COOPERATIVE LEARNING (per contattarmi:

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "COOPERATIVE LEARNING (per contattarmi: ritafabiani@libero.it)"

Transcript

1 COOPERATIVE LEARNING (per contattarmi: Il Cooperative Learning è un vasto movimento educativo che, pur partendo da prospettive teoriche diverse, applica tecniche di cooperazione all interno della classe. Una classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di studenti, relativamente permanente; i gruppi sono composti in modo eterogeneo, e i membri sono uniti per portare a termine un attività e generare una serie di prodotti che richiedano responsabilità individuale, nell acquisizione delle competenze (sociali e/o cognitive) utili al raggiungimento dello scopo comune. L apprendimento cooperativo si innesta sulla normale programmazione della classe apportando notevoli benefici alla qualità e alla stabilità dell apprendimento, favorisce inoltre l acquisizione di importanti abilità sociali, essenziali nel lavoro di squadra e nei rapporti interpersonali di ogni giorno. Le caratteristiche fondamentali del C.L. sono: - INTERDIPENDENZA POSITIVA, cioè la percezione di essere vincolati agli altri in modo tale da non poter avere successo se anche loro non l hanno. Può essere raggiunta attraverso il perseguimento di obiettivi comuni (interdipendenza di obiettivo), la suddivisione del lavoro (interdipendenza di compito), la condivisione di risorse, materiale o informazioni (interdipendenza di risorse), l assegnazione di ruoli sociali e di compito (interdipendenza di ruolo o di compito), valutazione individuale e di gruppo (interdipendenza di valutazione).. - RESPONSABILITA INDIVIDUALE E DI GRUPPO, i componenti sentono di avere una responsabilità personale nei confronti degli altri e verso il raggiungimento dello scopo comune. Il gruppo è responsabile per ogni individuo. Attraverso la suddivisione equa dei compiti e l assegnazione dei ruoli, ogni individuo si attiva responsabilmente per apportare il suo fattivo contributo al gruppo, mettendo in atto tutte le risorse di cui dispone, anche quelle di cui non era consapevole. - INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA, è costituita dal clima di incoraggiamento e di collaborazione che si crea all interno del gruppo, promuove atteggiamenti prosociali, conoscenza reciproca, abbassamento dell ansia e benessere mentale. Viene favorita dalla strutturazione dell attività che permette la partecipazione equa degli alunni e dall atteggiamento gratificante dell insegnante che aiuta gli studenti ad incoraggiarsi e a valorizzarsi a vicenda.

2 - INSEGNAMENTO DIRETTO DELLE ABILITA SOCIALI, non basta mettere insieme un gruppo perché esso funzioni, è necessario insegnare direttamente le abilità sociali indispensabili per un buon lavoro di squadra. Attraverso giochi, role-play, simulazioni viene suscitata la motivazione ad agire correttamente, nel rispetto delle abilità sociali prese in esame e declinate sulla Carta a T (tipo di cartellone costruito con gli alunni dove vengono descritti i comportamenti verbali e non verbali, osservabili, misurabili, in positivo, relativi all abilità sociale presa in esame). Gli alunni, lavorando per raggiungere gli obiettivi previsti dalla programmazione didattica, sperimenteranno la necessità di rispettare le regole condivise, vivendo situazioni di gruppo che richiedano l uso delle abilità sociali prese in esame. L insegnante funge da modello e se necessario interrompe il lavoro della classe per attirare l attenzione sui comportamenti corretti di un gruppo o di un alunno (attenzione positiva). - REVISIONE E VALUTAZIONE, il gruppo deve costantemente riflettere e controllare il proprio comportamento, per migliorarsi. Questo può avvenire durante il lavoro (monitoraggio) o alla fine ( revisione ) e può essere a carico degli studenti o dell insegnante o di entrambe le componenti, utilizzando conversazioni, questionari La valutazione può essere di gruppo, relativa al lavoro comune e/o individuale, riferita quindi all apporto del singolo. E da evitare l utilizzo della sola seconda modalità perché gli studenti potrebbero non partecipare in modo corretto al lavoro di squadra, dato che verrebbe valutato solo il loro sforzo personale. Un buon sistema per favorire l aiuto reciproco è la valutazione ponderata, cioè il risultato finale della performance di ciascuno sarà costituito dalla fusione del punteggio di gruppo, o parte di esso, con il punteggio personale. Più semplicemente, l insegnante dichiara i criteri che intende adottare per l elaborato in questione e assegna una valutazione al lavoro di gruppo. Si possono inoltre assegnare punteggi, all uso delle abilità sociali. Lavorare in apprendimento cooperativo richiede agli insegnanti un nuovo modo di pensare la classe, se stessi e quindi l azione didattica. Indubbiamente i risultati raggiunti dagli alunni, in tutte le dimensioni della personalità, e la maggiore coesione che nasce tra i docenti stessi, premiano le energie profuse, donano entusiasmo e voglia di provare ancora.

