Deformazione miocardica longitudinale e circonferenziale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Deformazione miocardica longitudinale e circonferenziale"

Transcript

1 La sindrome del QT lungo (LQTS) è caratterizzata da prolungamento del potenziale di azione cardiaco (APD). La maggiore durata del potenziale di azione è registrata nell'endomiocardio e nel mesomiocardio e si associa a un allungamento della contrazione cardiaca. La deformazione miocardica (o sforzo) longitudinale e circonferenziale (fig. 1) può essere evidenziata con la particolare tecnica ecocardiografica dell'inseguimento macchioline (speckle tracking). Deformazione miocardica longitudinale e circonferenziale Figura 1. Curve di sforzo miocardico nella proiezione apicale asse lungo in un soggetto sano (sinistra) e in un paziente LQTS (destra). Nell'individuo sano la durata della contrazione (370 millisecondi) è omogenea in tutti i 6 segmenti. Il paziente LQTS mostra un aumento di durata della contrazione (460 millisecondi) nei 3 segmenti settali (curve di sforzo, rossa, blu scuro, e rosa), indicando un certo grado di dissipazione meccanica della contrazione miocardica. AVC indica chiusura della valvola aortica. Lo studio (1) ha incluso 101 portatori "genotipici" di mutazione LQTS e 35 individui sani. Aritmie cardiache erano presenti in 48 portatori di mutazioni, mentre 53 erano asintomatici. La durata della contrazione miocardica è stata valutata con l'ecocardiografia di sforzo (strain) come il tempo dall'onda Q dell'ecg al picco dello sforzo in 16 segmenti del ventricolo sinistro. Lo sforzo è stato valutato lungo l'asse longitudinale, che rappresenta principalmente le fibre sottoendocardiche, e lungo l'asse circonferenziale, che rappresenta le fibre mesomiocardiche. La durata media della contrazione è risultata essere più lunga nei portatori di mutazioni LQTS rispetto a quella di individui sani (445±45 verso 390±40 millisecondi P<0.001) e più lunga in portatori sintomatici rispetto a quelli asintomatici LQTS (460±40 verso 425±45 millisecondi; P<0.001). La durata della contrazione nelle fibre sottoendocardiche (longitudinal strain) era più lunga di quella delle fibre mesomiocardiche (circumferential strain) nei pazienti LQTS sintomatici (460±45 verso 445±45 millisecondi; P=0.008) ma non nei pazienti asintomatici e individui sani, evidenziando una dispersione meccanica trans murale. Tale differenza temporale 1

2 era presente nella maggioranza dei segmenti del ventricolo sinistro ed era più evidente in pazienti con LQT2 e in quelli con sindrome di Jervell and Lange-Nielsen. Una curva ROC (receiver operating caratteristics) è un grafico della sensibilità, o tasso di veri positivi, rispetto al tasso di falsi positivi, per un sistema di classificatore binario in quanto la sua soglia di discriminazione è varia. Il ROC può anche essere rappresentato equivalentemente tracciando la frazione di veri positivi meno i falsi positivi (TPR = tasso di veri positivi) rispetto alla frazione di falsi positivi meno i veri negativi (FPR = tasso di falsi positivi). Conosciuto anche come una curva caratteristica relativa di funzionamento, perché è un confronto di due caratteristiche di funzionamento (TPR e FPR). L'analisi ROC fornisce gli strumenti per selezionare i modelli possibilmente ottimali e di scartare quelli non ottimali indipendentemente dal contesto di costo o della distribuzione della classe. L'analisi ROC è collegata in modo diretto e naturale all'analisi costi / benefici di diagnostica nel processo decisionale. In questo studio, come evidenziato con l'analisi ROC, la dispersione meccanica longitudinale, confrontata con il QTc, permetteva una migliore discriminazione tra i portatori di mutazioni LQTS con e senza eventi cardiaci con un'area sotto la curva ROC (AUC) di 0.87 (95% intervallo di confidenza [CI], verso 0.71 per QTc (95% CI, ; P<0.01).) (Figura 2). Figura 2 Curve ROC di eventi cardiaci in 101 portatori di mutazione LQTS Figura 2. La dispersione meccanica, confrontata con il QTc, dimostra una migliore sensibilità nella discriminazione dei pazienti che esperirono eventi cardiaci. Il QTc di 460 millisecondi mostrava una sensibilità del 42% (95% CI, 29-57) e una specificità dell' 81% (95% CI, 67-91) per identificare portatori di mutazione con una storia di eventi. Il valore di taglio ottimale per la dispersione meccanica era di 33 millisecondi e identificava portatori di mutazione con una storia di eventi con una sensibilità del 76% (95% CI, 61-87) e 2

