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Transcript:

Osservatorio sui mercati 3 febbraio 2014 L analisi settimanale dei mercati finanziari Volatilità sui mercati per tapering ed emergenti 1

Commento ai mercati Ottava molto volatile quella trascorsa sui mercati azionari internazionali che hanno riproposto le tematiche (tapering & paesi emergenti) che avevano caratterizzato le ultime sedute di quella precedente. Debolezza quindi sui listini, in particolare per quelli europei che hanno patito di più rispetto a quelli nordamericani. I tentativi di recupero, infatti, sono andati a vuoto e i rimbalzi che si sono avuti sono stati poi smentiti da altre cadute, segno che la pressione di vendita è ancora presente per l asset class azionaria. Mercoledì sui mercati è arrivata la decisione della Fed in merito al tapering: il Fomc ha deciso di ridurre di altri 10 miliardi di dollari l ammontare del programma di allentamento monetario, portando gli acquisti di titoli sul mercato a 65 miliardi al mese. Prosegue quindi il percorso di ritiro della Fed dalla politica aggressiva che aveva contraddistinto il 2013 e l indicazione vale come linea guida per il 2014. Le affermazioni di commento del board parlano di una crescita economica che ha preso slancio negli ultimi trimestri e di un mercato del lavoro che ha mostrato un ulteriore miglioramento (con un tasso di disoccupazione che resta alto ma sta diminuendo). Rimane l obiettivo di portare il tasso dei senza lavoro al di sotto del 6,5%, livello che dovrebbe anche poi determinare risvolti sulla politica monetaria in senso stretto, ossia in tema di tassi di interesse. I dati macro della settimana provenienti dagli Usa hanno consentito di contrastare solo in parte la pressione ribassista: il Pil Usa si attesta in crescita per 4Q 2013 ad un +3,2%, sostenuto dalla spesa dei consumatori. Sta di fatto che le tensioni che può innescare il tapering sugli emergenti e quindi in ottica globale, potrebbe in parte compensare negativamente i segni più della crescita, soprattutto in tema di interscambio commerciale. Da un punto di vista tecnico, si conferma la view della settimana precedente: fase correttiva sul breve che ha bisogno di trovare nuovi punti di equilibrio prima di verificare anche il trend di medio e lungo che, per il momento, restano positivi. Nei grafici, le singole situazioni tecniche. Per quanto riguarda oro e petrolio, il primo continua nella sua fase positiva di breve che poggia sul doppio minimo in area 1.200 e anche sull aumento di tensione sulle piazze finanziarie. Per quanto riguarda il petrolio, quotazione tutto sommato stabili in attesa di capire quali saranno le dinamiche dei consumi degli emergenti, Cina in primis. 2

Commento ai mercati Per quanto riguarda il mercato obbligazionario e monetario, è continuato il trend in discesa dell yield del decennale americano, giunto ormai in area 2,65%: le debolezze dell equity ed in generale il calo dell appetito per il rischio hanno riportato acquisti sui più sicuri Treasury. Simile quanto accaduto anche per il Bund tedesco, in progressione nei prezzi rispetto alla settimana scorsa in considerazione dei segni meno che hanno interessato i mercati azionari europei. La politica monetaria della Fed in materia di tassi rimane tale e quale, con un livello confermato tra lo 0 e lo 0,25%: il prossimo appuntamento è al 18/19 marzo, in cui vi sarà la prima conferenza stampa della neo presidente Yellen. Per quanto riguarda le altre banche centrali, quella giapponese osserva finalmente un tasso di inflazione in risalita ed è quindi un punto a favore della Abenomics. Chi soffre veramente sono i paesi emergenti, oggetto di flussi in uscita sia nell equity (nei fondi -8,73 mld di dollari da inizio 2014) che nell obbligazionario (-11 mld di dollari), nonostante le recenti decisioni di diverse banche centrali (dalla Turchia all India) di alzare i tassi di interesse nel tentativo di fermare l emorragia. La minore liquidità derivante dalle misure della Fed porta a smontare parte dei meccanismi di carry trade finora in corso, che proprio sugli emergenti facevano leva per lucrare sul differenziale di rendimento. E sempre in tema di emergenti, pesa un fisiologico rallentamento di molte economie, a partire da quella cinese, che finora avevano corso nella crescita. Per finire, nella zona Euro, i dati di inflazione (0,7% vs 0,9% atteso) alimentano le possibilità di nuove misure della Bce nel meeting di giovedì prossimo, con la possibilità per Draghi di superare le resistenze tedesche. Per quanto riguarda il debito periferico, gli spread non hanno segnalato particolari criticità mentre i CDS hanno avuto lievi aumenti. Sui mercati valutari, le valute emergenti sono state ancora oggetto di forti vendite, nonostante gli interventi delle banche centrali, facendo registrare ancora minimi di periodo. L Euro-Dollaro è risultato in calo: la bassa inflazione europea oltre a paventare la solita crescita anemica, dà qualche chance in più ad una politica della BCE ancora più accomodante, aumentando di fatto lo spread con la politica monetaria americana in fase più restrittiva. 3

