Proprietà fisiche e Anisotropia Gabriella Salviulo Università di Padova

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vettori V Sia inoltre l angolo che il primo vettore deve percorrere per sovrapporsi al secondo. * **

Transcript:

Proprietà fisiche e Anisotropia Gabriella Salviulo Università di Padova La Fisica dei Minerali: implicazioni geologiche e applicazioni pratiche 2-5 Febbraio 2015 Bressanone

OBIETTIVO N 1: ALLINEATI ALLA PARTENZA Concetti di base Linguaggio Cristallografia Uso di un linguaggio condiviso

Proprietà fisiche e Anisotropia RISPOSTE DEI MATERIALI A SOLLECITAZIONE ESTERNA RISPOSTE MISURABILI

Proprietà fisiche e Anisotropia dipendenza di una proprietà fisica dalla direzione che si considera anisotropia è condizione caratteristica della materia allo stato cristallino

OBIETTIVO 2: DESCRIVERE RELAZIONI Causa effetto CHE DETERMINANO ANISOTROPIA DELLE PROPRIETA FISICHE NEI CRISTALLI

PERCHE?

CHE COS E UN CRISTALLO? Un materiale è un cristallo se esso ha essenzialmente un pattern di diffrazione. La parola essenzialmente indica che la maggior parte dell intensità diffratta è relativamente concentrata in picchi di Bragg, a prescindere dalla intensità di scattering diffusa, sempre presente A livello macroscopico un cristallo ben formato è caratterizzato da forme geometriche regolari, con facce, spigoli e vertici che ne determinano la morfologia

CHE COS E UN CRISTALLO? RIPETIZIONE PERIODICA Struttura di un cristallo può essere descritta come combinazione di un reticolo geometrico costituito da nodi + un motivo che consiste di atomi o ioni, che si ripete per traslazione

CHE COS E UN CRISTALLO? Reticolo cristallino Reticolo cristallino b Nodo reticolare Motivo strutturale a Cella elementare E possibile individuare una cella elementare, contenente il motivo strutturale, che traslata in due (o tre) direzioni, genera l intera struttura.

Definizione CRISTALLO= Reticolo + Motivo Motivo =atomo o gruppi di atomi associati a ciascun nodo del reticolo Reticolo insieme di punti che si ripetono per traslazione Motivo entità associata ai nodi del reticolo Reticolo Motivo come si ripete che cosa si ripete Reticolo Ripetizione periodica di punti Cristallo Ripetizione periodica del motivo

SIMMETRIA SIMMETRIA PUNTUALE 7 sistemi 32 classi MOTIVO SIMMETRIA DI TRASLAZIONE 14 Reticoli di Bravais RETICOLO Reticolo + Motivo = CRISTALLO 230 Gruppi Spaziali

Sistema Simmetria caratterizzante Costanti cristallografiche GRUPPO TRIMETRICO GRUPPO DIMETRICO GRUPPO MONOMETRICO Triclino 1 a b c Monoclino 2 a b c = =90 Rombico 2 2 2 a b c = = =90 Tetragonale 4 a a c = = =90 Trigonale 3 a a c = = 90 =120 Esagonale 6 a a c = = 90 =120 Cubico 3333 a a a = = = 90

ANISOTROPIA E STRUTTURA Struttura cristallina Ordine e periodicità CAUSA Anisotropia EFFETTO GRADO DI ANISOTROPIA DIPENDE DALLA SIMMETRIA

PROPRIETA FISICHE Scalari non direzionali (densità, punto di fusione) Vettoriali Discontinue Sono diverse a seconda della direzione del cristallo, ma non dipendono dalla direzione (sfaldatura, durezza) Continue variano in modo continuo all interno del cristallo e dipendono dalla direzione (ottiche)

PROPRIETA FISICHE Dipendono da Struttura Composizione chimica Legami chimici

STRUTTURA E PROPRIETA FISICHE RELAZIONE CAUSA- EFFETTO ANISOTROPIA STRUTTURALE- ANISOTROPIA PROPRIETA FISICHE QUANDO E SUFFICIENTE L APPROCCIO QUALITATIVO? QUANDO E NECESSARIO UN APPROCCIO QUANTITATIVO?

ANISOTROPIA E STRUTTURA OVVIA

ANISOTROPIA E STRUTTURA COMPRENSIBILE

CONTROLLO PIU EVIDENTE ANCORA DELLA SIMMETRIA SU PROPRIETA FISICA QUARZO E PIEZOELETTRICITA

QUANDO E NECESSARIO UN APPROCCIO QUANTITATIVO? PER DESCRIVERE ANISOTROPIA proprietà fisiche (termiche, meccaniche, elettriche, magnetiche, elastiche) attraverso quantità matematiche: TENSORI

TENSORI permettono di esprimere le proprietà fisiche come risultato dell interazione del materiale con una forza perturbatrice (causa) se è possibile misurare una risposta fisica (=effetto) la proprietà fisica viene definita dalla relazione tra la forza e la risposta Relazione di CAUSA ED EFFETTO

Analogia meccanica Il sistema è costituito da 2 molle perpendicolari di coefficienti di elasticità K 1 e K 2 e da un anello centrale CAUSA EFFETTO F sen θ F cos θ Forza F Spostamento Componenti della Forza Sulle direzioni y e x

..continua

..continua L equazione definisce il valore di K secondo qualsiasi direzione, in funzione dei 3 valori principali K 1 K 2 K 3 e dei coseni direttori l m n

TENSORI Oggetti matematici utilizzati per descrivere le proprietà fisiche e la loro anisotropia Generalizzazione del concetto di vettore caratterizzati da un ordine (RANK) Definito in relazione al numero di coefficienti necessari per descrivere la proprietà stessa

ricapitolando Quantità scalari : numero e unità di misura T C Non subiscono variazioni per rotazioni e/o Cambiamenti nel sistema di assi di riferimento Tensore di ordine 0 Vettori modulo direzione (verso) V = ai + bj + ck Componenti = proiezioni sugli assi di riferimento. I vettori devono essere riferiti a uno specifico sistema di assi di riferimento Tensore di ordine 1

Tensori II ordine = Tensori

TENSORI Dati 2 vettori, p Forza applicata e q la risultante Si può scrivere p= p 1 x + p 2 y + p 3 z q= q 1 x+q 2 y+q 3 z T= pq=p 1 q 1 x 2 +p 2 q 2 y 2 +p 3 q 3 z 2 +p 1 q 2 xy+ p 1 q 3 xz+ p 2 q 1 xy + p 2 q 3 yz+ p 3 q 1 xz+ p 3 q 2 yz Il tensore risultante è espresso da 9 coefficienti

TENSORI Il tensore risultante è espresso da 9 coefficienti T=p 1 q 1 x 2 +p 2 q 2 y 2 +p 3 q 3 z 2 +p 1 q 2 xy+ p 1 q 3 xz+ p 2 q 1 xy + p 2 q 3 yz+ p 3 q 1 xz+ p 3 q 2 yz ε 11 ε 22 ε 33 ε 12 ε 13 ε 21 ε 23 ε 31 ε 32 9 coefficienti definiscono le componenti del tensore «proprietà fisica» nel sistema di riferimento prescelto Risulta conveniente e pratico esprimerli in forma di matrice Matrice=oggetto matematico contenente una sequenza di numeri, ordinati per righe e colonne. I componenti di una matrice A si indicano con aij dove i si riferisce alle righe e j alle colonne

TENSORI

TENSORI In pratica esiste una grandezza fisica in quanto tale e a prescindere dal sistema di assi di riferimento scelto per descriverla. Tuttavia una volta fissato un sistema di assi di riferimento la grandezza fisica è univocamente determinata da 9 grandezze scalari che sono le sue componenti

TENSORI trasformazioni di assi: ogni tensore è descritto rispetto a un sistema di riferimento se cambia il sistema di riferimento il significato fisico non cambia, ma cambieranno i coefficienti del tensore, per risolvere i problemi è importante conoscere la legge di trasformazione.

