retrospettiva SAGRANTINO DI MONTEFALCO

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06 mag - ago 2015 retrospettiva SAGRANTINO DI MONTEFALCO di fabio pracchia 19

retrospettiva SAGRANTINO DI MONTEFALCO Un grande rosso a cui il tempo regala degli incredibili benefici, assaggiamo l annata 2001 e l annata 2005, tra le migliori del decennio passato. di fabio pracchia Carta d Identità regione Umbria denominazione Montefalco Sagrantino Docg ettari vitati 410 bottiglie prodotte 1.300.000 il ventre dell italia L Umbria è custodita nel ventre dell Italia. Tale geografia è forse la causa di un radicamento profondo della storia, il cui corso ha tracciato solchi indelebili, formando paesaggi, città e caratteri umani. Il senso lato della tradizione vibra nella quotidianità dei suoi abitanti. Non si tratta, si badi bene, di immobilismo, al contrario la presente consapevolezza del proprio passato ha prodotto una regione estremamente dinamica capace di fare dell enorme patrimonio ereditato un punto di osservazione degli accadimenti contemporanei, valutati secondo un ampia visione storica. Qui più che in altre regioni l orgoglio dell appartenenza si coglie in ogni piega del tessuto sociale, nelle relazioni e, naturalmente, nell agricoltura. La viticoltura umbra segue questa indole e il suo vino più rappresentativo, il Sagrantino di Montefalco, costituisce l esempio migliore per descrivere il sentimento umbro. 20

storia L AFFERMAZIONE DEL SAGRANTINO SU SCALA INTERNAZIONALE È PERÒ ABBASTANZA RECENTE Non si conosce l origine dell uva sagrantino. Sappiamo però che è una varietà unica, coltivata in Umbria da tempi remoti, la cui esistenza è attestata fin dal Medioevo. Proprio durante questo periodo la viticoltura si sviluppò intorno ai monasteri per la produzione di vino da messa e per accogliere i tanti pellegrini diretti a Roma. Una delle ipotesi plausibili sulla nascita del sagrantino infatti è che sia una delle numerose varietà itineranti che i monaci predicatori solevano portare con loro nei viaggi di diffusione della cristianità. Grazie alla sue qualità, l uva sagrantino riuscì ben presto a diffondersi in tutto l areale del nord dell Umbria e particolarmente a Montefalco. Dopo il Medioevo e fino all Ottocento il Sagrantino rappresenta uno dei vini più celebri della regione. I numerosi contributi artistici giunti a noi ne attestano la fama. Alla fine dell Ottocento, in virtù della particolare geologia umbra (cfr paragrafo successivo), il sagrantino riuscì a resistere molto bene alla fillossera che devastò gran parte delle vigne italiane ed europee. L affermazione del Sagrantino su scala internazionale è però abbastanza recente. È negli anni Novanta che il vino viene conosciuto in tutto il mondo. Grazie alla sua enorme carica polifenolica foriera di vini strutturati e potenti il Sagrantino venne accolto in modo straordinario dai mercati, soprattutto anglosassoni, assetati di queste caratteristiche. I numeri del successo sono molto esplicativi. Se nel 1998 gli ettari vitati di sagrantino erano circa 200, dieci anni dopo si arriva a 700. Tale crescita non ha avuto solo effetti positivi. Si è piantato troppo e ovunque dando origine a vini poco definiti caratterialmente e sbilanciati verso la potenza gustativa. Per questo il vino e il comparto hanno sofferto abbastanza sia la crisi degli ultimi anni sia il minore gradimento dei consumatori verso i vini di intensa estrazione. Gli ultimi anni per fortuna hanno visto una maggiore attenzione dei bravi viticoltori umbri verso la naturale fisiologia del vitigno declinato da un enologia meno interventista e attenta all equilibrio dei vini prodotti. I risultati sono evidenti. A questo aumento della qualità diffusa ha contribuito il cambi del disciplinare, avvenuto con la vendemmia 2009, che ha previsto un maggiore periodo di affinamento in cantina, fissato in minimo 30 mesi. Il Sagrantino di Montefalco, come detto, è ricco di struttura con tannini di estremo rigore. Se ciò rappresenta un buon viatico per l invecchiamento dall altra parte può portare a qualche incomprensione in gioventù. Bene perciò trovare sul mercato vini dal lungo affinamento in cantina. Ricordiamo che il Sagrantino di Montefalco è diventato Docg nel 1992, oltre all intero comune di Montefalco la sua produzione interessa parte dei comuni di Bevagna, Giano dell Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi. Seppure la zona di produzione non sia particolarmente estesa, l orografia dell areale e la sua natura geologica originano un avvincente complessità ancora da approfondire. 21

LA PRESENTE CONSAPEVOLEZZA DEL PROPRIO PASSATO HA PRODOTTO UNA REGIONE ESTREMAMENTE DINAMICA CAPACE DI FARE DELL ENORME PATRIMONIO EREDITATO UN PUNTO DI OSSERVAZIONE DEGLI ACCADIMENTI CONTEMPORANEI 22

geologia L areale del Sagrantino si estende sul versante occidentale della Valle Umbra, tra Foligno e Spoleto. Vi sono due principali formazioni geologiche che caratterizzano questa complessa denominazione, almeno dal punto di vista dei suoli: sedimenti lacustri e strati marnoso-arenari. I sedimenti lacustri sono forse i suoli più comuni della denominazione. Si sono originati tra il Pliocene e il Pleistocene e il loro spessore tanto che dai 200 metri del fondovalle si innalzano fino a 500 metri. Gli strati marnoso-arenari sono più ristretti e occupano la parte nord-occidentale della denominazione. Ai fini della viticoltura sono utilizzate le fasce marnose facilmente disgregabili, il resto è coperta da boschi. Vi è in realtà un altra formazione geologica sulla quale si sviluppa una piccola parte di viticoltura. Si tratta della cosiddetta scaglia cinerea, un composto di calcari marnosi e marne di colore grigio (cinerea appunto). L area è ricoperta di boschi ma nella parte più bassa con buona presenza di argilla, la vite trova un habitat ideale. Come detto nel precedente paragrafo, i numerosi versanti della denominazione e le differenze geologiche donano all uva numerose sfumature. Possiamo affermare, in generale, che i depositi lacustri siano ideali per il sagrantino, così come gli strati marnoso-arenari intorno a tali depositi. Il vitigno e questo tipo di suolo originano l unicità di questo ambiente viticolo. I numerosi tentativi di replicare il Sagrantino fuori dall areale umbro non hanno mai dato i risultati sperati. 23

Montefalco in pillole: - Dal 2000 ad oggi la produzione del Sagrantino è triplicata: da 660 mila a quasi1,5 milioni di bottiglie; - Il giro di affari totale del settore vino è stimato in 35 milioni di euro, mentre la stima totale del sistema Agro-Turistico- Territoriale ammonta a circa 100 milioni di euro; - Nell ultimo decennio sono state costruite oltre trenta nuove cantine; - La superficie di vigneto iscritta a DOCG, negli ultimi quindici anni, è quintuplicata (da 122 a circa 650ettari); - Il Montefalco Sagrantino DOCG rappresenta il 6,3% della produzione di vino in Umbria, mentre il Montefalco DOC ne rappresenta il 10,4%. - Presenze turistiche sul territorio: +17% rispetto al 2013 con un incremento della presenza di turisti americani; - Valore dell export: circa 45 % - Principali Paesi di destinazione dell export: USA, Germania, Belgio, Danimarca e Svizzera; il sagrantino di montefalco passito Perso per strada durante l esplosione commerciale della versione secca, il Sagrantino Passito forse è il vino più antico prodotto con questa varietà. Oltre alla sua funzione religiosa, era dolce il vino servito alla messa, la presenza di zuccheri residui ne garantiva la conservabilità. Date le quantità limitate il Montefalco Passito non ebbe mai enorme diffusione. E se negli anni Settanta la versione secca cominciò ad affiancare quella passita, furono gli anni Novanta a decretare la quasi scomparsa del tradizionale vino da messa. Per fortuna oggi, grazie all impegno, dei produttori di Montefalco, stanno ritornando numerose e interessanti versioni del Sagrantino di Montefalco Passito. Proprio per le sue caratteristiche l uva si presta perfettamente all appassimento, previsto dal disciplinare per un periodo di due mesi. Lo spessore della buccia e la consistente struttura polifenolica consentono una regolare disidratazione degli acini. Ne risulta un vino dolce di incredibile personalità, balsamico, e con un carattere gustativo dove l avvolgenza della dolcezza è corroborata dalla struttura tannica. Tale fisionomia ci permette di apprezzare uno dei vini dolci italiani più originali e versatili. 24

PER FORTUNA OGGI, GRAZIE ALL IMPEGNO, DEI PRODUTTORI DI MONTEFALCO, STANNO RITORNANDO NUMEROSE E INTERESSANTI VERSIONI DEL SAGRANTINO DI MONTEFALCO PASSITO 25

SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2001 SAGRANTINO DI MONTEFALCO 01 Antonelli San Marco www.antonellisanmarco.it 02 Adanti www.cantineadanti.com 03 Paolo Bea www.paolobea.com 04 Omero Moretti www.morettiomero.it 05 Arnaldo Caprai www.arnaldocaprai.it SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2004 PERUGIA 02 ANNATE 2001 E 2004: PERFETTE O QUASI Gli anni duemila dell agricoltura sono stati caratterizzati da temperature sempre più elevate causa di una serie di imprevedibili andamenti climatici. Anche la viticoltura ha risentito di questa tendenza portando a maturazione uve in condizioni particolarmente estreme. Per intenderci si passa da annate umide e fredde come le vendemmie 2002, 2005 o 2014 a stagioni torride e secche come la 2003 o la 2011. Ciò che va bene in generale però non vale per l Umbria. Se pensiamo alle raccolte 2001 e 2004 per quasi tutta la penisola ci riferiamo a vendemmie eccellenti con andamenti regolari e temperati che hanno portato a perfetta e lenta maturazione le uve. Anche in questo caso l Umbria rappresenta l eccezione in virtù di una posizione geografica particolare, la cui lontananza dal mare condiziona in modo particolare la meteorologia. Vediamo nel dettaglio l andamento delle annate oggetto della degustazione. BEVAGNA 02 FOLIGNO 01 Perticaia www.perticaia.it 05 05 02 Di Filippo www.vinidifilippo.com 03 Tabarrini www.tabarrini.com GUALDO CATTANEO 01 04 01 03 MONTEFALCO 04 Antonelli San Marco www.antonellisanmarco.it 03 05 Fattoria Colleallodole www.fattoriacolleallodole.it 04 GIANO DELL UMBRIA CASTEL RITALDI ROMA 26

LA DEGUSTAZIONE SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2001 5 A metà aprile un abbassamento brusco delle temperature ha provocato, soprattutto nelle aree di fondo valle, il congelamento dei germogli riducendo il carico di uva per ceppo di circa il 10-15%. I restanti mesi sono stati caratterizzati da temperature e umidità nella media, senza provocare rilevanti problemi di malattie crittogamiche. Le temperature di luglio e agosto non hanno raggiunto valori elevati e benché le piogge siano stata scarse, non è avvenuta la conseguente disidratazione delle uve come era accaduto in alcuni casi per l annata 2000. Si sono ottenute delle gradazioni alcoliche potenziali, equilibrate senza eccessi di alcol. La vendemmia 2001 si è confermata molto precoce e nel complesso ottima per la qualità delle uve rosse, in particolare a fine agosto, inizio settembre alcuni eventi piovoso hanno ha provocato un sensibile abbassamento delle temperature notturne minime (8-10 C) e quindi una forte escursione termica tra il giorno e la notte (15-17 C). Tale fenomeno ha favorito una migliore maturazione dei polifenoli, elemento chiave che ha garantito, nel Sagrantino, tannini fitti ma vellutati con una conseguente complessità del vino prodotto. 1 ANTONELLI SAN MARCO www.antonellisanmarco.it 50 ha 300.000 bt sagrantino di montefalco 2001 Vino di indubbia finezza! Colore integro di tonalità media, all inizio ha un cenno polveroso ma poi, oltre a un frutto ancora evidente, dei bellissimi e raffinati tratti floreali. Ed è proprio la grazia floreale e l eleganza strutturale che ci fa apprezzare tantissimo questo campione. Al palato viaggia leggiadro e con ritmo sicuro: fitto e composto, mai duro o aggressivo, fresco e succoso, ricco di sfumature ma anche molto bevibile. 27

2 ADANTI www.cantineadanti.com 30 ha 160.000 bt sagrantino di montefalco 2001 4 OMERO MORETTI www.morettiomero.it 13 ha 55.000 bt sagrantino di montefalco 2001 Dalle vigne di Arquata, Colcimino e Campoletame, frutto di lunghe macerazioni e affinamento in botti grandi. Un vino solido e molto integro e con tratti tuttora giovanili. Ha palato slanciato e deciso, di bella succosità, con tannino in chiusura ancora reattivo e un sottile cenno amarognolo ad allungare il sorso. Il profilo aromatico-gustativo tende al fruttato scuro, con cacao, ravvivato da cenni speziati di buccia d arancia ed erba sfalciata. 3 PAOLO BEA www.paolobea.com 11 ha 55.000 bt sagrantino di montefalco 2001 Questo campione si distingue dagli altri proprio per la sua tonalità sottile e luminosa. Il naso è dolce, piuttosto complesso, con note di frutta matura, spezie e canditi, molto armonico, con tratti persino ossidativi frutto di una felice evoluzione, molto intrigante. Al palato domina la leggiadria e un avvolgente dolcezza. L alcool si avverte ma s integra bene nel tessuto, ha molto carattere. Vino tradizionale. Vino che si distingue per naturalezza espressiva e rilassatezza nei tratti gustativi. Ha concentrazione e contrasto, dimostrando tuttora un carattere giovanile e teso ma anche bella dolcezza succosa. Al naso profumato, ma non troppo esuberante, un lieve cenno vegetale e giusto un idea di evoluzione. SLOW: l azienda è stata tra le prime a puntare sull agricoltura biologica; per l affinamento del Sagrantino si utilizzano tonneaux. 5 ARNALDO CAPRAI www.arnaldocaprai.it 130 ha 800.000 bt sagrantino di montefalco 25 anni 2001 Se il Sagrantino di Montefalco oggi gode di notorietà a livello mondiale, grande merito va a questa cantina che in tempi non sospetti ha creduto in questo territorio e il suo vitigno principe, aiutando con ricerca e promozione a renderlo appetibile per il palcoscenico internazionale. Questo 2001, etichetta che alla sua uscita aveva messo d accordo degustatori di tutte le guide italiane, oggi si presenta ancora in splendida forma: naso subito dolce, morbido, invitante con cenni di spezie e legno balsamico. Al palato dimostra bell anergia, ottima concentrazione di una materia scura, fitta e succosa, rinfrescanti tratti balsamici e un finale lungo in cui il tannino vigoroso rivela ancora tutte le sue doti reattive. 28

GLI ALTRI SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2001 CÒLPETRONE www.saiagricola.it 63 ha 200.000 bt sagrantino di montefalco 2001 FATTORIA COLLEALLODOLE www.fattoriacolleallodole.it 20 ha 70.000 bt sagrantino di montefalco 2001 SCACCIADIAVOLI www.scacciadiavoli.it 32 ha 250.000 bt sagrantino di montefalco 2001 Vino che racconta di un altra epoca enologica. Piuttosto scuro sia nel colore che nell espressione olfattiva, incentrata sulle sensazioni di affinamento in legno: spezie, tostato, balsamico. Il palato è stretto e teso, ancora contratto dal legno che forse non digerirà mai completamente. Interpretazione più delicata, fragile ma incantevole, giocata sul fascino decadente del frutto, con dolci note di mirtillo rosso maturo, fiori appassiti, spezie, tratti metallici e saporiti. Al palato è leggiadro ma incisivo, sanguigno e piacevole, con la scia sapida a determinare il carattere e sollevare il dolce succo fruttato. Il vino affina in barrique nuove. Colore piuttosto scuro e profondo, naso compatto, fitto, con note di cacao, ciliegia matura e un cenno d alcool. Al palato ha forza, una robusta, quasi rigida impalcatura tannica, ricoperta da un sottile, ma tenace, velo di succo fruttato. Vino solido, ottima freschezza, ancora lievemente rigido dal punto di vista tannico in chiusura. TABARRINI www.tabarrini.com 16 ha 70.000 bt sagrantino di montefalco colle grimaldesco 2001 L etichetta più classica tra i Sagrantino di Tabarrini, affinato in barrique e botte grande. Toni scuri e inizialmente piuttosto cupi segnano il profilo aromatico: terra, cacao, frutta scura, ceneri, spezie e canditi. Al palato si dimostra più definito, ben delineato, con un convincente equilibrio gustativo fatto di densità e calore da una parte, freschezza acida e sapidità dall altra, per un sorso dinamico e coinvolgente. 29

LA DEGUSTAZIONE SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2004 5 La 2004 si è rivelata annata anomala sotto il profilo climatico, caratterizzata in regione da una straordinaria piovosità. Il germogliamento precoce è stato seguito da gelate tardive, in alcuni casi dannose. Le piogge abbondanti della primavera hanno ritardato la ripresa vegetativa delle viti e ne hanno rallentato lo sviluppo. Piovosità superiore alla media anche durante l estate. La buona distribuzione delle piogge ha però consentito di recuperare il ritardo dello sviluppo vegetativo portando a una maturazione fenolica ottimale. Uve molto sane, quindi, nonostante le intemperie. La vendemmia è stata molto tardiva, con due- tre settimane di ritardo rispetto agli anni precedenti. Vendemmia del Sagrantino nella seconda metà di ottobre. Vini con bel volume e pienezza anche se di struttura leggermente inferiore alle annate più calde. I tannini sono morbidi, elemento fondamentale per l equilibrio del Sagrantino. Sotto l aspetto aromatico, i vini mostrano grande finezza e intensità di profumi. Annata che in assaggio ha confermato il suo potenziale evolutivo. 1 PERTICAIA www.perticaia.it 15 ha 90.000 bt Espressione piuttosto classica e raffinata, dal profilo aromatico sottile e saporito, lievemente speziato con rimandi alla cenere. Il palato è slanciato e compatto, energico, vivo e teso, di bella finezza ed essenzialità. 2 DI FILIPPO www.vinidifilippo.com 25 ha 250.000 bt Interpretazione piuttosto originale e convincente: singolare ed ricco di personalità nei profumi floreali e di erbe officinali. Al palato, di buona struttura e pienezza, sorprende ancora per il curioso ma riuscito connubio tra materia fruttata ed evidenti tratti salati, tannino ben integrato, finale lungo, succoso e appagante. 30

3 TABARRINI www.tabarrini.com 16 ha 70.000 bt sagrantino di montefalco colle grimaldesco 2004 Colpisce per il carattere fruttato ancora giovanile con rimandi di bacche di sambuco. Coerente anche al palato, dominato da accomodanti e coinvolgenti sensazioni fruttate e succose, su un ossatura acido-tannica salda e ben calibrata. Un sorso davvero piacevole ma tutt altro che banale. 4 ANTONELLI SAN MARCO www.antonellisanmarco.it 50 ha 300.000 bt 5 FATTORIA COLLEALLODOLE www.fattoriacolleallodole.it 20 ha 70.000 bt Come sempre giocato più su una delicata e complessa finezza, raffinato e inizialmente contenuto nell espressione aromatica, un lieve cenno animale, poi piuttosto aperto con note di spezie dolci. Il palato convince per aerea ma incisiva leggiadria, integro e stabile, inclinato verso sensazioni di dolcezza ma anche molto contrastato grazie a una freschezza speziata. Ancora molto giovane, magari un po meno espressivo e definito del 2001, ma sempre evidente l eleganza classica dello stile Antonelli. Parte con una leggera chiusura al naso ma si apre presto nel bicchiere. Denso e compatto, scuro e deciso il frutto al palato, piuttosto composto e di bell energia. 31

GLI ALTRI SAGRANTINO DI MONTEFALCO 2004 ADANTI www.cantineadanti.com 30 ha 160.000 bt CÒLPETRONE www.saiagricola.it 63 ha 200.000 bt SCACCIADIAVOLI www.scacciadiavoli.it 32 ha 250.000 bt Solida e raffinata interpretazione dell annata, ora in una fase leggermente chiusa e non del tutto espressa. Palato slanciato, compatto, ben delineato e piuttosto stratificato, tuttora appena un po contratto con tannino non del tutto assorbito (ma è un Sagrantino! E quindi è normale). Al palato è leggiadro, tende a essere sottile a centro bocca ma si riprende in chiusura con ottimo slancio acido-sapido. PAOLO BEA www.paolobea.com 11 ha 55.000 bt Vino dal carattere forte e singolare, colpisce per il palato leggero ma deciso, con una scorrevolezza particolare, in cui l acidità ampiamente sovrasta la presa tannica. Molto singolare anche il profilo aromatico-gustativo, ampio ed etereo, con un frutto rosso caldo e maturo, sangue e spezie, quasi piccante, richiama il peperoncino. ARNALDO CAPRAI www.arnaldocaprai.it 130 ha 800.000 bt sagrantino di montefalco 25 anni 2004 Il naso regala sensazioni che ci ricordano il cuoio e il tabacco, molto personale come interpretazione olfattiva. In bocca è ancora troppo giovane con un tannino molto presente (è giusto che sia così nei vini destinati a un lunghissimo invecchiamento) e una chiusura leggermente amarognola. Profilo molto scuro, poco o niente frutto, invece tanto legno e cenni vegetali. Palato stretto che inchioda parecchio nella chiusura. LUNGAROTTI www.lungarotti.it 250 ha 2.200.000 bt Naso tendenzialmente terroso con note di mallo di noce e radice, manca un po di frutto. Al palato esordisce stretto e fitto, non nasconde certi cenni amarognoli. Pare ancora molto giovane. Dall altra parte dimostra anche buona spinta ed energia che accompagna il tannino robusto con sufficiente succo. OMERO MORETTI www.morettiomero.it 13 ha 55.000 bt Dimostra inizialmente una leggera ma sana rusticità con sentori animali e cenni di tabacco ma con il tempo nel bicchiere tende a uscire un carattere fruttato scuro e terroso più vivo. Al palato molto gustoso, denso e succoso, con tannino piuttosto robusto, ma ben integrato nel tessuto gustativo. Vino molto ben calibrato, dall anima tuttora fresca e fruttata cui non manca la componente terroso-speziata. Ingresso molto dolce e succoso, scorre facile e la materia regge bene il fitto tannino fino in fondo. Parte piuttosto chiuso ma nel bicchiere si apre pian piano. VILLA MONGALLI www.villamongalli.it 18 ha 75.000 bt Naso denso e dolce, con note di frutta scura, matura e succosa oltre alle note di frutta candita e speziatura da legno ancora sottilmente avvertibile. L attacco in bocca è morbido e di bella dolcezza, la progressione densa e cremosa con tannino ben integrato che emerge soltanto in chiusura. Il vino non nasconde un certo calore. 32