S&P 500 Sul breve inizio di una fase correttiva al raggiungimento di resistenze che si sono create in area 1850. Supporti immediati a quota 1770 ma certamente più valenti a quota 1710, dove la continuazione dello storno potrebbe portare le quotazioni. Altro livello a 1630. Il trend di medio rimane positivo, così come quello di lungo periodo. Rsi che declina dall ipercomprato raggiungendo livelli simili alle altre mini correzioni. La forza relativa verso il Dax rimane bassa e quasi sui minimi dell anno. 4

S&P 500 (the big picture) Will it happen again? L indice ha aggiornato i massimi assoluti ad inizio 2013, consolidando poi l uptrend rialzista. Trend primario quindi positivo, con supporti principali a 1710 e 1640. Obiettivi rialzisti in area 1880. Rsi in ipercomprato ma la candela di gennaio sta ridimensionando gli eccessi. Medie mobili e trendline dinamiche per ora accompagnano la tendenza. Viste le tensioni che si rilevano sui mercati, tra le opzioni tecniche non è da escludere una marcata correzione, rapida nella realizzazione, che sia soltanto una pausa nel trend generale. 5

Dax Nel breve inizio di una fase correttiva dopo che le quotazioni hanno cozzatto contro i livelli in area 9700. Raggiungimento e superamento al ribasso dei primi supporti a quota 9400, successivi livelli di sostegno in area 9000, con il trend che si riporterebbe più vicino alle trend e alle medie di supporto. Il trend di medio e di lungo sono confermati al rialzo. Rsi che scende dall ipercomprato e forza relativa contro S&P 500 che rimane buona. 6

Dax (the big picture) L indice ha effettuato il breakout dei massimi assoluti del 2000 e del 2007 nel mese di aprile 2013, lanciandosi verso nuovi obiettivi rialzisti. Dopo la fase laterale del 2013, l indice ha aggiornato i massimi assoluti con un ultimo trimestre fortemente bullish. L inizio del 2014 vede un indice ancora in trend rialzista primario, con supporti a quota 9000 e 8600, quest ultima per il mantenimento della tendenza generale. 7

Tasso Treasury 10Y Il tasso del decennale americano ha definito un doppio massimo in area 3%, con un top realizzato nel 2013 e uno ad inizio 2014. Nel breve i valori stanno ritracciando velocemente riportandosi verso la parte centrale del range 2,45-3%. Nel medio ormai la tendenza è laterale, mentre nel lungo è rialzista. 8

Tasso Bund 10Y I valori stanno ritracciando con forza dal massimo relativo a quota 1,95%. Il supporto a 1,65% pare cedere, successivi livelli in area 1,50-1,55%. La tendenza di medio è lateral ribassista, considerando infatti i massimi decrescenti in formazione. 9

Indici e tassi del mercato obbligazionario Nella tabella a sinistra l andamento dei tassi decennali di varie aree geografiche. Nella tabella soprastante gli indici obbligazionari dei paesi sviluppati. 10