3 una specificità del 91% (95% CI, 78-98). Vi è stata una modesta ma significativa correlazione tra dispersione QTc nell'ecg e dispersione meccanica nell'ecocardiografia (r=0.30, P=0.007). 1. Kristina Hermann Haugaa, Jan P. Amlie, Knut Erik Berge, et al. Transmural Differences in Myocardial Contraction in Long-QT Syndrome. Mechanical Consequences of Ion Channel Dysfunction Circulation. 2010;122: Indice: Imaging: Conseguenze Meccaniche della Disfunzione dei Canali Ionici pag. 1-2; Editoriale: Prevenzione della Morte Improvvisa Post Infartuale, pag. 3-9; Leading article: SINDROME DELLA TACHICARDIA POSTURALE ORTOSTATICA pag. 8-12; Focus: Solo Compressione del Torace da parte dei soccorritori durante Resuscitazione Cardiopolmonare. Clopidogrel Con o Senza Omeprazolo nella Malattia Coronarica, pag ; Medicina e morale: Violazioni dell'etica medica; pag Prevenzione della Morte Improvvisa Post Infartuale Circa il 10%-15% di sopravvissuti un infarto miocardico acuto con funzione ventricolare sinistra depressa muoiono entro 2 anni. (1 5) Nella popolazione generale l'80% delle morti sono cardiache, metà delle quali sono improvvise (6) e spesso attribuite a bradiaritmie o tachiaritmie ventricolari, specialmente in pazienti con scompenso cardiaco. (2 5,7) Tuttavia, una grande proporzione di morti tra i pazienti con cardioverter-defibrillatore impiantabile rivelano, che le morti definite come improvvise non sono dovute a aritmie cardiache e quelle definite come morti non improvvise possono in realtà essere dovute a aritmie cardiache, (8,9) sottolineando la discrepanza tra le definizioni di evento clinico aritmico e l'evenienza di una vera aritmia cardiaca. Sulla prevenzione della morte improvvisa dopo infarto miocardico (IM), industria e governi hanno speso milioni di dollari negli ultimi trent'anni, ma la migliorata sopravvivenza dei pazienti dopo infarto miocardico rilevata nel corso di questi anni, potrebbe essere attribuita soprattutto alla riduzione dell'estensione dell'infarto. La diminuita estensione della zona di necrosi è il risultato di una riperfusione coronarica precoce ottenuta sia con farmaci trombolitici che con interventi coronarici percutanei, come anche di un progresso nel trattamento farmacologico dopo la fase acuta dell'infarto miocardico, in cui sono inclusi β-bloccanti adrenergici, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina, bloccanti i recettori dell'angiotensina, e antagonisti dell'aldosterone. 3

4 Nonostante tali progressi, non abbiamo assistito a una riduzione della morte improvvisa dopo infarto miocardico. Infatti, trent'anni fa la morte improvvisa contava per circa il 50% di morti cardiache dopo infarto miocardico in pazienti con frazione di eiezione ventricolare sinistra (FE) (10,11) Secondo alcuni studi la proporzione relativa di morti improvvise sembrava essere diminuita a circa il 30% delle morti cardiache, dopo l'istituzione della terapia riperfusiva dell'infarto miocardico acuto (12, 13). Invece, altre analisi hanno evidenziato che la morte cardiaca rimane la causa di una metà di tutta la mortalità cardiaca dopo infarto miocardico. (14) Anche un altro recentissimo studio dimostra che la morte improvvisa conta per il 50% della mortalità cardiaca in pazienti con recente infarto miocardico e FE (15) Tali conclusioni documentano che nonostante le notevoli recenti diminuzioni della mortalità dovuta a malattia coronarica, la morte improvvisa rappresenta ancora una sfida importante, e ciò per molte ragioni. Innanzitutto, nei pazienti con malattia coronarica e infarto miocardico, la morte improvvisa non è una singola entità; i suoi meccanismi patogenetici sono eterogenei e si modificano nel tempo dopo l'infarto miocardico. A fronte di meccanismi eterogenei un solo test non sarà sufficiente a identificare tutti i pazienti a rischio, e una modalità di trattamento non sarà ottimale per tutti. Così, nonostante l'impianto di migliaia di cardioverter-defibrillatori impiantabili (ICDs) negli ultimi dieci anni, e almeno la metà di questi furono impiantati per la prevenzione primaria della morte improvvisa, tale evento costituisce tuttora la più frequente singola causa di morte di origine medica. Siamo in questa situazione, perché non comprendiamo bene i meccanismi patogenetici che provocano la morte improvvisa e neppure i fattori immediati che fanno scattare l'arresto cardiaco. Il "monitor cardiaco impiantabile" (MCI), implementato per la registrazione automatica di aritmie, permette rilevamento, quantificazione, e documentazione di eventi aritmici durante un monitoraggio prolungato che si estende fino a mesi. L'uso clinico e di ricerca con tale registratore di ECG (loop recorders) è stato finora in gran parte focalizzato su pazienti sintomatici con sincope. Il Cardiac Arrhythmias and Risk Stratification After Myocardial Infarction (CARISMA) (15) è stato uno studio multicentrico osservazionale in cui da un totale di 5869 pazienti consecutivi esaminati in 10 centri Europei ne furono arruolati 312 sopravvissuti dopo un recente (21 giorni) infarto miocardico (IM) con una FE Innanzitutto i pazienti furono sottoposti a una serie di tests invasivi e non invasivi per definire la stratificazione del rischio, verso fibrillazione ventricolare (FV) o tachicardia ventricolare sostenuta sintomatica (TV). I fattori predittivi più forti di eventi aritmici primari risultarono essere le misure di variabilità della frequenza cardiaca, e l'induzione di TV sostenuta monomorfa durante la stimolazione elettrica programmata (PES) (HR = 4.8, 95% CI, , P = 0.003) (7). A ciò ha fatto seguito l'impianto del monitor cardiaco in grado di registrare tachiaritmie ( 125 bpm per 16 battiti) e bradiaritmie ( 30 bpm o asistolie 4.5 secondi) per un periodo di 2 anni. (16) Dopo 2 anni di follow-up, 25 pazienti (8% della popolazione dello studio) esperirono 1 degli eventi primari: l'ecg documentava "aritmia cardiaca fatale o quasi fatale, assai probabilmente trattabile con un defibrillatore impiantabile (ICD)." Furono escluse le aritmie che si sono verificate in pazienti con scompenso cardiaco in fase terminale o durante ischemia refrattaria (16). Ventisei pazienti che avevano il loop recorder morirono, e in 16 di questi un ECG fu registrato entro 1 ora dalla morte. Aritmie nel tempo del decesso furono egualmente divise tra tachicardia ventricolare (TV) o fibrillazione ventricolare (FV) e bradiaritmie. (17) La morte cardiaca fu definita come improvvisa in 9 pazienti e come morte non improvvisa in 10. Tra i pazienti con ECG interpretabile del monitor cardiaco impiantato al momento del decesso, FV era presente in 6 di 9 morti improvvise (mai la TV), e una bradycardia era presente solo in 1 delle 9 morti improvvise. Le aritmie documentate al tempo della morte cardiaca non improvvisa includevano FV (1), TV (1), e bradiaritmie (4). (18) Nello studio CARISMA vengono invece riportate tutte le aritmie documentate dal monitor cardiaco, e anche la loro relazione con il decorso clinico. (15) Quindi per la prima volta si ha la descrizione completa (Tab.1) delle aritmie spontanee che si sono verificate nei primi 2 anni dopo un infarto miocardico acuto. 4

