UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA
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1 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA Dipartimento per le Pari Opportunità P O N A T A S O B M II S SS ee r vv i zz i oo dd i ss uu pp pp oo r t oo pp ee r l aa ss ss i ss t ee nn zz aa t ee cc nn i cc aa cc hh ee l aa TT aa ss kk FF oo r cc ee PP aa r i O pp pp oo r t uu nn i t àà dd ee vv ee oo f f r i r ee aa l l aa aa m m i nn i ss t r aa zz i oo nn ee r ee gg i oo nn aa l ee i nn t ee m aa dd i pp aa r i oo pp pp oo r t uu nn i t àà t r aa uu oo m i nn i ee dd oo nn nn ee pp ee r t uu t t i B u o n e p r a s s ii s e r v ii z ii d ii c u r a n e ll ll a P r o g r a m m a z ii o n e GG ee nn nn aa ii i oo SCHEDA SS t ee f aa nn ii i aa GG aa rr ee rr ii i M aa nn uu ee ll l aa DD ee FF rr aa nn cc oo TT AA SS KK FF OO RR CC EE PP AA RR I OO PP PP OO RR TT UU NN I TT AA Il Programma Operativo della Regione Calabria prevedeva, per la valorizzazione della risorsa femminile, un insieme specifico di azioni finalizzate a facilitare l'ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro delle donne, a sostenerne le vocazioni imprenditoriali e di lavoro autonomo, ad attrarre verso il mercato del lavoro le donne scoraggiate dalle difficoltà di conciliazione tra la vita familiare e vita attiva e dagli ostacoli di natura sociale e culturale. Ciò nonostante, il tema dei 1
2 servizi di cura e alle famiglie in chiave di conciliazione a supporto dell occupazione femminile ha avuto scarsa attuazione. METODOLOGIA Nel dover effettuare la ricognizione di buone prassi richiesta, la Task force ha pertanto scelto di segnalare, insieme all Autorità di Gestione: 1. i progetti finanziati dalla misura 5.2, deputata allo sviluppo dei servizi alla persona ed alla comunità, azioni b.- volta a favorire l accesso delle persone con bisogni speciali (anziani, persone con disabilità, etc.) e c.- progetti settoriali su temi specifici finalizzati a qualificare i servizi di tutela e/o integrazione di particolari gruppi (immigrati, persone con disagio, etc.). La rilevazione è stata effettuata attraverso incontri con il Responsabile della misura; le informazioni sono state raccolte con l ausilio di una scheda, che costituisce la modalità di presentazione delle buone prassi segnalate. Il criterio di valutazione è l innovatività, intesa come introduzione di elementi di cambiamento nel contesto di riferimento e apporto di contributi positivi alla soluzione di problemi emersi. 2. I criteri di pari opportunità inseriti dalla Task force del Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità nei bandi attuativi dei PIT, avviati a partire dal 2005, fra cui un criterio specifico dedicato ai servizi family friendly. L impatto sarà valutato nel corso del CRITICITA La criticità più evidente è stata l assenza di una analisi sistematica dei bisogni del territorio e conseguente pianificazione ed indirizzo nella progettazione ed attuazione. La misura 5.2 prevedeva la realizzazione di un percorso che avrebbe visto il forte coinvolgimento del Terzo Settore, la realizzazione di un Centro regionale per l Economia Sociale con il supporto della Fondazione Etica Regionale, la sperimentazione di strumenti di intervento innovativi per la realizzazione di Patti per il Sociale. La realizzazione degli obiettivi è apparsa, tuttavia, con il tempo, lunga e complessa, soprattutto per il Settore Pubblico, per cui la misura ha trovato attuazione in Bandi a supporto dell offerta di servizi, gestiti da Organismi di tipo fortemente tradizionale (Chiesa) ed ad iniziativa privata. Situazioni come queste sono servite per dare avvio ad un nuovo tipo di approccio per la strategia che la Regione Calabria, con i nuovi POR 2007/2013 intende attuare. La Task Force ha provveduto a stilare una cernita di tali progetti a supporto dell offerta di servizi, perlopiù ad iniziativa privata, tenendo conto del fatto che molte delle strutture sono state create in zone fortemente a rischio sociale e che proprio per questo motivo ed in relazione al contesto, sono apparse come innovative. Si riportano alcuni esempi: PROGETTO Creazione di un Centro di Eccellenza per inserimento lavorativo di Handicappati- FESR Misura. 5.2c- Vadue (CS) data Convenzione: 11 giugno 2002 OBIETTIVI Creazione di un Centro di Eccellenza per la riabilitazione ed il reinserimento sociale riguardo ai progetti individuali, sviluppo di servizi di assistenza a domicilio per favorire la permanenza disabili c/o abitazione sviluppo dei 2
