RAPPORTO FINALE. Supporto alla popolazione colpita dal terremoto: risposta immediata e preparazione ai disastri futuri.
|
|
- Gastone Landi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RAPPORTO FINALE Emergenza Associato Titolo del programma Indicare il titolo del programma. Periodo di riferimento Terremoto Haiti COOPI Cooperazione Internazionale Supporto alla popolazione colpita dal terremoto: risposta immediata e preparazione ai disastri futuri. 14 Giugno Gennaio 2012 Indicare a quale periodo fa riferimento il rapporto. 1. QUADRO OPERATIVO / OPERATIONAL FRAMEWORK 1.1 Localizzazione / Exact location of the operation Specificare esattamente dove viene realizzato il programma. La location delle iniziative si è mantenuta invariata. La exit strategy dai campi di Tabarre è terminata con la conclusione del progetto OCHA ( che ha permesso la implementazione di attività vitali (pulizia latrine e erogazione acqua potabile oltre che la realizzazione di soluzioni più sostenibili e durature rispetto all`accesso all`acqua) mentre si è mantenuto anche per il 2012 un monitoraggio molto puntuale delle situazioni specifiche di rischio sanitario. Il progetto ha permesso quindi di garantire risposta a necessità immediate degli IDP seguito poi da una fase di monitoraggio della situazione sanitaria e di accesso ai servizi di base (campi di Tabarre) oltre che la implementazione delle attività di costruzione e psicosociali (Warf Geremie - Cité Soleil)
2 1.2 Beneficiari / Beneficiaries Aggiornare le informazioni fornite nel Programma di Intervento relativamente a: 1) beneficiari diretti (per settore di attività; 2) popolazione potenzialmente interessata ( catchment population); 3) coinvolgimento dei beneficiari nella [Max 1 pagina] Tab.2 beneficiari Settore Search and Rescue Water and sanitation Descrizione beneficiari Sopravvissuti tra le macerie Stime N beneficiari 5 persone recuperate in vita Beneficiari attuali 5 persone recuperate in vita IIDPs che vivono negli accampamenti 5000 persone beneficiari Shelter/NFI IDPs che vivono negli accampamenti 5000 persone beneficiari Disaster Preparedeness & Mitigation* Comunità colpite dal sisma del 12 gennaio riallocate in zone a rischio identificate con la collaborazione della Protezione Civile di Haiti persone 32 volontari formati 10% Popolazione di Tabarre sensibilizzata stimata in Health+ Gruppi vulnerabili di comunità colpite dal sisma del 12 gennaio delle stesse aree geografiche di riferimento delle comunita identificate per l intervento di DP&M 3000 persone 10 ragazzi formati su audiovideo/ricostruzione della memoria 4000 persone delle loro comunità di origine a Cité Soleil e Tabarre sensibilizzate attraverso lo strumento dei video CASH FOR WORK Persone individuati dai comitati per l`implementazione delle attivita di shelter e wash 110 persone (est.) 1632 giornate di Daily labour realizzate
3 1.3 Risultati e indicatori / Results and indicators Indicare quali risultati parziali sono stati perseguiti nella prima fase di attuazione del programma [Max 2 pagine] Obiettivo specifico 1: Salvare vite umane nell'immediato post-terremoto e proseguire con l'obiettivo di supportare gli sfollati che vivono nei campi attraverso interventi finalizzati a migliorare l'accesso ai servizi igienici e all'acqua, e a realizzare un sistema di gestione rifiuti. Risultati 1 Persone sopravvissute al terremoto vengono tratte in salvo dalle macerie. 2 Informazioni sulla condizione dei campi vengono messe a disposizione del cluster Wash per contribuire ad ottenere un intervento più coordinato; Indicatori iniziali Un equipe di 10 persone è mobilitata nel recupero di sopravvissuti entro 48 ore dal terremoto. 5 persone vive sono state tratte in salvo e 4 cadaveri recuperati dalle macerie. 30 siti identificati dal clusterwash vengono visitati e i rapporti di assessment vengono consegnati ai cluster di competenza. Stato indicatori rapporto finale Fonti di Verifica Un equipe di 10 persone è Sono disponibili i rapporti del mobilitata nel recupero di team di search and rescue. sopravvissuti entro 48 ore dal Ci sono anche dei rapporti terremoto. da parte di agenzie di 5 persone vive sono state informazione. tratte in salvo e 4 cadaveri recuperati dalle macerie. 36 siti (21 siti in una prima Rapporti di assessment fase e 15 nella seconda) sono stati oggetto di assesment I sette campi in cui si decide di realizzare l intervento vengono visitati giornalmente e i relativi assessment vengono consegnati periodicamente con riguardo a numerose tematiche: WASH, Health (Colera), Shelter, Emergency Response,,, COOPI ha assunto il camp management ufficiale nei campi di Caradeux Te Roche e Universite mentre permane punto focale con compiti di camp management nei rimanenti 5; Questi ultimi 5 campi inoltre, sono stati recensiti e mappati tenda per tenda. Sono stati individuati i casi di
