Il problema di de Saint Venant (1855)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il problema di de Saint Venant (1855)"

Transcript

1 Il problema i e Saint Venant (855) Determinare lo spostamento, la tensione e la eformaione in tutti i punti i un solio elastico i forma cilinrica privo i carichi sulla superficie laterale (mantello) e sollecitato sulle basi a coniioni i carico globali. La conoscena i informaioni globali porta alla non unicità ella soluione el problema elastico; parleremo allora i "classe i soluioni equipollenti" che corrisponono al problema nella sua formulaione rilassata. Per affrontare lo stuio ell equilibrio elastico il e Saint Venant introuce un metoo, etto semi-inverso, che si avvale ell'assegnaione a priori i alcune proprietà ella soluione. Ipotesi e congetture alla base ella trattaione. a) la forma el solio consierato (allungato con seione compatta) e l'annullarsi elle componenti i carico sul mantello laterale suscitano l'intuiione che tra le fibre longituinali el cilinro si esercitino aioni mutue solo nella ireione elle fibre stesse mentre, nelle altre ireioni, le aioni tra le fibre risultano trascurabili. Poniamo quini nulle alcune componenti ella tensione: le tensioni normali lungo e e le relative tensioni tangeniali. forma el tensore elle tensioni b) la geometria particolare el corpo consente i supporre che la eformaione el cilinro ipena prevalentemente alle fore e ai momenti risultanti sulle basi e non alla ripartiione puntuale el carico sulle basi stesse; in altri termini, l'importana ell informaione puntuale nella istribuione el carico sulle basi tene a annullarsi allontananosi a esse. Il e Saint Venant espone nel moo seguente la sua congettura: Il moo i applicaione elle fore sulle facce estreme ei prismi è inifferente agli effetti sensibili prootti sul resto ella loro lunghea, i sorta che si può sempre, entro sufficiente approssimaione, sostituire le fore che sono applicate, con fore staticamente equivalenti, ossia otate egli stessi momenti totali e elle meesime risultanti, e istribuite secono la legge che è imposta alle formule ella traione, ella flessione e ella torsione, affinché esse siano perfettamente esatte.

2 Questa ipotesi, suggerita al e Saint Venant a consieraioni sui risultati sperimentali e affermata allo stesso come mera plausibile congettura, ha suscitato a parte i stuiosi l interesse per una formulaione e una imostraione rigorosamente matematica. La congettura i Saint Venant è stata elevata al rango i Principio i e Saint Venant. c) le ipotesi i linearità permettono i utiliare la proprietà i aitività elle soluioni el problema elastico e quini i proceere con una scomposiione ell'analisi ello stato elastico el solio cilinrico in quattro casi semplici: estensione, flessione pura, torsione, flessione e taglio. Questa scomposiione permette, per la semplicità ei singoli casi, una analisi più approfonita ella natura elle tensioni cui è sottoposto il solio cilinrico e il calcolo elle caratteristiche meccaniche che interessano il costruttore. La soluione generale si ottiene come combinaione ei quattro casi semplici. Per i casi i estensione e flessione pura la soluione trovata a e Saint Venant si presenta particolarmente semplice mentre per il caso i torsione e flessione e taglio la eterminaione ella soluione non è molto agevole a ecceione i forme particolari elle seioni trasversali. Caso per caso Saint Venant associa alle ipotesi i base (a) elle ipotesi aggiuntive, suggerite alla particolare coniione i carico, allo scopo i pervenire alle soluioni in forma esplicita.

3 Coniioni al contorno ( aa,, a, bb,, b, c ) Sul mantello: n = n,, n Le equaioni valie sulla superficie laterale (mantello) scarica assumono la forma n + n. Sul contorno ella seione trasversale la tensione tangeniale risultante è tangente alla seione, ossia ha componente nulla secono la normale. = n n Sulle basi: n = [,, ] n = [ ],, Sistema i carichi autoequilibrati,, n [ ] = l n = [ ],, = f = f = f = f = f = f l l l Caratteristiche i sollecitaione Sforo normale: N = agli: = = omento torcente: = ( ) L equilibrio alla traslaione lungo i tre assi e alla rotaione intorno a assume la forma: N = N cost = cost = cost = cost ( ) ( ) ( ) ( ) L equilibrio alla rotaione intorno agli assi e assume la forma: = + = ( ) ( ) omenti flettenti: = =

4 Soluione analitica in termini i tensioni Per affrontare la soluione el problema elastico scriviamo le equaioni inefinite i equilibrio, legame e congruena introuceno le ipotesi a); assumiamo inoltre fore i volume nulle. quaioni i equilibrio (): b,,, b,,, b,,, b,,, b,,, b,,,,, + +,,, = = = (, ) (, ) (, ) quaioni i legame (L): ε = ( ( + )) ε = ( ( + )) ε = ( ( + )) ( + ) ε = γ = ( + ) ε = γ = ( + ) ε = γ = > <.5 ( ( )) ε = + ε = + ε = + ( + ) ε = γ = ( + ) ε = γ = ( + ) ε = γ = ( ( )) ( ( )) ε = ε = ε = ε = γ ( + ) ε = γ = ( + ) ε = γ = Introuciamo le equaioni i compatibilità interna (coniioni i integrabilità) (C): ε + ε = ε + ε ij, hk hk, ij ik, jh jh, ik ( i =, j =, h = k = ) ( i =, j =, h = k = ) ( i =, j =, h = k = ) ( i = j =, h = k = ) ( i = j =, h = k = ) ( i = j =, h = k = ) In termini i tensioni: ε = γ + γ γ,,,, ε = γ γ + γ,,,, ε = γ + γ + γ,,,, γ = ε = ε + ε,,,, γ = ε = ε + ε,,,, γ = ε = ε + ε ( )( ) ( ) ( )( ) ( ),,,,,,,,, +,,, + +,,, + +,, ε = γ + γ γ,,,, ε = γ γ + γ,,,, ε = γ + γ + γ,,,, ε = γ = ε + ε,,,, ε = γ = ε + ε ( )( ) ( ) ( )( ) ( ),,,, ε = γ == ε + ε,,,, +,,, + +,,,,,,, Dalle ultime quattro equaioni i compatibilità possiamo eurre la forma elle tensioni normali: ( ) = a a a b b b con aa,, a, bb,, b costanti i integraione a eterminarsi con le coniioni al contorno.

