Sulla genesi delle superfici: le volte

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Università Sapienza di Roma, Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Gestione del processo edilizio Project Management a.a. 2014-2015 Corso di Disegno tecnico e automatico Docente Arch. Ph.D. Jessica Romor

Descrivere le superfici Le superfici possono essere descritte in molti modi, mettendo in evidenza proprietà geometriche particolari. 02/26

Descrivere le superfici Una superficie può essere descritta attraverso la: geometria analitica geometria differenziale geometria sintetica Es. Rappresentazione analitica della sfera: (x-x 0 ) 2 +(y-y 0 ) 2 +(z-z 0 ) 2 =r 2 Es. - Superfici classificate in relazione alla curvatura gaussiana Es. La sfera generata come superficie di rivoluzione di un semicerchio attorno ad un asse 03/26

Descrivere le superfici Se si considera la descrizione sintetica, tipica della geometria descrittiva, le superfici possono essere classificate in funzione della procedura adottata per costruirle. La linea che, muovendosi, genera la superficie viene detta generatrice. Il moto, a sua volta, viene definito per mezzo di una o più linee, dette direttrici. Le superfici così generate appartengono alla più ampia classe dei luoghi geometrici. Un luogo è l insieme dei punti che soddisfano una data condizione o godono di determinate proprietà: ad esempio, il luogo descritto da una retta generatrice che scorre su una curva direttrice, conservando la propria direzione, è una superficie rigata e, segnatamente, un cilindro. generatrice generatrice direttrice Superficie rigata (nel caso specifico, un cilindro) Superficie di rivoluzione (direttrice circolare) 04/26

Descrivere le superfici Nella geometria descrittiva, le superfici luogo geometrico vengono classificate in: superfici rigate generate attraverso un movimento di traslazione di una generatrice lungo una direttrice superfici di rivoluzione generate attraverso un movimento di rivoluzione di una curva generatrice attorno ad un asse superfici elicoidali generate tramite un movimento di roto-traslazione di una curva lungo una direttrice mantenendo la direzione dell asse 05/26

Descrivere le superfici Alcune superfici possono anche essere generate per mezzo di operazioni di proiezione e sono anche queste luoghi geometrici, precisamente il luogo delle rette che proiettano i punti di una curva o anche, più in generale, il luogo dei punti che corrispondono ad altri punti di una superficie, in una relazione di natura proiettiva. Il cono, ad esempio, è descritto dall insieme delle rette che proiettano, da un centro, i punti di una curva; analogamente il cilindro è descritto dalle rette che proiettano una curva secondo una direzione. 06/26

Descrivere le superfici Alle superfici luogo geometrico appartengono le le superfici quadriche. Esse sono le superfici che hanno per generatrici le coniche, ovvero il cerchio e le sue trasformazioni proiettive, cioè l ellisse, la parabola e l iperbole. Il loro nome è dovuto al grado dell equazione che le descrive. Le superfici quadriche, se sezionate con un piano, generano sempre una curva conica. 07/26

Superfici e architettura: le volte 08/26

Classificazione I Profili Una prima classificazione delle volte dipende dalla forma dell arco, ovvero la generatrice della superficie voltata. Gli archi possono essere, ad esempio: a tutto sesto a sesto ribassato (profilo ellittico o ovale) a sesto incompleto a sesto acuto 09/26

Classificazione II Simmetria della struttura Un altro tipo di classificazione riguarda la simmetria caratteristica della struttura. Si possono infatti avere, ad esempio: Volte rette (le linee di imposta sono perpendicolari alle fronti) Volte oblique (le linee di imposta non sono perpendicolari alle fronti, pur essendo parallele e orizzontali) Volte rampanti (le linee di imposta non sono orizzontali, pur essendo parallele e contenute in piani normali alle fronti) Volte zoppe o a collo d oca (hanno linee d imposta parallele ma poste a quote diverse). 10/26

Classificazione III Volte semplici e composte Le volte possono poi essere semplici o composte. Le seconde costituiscono un aggregazione delle prime. A seconda del movimento che il profilo compie nello spazio, possiamo generare volte per traslazione (volte a botte, che può essere retta, obliqua, rampante o zoppa) o per rivoluzione attorno ad un asse (cupola, volta anulare, volta a vela). Volte semplici, di traslazione e rivoluzione 11/26

Classificazione III Volte semplici e composte Le volte composte sono invece aggregazioni di volte semplici. Tra esse troviamo, ad esempio, le volte a: crociera (unione di porzioni di v. a botte) padiglione (unione di porzioni di v. a botte) botte con padiglione (unione di porzioni di v. a botte) a schifo (unione di porzioni di v. a botte e soffitto piano) a schifo con padiglione (unione di porzioni di v. a botte) lunettata (v. a botte con porzioni di v. a botte o sferoidiche) cupola composta (unione, ad esempio, di v. a vela, cupola e lanterna) Volte composte 12/26

Profili delle volte Gli ovali Uno dei profili caratteristici degli archi e delle volte è l ovale, una particolare curva policentrica costituita da archi di cerchio posti in continuità di tangenza. Perché si verifichi questa condizione di tangenza nel punto T nel quale si incontrano i due archi di cerchio c 1 e c 2, bisogna che il punto di contatto T appartenga alla retta che passa per i due rispettivi centri C 1 e C 2 degli archi suddetti. Essendo la tangente dell arco in un suo punto perpendicolare al suo raggio, ed essendo i due raggi coincidenti, anche le tangenti coincideranno. t r 19/11/2014 11:53 13/26

Profili delle volte Gli ovali: ovale a tre centri 1. Sono assegnate la corda AB e la monta OC dell arco. 2. Su OC si assume un segmento CP di lunghezza arbitraria, con P comunque compreso tra C e O. 3. Si riporta il segmento assunto su AB in AQ e BT. 4. Tracciata la QP si costruisce la perpendicolare nel suo punto medio R: questa retta interseca la CP in un punto S. 5. La curva si descrive con centro in Q e raggio QA, centro in S e raggio SC, centro in T e raggio TB. In questa costruzione gli angoli sottesi dalle tre curve che compongono il profilo sono, in generale, diversi. 14/26

Profili delle volte Gli ovali: ovale a tre centri a rapporto fisso Se è assegnata la corda AB e libera invece la scelta della freccia, l ovale può tracciarsi come segue. 1. Si divide AB in tre parti eguali per mezzo dei punti P e Q. 2. Si tracciano le circonferenze di centro P e Q e raggio PA QB, le quali si intersecano nel punto R. 3. Si costruisce la retta RP che taglia la circonferenza di centro P nel punto S. 4. La curva si descrive con centro in P e raggio PA, centro in R e raggio RS, centro in Q e raggio QB (PA). Il rapporto tra corda e freccia in questo profilo ovale risulta eguale a 2,65. Da notare che è questo un caso particolare dell ovale composto da archi che sottendono al centro 60. 15/26

Profili delle volte Arco a sesto acuto equilatero Data la corda AB, le due parti del profilo si ottengono facendo centro in A con raggio AB e viceversa. La denominazione discende dal fatto che in questo profilo si può inscrivere un triangolo equilatero. È evidente in questo caso come nel punto C vi sia una discontinuità di curvatura tra i due archi che, nel punto di unione, hanno infatti tangenti diverse. 16/26

Profili delle volte Arco a sesto tedesco o acuto in terzo punto Si divide la corda AB in tre parti e, nominando nell ordine gli estremi della divisione A, C 2, C 1, B, si ottengono le due parti del profilo facendo centro in C 1 con raggio C 1 A, in C 2 con raggio C 2 B. È evidente anche in questo caso come nel punto O vi sia una discontinuità di curvatura tra i due archi che, nel punto di unione, hanno infatti tangenti diverse. 17/26

Profili delle volte Arco a sesto acuto a influsso o a coda o a chiglia Si costruisce un semicerchio sulla corda AB e si tracciano le rette AF e BF prolungandole di circa un paio di corde. I fianchi del profilo si descrivono come per l arco a sesto acuto equilatero, facendo centro nelle imposte con raggio pari alla corda, fino a incontrare le rette diagonali AF e BF nei punti D ed E. Da questi si riporta, sempre sulle diagonali, la distanza AF BF staccando i punti C3 e C4 che sono i centri che permettono di completare il profilo, sempre con raggio eguale ad AF BF. 18/26

Volte semplici Volta a botte 19/26

Volte semplici Volta a vela 20/26

Volte semplici Volta anulare 21/26

Volte semplici Volta emisferica o cupola 22/26

Volte composte Volta a crociera e volta a padiglione Le volte a crociera e a padiglione sono volte composte da porzioni di volte a botte, che possono avere diversi profili (a tutto sesto, a sesto acuto, a sesto ribassato, etc.). Le porzioni che costituiscono entrambe queste volte si ricavano troncando la botte con due piani perpendicolari al piano d imposta appartenenti alle diagonali della base d imposta. La porzione impiegata per la realizzazione della volta a crociera prende il nome di unghia, mentre quella che si usa per la volta a padiglione si chiama fuso. unghia fuso volta a crociera volta a padiglione 23/26

Volte composte Volta a crociera 24/26

Volte composte Volta a padiglione 25/26

Bibliografia Per quanto riguarda l introduzione generale alle superfici, si rimanda al secondo volume del testo consigliato Geometria descrittiva, pp. 144-146. L argomento delle volte è trattato nel medesimo testo alle pp. 423-461. In particolare, si considerino: nomenclatura e classificazione generale, pp. 423-428 costruzione di profili arco a tutto sesto, pp. 428-430 arco a sesto ribassato (profilo ellittico), pp. 430-432 profili ovali introduzione, pp. 432-433 ovale a tre centri, p. 433 ovale a tre centri a rapporto fisso, p. 434 archi a sesto acuto introduzione, pp. 436-437 sesto acuto equilatero, p. 437 sesto tedesco o sesto acuto in terzo punto, p. 437-438 sesto acuto a influsso, p. 438-439 volte semplici introduzione, pp. 439-440 volta a botte, pp. 440-441 volta a vela, pp. 441-443 volta anulare, pp. 444-445 cupola, p. 447 volte composte volte a crociera e a padiglione, pp. 451-459 (esclusa volta a crociera semplicemente rialzata). 26/26