Attività motoria: metodologia e storia dell'educazione fisica e dello sport Modulo 1

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Attività motoria: metodologia e storia dell'educazione fisica e dello sport Modulo 1"

Transcript

1 Attività motoria: metodologia e storia dell'educazione fisica e dello sport Modulo 1, PhD Funzioni del Movimento Miglioramento, mantenimento, conservazione della funzionalità dell organismo Sviluppo capacità intellettive Sviluppo delle cap. di comunicazione e di interazione Miglioramento delle cap. motorie, delle abilità e della cap. di prestazione 1

2 Ogni movimento può essere eseguito con minore o maggiore forza,in modo rapido o lento, per molto o poco tempo, può impegnare l apparato locomotore e il SNC in diverso modo. La diversa possibilità di espressione dei gesti e dei movimenti che eseguiamo dipendono dalle capacità motorie possedute da ognuno di noi. FATTORI DELLA PRESTAZIONE MOTORIA SISTEMA SENSOMOTORIO SCHEMI MOTORI DI BASE CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA CONDIZIONALI ABILITA MOTORIE PERFORMANCE 2

3 SISTEMA SENSO MOTORIO CAPACITA SENSO PERCETTIVE insieme degli aspetti sensoriali, percettivi e neurologici finalizzati in ambito motorio SENSAZIONE È l aspetto relativo al rapporto sensoriale tra soggetto e mondo esterno Costituisce il momento biologico che trova sede negli analizzatori PERCEZIONE È l aspetto relativo alla presa di coscienza psichica da parte del soggetto Costituisce il momento intellettivo che trova sede nelle aree associative dell encefalo SCHEMA CORPOREO e MOTORIO I RECETTORI SENSORIALI La coordinazione motoria è determinata anche dalla capacità del Sistema Nervoso di integrare, elaborare e tradurre le informazioni, provenienti dall esterno (esterocettori: analizzatori o organi di senso) e dall interno (enterocettori: organi interni o propriocettori: tendini, muscoli, articolazioni ) del nostro corpo ed inviarle ai settori muscolari per la creazione di un nuovo atto motorio. 3

4 ANALIZZATORI o organi informatori esterocettori Analizzatore visivo Analizzatori tattili (pressocettori, termocettori, nocicettori Analizzatore acustico A f f e enterocettori r e Analizzatori cinestetici Analizzatore vestibolare (equilibrio statico e dinamico) Analizzatori viscerali n z a Schema corporeo «lo schema corporeo o immagine del corpo come una intuizione globale o una conoscenza immediata che abbiamo del nostro corpo allo stato statico o in movimento, nel rapporto delle sue diverse parti tra loro e nei suoi rapporti con lo spazio circostante degli oggetti e delle persone» Le Boulch,

5 E la rappresentazione topografica e spaziale del corpo e permette l orientamento rispetto all ambiente (Bonnier, 1905) Schema corporeo Si struttura durante lo sviluppo grazie alle afferenze sensoriali (posturali, tattili e visive) comparate con le esperienze attuali. Si delinea attraverso un percorso che si protrae fino agli anni (Head, 1920) È inscritto nel funzionamento cerebrale e attiene alle funzioni neurofisiologiche (Schilder, 1935) L immagine corporea e la sua tripla origine FISICA PSICHICA SOCIALE connessa al corpo e alle sue funzioni (schema corporeo) connessa alle attitudini e alle variabili psicologiche connessa alle vicissitudini delle relazioni con altri 5

6 PROCESSO CIRCOLARE COMPLESSO Aspetti sensopercettivi Aspetti immaginativi 6

7 Schemi motori di base Sono le forme di coordinazione più semplici. Si tratta di spostamenti globali a corpo libero, senza adattamenti spazio-temporali specifici. E un automatismo grezzo. Le condizioni di esecuzione non sono ben definite e per questo si conserva una traccia relativa alla struttura generica del movimento (Es. Tutti sono capaci di lanciare la palla ma non tutti sono capaci di fare canestro) Compaiono spontaneamente nello sviluppo psicomotorio. A 4 anni circa il bambino con uno sviluppo psicomotorio normale li possiede tutti. Costituiscono le forme fondamentali del movimento e sono chiamate di base perché appaiono per prime nello sviluppo dell individuo (dai 2 ai 3 anni di vita) e diventano patrimonio originario dell adulto Origine degli schemi motori: i riflessi innati del bambino prensione: se al bambino viene premuto qualcosa sul palmo della mano questa viene chiusa saldamente. Permane fino al 3 /4 mese. Questo riflesso prepara quindi il bambino a sviluppare il gesto dell afferrare; marcia automatica: tenendo il bambino in verticale, con i piedi che sfiorano il pavimento, il neonato alza i piedi come per fare un passo. È presente fino al 4 mese ed è un precursore del cammino. Vi sono poi altri riflessi, più difficili da notare, la cui funzione non è stata ancora chiarita del tutto, quali: riflesso di Moro: se un adulto, per un attimo, non sostiene la testa al bambino, o produce un rumore forte, allora il neonato inarca la schiena, apre le braccia e le richiude come ad abbracciarsi. Scompare ai 6/7 mesi riflesso di Babinsky: se al bambino si sfiora il piede, andando dall alluce al tallone, allora dapprima estenderà le dita e poi le ritrarrà. Questo è il riflesso, fra quelli elencati, che scompare per ultimo, agli 8/12 mesi circa 7

8 Posture (statiche) Eretta, seduto, in ginocchio, decubito. ecc. UNITÀ BASICHE DEL MOVIMENTO Schemi motori statici o posturali Piegare, flettere, circondurre, ruotare, abdurre, addurre, slanciare, ecc. Schemi motori dinamici Camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare, rotolare, strisciare, calciare, ecc. Schemi motori dinamici LOCOMOTORI Strisciare Rotolare Gattonare Camminare Correre Saltare Arrampicarsi Scavalcare superare NON LOCOMOTORI Afferrare Lanciare Colpire Calciare Atterrare Locomotori: sono legati alla capacità di muoversi dinamicamente nell ambiente con tutto il corpo Non locomotori: riguardano i movimenti propulsivi e di definizione di traiettorie di oggetti 8