Gold Tendenza di lungo negativa, mentre sul medio il doppio minimo a 1200 dollari l oncia, se mantenuto, può garantire una tendenza quantomeno laterale. Sul breve le quotazioni stanno cercando di riprendere una fase positiva. Sostegni tecnici quindi a 1200 con obiettivi a 1270 e 1350. Segnali positivi dall Rsi. 11

WTI Crude Oil La fase è sostanzialmente laterale nel medio lungo, con supporti tra 90 e 97 e resistenze tra 110 e 115. Nel breve le quotazioni evidenziano qualche segnale positivo e di recupero partendo dal supporto in area 90. Successivi livelli a 97 e 103. 12

Euro / Dollaro Il breve il trend è in fase correttiva, anche se i segnali spesso sono contraddittori. Supporto a 1,35 (che sembra cedere) e poi a 1,33, quota sotto la quale anche i frame più lunghi evidenzierebbero un peggioramento. Livelli di resistenza in area 1,37-1,39, dove transitano resistenze statiche ma anche trend dinamiche. Rsi che evidenzia una divergenza ribassista rispetto alle quotazioni. 13

Vix (S&P 500 volatility) Area 12, come accaduto già varie volte dal 2013, diventa supporto fondamentale per un ritorno di volatilità. L ampia candela rialzista parte dal supporto e arriva in area 18. Le resistenze sono in area 22. La fase laterale da inizio 2013 definisce un range 12-22. Nella fascia alta anche dell Rsi. 14

Monitoring the bubble In alto a sinistra, la tendenza dei flussi finanziari verso mercati emergenti ed Europa, uno switch che continua. A sinistra, gli alti livelli raggiunti dal credit margin debt: raggiunto e superato il valore della bolla tech 2000. In alto: il P/E ratio adjusted di Shiller (ossia utilizzando gli earnings degli ultimi 10 anni). L attuale livello appare «cheap» solo se raffrontato al 2000, negli altri casi siamo su livelli marcatamente elevati. 15

Rendimenti zona Euro I rendimenti dei decennali di Portogallo (in verde), Italia ( in arancione), Spagna (in nero) e Germania ( in viola) 16

Spread BTP-Bund (10Y) Lo spread tra il decennale italiano e quello tedesco. 17

CDS governativi europei Nel debito della zona Euro: ritorno di rischio percepito dopo una prolungata fase di riduzione 18

CDS governativi paesi sviluppati Var. sett. 19

CDS governativi paesi emergenti CDS dei paesi emergenti: aumenta in maniera generalizzata il rischio percepito sui paesi emergenti 20

CDS governativi emergenti Var. sett. 21

CDS principali banche europee CDS delle principali banche europee: aumento dopo una fase di stabilizzazione 22

Nikkei ed effetti della Abenomics La situazione Rapida correzione di breve che riporta le quotazioni verso i supporti a quota 14700. Attenzione alla tendenza generale che rischia di deteriorarsi. Calo della forza relativa ed anche del Rsi. 23

Tasso Treasury 10Y: long view Il lungo canale ribassista sui rendimenti dei treasury. La parte alta del canale definisce al momento obiettivi in area 3,20-3,50. Ma i rendimenti potrebbero aver già fatto un top storico? 24

La volatilità dei treasury Usa Questo grafico rappresenta la volatilità implicita sulle opzioni che hanno come sottostante il mercato obbligazionario dei treasury (per saperne di più, clicca qui). Sulla parte bassa della fase laterale degli ultimi mesi 25

Bond dei paesi emergenti La situazione Fase laterale da diversi mesi, con una debolezza che torna sul breve. Ancora salvi i supporti statici e dinamici. 26

Andamento delle valute emergenti L andamento del basket di valute emergenti: il trend ribassista continua. 27

Spread dei rendimenti paesi emergenti Il grafico rappresenta lo spread di rendimento tra i titoli governativi dei paesi emergenti e quelli targati USA: l incremento di breve è significativo 28

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