3 DEFINIZIONE DI APPRENDIMENTOCOOPERATIVO Una classe cooperativa è un insieme di piccoli gruppi di studenti, relativamentepermanenteecompostoinmodoeterogeneo,unitoperportare atermineun attivitàeprodurreunaseriediprogettioprodotti,cherichiedano una responsabilità individuale, nell acquisizione di competenze utili al raggiungimentodelloscopo. IMPORTANTE Le attività in apprendimento cooperativo possono essere condotte in qualsiasi ordine e grado di scuola e si innestano sulla normale programmazione della classe.

4 LA FORMAZIONE DEI GRUPPI Composizione Il Cooperative Learning predilige piccoli gruppi, composti al massimo di quattro elementi. -I gruppi devono essere eterogenei al loro interno per sesso, etnia, abilità sociali e cognitive. -I gruppi devono essere tra loro omogenei. Durata Gruppi informali: pochi minuti, una lezione Gruppi formali: alcune settimane Gruppi di base: un intero anno scolastico Principio guida: gli alunni appartenenti ad un gruppo, dovrebbero restare insieme fino al raggiungimento di un obiettivo. Scelta per la formazione Dell insegnante dopo osservazioni, test sociometrico e verifiche Per interesse Spontanea Casuale

5 Test sociometrico L insegnante chiede ad ogni alunno di scrivere, in forma privata, il nome di tre compagni con i quali vorrebbe lavorare in gruppo, dando motivazione della scelta. In seguito tabulerà i dati in forma libera o inserendoli in tabella a doppia entrata. Nella Scuola dell Infanzia, l insegnante scriverà al posto degli alunni. Sociogramma dopo test s ociometrico (tabulazione) Chièscelto Chisceglie Luca Elisa Serena Antonio Giacomo Maria Luca x Elisa x x x Serena Antonio x x x x x Giacomo x x Maria x x x x Sociogramma dopo test sociometrico (semplice raccolta dei dati) Luca x (isolato) Elisa xxx Serena (esclusa) Antonio xxxxx (stella) Giacomo xx Maria xxxx

6 I CINQUE PRINCIPI DELL APPRENDIMENTO COOPERATIVO LEARNING TOGETHER (JOHNSON) interdipendenza positiva responsabilità individuale interazione promozionale insegnamento diretto delle abilità sociali revisione e valutazione Approccio Strutturale/Stuctural Approach (S. Kagan) Interdipendenza positiva Responsabilità individuale Interazione simultanea Partecipazione equa Interazione simultanea E il livello di partecipazione più alto possibile: se in un gruppo di 20 elementi uno solo parla, il livello di interazione in una data unità di tempo, per es. un minuto, è minimo. Se però formiamo 5 gruppi, ognuno di 4 membri, nella medesima unità di tempo sarebbero almeno in 5 a parlare, se la classe fosse divisa in coppie, i parlanti sarebbero addirittura dieci.

7 Partecipazione equa E il pari livello di partecipazione. Nel predisporre le attività di gruppo, spesso non si considera il modo in cui il lavoro e la partecipazione concreta sono distribuiti, quindi c è la possibilità che qualcuno lavori per tutti e altri approfittino del lavoro altrui (social loafing). Kagan predispone strutture adatte preconfezionate e titolate, tali da garantire interdipendenza positiva, responsabilità individuale, interazione simultanea e partecipazione equa. Interdipendenza positiva Di scopo o obiettivo L obiettivo da raggiungere Di compito L attività viene suddivisa in tante parti quanti sono i membri del gruppo, a turno variante ad ogni lezione. Ognuno la svolgerà individualmente. Al termine vengono rielaborati i lavori individuali per costruire il prodotto di gruppo. Di ruolo Gestione del gruppo, apprendimento A turno variante ad ogni lezione. Di informazioni, risorse e materiale Ogni elemento possiede capacità diverse, parti di materiale diverse Di identità Nome del gruppo, logo, motto Di sequenza Le varie parti del lavoro possono essere svolte in contemporanea o una dopo l altra. Di contesto o ambiente Il luogo in cui il gruppo si ritrova. Di valutazione Al lavoro di gruppo viene assegnata una valutazione Di celebrazione Gli studenti possono scegliere modalità proprie per festeggiare i buoni risultati, tipo Batti cinque

8 Interazione promozionale faccia a faccia E il clima di fiducia e collaborazione che si innesta all interno del gruppo, in attività di collaborazione, conoscenza e aiuto reciproci. Gli studenti interagiscono tra loro per trovare soluzioni, pervenire a scelte comuni nel rispetto delle regole condivise. Responsabilità individuale e di gruppo I componenti diventano responsabili nei confronti degli altri e verso il raggiungimento dello scopo comune. Il gruppo è responsabile per ogni individuo. Ogni componente si attiva per apportare il suo fattivo contributo al gruppo, mettendo in atto tutte le risorse di cui dispone. Attraverso la suddivisione dei compiti e l attribuzione dei ruoli (partecipazione equa) gli studenti scoprono di possedere abilità insospettate.

9 Competenze sociali necessarie al lavoro di squadra Collaborazione/Empatia Ascolto attivo/comunicazione Gestione delle emozioni Strategie e strumenti per attivare le abilità sociali Percorsi preliminari alle attività didattiche Carta a T Attribuzione dei ruoli Revisione Tabella di osservazione strutturata e non Attenzione positiva Metodo 3 (problem solving)

10 Attribuzione dei ruoli I ruoli sono funzioni che favoriscono la gestione e il funzionamento del gruppo, promuovono stimolo e approfondimento nell apprendimento.ogni funzione viene assegnata, a rotazione, ad un membro e diventa il suo ruolo.sono utili al raggiungimento di abilità sociali, necessarie al lavoro di squadra. DALLA SEQUENZA PROGRESSIVA DI ASSEGNAZIONE DEI RUOLI NEL GRUPPO (JOHNSON) 1 GESTIONE Rivolgersi ai compagni con educazione Incoraggiare la partecipazione di tutti Rispettare i turni di parola Rispettare i tempi 2 FUNZIONAMENTO Dare informazioni e spiegazioni Fornire sostegno Guidare il lavoro del gruppo Stimolare il gruppo Organizzare il materiale 3 APPRENDIMENTO

11 Ricapitolare ad alta voce Verificare la comprensione Verificare la correttezza del lavoro o l adesione alle consegne Cercare metodi efficaci per ricordare 4 STIMOLO Chiedere motivazioni Sviluppare le risposte dei compagni Sintetizzare Valutare opzioni (ipotesi) ASSEGNAZIONE DEI RUOLI AD OGNI ALUNNO VIENE CONSEGNATO UN CARTELLINO SU CUI E SCRITTO IL NOME DEL RUOLO E LE COMPETENZE RELATIVE GUARDIANO DEI TURNI Si assicura che tutti svolgano il compito assegnato secondo i turni prestabiliti Altri esempi GUIDA: supervisiona il lavoro di gruppo, fornisce suggerimenti. CORRETTORE: corregge gli errori o aggiunge informazioni. SINTETIZZATORE : riassume le idee e il ragionamento del gruppo per giungere a decisioni condivise. TIMER: controlla il tempo. SEGRETARIO: redige un verbale per le decisioni del gruppo. ORGANIZZATORE: procura i materiali e li distribuisce. Funge da ponte tra i gruppi o verso l insegnante.

12 INTERVISTATORE: pone domande finali di verifica. ESEMPIO DI CARTA A T T CHART RISPETTARE IL TURNO DI PAROLA Cosa vedo Alzo la mano per chiedere la parola Aspetto con pazienza il permesso dell incaricato. Rimango al mio posto. Tengo la bocca chiusa. Ascolto chi sta parlando. Lascio il materiale al suo posto quando qualcuno parla. Cosa sento Sto in silenzio quando un compagno parla. Sento una sola voce. Sento il rumore del neon. Uso la voce solo per esprimere le mie opinioni. Quando ottengo il permesso, parlo a voce bassa. Ora parla tu, poi parlo io

13 La revisione (1) Monitoring Osservazioni durante il lavoro 1) Scegliere le competenze (obiettivi cooperativi) da osservare 2) Predisporre una scheda di osservazione strutturata, semi-strutturata o non strutturata. Scheda semi- strutturata Nome alunno/gruppo Abilità sociale osservata Desunta dalla Carta a T (collaborazione, ascolto, postura può essere diversa da gruppo a gruppo osservazioni Abilità sociale osservata Desunta dalla Carta a T (collaborazione, ascolto, postura può essere diversa da gruppo a gruppo Nome alunno/gruppo osservazioni Scheda strutturata

14 Abilità sociale stabilita Desunta dalla Carta a T (Parla a voce bassa) Abilità sociale stabilita Desunta dalla Carta a T (Sta composto) Nome alunno + _ Nome alunno Legenda: + sempre - a volte 0 mai La revisione (2) Processing Debriefing Riflessione dopo il lavoro svolto Studi dimostrano che la revisione metacognitiva migliora il risultato individuale e di gruppo perché favorisce: - Comprensione riguardo al modo di comportarsi - Aumento della frequenza dei comportamenti efficaci Come Conversazione su ciò che è accaduto durante il lavoro (tramite domande dell insegnante): assemblea individualmente (orale o scritta) in gruppo (orale o scritta) Scheda personale Revisione scritta Sono stato attento sempre a volte mai Mi sono prestato ad aiutare sempre a volte mai Ho chiesto aiuto sempre a volte mai

15 Questionario scritto/orale Ti è piaciuto il lavoro di oggi? Perché? Come ti sei sentito? Che cosa hai apprezzato del lavorare in gruppo? Come sono state prese le decisioni? Come sono stati svolti i ruoli assegnati? In cosa stai migliorando? Cosa fai per fare funzionare il gruppo? Qual è l obiettivo di miglioramento? In cosa il tuo gruppo sta migliorando? La valut azione (1) Cosa valutare Risultato cognitivo - didattico individuale/di gruppo Competenze sociali individuali/di gruppo Strumenti Valutazione degli elaborati secondo criteri dichiarati agli alunni Osservazioni strutturate o libere Revisioni metacognitive Autovalutazione Eterovalutazione Come valutare Individuale

16 Valutazione individuale per la parte elaborata individualmente (rischio individualismo) Valutazione individuale per il buon uso delle competenze sociali (rischio individualismo) Di gruppo (consigliata) Attribuzione di un punteggio globale per l elaborato di gruppo Attribuzione di un punteggio o di un bonus per le competenze sociali FATTORI RESPONSABILI DELL EFFICIENZA NELL APPRENDIMENTO Senso di competenza (autostima) Motivazione allo studio Tipo di attribuzione Stabilità affettiva e relazionale Stili di insegnamento (consapevoli) Conoscenze possedute Stile/strategie di apprendimento Efficienza intellettiva Attività di studio Controllo ansia e timidezza risultati scolastici BENEFICI DELL APPRENDIMENTO COOPERATIVO MOTIVAZIONE Autostima Persistenza Luogo di controllo Curiosità Motivazione intrinseca CONDOTTE PROSOCIALI Conoscenza reciproca Aiuto

17 Condivisione/comunicazione Rapporto empatico AREA COGNITIVA Acquisizioni stabili Padronanza Metacognizione COMPORTAMENTO Autocontrollo Supplenza Catexi positiva Inducibilità IMPEGNO E SFORZO VERSO UN OBIETTI VO COMUNE RELAZIONI POSITIVE SALUTE MENTALE Lo sviluppo della persona può prescindere dalla relazione con l altro? L Apprendimento Cooperativo, affiancato alla lezione frontale, è un valido strumento per la crescita positiva degli alunni, in ogni dimensione della personalità. Il gruppo è al servizio della persona.

18 Il Cooperative Learning, ins. Fabiani Rita Università di Urbino, Scienze della Formazione, 26 ottobre 2011 Per contattarmi LAVORO A COPPIE Contenuto: quadrato contenente figure geometriche Obiettivo cognitivo: discriminare figure e sfondo Obiettivi cooperativi: rispettare i turni di parola, collaborare. La coppia si assegni i seguenti ruoli: uno studente è il Timer (controlla il tempo), l altro è il Controllore dei turni (controlla che si parli uno alla volta) Prima fase: lavoro individuale Tempo: tre minuti Dopo aver idealmente diviso l immagine a metà, assegnatevi la parte da osservare, coprendo l altra con un foglio bianco e contate tutti i quadrati che riuscite a vedere. Seconda fase: lavoro a coppie

19 Tempo: 5 minuti Socializzate il risultato raggiunto individualmente e la strategia utilizzata. Poi, osservando la figura intera, contate insieme tutti i quadrati che riuscite a vedere. Totale quadrati trovati individualmente n Totale quadrati trovati in coppia n Soluzione: 37 quadrati Revisione (tempo: 20 minuti in totale) Rispondete individualmente alle seguenti domande 1) Quale strategia hai utilizzato per portare e termine il compito assegnato? 2) Quali elementi, secondo te, differenziano l Apprendimento Cooperativo dal classico lavoro di gruppo? 3) Quali vantaggi offre il lavoro cooperativo, rispetto a quello individuale?

20 Ora rispondete in coppia, rielaborando le revisioni individuali 1) Quale strategia avete utilizzato per portare e termine il compito assegnato? 2) Quali elementi, secondo voi, differenziano l Apprendimento Cooperativo dal classico lavoro di gruppo? 3) Quali vantaggi offre il lavoro cooperativo, rispetto a quello individuale? BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE 1)D. Johnson, R. Johnson, Apprendimento Cooperativo in classe, Erickson 2)Il Cooperative Learning. Strategie di sperimentazione, Edizioni Gruppo Abele. 3)M. Comoglio Educare insegnando. Apprendere e applicare il cooperative learning, LAS Roma 4) R. Fabiani e C. Passantino Risolvere i conflitti in classe, Erickson

Uno per tutti, tutti per uno.

Uno per tutti, tutti per uno. Uno per tutti, tutti per uno. Bologna, 09/02/2015 Dainese Roberto Educare attraverso il Cooperative Learning: stile attributivo e competenze metacognitive Chiara Trubini Marina Pinelli Psicologia - Università

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro)

La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) La lettura con la tecnica del jigsaw (gioco a incastro) Abdelkrim Boussetta Ispettorato Regionale - Rabat 1 Corso di formazione Accademia di Rabat, giovedi 21 ottobre 2010 Docente Studente Materia 2 Insegnamento

Dettagli

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta

Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Scuola dell infanzia di Loranzè Insegnante: Elisa Marta Titolo dell attività: OGGI FACCIAMO GLI ATTORI Esperienza di role-play (fase 1) Costruzione di una carta T (fase 2) SINTESI DELL ATTIVITA I bambini

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.

PROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita. PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono

Dettagli

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)

QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

Dettagli

PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO ( Cooperative Learning) UN CAMPER PER NOI

PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO ( Cooperative Learning) UN CAMPER PER NOI PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO ( Cooperative Learning) UN CAMPER PER NOI Gli interventi cooperativi sperimentati con un gruppo di 5 anni alla scuola dell infanzia di Arcè dall insegnante Lucangeli

Dettagli

Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Accoglienza CHI BEN COMINCIA... Anno scolastico 2010/2011 Osservazioni della Commissione L accoglienza è un percorso che ha come finalità: La formazione di un gruppo di lavoro (clima idoneo all apprendimento)

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI

CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI Progetto in rete I CARE CRESCERE LAVORANDO IN GRUPPI AUTENTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI CURNO GIOCHI LOGICI MATEMATICI REFERENTE: Ins. EPIFANI VINCENZA Tempi : II QUADRIMESTRE Classe

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

L Associazione Gessetti Colorati per l Apprendimento cooperativo a cura di Riccarda Viglino. M. Grazia Bergamo, Riccarda Viglino

L Associazione Gessetti Colorati per l Apprendimento cooperativo a cura di Riccarda Viglino. M. Grazia Bergamo, Riccarda Viglino Percorso sulle competenze sociali nella scuola primaria La comunicazione M. Grazia Bergamo, Riccarda Viglino Classi I Turno di parola, ascolto attivo Competenza: saper comunicare Obiettivi formativi: Ascoltare

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

La lettura strategica cooperativa

La lettura strategica cooperativa La lettura strategica cooperativa STRATEGIA 1. ANTEPRIMA si attua prima della lettura del testo. Fasi di lavoro: idea: pensa a ciò che sai già sull argomento previsione: cerca indizi nel titolo, nei sottotitoli,

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

PROTOCOLLO COOPERATIVE LEARNING

PROTOCOLLO COOPERATIVE LEARNING PROTOCOLLO COOPERATIVE LEARNING Il seguente protocollo rappresenta il piano di lavoro della ricerca-azione prevista dal Corso di formazione che ha come obiettivo l inclusione degli alunni nelle relazioni

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE T. CROCI Via Chopin N. 9-20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. n. 02/ 9181045 C.f. 97667170159 fax n. 02/ 99045055 e-mail

Dettagli

PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA

PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA CLASSI PRIME A/B ANNO SCOLASTICO 2014 2015 PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA Premessa Le attuali classi prime sono composte da 44 alunni, 35 dei quali provengono dalla scuola dell Infanzia del quartiere

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

CHI SEI TU? CHI SONO IO?

CHI SEI TU? CHI SONO IO? L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali

Dettagli

Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15

Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti. a. s. 2014/15 Questionario di gradimento rivolto a Genitori e Studenti a. s. 2014/15 Il questionario genitori è stato somministrato durante il secondo colloquio quadrimestrale. Pertanto il campione esaminato è costituito

Dettagli

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO.

MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. MI ASCOLTO, TI ASCOLTO... CI ASCOLTIAMO. Percorso di educazione all ascolto Classi seconde scuola primaria Rosmini Anno scolastico 2009/2010 La principale difficoltà riscontrata negli alunni dall'intero

Dettagli

Proposta di attività di potenziamento dell offerta didattica per la lingua straniera INGLESE (Classe di concorso A346)

Proposta di attività di potenziamento dell offerta didattica per la lingua straniera INGLESE (Classe di concorso A346) Proposta di attività di potenziamento dell offerta didattica per la lingua straniera INGLESE (Classe di concorso A346) Il presente documento intende sottoporre al Collegio Docenti una proposta per lo svolgimento

Dettagli

Dott.ssa Lorenza Fontana

Dott.ssa Lorenza Fontana Dott.ssa Lorenza Fontana Nonostante l aula fosse il posto più tranquillo della scuola, continuavo ad avere difficoltà ad ascoltare la maestra. Scivolavo in me stessa, mi dissolvevo e me ne andavo. Mi cambiarono

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA

PROGETTO ACCOGLIENZA PROGETTO ACCOGLIENZA Per accoglienza intendiamo un atteggiamento positivo verso soggetti in un contesto di relazioni e comunicazioni. L accoglienza di nuove persone è un momento fondamentale nella dinamica

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

PERCORSO DI FORMAZIONE SUI METODI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO. LABORATORIO PERMANENTE di FORMAZIONE E RICERCA

PERCORSO DI FORMAZIONE SUI METODI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO. LABORATORIO PERMANENTE di FORMAZIONE E RICERCA PERCORSO DI FORMAZIONE SUI METODI DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO LABORATORIO PERMANENTE di FORMAZIONE E RICERCA Dr. Andrea Bertucci Psicologo e Dottore di Ricerca in Scienze Cognitive E mail: andrea.bertucci@yahoo.com

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO

SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E

A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E A. S. 2014/2015 A U T O V A L U T A Z I O N E Con il DPR 28 marzo 2013, n. 80 è stato emanato il regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione. Le istituzioni

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003)

Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) Per la legge sulla privacy si fa riferimento al Documento Programmatico della sicurezza (protezione dei dati personali D.L.V.O. 196 del 30/06/2003) PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Scuola Dirigente Scolastico

Dettagli

Questionario insegnante

Questionario insegnante Questionario insegnante Anno Scolastico 2014/15 INVALSI Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione Via Borromini, 5 Villa Falconieri 00044 Frascati (Roma)

Dettagli

GRUPPO DEI PARI E APPRENDIMENTO COOPERATIVO COME STRATEGIA COMPENSATIVA PER I BES

GRUPPO DEI PARI E APPRENDIMENTO COOPERATIVO COME STRATEGIA COMPENSATIVA PER I BES GRUPPO DEI PARI E APPRENDIMENTO COOPERATIVO COME STRATEGIA COMPENSATIVA PER I BES Ciò che i bambini sanno fare insieme oggi, domani sapranno farlo da soli ( Lev VYGOTSKJJ) IX CONVEGNO DI RIMINI SULLA QUALITA

Dettagli

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE

ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con

Dettagli

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi

1 Circolo Didattico di Sondrio - Commissione per l handicap Progetto A piccoli passi QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE SULLA QUALITÁ DELL INTEGRAZIONE SCOLASTICA Questo questionario è rivolto a tutte le insegnanti della scuola e vuole essere un occasione di riflessione sulle variabili di

Dettagli

A) Pensi alla Sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e indirizzi di studio. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?

A) Pensi alla Sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e indirizzi di studio. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni? Questionario insegnante A) Pensi alla Sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e indirizzi di studio. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni? Indichi una risposta per ogni riga.

Dettagli

La legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti:

La legge 169/2008 con gli articoli 2 e 3 ha introdotto alcuni importanti cambiamenti entrati in vigore già nel passato anno scolastico e riguardanti: Processo di valutazione degli alunni: fasi e documenti progettati ed adottati dal Collegio dei Docenti della Direzione Didattica Mazzini alla luce del D.P.R. 122/2009. La legge 169/2008 con gli articoli

Dettagli

ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA

ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA ASSEMBLEA DI CLASSE COOPERATIVA Coinvolgere attivamente i genitori Come rendere effettiva la comunicazione scuola famiglia e non utilizzare un'interazione basata sull'estrazione di informazione? In altri

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto Valutazione e Miglioramento, un progetto dell INVALSI finanziato con il contributo dei fondi europei PON. Come sa, l obiettivo del progetto

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

SCUOLA DELLA RETE_ I CIRCOLO MONDOVI SCUOLA PRIMARIA BORGO FERRONE - CLASSI 2 A E 2 B

SCUOLA DELLA RETE_ I CIRCOLO MONDOVI SCUOLA PRIMARIA BORGO FERRONE - CLASSI 2 A E 2 B SCUOLA DELLA RETE_ I CIRCOLO MONDOVI SCUOLA PRIMARIA BORGO FERRONE - CLASSI 2 A E 2 B Scheda di verifica in itinere degli interventi all interno del Progetto Da piccoli a grandi cittadini italiani ed europei

Dettagli

DALLA TESTA AI PIEDI

DALLA TESTA AI PIEDI PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento

Dettagli

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento

L autoregolazione. Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento. Azioni orientative in aula dell apprendimento MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA L autoregolazione Azioni orientative in aula dell apprendimento Patrizia Neerman UST Verona Sezione Orientamento IL QUADRO DI RIFERIMENTO La nostra

Dettagli

Riepilogo questionario DOCENTI

Riepilogo questionario DOCENTI Riepilogo questionario DOCENTI (51 risposte su 77 docenti) Competenze chiave e di cittadinanza 1. Nella sua/e classe/i si valutano le competenze di cittadinanza degli studenti (es. il rispetto delle regole,

Dettagli

PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE

PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE PROGETTO PER L EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE Titolo: IO, CITTADINO Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ribadito,in occasione del 60 anniversario della Costituzione,l

Dettagli

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO (Cooperative Learning) INSIEME PER

PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO (Cooperative Learning) INSIEME PER PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO COOPERATIVO (Cooperative Learning) INSIEME PER Gli interventi cooperativi sperimentati con un gruppo di 3 anni alla scuola dell infanzia di Arcè dall insegnante Lucangeli

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata Perché la scuola si è occupata di tecnologie digitali Esperienza di didattica

Dettagli

Questionario di fine modulo Accoglienza

Questionario di fine modulo Accoglienza Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

RE.TE.CO.LE. Rete, TEcnologie, COoperative LEarning PREMESSA

RE.TE.CO.LE. Rete, TEcnologie, COoperative LEarning PREMESSA RE.TE.CO.LE Rete, TEcnologie, COoperative LEarning PREMESSA La scelta di introdurre nella scuola attività di cooperative learning in un contesto tecnologico, è motivata da considerazioni di diversa natura.

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA DI REGOLE

UNITÀ DI APPRENDIMENTO A SCUOLA DI REGOLE ISTITUTO COMPRENSIVO PIETRO VANNUCCI SCUOLA DELL INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 06062 Città della Pieve (PG) Via Marconi, 18 Tel. 0578/298018 Fax 0578/2987 E-mail: pgic82100x@istruzione.it

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

ATTIVITA DI LABORATORIO DEL 21 MARZO 2012

ATTIVITA DI LABORATORIO DEL 21 MARZO 2012 ATTIVITA DI LABORATORIO DEL 21 MARZO 2012 1. Conclusione intervento relativo a metacognizione e autoregolazione dell attività cognitiva: esemplificazione di materiale relativo a matematica, lingua italiana,

Dettagli

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni.

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni. COMPITO AUTENTICO : IO IMPARO...CHE ME LA CAVO Orientamento nel proprio quartiere in bicicletta o motorino CLASSE TERZA MEDIA tutte le sezioni INSEGNANTI :di SCIENZE MOTORIE, EDUCAZIONE CIVICA, TECNOLOGIA.

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE

CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE DIRETTORE DEL CORSO Dirigente Scolastico Dr.ssa Daniela Oliviero ENTE FORMATORE Istituto Benalba

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE UTENTE

QUESTIONARIO SODDISFAZIONE UTENTE QUESTIONARIO SODDISFAZIONE UTENTE DOCENTI LICEO Hanno risposto 16 docenti 1. In questa scuola, docenti e personale ATA collaborano positivamente 2. In questa scuola il dirigente scolastico contribuisce

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. SIMONETTA

Dettagli

SCHEDA DI PROGETTAZIONE. Premessa

SCHEDA DI PROGETTAZIONE. Premessa SCHEDA DI PROGETTAZIONE Premessa Le attività sono progettate al fine di favorire e permettere ai bambini l'uso della lettura per ricavare informazioni da testi scritti, ascoltati e messaggi iconici testi

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Istituto Comprensivo di Roncoferraro. Scuola Primaria Bambini del Mondo Villimpenta Progetto Accoglienza: La storia di Elmer, l elefantino variopinto

Istituto Comprensivo di Roncoferraro. Scuola Primaria Bambini del Mondo Villimpenta Progetto Accoglienza: La storia di Elmer, l elefantino variopinto Istituto Comprensivo di Roncoferraro Scuola Primaria Bambini del Mondo Villimpenta Progetto Accoglienza: La storia di Elmer, l elefantino variopinto Classi 2^A e 2^B Anno Scolastico 2009-2010 Premessa

Dettagli

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15

SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 SCUOLA INFANZIA-PRIMARIA PRAIA-AIETA-SAN NICOLA ARCELLA ANNO 2014/15 PREMESSA I primi giorni di scuola segnano per i bambini e le famiglie l inizio di un tempo nuovo : un tempo carico di aspettative ma

Dettagli

Il progetto di vita: la funzione del docente

Il progetto di vita: la funzione del docente L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo

Dettagli

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011

PLIDA PARLARE. Livello. Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana. giugno 2011 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CITTADINANZA E COSTITUZIONE IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SAPERI METODOLOGIE

Dettagli

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f.

Egregio Dirigente, INVALSI Villa Falconieri - Via Borromini, 5-00044 Frascati RM tel. 06 941851 - fax 06 94185215 www.invalsi.it - c.f. Egregio Dirigente, Le scrivo per informarla che sono state avviate le procedure per la realizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l anno scolastico 2009/10 nell ambito del Servizio

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 ! Istituto d Istruzione Superiore G. Veronese Chioggia (Ve) PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Anno Scolastico 2015/2016 Classe 1 B Indirizzo: Scienze Umane Coordinatrice: Agatea Valeria SITUAZIONE INIZIALE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione

Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Allegato 1: Modalità operativa un percorso didattico in 4 incontri con relativa scheda di rilevazione Premessa Il video didattico Noi due del sud offre una istantanea sul bullismo nella scuola media inferiore,

Dettagli

SCHEDE OPERATIVE PER DOCENTI DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE

SCHEDE OPERATIVE PER DOCENTI DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE SCHEDE OPERATIVE PER DOCENTI DELLA SCUOLA MEDIA SUPERIORE Giovanna De Donato - Nunzio Scibilia Presentazione PERCHÉ QUESTE SCHEDE Nel progettare e realizzare le schede contenute in questo opuscolo, direttrice

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. ANTONELLA

Dettagli

I Circolo Didattico G.Oberdan. Anno scolastico :2011 / 2012. Funzione strumentale : Scamarcio Monica

I Circolo Didattico G.Oberdan. Anno scolastico :2011 / 2012. Funzione strumentale : Scamarcio Monica I Circolo Didattico G.Oberdan Anno scolastico :2011 / 2012 Funzione strumentale : Scamarcio Monica PREMESSA Il passaggio degli alunni della scuola dell infanzia alla scuola primaria è un passaggio importante

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli