Fare rete: AUTISMO A SCUOLA Strategie didattiche ed educative per l inclusione scolastica 25 febbraio 2014 CTI Monza Ovest Dott.ssa Paola Molteni CeDisMa Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e la Marginalità Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano 1
Il laboratorio di formazione 1º incontro: CAPIRE L AUTISMO 2º incontro: COMUNICAZIONE ICONICA E NON VERBALE 3º incontro: GESTIONE E COMPORTAMENTO 4º incontro: LAVORO DI EQUIPE E DI RETE 2
Volume di testo CoKni & VivanM, AUTISMO: come e cosa fare con bambini e ragazzi a scuola. GiunM scuola, 2013 3
Il gruppo di lavoro Scuola di appartenenza Ruolo all interno della scuola Indirizzo email per essere contauam e per ricevere i materiali di lavoro MATERIALI PER LA FORMAZIONE www.formazionescolasmca.it/monzaovest2014 Password: aumsmo2014 4
1. Perché è importante parlare di autismo? 5
Prevalenza Ci sono circa 1:130 persone con aumsmo in Italia Nel Regno Unito sono 1:100 Negli StaM UniM sono 1:80 Questo significa che se non hai ancora incontrato un bambino con aumsmo nella tua classe, è molto probabile che succederà negli anni futuri. 6
Perché continua a crescere? Più auenzione al problema FaUori diagnosmci FaUori ambientali e/o genemci Altro 7
2. Autismo: di cosa si tratta? 8
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Lo spettro autistico L aumsmo è una condizione che dura tuua la vita. Questa condizione influisce significamvamente sul modo in cui una persona comunica, si relaziona con gli altri e percepisce il mondo intorno a sé. La manifestazione di questa condizione è eterogenea e variabile secondo numerosi fauori. 10
I Criteri del DSM- V (2013) A. Deficit nella comunicazione sociale e nell interazione reciproca; B. ComportamenM e interessi ristrek e ripemmvi (stereompie, roumne, concentrazione anormale, sensibilità sensoriale); C. Sintomi presenm nell infanzia, anche se totalmente manifesm in età avanzata; D. TuK i sintomi devono limitare e aggravare il funzionamento quomdiano della persona Eliminazione della Sindrome di Asperger 11
Come si manifesta l autismo Deficit nella COMUNICAZIONE SOCIALE Deficit nella COMPRENSIONE SOCIALE Deficit di IMMAGINAZIONE (comportamento) Altri deficit (PERCEZIONE SENSORIALE, ANSIA, FUNZIONI ESECUTIVE, ATTENZIONE ) 12
3. La comunicazione sociale 13
COMUNICAZIONE SOCIALE Differenze significamve nella capacità di comprendere la comunicazione e il linguaggio ad esempio comprendere i giochi di parole, il sarcasmo, il tono della voce, l espressione del viso e i gesm. 14
Etereogeneità dello spettro Assenza della comunicazione verbale (circa il 30% degli alunni è non verbale) Poca comunicazione verbale Comunicazione verbale presente Comunicazione verbale eccessiva 15
Principali difwicoltà comunicative PragmaMca della comunicazione Inversione pronominale Ecolalia Uso non convenzionale di parole e frasi (idiosincrasia) 16
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Principali difwicoltà comunicative ArMcolazione e registro della comunicazione verbale Comunicazione non verbale Comunicazione ricekva (metafore, modi di dire, linguaggio non leuerale) 18
Come comunicare con un alunno con autismo? Usare un linguaggio adeguato al suo livello di sviluppo Scegliere con cura le parole da umlizzare Accentuare ed enfagzzare la comunicazione verbale UMlizzare un tono di voce calmo AdoUare gesg ed espressioni non verbali adeguam che supportano la comunicazione verbale 20
4. La comprensione sociale 21
COMPRENSIONE SOCIALE Differenze significamve nella comprensione del comportamento sociale, nel comprendere i senmmenm degli altri, nel saper iniziare una conversazione informale o fare amicizia. 22
Principali difwicoltà sociali Comprendere gli smmoli sociali Leggere i comportamenm degli altri AUenzione agli altri (sguardo, linguaggio non verbale ) 23
Attività: Io e gli altri 24
Teoria della Mente (ToM) Incapacità di registrare gli stam mentali altrui Difficoltà meta- rappresentamve Gioco di finzione (test della falsa credenza) 25
Test della falsa credenza L esperimento di Anna e Sally (test della falsa credenza) Ma è verimero? 26
Attività: una partita di 27
5. Immaginazione e comportamento 28
RISTRETTEZZA DI IMMAGINAZIONE, DI INTERESSI, DEI COMPORTAMENTI E DELLE ATTIVITÀ Differenze significamve nella percezione, nella pianificazione e nella comprensione dei concek, nel sapere generalizzare e predire una situazione, nelle transizioni e nel vivere passioni e interessi. 29
Principali difwicoltà comportamentali ComportamenM rigidi e ripemmvi Resistenza al cambiamento RistreUo numero di interessi 30
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Principali difwicoltà comportamentali ComportamenM motori stereompam Linguaggio monotemamco 32
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Gli interessi: punti di forza o di debolezza? 34
Attività: Come utilizzare i suoi interessi 35
6. La percezione sensoriale 36
4. PERCEZIONE SENSORIALE Differenze significamve nella percezione sensoriale che può essere ipo (bassa percezione), iper (alta percezione), fluuuante (variabile da ipo, iper e normale). Ciò è legato a tauo, udito, vista, gusto, olfauo, vesmbolare o propriocekva. 37
I sette sensi Udito Vista TaUo OlfaUo Gusto Propriocezione VesMbolarità Evitatori (iper- ) Insensibili (ipo- ) Ricercatori 38
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Attività: Com è la sensorialità? 43
Potenzialità e limiti 44
7. Altre difwicoltà 45
Altre difwicoltà Ansia Controllo delle proprie emozioni Pianificazione del proprio comportamento (funzione esecumva) AUenzione 46
In sintesi Indicatori- chiave dell autismo Insolito comportamento sociale Difficoltà nella comunicazione e nel linguaggio Resistenza ai cambiamenm Difficoltà a relazionarsi ad adulm e compagni Fissazione evidente su akvità parmcolari e/o specifici interessi AUenzione fluuuante tra una varietà di akvità e azioni Sensorialità ampica Ma SONO, PRIMA DI TUTTO, DEI RAGAZZI! 47
GRAZIE PER L ATTENZIONE!!! DoU.ssa PAOLA MOLTENI CeDisMa Centro Studi e Ricerche sulla Disabilità e Marginalità Università CaUolica del Sacro Cuore di Milano paola.molteni@unicau.it www.linkedin.com/in/paolamolteni 48