Economia Pubblica Informazione incompleta e Azzardo morale
|
|
- Silvana Bassi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Economia Pubblica Informazione incompleta e Azzardo morale Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre
2 Outline Asimmetrie Informative Giochi con informazione incompleta Azzardo Morale Un semplice modello Principale-Agente Sintesi dei modelli principale agente Agente neutrale al rischio Un applicazione empirica Il contratto di Mezzadria Regolamentazione incentivante Reading List Gibbons (2005), Teoria dei Giochi, cap. 2 Rasmusen (1993), Teoria dei Giochi e Informazione, cap. 2 e 6
3 Sunto della teoria dei giochi ad informazione perfetta e/o completa Conoscete già le seguenti tipologie di giochi: giochi simultanei: giochi con informazione completa Ciascun giocatore conosce tutti i dettagli del gioco giochi dinamici (e ripetuti): giochi con informazione completa e perfetta Ciascun giocatore conosce anche tutte le scelte fatte nei nodi precedenti dei giochi tipi diversi di asimmetria: giochi con incertezza relativa alle scelte degli altri giocatori giochi a informazione imperfetta giochi dove l incertezza e relativa ad altre caratteristiche e al payoff degli altri giocatori: giochi ad informazione incompleta
4 Asimmetrie informative Asimmetrie: quando alcuni giocatori hanno informazioni private quando l informazione è rilevante per i giocatori non informati tipi diversi di asimmetria: giochi con incertezza relativa alle scelte degli altri giocatori giochi a informazione imperfetta giochi dove l incertezza e relativa ad altre caratteristiche e al payoff degli altri giocatori: giochi ad informazione incompleta
5 Informazione imperfetta e incompleta sappiamo che: giochi simultanei: giochi con informazione completa Ogni giocatore conosce i dettagli del gioco giochi dinamici: giochi con informazione completa e perfetta ogni giocatore conosce anche le scelte fatte in ciascuno stadio precedente del gioco Ma se al momento di scegliere, un giocatore non conosce le azioni già scelte dagli altri giocatori: informazione imperfetta E se i dettagli del gioco non sono noti a tutti i giocatori: informazione incompleta
6 Giochi con informazione incompleta Come analizzare giochi con informazione incompleta? Introduciamo la Natura, il giocatore fittizio 0 Le scelte della Natura sono casuali e non razionali La scelta della Natura è rivelata solo ad una delle parti Gli altri gocatori conoscono solo la distribuzione di probabilità ex-ante Il contributo fonamentale: Harsanyi (1967-8) Games of incomplete information played by Bayesian players
7 Il problema dell azzardo morale Definizione Con il termine di azzardo morale definiamo il comportamento opportunistico di agenti le cui azioni compiute dopo che un contratto è stato siglato influenzano l esito del contratto e sono nascoste alle altre parti che non possono monitorare il comportamento o dedurre le azioni della paerte informata dall esito del contratto (azioni nascoste). Questo concetto è stato inizialmente utilizzato nel mondo assicurativo acquirenti di polizze assicurative hanno incentivi ridotti a prestare cura necessaria ad evitare incidenti In tal modo la probabilità che si verifichi l evento negativo coperto dall assicurazione aumenta Le compagnie assicurative subiscono perdite da questi comportamenti perché meno prevenzione genera più eventi negativi e quindi più richieste di risarcimento. A.M. è anche il comportamento opportunistico nasce dalla possibilità di nascondere informazioni ottenute dopo che si è siglato un contratto (ad es., un manager che ottiene informazioni dall interno sulla profittabilità dell azienda che vengono nascoste agli azionisti): Informazioni nascoste
8 Il modello Principale-Agente Per analizzare i problemi di azzardo morale ssono stati sviluppati una serie di modelli di teoria dei giochi: I modelli principale-agente Questo è definito come un gioco con 2 giocatori con uno non informato (il principale) che vorrebbe basare le proprie scelte sul comportamento che però non è osservabile del giocatore informato (l agente). Caratteristiche principali del modello: 1. Il principale vuole che una certo lavoro venga svolto 2. A tal fine assume un Agente 3. L agente vuole essere pagato per lavorare 4. di solito il principale può solo monitorare il lavoro dell agente in maniera imperfetta 5. Il problema analizzato dal modello principale-agente è quello di costruire un contratto ottimo per completare il lavoro che dia il payoff massimo al principale 6. Questo è il gioco più semplice con la Natura. L incertezza è alla fine del gioco utilizziamo lo strumento dell induzione a ritroso per trovare l equilibrio perfetto nei sottogiochi (SPE).
