Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 22 gennaio 2019 SOLUZIONI"

Transcript

1 Esperimentazioni i Fisica 1 Prova esame el 22 gennaio 2019 SOLUZIONI

2 Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 7 22/06/ (12 Punti) Quesito. Una misura ell accelerazione i gravità in un certo luogo è eseguita utilizzano un penolo composto reversibile. La misura el perioo nella posizione ritta è (T o ± )s. Nella posizione rovesciata si eseguono ue misurazioni el perioo con il coltello i sospensione posizionato attorno a ue posizioni ifferenti ell asse i oscillazione. I risultati sono riportati in tabella: istanza D 1 (461.0 ± 0.5)mm D 2 (475.0 ± 0.5)mm Perioo T 1 ( ± )s T 2 ( ± )s D 1 e D 2 sono le istanze tra la posizione ell asse nella posizione ritta con le posizioni ell asse nella posizione rovescia (vei la figura a lato). Valutare il valore i g con la sua incertezza, supponeno lineare la relazione fra il perioo e istanza tra le sospensioni nell intervallo tra D 1 e D 2. Si ricora che per un penolo composto vale la relazione T 2π l eq g D 1 D 2 ove l eq è la lunghezza equivalente el penolo. L incertezza sulla misura i g è eterminata principalmente a quella sulle istanze (D 1 e D 2 ), quini nel calcolo si trascuri l incertezza sui valori ei tempi T o, T 1 e T 2. Soluzione. [unc020] Calcoliamo la istanza D o alla quale corrispone il perioo T o tramite un interpolazione lineare tra i punti (D 1, T 1 ) e (D 2, T 2 ): D o D 1 + T o T 1 (D 2 D 1 ) mm T 2 T Calcolo ei coefficienti i sensibilità: D o D 1 T o T 2 T 1 T ; D o D 2 T o T 1 T 2 T Calcolo ell incertezza su D o : ( Do ) 2 ( ) 2 Do u Do u D1 + u D2 ( ) 2 + ( ) mm D 1 D 2 Teneno conto che la istanza tra ue punti i sospensione el penolo con lo stesso perioo i oscillazione coincie con la lunghezza equivalente el penolo composto, si ha: g 4π2 T 2 D o 9811 mm s 2 L incertezza su g si ottiene con la propagazione elle incertezze per formule monomie: ( 2 u ( To udo u g g T o ) 2 + D o ) 2 8 mm s 2

3 Esp-1-Soluzioni - - Page 3 of 7 22/06/ (12 Punti) Quesito. La misurazione ella istanza h (vei figura) è eseguita con il metoo ella triangolazione su una base 30 m. La misurazione egli angoli θ 1 e θ 2 inicati in figura, è eseguita con un singolo cannocchiale collegato a un goniometro che viene spostato nelle postazioni T 1 e T 2. Le misure ei ue angoli sono: θ 1 (5.3 ± 0.2) mra θ 2 (4.5 ± 0.2) mra θ 1 h P θ 2 Le incertezze sui ue angli sono ovute alla lettura ell inice el goniometro. Inoltre il manuale uso el telescopio informa che l incertezza ella misura angolare, ovuta alla taratura ello zero ella scala, è 0.1 mra. E facile mostrare che h, in termini i, θ 1 e θ 2, è ata a h tan θ 1 + tan θ 2 θ 1 + θ 2 T 1 T 2 Dove l ultima espressione è valia quano gli angoli θ sono piccoli come nel caso in esame. Valutare la granezza h con la sua incertezza Soluzione. [unc043] L incertezza sulle misure θ 1 e θ 2 è ata a ue contributi inipenenti 1) l incertezza u su ogni lettura pari a 0.2 mra e 2) l incertezza u i taratura valutata a 0.1 mra in conclusione avremo: u θ1 u θ2 u 2 θ1 + u 2 θ mra La misura ella granezza h si ottiene alla relazione: h θ 1 + θ m ( )10 3 Per valutare l incertezza su h calcoliamo i coefficienti i sensibilità: h h θ 1 θ 2 (θ 1 + θ 2 ) , m Le incertezze i lettura u θ 1 e u θ 2 sono inipenenti mentre le incertezze u θ 1 e u θ 2 ovute alla taratura ello strumento sono correlate con coefficiente i correlazione 1. Per cui l incertezza su h è u h ( h θ 1 ) 2 ( ) h 2 u 2 θ 1 + u 2 θ θ 2 + 2ρ h h u 2 θ 1 θ θ 1 u θ 2 2 (θ 1 + θ 2 ) 2 u 2 θ 1 + u 2 θ 2 + 2u θ 1 u θ m La granezza h è quini: h (3061 ± 110) m

4 Esp-1-Soluzioni - - Page 4 of 7 22/06/ (12 Punti) Quesito In un contenitore ci sono ue monete che inichiamo con A e B. La moneta A è ben equilibrata con probabilità i testa 1/2, la moneta B è truccata e la probabilità i testa è 0.6. Si sceglie una moneta a caso e la si lancia fino a che non esce testa. Nell esperimento eseguito si ottiene testa nel quinto lancio. Determinare la probabilità che la moneta scelta inizialmente fosse la B. Soluzione. [tby021] Inichiamo con B l evento si sceglie la moneta B (quella truccata ) e con 4CT l evento in 5 lanci escono 4 croci e una testa Si ha P (B) P ( B) 1/2. Inoltre sono i facile calcolo le probabilità conizionate: la probabilità ell evento 4CT è quini: P (4CT B) P (4CT B) P (4CT ) P (4CT B)P (B) + P (4CT B)P ( B) Usano il teorema i Bayes si ottiene la probabilità i avere scelto inizialmente la moneta B : P (4CT B)P (B) P (B 4CT ) P (4CT )

