MISFOLDING E MALATTIE NEURODEGENERATIVE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "MISFOLDING E MALATTIE NEURODEGENERATIVE"

Transcript

1 MISFOLDING E MALATTIE NEURODEGENERATIVE A cura di: Giancarlo Trimarchi Dario Scapellato Flavio Trusso Valeria Todaro Melissa Torrisi Fabio Vignera Gaetano Strano Cesare Saitta

2 Video 1

3 Folding ed attività biologica delle proteine La forma è l immagine plastica della funzione. (Angelo Ruffini) Le proteine sono molecole flessibili con struttura a rapida fluttuazione e le loro mobilità strutturali sono collegate alla loro funzione. Protein Folding: auto-assemblamento e ripiegamento intramolecolare attraverso cui il polipeptide, mediante interazioni non covalenti, assume la propria conformazione nativa che gli permette di svolgere la sua peculiare funzione fisiologica.

4 Denaturazione Proteica Condizioni ed agenti denaturanti: CALORE rotazione ottica a carico della struttura e variazione di viscosità e di assorbimento UV; ph estremi variazione degli stati di ionizzazione delle catene laterali degli amminoacidi; DETERGENTI compromissione delle interazioni idrofobe mediante associazione ai residui non polari; Dinamica molecolare della mioglobina AGENTI CAOOTROPICI aumento della solubilità delle sostanze non polari in acqua disgregazione delle interazioni idrofobe; Urea Ione guanidinio Mercaptoetanolo Formaldeide

5 Esperimento di Anfinsen (1957) La ribonucleasi A (RNasi A), completamente denaturata in una soluzione 8 M di urea contenente 2-mercaptoetanolo, riassume la propria conformazione nativa attraverso l eliminazione per dialisi dell agente denaturante e del riducente e l esposizione ad O 2 a ph 8. RNasi A: -proteina a catena singola (124 residui) - 4 ponti disolfuro determinati da 8 -residui Cys. Probabilità complessiva di riformazione casuale dei ponti disolfuro della RNasi A: 1/7 x 1/5 x1/3 x1/1 = 1/105 = < 1%

6 Dogma di Anfinsen (1957) In condizioni fisiologiche, le proteine possono ripiegarsi spontaneamente nella loro conformazione nativa che corrisponde ad un unico minimo di energia libera, stabile e cineticamente accessibile. Ciò implica che la struttura primaria di una proteina, costituita da una specifica sequenza di amminoacidi, determina univocamente la sua struttura tridimensionale.

7 Paradosso di Levinthal Come fa una proteina a ripiegarsi nella sua conformazione nativa? L eplorazione casuale di tutte le sue possibili conformazioni fino al raggiungimento di quella corretta NON è una procedura possibile!!! DIMOSTRAZIONE: ogni residuo ha 2 possibili angoli di torsione (φ e ψ) ciascun angolo di torsione ha tre conformazioni stabili tempo di analisi di ogni nuova conformazione pari a s una proteina di n residui possiede 2^n angoli di torsione; 3 2n 10 n conformazioni possibili; tempo di analisi di tutte le strutture t = 10 n /10 13 Es: proteina di 100 residui (molto piccola), t = 10^87 >> età dell Universo. Le proteine raggiungono la loro conformazione nativa in meno di qualche secondo e pertanto il ripiegamento avviene necessariamente attraverso vie dirette, piuttosto che attraverso la scelta casuale della struttura.

8 Processo di Folding Il ripiegamento avviene in modo gerarchico e la stabilità conformazionale della proteina aumenta in maniera netta, ossia la sua energia libera (ΔG) diminuisce drasticamente. Fasi del Folding: formazione di segmenti locali di struttura secondaria (α-eliche e foglietti-β) entro 5 ms dall inizio del ripiegamento; collasso idrofobico; formazione globulo fuso (molten globule) con prevalenza di struttura secondaria e poca struttura terziaria finale nativa; stabilizzazione della struttura secondaria e formazione di sottodomini con parziale assemblaggio della struttura terziaria ( ms); impaccamento delle catene laterali interne, formazione di legami idrogeno ed espulsione delle molecole d acqua rimaste nel nucleo idrofobo; ΔG folding caratterizzato da valori bassi (-5, -10 kcal/mol) Ipotetica via di ripiegamento di una proteina composta di due domini.

9 Profilo energetico del Folding Una proteina che si ripiega deve procedere da uno stato ad alta energia ed alta entropia a uno stato caratterizzato da bassi valori di energia ed entropia; tale nesso è conosciuto come «imbuto di ripiegamento» (folding funnel). Le «fenditure» e le «gole» più piccole rappresentano conformazioni acquisite temporaneamente dalle proteine sino a quando, attraverso un attivazione termica casuale, superano la leggera rampa della barriera di energia libera possono procedere verso una conformazione a energia inferiore. Le proteine si sono evolute in modo da possedere vie di ripiegamento efficienti e conformazioni native stabili.

10 Disolfuro isomerasi delle proteine (PDI) Anche in condizioni sperimentali ottimali, le proteine si ripiegano in modo più lento in vitro che in vivo a causa della formazione di ponti disolfuro non riscontrati nelle forme native. Tale constatazione condusse Anfinsen alla scoperta della PDI. PDI si lega a proteine non ripiegate mediante interazioni idrofobiche con residui superficiali; PDI ridotta catalizza il processo di scambio di ponti disolfuro (~2 min in RNasi); PDI ossidata catalizza la formazione iniziale dei ponti disolfuro in un polipeptide;

11 Chaperon molecolari Famiglia di proteine presente in tutti gli organismi, dai batteri all uomo; Si trovano in ogni compartimento cellulare; Rendono più efficiente il ripiegamento («folding») di altre proteine; Inoltre partecipano al mantenimento o alla creazione di uno stato di parziale denaturazione delle proteine, favorendone così il trasporto attraverso le membrane dei mitocondri o dei plastidi (nel caso delle cellule vegetali).

12 Chaperon molecolari Esistono due classi di chaperon molecolari: Chaperon veri e propri (Hsp70, Hsp90); Chaperonine o chaperon di II classe (GroEL/GroES nei procarioti; Hsp60/Hsp10 negli eucarioti). Hsp = «Heat shock proteins» (cioè «proteine da shock termico»), perché sono state rilevate durante studi di denaturazione delle proteine mediante calore. Il numero che segue indica il peso molecolare espresso in kd (kilodalton). 1 D = 1 uma = 1, kg.

13 Chaperon e chaperonine non sono separate tra loro, ma collaborano nel corretto folding delle catene polipeptidiche. N.B.: Dalla figura in alto potete notare che il complesso GroEL/GroES dei procarioti è identico al complesso Hsp60/10 presente negli eucarioti. Per quale motivo? TEORIA ENDOSIMBIONTICA: il mitocondrio deriverebbe da un batterio aerobio che si è adattato a vivere all'interno di una cellula eucariotica ancestrale anaerobia. Lynn Margulis, 1967

14 Meccanismi d azione delle chaperon Hsp70 (o dnak in E.Coli): molecolari 1. Le Hsp70 si legano all ATP nel loro dominio ammino-terminale (-NH₂) e assumono conformazione aperta. 2. Legame tra dominio carbossi-terminale (-COOH) delle Hsp70 e catene polipeptidiche nascenti ancora legate ai ribosomi; 3. Idrolisi dell ATP legato alle Hsp70 permette la chiusura di tali chaperon con successivo folding della proteina.

15 Meccanismi d azione delle chaperon molecolari Complesso GroEL/GroES (uguale al complesso Hsp60/Hsp10 del mitocondrio): GroEL: costituito da due anelli sovrapposti di sette subunità ciascuno con una cavità centrale dove vi è il sito di ripiegamento ATP-dipendente della proteina; GroES: costituito da un singolo anello di altre sette subunità che si dispone a cupola su GroEL; Non appena la proteina ha completato definitivamente il processo di ripiegamento, viene rilasciata da GroEL. GroES GroEL

16 Grande utilità delle chaperon molecolari Cellular homeostasis and stress survival requires maintenance of the proteome and suppression of proteotoxicity. Molecular chaperones promote cell survival through repair of misfolded proteins and cooperation with protein degradation machines to discard terminally damaged proteins. Hsp70 family members play an essential role in cellular protein metabolism by binding and releasing nonnative proteins to facilitate protein folding, refolding and degradation. L omeostasi cellulare e la sopravvivenza allo stress richiedono il mantenimento del proteoma e la soppressione della proteotossicità. Le chaperon molecolari garantiscono la sopravvivenza della cellula attraverso la riparazione di proteine mal ripiegate e la cooperazione con complessi di degradazione proteica al fine di eliminare le proteine terminalmente danneggiate. Le Hsp70, legando e liberando proteine non native per facilitare il folding proteico, il refolding e la degradazione, giocano un ruolo fondamentale nel metabolismo cellulare delle proteine. From Specification of Hsp70 Function by Type I and Type II Hsp40 by Douglas M. Cyr, Carlos H. Ramos, 09 Dec 2014

17 RIPIEGHIAMOCI! FLAVIO TRUSSO

18 Ripieghiamoci!

19 mm.. La proteina non si ripiega mica sola chaperon Controlla il corretto ripiegamento Viene particolarmente stimolata dal calore

20 Pronto.. ribosoma

21 ..All opera!

22 AMMINOACIDO AA + AA

23 AA + AA + AA AMMINOACIDO

24 ..Procedono i lavori Ottimo! Prima costruzione della proteina

25 Che bella proteina Andiamo alla grande!

26 Ma

27 Non c è voglia di lavorare

28 esempio E ci sono certi imprevisti!