5 Tabella 1. Incidenza di aritmie cardiache registrate dal monitor cardiaco impiantabile Aritmia Pazienti, n, (incidenza,%) Eventi n Bradicardia sinusale ( 30 bpm, 8 battiti ) 20 ( 6.7 ) 111 Arresto Sinusale ( 5 s) 16 ( 5.4 ) 23 FA di nuova insorgenza ( 125 bpm, 16 battiti ) 82 ( 27.6 ) 538 Blocco AV di grado elevato (dal secondo al terzo grado; 30 bpm, 8 battiti ) 29 ( 9.8 ) 124 TV non sostenuta ( 125 bpm, 16 battiti, < 30 s) 39 ( 13.1 ) 64 Tachicardia ventricolare sostenuta ( 125 bpm, 30 s) 9 ( 3.0 ) 20 FV ( 125 bpm, 16 battiti ) 8 ( 2.7 ) 19 Qualsiasi aritmia 137 ( 46.1 ) 885 L'andamento nel tempo delle aritmie registrate dal monitor cardiaco risulta anche essere interessante. L'incidenza del blocco AV fu più elevata nei primi 3 mesi dopo l'infarto miocardico, ma tali eventi continuarono a presentarsi durante tutti i 2 anni del periodo di osservazione. Invece, TV e FV sostenute furono molto più concentrate nei primi 3 mesi dopo l'infarto, con pochissimi episodi nel restante periodo di monitoraggio. Ciò concorda con precedenti osservazioni e suggerisce che vi sono 2 periodi di rischio elevato di morte improvvisa da tachiaritmie: Il primo, precoce dopo l'infarto miocardico, è seguito da un periodo latente, e il secondo poi con numeri crescenti di eventi comincia molto più tardi (4 o più anni) l'infarto miocardico acuto (19,20). La figura 1A mostra il tempo di comparsa della prima bradiaritmia, documentato nel 17% dei pazienti. L'arresto sinusale si è manifestato in 16 pazienti (5%) ed è stato sintomatico in 3 di essi. Venti pazienti (7%) esperirono bradicardia sinusale; 4 di essi erano sintomatici. Il blocco AV di grado elevato fu documentato in 29 pazienti (10%), 8 dei quali presentavano sintomi in coincidenza dell'evento. Il numero complessivo degli episodi di blocco AV di grado elevato fu 124, corrispondente al 14% di tutte le aritmie, con 48 eventi (39%) verificatosi nelle ore diurne (7-23), ma solo 20 (42%) furono sintomatiche (Figura 2A). Tutte le bradicardie furono più frequenti nelle ore notturne. La figura 1B mostra il tempo di comparsa del primo evento tachiaritmico. A differenza delle bradiaritmie, gli eventi tachiaritmici furono egualmente distribuiti nelle 24 ore. Fibrillazione atriale di prima insorgenza (FA) con risposta ventricolare 125 bpm fu registrata in 82 pazienti (27%). Di tutti gli episodi di FA, l'88% fu asintomatico. Sessantaquattro episodi di TV non sostenuta ( 16 beats) furono rilevati in 39 pazienti (13%), di cui 92% asintomatici e senza preferenza circadiana. Vi furono 20 eventi di TV sostenuta in 9 pazienti con 1 episodio fatale. Cinque dei 9 pazienti non presentarono mai sintomi. Gli altri 4 pazienti ebbero 9 episodi sintomatici di TV nelle ore diurne. La fibrillazione ventricolare (FV) fu non fatale in 3 pazienti: 2 di essi furono risuscitati, e 1 evento si è auto esaurito (Figura 2B). TV sostenuta o FV furono rilevate dal monitor cardiaco impiantabile in 9 di 11 ICD impiantati per la prevenzione secondaria. 5

6 Figura 1 Figura 1. Grafici Kaplan-Meier che mostrano il tempo di comparsa della prima bradiaritmia o tachiaritmia. A, Kaplan-Meier ha stimato la probabilità della prima bradiaritmia: tempo (dall'infarto) al primo blocco AV di grado elevato, bradicardia sinusale, e arresto sinusale rilevate dal monitor cardiaco impiantabile. B, Kaplan-Meier ha stimato la probabilità della prima tachiaritmia. NsVT indica TV non sostenuta. (15) 6