5 Esp-1-Soluzioni - - Page 5 of 7 22/06/ (12 Punti) Quesito. Un moello prevee che la granezza pena alla granezza x secono la relazione y k log 10 x/x o ove x o è l unità i misura i x. x i La granezza y è un conteggio che segue la statistica i Poisson, la granezza x ha un incertezza trascurabile. Nella tabella a lato è riportato il risultato elle misurazioni eseguite sulle ue granezze. Si utilizzi il metoo i minimi quarati per stimare il valore el parametro k. Si calcoli inoltre il χ 2 el fit ottenuto. Soluzione. [chi2018] Per applicare il metoo el χ 2 si eve trovare il minimo ella somma in quaratura ei resiui: R 2 ( k log x i /x o ) 2 u 2 ( ) ( k log x i /x o ) 2 ove nell ultimo passaggio si tiene conto che le sono ei conteggi. Annullano la erivata in k si ha: R 2 k 2 ( k log x i /x o ) log x i /x o 2 ( ) log x i /x o k log2 x i /x o 0 a cui ˆk log xi /x o log 2 x i /x o / / / / / Calcolo el χ 2. Per calcolare correttamente il valore el χ 2 non si eve utilizzare il punto x 1 10 poiché y 1 4 è un valore troppo piccolo per approssimare le sue fluttuazioni con una gaussiana. Quini 5 χ 2 ( ˆk log x i /x o ) i2

6 Esp-1-Soluzioni - - Page 6 of 7 22/06/ (6 Punti) Quesito. Le oscillazioni i un penolo sono isocrone solo per piccole oscillazioni. In realtà il perioo i un penolo ipene all ampiezza ell oscillazione secono una formula che sviluppata in serie e troncata al secono orine è: [ ] T (θ o ) T o 1 + θ2 o 16 + O(θ4 o) (1) ove T o e T (θ o ) sono rispettivamente il perioo per piccole oscillazioni e per oscillazioni i ampiezza θ o. Dimostrare che alla misurazione el perioo T (θ o ) e ella velocità angolare massima el penolo nell oscillazione è possibile, utilizzano la (1), ottenere il perioo per piccole oscillazioni T o. Soluzione. [phy007] Si imostra facilmente che la velocità massima in un moto armonico i ampiezza θ o e perioo T è θ max 2πθ o T a cui θ o θ max T 2π Sostitueno questa espressione nella (1) si ottiene il perioo elle oscillazioni isocrone (piccole oscillazioni): T (θ o ) T o ( ) 2 (2) θmax T (θ o ) 1 + 8π Quini misurano la velocità massima ell oscillazione e il perioo ella stessa oscillazione è possibile ottenere tramite la (2) il perioo elle piccole oscillazioni.

7 Esp-1-Soluzioni - - Page 7 of 7 22/06/ (6 Punti) Quesito. Dimostrare la formula ella meia pesata utilizzano il metoo ella massima verosimiglianza. Allo scopo, si consierino ue misure inipenenti x 1 ±u 1, x 2 ±u 2 i una granezza e si supponga inoltre che le ue misure siano istribuite in moo normale con eviazioni stanar u 1 e u 2. Soluzione. [lkl001] Se x o inica il valore vero ella granezza, che rappresenta il parametro a stimare, le pf elle variabili aleatorie x 1 e x 2 sono: 1 2πu1 e (x 1 x o) 2 /2u 2 1 ; 1 2πu2 e (x 2 x o) 2 /2u 2 2 La funzione i verosimiglianza L è L(x o ) 1 1 e (x 1 x o) 2 /2u 2 1 e (x 2 x o) 2 /2u 2 2 2π u 1 u 2 Preneno il logaritmo, e successivamente uguagliano a zero la erivata rispetto a x o per trovare il massimo otteniamo ln L(x o ) 1 ( 1 (x1 x o ) 2 x o 2π u 1 u 2 x o 2u 2 + (x 2 x o ) 2 ) 1 2u a cui, poneno w i 1/u 2 i, (i 1, 2) w 1 (x 1 x o ) + w 2 (x 2 x o ) 0, che risolveno per x o, porta a x o w 1x 1 + w 2 x 2 w1 + w2 che è proprio la formula ella meia pesata CVD.

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii)

Esercizi S A 2.0 S B. =0.2; Metodo B: S B ii) Si usano ue metoi ifferenti per misurare il carico i rottura i un filo i acciaio e si fanno 0 misure per ognuno ei metoi. I risultati, espressi in tonnellate, sono i seguenti: Metoo :..5.7..6.5.6.4.6.9

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 8 1. (12 Punti) Quesito. La misurazione della massa di una certa quantità di una sostanza liquida

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esp-1 Prova di Esame Primo appello - Page 2 of 9 10/06/2015 1. (12 Punti) Quesito La forza che si esercita tra due conduttori percorsi,

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 20 febbraio 2018 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 6 01/02/2018 1. (12 Punti) Quesito. In un esperimento è stata misurata la grandezza Y in funzione

Dettagli

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 3 Febbraio 2014

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 3 Febbraio 2014 Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 3 Febbraio 2014 Scrivere immeiatamente, ED IN EVIDENZA, sui ue fogli protocollo consegnati (e eventuali altri fogli richiesti) la seguente tabella: NOME :... Numero

Dettagli

Esercizio 1. F a = µ d F n. Nella geometria dell esercizio: F n = mg senα F a = µ d mg cosα.