3 Centro Famiglia (Family Center) con Ludoteca- FESR Misura 5.2 b Amantea (CS) data Convenzione 5 maggio 2004 Centro Testimoni di Speranza-FESR Misura 5.2 c Cassano Jonio (CS) data Convenzione: 14 febbraio 2005 Comunità di tipo familiare e Centro Servizi per minori svantaggiati Casa famiglia minori Padre Pio -FESR- Misura 5.2 b Cirò Marina (KR) data convenzione 6 luglio 2004 Centro L isola che c è - FESR- Misura 5.2 b Cosenza, data Convenzione 6 luglio 2004 piani di apprendimento nella capacità di gestione della vita quotidiana, favorire la socializzazione e la vita di relazione dei disabili Creazione di un Centro la cui finalità è creare gruppi di mutuo aiuto fra genitori ed adolescenti, comprensivo di spazio bambini, area di accoglienza motoria, socializzazione, strutture soft -modular play, laboratorio didatticomultimediale, accoglienza bambini disabili e spazio genitori Creazione di un Centro in cui i giovani che abbiano conseguito il diploma di scuola media inferiore possano conseguire una professionalità, attraverso laboratori di arte orafa, laboratori di ceramica, laboratori di sartoria, laboratori multimediali e palestre. Creazione di una struttura completa di servizi ed attività per affrontare i bisogni dei minori comprensiva di servizi di mensa ed alloggi Creazione di una rete di servizi finalizzati al superamento dei diversi disagi sociali cui sono costretti i pazienti oncologici in trattamento in day hospital ed in regime di ricovero presso l azienda ospedaliera ed i loro familiari, la cui fruizione sarà aperta almeno in parte anche a pazienti appartenenti ad altri reparti. Si allegano due schede descrittive di progetti. PROGRAMMAZIONE Gli interventi della Programmazione Comunitaria dovranno, da una parte, sopperire alla carenza di informazioni, attraverso indagini socio-economiche e costruzione di data base specifici, dall altra interventi fondati su pianificazioni e linee guida regionali, che potranno dar vita ad azioni mirate che si intersecano per la creazione di un sistema di conciliazione territoriale. L attenzione a tali tematiche è oggi alta da parte della Regione: infatti, i POR FESR e FSE Calabria prevedono Assi ed obiettivi deputati all inclusione sociale, servizi di cura alla persona, nonché ben due Obiettivi di servizio (Asili nido e ADI) volti al sostegno alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. POR CALABRIA Un progetto eccellente cofinanziato Fuori dai ghetti 3
4 ABSTRACT Simona e Daniela sono due gioiose ragazze catanzaresi, con sindrome di down che, assieme ai loro genitori, hanno dato vita alla Fondazione Onlus a loro intestata. La Fondazione ha inteso realizzare un Centro socio-riabilitativo volto a combattere l emarginazione e promuovere l integrazione sociale di persone down e diversamente abili; la promozione di ricerca scientifica; offrire ai familiari delle persone down e diversamente abili una struttura in grado di rispondere ad una funzione socio-educativa e rieducativo-riabilitativa che rappresenta nel contempo la certezza di una comunità che li accompagnerà con le adeguate cure ed attenzioni anche quando si troveranno da soli. Nel centro verrà adoperato un modello clinico riabilitativo già usato dal Child Adult Aging Developmental Center che ha come scopo principale quello di valutare i bambini, gli adulti e di orientarli verso percorsi educativi. La struttura sorge nel Comune di Catanzaro, su un estensione di mq circa, in una zona riservata ma ben collegata nell ambito comunale ed intercomunale, servito dalle stazioni ferroviarie di Catanzaro e locale, facilmente raggiungibile dagli aeroporti di Crotone e Lamezia Terme. Lo stesso comune di Catanzaro è strategicamente posto in posizione baricentrica rispetto al territorio intercomunale e regionale (facilmente raggiungibile da tutti i grossi centri calabresi). Tale posizione, nonché la tipologia di intervento, colloca la struttura a servizio dell intera regione. Il centro è costituito da un complesso di strutture e servizi che TITOLO offriranno: Completamento ed ampliamento funzionale del Centro socioriabilitativo Simona e Daniela per persone affette da sindrome di - assistenza medica e riabilitativa per bambini ed adulti con Disabilità dello Sviluppo, dotata di posti letto e day hospital, down e disabili servizi ed ambulatori di riabilitazione territoriale ed interventi SOGGETTO riabilitativi REALIZZATORE a domicilio Fondazione - comunità Onlus alloggio, Simona gruppo e Daniela, appartamenti, Catanzaro. residenze protette, laboratori di riabilitazione - sportello informativo Il centro vuole caratterizzarsi come "struttura aperta": per questo promuoverà il pieno utilizzo delle risorse territoriali disponibili, pubbliche, private, del privato sociale, che favoriscano l'integrazione tra residenza e territorio. Il Centro avrà funzione educativa per i giovani, mentre per quelli in età avanzata seguirà un indirizzo rieducativo e riabilitativo. La struttura è dotata di pannelli solari per la produzione di acqua calda ad uso sanitario a basso costo e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, anch essi cofinanziati dal FESR. Far conoscere ai familiari dei ragazzi diversamente abili le potenzialità dei loro ragazzi Un campus aperto anche ai normodotati Un asilo anche dopo la dipartita dei familiari Un lascito di affetti COSA HA COFINANZIATO IL FESR: L intervento del FESR ha riguardato: 1. Costruzione della struttura semicircolare con annesso auditorium destinato ad accogliere stanze di soggiorno, sala polifunzionale, laboratori artigianali, foresteria, palestra, eventuale piscina per l idroterapia. (Stato: completato e collaudato) 2. Costruzione delle strutture di collegamento con l area accettazione e del corp degenza (18 stanze da letto) per i più gravi 3.- Impianto Fotovoltaico" - POT./SUP. 10 kwp pannelli fotovoltaici per produzione di energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico 4
5 RISORSE 1. FESR- Asse V- Misura 5.2 Servizi alla persona e alla comunità Azione 5.2.B Ristrutturazione, adeguamento e creazione di infrastrutture e impianti a sostegno dei servizi alla persona e alla comunità Importo: (quota pubblica 75%). 2. FESR Asse V Città, Comune di Catanzaro, Misura 5.1 Sviluppo e valorizzazione delle aree urbane, Azione 5.1.A Città e aree urbane principali Importo: ,00 3. FESR Asse I, Misura 1.11 Energie pulite e reti energetiche Azione 1.11.A Produzione di energia da fonti rinnovabili e risparmio energetico Importo: (quota pubblica 70%) TIPOLOGIA INTERVENTO - Area di intervento: Territoriale (i contenuti dell intervento sono relativi alle diverse connotazioni dei tempi delle città e/o dei tempi di vita delle donne e degli uomini: le cure familiari, il tempo per sé, le esigenze di studio), Regionale - Pluri azione: Studio e ricerca Servizi finalizzati alla cura ed all integrazione sociale delle persone affetta da sindrome di down e disabili Servizi di accoglienza e residenziali per il dopo di noi Servizi informativi TIPOLOGIA BUONA PRASSI INDOTTA Servizi alla famiglia Servizi di cura per persone non autosufficienti Servizi integrati per la lotta alla discriminazione Servizi informativi : Innovatività: Rafforzamento delle potenzialità dei centri urbani come luogo di attrazione di funzioni e servizi specializzati ed integrati socio-riabilitativi per persone con disabilità dello sviluppo. Non esistono altri a livello regionale. 5
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