5 Le equaioni che rimangono (una i equilibrio e ue i compatibilità) possono essere riscritte nel moo seguente:, +, = b+ b + b + = b ( )( ), ( )( ),, + = b,,, Il termine tra parentesi può essere integrato come segue (,, ) = ( b b ) + c + con c una nuova costante i integraione. La risoluione el problema è riconotta alla soluione el seguente sistema lineare i equaioni iffereniali, +, = b+ b + b,, = ( b b ) + c + Introuciamo aesso le coniioni al contorno per trovare le costanti.

6 Determinaione elle costanti ( aa,, a, bb,, b, c ) Il sistema i coorinate cartesiane è baricentrico e gli assi sono assi principali ineria per la seione; questa scelta rene particolarmente agevole la eterminaione elle costanti. ( ( )) ( ) N = a+ a + a b+ b + b = a b lcuni egli integrali sono nulli perché momenti statici ell intera seione rispetto a assi baricentrici. L equilibrio alla traslaione lungo l asse richiee che lo sforo normale sia inipenente a per cui b=. N a = In moo analogo: ( ( )) ( ) ( ) ( ) = a + a + a b + b + b = a b + a b = a b ( ( )) ( ) ( ) ( ) = a+ a + a b+ b + b = a b a b = a b Per trovare le quattro costanti applico la coniione sulla base = alle espressioni = ( a b) = a b ( ) Infatti: = a = a a cui a = = a Inoltre, l equilibrio alla rotaione intorno ai ue assi e comporta = + = ( a b ) = b a cui b = = ( a b) = b = + b =. Le costanti ipenono a un unica caratteristica i sollecitaione. Nel caso i assena i fore taglianti i momenti flettenti si mantengono costanti e l espressione ella tensione normale assume la forma nota anche come equaione i Navier. N = +

7 Determinaione elle costanti ( b, b, c ) Passiamo a risolvere il seguente sistema i equaioni iffereniali lineari in termini elle tensioni tangeniali:, +, = b+ b + b sistema a risolvere!!,, = ( b b ) + c + Poniamo la soluione i questo sistema come somma i ue termini: = + = + soluione el sistema omogeneo soluione particolare el sistema non omogeneo e e, +,, +, = b+ b + b,,,, = ( b b ) + c + Consieriamo il primo sistema omogeneo. Supponiamo la seione trasversale semplicemente connessa*, allora la secona equaione el sistema consente i introurre una funione ϕ (,) tale per cui = ϕ, e = ϕ., La prima equaione el sistema stabilisce che la funione introotta eve essere armonica Δ ϕ = ϕ, + ϕ, quaione i Laplace. La coniione al contorno valia sul mantello n + n, richiee che la funione introotta soisfi la seguente coniione sul boro ( ϕ ) ( ) n ϕ o anche ϕ, n + ϕ, n = n n e ancora, + +, + n n. n n ϕ = La eterminaione elle tensioni tangeniali è quini riconotta alla ricerca i una funione armonica in un ominio piano (la seione trasversale el solio) la cui erivata, calcolata rispetto alla normale al contorno, eve assumere un valore prescritto. La ricerca ella soluione si pone nella classica forma i Dini-Neumann: Δ ϕ in. ϕ = n n in n La funione ϕ (,) ipene alla forma ella seione trasversale!! Data la linearità el problema e possibile imostrare che il problema ella ricerca ella funione introotta può essere scisso in tre problemi istinti cui corrisponono tre ifferenti funioni armoniche: ϕ ϕ legata alla sollecitaione i taglio l egata alla sollecitaione i taglio : : b = b = ϕt legata alla sollecitaione i momento torcente : c = + ( ϕt, ϕt, ) Introuceno la efiniione i momento torcente è possibile eurre il valore ella costante c. *Un ominio si ice semplicemente connesso se non ha buchi ; più formalmente se ogni curva chiusa e regolare in si può riconurre a un punto i in moo continuo. Le tensioni tangeniali ipenono alle fore i taglio e al momento torcente!!

8 Determinaione elle costanti ( c ) b b c ϕ ϕ ϕ ϕ (, ) = (, ) (, ) + (, ) t Siccome le costanti b e b sono legate al taglio, nel caso i sola torsione l unica costante a eterminare è la costante c. Quini consieriamo la funione poteniale nella forma: c ϕ, = ϕ, ( ) ( ) t Una soluione particolare el sistema non omogeneo può essere scritta come segue: c c = = per cui il sistema a risolvere Δ ϕ in ϕ = n n in n iventa Δ ϕt in. (*) La funione ϕ t (,) ipene alla forma ella seione ϕt = ( n n) in trasversale!! n Ricoro che la funione è legata alle tensioni in tal moo c c = ϕt, e = ϕt, e quini la costante c è eterminata alla coniione sul momento torcente come segue: c c = ( ) = ( ϕt, ϕt, ) ( ) + + rovata la funione ϕ t (,) come soluione el sistema (*), etermino la costante c tramite la seguente relaione: c = + ( ϕt, ϕt, ) N.B. Per seione simmetrica sollecitata, oltre che a torsione, a taglio secono gli assi i simmetria è valia la relaione sovrastante che lega il momento torcente alla costante c roviamo per il caso i seione circolare la forma ella funione ϕ t (,). In una seione circolare i raggio r si ha: = rcosϑ e ancora n = cosϑ per cui = rsinϑ n = sinϑ Δ ϕt in ϕt costante ϕt = ( rsinϑcosϑ rcosϑsinϑ) in n per cui le soluioni el sistema omogeneo sono nulle e e rimane solo la soluione particolare c c = = c = per cui = = In coorinate polari la tensione lungo ϑ iventa = r