Esercizio 1. F a = µ d F n. Nella geometria dell esercizio: F n = mg senα F a = µ d mg cosα. Esercizio 1 a forza attrito raente F a è sempre opposta alla velocità Detta la componente F n ella reazione vincolare el piano parallela al piano stesso, vale la seguente relazione: F a = µ F n. Nella

Dettagli

POTENZIALE ELETTRICO. La situazione è schematizzata nella figura seguente:

POTENZIALE ELETTRICO. La situazione è schematizzata nella figura seguente: POTENZILE ELETTRIO 1) Un fascio i elettroni, con velocità iniziale trascurabile, viene accelerato a una ifferenza i potenziale i 5 kv. Trova la velocità finale egli elettroni, trascurano gli effetti relativistici

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova scritta del 10 giugno 2015 SOLUZIONI Esp-1 Prova di Esame Primo appello - Page 2 of 8 10/06/2015 1. (12 Punti) Quesito La forza che si esercita tra due conduttori percorsi,

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.6

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.6 ESERCZO n.6 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia. 6cm cm A#6 1 1. Determinazione

Dettagli

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d ESERCZO n.1 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia; ) i momenti i inerzia

Dettagli

OSCILLAZIONI TORSIONALI

OSCILLAZIONI TORSIONALI OSCILLAZIONI TORSIONALI Introuzione Come è noto, per un corpo i imensione estesa vincolato a ruotare attorno a un asse (volano), vale la seguente relazione tra l'accelerazione angolare e il momento ella

Dettagli

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d

ESERCIZIO n.10. H 6cm d 2cm. d d d Esercizi svolti i geometria elle aree Alibrani U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCZO n.1 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; b) l ellisse principale

Dettagli

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 2012

S.Barbarino - Esercizi svolti di Campi Elettromagnetici. Esercizi svolti di Campi elettromagnetici - Anno 2012 S.Barbarino - Esercizi svolti i Campi Elettromagnetici Esercizi svolti i Campi elettromagnetici - Anno 2012 12-1) Esercizio n. 1 el 4/7/2012 Un ona elettromagnetica piana, viaggiante in aria e i frequenza

Dettagli

La strategia di campionamento 1

La strategia di campionamento 1 La strategia i campionamento. Descrizione el isegno i campionamento Nelle pagine ce seguono si illustrano gli obiettivi conoscitivi e gli aspetti più significativi ella strategia i campionamento ell inagine

Dettagli

2. Canali radio, propagazione per canali a banda larga/stretta.

2. Canali radio, propagazione per canali a banda larga/stretta. istemi i raiocomunicazione: esercitazioni.. Canali raio, propagazione per canali a bana larga/stretta.. Definizione i bana i coerenza e tempo i coerenza Bana i coerenza B C : Misura statistica ell intervallo

Dettagli

12. Teoria qualitativa

12. Teoria qualitativa 12. Teoria qualitativa Si esaminano le conizioni i regolarità per un campo vettoriale, che garantiscono esistenza e unicità ella soluzione per l equazione ifferenziale associata. La conizione i Lipschitz,

Dettagli

= x + x 0 2x 0 per x x 0,

= x + x 0 2x 0 per x x 0, Lezione el 17 ottobre. Derivate 1. Derivata i una funzione in un punto Definizione 1 Sia f una funzione efinita in un intorno I i un punto x 0. Per ciascun x I con x = x 0 consieriamo: l incremento a x

Dettagli

Complementi di Analisi Matematica e Statistica 04/07/ Testo e Soluzioni

Complementi di Analisi Matematica e Statistica 04/07/ Testo e Soluzioni Complementi i Analisi Matematica e Statistica 04/07/016 - Testo e Soluzioni Parte A 1. Esercizio A1: Dati α, β, Si consieri la seguente serie i potenze: e αn n + 1 ( β)n. eterminare il raggio i convergenza

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale II Prova in itinere di Fisica Sperimentale A+B 3 Luglio 2007

POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale II Prova in itinere di Fisica Sperimentale A+B 3 Luglio 2007 POLITECNICO DI MILANO IV FACOLTÀ Ingegneria Aerospaziale II Prova in itinere i Fisica Sperimentale A+B 3 Luglio 7 Giustificare le risposte e scrivere in moo chiaro e leggibile. Sostituire i valori numerici

Dettagli

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.8

Esercizi svolti di geometria delle aree Alibrandi U., Fuschi P., Pisano A., Sofi A. ESERCIZIO n.8 ESERCZO n.8 Data la sezione riportata in Figura, eterminare: a) gli assi principali centrali i inerzia; ) l ellisse principale centrale i inerzia; c) il nocciolo centrale i inerzia. 8cm 1cm cm A#8 1 1.

Dettagli

B. C. D. A B C. d 2. d 1 B. C. 4. Il campo elettrico nella Regione II ha modulo A. 0 A Il campo elettrico nella Regione III è un vettore

B. C. D. A B C. d 2. d 1 B. C. 4. Il campo elettrico nella Regione II ha modulo A. 0 A Il campo elettrico nella Regione III è un vettore Facoltà i Ingegneria a prova in itinere i Fisica II 9.. Esercizio n. Tra ue piani isolanti, inefiniti e paralleli, aventi ensità i carica superficiale rispettivamente e, viene introotta una lastra metallica

Dettagli

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE

DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Analisi Matematica II, Anno Accaemico 206-207. Ingegneria Eile e Architettura Vincenzo M. Tortorelli FOGLIO DI TEORIA n. 0 SVILUPPI DI TAYLOR DERIVATE DIREZIONALI ITERATE Se v R è non nullo è efinito l

Dettagli

2. Analisi di un sistema caotico

2. Analisi di un sistema caotico . Analisi i un sistema caotico. Ricostruzione ello spazio elle fasi Il primo problema a risolvere nell analisi i un sistema caotico è la ricostruzione ello spazio elle fasi a partire a un segnale monoimensionale.