9 Il problema dell azzardo morale un principale e un agente che hanno inizialmente le stesse informazioni stipulano un contratto quando il contratto viene siglato l agente completa un azione, o ottiene un informazione, che non sono osservabili liberamente dal principale. l agente può quindi comportarsi opportunisticamente Il problema del principale è quello di definire un contratto ottimo; cioè un contratto che massimizza il proprio payoff. Nell applicazione più diffusa del modello, il principale è un manager e l agente è un lavoratore. L obiettivo del principale è di dare il giusto incentivo al alvoratore. Vedremo che tuttavia incetivo e rischio sono connessi e si genera una relazione inversa inevitabile tra assicurazione e incentivo
10 Il gioco della Produzione Definizione del gioco 2 giocatori: il principale e l agente (+ Natura) Strategie: Il Principale sceglie un contratto che specifica un salario w e un bonus b per l agente. Quest ultimo è pagato solo se il progetto ha successo (alta prodzione, alti profitti, etc...) l Agente può accettare o rifiutare il contratto e decide il livello di impegno che mette nella produzione La struttura temporale: 1. Il principale sceglie la struttura del contratto di lavoro 2. l agente sceglie se accettare il contratto 3. Se accetta, sceglierà poi il livello di impegno(e H = 1 o e L = 0) 4. La Natura sceglie il livello di produzione (q H = 6 o q L = 2) secondo una distribuzione di probabilità che dipende dall impegno dell agente
11 Il gioco della Produzione Definizione del gioco Si assuma che il principale è neutrale al rischio e che l agente è avverso al rischio UP (x) = x, UA (x) = x α Payoff: Il principale ottiene l utilità dell output meno il salario e il bonus che paga all agente L agente ottiene l utilità del salario meno lo sforzo se non si stipula il contratto essi ottengono {UP = 0,U A = 1}
12 il gioco della produzione Informazione asimmetrica Natura 6 (π = 0.5) e H = 1 {6 w b,(w +b 1) α } 2 (π = 0.5) {w,b} {2 w,(w 1) α } accetta Agente Principale Agente rifiuta {0,1} e L = 0 Natura 2 (π = 1) {2 w,w α }
13 il gioco della produzione Informazione asimmetrica per ciascun contratto (w,b) il gioco può essere risolto con l induzione a ritroso i vari sottogiochi definiscono un insieme di vincoli: il sottogioco dell impegno: definisce il vincolo di incentivo dell agente il sottogioco in cui l agente accetta-rifiuta: il vincolo di partecipazione dell agente il sottogioco del principale: il vincolo di partecipazione del principale
14 il gioco della produzione terzo stadio: il vincolo di incentivo dell agente Assumendo che il principale ha offerto il contratto (w,b) l agente sceglie il livello di impegno alto se: 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α w α l agente sceglie il livello di impegno basso se: 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α < w α 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α w α è il vincolo di incentivo dell agente
15 il gioco della produzione Secondo stadio: il vincolo di partecipazione dell agente Assume that the principal offered a contract (w,b) se l agente sceglie impegno alto nel terzo stadio, egli accetta il contratto se: 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α 1 (1) se l agente sceglie un livello di impegno basso nel terzo stadio, egli accetta il contratto se: w α 1 (2) (1) e (2) sono i vincoli di partecipazione dell agente
16 il gioco della produzione primo stadio: la scelta del principale Il principale paga sempre il salario più basso possibile accettato dall agente se il pr. vuole impegno alto 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α = 1 and 0.5(w +b 1) α +(0.5)(w 1) α = w α questo significa che w α = 1 = w = 1 b = 2 1/α il payoff atteso per il principale è: 0.5( /α )+0.5(2 1) = 3 2 (1 α)/α e il payoff atteso per l agente è 0.5(1+2 1/α 1) α +0.5(w 1) α = 1
17 il gioco della produzione primo stadio: la scelta del principale se il principale vuole invece impegno basso, può offrire in tal caso il suo payoff è 1 w = 1 and b = 0 Quando il principale preferisce l impegno alto dell agente? 3 2 (1 α)/α > 1 α 1/2 Il contratto è offerto solo se il payoff del principale è più grande della sua utilità di riserva (che è 0). Questo è il vincolo di partecipazione del Principale
18 Sintesi del modello principale agente I prolemi di azzardo morale e di incentivo sono (formalmente o informalmente) analizzati pensando a modelli principale angente Nella sua forma più semplice il modello ha le seguenti caratteristiche Il principale vuole che una certo lavoro venga svolto A tal fine assume un Agente L agente vuole essere pagato per lavorare di solito il principale può solo monitorare il lavoro dell agente in maniera imperfetta Il problema analizzato dal modello principale-agente è quello di costruire un contratto ottimo per completare il lavoro che dia il payoff massimo al principale
19 Sintesi del modello principale agente i principali risultati possno essere sintetizzati così: l efficienze richiede che un impegno alto deve essere esercitato ogni volta che il surplus atteso è meggiore del costo dell impegno alto con informazione perfetta il bonus può essere condizionato allo sforzo quando lo sforzo non può essere monitorato l efficienza può comunque essere raggiunta legando il bosnus ai risultati ma il bonus deve crescere al crescere dell avversione al rischio dell agente se troppo oneroso: non si siglano contratti potenzialmente efficienti questo può spiegare la presenza di diverse tipologie contrattuali in industrie e impieghi diversi: quando l incertezza è maggiore: salari fissi quando lo sforzo è cruciale: contratti con bonus
20 Ancora il gioco della Produzione agente e principale neutrali al rischio 2 giocatori: il principale e l agente (+ Natura) Strategie: Il Principale sceglie un contratto che specifica un salario w e un bonus b per l agente. Quest ultimo è pagato solo se il progetto ha successo (alta prodzione, alti profitti, etc...) l Agente può accettare o rifiutare il contratto e decide il livello di impegno che mette nella produzione La struttura temporale: 1. Il principale sceglie la struttura del contratto di lavoro 2. l agente sceglie se accettare il contratto 3. Se accetta, sceglierà poi il livello di impegno(e H = 1 o e L = 0) 4. La Natura sceglie il livello di produzione (q H = 6 o q L = 2) secondo una distribuzione di probabilità che dipende dall impegno dell agente
21 Il gioco della Produzione Definizione del gioco Si assuma che il principale è neutrale al rischio e che anche l agente è neutrale al rischio UP (x) = x, UA (x) = x α with α = 1 Payoffs: Il principale ottiene l output meno il salario e il bonus che paga all agente L agente ottiene il salario meno lo sforzo se non si stipula il contratto essi ottengono {UP = 0,U A = 1}
22 il gioco della produzione Informazione asimmetrica Natura 6 (π = 0.5) e H = 1 {6 w b,w +b 1} 2 (π = 0.5) {2 w,w 1} {w,b} accetta Agente Principale Agente rifiuta {0,1} e L = 0 Natura 2 (π = 1) {2 w,w}
23 il gioco della produzione Equilibrio quando agente e principale sono neutrali al rischio l equilibrio sarà w α = 1 = w = 1 come prima b = 2 1/α = 2 poiché α = 1. il payoff atteso per il Principale è: 0.5( /α )+0.5(2 1) = 3 2 (1 α)/α = 3 e il payoff atteso per l agente è 0.5(1+2 1/α 1) α +0.5(w 1) α = 1
24 il gioco della produzione Equilibrio quando agente e principale sono neutrali al rischio È possibile mostrare che l equilibrio è equivalente al caso in cui l impresa è venduta all agente che paga un prezzo fisso (3) al principale e riceve il profitto residuo. Un esempio è il caso di un contadino che affitta la terra piuttosto che essere impiegato come dipendente dal proprietario questo contratto dà il massimo incentivo all agente per impegnarsi al massimo. Problema: L Agente sopporta tutto il rischio. Se l agente fosse avverso al rischio questa soluzione non sarebbe più quella ottimale Tensione tra la protezione contro il rischio e l incentivo Il risultato è potenzialmente inefficiente (impegno basso quando α > 0.5)
25 Un analisi empirica Gli agenti immobiliari Example (Incentivi per gli agenti immobiliari, Levitt e Dubner, Freakonomics 2010) Gli agenti immobiliari ricevono solo una piccola parte dell incremento di prezzo quando una casa è venduta. Quindi hanno un forte incentivo a convincere i proprietari a vendere ad un prezzo troppo basso troppo in fretta. Le case di proprietà degli agenti immobiliari si vendono ad un prezzo all incirca 3.7 percento più alto delle altre case e stanno sul mercato in media 9.5 giorni in più.
26 Gestire un azienda agricola Il proprietario di un azienda agricola ha bisogno di contadini. Secondo ciò che abbiamo visto prima: un contratto d affitto massimizza l incentivo per il contadino a gestire l azienda agricola facendo il massimo sforzo. Perché? Perchè il contadino diventa ottiene tutti i profitti superiori all affitto. RISCHIO: tuttavia, tutto il rischio legato ad eventi esterni (il tempo, infestazioni, ecc.) sono a carico dell agente se l agente è avverso al rischio potrebbe preferire un alternativa come andare a lavorare in città come operaio. E allora il proprietario dovrebbe ridurre l affitto per trovare un contadino che accetti.
27 Gestire un azienda agricola Tuttavia il rischio di eventi esterni potrebbe essere mitigato con attività di prevenzione (rifacimento argini, steccati, vaccinazioni, ecc.) Ma quest attività può non essere osservabile dal proprietario. O potrebbe non essere osservabile da un giodice eventualmente chiamato a imporre il rispetto di un contratto. Quindi il contratto non può essere condizionato allo sforzo effettuato. Il principale è quindi spinto a bilanciare gli incentivi con una riduzione del rischio a carico del contadino (incentivi vs assicurazione) l esistenza del contratto di Mezzadria (ripartizione del raccolto) può essere interpretata come la soluzione trovata in molte parti del mondo per gestire in maniera ottimale il trade-off tra incentivi e assicurazione.
28 Regolamentazione incentivante Per decenni i monopoli naturali sono stati gestiti con monopoli pubblici in Europa con la regolamentazione dei monopoli provati in USA Negli USA si utilizzava la regolamentazione del tasso di rendimento Questa è una regolamentazione cost pus in cui i prezzi sono scelti in modo da coprire i costi e remunerare gli investimenti lo scopo è di evitare perdite di suprlus eccessive per i consumatori che si genererebbero in un monopolio non regolamentato Tuttavia non vi sono incentivi a tagliare i costi ed anzi vi sono incentivi all inefficienza produttiva (l effetto Averch-Johnson).
29 Regolamentazione incentivante An strategia alternativa: Regolamentazione con tetto ai prezzi l autorità stabilisce i prezzi generalmente imponendo una predeterminata riduzione annuale dei prezzi (tenendo comunque conto di altri fattori esogeni) L impresa ha quindi un incentivo a tegliare i costi al fine di evitare la bancarotta e di aumentare i profitti in quanto tutti i irsparmi di costi vengono trattenuti dall azienda e non passati ai consumatori
30 Regolamentazione incentivante Analizziamo la regolamentazione incentivante nei termini del modello Agente principale. L autorità di regolamentazione è il principale e l impresa è l agente. c è asimmetria informativa in quanto l autorità di regolamentazione non può osservare l impegno nella riduzione dei costi. La regolamentazione del tasso di rendomento può essere interpretata come quella che protegge l impresa da tutti i rischi in quanto garantisce un rendimento certo in qualsiasi caso La regolamentazione con tetto ai prezzi può essere interpretata come il caso in cui il principale ottiene un certo surplus per i consumatori e lascia all impresa tutti gli extraprofitti derivanti dalla riduzione dei costi
Economia Pubblica Informazione incompleta e Azzardo morale
Economia Pubblica Informazione incompleta e Azzardo morale Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2011-12 Outline Asimmetrie Informative Giochi
DettagliESERCITAZIONE 1. 15 novembre 2012
ESERCITAZIONE 1 Economia dell Informazione e dei Mercati Finanziari C.d.L. in Economia degli Intermediari e dei Mercati Finanziari (8 C.F.U.) C.d.L. in Statistica per le decisioni finanziarie ed attuariali
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 18: Informazione incompleta (moral hazard) David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliEconomia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa
Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline Un semplice mercato
DettagliIntroduzione all informazione asimmetrica. Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale;
Introduzione all informazione asimmetrica Informazione imperfetta; Informazione nascosta; Selezione avversa; Azione nascosta; Azzardo morale; Informazione imperfetta Virtualmente ogni transazione economica
DettagliCapitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica
Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica
DettagliEconomia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa
Economia Pubblica Giochi con informazione incompleta e Selezione Avversa Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2011-12 Outline Equilibrio di Nash
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 8: Informazione incompleta (moral hazard) Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliContratto di agenzia
Contratto di agenzia Se l azione e non è osservabile (verificabile), il contratto di first best non è più utilizzabile. La scelta ottimale dell agente con salario fisso è esercitare sforzo nullo; La soluzione
DettagliIndice. 1 La disoccupazione ---------------------------------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
INEGNAMENO DI EONOMIA OLIIA LEZIONE VIII IL EORE DELL OUAZIONE ROF. ALDO VAOLA Economia olitica Indice 1 La disoccupazione ----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliTeoria dei Giochi. Anna Torre
Teoria dei Giochi Anna Torre Almo Collegio Borromeo 9 marzo 2010 email: anna.torre@unipv.it sito web del corso:www-dimat.unipv.it/atorre/borromeo2010.html TEOREMI DI ESISTENZA TEOREMI DI ESISTENZA Teorema
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliL INFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 L INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliL impresa. a) Cosa è un impresa? b) Comportamento. c) La diversità delle imprese. a1) confini dell impresa a2) contratti
L impresa a) Cosa è un impresa? a1) confini dell impresa a2) contratti b) Comportamento c) La diversità delle imprese (a) Impresa e costi di transazione Contrapposizione impresa-mercato (Coase): se i mercati
DettagliPolitica economica: Lezione 16
Politica economica: Lezione 16 II canale: M - Z Crediti: 9 Corsi di laurea: Nuovo Ordinamento (DM. 270) Vecchio ordinamento (DM. 590) Politica Economica - Luca Salvatici 1 Tipi di beni Beni di ricerca
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 7: Informazione incompleta Francesca Severini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) f.severini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliL azzardo morale e il modello principale-agente
L azzardo morale e il modello principale-agente L azzardo morale e il problema principale agente Il modello principale agente è uno strumento fondamentale per analizzare le relazioni economiche caratterizzate
DettagliEdited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only.
In un mercato del lavoro competitivo esistono due tipi di lavoratori, quelli con alta produttività L A, che producono per 30 $ l'ora, e quelli con bassa produttività, L B, che producono per 5 $ l'ora.
DettagliIndice di rischio globale
Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario
DettagliCapitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore
Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:
DettagliEsercitazione 23 maggio 2016
Esercitazione 5 maggio 016 Esercitazione 3 maggio 016 In questa esercitazione, nei primi tre esercizi, analizzeremo il problema del moral hazard nel mercato. In questo caso prenderemo in considerazione
DettagliIl mercato di monopolio
Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con
DettagliCAPITOLO 10 I SINDACATI
CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione
DettagliEconomia Pubblica. Giuseppe De Feo. Secondo Semestre 2014-15. Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it
Economia Pubblica Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2014-15 Outline I Richiami di Economia del Benessere Economia di mercato e Intervento pubblico
DettagliConcetti di soluzione in giochi dinamici a informazione perfetta in strategie pure (LEZIONE 4)
Economia Industriale (teoria dei giochi) Concetti di soluzione in giochi dinamici a informazione perfetta in strategie pure (LEZIONE 4) Valerio Sterzi Università di Bergamo Facoltà di ingegneria 1 Cosa
DettagliEquilibrio bayesiano perfetto. Giochi di segnalazione
Equilibrio bayesiano perfetto. Giochi di segnalazione Appunti a cura di Stefano Moretti, Silvia VILLA e Fioravante PATRONE versione del 26 maggio 2006 Indice 1 Equilibrio bayesiano perfetto 2 2 Giochi
DettagliFallimenti del mercato: Il monopolio
Corso di Scienza Economica (Economia Politica) prof. G. Di Bartolomeo Fallimenti del mercato: Il monopolio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di Teramo Concorrenza imperfetta La concorrenza
DettagliIl razionamento del credito
Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento
DettagliI : tasso di inflazione indicatore della variazione. X : incremento della produttività. Y : particolari variazioni dei costi
MECCANISMI DI REGOLAMENTAZIONE TARIFFARIA Due meccanismi principali Tasso di rendimento del capitale investito (RB-ROR) Tetto ai prezzi (Price Cap) Il meccanismo del tasso di rendimento (RB-ROR) Meccanismo
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliRischio, assicurazione e asimmetrie informative
Rischio, assicurazione e asimmetrie informative RISCHIO Nei mercati reali non c è perfetta certezza e informazione La presenza di rischio modifica le condizioni di scelta degli individui Si crea una divergenza
DettagliCapitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 23: Scelta in condizioni di incertezza 23.1: Introduzione In questo capitolo studiamo la scelta ottima del consumatore in condizioni di incertezza, vale a dire in situazioni tali che il consumatore
DettagliELASTICITÀ. Sarebbe conveniente per il produttore aumentare ulteriormente il prezzo nella stessa misura del caso
Esercizio 1 Data la funzione di domanda: ELASTICITÀ Dire se partendo da un livello di prezzo p 1 = 1.5, al produttore converrà aumentare il prezzo fino al livello p 2 = 2. Sarebbe conveniente per il produttore
DettagliI mercati assicurativi
I mercati NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente al libro di testo e
DettagliMercati finanziari e valore degli investimenti
7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre
Dettagli004722 - Economia pubblica - II anno
Corso di laurea di primo livello in Economia aziendale CLEA nuovo ordinamento 004722 - Economia pubblica - II anno 8 crediti, 60 ore insegnamento a.a. 2011-12 Stefano Toso e Alberto Zanardi Lezione 7 Carenze
Dettagli= 8.000 + 2.000 = 5.000.
Esercizio 1 Consideriamo il mercato delle barche usate e supponiamo che esse possano essere di due tipi, di buona qualità e di cattiva qualità. Il valore di una barca di buona qualità è q = 8000, mentre
DettagliSelezione avversa. Informazione nascosta; Possibili conseguenze: Possibili rimedi: distruzione dei mercati; razionamento;
Selezione avversa Informazione nascosta; Possibili conseguenze: distruzione dei mercati; razionamento; Possibili rimedi: Screening Signaling; Costi; Equilibri (pooling and screening) Selezione avversa
DettagliIl razionamento del credito
Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento
DettagliIl mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria
Il mercato assicurativo: selezione avversa, fallimenti del mercato, menù di contratti, assicurazione obbligatoria Esercizio 1 Ci sono 2000 individui ciascuno con funzione di utilità Von Neumann-Morgestern
DettagliScelte in condizioni di rischio e incertezza
CAPITOLO 5 Scelte in condizioni di rischio e incertezza Esercizio 5.1. Tizio ha risparmiato nel corso dell anno 500 euro; può investirli in obbligazioni che rendono, in modo certo, il 10% oppure in azioni
DettagliIndustrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa]
Industrial organization e teoria dei giochi (II modulo) [Contratti, incentivi, impresa] Lezion4 - Selezione avversa, screening e segnalazione Asimmetrie informative pre-contrattuali e selezione avversa
DettagliEconomia dell'organizzazione. Capitolo 6 Moral Hazard e Incentivi. Ennio Bilancini. email: bilancini@unisi.it
Economia dell'organizzazione Capitolo 6 Moral Hazard e Incentivi Ennio Bilancini email: bilancini@unisi.it Sommario Il concetto di Moral Hazard (opportunismo post-contrattuale) Il modello principale-agente
DettagliEsercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI
Esercitazione relativa al cap. 10 INVESTIMENTI GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SONO ACQUISTI DI ATTIVITA FINANZIARIE EFFETTUATE NELL ASPETTATIVA DI RICEVERNE UN RENDIMENTO. I PIU IMPORTANTI SONO: - I DEPOSITI
DettagliINFORMAZIONE ASIMMETRICA
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 INFORMAZIONE ASIMMETRICA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Microeconomia sui capitoli 11, 12 e 13 Domanda 1 (Problema 3. dal Cap. 11 del Libro di Testo) Curva di offerta degli stereo portatili
DettagliCapitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni
Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni 25.1: Introduzione In questo capitolo la teoria economica discussa nei capitoli 23 e 24 viene applicata all analisi dello scambio del rischio nel
DettagliRichiami di teoria della domanda di moneta
Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale
DettagliTEMPO E RISCHIO. Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile
Esercitazione TEMPO E RISCHIO Il valore del denaro è funzione del tempo in cui è disponibile Un capitale - spostato nel futuro si trasforma in montante (capitale iniziale più interessi), - spostato nel
DettagliMassimizzazione del profitto
Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto
DettagliIl mercato del lavoro
Il mercato del lavoro Dati mercato del lavoro: Un confronto (2012) Italia Francia Germania OECD Tasso disoccupazione 10.7 10.3 5.5 8.0 Tasso occupazione (*) 57.6 63.9 72.8 65.1 Femminile 47.8 60 68 57.2
DettagliGli strumenti di base della Finanza
27 Gli strumenti di base della Finanza ECONOMIA FINANZIARIA L Economia Finanziaria studia le decisioni degli individui sulla allocazione delle risorse e la gestione del rischio VALORE ATTUALE Con il termine
DettagliSCREENING E MERCATI ASSICURATIVI
SCREENING E MERCATI ASSICURATIVI Lo screening è un approccio per studiare i mercati caratterizzati da asimmetrie informative ed affrontare il problema connesso della selezione avversa Un applicazione interessante
DettagliDomande a scelta multipla 1
Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco
DettagliCapitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza
Capitolo 6 Economia dell informazione e scelta in condizioni di incertezza ECONOMIA DELL INFORMAZIONE L informazione è un fattore importante nel processo decisionale di consumatori e imprese Nella realtà,
DettagliProprietà contratti e potere
Proprietà contratti e potere Le istituzioni formali e informali Definiscono le regole dello scambio Possono risolvere i problemi di free riding Hanno effetti redistributivi 1) Definiscono e difendono i
DettagliCOMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE
COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliCash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa)
Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa) Investimento è definito come un impiego di risorse effettuato allo scopo di ottenere un guadagno più avanti nel tempo. Investimento monetario è l impiego
DettagliModello di Stigliz e Weiss (1981)
Modello di Stigliz e Weiss (1981) Esposizione a cura di: Roberto Stefano Nicola Esistenza di un ampia varietà di modelli che portano alla definizione del razionamento del credito: TUTTI HANNO LO SCOPO
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Argomenti Cosa è l Economia politica I principi fondamentali dell Economia politica Cosa studia l Economia politica Perché studiare l Economia politica 1.1 COSA È L ECONOMIA POLITICA
DettagliSistemi sanitari a confronto. Premessa: confronti quantitativi fra paesi OCSE. Differenze nella dimensione della spesa sanitaria totale
Sistemi sanitari a confronto Premessa: confronti quantitativi fra paesi OCSE Differenze nella dimensione della spesa sanitaria totale Differenze nella dimensioni della spesa pubblica Quali sono le differenze
DettagliSTATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA
STATO E RIDISTRIBUZIONE DELLE RISORSE CORSO DI LAUREA IN SERVIZIO SOCIALE, FACOLTÁ DI SOCIOLOGIA A.A. 2008-2009 ANNA TEMPIA 2 LEZIONE LE RAGIONI DELL INTERVENTO PUBBLICO (PARTE SECONDA) BIBLIOGRAFIA: P.
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 2-3 Applicazioni dell offerta di lavoro - La produzione della famiglia 1 Applicazioni dell offerta di lavoro - la famiglia Nel modello neoclassico lavoro-tempo libero
DettagliL INTERVENTO PUBBLICO NELLA REALTA
Fallimenti dello stato-1 L INTERVENTO PUBBLICO NELLA REALTA NELLA REALTA L INTERVENTO PUBBLICO NON REALIZZA SEMPRE APPIENO LE SUE POTENZIALITA, COME INDICATE DALLA TEORIA NORMATIVA DELLA POLITICA ECONOMICA.
Dettagli3. Asimmetrie informative
Lezione seconda parte seconda Beni pubblici e altre cause di fallimento del mercato 1 3. Asimmetrie informative 3.1 rischio 3.2 assicurazione 3.3 asimmetrie informative 2 1 3.1 rischio Una situazione rischiosa
DettagliLA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5
LA COMBINAZIONE DEI FATTORI PRODUTTIVI CAP. 5 Appunti di estimo Il fine economico dell imprenditore Le motivazioni che spingono un imprenditore ad avviare attività di impresa sono: Produrre beni e servizi,
DettagliLe ragioni dell intervento pubblico
Le ragioni dell intervento pubblico 1. COME VALUTARE GLI ESITI DEL MERCATO PRIVATO E DELL INTERVENTO PUBBLICO (L OTTIMO SOCIALE) 2. QUANDO IL MERCATO REALIZZA L OTTIMO SOCIALE 3. QUANTO IL MERCATO FALLISCE
DettagliAi fini economici i costi di un impresa sono distinti principalmente in due gruppi: costi fissi e costi variabili. Vale ovviamente la relazione:
1 Lastoriadiun impresa Il Signor Isacco, che ormai conosciamo per il suo consumo di caviale, decide di intraprendere l attività di produttore di caviale! (Vuole essere sicuro della qualità del caviale
Dettagli15. Antico gioco russo
15. Antico gioco russo In un antico gioco russo, attraverso i risultati casuali ottenuti dall allacciamento di cordicelle, i giovani cercavano una previsione sul tipo di legame che si sarebbe instaurata
DettagliInformazione e mercati competitivi. Lezione 29. Infomazione asimmetrica. Infomazione asimmetrica. Infomazione asimmetrica.
Lezione 9 Informazione Asimmetrica Informazione e mercati competitivi Mercati perfettamente competitivi: tutti gli agenti sono pienamente informati circa i beni scambiati e sul funzionamento del mercato.
DettagliCALCOLO COMBINATORIO
CALCOLO COMBINATORIO 1 Modi di formare gruppi di k oggetti presi da n dati 11 disposizioni semplici, permutazioni Dati n oggetti distinti a 1,, a n si chiamano disposizioni semplici di questi oggetti,
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 Problemi del Coordinamento 3 Coordinamento Un coordinamento consiste in accordo preventivo con il quale 2 o più attori uniscono i propri
DettagliFABBISOGNO DI FINANZIAMENTO
FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,
DettagliI ricavi ed i costi di produzione
I ricavi ed i costi di produzione Supponiamo che le imprese cerchino di operare secondo comportamenti efficienti, cioè comportamenti che raggiungono i fini desiderati con mezzi minimi (o, che è la stessa
DettagliTeoria dei Giochi. Teoria dei Giochi
Teoria dei Giochi E uno strumento decisionale, utile per operare previsioni sul risultato quando un decisore deve operare in concorrenza con altri decisori. L ipotesi principale su cui si basa la TdG è
DettagliCapitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale
Capitolo Terzo Valore attuale e costo opportunità del capitale 1. IL VALORE ATTUALE La logica di investimento aziendale è assolutamente identica a quella adottata per gli strumenti finanziari. Per poter
DettagliFacoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica. Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23. Dott.ssa Rossella Greco
Facoltà di Scienze Politiche Corso di Economia Politica Esercitazione di Macroeconomia sui capitoli 21, 22 e 23 Dott.ssa Rossella Greco Domanda 1 (Problema 4. dal Cap. 21 del Libro di Testo) a) Gregorio,
DettagliCome affrontare i monopoli naturali
Come affrontare i monopoli naturali Il problema del monopolio naturale è che se anche l impresa volesse fissare il prezzo a un livello pari al costo marginale (efficienza sociale), produrrebbe in perdita
DettagliEsercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj
Esercitazione Microeconomia (CLEC L-Z) 24.04.2013 Dr. Rezart Hoxhaj Esercizi: Utilità attesa (Cap.6) Problema 11 (pagina 203, libro) Supponete di avere 10 000 euro da investire in Junk Bonds oppure titoli
DettagliLa Minimizzazione dei costi
La Minimizzazione dei costi Il nostro obiettivo è lo studio del comportamento di un impresa che massimizza il profitto sia in mercati concorrenziali che non concorrenziali. Ora vedremo la fase della minimizzazione
DettagliLa Concorrenza Monopolistica
La Concorrenza Monopolistica Caratteristiche Molteplicità di imprese Libertà di entrata (entreranno imprese finché vi sarà possibilità di profitti positivi). L entrata di nuove imprese favorisce i consumatori
DettagliLezione nona. L Ires e la tassazione dei redditi d impresa
Lezione nona L Ires e la tassazione dei redditi d impresa 1 TASSAZIONE REDDITI D IMPRESA PROFITTI = R C AM - IP Imprese individuali e società di persone Gli utili, a prescindere dalla loro distribuzione,
DettagliCorso di Politica Economica
Corso di Politica Economica Lezione 19: Spence s Job Market Signalling model David Bartolini Università Politecnica delle Marche (Sede di S.Benedetto del Tronto) d.bartolini@univpm.it (email) http://utenti.dea.univpm.it/politica
DettagliEconomia Pubblica Rischio e Incertezza
Economia Pubblica Rischio e Incertezza Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2011-12 Seconda parte del corso di Economia Pubblica I problemi dell
DettagliEconomia Pubblica il Monopolio Naturale
Economia Pubblica il Monopolio Naturale Giuseppe De Feo Università degli Studi di Pavia email: giuseppe.defeo@unipv.it Secondo Semestre 2011-12 Outline il Monopolio Naturale Il problema del Monopolio Naturale
DettagliCRITERI DI VALUTAZIONE DI UN ALBERGO
CRITERI DI VALUTAZIONE DI UN ALBERGO PERCHE UN AZIENDA ALBERGHIERA VA IN CRISI? 1) PER LA DESTINAZIONE 2) PER MOTIVI GESTIONALI 3) PER MOTIVI ECONOMICO- FINANZIARI OVVIAMENTE LA SECONDA E LA TERZA MOTIVAZIONE
DettagliLe scelte del consumatore in condizione di incertezza (cap.5)
Le scelte del consumatore in condizione di incertezza (cap.5) Che cos è il rischio? Come possiamo indicare le preferenze del consumatore riguardo al rischio? C è chi acquista assicurazione (non ama il
DettagliEffetti dell imposizione societaria e personale sulle decisioni di finanziamento. Economia dei tributi_polin 1
Effetti dell imposizione societaria e personale sulle decisioni di finanziamento Economia dei tributi_polin 1 Decisioni di finanziamento L imposizione sulle società di capitali può risultare non neutrale
DettagliLa pubblicità. La pubblicità. La pubblicità. La pubblicità
La La rappresenta il canale principale attraverso il quale i consumatori ottengono informazioni sui prodotti. Nel 2006, le spese pubblicitarie in USA sono state pari al 2,2% 2% del PIL. In Italia, nel
Dettaglia) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012
ESERCIZIO 1 Nella tabella che segue sono riportate le variazioni percentuali, rispetto all anno precedente, del fatturato di un azienda. Sulla base dei dati contenuti in tabella a) Determinare i numeri
DettagliEconomia del Lavoro 2010
Economia del Lavoro 2010 Capitolo 6-3 Il capitale umano -Il modello dell istruzione 1 Il capitale umano Il modello dell istruzione L istruzione, come abbiamo visto, è associata a tassi di disoccupazione
DettagliInvestimenti Diretti Esteri
Investimenti Diretti Esteri Daniele Mantegazzi IRE, Università della Svizzera Italiana 14 novembre 2013 Daniele Mantegazzi Economia Internazionale 14 novembre 2013 1 / 24 Contenuti e struttura della lezione
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliLa teoria dell offerta
La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare
DettagliL analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte)
Pagina 1 di 5 STAMPA L'ARTICOLO SALVA L'ARTICOLO L analisi di bilancio con particolare riferimento all area finanziaria (2' parte) l analisi di bilancio: strutturale, per indici, per flussi (a cura Dott.
DettagliUn modello matematico di investimento ottimale
Un modello matematico di investimento ottimale Tiziano Vargiolu 1 1 Università degli Studi di Padova Liceo Scientifico Benedetti Venezia, giovedì 30 marzo 2011 Outline 1 Preliminari di calcolo delle probabilità
DettagliGUIDA ALLE SOLUZIONI
Come posizionare una antenna indoor attiva o passiva per una ricezione ottimale? Come verificare in una stanza se il segnale digitale è presente? Perché effettuando la scansione con l antenna indoor non
Dettagli