29 Incidenti OOK! Oops normale Proteasi

30 Proteosoma Foro grande 7 7 Foro piccolo Concentrazione proteica ATPasica + riconoscimento

31 Ubiquitina

32 Ubiquitina ATP E1 E1 E2 E2 + E3 = Ubiquitina ligasi E3

33 Quindi.. Proteosoma ubiquitina

34 Processo

35 Capita però..

36 Amiloidosi PrPc : sensibile alla proteasi PrPsc: resistente alla proteasi

37 MISFOLDING Video 2 INSERIMENTO VIDEO VIDEO 1 WIeg

38 1. Proteina sierica precursore Formazione delle amiloidi Aumento dei foglietti beta Protofibrille 2.Fattori ambientali 3. Prioni Protofilamenti AMILOIDI

39 PROTEINA MALATTIA PATOGENESI MECCANISMO Emoglobina Anemia falciforme Aggregazione L emoglobina non correttamente ripiegata perde la sua funzionalità e la sua elasticità, causando seri danni alla circolazione sanguigna. CFTR Fibrosi cistica Trasporto Forme mutanti di CFTR non si dissociano dagli chaperoni e non raggiungono la Malattie da misfolding proteico membrana. Huntingtina M. di Huntington Aggregazione La ripetizione di p-glu più lunga porta alla formazione di aggregati cellulari insolubili. Proteina b-amiloide M. di Alzheimer Aggregazione Il peptide beta-amiloide non correttamente ripiegato si accumula nel tessuto nervoso umano, formando dei depositi noti come placche neuritiche. Proteina prionica (PrP) M. di Creutzfeld- Jakob Aggregazione Effetto a cascata in cui sempre più proteina viene convertita nella forma che determina la malattia. a-synucleina M. di Parkinson Aggregazione La proteina con avvolgimenti sbagliati si aggrega in masse sferiche (corpi di Lewy) P53 Tumori Trasporto P53 impedisce la divisione cellulare. Mutazioni di p53 portano ad un non corretto ripiegamento; le proteine p53 instabili sono distrutte.

40 Video 3 Morbo Di Alzheimer Video dex=7&list=pllfnin4gftd5toz1qfca0eoorwwv8kyi3 Tagliare da 1:31 a 2:10

41 SNPs coinvolti nella malattia di Alzheimer Esistono delle basi genetiche? Gene analizzato Varianti studiate ACT -51 G-T APO E Cys112Arg Arg158Cys HMGCR -911 C-A IL-1B -511 C-T IL G-A VEGF C-A

42 Prospettive future Uso di cellule staminali pluripotenti indotte Uso di osmoliti o di chaperone molecolari Uso di nanoparticelle funzionalizzate

43 L apice del misfolding delle proteine: la saga dei prioni Islanda, anni 50 SCRAPIE (eng. To scrape = grattare, scorticare) Lymph nodes from (a) healthy and (b) infected sheep - colouring with antibodies shows clear sign of scrapie prions in the intracellular tissue of the infected sheep IPOTESI VIRUS Smentita dagli studi di Stanley B. Prusiner (Nobel 1997)

44 «Prion diseases are transmissible, progressive and invariably fatal neurodegenerative conditions associated with misfolding and aggregation of a host-encoded cellular prion protein, PrP C» An overview of human prion diseases, Imran and Mahmood, Virology Journal 2011, 8:559 PrP C PrP Sc

45

46 «Proteine infettive»: il contagio conformazionale

47 ma come è cominciato tutto? Cosa ha determinato la mutazione conformazionale della proteina PrP a parità di struttura primaria?

48 Classificazione delle malattie da prioni (PrDs): Sporadiche (85-90%) es. sporadic Creutzfeldt-Jacob disease (scjd), sporadic fatal insomnia (sfi) Acquisite (1-3%) es. iatrogenic CJD (icjd), Kuru, variant CJD (vcjd) Genetiche (10-15%)* es. Fatal familial insomnia (FFI), familial or genetic CJD (f/gcjd), Gerstmann-Straussler-Scheinker syndrome (GSS) Sporadiche Acquisite Genetiche PrDs *percentuali tratte dalla Review «Prion Diseases», L.T.Takada, M.D.Geschwind, Semin Neurol 2013;33:

49 PRNP Più di 30 mutazioni nell ORF del gene PRNP pathogenic point mutations Tratto da JKMS, «Genetic Studies in Human Prion Diseases, Byung-Hoon Jeong and Young-Sun Kim

50 Ricerca Topo knockout per PRNP: Sopravvivenza, immune a infezioni da prioni 258a 272a Capacità di sintesi enzima che «disattiva» PRNP Encefalite spongiforme senza sintomi, non letale Scomparsa spongiosi dopo 12 mesi

51 Encefalopatie spongiformi trasmissibili(tse) Le encefalopatie spongiformi trasmissibili sono un gruppo di malattie neurodegenerative che colpiscono l'uomo e gli animali, caratterizzate da un lungo periodo d'incubazione e da lesioni al SNC. Nei bovini:encefalopatia bovina spongiforme Nella pecora: Scrapie Nell'uomo: malattia di Creutzfeldt-Jakob La malattia di Creutzfeldt-Jakob descritta negli anni venti da Hans Creutzfeldt e Alfons Jakob è una rara patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, caratterizzata da una progressiva demenza fatale.