Dettagli

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale

Nozioni elementari di calcolo differenziale e integrale Nozioni elementari i calcolo ifferenziale e integrale DIPARTIMENTO DI FISICA E INFN UNIVERSITÀ DEL SALENTO a.a. 013/014 L. Renna - Dipartimento i Fisica 1 Sommario 1 Funzioni... 3 Derivate... 4 3 Integrali...

Dettagli

Controlli Automatici

Controlli Automatici Controlli Automatici (Prof. Casella) Prova in Itinere 22 Giugno 2012 SOLUZIONI Domana 1 Con riferimento al sistema rappresentato in figura, enunciare con precisione il criterio i Boe per la stabilità a

Dettagli

Univ i e v r e si s t i à à deg e li i Stud u i i di i Fi F r i en e ze S i t m i a m de d ll l lene n rg r i g a i d i d

Univ i e v r e si s t i à à deg e li i Stud u i i di i Fi F r i en e ze S i t m i a m de d ll l lene n rg r i g a i d i d Università egli Stui i Firenze Dipartimento i Meccanica e Tecnologie Inustriali Stima ell energia i eformazione: Metoo el Triangolo applicato all urto auto-moto Aprile 0 Metoo i ampbell (rash 3) Normalizzano

Dettagli

5 DERIVATA. 5.1 Continuità

5 DERIVATA. 5.1 Continuità 5 DERIVATA 5. Continuità Definizione 5. Sia < a < b < +, f : (a, b) R e c (a, b). Diciamo che f è continua in c se sono verificate le ue conizioni: (i) c esiste (ii) = f(c) c Si osservi che nella efinizione

Dettagli

6. Applicazione di curve di probabilità pluviometrica in ambito di verifica.

6. Applicazione di curve di probabilità pluviometrica in ambito di verifica. 6. Applicazione i curve i probabilità pluviometrica in ambito i verifica. Viene qui riportato un esempio i applicazione i curve i probabilità pluviometrica per la eterminazione el perioo i ritorno i un

Dettagli

METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2005/2006 Prof. C. Presilla. Prova in itinere 2 marzo 2006

METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 2005/2006 Prof. C. Presilla. Prova in itinere 2 marzo 2006 METODI MATEMATICI DELLA FISICA A.A. 005/006 Prof. C. Presilla Prova in itinere marzo 006 Cognome Nome penalità esercizio voto 3 4 5 6 Determinare e graficare il luogo ei punti z el piano comp- Esercizio

Dettagli

f(x) f(x 0 ) = m R ; (1.1) lim f(x) f(x 0 ) m(x x 0 ) lim (x x 0 ) f (n) (x 0 )

f(x) f(x 0 ) = m R ; (1.1) lim f(x) f(x 0 ) m(x x 0 ) lim (x x 0 ) f (n) (x 0 ) I polinomi i Taylor Il resto i Peano Una funzione f efinita in un intorno i un punto x 0 si ice erivabile in x 0 se e solo se a sua volta la (1.1) equivale a lim f(x) f(x 0 ) x x 0 = m R ; (1.1) f(x) f(x

Dettagli

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1

Si considera un corpo solido a forma di parallelepipedo, di spessore d [m] e facce maggiori con superficie S [m 2 ], tale che sia T 1 I sistemi termici La resistenza termica Se ue corpi aventi temperature iverse vengono messi a contatto, si ha un passaggio i quantità i calore al corpo a temperatura maggiore verso quello a temperatura

Dettagli

Teoria dei Sistemi Dinamici

Teoria dei Sistemi Dinamici Teoria ei Sistemi Dinamici 01GTG - 0GTG Esame el 9/01/008 Esercizio 1 Sistema meccanico (33 punti) TESTO Si consieri il sistema meccanico planare schematizzato nella Fig. 1, composto a una slitta A i massa

Dettagli

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera

è definito in tutto il dielettrico e dipende dalla sola carica libera Dielettrici I. Un conensatore a facce piane e parallele, i superficie S e istanza fra le armature, h, viene parzialmente riempito con un ielettrico lineare omogeneo i costante ielettrica.e spessore s Il

Dettagli

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE.

SIA DATO UN SOLENOIDE RETTILINEO DI LUNGHEZZA d, RAGGIO R e COSTITUITO DA N SPIRE. POBLEMA 11 SIA DATO UN SOLENOIDE ETTILINEO DI LUNGHEZZA, AGGIO e COSTITUITO DA N SPIE. A) DETEMINAE IL CAMPO MAGNETICO PODOTTO LUNGO L ASSE DEL SOLENOIDE. Un solenoie rettilineo è costituito a un filo

Dettagli

Stima dei Parametri. Capitolo 8

Stima dei Parametri. Capitolo 8 Capitolo 8 Stima dei Parametri Lo scopo dello studio dei fenomeni fisici è quello di scoprire le leggi che legano le grandezze oggetto di indagine e di misurare il valore delle costanti che compaiono della

Dettagli

3. TARATURA DEL SISTEMA CVS Considerazioni generali

3. TARATURA DEL SISTEMA CVS Considerazioni generali 3. ARAURA DEL SISEMA CVS 3.1. Consierazioni generali arare il sistema CVS con un flussimetro i precisione e i mezzi per variare le conizioni operative. Misurare il flusso che scorre attraverso il sistema

Dettagli

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI

IL TRASPORTO DEGLI INQUINANTI La iffusione molecolare La ispersione avviene principalmente in irezione longituinale rispetto al flusso meio, e le variazioni i velocità non spiegano l aumento l i ampiezza in irezione normale al moto

Dettagli

PARTICELLA LIBERA IN UNA DIMENSIONE. L equazione di Schrödinger per una particella libera in una dimensione è. t (x) = 2m t.

