PROGETTO FALEGNAMERIA
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- Arianna Martelli
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1 COMUNE DI FERRARA U.O. Politiche familiari e Integrazione scolastica UFFICIO INTEGRAZIONE DISABILI Istituto Comprensivo Statale N. 6 Cosmè Tura Via Montefiorino, 32 - Ferrara ; fax PROGETTO LABORATORI IN RETE 6-14 a.s. 2013/2014 PROGETTO FALEGNAMERIA Tutto considerato, il mestiere che a me piacerebbe fosse di gusto del mio allievo è quello del falegname. E pulito, utile, può esercitarsi in casa, mantiene il corpo sufficientemente in esercizio, esige accortezza ed abilità e l eleganza e il buon gusto non sono esclusi dalla forma dei lavori suggeriti dall utilità. [ ] e la nostra ambizione non è tanto nell imparare l arte del falegname, quanto di elevarci allo stato del falegname. J. J. ROUSSEAU, Emilio, 1762.
2 Obiettivi generali dei laboratori in rete Nell ottica di valorizzare in modo proficuo ed efficace competenze specifiche e spazi disponibili nelle diverse scuole e di ottimizzare le risorse economiche ed organizzative si è pensato di attivare 1: una programmazione delle attività laboratoriali che copra l intero periodo scolastico, realisticamente dai primi giorni di ottobre 2013 a maggio (Dal momento che il progetto iniziale era stato elaborato di fatto nell autunno-inverno 2012 e formalizzato soltanto nel febbraio 2013, nell a.s. 2012/13 tutte le attività laboratoriali si sono di necessità concentrate in soli tre mesi, tra fine febbraio e la fine di maggio Questo ha indubbiamente limitato le potenzialità del progetto e richiesto aggiustamenti organizzativi e di orario particolarmente faticosi). La maggiore distensione temporale dell esperienza (prevedendo comunque attività di rete che comportano spostamenti di sede da parte degli alunni solo in alcuni periodi), riguarderà sia il numero dei mesi che la durata giornaliera delle attività. Per ogni attività, ovunque possibile, sarà prevista la copertura dell intera mattinata, consentendo così di accompagnare la proposta laboratoriale con opportuni momenti di gestione delle dinamiche di gruppo e di ascolto e cura delle esigenze dei singoli alunni. 2: l inserimento nel progetto di un numero maggiore di alunni disabili e la crescita progressiva del numero degli istituti coinvolti; il primo anno di attività ha visto la sottoscrizione di un Accordo di Rete tra tre IC cittadini, ma già dall A.S. 2013/14 esistono le condizioni per estendere l esperienza all IC n. 4 e all IC n. 8, da formalizzare attraverso la sottoscrizione dell Accordo di rete di cui resta capofila l IC n. 6, così coinvolgendo altri alunni ed insegnanti nell esperienza. 3: ovunque possibile sviluppando esperienze laboratoriali che dispongano di spazi dedicati stabilmente a tale attività. Nel corso del primo anno del progetto è stato di fatto possibile realizzare questa condizione, che appare particolarmente ricca di potenzialità, sia al fine di qualificare le attività che il clima relazionale che è possibile creare tra gli alunni partecipanti, unicamente presso il laboratorio di falegnameria di Barco ma nell A.S. 2013/14 potrebbe realizzarsi un esperienza similare negli spazi del Laboratorio comunale delle Arti presso la Scuola De Pisis. 4. estendendo l impegno del personale educativo comunale nella realizzazione delle attività laboratoriali (cosa peraltro già prevista dall Ufficio comunale Integrazione Disabile in sede di programmazione degli orari del proprio personale per il prossimo anno), in modo da disporre di una base organizzativa qualificata e stabile alle attività del progetto alla quale possano con più facilità integrarsi competenze e disponibilità del personale scolastico dei diversi IC coinvolti. 5. consolidare e qualificare nel tempo il progetto "Laboratori in rete passerà in primo luogo attraverso la costruzione progressiva nelle scuole di luoghi dedicati e riconoscibili per le diverse attività, sul modello di quanto da tempo è il laboratorio di falegnameria del Barco. Oltre che dai ragazzi disabili, i laboratori saranno frequentati da gruppi di loro compagni di classe secondo una programmazione condivisa con il corpo insegnante e, in secondo luogo, al laboratorio di ogni scuola dovranno poter accedere anche ragazzi disabili di altri istituti. 6. le esperienze che andremo a realizzare saranno completamente diverse tra loro a seconda che a fruirne sarà per tutto l'anno un giorno alla settimana uno stesso piccolo gruppo di ragazzi disabili oppure se invece ci impegneremo in una programmazione che farà passare per il nostro laboratorio un numero molto maggiore di ragazzi disabili, in questo caso per esperienze necessariamente più limitate nel tempo. 2
3 Obiettivi formativi Convogliare la volontà dell alunno ad essere propositivo e comunicativo in maniera efficace in modo tale da supportarlo nel processo di creazione di un livello di autostima più equilibrato. Aiutare l alunno a capire i propri interessi e passioni; Creare un ambiente che favorisca il benessere complessivo dell alunno e dei conduttori attraverso momenti di osservazione e confronto; Aumentare le competenze inerenti l esperienza laboratoriale, stimolando l alunno a chiedere quando non comprende; Motivare l alunno al fare da solo e al fare insieme (cooperazione e tutoring); Stimolare la responsabilizzazione di gruppo e individuale in tutte le fasi del laboratorio; Ricercare la collaborazione e il confronto con gli altri insegnanti Obiettivi specifici del laboratorio di falegnameria Spazi Conoscere e rispettare le regole del laboratorio Ascoltare la consegna data Imparare a riconoscere gli attrezzi ed il loro utilizzo Saper chiedere aiuto e o assistenza agli insegnanti o ai compagni presenti in laboratorio Saper chiedere di ripetere le istruzioni date se non si sono comprese le consegne. Saper portare a termine il lavoro dato Essere propositivi e creativi ovvero saper attivare il problem solving. Aumentare le abilità relative alla coordinazione oculo-manuale e relative alla motricità fine. Lasciare l ambiente in ordine: occorre imparare a riordinare e pulire gli spazi nell ottica della responsabilizzazione e collaborazione. Sono stati individuati due spazi all interno dei plessi di Pontelagoscuro e di Barco, nei quali esiste da tempo la tradizione di utilizzare questa tipologia laboratoriale con i ragazzi in difficoltà o certificati. Questo permette di avere già una strutturazione dell ambiente e la presenza di attrezzature e strumenti necessari alle varie attività. Entrambi gli spazi sono a norma di legge per quel che riguarda la sicurezza. Possibili laboratori paralleli Nel plesso di Barco si attiverà anche un laboratorio di orticoltura (l orto è già presente). Il laboratorio avrebbe costi molto contenuti e può essere proposto come attività parallela all attività di falegnameria o come attività successiva. Obiettivi educativi Acquisire abilità e competenza nell'uso di alcuni utensili, maneggiandoli con accortezza e in modo adeguato; collaborare con i compagni per la riuscita del lavoro proposto; svolgere la propria attività in progressiva autonomia; avere cura del materiale e riordinarlo al termine dlel attività. sviluppare la manualità in attività specifiche imparando ad usare in modo sempre più appropriato attrezzi e materiali (zappare, seminare, diradare...); migliorare la presa, la coordinazione oculo-manuale e l uso della forza muscolare necessarie per la realizzazione delle diverse attività, imparare a seguire le diverse fasi di un progetto portando a termine il proprio lavoro, seguendo le indicazioni di un docente esperto. 3
4 In caso di disponibilità di fondi sarebbe possibile attivare, nello spazio teatro della scuola di Barco, anche un laboratorio teatrale. Nel plesso di Pontelagoscuro si potrà attivare un minilaboratorio di cucina, per la realizzazione di semplici ricette a freddo, o utilizzando anche un piccolo forno elettrico. Metodologia Il laboratorio sarà gestito ed organizzato dagli educatori del G.E.T. Carletti Andrea e Calzolari Lidia, in collaborazione con gli insegnanti di sostegno e/o educatori dell A.T.I. La presenza di questi ultimi, nelle ore di attività verrà stabilita in base alle esigenze e necessità della scuola e delle eventuali difficoltà degli alunni presenti; questa flessibilità si rende necessaria per poter sperimentare modalità nuove ed elastiche che rispecchino gli obiettivi generali dello star bene insieme, del benessere globale dei partecipanti e della diminuzione (per quanto possibile) di tensioni e conflitti difficilmente risolvibili. Si cercherà di ottimizzare i tempi di ogni incontro e di creare piccoli oggetti che non abbisognino di molti incontri, in modo tale che l alunno abbia un immediato ritorno rispetto al lavoro svolto. Le idee e i progetti verranno pensati e progettati sempre in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, educatori e insegnanti di classe per riportare nella classe, in momenti prestabiliti, gli elaborati costruiti. Destinatari I partecipanti alle varie attività laboratoriali saranno max 8/10; cioè l alunno o gli alunni con certificazione e a rotazione un piccolo gruppo di compagni di classe ed eventuali alunni di altri I.C.. La partecipazione al laboratorio dovrà essere formalmente discussa e approvata come progetto di classe durante il C.d. C. Tempi Il laboratorio di falegnameria si terrà nella mattinata di mercoledì suddivisa in due moduli orari di due ore ciascuno L intervallo viene lasciato per la condivisione dei partecipanti al laboratorio con i compagni di classe. Il primo quadrimestre sarà dedicato al plesso di Pontelagoscuro, sia per i ragazzi della secondaria di I grado che per i bambini della primaria. Essendo un laboratorio in rete parteciperanno anche alcuni alunni di altri I.C.. Il secondo quadrimestre invece sarà dedicato alla scuola che ha sede a Barco. In questi mesi il laboratorio sarà aperto ai ragazzi della secondaria e primaria di quel plesso e del plesso di Villaggio Ina ed eventualmente ad altre classi che ne facciano richiesta. Verifiche Sono previste verifiche sull andamento del laboratorio sia attraverso una documentazione foto e video, sia attraverso la presentazione e realizzazione dei manufatti pensati e costruiti con i bambini e i ragazzi, che con la condivisione con l equipe del G.E.T. che avviene ogni quindici giorni circa. 4
5 Si tratterà di capire se gli obiettivi proposti incontrano difficoltà nell essere raggiunti e le motivazioni che stanno alla base. Non si trascurerà di sottolineare quelli che sono i punti di forza del laboratorio, in maniera tale da sostenerne la crescita negli anni a venire. Il laboratorio sarà condotto da: Lidia Calzolari e Andrea Carletti Educatori G.E.T. Comune di Ferrara 5
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