TENSORI un passo indietro Siano P (x y) le coordinate di un punto in un sistema cartesiano X Y La rotazione del sistema di assi di riferimento intorno all origine in modo che gli assi X Y formino un certo angolo con X e Y comporta che il punto P rispetto al nuovo sistema avrà coordinate (x y ) Si opera cioè una trasformazione di coordinate (x y )=M(xy)

TENSORI un passo indietro Se nel punto P si misura una quantità scalare le coordinate sono solo etichette, la proprietà non varia La trasformazione di coordinate si riduce a un cambio di etichette

TENSORI un passo indietro Data una quantità vettoriale (es. velocità) le coordinate del vettore saranno le coordinate della sua punta. Le componenti v 1 e v 2 indicheranno la velocità dell oggetto lungo gli assi di riferimento

TENSORI un passo indietro Se il sistema di assi cartesiani viene ruotato (senso orario) le componenti v1 e v2 diventano le nuove coordinate v 1= v1cosθ+v2sen θ v 2=-v1senθ+v2cosθ legge di trasformazione

TENSORI Date 2 terne di assi di riferimento ortogonali, con origine comune si può scrivere X 1 X 2 X 3 X 1 a 11 a 12 a 13 X 2 a 21 a 22 a 23 X 3 a 31 a 32 a 33 Se X i e X j sono i versori (vettori di modulo unitario), a ij sono i coseni degli angoli compresi tra i 2 versori (coseni direttori)

TENSORI La matrice non esprime un tensore di II ordine in quanto a ij hanno senso solo se legate a 2 sistemi di assi di riferimento Si potrebbe dimostrare che dato q i =T ij p j Cambiando il sistema di coordinate si avrà T ij =a il a jk T lk legge di trasformazione di un tensore di rango 2 al variare del sistema di riferimento

TENSORI rappresentazione geometrica rappresentazione geometrica del tensore= modo più immediato per esprimere le variazioni di una proprietà fisica con la direzione T ij X i X j =1 T ij rappresenta un versore di II ordine e x i x j delle coordinate, sviluppando si ha: T 11 X 2 1+ T 12 X 1 X 2 + T 13 X 1 X 3 + T 21 X 2 X 1 + T 22 X 2 2 + T 23 X 2 X 3 + T 31 X 3 X 1 + T 32 X 3 X 2 + T 33 X 2 3 =1

TENSORI rappresentazione geometrica Per tensori simmetrici quanto sopra si riduce a equazione di un ellissoide T 11 X 2 1+ T 22 X 2 2 +T 33 X 2 3+2T 12 X 1 X 2 + 2T 13 X 1 X 3 + 2T 23 X 2 X 3 =1 secondo gli assi principali: T 11 X 2 1+ T 22 X 2 2 +T 33 X 2 3 =1 T 11 0 0 0 T 22 0 0 0 T 33

0 0 T 33 T 11 0 0 TENSORI rappresentazione geometrica T 11 0 0 0 T 22 0 0 T 11 0 T 11 0 0 0 T 11 0 0 0 T 33 0 0 T 11

TENSORI e simmetria I tensori devono rispettare regole di simmetria: La simmetria del tensore che descrive la proprietà Tensore di II ordine ha 6 coefficienti indipendenti La simmetria del cristallo che mostra la proprietà

TENSORI E simmetria cristallografica Secondo gli assi principali si ha T 11 0 0 0 T 22 0 0 0 T 33 Cubico T 11 0 0 0 T 11 0 0 0 T 11 Tetragonale Tri- Esa- T 11 0 0 0 T 11 0 0 0 T 33

TENSORI E simmetria cristallografica Rombico T 11 0 0 0 T 22 0 0 0 T 33 Monoclino T 11 0 T 13 0 T 22 0 T 31 0 T 33 Triclino T 11 T 12 T 13 T 21 T 22 T 23 T 31 T 32 T 33

Principio di Neumann Esprime il vincolo che la simmetria cristallografica impone alla simmetria delle proprietà fisiche Enunciato: gli elementi di simmetria di una proprietà fisica sono anche elementi di simmetria puntuale ma non viceversa. Ovvero la simmetria fisica deve essere maggiore o tuttalpiù uguale alla simmetria cristallografica

