Innovare per competere Come finanziare l innovazione



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Transcript:

Innovare per competere Come finanziare l innovazione M. Szemere Cofiri S.p.A. Novara, 22 maggio 2003 Contenuti (1/2) 1. Il Gruppo Cofiri Attività di Cofiri Iniziative di Cofiri nel Venture Capital e nel Private Equity Strategia di investimento Collaborazioni 2. Attività dei Venture Capitalists e peculiarità relative al finanziamento dell innovazione Impostazione e avvio dell attività di investimento Definizione della strategia di investimento Scelta e assetto della struttura operativa Raccolta dei capitali Pag. 4 Pag.6 Pag.7 Pag. 8 Pag.12. Pag.13 Pag.14 Pag. 19 Pag. 20 2

Contenuti (2/2) Esecuzione del processo di investimento Individuazione delle opportunità di investimento Valutazione e selezione Valorizzazione degli investimenti Uscita dall Investimento Pag. 23 Pag. 25 Pag. 27 Pag. 28. 3 Il Gruppo Cofiri

Il Gruppo Cofiri: la storia Nata inizialmente nel 1941 come società immobiliare, nel 1979 viene acquisita dall IRI come istituto finanziario Anni 1979 1986 1986 1991 Fasi Start-up Consolidamento Diversificazione Attività Attività di raccolta e impiego di risorse finanziarie Ingresso nei settori del Capital Markets, Factoring & Leasing (F&L), Assicurazioni e Fondi Comuni 40% Merloni 20% Gabrielli 40% Angelucci Nel 2001, IRI cede l intero azionariato a tre investitori: 1991 1996 1996 2000 2001 Internazionalizzazione e specializzazione Inizio dell attività nei settori tipici dell Investment Banking Consolidamento nei settori tipici dell Investment Banking e lancio delle attività di Asset Management e Private Equity Creazione di varie società estere con impulso a servizi di Trading e Risk Management Sviluppo delle attività di Corporate Finance e Finanza Strutturata Dismissione di attività non core Potenziamento e specializzazione delle attività di Advisory & M&A, Asset Management e Private Equity con l apporto di risorse chiave 5 Attività di Cofiri Cofiri è impegnata su più aree di attività divise in 6 BU, supportate da una ricerca qualificata.. serve prevalentemente il mercato delle medie imprese Tipi di servizi Finanziamenti 0 Acquisition Financing 0 Finanziamenti Strutturati 0 Project Financing Impegni di firma Cartolarizzazioni Sindacazioni Factoring & Leasing Acquisto di crediti di terzi 0 Non-recourse factoring 0 Maturity factoring 0 Discount factoring Valutazione e gestione Crediti Contratti leasing Corporate Finance Investment Banking Servizi offerti RICERCA Fusioni e acquisizioni Privatizzazioni Equity Capital Markets Strutturazione Capital Markets Private Equity e ristrutturazione del debito Analisi e consulenza strategica Real Estate & Infrastructure Tipi di servizi Negoziazione titoli azionari Negoziazione titoli a reddito fisso Primario Tesoreria Derivati Asset Management & PB Investimenti in capitale di rischio Gestione veicoli di Private Equity e Venture Capital Gestioni patrimoniali Private Banking 6

Iniziative di Cofiri nel Private Equity e Venture Capital (1/2) Improvement 1 S.A. Ha l obiettivo di investire in aziende di medie dimensioni con forte potenziale di sviluppo, prevalentemente italiane e dell Unione Europea. Una parte limitata delle risorse é dedicata anche a investimenti in aziende attive nei settori delle tecnologie avanzate, l innovazione di prodotto e di processo. Cofiri Invest B.V. Veicolo di investimento attraverso il quale Cofiri realizza investimenti diretti. Garda Partecipazioni Holding di partecipazioni costituita da un gruppo di imprenditori dell area del Garda (Verona, Brescia, Mantova, Vicenza, Trento) con l obiettivo di investire in infrastrutture (aeroporti, autostrade, fiere), in utilities e in aziende la cui attività è connessa a questi settori (logistica, ristorazione collettiva, impiantistica, ). Il Gruppo Cofiri ha dedicato a queste attività complessivamente più di 50Mln di euro. 7 Strategia d investimento (1/4) Strategie di investimento del fondo Improvement Aree geografiche: Prevalentemente Italia, altri paesi dell Unione Europea Settori: Non sono previste specializzazioni settoriali. Focus su: energia, chimica fine e dei materiali, medicale e farmaceutico, IT, industria del tempo libero e servizi alle imprese (es. logistica, facility management, outsourcing di fasi del processo industriale o commerciale). Tipo di investimento: Expansion e replacement capital, LBO/LBI, pre-ipo. 8

Strategie di investimento (2/4) La strategia può essere quindi definita generalista sia dal punto di vista settoriale che dal punto di vista della tipologia di aziende (in relazione alla fase del loro ciclo di vita). L esperienza degli ultimi anni ha evidenziato indubbi vantaggi per iniziative di private equity non specializzate settorialmente: si amplia sensibilmente il campo di scelta delle opportunità di investimento; conseguentemente è minore il rischio di negoziare prezzi di acquisizione elevati; il portafoglio investimenti non è particolarmente esposto alle oscillazioni del ciclo economico. In ogni modo il focus settoriale si basa su una serie di motivazioni : Prospettive di crescita dei settori industriali; Processi di ristrutturazione e aggregazione in atto; Competenze ed esperienza specifica del team; Contatti e conoscenze a livello industriale (aziende e management). 9 Strategia di investimento (3/4) L attività di Venture Capital è dedicata ad investimenti in aziende ad alto potenziale di crescita e con comprovata capacità produttiva e/o commerciale. Sono quindi esclusi seed e start-up. L approccio è generalista ma focalizzato sulle tecnologie e sull innovazione di prodotto e di processo. Fra i settori di interesse abbiamo identificato: Tecnologie avanzate (e.g. ingegneria avanzata, nanotecnologia, tecnologie dei materiali, elettronica); IT (in particolare infrastruttura, productivity tools e servizi); Biotecnologie. 10

Strategie d investimento (4/4) In questo contesto sono privilegiate iniziative con le seguenti caratteristiche: Solidi fondamentali economici; Qualità e track record del management; Innovazione e vantaggio competitivo difendibile; Chiara strategia di uscita dall investimento in 2-4 anni; Sono considerati particolarmente interessanti gli spin-off industriali; Sono privilegiate le operazioni effettuate con partner industriali. Obiettivo è l acquisizione di partecipazioni di minoranza ma con presenza attiva nella gestione delle aziende. 11 Collaborazioni Cofiri ha posto in atto collaborazioni con importanti operatori del settore al presidio delle specifiche evoluzioni dei mercati: Centro per l Innovazione e la Ricerca Chimica (CIRC); Kings College, University of London; Università di Pavia e Pisa, Politecnico di Torino e Milano, Scuola Superiore S. Anna. 12

Attività dei Venture Capitalists e peculiarità relative al finanziamento dell innovazione Fasi cruciali Impostazione strategico/organizzativa dell attività di investimento: Definizione della strategia di investimento; Organizzazione della struttura operativa; Raccolta dei capitali. Esecuzione del processo di investimento: Individuazione delle opportunità di investimento; Valutazione e selezione delle opportunità; Valorizzazione delle imprese in portafoglio; Uscita dall investimento. 13 Definizione della strategia di investimento (1/2) Tra i principali aspetti che determinano la caratterizzazione di un fondo di Venture Capital vi sono: Settori di intervento Area Geografica Tipologie delle aziende target (seed, start up, later stage, ) Durata del Fondo e conseguente durata degli investimenti Ammontare minimo, medio e massimo degli investimenti Tra i principali fattori da considerare nella definizione della strategia vanno considerati: Prospettive di crescita dei settori e relative aspettative di performance; Presenza di opportunità di investimento con caratteristiche compatibili con i requisiti, nell area geografica e nei settori considerati; Competenze e specializzazione del team o dello sponsor; Indicazioni di parte dei principali investitori e loro propensione al rischio. 14

Definizione della strategia di investimento (2/2) Considerazioni riferite al caso degli investimenti in innovazione tecnologica: Di norma si tratta di operazioni di investimento Early Stage, quindi: aumenta il rischio di ogni singolo investimento; occorre una maggiore diversificazione del portafoglio, decresce l importo medio e un aumenta il numero degli investimenti previsti. Nel caso di iniziative di investimento specializzate dal punto di vista settoriale, un adeguata diversificazione di portafoglio può essere raggiunta solo con un ampliamento dell area geografica di riferimento (per esempio a più paesi). 15 Il caso delle biotecnologie (1/3) Il panorama italiano vede la presenza di circa 50 società biotecnologiche in diversi stadi di sviluppo. Le realtà più mature, fra cui Novuspharma e Biosearch Italia quotate al Nuovo Mercato, hanno in comune il fatto di essere state tutte originate da spin-off di multinazionali farmaceutiche traendo vantaggio dall avere centri di ricerca già avviati, management con esperienza ed importanti proprietà intellettuali. Sebbene in ritardo rispetto ad altri paesi europei il settore è in forte crescita e stanno emergendo segnali positivi per il futuro: Vi è una maggiore sensibilità da parte dello stato e delle regioni: Eliminato il divieto alla clonazione animale; Emergere di iniziative con finanziamenti anche regionali (e.g. 200 m stanziati dalla regione Campania nel 2002). 16

Il caso delle biotecnologie (2/3) Crescita di iniziative imprenditoriali congiunte tra università ed industria ad esempio: Accordo fra Politecnico Milano e ricercatori per sfruttamento brevetti; Lancio di iniziative come Biopolo (Lombardia) e Tecnogen (Campania); Accordi di Sigma-Tau con Istituto Tumori Milano e centro biotecnologie di Caserta. C e una maggiore considerazione per le biotecnologie nell industria italiana: Già il 70% del fatturato di Dompè proviene dal biotech. Dimensione del settore biotech nei principali paesi UE Paese Biotechs (1999) Fatturato (2000) CAGR 97-01 Inghilterra > 270 $5bn 23.8% Germania > 200 $4bn 24.5% Francia > 140 $3bn 23.3% Italia ~50 $1bn 24.3% Fonte: Datamonitor 17 Il caso delle biotecnologie (3/3) Nonostante ciò è difficile sviluppare iniziative di investimento solamente domestiche in Italia per: Limitato numero delle iniziative finanziabili; Conseguente limitata diversificazione del portafoglio; Necessità di competenze specialistiche con relativi costi non distribuibili su un numero elevato di investimenti. 18

Scelta e assetto della struttura operativa Gli aspetti più importanti sono legati alla composizione del investment team in termini di: Esperienza; Track-record; Numero e qualità delle risorse. Ogni professionista segue non più di 5/6 investimenti. Il team di un fondo di 150 ml di Euro, per esempio, può essere composto da 4/6 professionisti. Nel caso dei fondi di Venture Capital si riduce l ammontare medio dell investimento (diversificazione di portafoglio). Cresce di conseguenza l impegno dell investment team ed i costi per singolo investimento. Di fondamentale importanza in questo caso, la disponibilità di un vasto ed efficiente network di collaborazioni con università, centri di ricerca, aziende di settore, altri venture capitalists. 19 Raccolta di capitali (1/2) In Italia la maggior parte dei capitali disponibili proviene da banche ed investitori individuali (imprenditori) 2001-2002: Povenienza dei capitali raccolti sul mercato 50% 40% 30% 20% 10% 0% Banche Invest. Individuali Assicuraz. Gruppi Industriali Fund of funds Istituzioni Fondi Pubbliche Pensione Altro 2001 2002 Fonte: A.I.F.I. 20

Raccolta di capitali (2/3) In Europa, invece, giocano un ruolo importante altri investitori istituzionali quali i fondi pensione, le compagnie di assicurazione ed i fondi di fondi. Insurance Companies 13% Academic Institutions 1% Fund of Funds 7% Capital markets 1% Not Available 6% Corporate Investors 10% Private Individuals 7% Pension Funds 25% Banks 25% Government Agencies 5% Fonte: Evca 21 Raccolta di capitali (3/3) Cresce l interesse dei gruppi industriali che in qualità di investitori possono dare un impulso all investimento in innovazione tecnologica (anche attraverso la costituzione di Corporate Venture Funds). Per la promozione dell investimento in innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale l Unione Europea attraverso il FEI (Fondo Europeo di Investimento) promosso dalla BEI. 22

Individuazione delle opportunità di investimento La capacità di generare un flusso di opportunità quantitativamente e qualitativamente valido è fondamentale per un investitore finanziario. Nel campo degli investimenti in innovazione, come già detto, è fondamentale disporre di un network di contatti con strutture specialistiche d eccellenza. Molto interessanti in alcuni settori (chimico, farmaceutico, informatica, telecomunicazioni) la possibilità di generare spin-off da attività di ricerca e sviluppo di grandi aziende. 23 Valutazione e selezione delle opportunità (1/2) Fasi del processo di investimento e% delle opportunità esaminate Individuazione opportunità 100% Within 1 week* Screening preliminare Within Entro 48 48 Ore Hiurs* 50-60% Valutazione preliminare Entro 1 Settimana* 25-30% Valutazione Dettagliata Due diligence Entro 2/3 Settimane 5-10% 24

Valutazione e selezione delle opportunità (2/2) Firma Within 1 week* d accordi Within Entro 6-7 48 Hiurs* settimane * 2-3% Valorizzazione Uscita 25 Valutazione e selezione delle opportunità (2/2) Negli investimenti early-stage la selettività è ancora maggiore. Il Venture capital è quindi sicuramente un importante mezzo di finanziamento dell innovazione tecnologica, ma va tenuto presente che solo pochi progetti con determinate caratteristiche sono in grado di superare il processo di screening. 26

Valorizzazione dell investimento Fase cruciale che richiede un grande impegno di tempo e risorse. Il tempo dedicato alla valorizzazione degli investimenti può essere inversamente proporzionale alla dimensione degli stessi. Il contributo del Venture Capitalist è di norma relativo a: Supporto strategico; Finanza e relazioni con il mondo finanziario; Contatti con il mondo industriale per iniziative produttive e commerciali; Preparazione alla quotazione in borsa. Nel caso dell innovazione tecnologica la presenza dell investitore finanziario può aiutare nell attività di reperimento di altre forme di finanziamento all innovazione. 27 Uscita dall investimento (1/2) Deve essere pianificata attentamente già al momento dell investimento. La quotazione in borsa non può essere considerata ad oggi una eventualità probabile. 60% 40% 20% 2001 2002 0% Trade sale Vendita a VC-Ist. Fin. IPO- Vendita in Borsa post Ipo Write off Altro Fonte: A.I.F.I. 28

Uscita dall investimento (2/2) Nel caso di investimenti in innovazione tecnologica e Start-up è più frequente la possibilità di vendita (o di ingresso nel capitale) di altri operatori finanziari in occasione di successivi round di finanziamento o al raggiungimento di un determinato stadio di vita da parte dell azienda. 29