PARTICELLA LIBERA IN UNA DIMENSIONE. L equazione di Schrödinger per una particella libera in una dimensione è. t (x) = 2m t. 4/ PARTICELLA LIBERA 09/0 PARTICELLA LIBERA IN UNA DIMENSIONE L equazione i Schröinger per una particella libera in una imensione è ) i ħ t ψ ˆp t x) = m ψ t x). Poiché Ĥ ) i πħ) exp / ħ px = p m ) i πħ)

Dettagli

Processi stocastici soluzione di equazioni differenziali Consideriamo l equazione differenziale (o più precisamente il problema di Cauchy) dx t dt

Processi stocastici soluzione di equazioni differenziali Consideriamo l equazione differenziale (o più precisamente il problema di Cauchy) dx t dt Processi stocastici soluzione i equazioni ifferenziali Consieriamo l equazione ifferenziale (o più precisamente il problema i Cauchy) x t t b t,x t, x x. Se tutti i termini, cioè b t,x e x, sono eterministici,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università egli Stui i Palermo Facoltà i Economia Dipartimento i Scienze Economice, Azienali e Statistice Appunti el corso i Matematica 08 - Derivate Anno Accaemico 2015/2016 M. Tumminello, V. Lacagnina,

Dettagli

Esercizi Scheda N Fisica II. Esercizi con soluzione svolti

Esercizi Scheda N Fisica II. Esercizi con soluzione svolti Esercizi Schea N. 45 Fisica II Esercizio. Esercizi con soluzione svolti Si calcoli la capacità ei conensatori a piatti paralleli riempiti a iversi ielettrici come in figura caso a) caso b) caso c) 3 a)

Dettagli

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19

ε = ε = x TFA A048. Matematica applicata Incontro del 16 aprile 2014, ore 17-19 TFA A048. Matematica applicata Incontro el 16 aprile 014, ore 17-19 Appunti i iattica ella matematica applicata all economia e alla finanza. Funzioni (i una variabile) utilizzate nello stuio ell Economia

Dettagli

Fisica II. 14 Esercitazioni

Fisica II. 14 Esercitazioni Esercizi svolti Esercizio 141 La lunghezza 'ona in aria ella luce gialla el soio è λ 0 = 589nm eterminare: a) la sua frequenza f; b) la sua lunghezza 'ona λ in un vetro il cui inice i rifrazione è n =

Dettagli

Nota informativa e strategia di campionamento

Nota informativa e strategia di campionamento Nota informativa e strategia i campionamento L Istituto nazionale i statistica in collaborazione con il Ministero ell Istruzione, Università e Ricerca, e con il Ministero el Lavoro e elle Politice Sociali,

Dettagli

Interazione tra i modelli quasi stazionari: il risuonatore

Interazione tra i modelli quasi stazionari: il risuonatore Interazione tra i moelli quasi stazionari: il risuonatore Il sistema in esame è un cavo coassiale chiuso alle ue estremità, che geometricamente può essere rappresentato tramite ue cilinri come in fig.1.

Dettagli

A regime, le forze del campo elettrico e del campo magnetico che agiscono sulle cariche si equilibrano

A regime, le forze del campo elettrico e del campo magnetico che agiscono sulle cariche si equilibrano Simulazione ministeriale ell Esame i Stato 9 Fisica Problema n. e cariche i conuzione si muovono all interno ella lastra i rame con velocità meia in irezione longituinale, risenteno la forza i orentz ovuta

Dettagli

INDICE CAPITOLO 6 CAPITOLO 6

INDICE CAPITOLO 6 CAPITOLO 6 NDCE CTOLO 6 6. Teoremi sulle reti 6.. Teorema el Massimo trasferimento i otenza ttiva... Caso impeenza interna el eneratore reale e carico reale... Caso impeenza interna el eneratore reattiva e carico

Dettagli

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata

Meccanica Applicata Alle Macchine. Elementi di Meccanica Teorica ed Applicata Meccanica Applicata Alle Macchine (Ingegneria Energetica) Elementi i Meccanica Teorica e Applicata (Scienze per l Ingegneria) Università egli Stui i oma La Sapienza Una traccia egli argomenti el Corso

Dettagli

Esercizio 1: Esercizio 2:

Esercizio 1: Esercizio 2: Compito i Elettricità e Magnetismo e i Elettromagnetismo Prova scritta el 5-- (Proff SGiagu, FLacava, FRicci) Elettromagnetismo ( e creiti): esercizi,, ; tempo ore Elettromagnetismo (5 creiti): esercizi

Dettagli

8. Muri di sostegno e NTC 2008

8. Muri di sostegno e NTC 2008 8. Muri i sostegno e NTC 008 Normativa (NTC 008, par. 5.3..) Le combinazioni i carico per le azioni sono poste nella forma: F = γ G G + γ G G + γ Q Q + γ Q Q + γ Q3 Q 3 +... Le spinte ella terra e ell

Dettagli

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 17/11/2006

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 17/11/2006 PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI DEL 17/11/00 Esercizio n 1 Sia ata la soletta a salzo i c.a. i luce l =,0 m rappresentata in figura. La soletta può essere consierata i lunghezza inefinita perpenicolarmente

Dettagli

b) La velocità del centro di massa è identica prima e dopo l urto a causa della conservazione della quantità di moto del sistema: v CM = v.

b) La velocità del centro di massa è identica prima e dopo l urto a causa della conservazione della quantità di moto del sistema: v CM = v. Esercizio a) Il sistema elle ue masse è sottoposto a una risultante elle forze nulla in irezione orizzontale nell istante ell urto. Si conserva la quantità i moto in tale irezione. Assumeno come positiva