7 Figura 2 7

8 Figura 2. Elettrogrammi di aritmie registrate con il monitor cardiaco impiantabile. A, Blocco AV parossistico di secondo e terzo grado. Al momento della registrazione, il paziente avvertì stordimento ma non attivò il monito cardiaco che si è attivato automaticamente in. Al paziente fu impiantato un pacemaker 5 giorni dopo. B, Questo paziente presentò un grave attacco sincopale e non riuscì a usare l'attivatore. Sono stati registrati due episodi di TV non sostenuta; il secondo episodio provoca TV polimorfa che degenera in FV. L'episodio è attivato automaticamente in. La FV si è riconvertita in TV polimorfa, che è terminata spontaneamenta (non mostrata). Il paziente ricevette poi un ICD. (15) In questo studio, il fattore predittivo più potente di morte cardiaca (10 casi) è risultato essere il blocco atrioventricolare di grado elevato che si è verificato nel 9% dei pazienti (n=29). Dopo la rilevazione del blocco atrioventricolare di grado elevato, 10 pazienti ricevettero un pacemaker, e 3 un cardioverter defibrillatore (ICD). Ciò nonostante, 5 dei 13 pazienti esperirono successivamente morte cardiaca, comprendenti 3 morti improvvise. Dei rimanenti 16 pazienti con blocco AV senza pacemaker o ICD, 5 esperirono morte cardiaca, ma solo 1 fu classificata come improvvisa. La relazione tra il blocco atrioventricolare di grado elevato e la successiva mortalità cardiaca non è chiara. La mancanza di un'associazione tra il tipo morte e il blocco AV limita la nostra capacità di prendere decisioni terapeutiche adeguate. D'altra parte sembra che in alcuni di questi pazienti né pacemaker né ICD costituiscano un provvedimento terapeutico sufficiente ma che dovrebbe essere considerata l'indicazione al trapianto del cuore. Bibliografia 1. McGovern PG, Jacobs DR, Jr, Shahar E, et al. Trends in acute coronary heart disease mortality, morbidity, and medical care from 1985 through 1997: the Minnesota Heart Survey. Circulation. 2001;104: Camm AJ, Pratt CM, Schwartz PJ, et al. Mortality in patients after a recent myocardial infarction: a randomized, placebo-controlled trial of azimilide using heart rate variability for risk stratification. Circulation. 2004;109: Solomon SD, Zelenkofske S, McMurray JJ, et al. Sudden death in patients with myocardial infarction and left ventricular dysfunction, heart failure, or both. N Engl J Med. 2005;352: Hohnloser SH, Kuck KH, Dorian P, et al. Prophylactic use of an implantable cardioverterdefibrillator after acute myocardial infarction. N Engl J Med. 2004;351: Huikuri HV, Castellanos A, Myerburg RJ. Sudden death due to cardiac arrhythmias. N Engl J Med. 2001;345: Yap YG, Duong T, Bland M, et al. Potential demographic and baselines variables for risk stratification of high-risk post-myocardial infarction patients in the era of implantable cardioverter-defibrillator: a prognostic indicator. Int J Cardiol. 2008;126: Mitchell LB, Pineda EA, Titus JL, et al. Sudden death in patients with implantable cardioverter defibrillators: the importance of post-shock electromechanical dissociation. J Am Coll Cardiol. 2002;39: Epstein AE, Carlson MD, Fogoros RN, et al. Classification of death in antiarrhythmia trials. J Am Coll Cardiol. 1996;27: Pratt CM, Greenway PS, Schoenfeld MH, et al. Exploration of the precision of classifying sudden cardiac death: implications for the interpretation of clinical trials. Circulation. 1996;93: Bigger J, Fleiss J, Kleiger R, Miller P, Rolnitzky L, the Multicenter Post-Infarction Research Group. The relationships among ventricular arrhythmias, left ventricular dysfunction, and mortality in the 2 years after myocardial infarction. Circulation. 1984;69: Mukharji J, Rude R, Poole K, et al. the MILIS Study Group. Risk factors for sudden death after acute myocardial infarction: two year follow-up. Am J Cardiol. 1984;54: Rouleau JL, Talajic M, Sussex B, et al. Myocardial infarction patients in the 1990s: their risk factors, stratification and survival in Canada: the Canadian Assessment of Myocardial Infarction (CAMI) Study. J Am Coll Cardiol. 1996;27: Adabag AS, Therneau TM, Gersh BJ, et al. Sudden death after myocardial infarction. JAMA. 2008;300:

9 14. Yap YG, Duong T, Bland M, et al. Temporal trends on the risk of arrhythmic vs. nonarrhythmic deaths in high-risk patients after myocardial infarction: a combined analysis from multicentre trials. Eur Heart J. 2005;26: Bloch Thomsen PE, Jons C, et al. for the Cardiac Arrhythmias and Risk Stratification After Acute Myocardial Infarction (CARISMA) Study Group. Long-term recording of cardiac arrhythmias with an implantable cardiac monitor in patients with reduced ejection fraction after acute myocardial infarction: The Cardiac Arrhythmias and Risk Stratification After Acute Myocardial Infarction (CARISMA) Study. Circulation. 2010;122: Huikuri HV, Raatikainen MJP, Moerch-Joergensen R, et al. for the Cardiac Arrhythmias Risk Stratification after Acute Myocardial Infarction (CARISMA) Study Group. Prediction of fatal or near-fatal cardiac arrhythmia events in patients with depressed left ventricular function after an acute myocardial infarction. Eur Heart J. 2009;30: Gang UJO, Jons C, Jorgensen RM, et al. on behalf of the CARISMA Investigators. Heart rhythm at the time of death documented by an implantable loop recorder. Europace. 2010;12: De Ferrari GM, Sanzo A, Bertoletti A, et al. Baroreflex sensitivity predicts long-term cardiovascular mortality after myocardial infarction even in patients with preserved left ventricular function. J Am Coll Cardiol. 2007;50: Huikuri HV, Tapanainen JM, Lindgren K, et al. Prediction of sudden cardiac death after myocardial infarction in the beta-blocking era. J Am Coll Cardiol. 2003;42: Gorgels APM, Gijsbers C, de Vreede-Swagemakers J, et al. Out-of-hospital cardiac arrest: the relevance of heart failure: the Maastricht Circulatory Arrest Registry. Eur Heart J. 2003;24: Prof. Paolo Rossi, primario cardiologo, Novara paolorossi_100@fastwebnet.it 9

10 SINDROME DELLA TACHICARDIA POSTURALE ORTOSTATICA Fu Q, VanGundy TB, Galbreath MM, PhD, et al. Postural Orthostatic Tachycardia Syndrome. J Am Coll Cardiol, 2010; 55: , doi: /j.jacc Introduzione E stata descritta la sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS, Postural Orthostatic Tachycardia Syndrome ), altresì nota come intolleranza cronica all ortostatismo, che affligge più di americani ed è caratterizzata dall impossibilità di mantenere la stazione eretta a lungo a causa di sensazione di capogiro, debolezza e presincope intollerabili (1). Tale quadro clinico colpisce, in vasta maggioranza, soggetti di sesso femminile ed ha un impatto deleterio sulla qualità di vita, impedendo lo svolgimento delle comuni attività lavorative, di studio e ricreative. Il meccanismo fisiopatologico dell'intolleranza cronica all ortostatismo rimane in larga misura inspiegato, sebbene sia stata proposta una relazione con il decondizionamento e con il concomitante coesistere di ipovolemia e atrofia cardiaca (cuore piccolo e poco distensibile). A favore di questa interpretazione vi sono le osservazioni in ambiente di microgravità (effettuate su astronauti e volontari sani (2,3), che vedono ridurre la propria tolleranza alla stazione eretta dopo esposizione a gravità ridotta nonostante una adeguata performance fisica di partenza) e quelle sui pazienti costretti a prolungato allettamento. Altre ipotesi chiamano in causa, l alterazione della risposta al sistema nervoso autonomo o un alterato riflesso barorecettoriale. Non è d altra parte disponibile una terapia farmacologica in grado di risolvere la sintomatologia; spesso i farmaci devono essere sospesi per la presenza di effetti collaterali (4). Gli Autori del lavoro, ritenendo fondamentale chiarire le basi fisiopatologiche dell'intolleranza cronica all ortostatismo, sposano la tesi del decondizionamento e propongono una dimostrazione di questo meccanismo suggerendo un programma di allenamento fisico per migliorare la tolleranza dei pazienti alla stazione eretta. Gli obbiettivi dello studio sono stati dunque 1) dimostrare l ipotesi che l'intolleranza cronica all ortostatismo sia attribuibile alla concomitante presenza di cuore atrofico e ipovolemia (cioè, decondizionamento) 2) dimostrare che un adeguato programma di allenamento può migliorare o addirittura guarire la intolleranza cronica all ortostatismo agendo sulla fisiopatologia sottostante. POPOLAZIONE DELLO STUDIO (vedi anche tabella 1): sono stati considerati 54 pazienti consecutivi con intolleranza cronica all ortostatismo inviati alla Clinica di valutazione della Funzione Autonomica degli Autori tra dicembre 2004 e aprile 2008; 8 pazienti hanno rifiutato immediatamente l arruolamento (non erano interessati a partecipare ad un programma di 10