richiami di Scienza delle Costruzioni

richiami di Scienza delle Costruzioni Costruioni Aerospaiali richiami di Sciena delle Costruioni Impostaione del problema elastico Risolvere un problema di elasticità comporta la determinaione di complessive 15 incognite: a) tre incognite

Dettagli

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi: IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle

Dettagli

STATI LIMITE ULTIMI PER TENSIONI TANGENZIALI

STATI LIMITE ULTIMI PER TENSIONI TANGENZIALI AI LIMIE ULIMI PER ENIONI ANGENZIALI Michelangelo Latera PhD - Ass. Prof. of tructural Engineering (ecnica elle Costruioni) Facoltà i Architettura - Università egli tui ella Basilicata E-mail: michelangelo.latera@unibas.it

Dettagli

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania Leione PONTI E GRANDI STRUTTURE Prof. Pier Paolo Rossi Università degli Studi di Catania TORSIONE ELASTICA Il solido di De Saint Venant Il solido è cilindrico e privo di vincoli Il cilindro è omogeneo

Dettagli

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u.

Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Scuola di Architettura Corso di Laurea Magistrale quinquennale c.u. Sommario Si analia il problema del solido di de Saint Venant sollecitato a taglio. Come si vedrà meglio nel seguito, la sollecitaione

Dettagli

Interazione tra i modelli quasi stazionari: il risuonatore

Interazione tra i modelli quasi stazionari: il risuonatore Interazione tra i moelli quasi stazionari: il risuonatore Il sistema in esame è un cavo coassiale chiuso alle ue estremità, che geometricamente può essere rappresentato tramite ue cilinri come in fig.1.

Dettagli

= + G è il noto modulo di elasticità tangenziale. Le relazioni inverse delle (1-2) sono le seguenti:

= + G è il noto modulo di elasticità tangenziale. Le relazioni inverse delle (1-2) sono le seguenti: . Petrucci Leioni di Costruione di Macchine 3. IL PROBLMA LASTICO Il problema elastico consiste nella determinaione del campo tensionale, delle deformaioni e degli spostamenti di un solido costituito di

Dettagli

Capitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio

Capitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio Capitolo 4 TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equaioni dell arco 4.1.1 Equaioni di equilibrio Si consideri una trave ad asse curvilineo. Per determinare le equaioni di equilibrio si consideri

Dettagli

Risoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico

Risoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico Corso di rogetto di Strutture OTENZA, a.a. 1 13 Risoluione delle iastre Le piastre sottili in regime elastico Dott. arco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s

6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s 6ttI_NUNZIANTE_1 /6/11 17:59 Pagina 455 6.4 j Flessione retta j 455 e ricavando s u dalla relaione precedente si ha: d pr s θ s che è anche nota come formula di ariotte per i tubi in parete sottile. In

Dettagli

Aindica la sezione retta della trave, ipotizzata costante lungo tutta la lunghezza,

Aindica la sezione retta della trave, ipotizzata costante lungo tutta la lunghezza, Capitolo 9 IL PROBLEMA DI SAINT-VENANT (prof. Elio Sacco) 9.1 Posizione del problema Saint-Venant 1 considerò un particolare problema dell equilibrio elastico. 9.1.1 Ipotesi geometriche Il corpo tridimensionale

Dettagli

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE.

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE. POBLEMA 11 SIA DATO UN SOLENOIDE ETTILINEO DI LUNGHEZZA, AGGIO e COSTITUITO DA N SPIE. A) DETEMINAE IL CAMPO MAGNETICO PODOTTO LUNGO L ASSE DEL SOLENOIDE. Un solenoie rettilineo è costituito a un filo

Dettagli

Equazioni della fisica matematica

Equazioni della fisica matematica Equazioni ella fisica matematica Equazione i conservazione ella massa in fluioinamica Questo principio ella fisica si può scrivere come ρ = ρv n, t ove è una generica porzione i spazio occupata al fluio,

Dettagli

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata Meccanica Applicata Alle Macchine (Ingegneria Energetica) Elementi i Meccanica Teorica e Applicata (Scienze per l Ingegneria) Università egli Stui i oma La Sapienza Una traccia egli argomenti el Corso

Dettagli

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d Esercizi svolti i geometria elle aree Alibrani U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCZO n.1 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale

Dettagli

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale Nozioni elementari i calcolo ifferenziale e integrale DIPARTIMENTO DI FISICA E INFN UNIVERSITÀ DEL SALENTO a.a. 013/014 L. Renna - Dipartimento i Fisica 1 Sommario 1 Funzioni... 3 Derivate... 4 3 Integrali...

Dettagli

Prof. Ing. Lucio DELLA SALA. Università Studi Basilicata - DiSGG Cattedra di Tecnica delle Costruzioni IL TAGLIO

Prof. Ing. Lucio DELLA SALA. Università Studi Basilicata - DiSGG Cattedra di Tecnica delle Costruzioni IL TAGLIO IL TAGLIO h G σ x τ τ x JOURAWSKY x S I σ x x M I M σ + σ x + M I L equilirio alla traslaione lungo un taglio oriontale fornisce la relaione tra le tensioni tangeniali τ x e la variaione i tensioni normali

Dettagli

Comportamento meccanico dei materiali

Comportamento meccanico dei materiali Il caso delle travi Sollecitaioni di flessione: piano Sollecitaioni di flessione: piano oduli di resistena Composiione dei momenti: flessione deviata e retta 006 Politecnico di Torino 1 semplice () Seione

Dettagli

Problema di de Saint Venant

Problema di de Saint Venant Napoli, 21 maggio 212 Problema di de Saint Venant Cristoforo Demartino Università degli Studi di Napoli Federico II 21 maggio 212 Napoli, 21 maggio 212 Outline della lezione Introduzione Ipotesi Lo stato

Dettagli

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d ESERCZO n.1 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia; ) i momenti i inerzia

Dettagli

B. C. D. A B C. d 2. d 1 B. C. 4. Il campo elettrico nella Regione II ha modulo A. 0 A Il campo elettrico nella Regione III è un vettore

B. C. D. A B C. d 2. d 1 B. C. 4. Il campo elettrico nella Regione II ha modulo A. 0 A Il campo elettrico nella Regione III è un vettore Facoltà i Ingegneria a prova in itinere i Fisica II 9.. Esercizio n. Tra ue piani isolanti, inefiniti e paralleli, aventi ensità i carica superficiale rispettivamente e, viene introotta una lastra metallica

Dettagli

Sollecitazione di Trazione

Sollecitazione di Trazione Sollecitaione di Traione La sollecitaione di traione (carico applicato in direione dell asse rettilineo dell elemento monodimensionale) la si ripartisce nelle seioni interne in modo uniforme, qualunque

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.6

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.6 ESERCZO n.6 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia. 6cm cm A#6 1 1. Determinazione

Dettagli

Complementi di Analisi Matematica e Statistica 04/07/ Testo e Soluzioni

Complementi di Analisi Matematica e Statistica 04/07/ Testo e Soluzioni Complementi i Analisi Matematica e Statistica 04/07/016 - Testo e Soluzioni Parte A 1. Esercizio A1: Dati α, β, Si consieri la seguente serie i potenze: e αn n + 1 ( β)n. eterminare il raggio i convergenza

Dettagli

Lezione XII Analisi Formale

Lezione XII Analisi Formale SCENZA DE MATERAL Chimica Fisica Lezione X Analisi Formale Dr. Fabio Mavelli Dipartimento i Chimica Università egli Stui i Bari Analisi Cinetica Fenomenologica Analisi Cinetica Fenomenologica Meccanismo

Dettagli

Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr

Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr Stato di tensione triassiale Stato di tensione piano Cerchio di Mohr Stato di tensione F A = F / A F Traione pura stato di tensione monoassiale F M A M Traione e torsione stato di tensione piano = F /

Dettagli

Analisi Matematica 1, parte B Laurea in Matematica

Analisi Matematica 1, parte B Laurea in Matematica Analisi Matematica 1, parte B Laurea in Matematica Prima settimana Sia x una variabile reale efinita in un intorno bucato i 0 in seguito x enoterà un incremento infinitesimo). Una funzione R x) si ice

Dettagli

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Analisi Matematica II, Anno Accaemico 206-207. Ingegneria Eile e Architettura Vincenzo M. Tortorelli FOGLIO DI TEORIA n. 0 SVILUPPI DI TAYLOR DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Se v R è non nullo è efinito l

Dettagli

4.2 Sforzo normale e flessione, (presso-flessione e tenso-flessione)

4.2 Sforzo normale e flessione, (presso-flessione e tenso-flessione) DIDTTIC DI DISEGNO E PROGETTZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CRMELO MORN ING. LUR SGRBOSS MODULO QUTTRO IL PROBLEM DELL TRVE DI DE SINT VENNT (PRTE D) MTERILE DIDTTICO D UTILIZZRE IN UL (SCUOL SUPERIORE)

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI Esperimentazioni i Fisica 1 Prova esame el 22 gennaio 2019 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 7 22/06/2018 1. (12 Punti) Quesito. Una misura ell accelerazione i gravità in un certo luogo è eseguita

Dettagli

1. TRAVE AD ASSE RETTILINEO CARICHI. p(z), q(z), m(z) (*) (*) q (z) p (z) m (z) CARATTERISTICHE DI SPOSTAMENTO. w(z), v(z), (z) ( ) ( ) v (z) w (z)

1. TRAVE AD ASSE RETTILINEO CARICHI. p(z), q(z), m(z) (*) (*) q (z) p (z) m (z) CARATTERISTICHE DI SPOSTAMENTO. w(z), v(z), (z) ( ) ( ) v (z) w (z) RAVE AD ASSE REIIEO 1. RAVE AD ASSE REIIEO CARICHI (), (), () (*) () (*) () () CARAERISICHE DI SPOSAEO (), (), () P ( ) ( ) () () P n P () ( ) ( ) ella configuraione eforata, la seione non è erenicolare

Dettagli

E sem pi di E serci zi e Qui z d E sam e

E sem pi di E serci zi e Qui z d E sam e E sem pi i E serci zi e Qui z E sam e Eser cit azion i i Cont r olli Au t om at ici Quiz. Il segnale x(t), antitrasformata i Laplace i X(s) = s(s+a) : è nullo per t=0 [x(0) = 0]; ha erivata nulla per t=0