9 Camminare È il primo schema motorio che si esegue dopo aver conseguito il controllo della stazione eretta ed è LA BASE DI PARTENZA DELLE PRIME ESPERIENZE MOTORIE più complesse Attività: camminare liberamente tra oggetti camminare e, a un segnale, andare in una zona camminare seguendo un percorso camminare trasportando e\o scambiarsi oggetti seguire seguendo un compagno ripetendo i suoi gesti camminare accompagnando i passi con la battuta delle mani camminare spingendo o tirando un oggetto o un compagno camminare a gambe tese, flesse,..., o imitando animali camminare palleggiando una palla CORRERE È una differenziazione dello schema motorio del camminare ottenuto con l acquisizione del controllo motorio. Il correre comporta lo sviluppo dell attenzione, dell attivazione o inibizione del movimento in relazione agli stimoli. Attività: tutte quelle del camminare e correre variando la velocità correre a ginocchia alte, all indietro, lateralmente correre a tempo di musica correre a staffetta correre liberandosi di un avversario (smarcarsi) alternare la corsa al cammino correre mantenendo le distanze da uno o più compagni 9

10 SALTARE Presuppone un livello di coordinazione dinamica e di controllo. Il saltare presenta varie difficoltà a seconda dell età dell allievo e dalla coordinazione fra arti superiori e inferiori. La combinazione correre-saltare è proponibile dopo i 9 Anni Attività: saltare su due piedi, su un piede, alternando i piedi saltare velocemente o lentamente saltare una corda saltare un ostacolo saltare verso l alto, verso il basso, lateralmente saltare dopo alcuni passi, dopo una breve corsa, saltare da fermo saltare con un oggetto saltare per afferrare un oggetto, per passare o ricevere un oggetto AFFERRARE, LANCIARE, CALCIARE Sin dai primi mesi di vita il bambino esercita questi schemi, che si sviluppano con l incremento dei processi coordinativi generali. Attività: lanciare palle e palloni diversi con una o due mani in forma libera o verso obiettivi lanciare per fare canestro lanciare ed afferrare un palla o un oggetto con un compagno lanciare ed afferrare un palla o un oggetto con un compagno camminando passarsi una palla effettuando lanci con varie traiettorie giocare a bowling intercettare una palla che si passano due compagni ricevere una palla dopo essersi liberato di un avversario lanciare una palla più in alto o più lontano possibile fintare lanci in una direzione ed effettuarli in un altra 10

11 ROTOLARE, STRISCIARE Schemi che si sviluppano precocemente nel bambino e costituiscono una prima forma di movimento. Il rotolare è legato ai processi vestibolari, tattili e cinestesici. Attività: strisciare in uno spazio con oggetti senza toccarli strisciare o rotolare sotto un ostacolo, le gambe di un compagno, rullare o dondolare sulla schiena strisciare su superfici diverse (materassone, erba, ) rotolare evitando palloni lanciati da compagni strisciare trasportando un oggetto intercettare una palla rotolando o strisciando strisciare sul ventre o sul dorso ARRAMPICARSI È lo schema che precede la conquista della stazione eretta. Può rappresentare un momento di coraggio per cui è molto importante incoraggiarlo e soprattutto tranquillizzarlo con un assistenza diretta dell insegnante Attività: arrampicarsi su un materassone, su una scala, sulla spalliera, arrampicarsi per recuperare un oggetto arrampicarsi per portare un oggetto arrampicarsi con dei compagni 11

12 Gli schemi motori maturano secondo un processo ben definito di stadi progressivi in cui ciascuno stadio include quello precedente. Es.: il LANCIARE evolve nei seguenti stadi di sviluppo afferrare/lasciare gettare lancio non lateralizzato lancio lateralizzato Le capacità motorie (biomotorie) Sono le disposizioni genetiche di ogni individuo a conseguire un determinato scopo. Per uno sviluppo completo delle stesse è necessario un rapporto con l ambiente che si esplichi tramite l attività (allenamento). Il carico fisico-motorio (allenamento) per essere significativo ai fini dello sviluppo delle capacità motorie deve superare i limiti di sollecitazione motoria normalmente forniti dai gesti della vita quotidiana. 12

13 Le capacità individuali influenzano il livello di abilità che il soggetto è in grado di realizzare. Abilità = capacità di realizzare una prestazione con la massima certezza, il minimo dispendio energetico ed il minimo tempo (Schmidt & Wisberg, 2000) Per ogni tipo di abilità c è motoria c è alla base un buon numero di capacità motorie specifiche ed indipendenti (Henry, 1968) Classificazione Nel 1968 Gundlach propose una classificazione delle capacità motorie che è stata largamente accettata in Europa. Le divise in due gruppi: - capacità coordinative - capacità condizionali 13

14 CAPACITÀ MOTORIE Capacità Condizionali (organco-muscolari) Capacità coordinative (percettivo-cinetiche ) forza resistenza velocità generali speciali Mobilità articolare o flessibilità Questa capacità presenta elementi comuni alle capacità condizionali e coordinative. Le capacità motorie Le capacità condizionali richiedono il coinvolgimento dei processi metabolici e di trasformazione dell energia e riguardano principalmente gli effettori della motricità Le capacita coordinative riguardano l organizzazione ed il controllo del gesto motorio. Il SNC è il principale responsabile. L espressione di ogni abilità prevede il coinvolgimento di entrambe le caratteristiche motorie. Esiste una condizione intrinseca di reciprocità nella realizzazione di qualsiasi atto motorio. 14

15 LE CAPACITÀ CONDIZIONALI La FORZA, cioè la sua capacità di vincere una resistenza esterna o di opporvisi con un impegno muscolare; La RESISTENZA, cioè la capacità di protrarre nel tempo un lavoro motorio senza che vi sia un significativo calo di rendimento; La VELOCITÀ (o rapidità), cioè la capacità di eseguire in tempo breve una sequenza o un gesto motorio. Determinano la prestazione fisica utilizzando le fonti energetiche e strutturali disponibili nell organismo LE CAPACITÀ CONDIZIONALI Forza Resistenza Resistenza alla velocità (Schnabel et al. 1998) Velocità 15

16 Componente Modo Metodo Sistema o struttura Resistenza cardio respiratoria Physical fitness Allenamento aerobico (cardiofitness) Camminare, correre, pedalare, remare, nuotare, ginnastica musicale, ecc. Apparato cardio respiratorio e vascolare Met. Aerobico Forza e resistenza muscolare locale Rinforzo osseo Esercizi con sovraccarichi Body Building, Muscolazione, Circuit Training, Power Lifting, Sollevamento Pesi, ecc. Apparato muscolotendineo legamentoso e ossa Apparato neuromuscolare SNC Metabolismo anaerobico lattacido e alattacido Composizione corporea Come resistenza e forza Come resistenza e forza Come resistenza e forza Flessibilità articolare Allungamento & Rilassamento Stretching analitico, globale, PNF, ecc. Apparato neuromuscolare SNC Equilibrio Allenamento propriocettivo e rilassamento (Modificato da Heyward & Gibson, 2014) Tai Chi, Yoga, Functional training. Apparato neuromuscolare SNC 16

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo. CLASSE I UdA:schema corporeo PERIODO:settembre-novembre OBIETTIVO FORMATIVO:sviluppare lo schema corporeo. ATTIVITA :attività e movimenti che permettono di percepire,sentire e conoscere il proprio corpo.

