Titolo del progetto Gestione della crisi assistenziale nel dipartimento di Medicina Interna

Documenti analoghi
FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' Miglioramento dell assistenza

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001

Azienda Ospedaliera di Caserta controllo interno CARTELLA INFERMIERISTICA INFORMATIZZATA

FORUM P.A. SANITA' 2001

Azienda Usl di Cesena Presidio ospedaliero Trauma Center

Parte 1: Anagrafica. Titolo del Progetto: Blocco Operatorio

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUMPA SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001

Parte 1: Anagrafica. Parte 2: Aspetti generali. 2.1 Area di intervento (max due risposte) Qualità/Organizzazione

Il ginecologo e gli altri operatori del territorio nella salute perinatale. Lavoro di équipe e competenze specifiche

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001

USL 7, Azienda Ospedaliera Senese Dipartimento Interaziendale di Programmazione Sanitaria Sistema integrato provinciale della diagnostica per immagini

Parte 1 : Anagrafica. Parte 2 : Aspetti generali. 2.1 Area di intervento ( max due risposte ) 2.2 Progetto: realizzato x in corso di realizzazione

FORUM P.A. SANITA' 2001

A.S.L.della provincia di Pavia C.U.P. TELEMATICO PROVINCIALE

PUERPERIO IL RUOLO DEL TERRITORIO DOPO LA GRAVIDANZA

FORUM P.A. SANITA' 2001

Funzione:Responsabile Servizio Anziani Amministrazione proponente: ASL DI BRESCIA

Claudio Veronesi. Consultori Familiari Dipartimento Cure Primarie Azienda Usl di Bologna

I servizi coinvolti: I I Consultori il Presidio Ospedaliero di Pontedera e di Volterra

IL PROGETTO G.R.A.P.P.O.L.I.

DIREZIONE REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI

Regione Calabria Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

Parte 1: Anagrafica. Promozione della professione infermieristica. Referente Nome e Cognome: Dott. Fava Claudio Funzione: Dirigente responsabile del

MEDICINA INTEGRATA per la qualità di vita delle donne. Percorso Nascita. Carla Dazzani ArOA Consultoriale Bologna

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO)

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

IL SISTEMA REGIONALE PER IL PERCORSO NASCITA

L esperienza della AUSL di Reggio E. vista dal ginecologo del territorio

EQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538

I bisogni di salute di genere con particolare riferimento al parto e alle scelte consapevoli sulla maternità. Modena 1 marzo 2006

Allegato B. Declaratorie Posizioni Organizzative Area Comparto. pag. 1 di 13

PROTOCOLLO D INTESA TRA L ASL DI CREMONA L AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE MAGGIORE DI CREMA ASSOCIAZIONE INSIEME PER LA FAMIGLIA

Modena, 2 e 3 Ottobre. Ostetrica Bertani Benedetta

Territorio-ospedale-territorio

Obiettivo 1 Azioni Indicatori Risultati attesi Tempistica Riduzione dei ricoveri in strutture

Progetto regionale MISURE AFFERENTI ALLA DIAGNOSI, CURA E ASSISTENZA DELLA SINDROME DEPRESSIVA POST PARTUM. Regione Emilia-Romagna

ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette

ASL DI BRESCIA Servizio Formazione e Qualità Servizio Relazioni Esterne Carta dei Servizi dell ASL di Brescia Una guida per le famiglie

Home Care. Progetto di integrazione tra ASL BI e territorio dedicato ai pazienti fragili

Accordo Regionale Rete di Cure Primarie : Unita di Cure Primarie

AZIENDA SANITARIA LOCALE NAPOLI 3 SUD DISTRETTO SANITARIO N. 50 Via S. Di Giacomo, VOLLA DETERMINA DIRIGENZIALE N 27 DEL 20/09/2010

Accoglienza e valutazione Fase Responsabile N. A. N. V. SI Attività/documentazione da rilevare Note Presenza in cartella di documentazione comprovante

Progetto di attività del consultorio singolo coppia e famiglia di Tione di Trento

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

Allegato n. 8 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL

CONSULTORIO FAMILIARE E PERCORSO NASCITA

pag. 1/6 - di migliorare il servizio di consulenza sociale nei casi di grave conflittualità familiare, attraverso la consulenza legale agli operatori;

Consultori familiari

Sperimentazione di un intervento di assistenza domiciliare post-partum per le donne immigrate.