Dettagli

Spazi di Haar e polinomi in più variabili

Spazi di Haar e polinomi in più variabili Spazi i Haar e polinomi in più variabili Davie Boscaini Queste sono le note a cui ho tratto il seminario el giorno 25 Ottobre 2011. Per scriverle mi sono basato sul secono capitolo el testo Scattare Data

Dettagli

CLASSE 5^ A LICEO SCIENTIFICO 27 Aprile 2017 Integrali

CLASSE 5^ A LICEO SCIENTIFICO 27 Aprile 2017 Integrali CSSE 5^ ICEO SCIENTIFICO 7 prile 7 Integrali Problema Data la funzione, con, : etermina i coefficienti,, in moo che il punto ; sia un massimo relativo e la retta 36 sia asintoto obliquo; B esegui lo stuio

Dettagli

Calcolo della massa m di un solido

Calcolo della massa m di un solido Calcolo ella assa i un solio Consieriao un solio T i assa, volue e superficie. upponiao che il corpo abbia assa voluica (ensità) ipenente alle coorinate,, i un punto P interno o sulla superficie el solio,

Dettagli

Sommario 1 VOLUME CAPITOLO 1 - Matrici 1 VOLUME CAPITOLO 3 - Geometria delle masse 1 VOLUME CAPITOLO 2 - Notazione indiciale

Sommario 1 VOLUME CAPITOLO 1 - Matrici 1 VOLUME CAPITOLO 3 - Geometria delle masse 1 VOLUME CAPITOLO 2 - Notazione indiciale Sommario CAPITOLO 1 - Matrici...! Definizione! Matrici di tipo particolare Definizioni relative-! Definizioni ed operazioni fondamentali! Somma di matrici (o differenza)! Prodotto di due matrici! Prodotti

Dettagli

BOZZA. Utilizzando il principio di identità, si può risolvere la struttura riportata in figura. q

BOZZA. Utilizzando il principio di identità, si può risolvere la struttura riportata in figura. q eione n. Richiami del metodo della congruena Utiliaione del principio di identità rascurabilità della deformabilità per sforo normale Utiliando il principio di identità, si può risolvere la uttura riportata

Dettagli

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche Stati tensionali e deformativi nelle terre Approccio Rigoroso Meccanica mei discontinui Solido particellare Fluido continuo Approccio Ingegneristico (dim. opere >> dim. granuli) Meccanica continuo Solido

Dettagli

12. Teoria qualitativa

12. Teoria qualitativa 12. Teoria qualitativa Si esaminano le conizioni i regolarità per un campo vettoriale, che garantiscono esistenza e unicità ella soluzione per l equazione ifferenziale associata. La conizione i Lipschitz,

Dettagli

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19 TFA A048. Matematica applicata Incontro el 16 aprile 014, ore 17-19 Appunti i iattica ella matematica applicata all economia e alla finanza. Funzioni (i una variabile) utilizzate nello stuio ell Economia

Dettagli

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche

Grandezze: Statiche Cinematiche Idrauliche Stati tensionali e deformativi nelle terre Approccio Rigoroso Meccanica mei discontinui Solido particellare Fluido continuo Approccio Ingegneristico (dim. opere >> dim. granuli) Meccanica continuo Solido

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.8

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.8 ESERCZO n.8 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; ) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia. 8cm 1cm cm A#8 1 1.

Dettagli

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA 1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA Per una serie i applicazioni legate allo stuio elle antenne interessa valutare come si moifica il comportamento i una antenna in presenza el suolo. Per frequenze

Dettagli

La circuitazione di B

La circuitazione di B La circuitazione i 1/17 La circuitazione i prootto a filo inefinito percorso a corrente lungo linea chiusa appartenente al pino el isegno normale al filo lavoro i lungo una linea chiusa e orientata l l

Dettagli

APPUNTI DI FISICA MATEMATICA A.A. 2014/15

APPUNTI DI FISICA MATEMATICA A.A. 2014/15 APPUNTI DI FISICA MATEMATICA A.A. 214/15 PARTE PRIMA: SISTEMI MECCANICI I Introuzione e richiami i cinematica In questa prima parte el corso si applicano metoi matematici rigorosi nell ambito i moelli

Dettagli

6. Esercizi di riepilogo

6. Esercizi di riepilogo 6. Esercii di riepilogo I casi notevoli e gli esempi studiati nei paragrafi precedenti hanno messo in evidena che i diagrammi delle aioni interne, pur essendo diversi caso per caso, seguono alcune regole

Dettagli

7.8. Le analogie nella torsione...

7.8. Le analogie nella torsione... Prefazione XIII 1. IL PROBLEMA Dl SAINT-VENANT I 1.1. Generalit I 1.1.1. Modello geometrico I 1.1.2. Modello delle azioni esterne 2 1.1.3. Modello meccanico o reologico del materiale 3 1.1.4. Equazioni

Dettagli

Syllabus di equazioni differenziali a derivate parziali

Syllabus di equazioni differenziali a derivate parziali Syllabus i equazioni ifferenziali a erivate parziali Equazioni Le tre famiglie più note i equazioni ifferenziali a erivate parziali sono le equazioni ellittiche, le equazioni paraboliche e le equazioni

Dettagli

Analisi vettoriale. Gradiente di una funzione

Analisi vettoriale. Gradiente di una funzione Graiente i una funzione Data la funzione scalare f(, ) f( P) f f seguente relazione vettoriale: gra f = f = i j + Per una funzione f( P) f( z,, ) = abbiamo: Per una funzione a n variabili f ( P) f ( )