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1 ^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 CONOSCERE E RICONOSCERE LE VARIE PARTI DEL CORPO, LA LORO FUNZIONALITÀ E POTENZIALITÀ

Dettagli

Preparazione fisica 2 livello. Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo

Preparazione fisica 2 livello. Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo Preparazione fisica 2 livello Mezzi e metodi di allenamento in uno sport individuale a cura di Pasquale Piccardo Finalità della preparazione fisica Prevenire infortuni dovuti principalmente al sovraccarico

Dettagli

PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012

PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012 PSICOLOGIA DELLO SPORT 13/11/2012 La vittoria non dipende solo dalla prestanza fisica, ma anche da caratteristiche proprie dell atleta. 1925: Coleman Griffit istituisce il primo laboratorio di psicologia

Dettagli

PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE SUCCESSIVA AL RISVEGLIO

PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE SUCCESSIVA AL RISVEGLIO PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO RIABILITATIVO NELLA FASE SUCCESSIVA AL RISVEGLIO OBIETTIVI 1) Raggiungimento di una vita di relazione stabile 2) Presa di coscienza dei disturbi neurologici Variabilità

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

ISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza

Dettagli

Corso per tecnici dell attività giovanile. a cura di SERGIO GENOVESE

Corso per tecnici dell attività giovanile. a cura di SERGIO GENOVESE Corso per tecnici dell attività giovanile a cura di SERGIO GENOVESE - Dirigente Scolastico, Laurea Specialistica in Scienze Motorie, Diploma ISEF, preparatore atletico di squadre professionistiche e dilettantistiche

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015 ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO PROGRAMMA SVOLTO EDUCAZIONE FISICA Classe 5 B Amministrazione Finanze e Marketing Promozione di una maggior consapevolezza dell importanza di un corretto

Dettagli

BASI delle ATTIVITA MOTORIE

BASI delle ATTIVITA MOTORIE BASI delle ATTIVITA MOTORIE Maria Chiara Gallotta Stanza 59 1 piano palazzo IUSM Tel 06 36733211 mariachiara.gallotta@iusm.it Ricevimento Martedì 10:00-12:00 Le posture e gli schemi motori Posture Schemi

Dettagli

LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA

LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA LA TECNICA NEL MINI- TENNIS APPRENDIMENTO TECNICO RACCHETTA AZZURRA LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 2 LA TECNICA NEL MINI- TENNIS 3 APPRENDIMENTO TECNICO APPRENDIMENTO TECNICO UTILIZZANDO RACCHETTE ADATTE

Dettagli

TFA A029-A030 Laboratorio BES

TFA A029-A030 Laboratorio BES UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA COORDINAZIONE TFA A029-A030 Laboratorio BES AUTISMO Grave disturbo neurologico cronico dello sviluppo che compare prima dei 3 anni d'età; attualmente classificato nel DSM-V fra

Dettagli

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI COMMERCIALI

ISTITUTO PROFESSIONALE STATALE PER I SERVIZI COMMERCIALI PIANO di LAVORO di EDUCAZIONE FISICA Introduzione L Educazione Fisica è una delle materie obbligatorie presenti in tutti gli indirizzi di studio e si pone la finalità di agire con tutte le altre discipline

Dettagli

Prima di iniziare l allenamento si consiglia di effettuare un adeguato riscaldamento e di terminare con una adeguata fase di raffreddamento.

Prima di iniziare l allenamento si consiglia di effettuare un adeguato riscaldamento e di terminare con una adeguata fase di raffreddamento. FUNZIONALE COMPLETO Coinvolge diversi gruppi muscolari e diverse articolazioni enfatizzando o ripetendo i movimenti di ogni giorno per migliorare la forza, la stabilità e la coordinazione nella vita quotidiana.

Dettagli

I traumi nei lanci: come prevenirli

I traumi nei lanci: come prevenirli I traumi nei lanci: come prevenirli Maria Marello maria.marello@alice.it Lucca, 25 febbraio 2012 I TRAUMI NELLO SPORT Eventi improvvisi e violenti Squilibri muscolari conseguenti a gesti specifici dello

Dettagli

Il TALENTO nella PALLAVOLO

Il TALENTO nella PALLAVOLO Regionalday 2016 Il TALENTO nella PALLAVOLO La valutazione dello sviluppo antropometrico e motorio La valutazione della disponibilità al lavoro La valutazione sulla velocità dell apprendimento la disponibilità

Dettagli

Il Talento Vela. Metodologia dell allenamento giovanile: le capacità motorie. Alberto Di Mario SEMINARIO DI STUDI. E-mail: a.dimario@fastwebnet.

Il Talento Vela. Metodologia dell allenamento giovanile: le capacità motorie. Alberto Di Mario SEMINARIO DI STUDI. E-mail: a.dimario@fastwebnet. Il Talento Vela SEMINARIO DI STUDI Metodologia dell allenamento giovanile: le capacità motorie Alberto Di Mario E-mail: a.dimario@fastwebnet.it I giovani atleti sono protagonisti di uno sviluppo fisico

Dettagli

49.00 al mese LUN MAR MER GIO VEN

49.00 al mese LUN MAR MER GIO VEN CORPO LIBERO Un unico obiettivo: star bene con se stessi ed il proprio corpo, tutto grazie alla professionalità dei nostri istruttori, alle ampie sale climatizzate e alle attività adatte a tutte le età.