11 ricerca), altri 18 hanno rifiutato gli accertamenti previsti e l ipotesi di sospendere la terapia farmacologica in corso per partecipare allo studio. Sono dunque state arruolate 28 pazienti (27 donne ed 1 uomo; un ulteriore paziente è stato escluso dallo studio successivamente, dopo aver ricevuto diagnosi di sindrome di Ehlers Danlos, che può implicare rimodellamento cardiaco e vascolare), e confrontati con 16 controlli sani (15 donne ed 1 uomo). Dei 27 pazienti con intolleranza cronica all ortostatismo, il 55%, presentava una forma lieve (incremento ortostatico di 35 bpm), il 45%, una forma moderato-severa (incremento ortostatico >35 bpm). La maggior parte dei pazienti aveva ricevuto in passato terapia beta-bloccante, farmaci che espandono la volemia, agonisti alfa1-adrenergici; tutti i farmaci con azione sul sistema nervoso autonomo sono stati sospesi 2 settimane o più prima dello studio. Tutti i soggetti arruolati erano non fumatori; nessuno era un atleta di resistenza allenato; tutti hanno effettuato una rigorosa anamnesi ed esame obbiettivo, un ECG e un test di ortostatismo della durata di 10 minuti; è stato ottenuto il consenso informato. VALUTAZIONE BASALE: tutti i partecipanti sono stati valutati con: 1) test di funzione autonomica e di volemia; 2) valutazione della regolazione neuroumorale durante ortostatismo di 2 ore; 3) risonanza magnetica cardiaca. ALLENAMENTO FISICO A BREVE TERMINE: 25 pazienti (24 donne, 1 uomo) hanno partecipato ad un programma di allenamento ottimizzato della durata di 3 mesi; 19 hanno completato il programma e sono stati rivalutati. TEST DI FUNZIONE AUTONOMICA: tutti i partecipanti hanno assunto una dieta isocalorica standard con assunzione libera di liquidi; a 2 ore di distanza da una leggera colazione, è stata effettuata una valutazione simultanea di elettrocardiogramma, pressione arteriosa, microneurografia (mediante elettrodo sottile nel nervo peroneo; registrazione dell attività di scarica e analisi computerizzata del numero di picchi e della loro frequenza, come indice dell attivazione ortosimpatica) (5,6) e frequenza respiratoria registrata dopo 30 minuti di riposo in posizione supina, dopo manovra di Valsalva (al momento di massimo calo della pressione diastolica) e dopo Handgrip sostenuto fino all esaurimento (sforzo compiuto al 40% dell intensità massima con l arto superiore dominante), quindi dopo tilting passivo a 30 per 6 minuti e a 60 per 45 minuti (o fino a presincope). Sono stati ricavati in maniera indiretta la portata cardiaca e le resistenze periferiche (7), la volemia (8,9), i volumi e la massa ventricolare sinistra (risonanza magnetica) (10). PROGRAMMA DI ALLENAMENTO: tutti i pazienti hanno effettuato sessioni di minuti 2-4 volte/settimana di attività di base (75% della fc massimale teorica), ovvero bicicletta, nuoto o rematore in posizione semirecombente per evitare i sintomi dell'ortostatismo. Man mano che l allenamento cresceva, venivano introdotte altre sedute settimanali e l allenamento coi pesi. Erano inoltre incoraggiati l incremento dell introito di sale e di liquidi e lo svolgimento di attività fisica anche dopo la conclusione dello studio. Veniva valutata la variazione di qualità di vita dei pazienti con apposito questionario (11) prima e dopo il programma di allenamento. Tabella 1 caratteristiche dei soggetti Variabili Pazienti con sindrome ortostatica (n = 26 donne, 1 uomo) Controlli (n = 15 donne, 1 uomo) Età (anni) 26 (21, 33) 28 (23, 35) Altezza (cm) 163 (161, 172) 166 (162, 172) Peso (kg) 64 (57, 70) 63 (56, 68) BMI (kg/m 2 ) 23 (22, 26) 22 (21, 24) 11

12 Frequenza cardiaca basale da supino (bpm) Frequenza dopo 10 di ortostatismo (bpm) Variazione di frequenza (beats/min) 88 (77, 93) * 72 (64, 77) 114 (108, 131) * 89 (77, 99) 32 (24, 38) * 17 (10, 22) Ematocrito (%) 39 (37, 40) 38 (36, 40) Volemia (ml/kg) 60 (54, 64) * 71 (65, 78) Volume plasmatico (ml/kg) 39 (36, 43) * 49 (44, 52) Massa ventricolare sinistra (g/kg) Volume telediastolico ventricolare sinistro (ml/m 2 ) 1.26 (1.12, 1.37) * 1.45 (1.34, 1.57) 60 (52, 65) 64 (57, 70) * p < 0.01 versus controlli sani. Valori presentati come mediana (25 e 75 percentile). RISULTATI FUNZIONE AUTONOMICA E RISPOSTA EMODINAMICA L attività simpatica muscolo scheletrica registrata con micro neurogramma (MSNA) è aumentata significativamente durante tilting a 30 e ulteriormente durante tilting a 60 in tutti i soggetti (pazienti e controlli); la pressione sistolica è aumentata significativamente nei pazienti ma non nei controlli, la pressione diastolica è aumentata significativamente nei pazienti e nei controlli. I pazienti presentavano una portata cardiaca e una gittata sistolica inferiore sia da supini che in ortostatismo, i pazienti presentavano maggiori resistenze periferiche. (figura 1). Questi risultati e la risposta dei parametri emodinamici durante handgrip fa pensare, a parere degli Autori, ad una conservata funzione autonomica e ad una normale risposta barorecettoriale nei pazienti con (risposte sovrapponibili ai controlli sani). Le differenze di portata e gittata sistolica, invece, evidenziano la presenza probabile di un cuore piccolo e rigido e di una ridotta volemia. 12

13 Figura 1 Figura 1: Attività ortosimpatica nei pazienti POTS e nei controlli sani, di base e durante tilting; in entrambi i gruppi si osserva analogo incremento durante ortostatismo. EFFETTI DEL PROGRAMMA D'ALLENAMENTO. Tutti i 25 pazienti hanno iniziato il programma di allenamento (la posizione semirecombente degli esercizi all inizio dell allenamento ha consentito di evitare l insorgenza dei sintomi legati all ortostatismo), 19 lo hanno completato. Le ragioni di abbandono sono state: 2 pazienti avevano impegni lavorativi incompatibili con gli esercizi, 2 pazienti hanno avuto infortuni non legati al programma (incidente domestico e incidente stradale), 1 paziente ha ricevuto diagnosi di epilessia oltre a POTS, 1 paziente ha sofferto di una aritmia non correlata all allenamento. Gli abbandoni non sembravano legati alla POTS o alla sua severità (i pazienti che hanno abbandonato presentavano caratteristiche basali analoghe agli altri). L allenamento aumentava il picco di consumo di ossigeno (26,8 ml/kg/min [24,1-29,0] pre-allenamento vs 28,9 ml/kg/min [26,7-32,7] post-allenamento), la volemia ed il volume plasmatico (39 ml/kg [34-42] preallenamento vs 41 ml/kg [37-43] postallenamento) e la massa ventricolare dei pazienti POTS (quest ultima diventava sovrapponibile a quella dei controlli sani). Alla fine del programma di allenamento 10 dei 19 pazienti POTS non presentavano più i criteri diagnostici di POTS (erano guariti ); la qualità di vita era significativamente migliorata in tutti i pazienti. L allenamento diminuiva significativamente la frequenza cardiaca in ortostatismo in tutti i pazienti (p=0,02), mentre non si evidenziavano variazioni assolute significative nell attività ortosimpatica. (figura 2) 13

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Dettagli

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca Obiettivi dell incontro Epidemiologia OBIETTIVO DELL INCONTRO Parlare dei nuovi orientamenti nel trattamento dell operando

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O

INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O INFORMAZIONI PER IL PAZIENTE CHE DEVE SOTTOPORSI A: SCINTIGRAFIA MIOCARDICA DA SFORZO O CON STRESS FARMACOLOGICO Per la diagnosi e il trattamento delle seguenti patologie è indicato effettuare una scintigrafia

Dettagli

Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health

Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health Atrial Fibrillation Study - Italy Study conducted by Opinion Health Obiettivi Valutare il livello di awareness della FA e dei sintomi Comprendere l impatto della FA e del trattamento sulla qualità di vita

Dettagli

Dott. Davide Giorgi Cardiologia Ospedale San Luca Lucca

Dott. Davide Giorgi Cardiologia Ospedale San Luca Lucca Defibrillatori e Closed Loop Stimulation: algoritmo accessorio o strumento innovativo? Dott. Davide Giorgi Cardiologia Ospedale San Luca Lucca Defibrillatori e Closed Loop Stimulation: algoritmo accessorio

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo

Comparabilità fra le somministrazioni successive effetto di trascinamento ( carry-over ) effetto di periodo Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Gli studi crossover Periodo 1 Periodo 2 R A N D O M A B A B Valutazione Tempo 1 0 1 1 2 0 2 1 Gli studi crossover Metodo epidemiologici per la clinica

Dettagli

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma infermieri impaginato 2 7-09-2009 15:11 Pagina 21 Sezione 2 Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali Ida Ginosa Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia

POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO. Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia POLITERAPIE NEL PAZIENTE ANZIANO Dipartimento Farmaceutico Azienda USL di Reggio Emilia PAZIENTI ANZIANI Maggiori utilizzatori di farmaci per la presenza di polipatologie spesso croniche Ridotte funzionalità

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione Igiene Dott. Pamela Di Giovanni Definizione Disciplina medica che ha come obiettivo la tutela e la promozione della salute umana, intendendo per salute umana un completo stato di benessere psichico, fisico

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

MH e imaging cerebrale

MH e imaging cerebrale Novità dalla ricerca sulla Malattia di Huntington In un linguaggio semplice. Scritto da ricercatori. Per la comunità mondiale MH. La MH fa si che il cervello si sviluppi in modo diverso Volumi cerebrali

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni. La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma

Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Gli screening. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it

Dettagli

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE A.A. 2014-2015 Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione

Dettagli

Quando i sintomi vengono interpretati

Quando i sintomi vengono interpretati Quando i sintomi vengono interpretati Ricordo quando il mio Professore di Semeiotica Medica parlandoci delle cause che determinano la fibrillazione atriale disse: rammentate che la fibrillazione atriale

Dettagli

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ A cura del Dott. Sergio Fasullo DTA CON ALTERAZIONI ECG

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P. CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

Idoneità alla guida e sincope *

Idoneità alla guida e sincope * TITOLETTO ARTICOLO Idoneità alla guida e sincope * Introduzione Occorre inizialmente sottolineare come tutti i dati disponibili suggeriscano che lo stato clinico del conducente di un autoveicolo, se si

Dettagli

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata

Dettagli

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1

Potenza dello studio e dimensione campionaria. Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Potenza dello studio e dimensione campionaria Laurea in Medicina e Chirurgia - Statistica medica 1 Introduzione Nella pianificazione di uno studio clinico randomizzato è fondamentale determinare in modo

Dettagli

TORINO 18 GIUGNO 2013 CENTRO INCONTRI REGIONE PIEMONTE CONVEGNO : SICUREZZA SUL LAVORO DEFIBRILLATORE COME,QUANDO E PERCHE

TORINO 18 GIUGNO 2013 CENTRO INCONTRI REGIONE PIEMONTE CONVEGNO : SICUREZZA SUL LAVORO DEFIBRILLATORE COME,QUANDO E PERCHE TORINO 18 GIUGNO 2013 CENTRO INCONTRI REGIONE PIEMONTE CONVEGNO : SICUREZZA SUL LAVORO DEFIBRILLATORE COME,QUANDO E PERCHE Relatore dr roberto carlin In Italia, le malattie cardiovascolari sono la causa

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE

I documenti di www.mistermanager.it. Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE I documenti di www.mistermanager.it Gli ingredienti per l allenamento per la corsa LE RIPETUTE Le Ripetute sono una delle forme di allenamento che caratterizzano i corridori più evoluti, in quanto partono

Dettagli

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice

Laboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------

Dettagli

QUESTO E IL NOSTRO CUORE

QUESTO E IL NOSTRO CUORE QUESTO E IL NOSTRO CUORE Classe V Scuola Primaria Fase di engage Per comprendere meglio alcuni significati che collegano la pratica motoria alla salute del nostro cuore, in questa fase la classe viene

Dettagli

Riflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano

Riflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità

Dettagli

Analisi e diagramma di Pareto

Analisi e diagramma di Pareto Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire.

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Il cuore : è un muscolo grande all'incirca come il pugno della propria mano. pesa circa 500

Dettagli

Dott. Giovanni Ferrari

Dott. Giovanni Ferrari Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia

Università del Piemonte Orientale. Corsi di Laurea Triennale. Corso di Statistica e Biometria. Elementi di Epidemiologia Università del Piemonte Orientale Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria Elementi di Epidemiologia Corsi di Laurea Triennale Corso di Statistica e Biometria: Elementi di epidemiologia

Dettagli

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m

distanza maggiore (3000 m) distanza minore (2000m) tempo sui 3000 m tempo sui 2000 m 12 LEZIONE I TEST PER VALUTARE LE QUALITA AEROBICHE (SECONDA PARTE) IL B.A.S. TEST (Bisciotti, Arcelli Sagnol) Test misto: soglia/vam 2 prove massimali su 2 diverse distanze: 2000 3000 metri Si può avere

Dettagli

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso

S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00 Esempio d uso S-TRAINER v.1.00, ovvero il software per la pianificazione e la gestione dell allenamento sportivo. Andiamo a scoprire le potenzialità di questo nuovo software ideato da

Dettagli

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4

1 Accesso. 2 Accesso. Note 1-2. Nota 3. (dopo 15-30 giorni) STOP. Nota 4 1 Accesso Note 1-2 1. Individua i pazienti affetti da Sindrome Metabolica utilizzando l algoritmo per la diagnosi secondo l ATP III fra tutti i pazienti con BMI > 27 o affetti da uno dei disordini che

Dettagli

Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti:

Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: L attuale esperienza Cosa hanno detto dei corsi precedenti ECM crediti

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

USO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE

USO CONCOMITANTE DI INIBITORI DI POMPA E TERAPIE ANTITROMBOTICHE Italian Council of Cardiology Practice Varese, 20-21-22 giugno 2014 «CUORE E OLTRE NUOVE PROPOSTE DI DIAGNOSI E TERAPIA» Congresso Regionale e Nazionale Collegio Federativo di Cardiologia USO CONCOMITANTE

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento

Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Le Cure Palliative in Medicina Generale L etica dell accompagnamento Arezzo, 18 marzo 2006 Ordine dei Medici, Viale Giotto 134 Dott.

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica ARBITROCLUB SEZIONE A.I.A. AREZZO Linee Guida Programma di allenamento auto-diretto Caro Associato, di seguito troverai

Dettagli

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI

REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Calcolo delle probabilità

Calcolo delle probabilità Calcolo delle probabilità Laboratorio di Bioinformatica Corso A aa 2005-2006 Statistica Dai risultati di un esperimento si determinano alcune caratteristiche della popolazione Calcolo delle probabilità

Dettagli

SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO

SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO MEDI.TER Cooperativa Medicina del Territorio Programma formativo 2008 SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO 7 e 24 maggio 2008 Dr. Claudio Esposito Paziente di sesso maschile anni

Dettagli

Il training fisico nel paziente scompensato

Il training fisico nel paziente scompensato Il training fisico nel paziente scompensato Il training nel paziente con scompenso cardiaco stabile: Migliora la funzione vascolare periferica, muscolare e metabolica Migliora la funzione respiratoria

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

Rapporto dal Questionari Insegnanti

Rapporto dal Questionari Insegnanti Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la

Dettagli

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS

ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS ANCHE IL LINFEDEMA SECONDARI O E MALATTIA DISABILITAN TE: UN INDICE DA PROPORRE ALL INPS Dott. Maurizio Ricci U. O. Medicina Riabilitativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

La comunicazione medico-paziente

La comunicazione medico-paziente La comunicazione medico-paziente Prof.ssa Maria Grazia Strepparava Psicologia della comunicazione in ambito sanitario - aa 2004-2005 Competenze che si richiedono al medico Saper capire e spiegare al paziente

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Discrepancy between objective and subjective measures of job stress and sickness absence

Discrepancy between objective and subjective measures of job stress and sickness absence Discrepancy between objective and subjective measures of job stress and sickness absence by David H Rehkopf, ScD, MPH, Hannah Kuper, ScD, Michael G Marmot, PhD, MD Scand J Work Environ Health 2010;36(6):449

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008

Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 Conferenza di consenso Quale informazione per la donna in menopausa sulla terapia ormonale sostitutiva? Torino 17 maggio 2008 1 Quali aspetti della menopausa possono essere divulgati come problemi di salute?

Dettagli

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo

Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

La defibrillazione precoce

La defibrillazione precoce L American Heart Association ha stimato che più di una persona ogni mille, in particolare tra i 45 e i 65 anni muore di morte improvvisa. La Morte Cardiaca Improvvisa (MCI) è l effetto di un circolo vizioso

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

Mario Bongiorno Indicatori di qualità nello scompenso cardiaco

Mario Bongiorno Indicatori di qualità nello scompenso cardiaco Mario Bongiorno Indicatori di qualità nello cardiaco Indicatore Genere di uccelli con dodici penne che vivono nell Africa, nel Borneo nella Malacca, nell Hymalaia, cosi detti perché hanno l abitudine di

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Report di valutazione studiolegalebraggio.it

Report di valutazione studiolegalebraggio.it Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale

Dettagli

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute

L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Programma di screening

Programma di screening Programma di screening Un programma di screening consiste nel selezionare, in una popolazione, particolari sottogruppi tramite un qualche test (test di screening) Sono selezionate in un gruppo di sani

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing.

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Sicurezza elettrica ---- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni. prof. Ing. I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2011/2012 -classe IV- Materia: Elettronica, Telecomunicazioni ed applicazioni ---- Sicurezza elettrica ---- alunni Paletta Francesco Scalise Pietro Iacoi Domenico Turco

Dettagli