Dettagli

ESERCIZIO n.9. B 7cm H 3cm. b 3cm d 1cm. c 2cm. d d d

ESERCIZIO n.9. B 7cm H 3cm. b 3cm d 1cm. c 2cm. d d d ESERCZO n.9 Data la sezione cava riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; ) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia; ) i momenti i

Dettagli

DIDATTICA DI DISEGNO E PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO UNO

DIDATTICA DI DISEGNO E PROGETTAZIONE DELLE COSTRUZIONI PROF. CARMELO MAJORANA ING. LAURA SGARBOSSA MODULO UNO ATTCA SEGNO E PROGETTAZONE ELLE COSTRUZON PROF. CARELO AJORANA NG. LAURA SGARBOSSA OULO UNO L PROBLEA ELLA TRAVE E SANT VENANT (PARTE A OULO PER LO SPECALZZANO oduo N QUESTO OULO: L PROBLEA ELLA TRAVE

Dettagli

Nome: Cognome: Data: 22/01/2015

Nome: Cognome: Data: 22/01/2015 Esame di Costruioni Aerospaiali Prof. P. Gasbarri Nome: Cognome: Data: /0/05 Eserciio N. Valutaione 4 Sia data un ala, modellata come una trave di lunghea 0m incastrata nell estremo di sinistra. e fore

Dettagli

Capitolo 11. TORSIONE (prof. Elio Sacco) 11.1 Sollecitazione di torsione Torsione nella sezione circolare

Capitolo 11. TORSIONE (prof. Elio Sacco) 11.1 Sollecitazione di torsione Torsione nella sezione circolare Capitolo TORSIONE (prof. Elio Sacco). Sollecitazione di torsione Si esamina il caso in cui la trave è soggetta ad una coppia torcente e 3 agente sulla base L della trave. Si utilizza il metodo seminverso

Dettagli

Capitolo II Idrostatica

Capitolo II Idrostatica Capitolo II Idrostatica II.1 Sforo E possibile distinguere due tipi di fore agenti sul corpo fluido: le fore di corpo e le fore di contatto. Le fore di corpo sono in grado di penetrare in tutte le parti

Dettagli

Stabilità dell equilibrio elastico: formulazione generale

Stabilità dell equilibrio elastico: formulazione generale Stabilità dell equilibrio elastico: formulaione generale Travi soggette a carico di punta Instabilità flesso-torsionale Effetto delle tensioni normali secondarie Cenni alla teoria di Timoshenko-Vlasov

Dettagli

1 EQUAZIONI DI MAXWELL

1 EQUAZIONI DI MAXWELL 1 EQUAZIONI DI MAXWELL Il campo elettromagnetico è un campo i forze. Può essere utile utilizzare una efinizione oparativa i campo: iciamo che in unazona ello spazio è presente un campo seèutile associare

Dettagli

F/2. flessione semplice sezioni piane

F/2. flessione semplice sezioni piane 8..5 orsione La teoria tecnica delle travi (De Saint Venant) sottovaluta la resistena e la rigidea torsionale dei profili aperti teoria delle aree settoriali o della torsione non uniforme. Per effetto

Dettagli

Le piastre:classificazione

Le piastre:classificazione Le piastre 1. piastre sottili h/l= 1/50-1/10 : piastre sottili con rigidezza flessionale che portano distribuzioni di carico bidimensionale prevalentemente attraverso momenti flettenti, momenti torcenti

Dettagli

Lezione Te T ori r a i d ell l e l Pia i st s re r

Lezione Te T ori r a i d ell l e l Pia i st s re r Leione Teoria delle Piastre Le piastre sottili sono elementi strutturali ce anno una dimensione (spessore) molto più piccola delle altre due(lungea e largea), e.g. lamiere. Rapporto dimensionale l Definiioni

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università egli Stui i Palermo Facoltà i Economia Dipartimento i Scienze Economice, Azienali e Statistice Appunti el corso i Matematica 08 - Derivate Anno Accaemico 2015/2016 M. Tumminello, V. Lacagnina,

Dettagli

Stato tensionale litostatico

Stato tensionale litostatico Stato tensionale litostatico Per stato tensionale litostatico (o geostatico) si intende quello un indefinito a piano limite oriontale (semispaio) soggetto al solo peso proprio (fora di massa W = peso unità

Dettagli

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i DINAMICA Principi ella inamica e equazioni carinali Principio 1 (ella inamica o Principio Inerzia) Esiste un osservatore, chiamato inerziale o Galileiano, rispetto al quale un punto materiale isolato (

Dettagli

EL. FINITI CON TERMINI DI RIGIDEZZA ANALITICI

EL. FINITI CON TERMINI DI RIGIDEZZA ANALITICI E. INITI CON TERINI DI RIGIDEZZA ANAITICI a prima classe di elementi initi esaminata riguarda elementi initi monodimensionali, di cui si conosce la soluione analitica a diione monodimensionale va intesa

Dettagli

Sistemi di due equazioni differenziali del primo ordine a coefficienti costanti

Sistemi di due equazioni differenziali del primo ordine a coefficienti costanti Sistemi i ue equazioni ifferenziali el primo orine a coefficienti costanti Enrico Schlesinger In questo paragrafo si risolve il sistema i equazioni ifferenziali x ax + by () y cx + y ove x e y sono ue

Dettagli

SOLUZIONE. se 0 x < 1. Tracciare un grafico di f(x) su R, scrivere la sua serie di Fourier e determinare un intero positivo N tale che S N f f 1 10.

SOLUZIONE. se 0 x < 1. Tracciare un grafico di f(x) su R, scrivere la sua serie di Fourier e determinare un intero positivo N tale che S N f f 1 10. Università di Milano - Bicocca Corso di laurea di primo livello in Sciene statistiche ed economiche Corso di laurea di primo livello in Statistica e gestione delle informaioni Analisi Matematica II - 3.6.

Dettagli

ESERCIZIO 1. Figura 1: gancio della gru

ESERCIZIO 1. Figura 1: gancio della gru ESERCIZIO 1 Si consideri la sezione critica A-A di un gancio di una gru le cui dimensioni sono riportate in Figura 1. La sezione, di forma trapezoidale, è illustrata nella seguente figura. Si determini

Dettagli

Relazione fra tensione e angolo di scorrimento (legge di Hooke): τ = Gγ (G = modulo di elasticità tangenziale)

Relazione fra tensione e angolo di scorrimento (legge di Hooke): τ = Gγ (G = modulo di elasticità tangenziale) In genere il progettista di una struttura non è chiamato solo a verificare che le tensioni ideali siano al di sotto della tensione ammissibile ma anche che gli spostamenti provocati dai carichi siano compatibili

Dettagli

METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2005/2006 Prof. C. Presilla. Prova in itinere 2 marzo 2006

METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2005/2006 Prof. C. Presilla. Prova in itinere 2 marzo 2006 METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 005/006 Prof. C. Presilla Prova in itinere marzo 006 Cognome Nome penalità esercizio voto 3 4 5 6 Determinare e graficare il luogo ei punti z el piano comp- Esercizio

Dettagli

Zotto Nigro - Problemi di Fisica Generale Elettromagnetismo Ottica -edizione Errata Corrige 1. E 2,A senθ 2 E 1,A. u x. ( ) 3 q 2.

Zotto Nigro - Problemi di Fisica Generale Elettromagnetismo Ottica -edizione Errata Corrige 1. E 2,A senθ 2 E 1,A. u x. ( ) 3 q 2. Pagina 0 Problema. - omana E A = E,A E A = + E,A q 4πε 0 a + E,A E,A cosα = E,A q + 4πε 0 5a = 4πε 0 a q + q 5 q q 5 5 Pagina Problema. - omana F ( x) = U e x ( ) + E,A q q 5 ( 4πε 0 a ) 5 = 7. kv/m u

Dettagli

Esercitazioni. Costruzione di Macchine A.A

Esercitazioni. Costruzione di Macchine A.A Esercitazioni di Costruzione di Macchine A.A. 2002-200 Manovellismo ordinario centrato Esercitazione n 1 2 Una macchina per prove di fatica su molle a balestra aziona, attraverso un giunto che trasmette

Dettagli

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

METODI MATEMATICI PER LA FISICA Si svolgano cortesemente i seguenti esercizi ESERCIZIO (6 PUNTI) METODI MATEMATICI PER LA FISICA PROVA SCRITTA - 4 SETTEMBRE 4 Si calcoli l integrale S = Γ Re(z) z 4 + z, con Γ = {z : z = Re iθ, θ [, π]}

Dettagli

Sollecitazioni semplici Il Taglio

Sollecitazioni semplici Il Taglio Sollecitazioni semplici Il Taglio Considerazioni introduttive La trattazione relativa al calcolo delle sollecitazioni flessionali, è stata asata sull ipotesi ce la struttura fosse soggetta unicamente a

Dettagli

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012)

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012) ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/01) Soluioni di problemi elettrostatici I problemi elettrostatici riguardano lo studio degli effetti delle cariche

Dettagli

Nome, Cognome: punti totali possibili, 50 punti corrispondono alla nota massima.

Nome, Cognome: punti totali possibili, 50 punti corrispondono alla nota massima. Nome, Cognome:................................................................ 55 punti totali possibili, 5 punti corrisponono alla nota massima. 3 ottobre 23 ing. Ivan Furlan . Controllo i un oscillatore

Dettagli

Introduzione ai problemi piani in elasticità lineare

Introduzione ai problemi piani in elasticità lineare Introduzione ai problemi piani in elasticità lineare 19 novembre 2010 1 Fondamenti dei problemi piani 1.1 Relazioni generali Si consideri un corpo immerso in uno spazio Euclideo tridimensionale R 3 avente

Dettagli

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE

APPENDICE A5 GIUNTO INCOLLATOA SEMPLICE SOVRAPPOSIZIONE SIMMETRICO: SOLLECITAZIONE DI TAGLIO E FLESSIONE; SOLLECITAZIONE DI SFORZO NORMALE APPENDICE A5 GIUNO INCOAOA SEPICE SORAPPOSIZIONE SIERICO: SOECIAZIONE DI AGIO E FESSIONE; SOECIAZIONE DI SFORZO NORAE A5.1. Problema di equilibrio Si esamina il roblema di equilibrio di un giunto incollato

Dettagli

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii)

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii) Si usano ue metoi ifferenti per misurare il carico i rottura i un filo i acciaio e si fanno 0 misure per ognuno ei metoi. I risultati, espressi in tonnellate, sono i seguenti: Metoo :..5.7..6.5.6.4.6.9

Dettagli

10.1 Sollecitazione di sforzo normale e momento flettente

10.1 Sollecitazione di sforzo normale e momento flettente Capitolo 1 SFORO NORMALE E MOMENTO FLETTENTE (prof. Elio Sacco) 1.1 Sollecitazione di sforzo normale e momento flettente Si esamina il caso in cui la risultante ed il momento risultante agenti sulla base

Dettagli

Univ i e v r e si s t i à à deg e li i Stud u i i di i Fi F r i en e ze S i t m i a m de d ll l lene n rg r i g a i d i d