Dettagli

2 corso per preparatori fisici di pallavolo

2 corso per preparatori fisici di pallavolo 2 corso per preparatori fisici di pallavolo norcia 20/26-06-05 Titolo della relazione: Principi del lavoro di instabilità Relatore: Prof.Roberto Benis Il movimento è la prima strategia preventiva Esercizi

Dettagli

Settembre - Ottobre. Il Curricolo di Scienze Motorie. Classe prima. S.M.S. Piero Gobetti Rivoli

Settembre - Ottobre. Il Curricolo di Scienze Motorie. Classe prima. S.M.S. Piero Gobetti Rivoli Classe prima Settembre - Ottobre Norme fondamentali di prevenzione degli infortuni legati all attività fisica: Prevenzione infortuni Igiene personale Educazione stradale Visita delle strutture sportive

Dettagli

IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA

IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA IL CIRCUIT TRAINING PER IL PODISTA In questo periodo dell anno si cerca di potenziare la muscolatura e migliorare la forza muscolare, sia generale e sia specifica. In questo articolo analizzeremo il miglioramento

Dettagli

Principi dell allenamento dei giovani. Roberto Cerasaro

Principi dell allenamento dei giovani. Roberto Cerasaro Principi dell allenamento dei giovani di Roberto Cerasaro 1 Definizione di allenamento riferita a sport di Squadra L allenamento è un processo specializzato, su basi scientifiche, finalizzato allo sviluppo

Dettagli

Scuola dell Infanzia / Classe 1 Scuola Primaria Campo di esperienza educativa/educazione : Il corpo e il movimento / Educazione fisica

Scuola dell Infanzia / Classe 1 Scuola Primaria Campo di esperienza educativa/educazione : Il corpo e il movimento / Educazione fisica Scuola dell Infanzia / Classe 1 Scuola Primaria Campo di esperienza educativa/educazione : Il corpo e il movimento / Educazione fisica Traguardi per lo sviluppo della competenza (Indicazioni Nazionali

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA

TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA TITOLO DEL PROGETTO: EDUCAZIONE ALLA POSTURA TEMATICA: prevenzione e cura delle alterazioni morfo-funzionali dell eta evolutiva (scoliosi,dorso curvo, piede piatto etc.) ; ANALISI DEL CONTESTO PIANIFICAZIONE

Dettagli

SETTORE GIOVANILE DI BASE LA PIANIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI BASE:

SETTORE GIOVANILE DI BASE LA PIANIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI BASE: SETTORE GIOVANILE DI BASE LA PIANIFICAZIONE DELL ATTIVITA DI BASE: OBIETTIVI SPECIFICI PER CATEGORIA Per pianificare il lavoro della stagione risulta opportuno attenersi ad alcune indicazioni riguardanti

Dettagli

CORSI PROGRAMMA DATE

CORSI PROGRAMMA DATE PERSONAL TRAINER CORSI DATE STEP/AEROBIC BASIC Corso completo, strutturato in modo tale da fornire quelle conoscenze e quei strumenti necessari tali da dare all utente la preparazione necessaria per operare

Dettagli

LE CAPACITA CONDIZIONALI

LE CAPACITA CONDIZIONALI Scienze Motorie e Sportive Appunti lezioni 2010-2011 LE CAPACITA CONDIZIONALI Prof. Samuele Dalla Valle CAPACITA CONDIZIONALI Le CAPACITA CONDIZIONALI sono quelle capacità che necessitano di essere condizionate

Dettagli

La Quotidianità nella Sclerosi Multipla

La Quotidianità nella Sclerosi Multipla La Quotidianità nella Sclerosi Multipla Nozioni di Ginnastica del Pavimento Pelvico Strambino 4/10/2014 La Continenza La capacità di mingere in tempi e luoghi socialmente appropriati Avvertire lo stimolo

Dettagli

Sistema senso motorio. Schemi motori posturali. Abilità e Prestazioni motorie

Sistema senso motorio. Schemi motori posturali. Abilità e Prestazioni motorie SCHEMI MOTORI E POSTURALI TEORIA E METODOLOGIA MOVIMENTO UMANO Fattori della motricità Sistema senso motorio Schemi motori posturali Capacità coordinative Capacità condizionali Abilità e Prestazioni motorie

Dettagli

BASI delle ATTIVITA MOTORIE

BASI delle ATTIVITA MOTORIE BASI delle ATTIVITA MOTORIE Maria Chiara Gallotta Stanza 59 1 piano palazzo IUSM Tel 06 36733211 mariachiara.gallotta@iusm.it Ricevimento Martedì 10:00-12:00 Forme e classificazioni del movimento Movimento

Dettagli

SVILUPPO DEL CORPO: l esercizio fisico stimola la respirazione e la circolazione, quindi le cellule sono nutrite meglio, e le loro scorie sono più

SVILUPPO DEL CORPO: l esercizio fisico stimola la respirazione e la circolazione, quindi le cellule sono nutrite meglio, e le loro scorie sono più La motricità nello sviluppo e nel comportamento del bambino Tutti gli autori sono d accordo nel riconoscere che l esercizio fisico ha un importanza fondamentale per lo sviluppo del corpo, della mente e

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Scuola Primaria CLASSE 1^ (MONOENNIO) COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 CONOSCERE E RICONOSCERE LE VARIE PARTI DEL CORPO, LA LORO FUNZIONALITÀ E POTENZIALITÀ

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di laurea interfacoltà in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Definizione Si definisce capacità aerobica la capacità dell individuo

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE DELL ALLENAMENTO DEL VELOCISTA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE FASCE GIOVANILI

LA PROGRAMMAZIONE DELL ALLENAMENTO DEL VELOCISTA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE FASCE GIOVANILI LA PROGRAMMAZIONE DELL ALLENAMENTO DEL VELOCISTA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE FASCE GIOVANILI Firenze, 29 gennaio 2011 Prof. Presacane Andrea QUESTE BREVI NOTE SONO UNA PROPOSTA RIGUARDANTE I PERCORSI

Dettagli

Master di Fitness e Personal Training

Master di Fitness e Personal Training Scuola di Fitness delle Scienze Motorie Master di Fitness e Personal Training Programma del corso: Lezioni frontali (300 ore) Anatomia funzionale dell apparato locomotore e cinesiologia (30 ore) Fisiologia

Dettagli

NUOVE FRONTIERE NEL CALCIO

NUOVE FRONTIERE NEL CALCIO NUOVE FRONTIERE DELL ALLENAMENTO FISICO NEL CALCIO A.I.A.C. Prof. Adelio DIAMANTE VICENZA 07 maggio 2012 FIGC PARTITA come MODELLO di RIFERIMENTO Il RENDIMENTO del GIOCATORE da cosa è determinato? 1-Lettura

Dettagli

IL NUOTO IN CARTELLA. Progetto nuoto per la scuola per l Europa. Rif. Multisport Ilaria Pirelli tel. 0521257040 ilaria.pirelli@multisport-parma.

IL NUOTO IN CARTELLA. Progetto nuoto per la scuola per l Europa. Rif. Multisport Ilaria Pirelli tel. 0521257040 ilaria.pirelli@multisport-parma. IL NUOTO IN CARTELLA Progetto nuoto per la scuola per l Europa Divisione in gruppi: 1. Ambientamento Socializzazione; Rilassatezza; Educazione respiratoria. 2. Prime forme propulsive Sviluppo coordinazione;

Dettagli

CURRICULUM VERTICALE DI CORPO E MOVIMENTO nella SCUOLA DELL'INFANZIA

CURRICULUM VERTICALE DI CORPO E MOVIMENTO nella SCUOLA DELL'INFANZIA CURRICULUM VERTICALE DI CORPO E MOVIMENTO nella SCUOLA DELL'INFANZIA C. e M. 1 Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo, sa cosa

Dettagli

STRUTTURA DELL ALLENAMENTO DI UN ATLETA EVOLUTO E DI ALTO LIVELLO

STRUTTURA DELL ALLENAMENTO DI UN ATLETA EVOLUTO E DI ALTO LIVELLO Luciano Gigliotti STRUTTURA DELL ALLENAMENTO DI UN ATLETA EVOLUTO E DI ALTO LIVELLO ESPERIENZE CON BALDINI E GUIDA BERGAMO 21 GIUGNO 2003 ALLENAMENTO MARATONA CONCETTI FONDAMENTALI SPECIALITA ESTENSIVA

Dettagli

ALLEGATO B Bando di attivazione Corso di Perfezionamento in Tecnico specializzato in Fitness e Wellness A.A. 2011/2012

ALLEGATO B Bando di attivazione Corso di Perfezionamento in Tecnico specializzato in Fitness e Wellness A.A. 2011/2012 INDICAZIONI GENERALI ALLEGATO B Bando di attivazione Corso di Perfezionamento in Tecnico specializzato in Fitness e Wellness A.A. 2011/2012 Lo studente dovrà partecipare con successo a due fra i quattro

Dettagli

PAZIENTI CON PROBLEMI AL GINOCCHIO

PAZIENTI CON PROBLEMI AL GINOCCHIO H H H Settore di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

LAVORO CARDIOVASCOLARE

LAVORO CARDIOVASCOLARE di Roberto Colli LAVORO CARDIOVASCOLARE FREQUENZA CARDIACA Utilizzata nell allenamento cardiovascolare per misurare l intensità del lavoro, sotto forma di FCA. Metodi per il calcolo della FCA: FC Max =

Dettagli

Turtle, la tartaruga. L'attrezzo per il BOTwork

Turtle, la tartaruga. L'attrezzo per il BOTwork Turtle, la tartaruga. L'attrezzo per il BOTwork Carlo Dolzan e Francesca Vigneri Il Turtle è un attrezzo così versatile che può essere utilizzato anche in sala pesi. Specialmente per chi ama lo sport...

Dettagli

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO. Arbitri- stagione sportiva 2011/2012

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO. Arbitri- stagione sportiva 2011/2012 PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Arbitri- stagione sportiva 2011/2012 Tutto il periodo di allenamento previsto dal programma di pre - raduno, rappresenta una fase fondamentale per creare i presupposti

Dettagli

PROBLEMATICHE DI SPALLA NEL PALLAVOLISTA. La Prevenzione ed il trattamento

PROBLEMATICHE DI SPALLA NEL PALLAVOLISTA. La Prevenzione ed il trattamento PROBLEMATICHE DI SPALLA NEL PALLAVOLISTA La Prevenzione ed il trattamento Gli sport di lancio Baseball ( ruolo pitcher,piedi a terra lancio in presa orizzontale peso palla 150 grammi Pallavolo (ruolo schiacciatori,

Dettagli

IL MOVIMENTO. L attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice, tanto da poterlo compiere senza pensarci.

IL MOVIMENTO. L attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice, tanto da poterlo compiere senza pensarci. IL MOVIMENTO L attuazione di un atto motorio qualsiasi sembra, a volte, un movimento semplice, tanto da poterlo compiere senza pensarci. Se rifletti, ti rendi conto che, per eseguire tale movimento semplice,

Dettagli

FITNESS E WELLNESS GEROMOTRICITÀ

FITNESS E WELLNESS GEROMOTRICITÀ FITNESS E WELLNESS GEROMOTRICITÀ Dottoressa Loredana D Alessandro Primo semestre primo anno UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA KORE loredana.dale@gmail.com 1 GEROMOTRICITÀ Possibile presenza di deficit cognitivi,

Dettagli

1 - CARATTERISTICHE DEI MOVIMENTI PER I TRICIPITI Valutiamo alcuni dettagli tecnici degli esercizi per i tricipiti.

1 - CARATTERISTICHE DEI MOVIMENTI PER I TRICIPITI Valutiamo alcuni dettagli tecnici degli esercizi per i tricipiti. 3 a PARTE 1 - CARATTERISTICHE DEI MOVIMENTI PER I TRICIPITI Valutiamo alcuni dettagli tecnici degli esercizi per i tricipiti. a - Tipo di movimento Gli esercizi eseguiti per i muscoli tricipiti sono costituiti

Dettagli

NIKE RED&FUNCTION: nuovo programma di tonificazione muscolare basato sul concetto di allenamento funzionale a tempo di musica.

NIKE RED&FUNCTION: nuovo programma di tonificazione muscolare basato sul concetto di allenamento funzionale a tempo di musica. STUDIO ACTIVE IN TWO: È un corso dove ci si allena in coppia. Il corpo rappresenta il vero mezzo per raggiungere tutti gli obiettivi di funzionalità, forza e mobilità. Allenarsi insieme in un clima divertente

Dettagli

CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 ICTORRIMPIETRA CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2013/2014 A. IL CORPO E LE FUNZIONI SENSO-PERCETTIVE L alunno/a acquisisce consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013

PROGRAMMAZIONE PERSONALE DEL DOCENTE a. s. 2012/2013 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE LEON BATTISTA ALBERTI Via A. Pillon n. 4-35031 ABANO T. (PD) Tel. 049 812424 - Fax 049 810554 Distretto 45 - PD Ovest PDIS017007- Cod. fiscale 80016340285 sito web: http://www.lbalberti.it/

Dettagli

Programma Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali Prof. Domenico Di Molfetta

Programma Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali Prof. Domenico Di Molfetta UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FOGGIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE Programma Teoria, tecnica e didattica degli sport individuali Prof. Domenico

Dettagli

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili

Dettagli

METODOLOGIA DI ALLENAMENTO

METODOLOGIA DI ALLENAMENTO METODOLOGIA DI ALLENAMENTO EDIZIONE 2013 1 INDICE L ALLENAMENTO PAG. 3 LE BASI ANATOMO-FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO PAG. 4 I MECCANISMI ENERGETICI PAG. 9 I PROCESSI DI RECUPERO PAG. 11 L ALLENAMENTO SPORTIVO

Dettagli

TECNICHE DI SPOSTAMENTO A MURO: ALCUNE DIFFERENZE TRA SESSI E LIVELLO TECNICO

TECNICHE DI SPOSTAMENTO A MURO: ALCUNE DIFFERENZE TRA SESSI E LIVELLO TECNICO AVCA Annual Convention Dec. 12 15, 2007 Seminar Title: Blocking Footwork Techniques Used by Players of Different Gender and Level Speaker(s): Dr. Roberto Lobietti, PhD Lecturer at University of Bologna

Dettagli

Ritardo mentale e disabilità intellettiva. Gli interventi

Ritardo mentale e disabilità intellettiva. Gli interventi Ritardo mentale e disabilità intellettiva. Gli interventi Le implicazioni educative della diagnosi funzionale rispetto alle problematiche dello sviluppo psicomotorio Manerbio 23 novembre 2010 Psicomotricista

Dettagli

Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi. Prof Roberto Calcagno

Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi. Prof Roberto Calcagno Allenamento con sovraccarichi nella fascia post-giovanile, anche in presenza di paramorfismi Prof Roberto Calcagno Le fasi di crescita Quando possiamo iniziare un allenamento con sovraccarichi? Può l allenamento

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI 2 Anno LA PREPARAZIONE FISICA NEL BASKET

CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI 2 Anno LA PREPARAZIONE FISICA NEL BASKET CORSO DI FORMAZIONE ALLENATORI 2 Anno LA PREPARAZIONE FISICA NEL BASKET DIAGNOSTICA DELLA PRESTAZIONE COSA ALLENARE: modello funzionale del BASKET. COME ALLENARE: metodologia dell allenamento...tanto più

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Corso di Laurea in Scienze Motorie e dello Sport La formazione e lo sviluppo delle capacità e delle abilità motorie Prof. Maurizio Mondoni LE CAPACITA MOTORIE

Dettagli

INTRODUZIONE COME DISEGNARE LA FORMA PIÙ BELLA DEL CORPO E LIBERARE LA MENTE CON IL MOVIMENTO

INTRODUZIONE COME DISEGNARE LA FORMA PIÙ BELLA DEL CORPO E LIBERARE LA MENTE CON IL MOVIMENTO INTRODUZIONE COME DISEGNARE LA FORMA PIÙ BELLA DEL CORPO E LIBERARE LA MENTE CON IL MOVIMENTO L idea prende corpo dalla volontà di uscire dai soliti schemi motori per promuovere una varietà di esercizi

Dettagli

Organizza presso la sede del Circolo Inzani A MOLETOLO Via Luigi Anedda, 3/A, q.re MOLETOLO Parma 0521.773968 Fax: 0521.782042

Organizza presso la sede del Circolo Inzani A MOLETOLO Via Luigi Anedda, 3/A, q.re MOLETOLO Parma 0521.773968 Fax: 0521.782042 POLISPORTIVA INZANI SEZIONE GINNASTICA/DANZA Tel: 0521. 981654. Fax 0521. 1802264 cell. 349.3760823; 346.2295586; inzani.sport@libero.it Organizza presso la sede del Circolo Inzani A MOLETOLO Via Luigi

Dettagli

Implicazioni Propriocettive nella Riabilitazione

Implicazioni Propriocettive nella Riabilitazione Implicazioni Propriocettive nella Riabilitazione La Capsula Articolare Rigidità Vs Patolassità Roma 23 Febbraio 2008 M. Bertoni,, M.D. Sport Clinic Center Università di Firenze Propriocettiva 1 Hall of

Dettagli

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI IN EDILIZIA IL SOVRACCARICO DEGLI ARTI SUPERIORI Presupposti e situazione DISTURBI E PATOLOGIE SONO CAMBIATI: - 33 % mal di schiena - 28 % stress - 17 % arti superiori,

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE EDUCAZIONE FISICA Scuola primaria

CURRICOLO VERTICALE EDUCAZIONE FISICA Scuola primaria CURRICOLO VERTICALE EDUCAZIONE FISICA Scuola primaria Istituto Comprensivo Novellara NUCLEI TEMATICI CLASSE 1^ ABILITA CONOSCENZE METODOLOGIE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Il corpo e la sua

Dettagli

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI Ricercatore di Pedagogia Speciale Università degli Studi di Udine daniele.fedeli@uniud.it Gioco e riabilitazione Il gioco è motivante per

Dettagli

L EQUILIBRIO. Luciano Orano istruttore nazionale minibasket/istruttore c.a.s. Pataviumpetrarca Basket e centro minibasket Mira Dolo.

L EQUILIBRIO. Luciano Orano istruttore nazionale minibasket/istruttore c.a.s. Pataviumpetrarca Basket e centro minibasket Mira Dolo. L EQUILIBRIO Luciano Orano istruttore nazionale minibasket/istruttore c.a.s. Pataviumpetrarca Basket e centro minibasket Mira Dolo. introduzione: Nella metodologia dell insegnamento,si deve tener conto

Dettagli

Come si allenano i nostri atleti?

Come si allenano i nostri atleti? Come si allenano i nostri atleti? Esperienze con Carlo Raiteri nella categoria Allievi. di Roberto Belcari INTRODUZIONE L età della categoria allievi 16-17 anni, rappresenta uno dei momenti importanti

Dettagli

CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CURRICOLO DI COMPETENZE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Competenze in uscita per la classe prima Nuclei fondanti ^Percezione e conoscenza del corpo ^ Gioco Obiettivi specifici di apprendimento - Le varie

Dettagli

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi

AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi AUTISMO Un percorso di fede possibile A cura della do+.ssa Daniela Bertozzi Psicologa Assistente educa1vo-culturale Specializzanda in Psicoterapia cogni1va autismo L autismo è una sindrome cerebrale complessa

Dettagli

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO

TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO TEORIA E METODOLOGIA DELL ALLENAMENTO a cura del (Docente Nazionale e Preparatore Atletico Nazionale Italiana di Pallavolo Femminile) LA PRESTAZIONE SPORTIVA Una prestazione sportiva può essere definita

Dettagli

PREVENZIONE DEI TRAUMATISMI NELLA PRATICA DELL ATLETICA LEGGERA. Maria Marello marello.maria@gmail.com

PREVENZIONE DEI TRAUMATISMI NELLA PRATICA DELL ATLETICA LEGGERA. Maria Marello marello.maria@gmail.com PREVENZIONE DEI TRAUMATISMI NELLA PRATICA DELL ATLETICA LEGGERA Maria Marello marello.maria@gmail.com Cambiano (TO), 19 marzo 2016 I TRAUMI NELLO SPORT EVENTI IMPROVVISI E VIOLENTI SQUILIBRI MUSCOLARI

Dettagli

S.U.I.S.M. Torino Teoria, Tecnica e Didattica degli Sport individuali(atletica leggera) Paolo Moisè

S.U.I.S.M. Torino Teoria, Tecnica e Didattica degli Sport individuali(atletica leggera) Paolo Moisè I LANCI Koltai J. 1975 se osserviamo i bambini, potremo constatare che nei giochi quotidiani eseguono diversi tipi di lancio GETTO DEL PESO LANCIO DEL DISCO LANCIO DEL MARTELLO TIRO DEL GIAVELLOTTO (PALLINA,

Dettagli

preparazione condizionale/coordinativa lo stretching nella scuola calcio marchi ernesto

preparazione condizionale/coordinativa lo stretching nella scuola calcio marchi ernesto consulenza categoria: categorie correlate: titolo / oggetto: autore / docente / tutor: codice prodotto: scuola calcio preparazione condizionale/coordinativa lo stretching nella scuola calcio marchi ernesto

Dettagli

PROGRAMMA a.s. 2015 2016

PROGRAMMA a.s. 2015 2016 CLASSE 1A N. ORE SVOLTE. Esercizi di orientamento spazio-temporale Giochi di squadra: Pallavolo Basket, Pallamano Atletica leggera: lancio del peso e partenza dai blocchi, staffetta 4x4 Ginnastica artistica:

Dettagli

Be active, healty and happy!

Be active, healty and happy! PERSONAL TRAINER PROJECT lavoriamo per il tuo benessere Be active, healty and happy! Promuovere l attività fisica sul posto di lavoro Mantenersi in forma restando in azienda. Non è uno slogan pubblicitario,

Dettagli

COMITATO REGIONALE BASILICATA

COMITATO REGIONALE BASILICATA SEGRETERIA Matera, 22.09.2012 ALLE SOCIETÀ SPORTIVE LORO INDIRIZZI COMUNICAZIONI Nei giorni 29 e 30 settembre, 6,7,13 e 14 ottobre si terrà il Corso Regionale di Formazione Insegnanti Tecnici categoria

Dettagli

Progetto in rete Sport con la Scuola Contenuti degli interventi Schede di verifica e valutazione

Progetto in rete Sport con la Scuola Contenuti degli interventi Schede di verifica e valutazione Ministero dell Istruzione, Università e Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO 115 CIRCOLO DIDATTICO DI ROMA Angelo Mauri Via Angelo Mauri, 5-00139 ROMA Tel.: 068104305 - e-mail: rmee11500l@istruzione.it

Dettagli

LICEO MUSICALE E COREUTICO

LICEO MUSICALE E COREUTICO LICEO MUSICALE E COREUTICO Curricolo verticale AREE DISCIPLINARI Interpretative e d esecuzione Storico-musicologica e dell organizzazione dello spettacolo Tecnologico-musicale Teorico analitica e compositiva

Dettagli

1.4 Interpretare gli stimoli esterni che consentono al corpo di adattarsi all ambiente.

1.4 Interpretare gli stimoli esterni che consentono al corpo di adattarsi all ambiente. SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE OB. FORMATIVI COMPETENZE CLASSE 1 1. OSSSERVARE, CONOSCERE E RAPPRESENTARE IL CORPO, E DISCRIMINARE ATTRAVERSO I SENSI. 1.1 Riconoscere e denominare le parti del corpo su se

Dettagli

INDICE INTRODUZIONE 5 I. LA PRATICA ANTICA DEL PORTARE 9

INDICE INTRODUZIONE 5 I. LA PRATICA ANTICA DEL PORTARE 9 INDICE INTRODUZIONE 5 I. LA PRATICA ANTICA DEL PORTARE 9 I.1. PORTARE PER TRAS-PORTARE 10 I.1.1. Nel Mondo 10 Posizioni e supporti tradizionali 11 I.1.2. In Europa 15 Storia del trasportare i bambini in

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE

PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate LICEO TECNICO x ISTITUTO TECNICO

Dettagli

CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT

CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT CURRICOLO DI CORPO MOVIMENTO E SPORT CORPO MOVIMENTO SPORT CLASSE PRIMA /SECONDA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO STANDARD DI APPRENDIMENTO ATTESI Utilizzare il linguaggio gestuale per comunicare

Dettagli

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE PRIMA PRIMARIA Istituto Maddalena di Canossa Corso Garibaldi 60-27100 Pavia Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1 grado Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 MUSICA CLASSE

Dettagli

MATERIA SCIENZE MOTORIE

MATERIA SCIENZE MOTORIE MATERIA SCIENZE MOTORIE PROGRAMMAZIONE FINALE ANNO SCOLASTICO: 2014_-2015 INSEGNANTE: TROMBONE MICHELE CLASSE: 1D SETTORE: SC INDIRIZZO: FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende

Dettagli

MASTER IN RELAZIONE E COMUNICAZIONE DIDATTICA TITOLO DELLA TESI. Equilibrio, spazio e tempo. per un allenamento di qualità SEPULCRI LUIGINO

MASTER IN RELAZIONE E COMUNICAZIONE DIDATTICA TITOLO DELLA TESI. Equilibrio, spazio e tempo. per un allenamento di qualità SEPULCRI LUIGINO SIPI FIP - CNA MASTER IN RELAZIONE E COMUNICAZIONE DIDATTICA TITOLO DELLA TESI Equilibrio, spazio e tempo per un allenamento di qualità SEPULCRI LUIGINO SIPI FIP - CNA MASTER IN RELAZIONE E COMUNICAZIONE

Dettagli

TECNICHE PIÚ ADEGUATE PER FASCE DI ETÀ

TECNICHE PIÚ ADEGUATE PER FASCE DI ETÀ LE TNF TNF ETA TECNICHE PIÚ ADEGUATE PER FASCE DI ETÀ O - 2 anni Contatto fisico: toccare, accarezzare, cullare Musica, giocattoli sopra la culla 2 4 anni Giocare con pupazzi, raccontare storie, leggere

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE

PIANO DI LAVORO ANNUALE PIANO DI LAVORO ANNUALE Classe 5 F A.S. 2014/15 Libro di testo: selezione di contenuti di libero utilizzo dal web Disciplina:Scienze motorie e sportive Docente: prof. Cabianca Giovanni Ore settimanali:2

Dettagli

GINNASTICA. Giochi Sportivi Studenteschi 2011/2012 Istituzioni scolastiche del II ciclo di istruzione (scuole secondarie di II grado )

GINNASTICA. Giochi Sportivi Studenteschi 2011/2012 Istituzioni scolastiche del II ciclo di istruzione (scuole secondarie di II grado ) GINNASTICA PROGRAMMA GARE - Giochi Sportivi Studenteschi di I Grado - Giochi Sportivi Studenteschi di 2 Grado Il programma prevede gare di squadra COMPOSIZIONE DELLE SQUADRE Giochi Sportivi Studenteschi

Dettagli

Quaderno d'allenamento G+S Atletica leggera

Quaderno d'allenamento G+S Atletica leggera Una produzione della Scuola universitaria federale dello sport Macolin 30.421.310 i / Edizione 2002 (02.04) Quaderno d'allenamento G+S Atletica leggera UFSPO 2532 Macolin La base: la fiducia La fiducia

Dettagli

Settore Studi Federazione Italiana Taekwondo. Ph.D. Salvatore Chiodo

Settore Studi Federazione Italiana Taekwondo. Ph.D. Salvatore Chiodo Settore Studi Federazione Italiana Taekwondo Ph.D. Salvatore Chiodo 1 Indice degli argomenti LA FORMAZIONE E LO SVILUPPO DEGLI SCHEMI MOTORI LA FORMAZIONE DELLE CAPACITA E DELLE ABILITA MOTORIE PRINCIPI

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA In God we trust, all others bring data Dr. W. Edwardas Deming 1900-1993 CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA DOCENTE prof. GIAN PIERO GRASSI gianpiero.grassi@unimi.it

Dettagli

ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME. A cura di Andrea Pajetti

ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME. A cura di Andrea Pajetti ITCS Gaetano Salvemini di Casalecchio di Reno (BO) SCIENZE MOTORIE PER LE CLASSI PRIME A cura di Andrea Pajetti PAROLE CHIAVE Ossa Lunghe, piatte, corte Cartilagine di coniugazione Sostegno, protezione,

Dettagli

Primi passi... con la. giocoleria. Appunti di viaggio di un animatore

Primi passi... con la. giocoleria. Appunti di viaggio di un animatore Primi passi... con la giocoleria Appunti di viaggio di un animatore consigli per la gestione del laboratorio camilla primo approccio con camilla - esercizi di sensibilizzazione incominciamo cascata a due

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ATZARA PROGETTO GIOCO _ SPORT ANNO SCOLASTICO 2OI2I2O13 SCUOLE DELL'INFANZIA DI ATZARA AUSTIS MEANA SARDO SORGONO Le insegnanti della scuola dell'infanzia dell'istituto Comprensivo

Dettagli

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60

Moduli di base e di perfezionamento 510 Moduli d ampliamento/approfondimento 30 Moduli di altri ambiti di competenza 60 Panoramica dei moduli e dei di specialista clinico Fisioterapia generale come pure quello di Fisioterapia generale basata sugli aspetti psicosomatici Per la ripartizione, vengono applicati i seguenti moduli

Dettagli

CURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

CURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 6 ISTITUTO COMPRENSIVO BRUNO CIARI PADOVA CURRICOLO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE 1-2 - 3-4 - 5 SCUOLA PRIMARIA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe 1 NUCLEI FONDANTI Abilità

Dettagli

Associazione sportiva dilettantistica. Atletica leggera e non solo... www.saflaives.it. Programma stagione 2014-15

Associazione sportiva dilettantistica. Atletica leggera e non solo... www.saflaives.it. Programma stagione 2014-15 Associazione sportiva dilettantistica Atletica leggera e non solo... www.saflaives.it Programma stagione 2014-15 CORSI DI ATLETICA LEGGERA Per esordienti e ragazzi dagli 8 ai 13 anni Le lezioni saranno

Dettagli

La movimentazione dei soggetti con difficoltà motorie. Dott.ssa in Fisioterapia: Ilaria Marinoni

La movimentazione dei soggetti con difficoltà motorie. Dott.ssa in Fisioterapia: Ilaria Marinoni La movimentazione dei soggetti con difficoltà motorie Dott.ssa in Fisioterapia: Ilaria Marinoni Le patologie cronicodegenerative della colonna vertebrale rappresentano uno dei principali problemi della

Dettagli

Isabel Favre Kalt, Raphael Donzel Foto: Philipp Reinmann; layout: Monique Marzo; traduzione: Lorenza Leonardi Sacino

Isabel Favre Kalt, Raphael Donzel Foto: Philipp Reinmann; layout: Monique Marzo; traduzione: Lorenza Leonardi Sacino Swissball inserto pratico 42 3 08 UFSPO & ASEF È utilizzata ovunque: nelle sedute di rieducazione, di ginnastica o di allenamento. La Swissball ha quasi 50 anni ma la stella di questo strumento assolutamente

Dettagli

OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA

OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA OBIETTIVI DELL ATTIVITA FISICA DEI BAMBINI DAI 6 AGLI 11 ANNI SECONDA PARTE LA CORSA Dopo avere visto e valutato le capacità fisiche di base che occorrono alla prestazione sportiva e cioè Capacità Condizionali

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli