Impegni principali A INVESTIRE SUI SOCI. Candidatura Giancarlo Rovere Garantire il coinvolgimento di tutti i soci.
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- Rita Orsini
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1 Impegni principali A INVESTIRE SUI SOCI 1. Garantire il coinvolgimento di tutti i soci. Poiché l UdP deve essere espressione di tutto l elettorato attivo e operare in stretto collegamento con esso, tempestivamente attento alle sue istanze, penso che sia necessario interagire maggiormente con le Segreterie Scientifiche Regionali, per realizzare azioni di supporto scientifico e organizzativo coerenti con il livello nazionale. Per questo motivo è essenziale rinforzare il ruolo del Segretario Nazionale e del Consiglio Nazionale. Dobbiamo investire in una offerta migliore di servizi per coinvolgere i soci nella campagna per le nuove iscrizioni e per il recupero degli indecisi. Dobbiamo elevare la qualità della risposta alla richiesta di rappresentanza che proviene dal settore privato, privato accreditato e SUMAI, a volte marginalizzato nelle nostre iniziative. 2. Implementare e migliorare la qualità dell offerta formativa e della ricerca Rivedere il modello organizzativo dei nostri Congressi e dei Corsi in modo da ridurne i costi e permettere una quota d iscrizione per i soci allineata a quella di Congressi, di pari durata, di Società Scientifiche a noi affini. L imperativo deve essere: aumentare la qualità dei nostri Congressi a fronte di quote di iscrizione ragionevoli e sostenibili dai soci. Coinvolgere di più le Sezioni che sono la nostra linfa vitale in termini di competenze e, senza perderne le esperienze specifiche, favorirne il lavoro comune e lo scambio di esperienze. Immaginare che tra i compiti della Società Scientifica ci sia anche quello di creare le condizioni, coinvolgendo IRCCS, Università, CNR ed Esteri, per stimolare la ricerca finalizzata a costruire sistemi utili e spendibili nel confronto con le Istituzioni, in particolare con il Ministero. E necessario implementare l offerta FAD accessibile per i soci a prezzi contenuti o a titolo gratuito. Creare dei percorsi formativi sul campo che permettano al fisiatra di sviluppare al meglio le proprie specifiche competenze specialistiche. Per fare tutto questo è necessario rivedere la gestione economica della Società, utilizzando al meglio le risorse attualmente disponibili. 3. Investire in Comunicazione. La comunicazione riveste un ruolo fondamentale nella crescita e nella visibilità del lavoro dei soci e dalla Società nel suo insieme. E necessario redigere un Piano di Comunicazione interna diretta ai soci per creare una rete d informazioni costante e aggiornata e un Piano di comunicazione esterna per i rapporti con i mass media e per rendere interattivo ed aggiornato il sito istituzionale. Strumenti: istituzione di un ufficio relazioni con il mondo dei soci, delle istituzioni e del pubblico (inteso come chiunque voglia relazionarsi con Noi), a supporto del Segretario e della Segreteria nazionale con attribuzione di responsabilità specifiche;
2 revisione completa del progetto editoriale e del format del Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa che in questi anni non è riuscito a trasformarsi nello strumento agile e fruibile di informazione societaria, già previsto dall UdP con una veste friendly, un numero maggiore di uscite, un foglio sintetico a bassi costi; revisione e ammodernamento del sito istituzionale, nonché adeguamento alla Legge Stanca, per migliorarne l'accessibilità e prevedere aggiornamenti continui al fine di dare la massima visibilità alle innumerevoli iniziative regionali e nazionali della SIMFER; utilizzo dell'addetto stampa per conferenze stampa, comunicati e azioni volte a promuovere la nostra presenza in riviste e programmi televisivi dedicati alla salute; sviluppo d iniziative che coinvolgano il mondo delle Associazioni e del volontariato. 4. Rivedere il sistema di Partecipazione societaria. Mettere allo studio un sistema di voto on line per tutte le cariche rappresentative allo scopo di dare a tutti i soci la possibilità di esprimersi sui punti essenziali della vita della Società. Prevedere criteri che valorizzino, anche per l elettorato attivo, la fedeltà alla Società per consolidare l aumento delle iscrizioni che si verifica in corrispondenza della tornata elettorale. Considerare l opportunità di introdurre il Presidente in coming, in modo da garantire una maggiore continuità progettuale all interno della Società. Prevedere che l UdP si avvalga il più possibile, di personalità qualificate e competenti di volta in volta cooptate su specifici obiettivi. Coinvolgere maggiormente le Segreterie scientifiche regionali e sindacali, quando richiesto, nell attività scientifica e nel rapporto con le Istituzioni. Aumentare i momenti di confronto all interno del Consiglio Nazionale e organizzare gruppi di lavoro sui temi che abbiano maggiore ricaduta sulla vita lavorativa dei soci. B INVESTIRE SULLA ORGANIZZAZIONE DELLA RIABILITAZIONE 1. Sostenere l applicazione del PINDRIA E necessario sostenere lo sviluppo e l applicazione dei principi del PINDRIA e tra questi quello del Dipartimento di Riabilitazione. Promuovere la competenza del fisiatra come elemento di garanzia clinica del percorso riabilitativo e della responsabilità del PRI nel settore pubblico ma anche in quello privato (vedi DGR del Piemonte, unica ad aver regolamentato anche questo settore). Riaffermare la specificità del fisiatra come specialista della persona con disabilità che, forte di consolidate competenze biomediche, utilizza un approccio biopsicosociale. 2. Rivedere il rapporto con le Professioni Dobbiamo riaffermare, prima di tutto, il principio del lavoro interprofessionale e interdisciplinare del team che solo con questa modalità può dare corpo alla presa in carico globale della persona, approccio indispensabile nella riabilitazione.
3 Questo è il terreno sul quale è possibile creare con tutte le professioni della riabilitazione rapporti basati sul riconoscimento reciproco dei ruoli e delle competenze e su pochi ma chiari principi condivisi, così come sono stati espressi nei documenti nazionali (PINDRIA) e internazionali. Abbiamo bisogno di chiarezza sui percorsi di formazione universitari dai quali derivano le competenze, le responsabilità di tutti gli attori coinvolti nella riabilitazione. Vi è un rischio elevato che vengano creati ruoli professionali in concorrenza o palesemente in contrasto con quello del medico specialista (vedi scuole di osteopatia, corsi di laurea quinquennali per fisioterapisti), a fronte di un livello formativo poco trasparente, confusivo per l utenza e spesso solo autoaccreditato. Creare una interfaccia forte e continuativa con la FNOMCeo e con la FISM affinchè svolgano un ruolo attivo in questa direzione. 3. Medicine non convenzionali Riaffermare la posizione della SIMFER in merito alle Medicine non Convenzionali ed in particolare nei confronti dell Osteopatia, pratica che la FNOMCeo ha escluso nel documento del 2009 dall elenco delle medicine non convenzionali e che invece rappresenterebbe, se delegata totalmente alle professioni, un potenziale danno per la salute del cittadino, per la qualità delle prestazioni sanitarie e per la professione del medico. C GARANTIRE L UNITA DELLA SIMFER La forza della nostra Società è sempre stata nell unità e nella continuità pur in presenza di grande capacità di discussione e di confronto. La mia esperienza all interno della Federazione Italiana delle Società Scientifiche (FISM) mi ha fatto ancor più riconoscere il valore di questa ricchezza che sta nell equilibrio tra i diversi campi d interesse consentendo a tutti di crescere. Ritengo fondamentale una gestione dei futuri UdP capace di contemperare le esigenze scientifiche con la loro traduzione applicativa in ogni ambito (compreso quello libero professionale). Pertanto penso che il prossimo UdP debba prestare molta attenzione alla promozione della professione del fisiatra attraverso la ricerca scientifica ma anche attraverso la formazione e la funzione organizzativa. Formazione e ricerca con l aiuto dell Università dovranno permeare maggiormente tutte le nostre realtà riabilitative, anche per fornire elementi forti per il confronto nelle sedi Istituzionali. 1. Definizione della vision Il proposito di definire in modo chiaro e condiviso il ruolo dello Specialista in MFR negli anni a venire, rappresenta una priorità e un dovere nei confronti dei più giovani. E fondamentale ribadire i principi della nostra disciplina e il contributo che essa può dare: alla tutela della saluta della persona con disabilità, all armonizzazione del rapporto con e tra le professioni. Riprenderei pertanto il cammino intrapreso in questa direzione durante il mandato Fletzer.
4 2. Società Scientifica e Sindacato L unità non deve essere soltanto intesa come una unità interna, alimentandosi e traendo linfa vitale dal rapporto con il Sindacato e le Istituzioni. Il Sindacato attraverso l Ufficio Legale gioca un ruolo fondamentale nella nostra possibilità di essere incisivi a difesa delle nostre ragioni evitando, ove possibile i contenziosi attraverso la gestione tempestiva e capillare delle situazioni a rischio. Per essere chiaro, non ritengo che questa sinergia operativa rappresenti una diminutio del ruolo della SIMFER, bensì che sia l elemento di forza per le battaglie che potremmo trovarci a sostenere sul piano professionale. Se è storico il nostro rapporto con l'anaao, possiamo dire che oggi abbiamo un forte collegamento anche con la Cisl Medici e questi canali possono essere utili sia sul piano della circolazione delle informazioni professionali che per quelle culturali e scientifiche. E necessario creare una task force, sempre pronta a intervenire e a gestire i rapporti con le istituzioni, in particolare con il Ministero anche in previsione di una revisione del titolo V della Costituzione. E necessario proseguire nel lavoro di accreditamento della Società Scientifica presso l Ordine dei Medici, i tavoli Ministeriali e Regionali con lo scopo di consolidare la posizione della SIMFER nel suo ruolo di riferimento unico per la Riabilitazione. D) POLITICHE SOCIETARIE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÀ Promuovere un ruolo attivo della Società nell'ambito del "Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità" che in un momento di crisi economica come l'attuale può supportare le politiche di integrazione a favore dei gruppi più vulnerabili. La SIMFER può contribuire con il suo patrimonio di esperienza e di competenze a supportare i diversi ambiti in cui il programma è declinato: revisione del sistema di accesso, riconoscimento della certificazione della condizione di disabilità e modello di intervento socio sanitario; lavoro e occupazione; politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l inclusione nella società; promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità; processi formativi ed inclusione scolastica; salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione; cooperazione internazionale (redatto con lo specifico contributo del Ministero degli affari esteri). E RAPPORTI INTERNAZIONALI Anche il considerazione della libera circolazione dei professionisti e delle professioni e della medicina transfrontaliera la Società dovrà impegnarsi in ambito internazionale e soprattutto in Europa, in un crescente scambio di relazione con le altre Società Scientifiche di PRM sia sugli aspetti formativi che su quelli organizzativi. F Rapporti con Minerva Medica
5 Del Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa ho detto in precedenza. Dovremo trovare una soluzione migliorativa ai complessi rapporti con Minerva Medica che, a tutt oggi, risulta proprietaria della nostra rivista EJPRM, mentre i costi elevati sono a nostro carico. Le nostre valutazioni in merito dovranno partire dalla consapevolezza che la Rivista, ha raggiunto un elevato impact factor e quindi anche un elevato valore commerciale con il nostro sostanziale contributo. Celebreremo a Torino i 50 anni di EJPRM che saranno l occasione per il rilancio virtuoso di questa storica cooperazione.
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