4 vulnerabilita ed inoltrati i dati alle autorità locali/ organizzazioni internazionali pertinenti. 3 Miglioramento delle condizioni abitative per gli IDP nei campi target della zona Delmas e Tabarre al fine di consentirgli di poter rimanere nei luoghi dove hanno scelto di accamparsi e conservare quindi una rete sociale ed economica di sicurezza famiglie ricevono i materiali e possono realizzare uno shelter secondo i minimi parametri indicati. Nella prima fase di emergenza, sono stati indicati dai clusters alcuni standard minimi che sono al di sotto di quelli normalmente consigliati dal Progetto Sphere e che sono stati da noi adottati per l implementazione dell intervento. In realtà per gli shelter si è adottata una strategia di appoggio all autocostruzione e parallelamente di riattivazione del tessuto economico locale, dove i tecnici COOPI/RAPID hanno garantito la formazione delle persone coinvolte nei processi costruttivi promuovendo la ricaduta dei processi di acquisto dei materiali per la comunita locale e monitorando il risultato dei lavori. Durante il progetto sono stati realizzati 277 shelter familiari e 3 shelter comunitari parallelamente sono stati distribuiti plastic sheet in occasioni di situazioni di post emergenza per facilitare la ricostruzione degli shelter inizialmente realizzati. - Rapporti di distribuzione - Cluster reports
5 4 Si garantiscono dei parametri minimi delle condizioni igieniche e di accesso all'acqua nei campi oggetto dell'intervento sistemi di stoccaggio e distribuzione acqua installati e funzionanti. 34 reservoirs sono stati installati nei 7 campi dove COOPI ha fornito l acqua giornalmente, con sistema di water trucking, per un totale, di galloni d acqua multiusage e galloni d acqua potabile - Rapporti di attività - Cluster reports - 50 latrine in uso e gestite 41 latrine, 92 doccie, 12 punti di lavaggio vestiti, 14 lavabo in uso famiglie gesticono i rifiuti del campo tenendoli lontani dalle abitazioni; Alcune opere di igiene ambientale sono state svolte durante la prima fase di intervento nei campi di Clebert (rimossi 400 metri cubi di rifiuti solidi) e nei campi di Kaype dove un`area che era utilizzata come latrina a cielo aperto é stata ripulita. Sono stati rimossi inoltre circa 850 m3 di rifiuti nelle aree di Eritieres, Clebert e Papeau. E stato organizzato un servizio di macro raccolta ed un servizio di micro raccolta rifiuti di cui continua a beneficiare l`intera popolazione dei campi
6 Obiettivo specifico2: Accompagnare gli attori istituzionali ed i gruppi locali in un processo di rafforzamento delle strategie sul Disaster Preparedness ed alla promozione di un processo endogeno di risposta alle sequele dell evento traumatico ed alla prevenzione di future situazioni di violenza Risultati Indicatori iniziali Stato indicatori rapporto finale 20 attività di formazioni svolte per volontari comunitari e per personale tecnico della protezione civile 400 partecipanti nei processi di formazione (volontari comunitari e tecnici della protezione civile) 40 Kit di emergenza distribuiti agli operatori volontari Materiali distribuiti agli uffici della protezione civile Gruppi di risposta a situazioni di emergenza costituitisi a livello comunitario e rafforzamento delle competenze della Protezione Civile locale Studio di rischio prodotto e divulgato con i decisori pubblici orienta le politiche territoriali di ricostruzione dell area. Centro comunitario di riferimento costruito/ristrutturato ed operativo come spazio associativo comunitario / centro di emergenza 1 Studio di rischio prodotto 200 partecipanti nel processo di restituzione alle autorita locali e comunita del documento 1 centro comunitario operativo nell area di incidenza del progetto 2 Incontri di divulgazione del processo costruttivo (utilizzo dei materiali sismoresistenti) Il volet e cominciato in Aprile 2011,si è definito un primo modulo formativo pilota con il quale sono stati formati 32 volontari congiuntamente con GEOS.Parallelamente si sono formate le brigate comunitarie che sono attualmente in fase di consolidamente attraverso il progetto Dipecho in corso. Visti i tempi piu lunghi di quelli inizialmente previsti i kit di emergenza e il materiale per la protezione civile, verranno forniti all interno del progetto Dipecho. Studio di rischio realizzato e divulgato, + di 230 partecipanti nei vari eventi di promozione divulgazione dello studio realizzati con l IRD. Lavori del centro comunitario conclusi ed infrastruttura attualmente in uso. Visto la tipologia specifica di realizzazione della costruzione (autonomamente ed in economia) non si sono mantenuti gli spazi inizialmente previsti di diffusione delle pratiche costruttive. Fonti di verifica Lista delle formazioni svolte e dei contenuti delle stesse Lista dei partecipanti nei processi formativi Documento dello studio di rischio Documentazione fotografica del processo di costruzione/ristrutturazione del Centro
7 Sviluppato ed implementato un programma di comunicazione radiale e di promozione della produzione artistica/narrativa di risposta alle sequele dell evento traumatico del terremoto ed alla prevenzione di situazioni di violenza (SGBV) 4 emittenti radiofoniche coinvolte nel processo di divulgazione del programma 20 attivita e spot radiofonici prodotti 4 Murales e/o narrazioni effettuati 400 giovani partecipanti nel programma di prevenzione La dinamica di sensibilizzazione è stata ridefinita congiuntamente ai partecipanti al corso e si è puntato soprattutto sul materiale video a discapito della produzione audio. 4 video sono stati realizzati e promossi sia direttamente con le televisioni locali che in internet. Il bacino dei giovani coinvolti attraverso i 10 promotori in attività di riflessione ed analisi della realtà locale a partire dall evento specifico del terremoto e stato di 460 persone. Documentazione video sul processo svolto Documento metodologico di implementazione del programma Copia dei materiali diffusi
8
9 OBIETTIVO SPECIFICO 1 Risultato1 Persone sopravvissute al terremoto vengono tratte in salvo dalle macerie Ind.1 Un equipe di 10 persone è mobilitata nel recupero di sopravvissuti entro 48 ore dal terremoto. Nessuna modifica rispetto a quanto descritto in fase di proposta, successiva alla chiusura delle attività di search and rescue. Risultato 2 Informazioni sulla condizione dei campi vengono messe a disposizione del cluster Wash per contribuire ad ottenere un intervento più coordinato Indi 1 30 siti identificati dal clusterwash vengono visitati e i rapporti di assessment vengono consegnati ai cluster di competenza. Stato indicatore: 36 siti identificati e oggetto di assessment Rispetto a quanto segnalato in fase di primo rapporto intermedio,(36 siti identificati e oggetto di assesment) non sono stati compiuti ulteriori assesments, tuttavia nei campi oggetto delll`intervento il monitoraggio ê stato costante. I 5 campi di dimensione minore sono stati inoltre censiti tenda per tenda ed è stata presentata a vari donors (CAP, ECHO) una proposta specifica di rientro a casa. Risultato 3 Miglioramento delle condizioni abitative per gli IDP nei campi target della zona Delmas e Tabarre al fine di consentirgli di poter rimanere nei luoghi dove hanno scelto di accamparsi e conservare quindi una rete sociale ed economica di sicurezza. Ind famiglie ricevono i materiali e possono realizzare uno shelter secondo i minimi parametri indicati. Stato indicatore: 277 moduli familiari realizzati e 3 moduli comunitari Nei campi di Clebert, Caradeux Te Roche e Kaype e stato donato del materiale affinche il comitato di campo, con l aiuto volontario della popolazione, costruisse degli shelter comunitari di medie-grandi dimensioni. Tali shelter sono utilizzati come spazi di riunione, magazzino e scuola rispettivamente. In particolare un deposito/punto di distribuzione a caradeux, un deposito/punto di distribuzione/spazio comunitario a Clebert. Nella scuola comunitaria di Papeau invece il materiale donato e stato utilizzato per costruire 40 banchi di scuola. Il totale dei beneficairi raggiunti `e quindi stimabile in 1385 beneficiari (calcolando una media di 5 persone per shelter) a cui vanno aggiunti quanti hanno beneficiato delle costruzioni comunitarie, circa 50 persone che costituiscono i comitati dei tre campi sopra citati. Parallelamente è stata garantita una disponibilita di plastic sheet per la ristrutturazione degli emergency shelter posteriormente ad eventi atmosferici avversi verificatisi. Risultato 4 Si garantiscono dei parametri minimi delle condizioni igieniche e di accesso all'acqua nei campi oggetto dell'intervento. Ind.1 20 sistemi di stoccaggio e distribuzione acqua installati e funzionanti. Nessuna variazione rispetto al rapporto intermedio precedente A partire da giugno 2011 la fornitura di acqua è stata garantita in congiunture specifiche di emergenza legate alle dinamiche di presenza del colera o esperienze specifiche di iniziative pilota. Parallelamente si sono implementate soluzioni alternative che permettessero ridurre la dipendenza dei suddetti campi dall appoggio esterno. COOPI indipendentemente dalla prestazione del servizio ha garantito l appoggio e l accompagnamento ai comitati di gestione, dinamica che ha permesso considerando che le strutture risultavano in tutti i campi correttamente installate e funzionanti, appoggiare soluzioni locali alternative. La soprendente capacità organizzativa dei comitati ha permesso di sopperire al cronico problema della consegna di acqua gratuita da parte delle ONG, mettendo in evidenza l`importanza di fare leva sulle dinamiche di organizzazione comunitaria per poter uscire da un `ottica di emergenza e di puro assistenzialismo. Stato indicatore: 34 reservoirs sono stati installati nei 7 campi dove COOPI ha fornito l acqua giornalmente, con sistema di water traking, per un totale di galloni d acqua multiusage e galloni d acqua potabile Ind latrine in uso e gestite
10 Stato indicatore: 41 latrine, 92 doccie, 12 punti di lavaggio vestiti, 14 lavabo in uso OBIETTIVO SPECIFICO 2 Risultato1 Gruppi di risposta a situazioni di emergenza costituitisi a livello comunitario e rafforzamento delle competenze della Protezione Civile locale Ind.1 20 attività di formazioni svolte per volontari comunitari e per personale tecnico della protezione civile. Posteriormente al processo pilota di validazione strumenti e metodologie svolto congiuntamente con IMG Geos.L, sono stati formati 31 promotori comunitari che in una logica di dinamica a cascata hanno garantito attraverso 35 attività una capillare azione di formazione in 4 zone specifiche di Tabarre (Bigarade Damien, Butte Boyer, Saint Philomène e Carrefour Rita), orientata sia alla protezione civile che alla popolazione residente. Attualmente grazie anche alla sinergia con il progetto Dipecho si stanno consolidando le brigate comunitarie che permetteranno sostenibilità all iniziativa. Durante la realizzazione de progetto con lo scopo di rafforzare le competenze e strumenti della DPC si è proceduto alla: Accompagnamento nella revisione del manuale della Federazione Internazionale della Croce Rossa CDRT, Field Guide, A handbook for community response to disasters il manuale proposto è parte del processo di standardizzazione di strumenti proposto dalla FICR como appoggio alla DPC. Revisione di materiali di sensibilizzazione in creolo utili per il coinvolgimento dei bambini nella costruzione di una cultura di gestione del rischio. In tal senso, si è proceduto alla revisione di Riesgolandia, un gioco molto simile al gioco dell Oca proposto dalla Strategia Internazionale di Riduzione dei Rischi dei Disastri, (ISDR, per la sua sigla in inglese), UNICEF e la FICR. Tè Malè (Terra Malata). Appoggio nelle attivitá di preparazione alla stagione ciclonica, partecipando a vari incontri organizzati dalla DPC ed altre organizzazione per la definizione dei protocolli di comunicazione, piani di contingenza e simulazioni. Ind partecipanti nei processi di formazione (volontari comunitari e tecnici della protezione civile) SI stima in circa 2400 la quantità di persone coinvolte nelle attivita di sensibilizzazione porta a porta e comunitaria. Ind.3 40 Kit di emergenza distribuiti agli operatori volontari Ind.4 Materiali distribuiti agli uffici della protezione civile Il materiale per la protezione civile cosi come i kit di emergenza non sono stati distribuiti (generando un non speso nel progetto) in quanto si è ancora in attesa di una maggior chiarezza rispetto al sistema di decentramento della DPC affinche le brigate abbiano strumenti adeguati e soprattutto strutturati in base al modello di gestione del rischio del paese per rispondere alle emergenze in maniera effettiva. Parallelamente la tempistica di realizzazione del processo formativo non ha consentito la chiusura inizialmente ipotizzata del processo. La scelta di non forzare la chiusura del ciclo formativo è stata motivata anche dal fatto che COOPI continua ad intervenire nelle stesse aree attraverso un progetto Dipecho con il quale sta dando continuità e sostenibilità ai processi di DRR svolti con la comunità e le autorità locali. I materiali ed i kit di emergenza saranno distribuiti a conclusione del processo di formazione delle brigate comunitarie ed una volta formalizzata da parte della DPC la logica di coinvolgimento delle stesse nel sistema nazionale, indicativamente nel mese di agosto Risultato 2 Studio di rischio prodotto e divulgato con i decisori pubblici orienta le politiche territoriali di ricostruzione dell area. Ind. 1 Studio di rischio prodotto Studio realizzato ed in fase di divulgazione a livello locale e nazionale. E importante sottolineare che il processo di realizzazione dello studio ha permesso il consolidarsi della rete di attori partecipanti cosí come rafforzare il coinvolgimento delle comunitá. A partire dalle analisi prodotte con lo studio è attualmente in presentazione una proposta di programma di un osservatorio sulla vulnerabilità urbana finalizzato a garantire al Municipio di Tabarre ed alle istituzioni pubbliche di Haiti uno strumento di gestione del rischio e ordinamento territoriale basato su una banca dati georeferenziata. Ind partecipanti nel processo di restituzione alle autorita locali e comunita del documento I partecipanti alle attività di divulgazione dello studio sono stati nei vari eventi realizzati 230.
11 Risultato 3 Centro comunitario di riferimento costruito/ristrutturato ed operativo come spazio associativo comunitario / centro di emergenza Ind 1 centro comunitario operativo nell area di incidenza del progetto L`edificio della cantine scolaire è stato concluso nel mese di dicembre Edificio n. 1 Centro comunitario/cantine scolaire Inizio lavori: Febbraio 2011 Fine lavori: Dicembre 2011 Natura dei lavori: Costruzione Superfice: 500 m2 Struttura: piloni metallici, cemento armato e tetto in acciaio: antisismica Stato avanzamento lavori: 100% al 12 gennaio 2012 Edificio n. 2 Centro di aggregazione giovanile Inizio lavori: Maggio 2011 Fine lavori: Novembre 2011 Natura dei lavori: Riabilitazione Superfice: 450m2 Struttura: piloni, travi, edificio gia esistente Stato avanzamento lavori: 100% al 12 gennaio 2012 Ind. 2 Incontri di divulgazione del processo costruttivo (utilizzo dei materiali sismoresistenti) La impossibilità di procedere con attività di ricostruzione nelle aree inizialmente identificate ci ha spinto ad enfatizzare l elemento associativo e di sviluppo comunitario dell edificio in costruzione piuttosto che quello legato alla sua funzione come centro di emergenza stabilendo sinergie specifiche con VIVA RIO per la costruzione/ristrutturazione di spazi associativi e comunitari di supporto alle loro attività. Gli incontri di divulgazione del processo costruttivo inizialmente previsti sono stati sostituiti da una dinamica di costruzione partecipativa più informale, maggiormente rispondente alle necessità e dinamiche espresse da potenziali beneficiari ed operatori del settore. Risultato 4 Sviluppato ed implementato un programma di comunicazione radiale e di promozione della produzione artistica/narrativa di risposta alle sequele dell evento traumatico del terremoto ed alla prevenzione di situazioni di violenza (SGBV) 4 emittenti radiofoniche coinvolte nel processo di divulgazione del programma 20 attivita e spot radiofonici prodotti La pianificazione realizzata con i 10 promotori formati all interno della scuola di documentazione sociale, ha riorientato le dinamiche di intervento del settore psicosociale verso la dimensione del video, e si è deciso di priorizzare questo strumento di sensibilizzazione rispetto alla radio. 4 Murales e/o narrazioni effettuati 4 video realizzati e divulgati a livello nazionale 400 giovani partecipanti nel programma di prevenzione 460 giovani coinvolti nei processi di taller/realizzazione video sviluppati nell area di Cité Soleil.
12 1.4 Attività / Activities Descrivere le azioni che si sono intraprese, eventualmente indicando modificazioni alla tempistica inizialmente prevista. [Max 3 pagine] Da segnalare che molte delle attivita non erano inzialmente previste ma sono state realizzate come richiesto dai cluster per integrare e rendere coerente l`azione. OBIETTIVO SPECIFICO 1 Risultato 1 : Persone sopravvissute al terremoto vengono tratte in salvo dalle macerie Attività: Nessuna variazione da segnalare rispetto ai report anteriori. Risultato 2 : Informazioni sulla condizione dei campi vengono messe a disposizione del cluster Wash per contribuire ad ottenere un intervento più coordinato Attività: Camp management: Si è conclusa la distribuzione del piccolo stock di teli plastici che erano stati accantonati in previsione di eventuali emergenze nei campi e che hanno permesso la ricostruzione degli shelter distrutti in seguito a situazioni metereologiche avverse. Cash for Work: le attivita di CFW sono state utilizzate per riparazioni ed per rafforzare le dinamiche di partecipazione a livello comunitario. OBIETTIVO SPECIFICO 2 Risultato1 Gruppi di risposta a situazioni di emergenza costituitisi a livello comunitario e rafforzamento delle competenze della Protezione Civile locale Attività: Formazione Brigate La formazione delle brigate comunitarie e stata realizzata. Fortemente voluta dalla nuova strategia DPC è uno dei volet di intervento piu importanti del PGNRD (Programme Gestion National de Risque et Desastres) ed ha permesso un buon radicamento a livello delle 4 aree di Tabarre in cui si è intervenuti. COOPI, fa parte della tavola di concertazione voluta da DPC, CRH e ECHO. Equipaggiamento COU L equipaggiamento del COU non è stato acquistato nel progetto come previsto, sia per evitare duplicazioni sia per inserirlo in dinamiche specifiche di rafforzamento della Mairie: lo stesso verra realizzato entro il mese di luglio 2012 con fondi di altri donanti. Risultato 2 Studio di rischio prodotto e divulgato con i decisori pubblici orienta le politiche territoriali di ricostruzione dell area Attività: Studio di rischio concluso e restituito alla Mairie,a partire dallo stesso si è definita una prospettiva di un osservatorio sulla vulnerabilità urbana finalizzato a rafforzare le opportunità di sinergia fra interventi orientati alla gestione delle crisi e dinamiche di ordinamento territoriale. Risultato 3 Centro comunitario di riferimento costruito/ristrutturato ed operativo come spazio associativo comunitario / centro di emergenza Attività:
13 Costruzioni concluse nel mese di dicembre 2011, centro di documentazione attualmente operativo. La mensa è previsto che risulti operativa con la partenza di un progetto di appoggio nutrizionale alla popolazione in età scolastica che Viva Rio inizierà a inizio Risultato 4 Sviluppato ed implementato un programma di comunicazione radiale e di promozione della produzione artistica/narrativa di risposta alle sequele dell evento traumatico del terremoto ed alla prevenzione di situazioni di violenza (SGBV) Attività: Grande enfasi è stata garantita al settore video, ed ha permesso la realizzazione di una scuola di documentazione sociale che sta garantendo al di la delle attività promosse nel progetto una buona sostenibilita del lavoro del gruppo e la integrazione in dinamiche locali di una risorsa con una forte capacità di lettura dei processi psicosociali e con un ruolo da protagonista nella promozione di campagne educative/ di sensibilizzazione. 2. RISCHI E CONDIZIONI / RISKS AND ASSUMPTIONS 2.1 Pre-condizioni / Pre-conditions Fornire aggiornamenti su come le ipotesi favorevoli alla realizzazione del programma si sono soddisfatte. [Max ½ pagina] Il graduale radicamento territoriale, precondizione necessaria per la adeguata implementazione delle attività di fase 2 si è realizzato. Le attvita di fase 2 hanno visto dinamiche parzialmente differenti da quelle inizialmente ipotizzate e soprattuto per il tema dell intervento psicosociale la sostenibilità dello stesso (voluta fortemente dai partecipanti al corso) si è orientata per rivedere le ipotesi organizzative del gruppo dandogli una proria autonomia e fisionomia ben specifica (scuola di documentazione sociale) 2.2 Analisi dei rischi / Risk assessment Aggiornare sull analisi dei rischi: fattori esterni e strategie di risposta. [Max 1 pagina] Rispetto a quanto evidenziato in fase di scrittura di quadro logico l`unico rischio che si `è verificato `è quello atmosferico con una stagione dei cicloni cominciata con la tempesta di giugno Con l`avvento del nuovo governo il dialogo con le istituzioni locali è risultato più disteso ed il governo stesso ha adottato alcune strategie sinergiche con quanto proposto dalla comunità internazionale che sta garantendo maggiori spazi di lavoro condiviso di quelli inizialmente ipotizzabili. 3. SICUREZZA /SECURITY 3.1 Situazione sul terreno / Situation in the field Fornire informazioni aggiornate sulla sicurezza sul terreno relativa all attuazione del programma. [Max 30 righe] Nonostante la situazione sicurezza meriti comunque un monitoraggio costante, si nota un notevole miglioramento della stessa e gli episodi ai danni del personale internazionale, mai comunque troppo numerosi, si sono praticamente azzerati. COOPI è comunque in contatto con tutte le altre ONGs e con il sistema delle UN ed ha accesso ai sit rep sulla situazione del paese. 4. RISORSE / RESOURCES
