INTRODUZIONE. Uno strumento pensato per il coinvolgimento e l integrazione di bambini con disturbi dello spettro autistico a scuola.

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Transcript:

CON IL SOSTEGNO DI

INTRODUZIONE Uno strumento pensato per il coinvolgimento e l integrazione di bambini con disturbi dello spettro autistico a scuola.!2

AGENDA!3

AGENDA 01. Presentazione del Team 02. Introduzione al progetto MOSAIC E. Micheli & M. Valoriani 03. Lo stile di pensiero della persona con autismo M. Montuschi 04. Autismo e Scuola P. Golzi 05. MOSAIC a scuola: un approccio diversificato M. Gava 06. MOSAIC nel paradigma della Qualità di Vita M. Festa 07. Presentazione del KIT MOSAIC E. Micheli & M. Valoriani 08. Informazioni sulla sperimentazione E. Micheli, M. Valoriani & F. Galli!4

CHI SIAMO!5

EMANUELE MICHELI SCUOLA DI ROBOTICA MATTEO VALORIANI FIFTHINGENIUM MASSIMO FESTA FABULA ONLUS ROBERTO CAMPI ASPHI ONLUS PAOLO MEUCCI FONDAZIONE PIATTI MARIA F. MONTUSCHI LOGOPEDISTA PAOLA GOLZI ANGSA LOMBARDIA MARIA L. GAVA PSICOLOGA FEDERICA GALLI PSICOLOGA!6

INTRODUZIONE!7

Come abbiamo iniziato?!8

Tante esperienze!9

Design for all!10

Unire diversi campi!11

Tecnologia come strumento!12

LO STILE DI PENSIERO DELLA PERSONA CON AUTISMO M. MONTUSCHI!13

DSM-5 (2013) La presenza e l intensità dei sintomi sono concettualizzati su un continuum GRAVITÀ NORMALITÀ DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO!14

Il DSM secondo Michael Rutter A. DEFICIT DI RECIPROCITÀ SOCIALE B. INTERESSI RISTRETTI RIPETITIVI È AUTISTICO!15

«se faccio qualcosa che tu non comprendi, devi continuare a chiederti: Perché? Perché? Perché?» Ros Blackburn da Barry Prizant, Uniquely Human 2015!16

CONCRETO ASSOCIATIVO VISIVO!17

Difficoltà di comprendere il significato di: Azioni Intenzioni Situazioni!18

Categorizzazione concettuale!19

Categorizzazione concettuale!20

Le persone con autismo non sono pensatori logici ma pensatori associativi. (Grandin, 2001)!21

Nel linguaggio verbale Paolo sale Paolo chiede il sale Paolo chiede se sale Paolo chiede se c è il sale Paolo chiede se ci sono sale salire salgo saliamo!22

Lo stile di pensiero della persona con autismo Un linguaggio visivo e concreto è più stabile e meno transitorio del linguaggio verbale.!23

Pensiero visivo 24

!25

AUTISMO E SCUOLA P. GOLZI!26

Il bambino, già dai primi mesi di vita, sperimenta situazioni che stimolano e sviluppano le abilità di base dell intersoggettività: Reazione verso uno stimolo Attivazione fisica ed emotiva Attenzione nei confronti di uno stimolo Interesse per il viso umano Alternanza nei turni comunicativi Integrazione delle diverse modalità sensoriali Gioco e interazione sociale nell autismo Xaiz Micheli, Erickson!27

A 18 mesi hanno già imparato le abilità di: Attenzione congiunta Imitazione Emozione congiunta Scambio del turno Gioco e interazione sociale nell autismo Xaiz Micheli, Erickson!28

Il bambino con autismo ha difficoltà a sviluppare queste abilità. Esse possono comparire più tardi e/o in modo difforme. Tutto ciò compromette l acquisizione di competenze sociali adeguate.!29

Linee Guida 21 del SSN Descrizione del Disturbo dello Spettro Autistico: L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale, alla interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico.!30

La scuola diventa il LUOGO, ecologicamente più adeguato, dove imparare e sperimentare quotidianamente in modo naturale le modalità per stare insieme agli altri e apprezzare la loro compagnia!31

Si può così iniziare da un Oggetto catalizzatore di interesse e motivante per l alunno con ASD e per i suoi compagni. Esso diventa l elemento che permette di promuovere l attenzione congiunta, il turno, l emozione congiunta la collaborazione. L Oggetto diventa lo Strumento mediatore dell insegnamento e apprendimento delle diverse abilità per il raggiungimento di competenze sociali.!32

Gli Strumenti Tecnologici hanno una forte valenza motivazionale e diventa più facile dirigere l attenzione di tutti.!33

Gli alunni con ASD imparano più facilmente in modo concreto. Possono sviluppare capacità creative e narrative con l uso di strumenti tecnologici.!34

I compagni imparano e accettano le diversità e i tempi differenti di reazione, imparano a volgere lo sguardo verso l altro. Il bambino con ASD impara ad accettare la vicinanza dei compagni, diventa consapevole della loro presenza, esercita le abilità sociali apprese, assume un comportamento socialmente più adattivo.!35

MOSAIC A SCUOLA: UN APPROCCIO DIVERSIFICATO M. GAVA!36

Il bambino con l oggetto: cos è L insegnante col bambino: chi è L insegnante col bambino e con l oggetto: cosa fare L insegnante con i bambini e con l oggetto: come integrare!37

Il bambino con l oggetto: cos è? Scoperta e conoscenza senso percettiva, motoria ed emotiva dell oggetto: forma, caratteristiche oggettive, funzionali, sensoriali, mediante l atto visivo, la manipolazione, la percezione: scoperta del corpo e dell oggetto, L atto motorio: utilizzo più intenzionale e funzionale con ampliamento nello spazio L impatto emotivo: piace, non piace, fa paura,!38

Le risposte dei bambini nella manipolazione e utilizzo degli oggetti proposti saranno indicative delle strategie operative da utilizzare. Pur in presenza di schemi di pensiero spesso rigidamente associativo, ogni bambino o bambina ha un proprio modo di approcciare la realtà nelle sue dimensioni: spazio/temporali, oggettuali, relazionali: I CHI, COSA, DOVE, QUANDO del nostro mondo reale.!39

L insegnante col bambino: chi è? Come il bambino con l oggetto, anche l insegnante dovrà scoprire innanzitutto CHI è il bambino: percorso essenziale per costruire un approccio significativo in tale contesto.!40

L insegnante con il bambino e con l oggetto: cosa fare? Come sempre le istruzioni di base saranno utili e necessarie per dare un quadro di riferimento, ma come sempre sarà l iter esperienziale che darà le indicazioni per modulare di volta in volta le strategie più opportune!41

L insegnante coi bambini e con gli oggetti: come integrare? Questa è la sfida. Non è la prima volta che bambini con disturbi dell aspetto autistico hanno contatto con la tecnologia, anzi ne sono in genere attratti, affascinati e spesso dipendenti dai tablet o dalle immagini visive e sonore di TV, cellulari etc, che però li portano in una dimensione solipsistica. Gli oggetti di Mosaic sono piuttosto neutri, sono modulabili rispetto al contesto e necessitano di essere «agiti»: il lavoro infatti verterà sulla modulazione tra il fare esecutivo (attività) e le caratteristiche individuali per facilitare un integrazione il che coniughi il più possibile l aspetto cognitivo/esecutivo con la partecipazione emotiva per rendere il bambino o la bambina più aderente alla realtà agita e percepita facilitandogli così un maggiore e migliore spazio interattivo.!42

!43

Il percorso si svilupperà da un impatto personale corporeo senso/percettivo sull oggetto a un ampliamento del suo utilizzo (significato dell oggetto) per avviarsi a un incontro e scambio con l altro ( oggetto come mediatore) e, infine quando e dove possibile all integrazione - con percorsi scolastici educativo/ didattici. Infine l utilizzo di strumenti tecnologici monitorati come nel progetto Mosaic può essere indicativo di altre esperienze.!44

MOSAIC NEL PARADIGMA DELLA QUALITÀ DI VITA M. FESTA!45

QUALITÀ DI VITA Un fenomeno multidimensionale composto da Domini centrali influenzati da caratteristiche personali e fattori ambientali. Questi domini centrali sono gli stessi per tutte le persone, anche se possono differenziarsi individualmente per valore ed importanza. L assessment della qualità della vita si basa su indicatori che sono culturalmente influenzabili. (Schalock et al. 2009)!46

8 DOMINI CHIAVE BENESSERE FISICO BENESSERE MATERIALE BENESSERE EMOZIONALE AUTODETERIMINAZIONE SVILUPPO PERSONALE RELAZIONI INTERPERSONALI INCLUSIONE SOCIALE DIRITTI!47

INDICATORI Gli indicatori sono variabili quantitative o parametri qualitativi che registrano un certo fenomeno ritenuto indicativo, rappresentativo, indice di un fattore di qualità. (Robert Schalock, 2015)!48

SOSTEGNI I sostegni hanno il compito di colmare la discrepanza tra il funzionamento individuale e le opportunità di partecipazione da una parte e le richieste sociali e fisiche dell ambiente nei confronti della Persona dall altra. Diminuire la discrepanza migliora il funzionamento e incrementa la partecipazione significativa. (Robert Schalock, 2015)!49

!50

SVILUPPO PERSONALE AUTODETERIMINAZIONE INCLUSIONE SOCIALE!51

!52?

Sostegno tecnologico, collegato a servizi professionali specializzati e con una community.!53

!54

!55

!56

condivisione Formazione Lavoro!57

SVILUPPO PERSONALE INCLUSIONE SOCIALE BENESSERE EMOZIONALE AUTODETERIMINAZIONE DIRITTI!58

!59

PRESENTAZIONE DEL KIT MOSAIC E. MICHELI & M. VALORIANI!60

6 CUBI!61

2 MOMO!62

Academy!63

Academy!64

Portale!65

Editor!66

INFORMAZIONI PER LA SPERIMENTAZIONE E. MICHELI, M. VALORIANI & F. GALLI!67

La fase sperimentale del progetto MOSAIC, finanziata da Fondazione Cariplo, è completamente gratuita. FASI CANDIDATURA SELEZIONE Comunicazione partecipanti CORSO IN PRESENZA (2 gg) FORMAZIONE ONLINE SPERIMENTAZIONE FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC!68

Requisiti SCUOLE PRIMARIE DELLA LOMBARDIA BAMBINI CON DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO CONTINUITÀ DEL DOCENTE!69

GRAZIE CON IL SOSTEGNO DI