Entrambi gli atteggiamenti forniscono una percezione del mondo distorta che può essere mitigata solo da un pensiero razionale il pensiero critico.

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La mente umana sebbene abbia la capacità di pensare razionalmente è per sua natura incline ad assumere atteggiamenti: egocentrici tendenza a vedere il mondo solo in relazione a se stessi sociocentrici tendenza a vedere il mondo dalla prospettiva ristretta e fuorviante del gruppo cui si appartiene agendo attraverso credenze del gruppo (influenze, regole, interessi.) Entrambi gli atteggiamenti forniscono una percezione del mondo distorta che può essere mitigata solo da un pensiero razionale il pensiero critico. Il pensiero critico critical thinking è un pensiero razionale e riflessivo focalizzato a decidere cosa pensare o fare. È una capacità intellettuale che va sviluppata e non un attitudine che si eredita geneticamente, esso non è una credenza ma un processo. L origine del pensiero critico può essere individuata nel metodo socratico descritto da Platone nel Teeteto. Questo metodo, che si avvale del dialogo tra maestro e allievo, consiste nell aiutare l allievo ad argomentare correttamente, a individuare il proprio punto di vista a riconoscerne la fallibilità. Così si costruisce un apprendimento 1 significativo. Questo è l obiettivo del presente progetto formativo, e richiede l impiego di una serie di attitudini e capacità che possono essere sviluppate per praticare un pensiero critico per progettare apprendimenti significativi. L'insegnamento del pensiero critico riguarda il "come pensare" piuttosto che "cosa pensare". È piuttosto strano aspettarsi che gli studenti imparino, senza aver spiegato loro qualcosa sulle modalità dell'apprendimento. Benché i contenuti siano importanti, ancora più importante è spiegare i processi con i quali avviene l'apprendimento, infatti il pensiero critico è un 'abito mentale' che richiede che gli studenti riflettano sul 'loro' pensare e su come migliorarlo. 1 L'apprendimento è un "processo iterativo" che consente di guidare lo sviluppo cognitivo di un individuo ampliando gradualmente la sua area di sviluppo prossimale fino a raggiungere e saturare la sua area di sviluppo potenziale. Tale ampliamento è possibile solo con il supporto dell'insegnante con una modalità, di natura dialogica, che venne denominata da Jerome Bruner "scaffolding" (che significa ponteggio o impalcatura), la quale si avvale di strategie adatte all'età e alle competenze dello studente.

Alcune strategie per costruire delle attività didattiche 1 punto di partenza: far prendere consapevolezza dell esigenza di conoscere il processo del pensiero 2. punto RIFLETTERE sulle abilità di pensiero Nello specifico in questa prima parte del corso abbiamo affrontato: Affermare Suggerire Comparare Fare somiglianze/differenze Inferire Per indagare due stili di pensiero quello logico e quello analogico.

Pensiero logico

La regola non è valida per proposizioni in cui soggetto e predicato sono termini che hanno diverso significato. Alcune proposizioni presentano un soggetto e un predicato che si riferiscono entrambi alla medesima cosa. Asserzioni di verità. Per esempio Che cosa accade in preposizioni che iniziano con Nessuno? Che la regola non funziona, Infatti se si invertono le posizioni del soggetto e del predicato in una proposizione vera che inizia con Nessuno essa rimane sempre vera. Per esempio nessun banco è una lavagna è una proposizione vera. Capovolta diventa nessuna lavagna è un banco, che è altrettanto vera. Se proviamo a fornire ai nostri studenti una vasta gamma di giudizi che iniziano con Tutti e con nessuno e proviamo ad invertire si renderanno conto che quelli che iniziano con Tutti diventano falsi mentre quelli che iniziano con Nessuno restano veri. Non dimentichiamo di sottolineare che è molto importante che l asserzione abbia la forma giusta. Quantificatore, Soggetto, Verbo essere predicato. Pensiero analogico Esistono però altri modi di pensare, non solo attraverso il ragionamento logico. In fatti in alcuni casi approcci differenti possono rivelarsi più appropriati. Persone abili a trattare problemi complessi hanno attitudine all uso del pensiero analogico, il quale consiste nel trasferire la relazione esistente tra due termini appartenenti ad un certo contesto ad altri due termini di un contesto diverso. Per esempio, data la relazione tra mucche e vitello si può chiedere di trovare la relazionale analoga tra pecora e.. Oppure dati i termini di due diversi contesti (mucca e vitello, pecora e agnello) possiamo chiedere agli alunni di identificare il tipo di relazione che è comune alle due coppie (la maternità).

Negli esercizi che seguono i rapporti vengono raggruppati secondo un certo numero di importanti categorie filosofiche: causa-effetto, parti-tutto, mezzi-fini. Differenze e somiglianze