14 4.1 Budget di programma / Total budget Si registra in fase finale un non speso di circa euro dato principalmente dalla decisione nel volet DRR di non procedere con l acquisto dell equipaggiamento per il COU de la Mairie di Tabarre e dei kit per i brigadisti. Acquisti attualmente posticipati per questioni di opportunità rispetto al processo in corso. La scelta è stata dettata sia dalla mancanza di linee chiare di orientamento organizzativo che potessero facilitare la identificazione di che equipaggiamenti risultino prioritari rispetto ai ruoli e funzioni specifiche degli stessi COU sia dalla necessità di coerenza con il processo formativo dei brigadisti. Per un dettaglio specifico dei cambi a livello budgettario fare riferimento al report finanziario. 4.2 Risorse umane / Human resources. Le figure impiegate all interno del progetto sono state le seguenti: TEAM LEADER OPENING MISSION (n.2) Si e reso necessario impiegare 2 figure rispetto all figura singola prevista per dare maggior impatto ed efficienza alle prime fasi di progetto. EXPAT PROJECT MANAGER (n.1) EXPAT WASH EXPERT (n.1) EXPAT SHELTER NFI (n.1) EXPAT ADMIN/LOG (n.1) con periodi di hand over con presenza del personale uscente ed entrante. EXPAT PSYCO SOCIAL (n.1): ASSISTENTE IN COMUNICAZIONE (n.1): Garantisce l appoggio alle attività di formazione nel settore audio e video ed accompagna il processo compatibilizzandolo con la strategia comunicativa istituzionale. JUNIOR ADMIN (n.1) una stagista in formazione e stata impiegata in attivita di supporto alla gestione ordinaria del progetto. LOCAL WASH COORDINATOR (n.1) LOCAL WASH (n.9) LOCAL SHELTER NFI (n.2) LOCAL ADMIN (n.1); LOCAL DP (n.2); a cui vanno a sommarsi gli intervistatori per le attivita di diagnostico sul terreno. LOCAL SECRETARY (n.1); LOCAL LOGISTICIAN (n.2) LOCAL DRIVER (n.5) LOCAL SUPPORT OFFICE (n.5) Un guardiano in più e due collaboratrici domestiche sono stati assunti. Il primo per garantire una maggiore sicurezza dell`ufficio e le seconde per garantire una maggiore pulizia dei locali dell`ufficio utilizzati durante il progetto anche come abitazione dal personale espatriato HQ DIRECT SUPPORT FOR PRIMARY EMERGENCY (n.4) HQ ADMINISTRATOR (n.1) HQ REGIONAL COORDINATOR (n.1)
15 4.3 Risorse materiali / Material resources ] Nessun acquisto aggiuntivo da segnalare rispetto all ultimo report. 5. CONCLUSIONI / CONCLUSIONS 5.1 Conclusioni e commenti / Conclusion and comments Completare il rapporto con ulteriori commenti e considerazioni. Indicare qui eventuali variazioni significative del programma e del budget relativo. [max 1 pagina]. Il radicamento territoriale raggiunto nelle aree di intervento (nonostante la necessità di rivedere la strategia in itinere, visto che la stessa implicava una continuita territoriale specifica, legata ad una ipotesi di accompagnamento continuativo dei primi gruppi di vittime del terremoto identificati) condizione considerata fondamentale per un ottimale svolgimento della seconda fase del progetto ha seguito percorsi differenti. Nel caso del settore DP esiste continuità a livello di area globale di intervento e di autorità locali da rafforzare ma non del singolo campo, nel caso della costruzione e dello psicosociale, il radicamento territoriale si è costruito attraverso interventi paralleli svolti durante la dinamica di intervento AGIRE (in questo caso specifico durante la risposta al Colera in Wharf Geremie) ed attraverso alleanze stategiche con attori locali (VIVA RIO). La possibilità di dare continuità alle linee promosse durante la seconda fase ha permesso di rivedere la tempistica e logica dei processi adattandoli alle reali necessità degli attori coinvolti. Per la DRR l opportunità del progetto Dipecho ci ha permesso di rivedere la tempistica iniziale del progetto permettendoci di rispettare i tempi e le condizioni considerate necessarie per un adeguato rafforzamento dei processi locali. Sull altro fronte l aver enfatizzato il tema della sostenibilita della costituzione di un attore soggetto di processi di documentazione/analisi sociale, ha permesso di trasversalizzare il contributo specifico di questo strumento grazie ad un coinvolgimento degli stessi come comunicatori in occasione di altri eventi istituzionali non necessariamente legati al progetto AGIRE. Riccardo Suppo Firma del coordinatore di programma Roma, 14 Gennaio 2012 Allegati: Rendiconto finanziario
Come scrivere una proposta progettuale
PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA Come scrivere una proposta progettuale Comune di CATANIA 17/03/2016 SIGNIFICATO E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DELLA LOGICA
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliCircolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014
461,25 Circolare ABI - GARANZIA GIOVANI (AS/4090.10.b LL/6040) Protocollo di intesa 15 maggio 2014 tra Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e ABI per la promozione di azioni per favorire l occupazione
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliPRESENTAZIONE PROGETTO
PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE SERVIZIO PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI PROTOCOLLO D INTESA fra il MINISTERO DELLO SVILUPPO
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
Dettagli1. opuscoli informativi di carattere scientifico e divulgativo; 2. azioni di coinvolgimento diretto dei cittadini.
SCHEDA PROGETTO - A 5 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Sviluppo Sostenibile, Autorità Ambientale e Politiche Comunitarie MISURA RIFERIMENTO: Misura 1.6 Energia (Riferimento:Complemento di
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliAllegato C REQUISITI ALTRI SERVIZI ALLA PERSONA. Requisiti Altri servizi alla persona
REQUISITI ALTRI SERVIZI ALLA PERSONA Requisiti Altri servizi alla persona Note per la compilazione delle schede dei requisiti Il legale rappresentante o l'operatore individuale compila una scheda dei requisiti
DettagliTab. 1 Servizi per macro aree di assistenza nella diocesi di Milano
INTRODUZIONE Nel corso del 2010 si è svolto il Censimento nazionale dei servizi sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali collegati con la Chiesa Cattolica, promosso congiuntamente dall Ufficio nazionale
DettagliLa responsabilità speciale
La responsabilità speciale La responsabilità sociale Il progetto Zero Infortuni I nostri dipendenti La tutela della salute dei lavoratori La sicurezza sul lavoro Il rapporto con il territorio prevenzione
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
Dettagli2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG
2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia
DettagliManuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE
Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...
DettagliDemocratica del Congo
Progetti scuole Proposta di gemellaggio Italia - Repubblica Democratica del Congo a cura di AMKA Onlus Chi siamo? Amka è un Organizzazione no profit nata nel 2001 dall incontro di due culture differenti
DettagliPresidiare una consultazione online
Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Presidiare una consultazione online Autore: Maria Antonietta Sanna Artizzu, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance
DettagliPO FESR Sicilia 2007/2013 Piano di Comunicazione
REPUBBLICA ITALIANA Unione Europea Regione Siciliana PRESIDENZA DIPARTIMENTO REGIONALE DELLA PROGRAMMAZIONE Area Coordinamento, Comunicazione, Assistenza tecnica UOB I - Servizi della Comunicazione PO
DettagliPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018
MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.6.1 PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 Programma: Mantenimento e Implementazione del Sistema per supportare le istituzioni scolastiche nella promozione della
DettagliProcessi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
DettagliIL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO
LINEE GUIDA DISABILITÀ ALLEGATO 3 IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO 1. DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DettagliFONDAZIONE ZANETTI ONLUS
FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliSettore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio
REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA
DettagliRENA. Rete per l Eccellenza Nazionale
RENA Rete per l Eccellenza Nazionale Indice Il contesto e la nuova strategia. L obiettivo generale. Gli obiettivi strumentali. Le azioni specifiche. Gli obiettivi strumentali e le azioni specifiche. pag.
DettagliGESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)
GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) Codice: Titolo: Tipo: Durata: IFO2014MAPMOZ Fair Play: un itinerario di crescita, formazione e socializzazione per i bambini e bambine e adolescenti in un
DettagliREGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante
REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie
DettagliMonitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni
Monitoraggio dell attuazione della legge 440/97 Analisi di contesto e Gantt delle operazioni A cura del referente dell USR per la Campania 1 1.0) Contesto di riferimento Il ruolo centrale della valutazione
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliAllegato alla DGR n. del
Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)
DettagliLa mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»
La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliRiunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03
Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi
Dettaglisubappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI
DettagliAGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO
Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante
DettagliDOMANDA DI PARTECIPAZIONE
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE Il presente Allegato è parte integrante del bando di concorso Giovani e Idee di Impresa 3 e non può essere modificato nella composizione delle sue parti. Ogni componente del gruppo
DettagliVÉÅâÇx w féååt ixáâä tçt cüéä Çv t w atñéä
ORIGINALE VÉÅâÇx w féååt ixáâä tçt cüéä Çv t w atñéä Regolamento per il funzionamento del Comitato distrettuale di coordinamento delle Politiche Giovanili Distretto n. 33 Approvato con delibera di C.C.
DettagliAZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE
BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA
DettagliParco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD
Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale
DettagliBANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO
BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO 1. Finalità dell intervento Con il presente bando la Provincia di Varese ha come obiettivo la qualificazione
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 20-1 Suppl. Straordinario al n. 20 19 maggio 2009 ALLEGATO C
Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia - 20-1 Suppl. Straordinario al n. 20 19 maggio 2009 Manuale per la pubblicità e la comunicazione delle attività promosse nell ambito del sistema regionale dell
DettagliIntroduzione alla metodologia di progettazione europea
Seminario informativo Come presentare una proposta di successo nel quadro del programma ENPI CBC MED Introduzione alla metodologia di progettazione europea (parte I versione ridotta) Docente: Cecilia Chiapero
DettagliIl Fondo Mutualistico di Legacoop
LA FINANZA E IL CREDITO IN COOPERAZIONE Il Fondo Mutualistico di Legacoop Aldo Soldi Direttore Generale Coopfond Parma, 6 marzo 2014 1 1 - Coopfond Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop. E una S.p.A.
DettagliIL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE
18 IL VOLONTARIATO Il volontariato di Protezione Civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l'italia negli ultimi 50 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliCOSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
LA SCUOLA POSSIBILE Sviluppo sostenibile e costruzione delle competenze nell obbligo formativo Corso di formazione per docenti Isola del Liri 12-13 maggio 2008 COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliR e g i o n e L a z i
o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici
DettagliPROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D.
PROGRAMMA DI AZIONE REGIONALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE (D.D. 308/2006) MA PA PERCHE NON PARLIAMO DI SESSO? ASL/ASO Responsabile di progetto Cognome e nome Struttura di appartenenza Indirizzo postale per
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliElementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto
Elementi di progettazione europea La valutazione dei progetti da parte della Commissione europea, la negoziazione e il contratto Giuseppe Caruso Project Manager Progetto Europa - Europe Direct - Comune
DettagliControllo di Gestione Bilancio Sociale, Bilancio di Mandato e sistema informativo; l esperienza del Comune di Rimini
l esperienza del Perugia, 30 marzo 2006 1 l esperienza del ovvero: le ragioni di un matrimonio Perugia, 30 marzo 2006 2 l esperienza del Controllo di Gestione Organigramma del Perugia, 30 marzo 2006 3
DettagliIO CONTO Incontro con le scuole "polo" Stato di avanzamento del progetto
Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali Direzione Generale per le Risorse Umane e Finanziarie IO CONTO Incontro con le scuole "polo" Stato di avanzamento
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliFoto di Luca Eula. Bando. Anno 2012
Foto di Luca Eula Bando A SOSTEGNO DI progetti e ATTIVITÁ IN mirafiori sud Anno 2012 2 Fondazione della Comunità di Mirafiori Onlus Bando - Anno 2012 Budget complessivo 40.000 euro Premessa La Fondazione
DettagliMONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE
DettagliDLM Partners making people make the difference
Milano, 26/05/2016 VERBALE RIUNIONE ASSOCIATI Ai termini dell art. 20 dell atto costitutivo dell Associazione Professionale, gli associati riuniti in data odierna hanno determinato e stabilito all unanimità
DettagliAllegato I al modello OT24
Allegato I al modello OT24 Questionario per la valutazione della Responsabilità Sociale delle Imprese ai fini della riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 24 delle Modalità di applicazione
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni
DettagliCENTRO FORMAZIONE REGIONALE
CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliComune di Jesi. Protocollo d intesa
Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
DettagliUna sola voce tanti interventi
... Una sola voce tanti interventi AGIRE, Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, ridefinisce il modo in cui gli italiani possono donare a favore delle popolazioni colpite da emergenze umanitarie
DettagliQUESTIONARIO RILEVAZIONE RETI Per le agenzie formative della Lombardia
QUESTIONARIO RILEVAZIONE RETI Per le agenzie formative della Lombardia Nell ambito del progetto FSE L organizzazione in rete come modello della qualità del sistema integrato di servizi per l istruzione
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliIl progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra
Il progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra disabilità intellettiva, attraverso la proposta di
DettagliREGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI
REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SPONSORIZZAZIONI E DONAZIONI A FAVORE DEI PROMOTORI, SOGGETTI PUBBLICI E/O PRIVATI, DI INIZIATIVE SOCIALI E AMBIENTALI REVISIONE APPROVAZIONE DESCRIZIONE MODIFICA 0 12.03.2014
DettagliCONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1
Convenzione 161 CONVENZIONE SUI SERVIZI SANITARI SUL LAVORO 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio di Amministrazione dell Ufficio Internazionale
DettagliAzione 4. Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata
Azione 4 Piano d Azione per la riduzione dei rifiuti nella Grande Distribuzione Organizzata Protocollo d intesa (Memorandum of Understanding) Comune di Reggio Emilia LIFE10 ENV/IT/307 NO.WA No Waste PROTOCOLLO
DettagliLA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI
LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai
DettagliIl fundraiser questo s(conosciuto)
ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliRegolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune
Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse
DettagliLa Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna
Legge Regionale n. 19/96 Norme in materia di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale La Cooperazione allo Sviluppo: il contributo della Regione Sardegna Incontri
DettagliVIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN
DettagliL esperienza dell Università di Bologna
PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il
DettagliACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA
ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Dettagli