Univ i e v r e si s t i à à deg e li i Stud u i i di i Fi F r i en e ze S i t m i a m de d ll l lene n rg r i g a i d i d Università egli Stui i Firenze Dipartimento i Meccanica e Tecnologie Inustriali Stima ell energia i eformazione: Metoo el Triangolo applicato all urto auto-moto Aprile 0 Metoo i ampbell (rash 3) Normalizzano

Dettagli

f(x) f(x 0 ) = m R ; (1.1) lim f(x) f(x 0 ) m(x x 0 ) lim (x x 0 ) f (n) (x 0 )

f(x) f(x 0 ) = m R ; (1.1) lim f(x) f(x 0 ) m(x x 0 ) lim (x x 0 ) f (n) (x 0 ) I polinomi i Taylor Il resto i Peano Una funzione f efinita in un intorno i un punto x 0 si ice erivabile in x 0 se e solo se a sua volta la (1.1) equivale a lim f(x) f(x 0 ) x x 0 = m R ; (1.1) f(x) f(x

Dettagli

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari

Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali del primo ordine semilineari Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali el primo orine semilineari Analisi Matematica III C. Lattanzio B. Rubino 1 Teoria Per equazione ifferenziale alle erivate parziali el primo orine semilineare

Dettagli

MECCANICA DEL CONTINUO - TENSIONI

MECCANICA DEL CONTINUO - TENSIONI MECCANICA DEL CONTINUO - TENSIONI Si consideri un corpo continuo in equilibrio sotto l aione di un sistema di fore esterne (P 1, P,, P N ). Per studiare l effetto di queste sollecitaioni in un generico

Dettagli

Studio del comportamento. Esercitazione 02

Studio del comportamento. Esercitazione 02 DINAMICA DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: Stuio el comportamento inamico i i un elettromagnete t Esercitazione Moellizzazione i un sistema i inuttori Sistema i inuttori: i è un multiporta Legame

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_3b (ultima modifica 22/03/2010)

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_3b (ultima modifica 22/03/2010) Ingegneria ei Sistemi Elettrici_3b (ultima moifica /03/00) Distribuzioni i carica equivalente nei ielettrici polarizzati Per analizzare l effetto macroscopico ei ipoli inotti, si efinisce un vettore i

Dettagli

Curve in R n. Curve parametrizzate.

Curve in R n. Curve parametrizzate. Curve in R n Generalmente ci sono ue moi per escrivere una curva in R n, ovvero è possibile scrivere un equazione parametrica o un equazione cartesiana. Esempio: una retta in R 2 può essere escritta in

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prima prova di esonero TESTO E SOLUZIONI

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso di Laurea in Matematica GE110 - Geometria 1 a.a Prima prova di esonero TESTO E SOLUZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE Corso i Laurea in Matematica GE0 - Geometria a.a. 20-206 Prima prova i esonero TESTO E SOLUZIONI. Si etermini, utilizzano esclusivamente operazioni elementari, per quali

Dettagli

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt Questo programma calcola le espressioni elle circonferenze ei flessi, i stazionarietà, ei jerk normali nulli e ei jerk tangenziali nulli, basanosi sulle note formule i trasformazione tra sistemi i riferimento

Dettagli

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3B (ultima modifica 17/10/2017)

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3B (ultima modifica 17/10/2017) ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3B (ultima moifica 7/0/07) Distribuzioni i carica equivalente nei ielettrici polarizzati Per analizzare l effetto macroscopico ei ipoli

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (270) Analisi Matematica (12 CFU) Esercitazione del 19/05/2014. Soluzioni.

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (270) Analisi Matematica (12 CFU) Esercitazione del 19/05/2014. Soluzioni. Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (7) Analisi Matematica ( CFU) Esercitaione del 9/5/4. Soluioni..Studiare il comportamento (dire se converge o diverge e eventualmente stimare la somma) della serie

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica Soluzione el Problema Prima ell istante t 0 il circuito opera in regime stazionario e l inuttore si comporta come un corto circuito, come mostrato nella seguente figura: i(t) I 0 V V Poiché è cortocircuitata

Dettagli

Affidabilità e Sicurezza delle Costruzioni Meccaniche Calcolo dello stato tensionale in sezioni 1 di diversa geometria

Affidabilità e Sicurezza delle Costruzioni Meccaniche Calcolo dello stato tensionale in sezioni 1 di diversa geometria CeTe Aidabilità e Sicurea delle Costruioni eccaniche Eserciio - Data una seione rettangolare 000 mm soggetta ad uno soro normale - 0000 calcolare la tensione normale sulla seione. La ormula da utiliare

Dettagli

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI La iffusione molecolare La ispersione avviene principalmente in irezione longituinale rispetto al flusso meio, e le variazioni i velocità non spiegano l aumento l i ampiezza in irezione normale al moto

Dettagli

31. LE MOLLE = (31.1,2)

31. LE MOLLE = (31.1,2) . Petrucci ezioni i Costruzione i Macchine. E MOE e molle sono elementi meccanici in grao i assorbire grani quantità i energia elastica senza che le tensioni agenti raggiungano livelli critici. A questo

Dettagli

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1 I sistemi termici La resistenza termica Se ue corpi aventi temperature iverse vengono messi a contatto, si ha un passaggio i quantità i calore al corpo a temperatura maggiore verso quello a temperatura

Dettagli

Lezione 19 Propagazione di onde EM in un plasma freddo in presenza di campo magnetico

Lezione 19 Propagazione di onde EM in un plasma freddo in presenza di campo magnetico Leione 19 Propagaione di onde M in un plasma freddo in presena di campo magnetico G. Bosia Universita di Torino 1 Derivaione della relaione di dispersione In questa leione studiamo la propagaione di un

Dettagli