Ruolo del Distretto. Approfondimenti e riflessioni. DCA 206/2013 e gli atti di autonomia aziendale. Roma 11 Settembre 2013 Sala Tirreno Regione Lazio

LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI:

DISTRETTO SOCIO ASSISTENZIALE A COMUNE CAPOFILA ALATRI (FR)

Unità Operativa Consultorio Familiare Distretto 1 RESPONSABILE DOTT. M. MENIGHETTI Percorso Nascita Protocollo operativo

PROPOSTA DI MISSIONE VALUTATIVA N. 1

DIMISSIONE DELLA PUERPERA E DEL NEONATO SANO PO.AFMI.07. Procedura Operativa per la gestione della dimissione della puerpera e del neonato sano

LA PROMOZIONE DELLA SALUTE PERINATALE: UNA PROSPETTIVA MULTIDISCIPLINARE

Azienda Ospedaliera e ASL di Padova Centro Multidisciplinare di Day Surgery SOS Flebite

Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita.

L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica. Giovanna De Meo Gina Dragano

F O R M A T O E U R O P E O P E R

DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE

Il percorso di assistenza al parto: dalla modalità di accesso all assistenza alla nascita. Ost. Elsa Sgarbi Ost. Anna Pilati

La valutazione del percorso nascita come strumento di governance

e.ri.s.ma.s. Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario Reggio Emilia 2009 Distretto Sanitario Imperiese Distretto Sociale Imperiese

S.C. Pediatria PO di Moncalieri ASL 8 (poi TO5) Chieri. Date Dal 7 febbraio 1994 al 7 settembre 1997

Illustrazione dei contenuti e prospettive future

Cinzia Nocca, Elsa Sgarbi. U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA CARPI e MIRANDOLA

Allegato n. 7 PIANO LOCALE DELLA PREVENZIONE Rendicontazione ASL AL

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica

PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE MATERNA CORRELATA AL TRAVAGLIO E/O PARTO

Adalberta Moreno Valdagno, 11 aprile 2014

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

Cosa sono i consultori? Chi trovi nei consultori? Quali servizi nei consultori? Con sultori familiari

DIPARTIMENTO MATERNO-INFANTILE

obiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE

REGIONANDO 2001 PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI ED ENOGASTRONOMICI TIPICI DEL LAZIO

Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale

Assistenza Domiciliare

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova

Allattamento Materno: le alleanze per crescere 4-5 ottobre 2004 Chianciano Terme (SI)

2. TITOLO AZIONE Potenziamento A.D.I. Assistenza Domiciliare Integrata (AREA: ANZIANI e/o DISABILI)

UN ESEMPIO DI GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO. Piero Luigi GIULIANO

Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo A (per la Direzione Sanitaria di Distretto)

Procedura per l Identificazione del neonato. Data REDAZIONE Autorizzato da Firme. Direttore Sanitario. Direttore U.O. Neonatologia

Il cammino verso l Autonomia dell ostetrica nel percorso nascita

NUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale

SPERIMENTAZIONE GESTIONALE DELLA

REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N. 281 del 30/03/2017

PROROGA CONVENZIONE TRA L ASSL CAGLIARI ED I MEDICI DI MEDICINA GENERALE COMPONENTI DELLA MEDICINA DI GRUPPO- RETE

Parte 1: Anagrafica. Titolo del Progetto:

Progetto. Azienda Ospedaliera Libera dal fumo RELAZIONE CONCLUSIVA

Transcript:

FORUMPA SANITA' 2001 Azienda Ospedaliera di Caserta Dipartimento di Medicina Interna direttore dr. Agostino Cirillo Gestione della crisi assistenziale nel dipartimento di Medicina Interna Titolo del progetto Gestione della crisi assistenziale nel dipartimento di Medicina Interna Amministrazione proponente Azienda Ospedaliera di Caserta Unità organizzativa Dipartimento di Medicina Interna direttore dr. Agostino Cirillo Indirizzo via Tescione Caserta Sito web www.ospedale.caserta.it Indirizzo internet : www.ospedale.caserta.it REFERENTE Dr. Caterina Trovello Funzione Direttore u.o. Geriatria Ente Azienda Ospedaliera di Caserta Telefono 0823 232430 Fax 0823 232350 e-mail uoci@ospedale.caserta.it PARTE 2 : ASPETTI GENERALI 2.1 area di intervento qualità/organizzazione miglioramento della gestione miglioramento del rapporto con l utenza miglioramento dell assistenza miglioramento dell accesso ai servizi/strutture integrazione struttura/territorio, coordinamento informazione/prevenzione altro (specificare) 2.2 progetto : realizzato in corso di realizzazione 2.3 descrizione sintetica del progetto Il progetto prevede la reperibilità del personale di supporto (infermieri professionali) all interno del Dipartimento di Medicina Interna al fine di gestire momenti specifici di gestione