Dettagli

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 15 Luglio 2013

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 15 Luglio 2013 Fisica per biotecnologie: Prova scritta 15 Luglio 013 Scrivere immeiatamente, ED IN EVIDENZA, sui ue fogli protocollo consegnati (e eventuali altri fogli richiesti) la seguente tabella: NOME :... Numero

Dettagli

Trasmissione di simboli isolati

Trasmissione di simboli isolati Trasmissione i simboli isolati 1) Quale elle forme ona h(t) in fig. 1 è la risposta all impulso el filtro aattato al segnale s(t)? s(t) h 1 (t) t t h 2 (t) h 3 (t) t t Figure 1: 2) Qual è il valore ella

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO QUESTIONARIO QUESITO 1

LICEO SCIENTIFICO QUESTIONARIO QUESITO 1 www.matefilia.it LICEO SCIENTIFICO 015 - QUESTIONARIO QUESITO 1 y = f() ; il suo grafico è tangente alla retta y = + 5 nel secondo quadrante ed inoltre risulta: f () = + 6. Determinare l equazione y =

Dettagli

I conteggi in fisica. Appendice D. D.1 Urti di particelle

I conteggi in fisica. Appendice D. D.1 Urti di particelle Appendice D I conteggi in fisica Il conteggio di eventi è un importante modalità di indagine delle leggi che governano alcuni fenomeni fisici. In un esperimento di conteggio si raccolgono e analizzano

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza

Dettagli

Equazioni della fisica matematica

Equazioni della fisica matematica Equazioni ella fisica matematica Equazione i conservazione ella massa in fluioinamica Questo principio ella fisica si può scrivere come ρ = ρv n, t ove è una generica porzione i spazio occupata al fluio,

Dettagli

Corso di Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 2014/15, 13 Luglio 2015 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese

Corso di Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 2014/15, 13 Luglio 2015 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese Corso i Elettromagnetismo Prova scritta / recupero esoneri: a.a. 214/15, 13 Luglio 215 Proff. S. Giagu, F. Lacava, D. Trevese - intero scritto: risolvere i problemi 1, 2 e 3: tempo a isposizione 3.5; -

Dettagli

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI I E II DEL 17/11/2006

PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI I E II DEL 17/11/2006 PROVA SCRITTA DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI I E II DEL 17/11/00 SOLUZIONE DELL ESERCIZIO N. 1 STATI LIMITE Quesito 1.A Ipotesi: spessore ella soletta 0 cm con peso proprio p = 0.0 m 1.00 m.0 kn / m =.00

Dettagli

La circuitazione di B

La circuitazione di B La circuitazione i 1/17 La circuitazione i prootto a filo inefinito percorso a corrente lungo linea chiusa appartenente al pino el isegno normale al filo lavoro i lungo una linea chiusa e orientata l l

Dettagli

NOME: COGNOME: MATRICOLA:

NOME: COGNOME: MATRICOLA: PROVA SCRITTA DEL CORSO DI CALCOLATORI ELETTRONICI CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA BIOMEDICA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA ELETTRICA, ELETTRONICA ED INFORMATICA 4 ottobre 27 NOME: COGNOME: MATRICOLA: ESERCIZIO

Dettagli

Incertezza nelle misure indirette

Incertezza nelle misure indirette Capitolo 7 Incertezza nelle misure indirette 7.1 Propagazione delle incertezze Nel capitolo 3 abbiamo studiato come valutare l incertezza di una grandezza in una misurazione diretta, tuttavia raramente

Dettagli

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt

Le coordinate del generico punto nei riferimenti fisso e mobile sono legate dalle relazioni: d dt. d dt Questo programma calcola le espressioni elle circonferenze ei flessi, i stazionarietà, ei jerk normali nulli e ei jerk tangenziali nulli, basanosi sulle note formule i trasformazione tra sistemi i riferimento

Dettagli

Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento. La livellazione trigonometrica

Università degli studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Topografia A Nuovo Ordinamento. La livellazione trigonometrica Università egli stui i rescia Facoltà i Ingegneria Corso i Topografia Nuovo Orinamento La livellazione trigonometrica 1 Misura ei islivelli: livellazione trigonometrica Dislivello tra i punti e : Differenza

Dettagli

ESPERIENZE DI DIFFRAZIONE CON IL LASER

ESPERIENZE DI DIFFRAZIONE CON IL LASER ESPERIENZE DI DIFFRAZIONE CON IL LASER PERCORSO DIDATTICO CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA II DIPARTIMENTO DI FISICA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA Σιλϖια Χασινι A.A.

Dettagli

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta

L analisi dei dati. Primi elementi. EEE- Cosmic Box proff.: M.Cottino, P.Porta L analisi dei dati Primi elementi Metodo dei minimi quadrati Negli esperimenti spesso si misurano parecchie volte due diverse variabili fisiche per investigare la relazione matematica tra le due variabili.

Dettagli

TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI

TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI Università egli Stui i Uine, Corso i Laurea in Ingegneria Gestionale A.A. 016/017, Sessione i Settembre 017, Esame i FISICA GENERALE 1 1 CFU) Appello Unico, PROVA SCRITTA, 1 Settembre 017 TESTI E SOLUZIONI

Dettagli

Compito di Fisica II per Chimica Prof. Paola LEACI e Prof. Piero RAPAGNANI

Compito di Fisica II per Chimica Prof. Paola LEACI e Prof. Piero RAPAGNANI Compito i Fisica II per Chimica 13-0-017 Prof. Paola LEACI e Prof. Piero RAPAGNANI ESERCIZIO 1 Due anelli, i raggi R 1 = 10 cm e R = 0 cm, sono isposti sullo stesso asse, come in figura, con i rispettivi

Dettagli

90 0 L F s (Lavoro motore- lavoro positivo) n n

90 0 L F s (Lavoro motore- lavoro positivo) n n Lavoro i una Forza. Siano ata una Forza costante F, applicata a corpo i massa m e sia s, il suo spostamento rettilineo el corpo, si chiama lavoro ella forza il prootto scalare tra la forza e lo spostamento.

Dettagli

Sistemi di equazioni dierenziali ordinarie

Sistemi di equazioni dierenziali ordinarie 4 Giugno 2012 - Lab. i Complementi i Matematica e Calcolo Numerico Sistemi i equazioni ierenziali orinarie Inice 1 Cinetica i una reazione con intermeio 1 2 Cinetica i un ciclo catalitico 6 1 Cinetica

Dettagli

CLASSE 5^ A LICEO SCIENTIFICO 27 Aprile 2017 Integrali

CLASSE 5^ A LICEO SCIENTIFICO 27 Aprile 2017 Integrali CSSE 5^ ICEO SCIENTIFICO 7 prile 7 Integrali Problema Data la funzione, con, : etermina i coefficienti,, in moo che il punto ; sia un massimo relativo e la retta 36 sia asintoto obliquo; B esegui lo stuio

Dettagli

Lezione 1. Introduzione

Lezione 1. Introduzione Lezione 1 Introuzione L automatica Con il termine automatica si fa riferimento a una isciplina che stuia tutti gli aspetti metoologici e concettuali che stanno alla base ell automazione, ossia el trasferimento

Dettagli

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 19 febbraio 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA:

PROVA SCRITTA DEL MODULO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 19 febbraio 2015 NOME: COGNOME: MATRICOLA: PROVA SCRITTA DEL MODULO DI NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO (5-7 CFU) 9 febbraio 205 NOME: COGNOME: MATRICOLA: ESERCIZIO (5-6 CFU: 0 punti; 7 CFU: 8 punti) Progettare una rete sequenziale che presenti

Dettagli

Indice. Prefazione. Ringraziamenti

Indice. Prefazione. Ringraziamenti Indice Prefazione Ringraziamenti ix xii 1 Le grandezze fisiche 1 1.1 L indagine scientifica......................... 1 1.2 Le grandezze fisiche.......................... 3 1.3 Le dimensioni delle grandezze

Dettagli

metodi numerici metodi grafo-numerici metodi grafici metodi meccanici

metodi numerici metodi grafo-numerici metodi grafici metodi meccanici La superficie agraria i un terreno è quella efinita alla proiezione ella superficie fisica el terreno sul piano orizzontale i riferimento. La misura ella superficie i un appezzamento è sempre iniretta.

Dettagli

Esame di AM2 & EAP (270/04) a.a. 2009/10

Esame di AM2 & EAP (270/04) a.a. 2009/10 Quarto appello del 16 Luglio 2010 1. Un urna contiene delle palline numerate e distribuite in seguente maniera: Vengono estratte due palline senza rimpiazzo e siano X e Y rispettivamente il numero della

Dettagli

Studio del comportamento. Esercitazione 02

Studio del comportamento. Esercitazione 02 DINAMICA DELLE MACCHINE E DEGLI IMPIANTI ELETTRICI: Stuio el comportamento inamico i i un elettromagnete t Esercitazione Moellizzazione i un sistema i inuttori Sistema i inuttori: i è un multiporta Legame

Dettagli

Il metodo dei minimi quadrati. Molto spesso due grandezze fisiche x e y, misurabili direttamente, sono legate tra loro da una legge del tipo:

Il metodo dei minimi quadrati. Molto spesso due grandezze fisiche x e y, misurabili direttamente, sono legate tra loro da una legge del tipo: Il metodo dei minimi quadrati Molto spesso due grandezze fisiche x e y, misurabili direttamente, sono legate tra loro da una legge del tipo: Dove A e B sono costanti y = A + Bx (ad esempio in un moto uniformemente

Dettagli

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA

1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA 1 ANTENNE IN TRASMISSIONE SU PIANO DI MASSA Per una serie i applicazioni legate allo stuio elle antenne interessa valutare come si moifica il comportamento i una antenna in presenza el suolo. Per frequenze

Dettagli

Nome..Cognome. classe 5D 9 Febbraio VERIFICA di FISICA

Nome..Cognome. classe 5D 9 Febbraio VERIFICA di FISICA ome..cognome. classe 5D 9 Febbraio 9 VIFIC i FIIC Domana n. (punti: ) Dai la efinizione i capacità i un conensatore e ricava l espressione ella capacità i un conensatore piano i area e istanza tra le armature

Dettagli

Syllabus di equazioni differenziali a derivate parziali

Syllabus di equazioni differenziali a derivate parziali Syllabus i equazioni ifferenziali a erivate parziali Equazioni Le tre famiglie più note i equazioni ifferenziali a erivate parziali sono le equazioni ellittiche, le equazioni paraboliche e le equazioni

Dettagli

IL MOTO RETTILINEO UNIFORME

IL MOTO RETTILINEO UNIFORME IL MOTO RETTILINEO UNIFORME (a inserire a metà i p 33 el Walker) i ice che un punto materiale si muoe i moto rettilineo uniforme quano esso si sposta su i una retta percorreno spazi uguali in tempi uguali.