52 Classificazione La MCJ sporadica La forma sporadica comprende circa l'80% dei casi di MCJ; inizialmente presenta dei sintomi aspecifici quali, perdita di peso, atassia, diturbi visivi come allucinazioni visive. Nella fase avanzata della malattia avremo comparsa di crisi epilettiche, coma, con una durata media della malattia di circa 6 mesi. Un ruolo fondamentale che causa la malattia è svolto da un polimorfismo al codone 129 del gene PRNP che regola la suscettibilità alla malattia. La diagnosi è definita solo post mortem dall analisi neuropatologica e/o dall analisi biochimica eseguita su tessuto cerebrale. Intra vitam la diagnosi è probabile se il paziente presenta una demenza, disturbi visivi o segni cerebellari, associato a un tracciato elettroencefalografico.

53 La MCJ familiare La MCJ familiare è legata a svariate mutazioni puntiformi del gene PRNP e si presenta con una sintomatologia simile alla forma MCJ sporadica ma con un esordio più precoce(intorno ai 45 anni). Caratterizzata da movimenti involontari e da demenza, la MCJ ha un decorso clinico che oscilla tra i 2 e i 10 anni.

54 La MCJ variante Nel 1996 è stata descritta nel Regno Unito la forma variante della MCJ legata al consumo alimentare di prodotti carnei contaminati dall agente infettivo responsabile dell encefalopatia spongiforme del bovino. Si discosta dalla forma classica di MCJ per la durata della malattia superiore ai sei mesi, per l'insorgenza della malattia con un'età media di 28 anni e per le caratteristiche cliniche di esordio di tipo psichiatrico (depressione, ansietà, apatia, illusioni). Fondamentale per la diagnosi clinica di vmcj è l'esecuzione della risonanza magnetica; si è visto che l'analisi del gene PRNP non ha identificato alcuna mutazione nè altre alterazioni di rilievo (inserzioni, delezioni), mentre tutti i casi sono risultati omozigoti per metionina al codone polimorfico 129 del gene PRNP.

55 Trattamenti Per la MCJ al momento non è stato dimostrato alcun trattamento efficace, la malattia è sempre fatale e la ricerca per una nuova cura continua. Tuttavia esistono dei farmaci da somministare ai pazienti affetti da MCJ con funzione di ridurre le convulsioni nervose, spasmi muscolari e crisi epilettiche dovute a stadi avanzati della malattia.

56

57

58

59

60

61

62 MALATTIA NEURODEGENERATIVA EZIOLOGIA EPIDEMIOLOGIA SINTOMI TERAPIE INTERVENTO (NEUROCHIRURGIA STEREO-TASSICA) MORBO DI PARKINOSN

63 EZIOLOGIA Genetica Accumulo amiloidale ROS Infettiva Tossica

64 EPIDEMIOLOGIA Maggiore nei maschi Età di esordio circa: 50 / 55 anni

65

66 TERAPIE Precursori dopamina (L-Dopa) Dopamino-agonisti Chirurgica (tramite elettro stimolazione)

67 DEEP BRAIN STIMULATION Video 4

68 TO be CONTINUED

69 Credits bibliografia/sitografia. -JOURNAL OF VIROLOGY, Feb.1993,p.643 Byron Caughey- Gregory Jay Reymond -Current Therapeutic Research Volume 66.Number 6 November/December 2005 Peter Gosh-Jack Edelman -National Academy Science USA oct 1998 Larisa Cervenàkova- Ralph Garruto-Lev G.-Goldfarb-Hee Suk Lee-Paul Brown. Bruce Alberts, Alexander Johnson, Julian Lewis, Martin Raff, Keith Roberts, Peter Walter Biologia molecolare della cellula Quinta edizione Harvey Lodish, A Berk, C.A. Kaiser, M. Krieger, M.P. Scott, A. Bretscher, P. Ploegh, Paul Matsudaira Biologia molecolare della cellula Terza edizione italiana condotta sulla sesta edizione americana Majno - Joris, Editore: Casa Editrice Ambrosiana, Edizione: II 5/2009, Volume: Unico Cellule, tessuti e malattia - Principi di patologia generale

70 Credits Donald Voet, Judith G Voet, Charlotte W Pratt Fondamenti di biochimica Terza edizione italiana condotta sulla quarta edizione americana -Pocchiari M, Ladogana A. La malattia di Creutzfeldt-Jakob. Aspetti clinici ed epidemiologici. - Collinge J, Sidle KC, Meads J, Ironside J, Hill AF. Molecular analysis of prion strain variation and the etiology of new variant CJD. Nature 1996;383: Zanusso GL, Ferrari S, Rizzuto N, Monaco S. Malattie da Prioni umane: etiologia, patogenesi e aspetti clinicopatologici. Brescia Medicina 2000;3-4: "An overview of human prion diseases", Muhammad Imran and Saqib Mahmood, Virology Journal 2011, 8:559 -"Prions and Prion-Like Pathogens in Neurodegenerative Disorders", Caterina Peggion, Maria Catia Sorgato and Alessandro Bertoli, Pathogens 2014, 3,

71 Credits -"Genetic Studies in Human Prion Diseases", Byung-Hoon Jeong and Yong-Sun Kim, J Korean Med Sci 2014, 29, "Prion Diseases", Leonel T. Takada and Michael D. Geschwind, Semin Neurol 2013, 33: "Cellule, tessuti e malattie. Principi di patologia generale", Isabelle Joris and Guido Majno "Biologia e Genetica", 2009, II edizione, De Leo, Ginelli, Fasano. 09http://flipper.diff.org/app/items/ / 7/Lezione_2_malattie_da_accumulo_proteinopatie.pdf

Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica.

Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. Concanavalina A Emoglobina subunità Trioso fosfato isomerasi Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. 1 La conformazione è

Dettagli

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60

Modello del collasso idrofobico. Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Modello gerarchico Modello del collasso idrofobico Il folding è facilitato dalla presenza di chaperons molecolari quali le Heat Shock Proteins, Hsp70 e Hsp60 Le Hsp70 si legano ai segmenti idrofobici di

Dettagli

la struttura tridimensionale può essere ottenuta solo per Un intero dominio in genere da 50 a 300 residui

la struttura tridimensionale può essere ottenuta solo per Un intero dominio in genere da 50 a 300 residui Durante la traduzione l informazione di ripiegamento codificata nella sequenza aminoacidica diventa disponibile in maniera vettoriale la struttura tridimensionale può essere ottenuta solo per Un intero

Dettagli

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni Lesson1 Lesson2 Lesson3 Lesson4 Lesson5 Lesson6 INDEX Intro Aggregazione proteica: ripiegamento delle proteine sistema di controllo qualità delle proteine

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Università degli Studi del Sannio

Università degli Studi del Sannio Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Corso: Basi Genetiche delle Malattie (8 CFU) 3 Prova Intercorso, 29 Maggio 2104 Nome Cognome Matricola 1) La distrofia muscolare di

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007

BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE 22-24 ottobre 2007 Facoltà di Psicologia Tecniche di Psicologia Generale e Sperimentale Alessandro Massolo Dip.

Dettagli

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA

Prof. Maria Nicola GADALETA Prof. Maria Nicola GADALETA Email: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA

Dettagli

SINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione

SINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione Replicazione SINTESI PROTEICA Trascrizione Traduzione 61 codoni codificanti 3 triplette non senso (STOP) AUG codone di inizio codone per Met Caratteristiche del codice genetico Specificità Il codice genetico

Dettagli

Traduzione dell informazione genetica (1)

Traduzione dell informazione genetica (1) Traduzione dell informazione genetica (1) 1 Traduzione dell informazione genetica (2) Il processo negli eucarioti richiede: 70 diverse proteine ribosomiali >20 enzimi che attivano i precursori degli amminoacidi

Dettagli

Dall RNA alle proteine. La traduzione nei procarioti e negli eucarioti

Dall RNA alle proteine. La traduzione nei procarioti e negli eucarioti Dall RNA alle proteine La traduzione nei procarioti e negli eucarioti Codice genetico La sequenza dell mrna viene decodificata a gruppi di tre nucleotidi, e tradotta in una sequenza di amminoacidi 4 x

Dettagli

PROTEINE. Amminoacidi

PROTEINE. Amminoacidi PROTEINE Le proteine sono le macromolecole alla base delle attività cellulari. Sono oltre diecimila per cellula, dove svolgono differenti funzioni: Sono ad esempio: enzimi: aumentano la velocità delle

Dettagli

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.

Dettagli

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi.

BIOLOGIA GENERALE. Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale e Genetica c/o Prof. F. Dessì-Fulgheri (Via Romana 17) massolo@unifi. Biologia generale Massolo Alessandro massolo@unifi.it; Tel. 347-9403330 BIOLOGIA GENERALE Facoltà di Scienze della Formazione Scienze della Formazione Primaria Alessandro Massolo Dip. Biologia Animale

Dettagli

Chaperon molecolari e ripiegamento delle proteine

Chaperon molecolari e ripiegamento delle proteine UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dipartimento di Scienze Applicate ai Biosistemi Biochimica e Biologia Molecolare Chaperon molecolari e ripiegamento

Dettagli

Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress

Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress Roma, 14 ottobre 2014 Comunicato stampa Nuove strade per la diagnosi di depressione e suscettibilità allo stress La scoperta è di una giovane neuroscienziata italiana della Rockefeller University di New

Dettagli

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (II)

Macromolecole Biologiche. I domini (II) I domini (II) Domini β Nonostante l elevato numero di possibili disposizioni di filamenti β (a costituire foglietti β antiparalleli) connessi da tratti di loop, i domini β più frequentemente osservati

Dettagli

30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura

30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura Molte proteine sono intrinsecamente disordinate o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura terziaria e/o secondaria stabile. Le IUP sono caratterizzate da - scarso contenuto in aa apolari,

Dettagli

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE CON STRUTTURA NON NATIVA VENGONO DEGRADATE ATTRAVERSO LA VIA UBIQUITINA- PROTEASOMA IL CONTROLLO DI QUALITA GARANTISCE

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (III)

Macromolecole Biologiche. I domini (III) I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA

Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Che cos'è la SCLEROSI MULTIPLA Sommario Che cos'è la sclerosi multipla? Chi viene colpito? Che cosa causa la sclerosi multipla? La sclerosi multipla è ereditaria? Come progredisce la malattia? IMPORTANTE:

Dettagli

Continua. Peptidasi H 2 O

Continua. Peptidasi H 2 O Continua Peptidasi H 2 O Classificazione delle peptidasi 1. Meccanismo catalitico 2. Tipo di reazione catalizzata 3. Struttura molecolare e omologia 1. Meccanismo catalitico (mostrato per la chimotripsina)

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA

Prof. Maria Nicola GADALETA Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche DISPENSA

Dettagli

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL?

Informazioni per potenziali partecipanti. Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? Informazioni per potenziali partecipanti Possiamo sciogliere l'amiloidosi AL? È ora di affrontare diversamente l amiloidosi AL? L amiloidosi AL è una malattia rara e spesso fatale causata dall accumulo

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

REPLICAZIONE DEL DNA

REPLICAZIONE DEL DNA REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni

<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni Malattia di Alzheimer 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni 3-4 milioni di individui affetti da AD in USA Sintomi: Cognitivi: Perdita

Dettagli

SLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1

SLA e mitocondri. sporadica. genetica. attività del Complesso II e IV. stress ossidativo. citosolica e mitocondriale SOD1 SLA e mitocondri sporadica attività del Complesso II e IV stress ossidativo genetica SOD1 citosolica e mitocondriale Huntington e mitocondri attività del Complesso II e III acido 3-nitropropionico (C2)

Dettagli

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI

Dettagli

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici. Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.

Dettagli

Folding delle Proteine

Folding delle Proteine Biotecnologie applicate alla progettazione e sviluppo di molecole biologicamente attive A.A. 2010-2011 Modulo di Biologia Strutturale Folding delle Proteine Marco Nardini Dipartimento di Scienze Biomolecolari

Dettagli

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale

Dettagli

LA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO

LA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO LA TRADUZIONE E IL CODICE GENETICO La traduzione La traduzione è il processo di sintesi di una catena polipeptidica, un polimero costituito da amminoacidi legati insieme da legami peptidici Le molecole

Dettagli

PROTEINE RESPIRATORIE DEI VERTEBRATI EMOGLOBINA E MIOGLOBINA

PROTEINE RESPIRATORIE DEI VERTEBRATI EMOGLOBINA E MIOGLOBINA PROTEINE RESPIRATORIE DEI VERTEBRATI EMOGLOBINA E MIOGLOBINA Svolgono la loro funzione legando reversibilmente l OSSIGENO. Aumentano la solubilità dell ossigeno nel plasma, da 3ml/L a 220 ml/l. La mioglobina

Dettagli

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger

Dettagli

Scala fenotipica. Dominante o recessivo? fenotipo. fenotipo. fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 A 1 A 2

Scala fenotipica. Dominante o recessivo? fenotipo. fenotipo. fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 A 1 A 2 fenotipo Dominante o recessivo? Scala fenotipica fenotipo A 1 A 1 A 2 A 2 fenotipo A 1 A 2 A 1 dominante A 1 e A 2. codominanti A 2 dominante A 1 dominanza incompleta A 2 dominanza incompleta Nei casi

Dettagli

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Energia nelle reazioni chimiche. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Energia nelle reazioni chimiche Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti VIDEO Introduzione (I) L energia chimica è dovuta al particolare arrangiamento degli atomi nei composti chimici e le varie forme di

Dettagli

PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE

PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE PROCESSI REGRESSIVI DELLA MATRICE EXTRACELLULARE Accumulo anomalo di molecole di varia natura nella matrice extracellulare Disorganizzazione del tessuto interstiziale Perdita di funzionalità dell interstizio

Dettagli

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base

Dettagli

LE MALATTIE DA PRIONI. Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli

LE MALATTIE DA PRIONI. Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli LE MALATTIE DA PRIONI Sandro Sorbi e Silvia Bagnoli PRIONE: libero acronimo di proteinaceus infective particle. Prusiner et al., 1981 Mucca pazza in verità mucca atassica LE MALATTIE DA PRIONI La stessa

Dettagli

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza

Dettagli

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello

Dettagli

CELLULE EUCARIOTICHE

CELLULE EUCARIOTICHE CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a

Dettagli

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,

Dettagli

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio

Dettagli

Struttura delle proteine

Struttura delle proteine Struttura delle proteine I II III Copyright 2001-2015 by Giorgio Sartor. All rights reserved. Versione 1.0.2 oct 2015 Struttura quaternaria Èil livello di organizzazione per il quale si formano strutture

Dettagli

GENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali

GENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei

Dettagli

Struttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica

Struttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta

Dettagli

La trascrizione negli eucarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie

La trascrizione negli eucarioti. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie La trascrizione negli eucarioti Il promotore eucariotico L inizio della trascrizione negli eucarioti necessita della RNA polimerasi e dei fattori di trascrizione. Qualsiasi proteina sia necessaria per

Dettagli

dominio strutturale dominio modulo

dominio strutturale dominio modulo Riepilogo 2^lezione DOMINI Si definisce dominio strutturale (o dominio o modulo) di una proteina: un'unità globulare o fibrosa formata da catene polipeptidiche ripiegate in più regioni compatte le quali

Dettagli

La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA

La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA Le mutazioni sono eventi rari e importanti in quanto sono alla base dell evoluzione biologica Le mutazioni possono essere spontanee (dovute

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Embryology. Early development from a phenomenological point of view. Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org

Embryology. Early development from a phenomenological point of view. Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org Tratto da: Guus van der Bie, M.D. Embryology. Early development from a phenomenological point of view Bolk s Companions for the study of medicine www.louisbolk.org Traduzione a cura di: Stefano Cecchi

Dettagli

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti. possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE

www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE TRASCRIZIONE Processo mediante il quale una sequenza di DNA (un gene) viene copiata in una sequenza di RNA Dalla trascrizione derivano gli mrna, che verranno tradotti

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione ARGOMENTO STRUTTURA CELLULARE CONCETTO DI REGOLAZIONE GENICA REGOLAZIONE GENICA PROCARIOTI REGOLAZIONE GENICA EUCARIOTI trascrizione e maturazione RNA trasporto nucleo-citoplasma sintesi proteica via secretiva

Dettagli

sensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte.

sensibilizziamo il maggior numero di persone possibile e raccogliamo fondi per la ricerca sulle cellule staminali corneali adulte. Siamo un associazione di volontariato formata da giovani volontari che si propone, attraverso numerose iniziative, di diffondere al pubblico la conoscenza in merito alle malattie rare; sensibilizziamo

Dettagli

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI

PROTEINE. sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI PROTEINE sono COMPOSTI ORGANICI QUATERNARI Unione di elementi chimici diversi Il composto chimico principale è il C (carbonio) Sono quattro gli elementi chimici principali che formano le proteine : C (carbonio),

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte

Dettagli

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI

DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI DIPARTIMENTO CHIRURGICO SPECIALISTICO Unità Operativa di Oculistica Direttore: prof. Paolo Perri IL GLAUCOMA OPUSCOLO INFORMATIVO PER I PAZIENTI Gentile Signora/e, questo opuscolo ha lo scopo di informarla

Dettagli

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO FUNZIONE DEL MUSCOLO SCHELETRICO Ultrastruttura della cellula muscolare. Miofilamenti. Meccanismo della contrazione. Trasmissione neuromuscolare. Scossa semplice e tetano muscolare. Unità motoria. PROPRIETA

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione

REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione REAZIONI ORGANICHE Variazioni di energia e velocità di reazione Abbiamo visto che i composti organici e le loro reazioni possono essere suddivisi in categorie omogenee. Per ottenere la massima razionalizzazione

Dettagli

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina

Parte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee

Dettagli

Regole della mano destra.

Regole della mano destra. Regole della mano destra. Macchina in continua con una spira e collettore. Macchina in continua con due spire e collettore. Macchina in continua: schematizzazione di indotto. Macchina in continua. Schematizzazione

Dettagli

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche:

Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: Struttura delle Ig Le Ig sono glicoproteine costituite da 4 catene polipeptidiche: 2 catene pesanti H (heavy( heavy) di P.M. 50.000 D, formate da c/a 450 amminoacidi 2 catene leggere L (light) Di P.M.

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16 Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I A.A. 2015-16 BIOFISICA DELLE MEMBRANE Negli organismi pluricellulari, a parte i tessuti tegumentari e gli epiteli assorbenti

Dettagli

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELL UOMO

ALIMENTAZIONE NELL UOMO ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole

Dettagli

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali

Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Adattamenti del muscolo scheletrico all allenamento aerobico: ruolo dei radicali Marina Marini Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale Cosa sono i radicali? I radicali liberi

Dettagli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli

Legami chimici. Covalente. Legami deboli Legami chimici Covalente Legami deboli Legame fosfodiesterico Legami deboli Legami idrogeno Interazioni idrofobiche Attrazioni di Van der Waals Legami ionici Studio delle macromolecole Lipidi

Dettagli

Il Metabolismo Energetico 1. Bilancio Quantitativo tra Apporto di Energia e Dispendio Energetico

Il Metabolismo Energetico 1. Bilancio Quantitativo tra Apporto di Energia e Dispendio Energetico Il Metabolismo Energetico 1. Bilancio Quantitativo tra Apporto di Energia e Dispendio Energetico Prof. Carlo Capelli Fisiologia Facoltà di Scienze Motorie, Università degli Studi Verona Obiettivi Energia

Dettagli

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici La seta della tela di ragno è un insieme di macromolecole, dette proteine. Sono le caratteristiche fisico-chimiche di queste

Dettagli

Helena Curtis N. Sue Barnes

Helena Curtis N. Sue Barnes Helena Curtis N. Sue Barnes LA RESPIRAZIONE CELLULARE INDICE Demolizione del glucosio Glicolisi Fermentazione lattica Fermentazione alcolica Respirazione cellulare Ciclo di Krebs Catena di trasporto degli

Dettagli

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe

Dettagli

«Macromolecole» Lipidi

«Macromolecole» Lipidi LIPIDI (1) «Macromolecole» Lipidi Biotecnologie Miscellanea di molecole biologiche che condividono la proprietà di non essere solubili in acqua. Molecole idrofobiche. Es: Grassi Oli (grasso liquido a temperatura

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Rischio psicopatologico

Rischio psicopatologico Rischio psicopatologico http://www.medicinalive.com/sindrome-di-down Corso di Disabilità cognitive - Prof. Renzo Vianello - Università di Padova Power Point per le lezioni a cura di Manzan Dainese Martina

Dettagli

MALATTIE UMANE LEGATE ALL UPP: IL MORBO DI PARKINSON

MALATTIE UMANE LEGATE ALL UPP: IL MORBO DI PARKINSON MALATTIE UMANE LEGATE ALL UPP: IL MORBO DI PARKINSON La degradazione proteica è uno dei meccanismi essenziali che regolano i livelli di proteine cellulari, coinvolto in processi cellulari cruciali dal

Dettagli

LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali

LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali LE ENCEFALOPATIE SPONGIFORMI TRASMISSIBILI (TSE) Si tratta di malattie neurodegenerative ad esito fatale che colpiscono sia l uomo che gli animali Caratteristiche comuni delle TSE Sono associate alla presenza

Dettagli

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Dettagli

Metabolismo degli aminoacidi

Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per

Dettagli

Studi recettoriali. Legame ligando-recettore (binding)

Studi recettoriali. Legame ligando-recettore (binding) Studi recettoriali Lo scopo di questa dispensa e' di spiegare come calcolare l affinita' ed il numero di siti recettoriali in esperimenti di fisiologia, farmacologia o biochimica che utilizzano farmaci

Dettagli

PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico

PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico PROGRAMMA di BIOLOGIA/MICROBIOLOGIA per la classe IIIB Tecnologico Prof. Bozzato Andrea Prof.ssa Rosa Monica (Laboratorio) Il libro di testo è: Terra Ed. Verde, autori E.L.Palmieri, M.Parotto casa editrice

Dettagli

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il

Metalli in medicina. L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il Metalli in medicina L utilizzo dei metalli in medicina ha radici ben antiche. Il ferro ed il rame, per esempio, erano utilizzati nella Grecia antica. Già da secoli il Hg 2+ era utilizzato nel trattamento

Dettagli

SALUTE EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE

SALUTE EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE SALUTE EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE Anni 80 Anni 90 Terzo Millennio 111206.ppt Population distribution by age in Italy 2009 24,1 55,7 14,5 5,7 2030 22,6 55,9 17,7 8,8 2050 21,9 45,1 19,5 13,5 0% 20%

Dettagli

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande

La Ricerca sul Cervello: Le Risposte alle vostre Domande COME SI SVILUPPA IL CERVELLO? Lo sviluppo del cervello è un processo che dura tutta la vita: è rapidissimo prima della nascita, mantiene un in generale non si interrompe mai. Durante la terza settimana

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali

SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale

Dettagli

Attivitá e cinetica enzimatica

Attivitá e cinetica enzimatica Attivitá e cinetica enzimatica PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A. 2013/2014 09/05/2014 Cinetica Enzimatica La cinetica enzimatica è misurata come velocità di conversione del substrato

Dettagli