) il calcolo orale entro la decina anche con supporto concreto.
33 Prognosi La prognosi dei DSA può essere considerata a diversi livelli non necessariamente interconnessi: a) evoluzione a distanza dell efficienza del processo di lettura, scrittura e calcolo; b) qualità dell adattamento; c) presenza di un disturbo psicopatologico (vedi comorbilità); d) avanzamento nella carriera scolastica. Cruciali sono i fattori di vulnerabilità e di protezione aggiuntivi rispetto all entità del disturbo.
34 Evoluzione L evoluzione dei diversi tipi di prognosi può essere differente ai diversi livelli considerati ed influenzata da fattori diversi quali la gravità iniziale del DSA la tempestività e adeguatezza degli interventi il livello cognitivo e metacognitivo l estensione delle compromissioni neuropsicologiche l associazione di difficoltà nelle tre aree (lettura, scrittura, calcolo) la presenza di comorbilità psichiatrica la compliance ambientale
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