Dettagli

= 100m è nota. H e. 3devono essere stimate. Sono disponibili 2 osservazioni di dislivello

= 100m è nota. H e. 3devono essere stimate. Sono disponibili 2 osservazioni di dislivello ESERIZI SULLA ROAGAZIONE DELLA OVARIANZA Esercizio - propagazione ella covarianza lineare Una rete i livellazione si compone i 3 punti. H = 00m è nota. H e H 3evono essere stimate. Sono isponibili osservazioni

Dettagli

SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 17 Gennaio 2002

SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI. NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 17 Gennaio 2002 SOLUZIONI DELLA PROVA SCRITTA DEL CORSO DI NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO DIDATTICO 7 Gennaio 22 MOTIVARE IN MANIERA CHIARA LE SOLUZIONI PROPOSTE A CIASCUNO DEGLI ESERCIZI SVOLTI ESERCIZIO (NO: 0 punti VO:

Dettagli

Sistemi di due equazioni differenziali del primo ordine a coefficienti costanti

Sistemi di due equazioni differenziali del primo ordine a coefficienti costanti Sistemi i ue equazioni ifferenziali el primo orine a coefficienti costanti Enrico Schlesinger In questo paragrafo si risolve il sistema i equazioni ifferenziali x ax + by () y cx + y ove x e y sono ue

Dettagli

Esonero 17 Novembre 2017

Esonero 17 Novembre 2017 Esonero 7 Novembre 207 Roberto Bonciani e Paolo Dore Corso di Fisica Generale Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 207-208 Esercizio Un punto materiale P di massa m = g è appoggiato

Dettagli

ESERCITAZIONE N 9 VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO DI UNA INTERSEZIONE A T SEMAFORIZZATA CON PRECEDENTE FASATURA DEL CICLO SEMAFORICO

ESERCITAZIONE N 9 VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO DI UNA INTERSEZIONE A T SEMAFORIZZATA CON PRECEDENTE FASATURA DEL CICLO SEMAFORICO ESERITAZIONE N 9 VALUTAZIONE DEL LIVELLO DI SERVIZIO DI UNA INTERSEZIONE A T SEMAFORIZZATA ON PREEDENTE FASATURA DEL ILO SEMAFORIO 1. Introuzione Nel presente elaborato ci si pone l obiettivo i eterminare

Dettagli

In questo capitolo verrà studiato il problema descritto dal seguente Hamiltoniano:

In questo capitolo verrà studiato il problema descritto dal seguente Hamiltoniano: Capitolo Oscillatore Armonico In questo capitolo verrà stuiato il problema escritto al seguente Hamiltoniano: H = p m + mω x corrisponente, classicamente, a un oscillatore armonico i massa m e frequenza

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità

Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Esperimentazioni di Fisica 1 L accelerazione di gravità Università Roma Tre - Dipartimento di Matematica e Fisica 21 maggio 2016 Misurazione dell accelerazione di gravità L accelerazione di gravità Un

Dettagli

Unità di misura per gli angoli

Unità di misura per gli angoli Unità i misura per gli angoli grai sessagesimali angolo retto 9 6', ' 6'' primi 'arco θ n m' k'' (oppure n.l forma ecimale) seconi 'arco grai centesimali (gon) angolo retto g g c, c cc n.abc g c cc g θ

Dettagli

C.d.L. in Scienze naturali Prova di Matematica del 12/12/2016

C.d.L. in Scienze naturali Prova di Matematica del 12/12/2016 C.d.L. in Scienze naturali Prova di Matematica del //06 Cognome: Nome: Matricola: Svolgere gli esercizi nelle facciate bianche disponibili e scrivere le soluzioni nei riquadri. Sarà ritirato soltanto questo

Dettagli

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i

DINAMICA. F i + Φ i = R est. + R int. + R est.+ 0 R int., m i a i = m i DINAMICA Principi ella inamica e equazioni carinali Principio 1 (ella inamica o Principio Inerzia) Esiste un osservatore, chiamato inerziale o Galileiano, rispetto al quale un punto materiale isolato (

Dettagli

Giunti di trasmissione

Giunti di trasmissione Giunti caranici i precisione - in acciaio Serie «G» - Stanar I giunti i questa serie sono provvisti i ussole i scorrimento. Sono composti a ue segmenti terminanti a forcella e un nucleo centrale a crociera.

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_3b (ultima modifica 22/03/2010)

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_3b (ultima modifica 22/03/2010) Ingegneria ei Sistemi Elettrici_3b (ultima moifica /03/00) Distribuzioni i carica equivalente nei ielettrici polarizzati Per analizzare l effetto macroscopico ei ipoli inotti, si efinisce un vettore i

Dettagli

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona Metodo dei Minimi Quadrati Dott. Claudio Verona E in generale interessante studiare l andamento di una variabile in funzione di un altra e capire se c è una funzione matematica che le lega. Viceversa è

Dettagli

Una volgare introduzione alle EDO

Una volgare introduzione alle EDO Una volgare introuzione alle EDO Tiziano Penati 1 Primitive Abbiamo già incontrato un esempio semplice i equazioni ifferenziali orinarie (EDO): il calcolo i primitive. Vale la pena infatti i ricorare che

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 75-585 278 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://www.fisica.unipg.it/~attilio.santocchia/

Dettagli

Fondamenti di Informatica B. Fondamenti di Informatica B. Riepilogo teorico. I passi del progetto. Progetto di circuiti sequenziali. Esercitazione n.

Fondamenti di Informatica B. Fondamenti di Informatica B. Riepilogo teorico. I passi del progetto. Progetto di circuiti sequenziali. Esercitazione n. Fonamenti i Informatica B Esercitazione n.3 Fonamenti i Informatica B Esercitazione n.3 Progetto i circuiti sequenziali iagramma egli stati Costruzione elle tabelle Minimizzazione isegno el circuito Esercitazione

Dettagli