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1 Imprese e reti d impresa 5. Estensioni del modello di agenzia Giuseppe Vittucci Marzetti 1 Corso di laurea triennale in Scienze dell Organizzazione Facoltà di Sociologia Università degli Studi di Milano-Bicocca A.A Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, 20126, Milano, giuseppe.vittucci@unimib.it Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 1/26

2 Layout Azione nascosta multilaterale e tornei 1 Azione nascosta multilaterale e tornei Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter 2 Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa 3 Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali 4 Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 2/26

3 Estensioni del modello di agenzia Assunzioni implicite del modello benchmark principale-agente: Azione (o informazione) nascosta di una sola parte Relazioni con azione (o informazione) nascosta di più agenti; Es.: contratti di lavoro subordinato con più lavoratori che svolgono mansioni simili; Problema di incentivazione monodimensionale Contratti: riguardanti simultaneamente molteplici compiti; con output difficilmente quantificabile in una o più dimensioni. Es.: contratto di lavoro con output potenzialmente diverso in termini qualitativi. Contrattazione one-shot Relazioni di lungo-periodo o ripetute nel tempo; Es.: contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 3/26

4 Asimmetrie informative multilaterali Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Informazione nascosta multilaterale (multilateral hidden information): Es.: aste con più di un offerente (auction theory); Analizzato in particolare da William Vickrey ( ); Interessanti teoremi e risultati (es. maledizione del vincitore), ma che non tratteremo... Azzardo morale multi-agente (multiagent moral hazard): Tipico dell impresa e delle altre organizzazioni; Questione chiave: è possibile separare l apporto dei singoli dalla produzione aggregata? sì tornei (tournament); no team production. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 4/26

5 Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Aumento dell efficienza con azione nascosta multilaterale In molte situazioni più agenti svolgono mansioni simili: agenti di vendita impiegati dalla stessa società commerciale; mezzadri che coltivano terreni limitrofi; lavoratori impiegati in catene di montaggio simili;... La presenza di più agenti impiegati in mansioni simili costituisce un informazione aggiuntiva che può migliorare l efficienza contrattuale, perché migliora la capacità di determinare meglio l apporto dello sforzo individuale alla produzione dell output; Il miglioramento deriva dal fatto che: gli agenti sono sottoposti a shock casuali tendenzialmente comuni; la comparazione permette di filtrare l effetto di rischi comuni. Necessario prendere in considerazione la performance relativa; Incentivi basati sulla performance relativa tanto più forti quanto maggiore è l importanza del fattore comune nella componente casuale che influenza la performance. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 5/26

6 Tornei Azione nascosta multilaterale e tornei Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Torneo (tournament) Un torneo è uno schema di incentivi in cui: le performance degli agenti sono classificate in ordine decrescente; i premi sono assegnati in base alla classifica. Tornei studiati originariamente da Lazear & Rosen (1981), Green & Stokey (1983) e Malcomson (1984); Nei tornei non si considera il livello assoluto della performance, ma solo quello relativo. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 6/26

7 Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Semplice modello per l analisi della relazione tra premio e sforzo: assunzioni due agenti (I e II) risk-neutral con funzione di utilità: u i = w i c(e i ) e i: sforzo profuso dall agente i; w i: salario corrisposto dal principale; c(.): disutilità dello sforzo (con c (.) > 0 e c (.) > 0). risultato dello sforzo dell agente i {I,II} y i = e i +ǫ i ǫ i: variabile casuale. salario corrisposto all agente: { wh se y w i = i y j w L altrimenti dove w H > w L. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 7/26

8 Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Semplice modello per l analisi della relazione tra premio e sforzo: sforzo ottimo L agente i fissa e i per massimizzare: max e i E(u i ) = E(w i ) c(e i ) = = p(e i,e j )w H + ( 1 p(e i,e j ) ) w L c(e i ) con p = Pr(y i y j ) = Pr(ǫ j ǫ i e i e j ). Condizione necessaria: spread { }} { (w H w L ) aumento probabilità di vittoria { }} { p(e i,e j ) e i } {{ } utilità marginale dello sforzo = c (e i ) } {{ } disutilità marginale dello sforzo Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 8/26

9 Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Analisi della relazione tra premio e sforzo Se gli agenti sono: neutrali al rischio (come nell esempio precedente), l impresa può fissare il differenziale salariale (spread) in modo tale da raggiungere la soluzione di first-best differenziale salariale necessario a volte molto alto... avversi al rischio, non disposti ad accettare qualsiasi livello di rischio spread necessario per raggiungere la soluzione di first-best a volte maggiore di quello che gli agenti sono disposti ad accettare... riemerge il trade-off tra assicurazione e incentivazione. Con shock molto correlati (Corr(ǫ i,ǫ j ) 1), piccoli differenziali salariali possono permettere il raggiungimento della soluzione di first-best Tornei molto efficaci... Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 9/26

10 Vantaggi dei tornei Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Valutazione della performance relativa in grado di filtrare l effetto dei rischi comuni; Misure relative a volte più semplici da controllare di quelle assolute; Soluzione del problema dell opportunismo dell impresa nei pagamenti in assenza di verificabilità della performance: esborso dell impresa costante, qualunque sia la classifica dei concorrenti ; Soluzione al problema della riluttanza dei superiori a valutazioni dei sottoposti: superiori obbligati a decidere il ranking; Adattamento automatico ai cambiamenti di contesto. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 10/26

11 Aspetti problematici dei tornei Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Maggiore l eterogeneità degli agenti (es. differenti abilità dei lavoratori), maggiore l indipendenza della classifica finale del torneo dallo sforzo, e quindi minore l intensità degli incentivi; Competizione tra agenti diminuisce la cooperazione e può spingere alcuni al sabotaggio dei colleghi ; Possibile collusione tra agenti (ma profilo strategico instabile...); Selezione avversa per nuovi lavoratori, se selezione affidata agli insider; Rischi di corruzione dei supervisori/monitori e scambio di influenze. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 11/26

12 Tornei sequenziali Azione nascosta multilaterale e tornei Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Nella realtà delle imprese, il premio spesso consiste nella promozione ad un livello gerarchico superiore, cui corrisponde anche un maggiore salario (Baker, Jensen & Murphy, 1988); Questa è una forma di torneo sequenziale: gli agenti competono per un premio e, se vincitori, competono con altri concorrenti per un premio più alto; Nella competizione per l ultimo livello, l incremento salariale deve essere sensibilmente maggiore per incentivare adeguatamente gli agenti, mancando l aspettativa di ulteriori possibili aumenti futuri (Rosen, 1986). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 12/26

13 Promozioni e principio di Peter Asimmetrie informative multilaterali ed efficienza Tornei Vantaggi e aspetti problematici dei tornei Promozioni, tornei sequenziali e principio di Peter Principio di Peter (o principio di incompetenza) In ogni gerarchia, un dipendente tende a salire fino al proprio livello di incompetenza. L uso delle promozioni come sistema incentivante può creare problemi di adeguatezza del lavoratore alle mansioni; Principio di Peter (Peter principle) asserito in un libro che lo psicologo Laurence J. Peter pubblica insieme all umorista Raymond Hull nel 1969; Corollario del principio: Tutto il lavoro viene svolto da quegli impiegati che non hanno ancora raggiunto il proprio livello di incompetenza. Generalizzazione del principio: Ogni cosa che funziona per un particolare compito verrà utilizzata per compiti sempre più difficili, fino a che si romperà. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 13/26

14 Team production e free-riding Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa A volte gli agenti lavorano in gruppo (team), in stretta interrelazione e interdipendenza; Il principale: può osservare (e far verificare) il prodotto congiunto della squadra; non può osservare lo sforzo e l output dei singoli componenti. Incentivi collegabili solo al prodotto aggregato; Problema di azzardo morale, in particolare di free-riding (Alchian & Demsetz, 1972; Holmström, 1982), analogo a quello rinvenibile nella produzione di beni pubblici in senso economico. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 14/26

15 Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Formalizzazione del problema del free-riding nella produzione di squadra N lavoratori impegnati nella produzione di un bene Y; Team production function: Y = π c(e i ): disutilità per ogni lavoratore funzione crescente e convessa dello sforzo: Benessere complessivo: N i=1 c (e i ) > 0 c (e i ) > 0 S = Y i=1 e i N N c(e i ) = π e i i=1 N c(e i ) i=1 Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 15/26

16 Soluzione di first-best Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Condizioni per la massimizzazione del benessere complessivo: S e i = π c (e i ) = 0 π = c (e i ), i N c(e i ) πe i 0 e i e i Figura: Livello di sforzo di first-best Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 16/26

17 Divisione del prodotto e free-riding Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Lavoratori dividono in parti uguali il prodotto e ognuno riceve Y/N; Sforzo che massimizza l utilità del singolo lavoratore: ( ) Y ê i = argmax e i N c(e i) = argmax π e j + π e i N N e i c(e i ) Condizione di primo ordine: π N = c (ê i ) ê i < e i j i c(e i ) π N j i e j + π N e i 0 ê i e i Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 17/26

18 Peer-pressure Azione nascosta multilaterale e tornei Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Free-riding in parte evitabile attraverso l attività di monitoraggio e sanzione reciproca dei colleghi (peer-pressure) (Kandel & Lazear, 1992; Mas & Moretti, 2009); Funzione di utilità individuale diventa: u i = Y N c(e i) λ(e i e i ) dove λ è una misura delle sanzioni sociali imposte; Condizione di primo ordine: π N +λ = c (e i ) Per ottenere la soluzione di first-best, la peer-pressure deve essere tanto più alta quanto più numeroso è il gruppo. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 18/26

19 Impresa come squadra Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Trascurando la peer-pressure, nessun contratto che distribuisca tutto il prodotto tra i membri del team, cioè tale per cui: N w i = Y i=1 con w i remunerazione di i, conduce al livello di sforzo di first-best; Alchian & Demsetz (1972) osservano che, quando la team production function è superadditiva, cioè tale per cui: f(x+y) f(x)+f(y) (nb: quella dell esempio precedente non lo è...), c è spazio per un soggetto terzo che: controlla il comportamento dei membri; li remunera o eventualmente li sanziona; si appropria del residuo. Essendo residual claimant, il monitore/imprenditore garantisce il raggiungimento della soluzione di first-best. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 19/26

20 Problema della produzione di squadra Peer-pressure Team production function e teoria dell impresa Rottura del vincolo di bilancio e schema stalinista Il monitore garantisce il raggiungimento della soluzione di first-best perché rompe il vincolo di bilancio: stabilisce e fa rispettare una regola in base alla quale, se il prodotto risulta inferiore al livello di first-best, allora non sarà distribuito tra i membri del gruppo. Holmström (1982) mostra soluzione di first-best raggiungibile anche con uno schema stalinista : se si raggiunge il livello di produzione di first-best (Y = Y ), ogni membro del gruppo ne ottiene una quota; se non lo si raggiunge (Y < Y ), tutta la produzione viene eliminata e i membri non ricevono nulla. Problema: scarsa credibilità della minaccia di distruzione; Possibile soluzione: intervento di un soggetto terzo che si appropria dell output laddove risulti inferiore al livello ottimo. In caso di agenti risk-adverse, Rasmusen (1987) ha proposto: contratto di massacro: se Y < Y, Y dato a un membro a caso; contratto del capro espiatorio: se Y < Y, tolta e redistribuita tra gli altri la quota di un membro a caso. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 20/26

21 Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali Contrattazione incentivante e multitasking Nei modelli base principale-agente, output dell agente osservabile e mono-dimensionale; Output a volte complesso e caratterizzato da una molteplicità di aspetti: alcuni osservabili e/o verificabili; altri non osservabili. Schemi contrattuali con incentivi basati su variabili osservabili a volte controproducenti; Problema degli effetti del multitasking nello schema di incentivazione ottimale studiato da Holmström & Milgrom (1991). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 21/26

22 Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali Modello di multitasking di Holmström & Milgrom Parti neutrali al rischio; Attività dell agente consistente nel compiere due azioni a 1 e a 2 (a i 0); Risultato non verificabile combinazione lineare delle azioni: y = λ 1 a 1 +λ 2 a 2, λ i > 0 Proxy verificabile del risultato diversa combinazione lineare delle azioni: p = γ 1 a 1 +γ 2 a 2, γ i > 0 Contratto lineare basato sulla proxy: w = s +bp il salario (w) consta di: un fisso (s); una parte direttamente proporzionale alla proxy del risultato, con coefficiente di proporzionalità b, che misura l intensità degli incentivi. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 22/26

23 Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali Modello di multitasking di Holmström & Milgrom Se la disutilità dello sforzo è dato dalla somma delle due mansioni, l agente massimizza: ( ) ( ) max w c(a 1 +a 2 ) = max s +bγ 1 a 1 +bγ 2 a 2 c(a 1 +a 2 ) a 1,a 2 a 1,a 2 Se b > 0 e γ i > γ j, l agente si dedica esclusivamente all esecuzione della mansione i; Se λ i è molto basso, l incentivo produce un forte effetto distorsivo: il principale è interessato a y, ma... l agente si concentra su p; la massimizzazione di p conduce ad un risultato sub-ottimale per y. In presenza di multitasking, uno schema incentivante influenza l allocazione dello sforzo dell agente tra le varie mansioni; Se il principale vuole che l agente si dedichi ad entrambe le attività e una delle due non può essere incentivata perché non osservabile o verificabile, è necessario non fornire incentivi sull altra. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 23/26

24 Evidenza empirica Azione nascosta multilaterale e tornei Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali Esempi: Incentivi ai dipendenti basati sulla quantità prodotta possono ridurre sensibilmente la qualità dei prodotti; Incentivi alle università basati sui tassi di abbandono (dropout) possono ridurre la preparazione media dei laureati;... Brown (1990) e MacLeod & Parent (1999) mostrano che sono utilizzati sistemi di valutazione: oggettiva legata alla performance, quando le mansioni sono poche e semplici; soggettiva, quando le mansioni sono molteplici e complesse. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 24/26

25 Possibili rimedi contrattuali Problema del multitasking Evidenza empirica Possibili rimedi contrattuali Definizione delle mansioni: laddove possibile, assegnare ad agenti diversi mansioni diverse; assegnare tutte le mansioni osservabili agli stessi agenti, remunerati con incentivi ad alta intensità, e attribuire quelle non osservabili ad agenti remunerati senza forti incentivi. Restrizione su attività esterne: laddove possibile, vietare le attività esterne che producono benefici solo per l agente (es. attività di consulenza esterna); Proprietà degli asset: nel fissare gli incentivi basati sull output, considerare il sovra-utilizzo dei beni strumentali utilizzati degli agenti nella produzione e di cui questi non sono proprietari. Gli effetti del multitasking sull allocazione ottimale della proprietà degli asset è la base di quella che Gibbons (2005) denomina incentive-system theory of the firm (Holmstrom and Milgrom, 1991, 1994; Holmstrom and Tirole, 1991; Holmstrom, 1999). Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 25/26

26 La pratica dei pianificatori centrali di incrementare dinamicamente i target di produttività delle imprese più produttive era noto agli analisti del sistema sovietico come effetto ruota dentata (ratchet effect) (Weitzman, 1976); Se l impresa inferisce la difficoltà di una certa mansione dalle prestazioni passate, e utilizza queste per rivedere i parametri di remunerazione del contratto, buone (cattive) prestazioni attuali possono danneggiare (avvantaggiare) l agente nel futuro; Per questo, in un contesto multiperiodale, i contratti incentivanti sono meno efficaci in assenza di un commitment credibile del principale di non modifica degli standard; Il contesto multiperiodale riduce anche il raggio d azione dell attività di screening. L agente cattivo sa che, se nel primo periodo sceglie il contratto congegnato per: lui, rileva l informazione nascosta e quindi perde tutta la rendita informativa nei periodi successivi; l agente buono, può far credere di essere tale e quindi ottenere una rendita informativa nei periodi successivi. Giuseppe Vittucci Marzetti Imprese e reti d impresa 26/26

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