INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI



Documenti analoghi
LIMITI DI FUNZIONI ED ASINTOTI (C. Dimauro) 2 è un intorno di x 0. I, con l intervallo aperto ] x δ + δ [ 0 ; x. x 0 A con A R, si dice che x 0 è un

ASINTOTI di una funzione

Gli asintoti. Richiami ed esempi

SIMULAZIONE TERZA PROVA DOMANDE CHIUSE CAMPO DI ESISTENZA. 4 è: x 6x. = è:

(1;1) y=2x-1. Fig. G5.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1).

Studio del segno delle derivate. Lezione 11 del 6/12/2018

ASINTOTI. Si chiama ASINTOTO di una funzione una retta alla quale la funzione si avvicina senza mai toccarla.

10 - Applicazioni del calcolo differenziale

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

Equazione della retta tangente al grafico di una funzione

Limiti di funzioni 1 / 41

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique.

Appunti di Matematica 5 - Derivate - Derivate. Considero una funzione e sia e definita in un intorno completo di.

francesca fattori speranza bozza gennaio 2018

3 LIMITI. 3.1 Operazioni in R {± } x R x + (+ ) = + x + ( ) = x + = 0 x. x R = 0. x > 0 x (+ ) = + x ( ) = x < 0 x (+ ) = x ( ) = = x.

Funzioni derivabili (V. Casarino)

ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012

Funzioni convesse su intervallo

(1;1) y=2x-1. Fig. G4.1 Retta tangente a y=x 2 nel suo punto (1;1).

CONCETTO DI ASINTOTO. Asintoto verticale Asintoto orizzontale Asintoto obliquo

Esercizi proposti. x b) f(x) = 2. Determinare i punti di non derivabilità delle funzioni

D Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica)

Richiami sullo studio di funzione

Istituzioni di Matematiche seconda parte

APPUNTI DI MATEMATICA: I limiti e la continuità Le derivate. Prof. ssa Prenol R.

Massimi e minimi di una funzione razionale fratta Francesco Daddi - 18 maggio 2010

SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI DEL FOGLIO N. 7

Esame di Matematica Generale 7 Febbraio Soluzione Traccia E

DERIVATE. 1.Definizione di derivata.

Ottavio Serra. Generalizzazioni di una bella funzione liceale

Le funzioni con+nue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S A. Pisani, appunti di Matematica 1

Una funzione pari ha il grafico simmetrico rispetto all'asse x. Calcola il dominio e l'immagine della funzione rappresentata nella seguente figura:

Lezione 6 Richiami di Geometria Analitica

Esercitazioni di Matematica Generale A.A. 2016/2017 Pietro Pastore Lezione del 25 Gennaio Studio di Funzione

Limiti di funzioni 1 / 39

MATEMATICA MATEMATICA FINANZIARIA

Studio di una funzione razionale fratta

LIMITI DI FUNZIONI. arbitrariamente vicino a L, scegliendo x sufficientemente vicino a x 0, con x x 0.

MATEMATICA. a.a. 2014/ LIMITI (I parte): Definizione, proprietà e calcolo. Limiti di funzioni, continuità e asintoti.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

R. Capone Analisi Matematica Limiti di una funzione reale di variabile reale ESERCIZI SUI LIMITI DI FUNZIONE ( )

1) D0MINIO. Determinare il dominio della funzione f (x) = ln ( x 3 4x 2 3x). Deve essere x 3 4x 2 3x > 0. Ovviamente x 0.

Concetto intuitivo di limite di una funzione

Matematica con elementi di Informatica

Derivate e studio di funzioni di una variabile

Esercizi sulle equazioni differenziali a cura di Sisto Baldo, Elisabetta Ossanna e Sandro Innocenti

PENDENZA (ripasso classe II)

rapporto tra l'incremento della funzione e l' incremento corrispondente della

FUNZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE

Argomento 7 - Studi di funzioni Soluzioni Esercizi

7. INSIEMI APERTI, INSIEMI CHIUSI, INSIEMI NE APERTI NE CHIUSI

LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE

ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012

Soluzione esercizi sulle funzioni - 5 a E Liceo Scientifico - 04/11/ 13

Istituzioni di Matematiche terza parte

P[x; f(x)] y = f(x) le coordinate del punto P possono essere scritte anche come DERIVATA DI UNA FUNZIONE RAPPORTO INCREMENTALE

Esercitazioni di Analisi Matematica FUNZIONI CUBICHE. Effettuare lo studio completo delle seguenti funzioni di terzo grado intere:

I Limiti di una funzione ANNO ACCADEMICO

5 DERIVATA. 5.1 Continuità

Chi non risolve esercizi non impara la matematica.

ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

CORREZIONE DEL COMPITO IN CLASSE DI MATEMATICA

Funzioni continue. Hynek Kovarik. Università di Brescia. Analisi Matematica 1

lim f(x) lim In questo caso, lim Una funzione è continua in un punto x 0 se valgono le seguenti condizioni:

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 +

Sia y = f(x) definita in un intervallo I. x 0 è punto di massimo assoluto. x 0 è punto di minimo assoluto. x 0 è punto di massimo relativo o locale se

Esercizi sullo studio di funzione

LIMITI - CONFRONTO LOCALE Test di autovalutazione

x + 1 x = x2 1 x 2 = 1 1 x 2., l equazione equivale a ln(1 + 3x) < 1 ; 1 + 3x < e ; x < e 1 3

Le Derivate. Appunti delle lezioni di matematica di A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri

Funzioni continue. quando. se è continua x I.

DERIVATE. Equazione della retta tangente al grafico di f nel suo punto P(x 0 ;y 0 ):

Matematica 2. Derivate Esercizi. y=sen( x 4 3x) y' =cos(x 4 3x)(4x 3 3) y=logsen( x x) y' = sen(x 4 +3x) cos(x4 +3x)(4x 3 +3)

Docente: Analisi e Geometria 1 Prima Prova 22 Novembre 2016 Compito F Cognome: Nome: Matricola:

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI

METODO DI CAVALIERI-SIMPSON (o delle parabole) (per il calcolo approssimato 1 di integrali definiti)

Matematica. Tutorato Attivo: Derivate. Alessio Bianchi. Matematica 20 maggio 2017

UNITÀ DIDATTICA 5 LA RETTA

Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni

Confronto locale di funzioni Test di autovalutazione

Metodi Matematici per l Economia A-K Corso di Laurea in Economia - anno acc. 2012/2013 docente: Elena Polastri,

Topologia della retta reale. Concetto intuitivo di limite. Definizioni di limite. Teoremi sui limiti. Applicazioni. Angela Donatiello 1

Studio qualitativo. Emanuele Paolini 2 luglio 2002

23 INVERTIBILITÀ E CONTINUITÀ

y = x 3 infinitesimo per x 3 lim = l 0 allora f(x) è dello stesso ordine di g(x), ossia tendono a DEF. Una funzione y = f(x) si dice infinitesimo per

LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2

Tempo massimo 2 ore. Consegnare solamente la bella copia. 1. Disegnare il graco della funzione: [10 punti]

Osservazione: ogni informazione ricavata va inserita immediatamente nel grafico.

tele limite è unico. Ciò significa che se non può accadere che una funzione abbia limiti diversi per x. Se per assurdo si avesse che lim f ( x)

STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) =

Esame di Stato 2019 Liceo scientifico 20 giugno Prova scritta di MATEMATICA e FISICA. PROBLEMA 2 soluzione a cura di D. Falciai e L.

Asintoto verticale Asintoto orizzontale Asintoto obliquo. Da notare che l'asintoto orizzontale esclude l'asintoto obliquo e

Esercizi di Analisi Matematica 1, utili per la preparazione all esame scritto - Seconda parte SOLUZIONI

Risoluzione del compito n. 4 (Giugno 2014)

SOLUZIONI. = x x x

Soluzioni verifica di Matematica 5 a E Liceo Scientifico - 17/10/2013

Transcript:

2.13 ASINTOTI 44 Un "asintoto", per una funzione y = f( ), è una retta alla quale il grafico della funzione "si avvicina indefinitamente", "si avvicina di tanto quanto noi vogliamo", nel senso precisato dalle tre definizioni che seguono. Distinguiamo fra tre tipi di asintoti: verticali, orizzontali, obliqui. Asintoti verticali La retta verticale = 0 è "asintoto verticale" per la funzione y = f( ) se e solo se la f tende all infinito quando tende a 0, ossia lim f ( ) = 0 Nella figura, è rappresentata la funzione 3 1 y = 22 8 coi suoi due asintoti verticali: le rette = 2 e = 2 fig. 20a Può accadere che sia infinito solo il limite sinistro, o solo il limite destro, nel qual caso si parla di asintoto verticale sinistro o destro, rispettivamente. Nella figura è rappresentata la funzione 1 y = e per la quale la retta = 0 è asintoto verticale unilaterale (precisamente: destro) in quanto 1 1 lim + e 0 e lim e 0 0+ = =+ fig. 20b INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI VERTICALI Andiamo a considerare (se ve ne sono) le ascisse che costituiscono "interruzioni" del dominio, o (caso poco frequente) le ascisse nelle quali la funzione, pur essendo definita, presenta una discontinuità. Calcoliamo quindi il limite della nostra funzione, al tendere di a ciascuna di tali ascisse. Quando il limite (bilaterale o unilaterale) è infinito, ecco che avremo individuato un asintoto verticale.

Asintoti orizzontali 45 La retta orizzontale y=k è "asintoto orizzontale" per la funzione y = f( ) se f ( ) tende a k quando tende all infinito, ossia lim f ( ) = k ± Nella figura, è rappresentata la funzione 2 5 y = 2 + 1 col suo asintoto orizzontale bilaterale y = 1. fig. 21 Si possono anche avere asintoti orizzontali unilaterali. Ad esempio, la funzione rappresentata in figura 21b è 1 y = f( ) = 2 + 3 + e poiché risulta lim f( ) = 0, lim f( ) = 2/ 3 + possiamo dire che per questa funzione la retta y = 0 fa da asintoto orizzontale destro, e la retta y = 2/3 fa da asintoto orizzontale sinistro. fig. 21b La figura 21c qui a fianco mostra la funzione y = e che presenta soltanto un asintoto orizzontale sinistro: la retta y = 0. fig. 21c INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI ORIZZONTALI Calcoliamo il limite della funzione data, per che tende a e per che tende a + (ovviamente, ciò ha senso soltanto se il dominio della funzione è illimitato verso sinistra, o, rispettivamente, verso destra). Se il limite che si trova è finito, ecco individuato un asintoto orizzontale. Se invece tale limite non esiste oppure è infinito, niente asintoto orizzontale; tuttavia, in caso di limite infinito, potrà eventualmente esserci un asintoto obliquo.

Asintoti obliqui 46 La retta obliqua y = m+ q è asintoto obliquo per la funzione y = f( ) se e solo se la differenza f ( ) m+ q (ossia la differenza fra le ordinate dei due punti, sul grafico della funzione e sulla retta, aventi la stessa ascissa ), tende a zero quando tende all infinito: lim BA = lim f( ) m q = 0 Un asintoto obliquo può eventualmente anche essere unilaterale ( = soltanto sinistro o soltanto destro ) fig. 22a Nella figura 22b è rappresentata la funzione 2 2 3 y = + 2 che ammette come asintoto obliquo (bilaterale) la retta y = 4 Infatti 2 2 3 5 lim ( 4) = lim = 0 + 2 + 2 fig. 22b INDICAZIONI PER LA RICERCA DEGLI ASINTOTI OBLIQUI Innanzitutto, avrà senso ricercare un eventuale asintoto obliquo bilaterale/destro/sinistro per la funzione y = f( ) soltanto se si è constatato che la funzione tende a infinito quando tende a / + / Dopodiché, si ricorre al seguente Teorema 11 La retta obliqua y = m+ q è asintoto obliquo per la funzione y = f( ) se e solo se a) esiste finito e diverso da zero il f( ) lim = m b) esiste finito il lim [ f ( ) m] = q (dove m è il valore al quale si riferisce il punto a) Pertanto per la ricerca si procede come segue: f ( ) 1. si calcola il lim ; se si trova che tale limite non esiste oppure è infinito oppure è nullo, allora l asintoto obliquo non c è; se invece tale limite è finito e diverso da zero, lo si indica con m 2. e poi si va a calcolare il lim [ f ( ) m] ; se si trova che tale limite non esiste oppure è infinito, allora l asintoto obliquo non c è; se invece tale limite è finito, lo si indica con q 3. e a questo punto resta stabilito che la retta y = m+ q è asintoto obliquo per la f ( ).

