La lingua romena è la lingua ufficiale parlata in Romania e nella Repubblica di Moldavia.

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Transcript:

PREMESSA La lingua romena è una lingua appartenente al gruppo romanzo delle lingue indoeuropee, derivata principalmente dal latino parlato nell'antica provincia romana della Dacia, corrispondente approssimativamente all'attuale Romania. La lingua romena ha quattro dialetti importanti. Il dacoromeno, o romeno propriamente detto, è parlato da circa 22 milioni di persone in Romania, in alcune zone di Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, in Bulgaria e Ungheria e (in una variante chiamata moldavo) in Moldavia. Il macedoromeno, o aromeno, conta migliaia di parlanti in vari paesi balcanici. Solo poche migliaia di persone invece parlano ancora il meglenoromeno, o meglenitico (in Grecia a nord-ovest di Salonicco), e l'istroromeno (nella penisola istriana della Croazia). Alcuni linguisti considerano questi dialetti lingue vere e proprie. La lingua letteraria romena si basa sul dacoromeno della regione storica della Valacchia, nella Romania meridionale. Il primo testo noto in dacoromeno risale al 1521, seguito da un'iscrizione arumena del 1731. Il romeno conserva alcuni tratti latini perduti dalle altre lingue romanze, specialmente nella flessione dei nomi. Come altre lingue balcaniche non romanze, pone l'articolo determinativo dopo il nome. La lingua romena, oltre alla base latina, ha assunto una notevole quantità di parole dalle lingue slave, dal greco, dal turco, dall'ungherese e dall'albanese. La lingua romena è la lingua ufficiale parlata in Romania e nella Repubblica di Moldavia. Romeno o Romeno? C è incertezza sul sostantivo e aggettivo relativo a Romania (che però in italiano si è scritta anche, nel passato, Rumenia e Rumania oltre a Romenia ). Dei dizionari italiani alcuni (i più) danno la prevalenza a romeno, altri a romeno, altri sono indifferenti all una o all altra forma. I francesi scrivono roumain, gli inglesi rumanian, i tedeschi rumänisch, gli spagnoli rumano, tutti col suono u. Gli intellettuali della Romania tengono invece alla o, sempre fieri della discendenza linguistica e culturale da Roma. Fino al 1964 Romania veniva scritta in romeno Romînia mentre oggi è scritta România. Perché la lingua Romena? - La lingua romena è una lingua romanza (neolatina) imparentata con la lingua italiana, un isola di latinità in un mare di lingue slave, unica lingua romanza sopravissuta nella parte orientale dell Europa; - Dal 1 gennaio 2007, la lingua romena è diventata una delle lingue ufficiali dell Unione Europea, parlata da più di 25 milioni di cittadini europei; - La lingua romena lingua ponte tra Oriente ed Occidente è la chiave per aprire la porta d ingresso verso un mondo di una spiritualità e di una cultura di tipo occidentale, ma impregnato di importanti elementi della cultura bizantina, eredità dell Impero Romano d Oriente; - La lingua romena serve a tutti coloro che svolgono attività commerciali e di produzione in Romania o collaborano con varie istituzioni romene a livello inter-europeo; - Nell ambito delle relazioni internazionali delle università, la lingua romena diventa necessaria a tutti i partecipanti ai programmi Erasmus, Socrates o altri tipi di borse di studio; - La Romania è oggi una meta turistica molto apprezzata, con paesaggi unici in Europa e tradizioni popolari specifiche, rappresentando l'occasione di scoperte e attrazioni inedite. Nona M. Stanciu abc@parolando.it 1/10

ALFABETO Il romeno è una lingua fonetica. La maggior parte delle parole si pronuncia come si scrive. Tutte le lettere dell alfabeto romeno si pronunciano Le parole non contengono consonanti doppie. Non esistono gruppi di lettere che rendono un unico suono, tutte le lettere si pronunciano distintamente L alfabeto romeno contiene caratteri latini con diacritici: ă, â, î, ş, ţ ('lettere speciali') L alfabeto romeno è formato da 31 lettere: A Ă Â a ă â (a) Vocali B b (be) A Ă Â a ă â C c (ce) E e D d (de) I Î i î E e (e) O o F f (fe) U u G g (ghe) H h (ha) I Î i î (i) J j (je) K k (ka) L l (le) M m (me) N n (ne) O o (o) P p (pe) R r (re) S Ş s ş (se) T Ţ t ţ (te) U u (u) V v (ve) W w (dublu ve) X x (ics) Y y (igrec) Z z (ze) Nona M. Stanciu abc@parolando.it 2/10

Ma come si pronunciano? Consonanti: b (be); si pronuncia come la b di bianco. c (ce); si pronuncia come la c di cento se si trova davanti a una e o a una i, altrimenti come la c di cane. d (de); si pronuncia come la d di dente. f (fee/ef); si pronuncia come la f di faro. g (ghe/gee); si pronuncia come la g di gonna ; quando viene seguita da una e o da una i si pronuncia invece come la g di gesto. h (ha/haş); si pronuncia in maniera aspirata, come nell'inglese home (in romeno non è mai muta). j (je); si pronuncia come la j del francese. In italiano non c'è un suono simile. k (ka); si pronuncia come la k di kimono. l (le/el); si pronuncia come la l di lago. m (me/em); si pronuncia come la m di motore. n (ne/en); si pronuncia come la n di notte. p (pe); si pronuncia come la p di porto. q (ku); si pronuncia come la q di quadro (viene usata raramente in romeno). r (re/er); è simile alla r italiana. s (se/es); si pronuncia come la s di sotto. ş; la pronuncia è simile al suono sc, come in sciare. ţ; la pronuncia è simile a una z sorda, come in zoccolo. t (te); si pronuncia come la t di tavolo. v (u); si pronuncia come la v di volta. w (duble ve); si pronuncia come la v di volta ; se si trova in un prestito linguistico, si pronuncia a seconda delle regole fonetiche della lingua di provenienza. x (ix); si pronuncia come la classica x. Si trova soprattutto nei prestiti linguistici. y (i grec); si pronuncia come la i italiana. Si trova solo nei prestiti linguistici. z (zet); si pronuncia come la s di viso. Vocali: a (a); si pronuncia come la a italiana. e (e); si pronuncia come la e italiana. i (i); si pronuncia come la i italiana quando si trova in posizione centrale in una parola. Quando è situata alla fine di un vocabolo, viene pronunciata molto lievemente. Per esempio, la parola Bucuresti viene pronunciata bukureshti, con una i appena accennata. o (o); si pronuncia come la o italiana. u (u); si pronuncia come la u italiana. ă; è una vocale neutra, come la a nell'inglese along. â, î; presentano lo stesso suono in romeno. La î viene usata all'inizio e alla fine delle parole, mentre la â viene utilizzata in tutti gli altri casi. Si tratta di un suono intermedio tra i e u, simile a quello di parole francesi come rue. Nona M. Stanciu abc@parolando.it 3/10

FONETICA Pronuncia Le lettere si pronunciano come si leggono. Le lettere speciali invece devono essere percepite sia per una corretta pronuncia, sia per il loro riconoscimento all interno delle parole: ă equivale al suono che nell'alfabeto fonico si indica con una e capovolta. E' simile al suono dell'articolo indeterminativo inglese a, ovvero un suono a metà strada tra le vocali italiane a ed e. â e î hanno quasi il medesimo suono, gutturale e sordo. E abbastanza difficile distinguere la â (più "forte" e meno vocalica) dalla ă (più dolce, ha un suono più vicino alla a italiana). ş equivale al gruppo consonantico italiano sc pronunciato come nella parola sciare / pesce e non esiste alcun caso in cui il gruppo consonantico "sc" assuma lo stesso suono della lettera ş. ţ corrisponde alla "z" dura italiana (pronunciata come nella parola piazza ) ed equivale al gruppo consonantico "ts". Differenze di pronuncia tra le consonanti italiane e quelle romene: 1) La "z" non è mai dura, ma sempre dolce (ovvero pronunciata come nella parola "zanzara"), anzi sarebbe meglio dire che il suono diventa simile ad una "s" sonora (pronunciata come nella parola "vaso"). 2) La "s" è sempre sorda (pronunciata come nella parola "sasso"). 3) La "j" è sempre morbida come nella parola francese "je" (dunque non "ge"!). 4) La "h" si pronuncia sempre, il suono si ottiene espellendo aria dalla gola. 5) La "c" e la "g" seguono le stesse regole dell'italiano (davanti a "i" o "e" sono morbide, come nella parola "ciliegia"; davanti alle altre vocali sono dure, come nella parola "Gattaca"). I gruppi "ghe", "che", "ghi" e "chi" si pronunciano esattamente come in italiano. 6) In romeno è molto diffusa la "i" muta a fine parola (i breve). Si pronuncia appena e si sente ancor meno, almeno per il nostro orecchio non abituato al suono della lingua romena. 7) In alcuni vocaboli (soprattutto alcune forme del verbo essere e alcuni pronomi) la "e" si deve pronunciare "ie". L'indicazione fonica è comunque indicata nei migliori dizionari. 8) In alcuni vocaboli le vocali possono subire leggere inflessioni, soprattutto nella parlata veloce. Ad esempio la "e" della parola "prea"=troppo devia leggermente verso la "i", cosicché sembra che la parola venga pronunciata "pria". L'inflessione si percepisce appena. Nona M. Stanciu abc@parolando.it 4/10

vocale/vocali: a, ă, â, e, i, î, o, u. pronunţia/pronuncia: ă si pronunzia portando la lingua verso zona del palato, come a della parola inglese above bărbat, faţă, sală. ş si pronuncia come il suono italiano sci, sce - scimmia, scena. ţ si pronuncia come in pizza, piazza. î, â hanno lo stesso suono, che si ottiene con la bocca chiusa, simile a quello romagnolo delle parole pd n (pane/pâine) e vd n (vino/vin). important: quando una parola comincia con questa lettera, si scrive Sempre î. întunecat, îmi, îţi. quando invece la lettera si trova nel mezzo di una parola, si scrive â sâmbătă, întâlnire. diftongi/dittonghi (il gruppo di 2 lettere diverse pronunciato in una sola sillaba) : ea, ei, eo, oa, ou, iu, ia, ecc es. ceas, seara,ceară, ploaie (ha 2 gruppi di dittonghi: ploa-ie) triftongi (il gruppo di 3 lettere diverse pronunciato in una sola sillaba) : ioa, eai, ecc. es.cioară, ceai. i gruppi ce, ci, che, chi, ge, gi, ghe, ghi si pronunciano come in italiano. es. it. :cecilia, ciao, barche, chiave, geloso, giallo, gherbera, ghirlanda. es. ro.: cert (certo), cinic (cinico), chip (volto), gelos, gingaş (tenero), gheaţă (ghiaccio), ghid (guida). eliziunea - l'elisione l'elisione sopprime la vocala finale di una parola, davanti della vocala della seguente parola. l'anno, l'acqua, ecc. in lingua romena non si usa l'apostrof ( ' ), ma "cratima" (-). es. l-am învăţat, i-am dat, ecc. apocoparea - il troncamento il fenonemo di apocopare si forma soltanto cone le parole con piu sillabe, con la caduta di ultima sillaba. es. bel guadro importante : questo troncamento si usa di piu in alcune regioni (moldova per es ), e non vi dovete preoccupare per questo fenomeno. lo ricordato soltanto per sapere che essiste. nella lingua letteraria non penso che si trova. es. trebuie (devo) risulta tre-, eliminando le ultime sillabe -bu-ie. Nona M. Stanciu abc@parolando.it 5/10

NUMERI 0 = zero ( zero ) 1 = unu ( unu ) 2 = doi ( doi ) 3 = trei ( trei ) 4 = patru ( patru ) 5 = cinci ( cinc ) 6 = şase ( shase ) 7 = şapte ( shapte ) 8 = opt ( opt ) 9 = nouă ( noua ) 10 = zece ( zeche ) GIORNI DELLA SETTIMANA Domenica: Duminică Lunedì: Luni Martedì: Marţi ( marzi ) Mercoledì: Miercuri Giovedì: Joi Venerdì: Vineri Sabato: Sâmbătă ( sumbata ) Oggi: Astăzi ( astasi ) Ieri: Ieri Domani: Mâine ( muine ) MESI DELL'ANNO Gennaio: Ianuarie Febbraio: Februarie Marzo: Martie Aprile: Aprilie Maggio: Mai Giugno: Iunie Luglio: Iulie Agosto: August Settembre: Septembrie Ottobre: Octombrie Novembre: Noiembrie Dicembre: Decembrie Alcune parole possono essere diverse, formali o informali, in base alla formalità o informalità della conversazione, pur avendo lo stesso significato, come ad esempio: 'e' (informale) e 'este' (formale). ESPRESSIONI DI BASE Si: Da No: Nu Salve: Salut Ciao (incontro): Bună Ciao (congedo): Pa (Servus in Transilvania, informale) Buon giorno: Bună dimineața Buon pomeriggio: Bună ziua Buona giornata: O zi bună Buona sera: Bună seara Buona notte: Noapte bună Sogni d'oro: Somn ușor Arrivederci: La revedere A presto: Pe curând A domani: Pe mâine Grazie: Mulţumesc Grazie mille: Multumesc mult Tante grazie: Multe mulțumiri Pronto (al telefono): Alo Chi? : Cine? Cosa? : Ce? Dove? : Unde? Încotro? Quando? : Când? Perché? : De ce? Come? : Cum? Come va? : Ce mai faci? Cum o (mai) duci? Come stai? : Ce mai faci? Come stai (ti senti)?: Cum te simți? Molto bene: Foarte bine Poco bene: Nu prea bine Male: Rău Chi è...? : Cine e...? Cos'è questo? : Ce e asta? Si può? : E voie? Nona M. Stanciu abc@parolando.it 6/10

FRASI PER L'EMERGENZA Aiuto: Ajutor! Fermo: Stai! Polizia: Poliţia! ( polìzia ) Al ladro!: Opriţi hoţul! ( oprizi hozul ") È un'emergenza : E o urgenţă ( e o urgenza ) Mi presti il telefono? (informale): Pot să utilizez telefonul tău? Mi sono perso : M-am rătăcit Ho bisogno di un medico: Am nevoie de un doctor CIBO E BEVANDE Pollo: Pui Pesce: Peşte Uova: Ouă Carne di vitello: Carne de vită Insalata: Salată Verdure: Legume Salsa di pomodoro: Sos de roşii Tè: Ceai Caffè: Cafea Acqua: Apă Acqua minerale: Apă minerală Naturale: Plată Latte: Lapte Birra: Bere Vino rosso/bianco: Vin roşu/alb Pane: Pâine Olio: Ulei Aceto: Oţet Limone: Lămâie Olive: Măsline Melanzane: Vinete Peperone: Ardei Verza: Varză Poco: Puţin Tanto: Mult Basta: Ajunge Sale: Sare Pepe: Piper Zucchero: Zahăr Dolce: Dulce Amaro: Amar Salato: Sărat Ai ferri/griglia: La grătar Al forno: La cuptor Arrosto: Fript Ripieno: Umplut In umido: Cu sos Bollito: Fiert/Rasol Patate: Cartofi Patatine fritte: Cartofi prăjiţi Prosciutto: Șuncă Senape: Muștar Brodo: Supă Minestra: Ciorbă Carote: Morcovi Cetrioli: Castraveți Cipolla: Ceapă Fagioli: Fasole Albicocca: Caisă Mela: Măr Pera: Pară Pesca: Piersică Pompelmo: Grapefruit Uva: Struguri Gelato: Înghețată Macedonia: Salată de fructe Dolce: Prăjitură Panna montata: Frișcă Polenta: Mămăligă Ho fame: Mi-e foame Ho sete: Mi-e sete Nona M. Stanciu abc@parolando.it 7/10

DUE PAROLE SULLA GASTRONOMIA E SUI SAPORI DELLA CUCINA ROMENA La cucina romena fa parte, senza dubbio, della tradizione balcanica, ma con caratteristiche speciali, riconducibili a tre punti fondamentali: le forti influenze russe, ungheresi e turche, le influenze occidentali (tedesche, francesi), la grande varietà dei piatti regionali. La pietanza più diffusa è certamente la mămaliga, polenta di farina di mais, che viene condita con burro e formaggio e che si può preparare anche nelle capanne di legno accendendo il fuoco lontano dalle pareti e mettendovi a cuocere la caldaia di rame. I romeni sono soliti iniziare il pranzo con antipasti, gustări, antipasti a base di vegetali (pomodori, peperoni, cetrioli), formaggio e salame. Le minestre sono, per la maggior parte, secondo la tradizione balcanica: il borș, la celebre ciorba (a base di carne di vitello e di pollo), la ciorba de potroace (a base di frattaglie di pollame). I piatti di carne sono raccolti in un vasto ventaglio, di netta tradizione balcanica; popolarissimi sono i mititei, piccole salsicce di carne tenera di manzo tritata, molto aromatizzate (aglio, pepe, spezie) e cotte alla griglia; tipicamente romene sono le sarmale, involtini di carne tritata, avvolte in foglie di vite o di cavolo, cotte a lungo e servite con pomodori con o senza panna. Più complessi sono altri piatti: la tocana, un ragù che va lasciato al fuoco parecchie ore; la musaka, molto saporita (carne tritata, pomodori e melanzane disposti a strati e cotti al forno); il ghiveci, verdure tagliate finissime, arricchite di pezzetti di maiale e messe al forno; la pastrama, carne di maiale, di manzo o di capra fortemente affumicato. La selvaggina, abbondante, generalmente non viene fatta frollare; prelibate sono le beccacce in salmì e le anatre marinate (per 24 ore) e arrostite, servite con olive. II mare, il Danubio e la presenza di numerosi, grandi corsi d'acqua, favoriscono la pesca e perciò i piatti di pesce. Un vero rito è la preparazione della zuppa di pesce, e la migliore è quella preparata al tramonto (al ritorno dalla pesca) dai pescatori di Suhaia: rapidamente vengono ripuliti pesci di ogni genere (siluri, reine, pesce persico, carpe, lucci) e gettati vivi su una marmitta con molte erbe fini e pomodori; la zuppa è pronta in pochi minuti. Altri piatti celebri sono il crap la proțap, carpa allo spiedo (la carpa può essere tuttavia cucinata in zuppa, o cotta con olio e pomodoro, o marinata, o ripiena di noci pestate, uva sultanina ed erbe aromatiche e mandata al forno); i raci, gamberoni d'acqua dolce (si cuociono con aceto e profumi e si servono con un trito di noci, aglio e olio o con riso). Nutrita anche la serie dei formaggi, tra i quali ci limitiamo a ricordare i più celebri: la brânza de burduf, pecorino avvolto in scorza d'abete, l'urda, pecorino dolce e bianco, il cașcaval, simile al caciocavallo, il formaggio telemea, simile alla "feta" greca. Assai varia è la pasticceria, con specialità associate alle stagioni e alle festività: per tutte le feste valgono le placinta cu mere (millefoglie con marmellata di mele), la placinta cu brânza (con formaggio), la baclava (con noci e mele), la sarailie (con mandorle e mele). La dulceața, una specie di mostarda dolce di frutta, offerta all'ospite sulla soglia di casa, è il simbolo dell'ospitalità romena. Simile al nostro panettone è il dolce di Natale, il cozonac, che viene arricchito con noci. La bevanda tipica e preferita dai Romeni è la țuica, acquavite di prugne, bevuta sempre, ma soprattutto come aperitivo, e che può raggiungere alte gradazioni alcoliche (60-70 ); seguono la bere (birra) e i vini. I vini fanno parte dell'orgoglio nazionale, tanto ricca è la varietà e rinomata la qualità. Tra i bianchi vanno ricordati il Cotnari (amabile), il Târnaveni e il Drăgășani (secchi), provenienti da vitigni ben noti in Europa, quali il Riesling, il Traminer, il Moscato; tra i rossi, i forti e generosi Dealul Mare, Miniș e Murfatlar. Numerose sono in Romania anche le acque minerali da tavola. Il caffè è di regola servito alla turca ma ormai molto diffuso anche l'espresso; anche il ceai, tè, è bevuto a ogni ora. Nona M. Stanciu abc@parolando.it 8/10

FRASI COMUNI Ben arrivato: Bun venit Sono contento di vederti: Sunt încântat să te văd Non ci vediamo da tanto tempo: Nu ne-am vazut de mult timp Buon divertimento: Distracție plăcută Buon viaggio: Călătorie plăcută Saluta da parte mia: Transmite salutări din partea mea Mi chiamo Rossi Mario: Numele meu e Rossi Mario Sono italiano/a: Sunt Italian/Italiană Parli italiano?: Vorbești italiana? Parla italiano?: Vorbiţi italiana? Dov'è il bagno?: Unde este toaleta? Quanto costa?: Cât costă asta? Caro (costoso): Scump Economico: Ieftin Ti amo: Te iubesc Fino a quando? : Până când? Cosa desidera? : Ce doriți? Vi posso aiutare? : Pot să vă ajut cu ceva? Di cosa si tratta? : Despre ce este vorba? Potrebbe...? : Ați putea să...? Desiderate un/una...? : Ați dori un/o...? Le piacerebbe...? : V-ar plǎcea...? Aspettate, per favore: Vă rog să așteptați Per favore, si sieda: Vă rog, luați loc Dov'è la via...? : Unde se află strada...? Come si arriva a...? : Cum se poate ajunge la...? Dove andate?: Unde mergeți? Dove abitate? : Unde locuiți? Abito in via...: Locuiesc pe strada... Non capisco: Nu înțeleg Può ripetere, per favore?: Vreți să repetați, vă rog? Scriva, la prego: Scrieți, vă rog Capisco: Înțeleg Cosa significa?: Ce înseamnă? Come si dice in rumeno? : Cum se spune în română? Presto!: Grăbiți-vă! Subito: Imediat Vado di fretta: Mă grăbesc Attenzione!: Atenție! Fermo!: Oprește! Prendetevi cura: Aveți grijă Ho bisogno di...: Am nevoie de... Di qua: Pe aici Di là: Pe acolo Lasciatemi stare! : Lăsați-mă în pace! Più o meno: Mai mult sau mai puțin Intanto...: Între timp... Mentre...: În timp ce... Formule per ringraziare e chiedere scuse / Formule de mulțumire și scuze La ringrazio anticipatamente: Vă mulțumesc anticipat No, grazie: Nu, mulțumesc Le sono debitore: Vă sunt îndatorat Le sono riconoscente: Vă sunt recunoscător Mi permetta di ringraziarla: Dați-mi voie să vă mulțumesc Non so come ringraziarla: Nu știu cum să vă mulțumesc Prego (Con piacere): Cu plăcere Lei è molto gentile: Sunteți foarte amabil Di nulla: Pentru puțin Non c'è di che: Nu aveți pentru ce Mi dispiace molto: Îmi pare foarte rău Scusa: Scuze Non è stata colpa mia: N-a fost vina mea Scusate il disturbo: Iertați-mă că vă deranjez Nessun disturbo: Nu e nici un deranj Al contrario, è un piacere per me: Din contră, e o plăcere pentru mine La prego di perdonarmi: Vă rog să mă iertați Portate, per favore, le mie scuse: Transmiteți, vă rog, scuzele mele Sentite scuse: Sincere păreri de rău Richieste, permessi e risposte di gratitudine / Solicitări, permise și răspunsuri de mulțumire La prego: Vă rog Sia gentile: Fiți amabil... Mi dica, per favore: Spuneți-mi, vă rog Sarebbe tanto gentile da... : Ați fi atât de amabil să... La pregherei di mostrarmi... : V-aș ruga să-mi arătați... Mi permetta: Permiteți-mi... Col vostro permesso: Cu permisiunea dumneavoastră Le posso chiedere se... : Pot să vă întreb dacă... Le sarei molto grato se... : V-aș fi foarte recunoscător dacă... Nona M. Stanciu abc@parolando.it 9/10

Prego: Poftim Con piacere: Cu plăcere Mi fa piacere: Mă bucur Mi sembra bene: Îmi pare bine Sono a vostra disposizione: Sunt la dispoziția dumneavoastră Auguri / Urări, felicitări Auguri: Felicitări Buon Anno nuovo: An Nou fericit Buona Pasqua: Paste fericit In bocca al lupo: Mult succes I migliori auguri: Cele mai bune urări Buone feste: Sărbători fericite Buon Natale: Crăciun fericit Felicitazioni: Vă felicităm Auguri di cuore: Te felicit din toată inima Auguri a tutti: Felicitări tuturor Buon compleanno: La mulți ani Buona fortuna: Mult noroc Brindo: Ridic paharul I miei auguri per il suo compleanno: Felicitările mele pentru ziua dumneavoastra de naștere Buon divertimento: Distracție plăcută Buon appetito: Poftă bună Tante buone cose: Toate cele bune Approvazioni e negazioni / Aprobări și negații Al contrario: Din contra Bene: Bine Bravo: Bravo Certamente: Cu siguranță, Bineînțeles. Desigur Certo che sì: Sigur că da Che carino: Ce drăguț Che disgrazia: Ce nenorocire Che peccato: Ce păcat Corretto: Corect D'accordo: De acord Davvero: Într-adevăr È così: Așa este È possibile: E posibil È vero: E adevărat Esattamente: Exact Hai ragione: Ai dreptate Impossibile: Imposibil In nessun modo: În nici un caz, Sub nici o formă In ogni caso: În orice caz Mai: Niciodată Male: Rău Mi dispiace: Îmi pare rău Mi piace: Îmi place Molto bene: Foarte bine Necessariamente: Neapărat Nessun problema: Nu e nici o problemă Nessuno: Nimeni Niente: Nimic No: Nu Non c'è: Nu este Non credo: Nu cred Non è vero: Nu-i adevărat Non fa niente: Nu face nimic Non ha importanza: Nu are importanță Non ho voglia: N-am chef Non importa: Nu contează Non m'interessa: Nu mă interesează Non mi piace: Nu-mi place Non posso: Nu pot Non so: Nu știu Non sono d'accordo: Nu sunt de acord Non sono sicuro: Nu sunt sigur Non vi preocupate: Nu vă preocupați Non voglio: Nu vreau Pessimo: Îngrozitor Sbagli: Greșești Sempre: Întotdeauna Senza dubbio: Fără îndoială Sfortunatamente: Din nefericire Sì: Da Sicuramente: Cu siguranță Sono deluso: Sunt dezamăgit Sono furioso: Sunt furios Sono incantato: Sunt încântat Sono sconvolto: Sunt supărat Sono triste: Sunt trist Stupendo: Excelent Va bene: E în regulă Piacere di conoscerti: Incântat / Îmi pare bine Per favore: Vă rog (formale), Te rog (informale) Di niente: Cu plăcere / N-ai pentru ce! Mi dispiace: Îmi pare rău Scusi/Mi scusi: Pardon Permesso: Permiteți Sto bene, grazie: Mulţumesc, bine Nona M. Stanciu abc@parolando.it 10/10