E tutto nuovo?.. No le 3 superfici ricordano le indicatrici ottiche indicatrici ottiche = ellissoidi costruiti a partire da vettori le cui direzioni rappresentano direzioni di vibrazione del vettore campo elettrico nel cristallo e il modulo è proporzionale al valore dell indice di rifrazione per la direzione di vibrazione considerata Sono quindi tensori di II ordine

Tensori e proprietà fisiche tensore di II ordine Conduttività termica Permittività elettrica tensore di III ordine Piezoelettricità tensori di IV ordine Proprietà elastiche

Tensori es. proprietà ottiche relazione di causa-effetto E =vettore campo elettrico D = spostamento elettrico ε=permettività dielettrica nel mezzo K= ε/ε 0 D=εE n i =(ε i /ε 0 ) 1/2 D 1 ε 11 ε 12 ε 13 E 1 D 2 = ε 21 ε 22 ε 23 = E 2 D 3 ε 31 ε 32 ε 33 E 3

ESPANSIONE TERMICA Espansione termica =deformazione causata da un aumento di temperatura è una deformazione omogenea (rette rimangono rette, piani rimangono piani, sfere diventano ellissoidi a tre assi) Si potrebbe dimostrare che la deformazione (strain) è tensore di II ordine

ESPANSIONE TERMICA

ESPANSIONE TERMICA.

TENSORI ancora una considerazione Field tensor: tensori che possono essere applicati e misurati in maniera continua in qualsiasi orientazione rispetto al cristallo (strain, stress, campo elettrico) I coefficienti sono espressi come differenziali Matter tensor: esprimono le proprietà intrinseche di un materiale e devono essere coerenti con la simmetria (conducibilità termica)

Introduzione alle proprietà elastiche le proprietà elastiche esprimono la relazione tra una forza esterna applicata al cristallo e la DEFORMAZIONE che ne consegue. Elasticità descrive il regime della deformazione Elastica Plastica Reversibile Irreversibile

Introduzione alle proprietà elastiche La forza esterna P, causa del fenomeno, è definita -stress-= forza per unità di superficie è una proprietà tensoriale che può essere descritta in termini delle 3 direzioni principali σ 1 σ 2 σ 3 L effetto è la deformazione strain- anch essa proprietà tensoriale descritta in termini delle 3 direzioni principali ε 1 ε 2 ε 3

Introduzione alle proprietà elastiche

Introduzione alle proprietà elastiche elasticità è una proprietà del materiale e relaziona stress e strain, l elasticità verrà espressa da un tensore di IV ordine. La sua descrizione sarà solo più complessa di quanto visto per i tensori di II ordine il numero massimo di coefficienti necessari per descriverla sarà 3 4 = 81, ma

Introduzione alle proprietà elastiche Si potrebbe dimostrare che: solo 36 sono indipendenti, perciò si può scrivere una matrice 6x6 i cui termini rappresentano proprio le costanti elastiche tuttavia

Introduzione alle proprietà elastiche La matrice è simmetrica I coefficienti indipendenti si riducono a 21

Introduzione alle proprietà elastiche E poi c è la simmetria cristallografica Sistema Simmetria Direzioni cristallografiche Triclino 1 a b c Monoclino 2 a b c = =90 Rombico 2 2 2 a b c = = =90 Tetragonale 4 a a c = = =90 Trigonale 3 a a c = = 90 =120 Esagonale 6 a a c = = 90 =120 Cubico 3333 a a a = = = 90

IN SINTESI

IN SINTESI

Per approfondire.. Putnis A (1992) Introduction to Mineral Sciences - Cambridge University Press- Lovett D R (1999) Tensor properties of crystals, second edition - Institute of Physics Publishing, Bristol- http://www.doitpoms.ac.uk/tlplib/tensors http://www.ocw.mit.edu http://www.gm.univ-montp2.fr..

Ringrazio per l attenzione Auguro.. buona continuazione