47 ESEMPIO = ( ) = 2 + 2 y f Abbiamo lim f( ) = 1 + per cui la f ammette come ASINTOTO ORIZZONTALE DESTRO la retta y=1. Invece per cui lim f( ) =+ la f POTREBBE avere un asintoto obliquo sinistro. Calcoliamo il lim f ( ) e constatiamo che Poiché tale limite vale 2. tale limite è finito e diverso da 0, ha senso continuare. Poniamo dunque m = 2 e calcoliamo il 2 2 lim [ f( ) m] = lim + 2 ( 2 ) = lim + 2 + =... = 1 Avendo trovato che tale limite esiste finito, possiamo porre q = 1 e affermare che la retta la retta y = 2 1 è ASINTOTO OBLIQUO SINISTRO per la nostra funzione. Ed ecco il grafico!!! Fig. 22c

OSSERVAZIONE 1 nell esporre il Teorema 11 e le successive indicazioni per la ricerca degli asintoti obliqui, abbiamo fatto tendere a infinito ; se si pensa di far tendere invece a più infinito o, rispettivamente, meno infinito, tutto il discorso rimane valido e l asintoto eventualmente trovato, invece di essere bilaterale, è soltanto unilaterale. A dire il vero, abbiamo già dato tutto ciò per acquisito quando abbiamo svolto l esempio precedente. 48 OSSERVAZIONE 2 Per il calcolo del lim f ( ), che, poiché la f() tende a infinito, si presenterà come forma di indecisione si potrà utilizzare, volendo, il Teorema di De l Hospital., Tale teorema assicura che f( ) f '( ) lim = lim = lim f '( ) (ammesso che esista il lim f '( ) ) 1 e tutto ciò ha un preciso riscontro geometrico: se esiste il limite, per che tende all infinito, della derivata prima f '( ), ciò significa che la pendenza della f, quando tende all infinito, tende ad un determinato valore; ora è del tutto evidente che, se la funzione ammette un asintoto obliquo, il valore al quale si avvicina la pendenza della f ( ) debba coincidere con la pendenza che è propria dell asintoto, ossia col coefficiente angolare m dell asintoto stesso. OSSERVAZIONE 3 Per certe funzioni, accade che si verifichi la prima delle due condizioni a), b), ma non la seconda. f( ) In questi casi, dunque, esiste finito e diverso da zero il lim = m lim f ( ) m ma non esiste, oppure è infinito, il Si parla allora di una direzione asintotica m, senza che ci sia asintoto. Esempio: la funzione y = + ln ammette, per +, la direzione asintotica m = 1, perché f( ) + ln ln lim = lim = lim 1 1 + + + + = 0 ma non ammette asintoto obliquo, in quanto lim f( ) m = lim + ln 1 = lim (ln ) =+ + + +

49 Dimostrazione del teorema 11 PRIMA PARTE Facciamo vedere che se la retta f( ) I. lim = m II. lim [ ( ) ] f m = q y = m + q è asintoto obliquo per la f ( ),allora risulta Supponiamo dunque che la retta y = m + q sia asintoto obliquo per la funzione y = f( ). Allora, per definizione di asintoto obliquo, si avrà lim f( ) m q = 0 e dunque, a maggior ragione, f( ) m q lim = 0 da cui: f( ) m q f( ) q f( ) q 0 = lim lim m lim lim m il lim 0 = = è Ma da ( ) 0 = f lim m si ricava appunto f( ) lim = m. Essendo poi [ f m q ] lim ( ) = 0 sarà anche lim f ( ) m = q La dimostrazione di questa PRIMA PARTE è così completata. SECONDA PARTE Supponiamo che esistano finiti i due limiti f( ) I. lim = m II. lim [ ( ) ] f m = q Vogliamo dimostrare che, considerata la retta y = m+ q, risulta [ f m q] lim ( ) = 0 e ciò significherà che la y = m+ q fa da asintoto obliquo per la f ( ) In effetti, molto facilmente: lim f( ) m q = lim f( ) m q = q q = 0 e con ciò la dimostrazione è davvero completata.