2.4 motivazioni nella descrizione indicare: a quale/i problema/i il progetto intende dare risposta alla carenza di supporto assistenziale dovuta alle improvvise ed imprevedibili assenze del personale infermieristico turnista, contenimento delle ore straordinarie di regola utilizzate per coprire tali carenze, il ricorso al lavoro straordinario, infatti, veniva utilizzato per la gestione dell intera assenza dell operatore diversamente da quanto viene prospettato nel progetto quali strumenti/procedure sono stati individuati per l individuazione del problema è stata realizzata un analisi sui momenti di criticità su un periodo di 6 mesi e verificato un confronto con l ufficio infermieristico della direzione sanitaria che, trova notevoli difficoltà a garantire sostituzioni ad horas nelle uu.oo. aziendali se sono state utilizzate tecniche per l analisi della domanda - no 2.5 soggetti destinatari indicare a quali categorie di utenti è rivolto il progetto il progetto si rivolge a tutte le uu.oo. del dipartimento direttori, dirigenti medici ed infermieri professionali. Parte attiva del progetto sono gli operatori professionali di supporto. 2.6 caratteristiche del progetto descrivere le caratteristiche principali del progetto: Il progetto prevede l attivazione della reperibilità infermieristica del Dipartimento di Medicina Interna per la pronta gestione delle assenze impreviste e imprevedibili (lutto, 1204, etc.) del personale infermieristico afferente tutta l area dipartimentale attraverso una sostituzione immediata. E stato realizzato un turno di reperibilità ad hoc per tali specifiche esigenze che viene attivato nel primo giorno di assenza del soggetto del turno 14-20 e/o 20/8 dei giorni feriali. Nei festivi si prevede la reperibilità di una unità all interno di ogni turno lavorativo. L assenza dei giorni successivi è invece assicurata attraverso una gestione diretta da parte del caposala dell u.o. interessata al problema. Il coordinatore infermieristico del dipartimento ha cura di collaborare alla stesura di tale piano di reperibilità che è poi oggetto di formalizzazione e diffusione nelle uu.oo. dell area di interesse. 2.7 finalità indicare le finalità generali del progetto : rispondere in maniera immediata ed appropriata alla crisi assistenziale che si registra a causa di improvvise ed imprevedibili assenze da parte del personale infermieristico turnista, contenere il ricorso al lavoro straordinario e la relativa spesa 2.8 obiettivi indicare gli obiettivi specifici del progetto: Gli obiettivi del progetto sono il miglioramento dell effettivo utilizzo delle risorse, secondo un ottica realmente di condivisione ed una maggiore partecipazione del personale di supporto alle dinamiche organizzative e alle loro trasformazioni stante l attivazione del dipartimento. 2.9 vantaggi attesi indicare quali sono i vantaggi attesi:

l individuazione di nuovi modelli organizzativi, una razionale utilizzazione del personale turnista dipartimentale, una maggiore efficienza interna. 2.10 risultati conseguiti indicare i principali risultati conseguiti : - la gestione della crisi assistenziale è stata oggetto di notevole semplificazione - il personale coinvolto ha, non solo condiviso tale proposta organizzativa, ma se ne è fatto parte attiva rispondendo volontariamente alla richiesta di partecipazione alla reperibilità in questa prima fase sperimentale PARTE III : aspetti specifici 3.1 risorse indicare le risorse assegnate al progetto: finanziarie -.36.000.000 personale interno all area dipartimentale n.28 3.2 soggetti coinvolti (partnership) indicare se il progetto ha previsto la partecipazione di più soggetti istituzionali - no indicare se il progetto prevede forme di partnership pubblico/privato - no indicare il contributo/ruolo dei partner - 3.3 stato di realizzazione indicare le fasi di realizzazione in cui è articolato il progetto in due fasi : il primo periodo avrà carattere sperimentale ed una durata di tre mesi, la seconda fase è legata ad una efficace analisi del bisogno ed alla continua e fattiva collaborazione del personale da continuare sino ad una anno indicare lo stato di attuazione è in corso la prima fase del progetto 2 mesi 3.4 realizzazione nella descrizione indicare: da quale struttura è stato promosso il progetto dal Dipartimento di Medicina Interna se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative - si se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative si, medicina generale, gastroenterologia, allergologia, geriatria, malattie infettive se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti - no se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) - si se il progetto ha comportato azioni di semplificazione amministrativa - si 3.5 utilizzo nuove tecnologie indicare se il progetto ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie - no 3.6 comunicazione interna indicare se sono state avviate azioni di formazione interna - no indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione interna avviate il progetto ha avviato una azione di comunicazione interna finalizzata alla condivisione del progetto, alla verifica del grado di accettabilità ed all adesione da parte degli operatori delle uu.oo. interessate sia quali dirigenti che operatori professionali di supporto.

3.7 formazione personale indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale - no indicare destinatari e obiettivi della formazione 3.8 comunicazione/partecipazione indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini - no indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna - no indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione esterna - no 3.9 monitoraggio e valutazione a) indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti ex ante : comunicazione interna : analisi del bisogno: studio della criticità verifica con la direzione sanitaria ufficio infermieristico condivisione con il personale delle uu.oo. il grado di fattibilità in itinere : verifica al ricorso, nel primo mese vi sono state n.3 chiamate con un numero già di h.18 di assistenza garantita con chiamata diretta attraverso il ricorso al turno ex post : b) indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati attualmente si riconosce al personale che aderisce al progetto una indennità di reperibilità ed il pagamento delle ore di assistenza prestate per tale tipo di sostituzione 3.10 sostenibilità organizzativa indicare gli elementi che garantiscano la sostenibilità organizzativa del progetto: la fattiva collaborazione del personale attraverso la condivisione della nuova realtà organizzativa, la semplificazione delle procedure di gestione della carenza eccezionale di personale di supporto.

PREMIO FORUM P.A. SANITA SCHEDA DI RILEVAZIONE Titolo del progetto: Realizzazione di un modello funzionale dipartimentale verticale tra unità operativa materno-infantile del distretto della ASL CE1 e l Azienda Ospedaliera di Caserta Amministrazione proponente Azienda Ospedaliera di Caserta Unità organizzativa IVG e gravidanza a rischio Indirizzo via Tescione Caserta Sito web www.ospedale.caserta.it Indirizzo internet : REFERENTE Dr. Bonafiglia Riccardo Funzione Dirigente medico Ente Azienda Ospedaliera di Caserta Telefono 0823 232489 Fax 0823 304026 e-mail ricbonaf@tin.it PARTE 2 : ASPETTI GENERALI 2.1 area di intervento qualità/organizzazione miglioramento della gestione miglioramento del rapporto con l utenza x miglioramento dell assistenza miglioramento dell accesso ai servizi/strutture x integrazione struttura/territorio, coordinamento X informazione/prevenzione altro (specificare) 2.2 progetto : realizzato in corso di realizzazione! 2.3 descrizione sintetica del progetto Il progetto prevede la realizzazione di un modello funzionale dipartimentale verticale tra l unità operativa materno infantile del distretto 25 dell ASL CE1 e l Azienda Ospedaliera di Caserta. 2.4 motivazioni nella descrizione indicare: a quale/i problema/i il progetto intende dare risposta Il protocollo di intesa è nato al fine di facilitare il percorso nascita; favorire l assistenza sanitaria psico-sociale e psicologica alla donna che deve ricorrere all IVG e prevenire l aborto ripetuto. quali strumenti/procedure sono stati individuati per l individuazione del problema se sono state utilizzate tecniche per l analisi della domanda

2.5 soggetti destinatari indicare a quali categorie di utenti è rivolto il progetto: il progetto è indirizzato alle gravide che effettuano controlli nei consultori e negli ambulatori territoriali e che scelgono l azienda ospedaliera come luogo del parto. Inoltre semplifica il percorso consultorio-ospedale-consultorio alle donne che ricorrono all IVG, in modo tale da avviare le donne ad un programma contraccettivo ed evitare così l abortività ripetuta. 2.6 caratteristiche del progetto descrivere le caratteristiche principali del progetto: il protocollo di intesa tra aziende (ASL CE1 e AO di Caserta) prevede il campo di intervento: percorso nascita assistenza sanitaria psicosociale e psicologica alla donna che deve ricorrere all IVG e sorveglianza del fenomeno per la prevenzione dell abortività ripetuta. Il percorso nascita è un sistema articolato di interventi in grado di fornire secondo criteri di integrazione e coordinamento fra diversi presidi, la complessità delle prestazioni afferenti la gravidanza, il punto nascita, il puerperio ed il neonato. A tal fine sono previsti strumenti informativi riguardanti i diversi luoghi deputati all assistenza, alla gravidanza ed alla nascita e modalità integrative tra U.O.M.I. ed equipe ospedaliera. L A.O. darà adeguate informazioni sulle sedi consultoriali del distretto 25 dell ASL CE1 onde favorire la consulenza contraccettiva post I.V.G. per la prevenzione dell abortività ripetuta. Al fine di presentare l equipe del punto nascita e dei luoghi di parto alle gravide seguite dagli operatori sul territorio, le ostetriche territoriali potranno recarsi in ospedale previo accordo con l ostetrica coordinatrice del reparto in due gruppi mensili. L A.O. affiderà agli operatori consultoriali le prestazioni relative all assistenza domiciliare alle puerpere dimesse precocemente dall ospedale ricadenti nella territorialità di competenza. L invio delle pazienti sarà subordinato al consenso informato della puerpera ed alla relativa scelta. Per rendere efficace l integrazione degli interventi, onde consentire una dimissione precoce, le ostetriche consultoriali effettueranno almeno una visita domiciliare alle puerpere residenti nell ambito distrettuale, per controllare l involuzione uterina, le caratteristiche della lochiazione, il controllo della normale galattopoiesi per promuovere l allattamento al seno. L A.O. si impegna a pubblicizzare l esistenza del servizio consultoriale a tutte le pazienti afferenti al servizio di I.V.G. al fine anche di favorire la consulenza contraccettiva per la prevenzione dell abortività ripetuta sempre nel rispetto della privacy delle pazienti. A tal fine saranno distribuiti fogli informativi in cui di da ampia indicazione della presenza sul territorio di strutture consultoriali. Per favorire modalità coordinate di intervento ed assicurare rapidità di accesso alle donne seguite dal consultorio e da sottoporre ad I.V.G. sarà dedicato un numero telefonico del servizio. 2.7 finalità indicare le finalità generali del progetto : Integrazione funzionale nell ambito dell area materno-infantile tra territorio ed azienda ospedaliera 2.8 obiettivi indicare gli obiettivi specifici del progetto: Così come previsto dalla L.R. n.32/1994, l obiettivo prioritario del protocollo è l unitarietà del percorso assistenziale verso la coppia madre-bambino garantendo l erogazione di prestazioni sanitarie in modo unitario al fine di soddisfare l intesa con interventi efficaci e globali 2.9 vantaggi attesi indicare quali sono i vantaggi attesi rispetto a : efficienza interna rapporto con i cittadini

percorso nascita corretto e dimissione precoce della donna che partorisce ; prevenzione dell abortività ripetuta 2.10 risultati conseguiti indicare i principali risultati conseguiti : ottimizzazione del percorso nascita ed integrazione funzionale territorio ospedale ; diminuzione dell abortività ripetuta PARTE III : aspetti specifici 3.1 risorse indicare le risorse assegnate al progetto: finanziarie personale non sono state assegnate risorse aggiuntive 3.2 soggetti coinvolti (partnership) indicare se il progetto ha previsto la partecipazione di più soggetti istituzionali - no indicare se il progetto prevede forme di partnership pubblico/privato si, con l ASL CE1 indicare il contributo/ruolo dei partner 3.3 stato di realizzazione indicare le fasi di realizzazione in cui è articolato il progetto indicare lo stato di attuazione Dopo una prima fase di preparazione del personale soprattutto del territorio, si è passati alla fase operativa. Le gravide seguite nelle strutture territoriali visitano prima del parto la struttura ospedaliera (sala parto, degenza, nido) ; hanno colloqui informativi con le figure professionali ospedaliere ed hanno un rapporto costante con le ostetriche del territorio che dopo il parto a seguito di una dimissione precoce controlleranno il puerperio a domicilio. Per la semplificazione del percorso IVG le figure professionali consultoriali sono presenti in ospedale nei giorni degli interventi in modo tale che le donne possano essere avviate alla contraccezione post-ivg e seguite poi nei consultori. 3.4 realizzazione nella descrizione indicare: da quale struttura è stato promosso il progetto se il progetto ha richiesto nuove modalità organizzative se il progetto ha previsto il coinvolgimento di più unità organizzative se la realizzazione del progetto ha comportato la costituzione di strutture permanenti se il progetto ha richiesto azioni di riorganizzazione interna (strutture/processi) se il progetto ha comportato azioni di semplificazione amministrativa L A.O. di Caserta e l ASL CE1 hanno svolto attività d intervento con le seguenti modalità: lettera aperta a tutte le gravide per favorire la dimissione precoce e l allattamento al seno trasmissione televisiva sulle reti locali (INFORMAASL) articolo informativo pubblicato da IL MATTINO; incontro dibattito presso l associazione culturale VIVERE INSIEME di S. Nicola La Strada.

3.5 utilizzo nuove tecnologie indicare se il progetto ha richiesto l utilizzo di nuove tecnologie - no 3.6 comunicazione interna indicare se sono state avviate azioni di formazione interna - si, momenti di confronto tra operatori delle diverse professionalità (medici, psicologi, infermieri professionali, ) indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione interna avviate - ostetriche 3.7 formazione personale indicare se sono state avviate azioni di formazione/riqualificazione del personale si, è stata avviata una fase di preparazione sia del personale interno che del territorio attraverso momenti di confronto periodici indicare destinatari e obiettivi della formazione 3.8 comunicazione/partecipazione indicare se il progetto prevede forme di partecipazione di rappresentanze dei cittadini si, punti di incontro cittadini presidiati dai volontari dell AVO in occasione della giornata della donna, il giorno 8 marzo 2001 indicare se sono state avviate azioni di comunicazione esterna - si indicare destinatari, obiettivi, strumenti delle azioni di comunicazione esterna come sopra indicato 3.9 monitoraggio e valutazione a) indicare quali sono gli strumenti di valutazione e monitoraggio previsti il monitoraggio del progetto è dato dalle verifiche trimestrali che i responsabili redigono con il numero di gravide seguite e che vengono dimesse in terza giornata dopo il parto con controllo domiciliare puerperale ; avvio alla contraccezione post- aborto e azzeramento dell abortività ripetuta. b) indicare se sono previsti sistemi di incentivazione legati ai risultati attualmente ancora no, ma è da prevedere secondo una politica corretta di riconoscimento dei buoni risultati ottenuti 3.10 sostenibilità organizzativa indicare gli elementi che garantiscano la sostenibilità organizzativa del progetto:

AZIENDA OSPEDALIERA DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE OSPEDALE CIVILE DI CASERTA Caserta, 21/3/2001 Spett.le FORUM P.A. ISTITUTO MIDES u.o. di controllo interno Via Alberico II, n.33 00193 ROMA OGGETTO: La Sanità a FORUM P.A. 2001 In riferimento al bando di partecipazione per il premio FORUM P.A. SANITA, si trasmettono i seguenti progetti : dipartimento di medicina interna : gestione della crisi assistenziale nel dipartimento di medicina interna; u.o. anestesia e rianimazione I GOIP di nutrizione artificiale area qualità A.O. : progetto di miglioramento della qualità assistenziale in nutrizione artificiale domiciliare (NAD); u.o. controllo interno : cartella infermieristica informatizzata; u.o. IVG e gravidanza a rischio : realizzazione di un modello funzionale dipartimentale verticale tra u.o. materno-infantile del distretto della ASL CE1 e l Azienda Ospedaliera di Caserta; u.o. di pediatria direzione generale : attivazione ludoteca per i bambini ospiti in azienda; servizio sorveglianza sanitaria : promozione della salute degli operatori sanitari sul luogo del lavoro. In attesa di cortese riscontro e di ogni eventuale comunicazione Distinti saluti Il Direttore Generale dr. Pietro Alfano