7. Servizio idrico integrato

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1 7. Servizio idrico integrto 7.1 Qudro regoltorio e spetti istituzionli Il servizio idrico integrto (SII) si riferisce ll insieme dei servizi idrici connessi con l uso umno dell risors idric: l cptzione, il trsporto e l distribuzione dell cqu potbile, nonché l rccolt e depurzione delle cque reflue. L chir ntur pubblic e le condizioni di monopolio nturle che ne crtterizzno l offert, ttribuiscono un prticolre responsbilità ll regolzione pubblic in questo settore, indipendentemente dl possibile ruolo dei privti nell gestione ed erogzione del servizio. L evoluzione normtiv nzionle intervenut negli ultimi 20 nni, in prticolre ttrverso l Legge 18 mggio 1989, n. 183, l Legge 5 gennio 1994, n. 36, e il D.Lgs. 11 mggio 1999, n. 152, h modificto profondmente l ssetto del settore. In prticolre: definendo si il concetto di bcino idrogrfico, come unità territorile di bse per individure le competenze reltive ll formulzione del bilncio idrico, si un riorgnizzzione territorile dei servizi sull bse di Ambiti Territorili Ottimli (ATO) e secondo specifici criteri volti l supermento dell frmmentzione delle gestioni; delinendo un seprzione tr le funzioni di progrmmzione e controllo, spettnti lle Autorità degli ATO (AATO 1 ) istituite dlle Regioni, e quelle dell gestione, di competenz degli enti locli ric- 1 Tr i compiti più significtivi ttribuiti ll AATO si possono ricordre: orgnizzzione strutturle e mministrtiv dell ATO; ricognizione degli impinti; formzione del Pino d Ambito e periodic revisione; definizione dell Convenzione di ffidmento dell gestione; ffidmento e controllo dell gestione; progrmmzione delle infrstrutture idriche; revisione dell triff. 221

2 Cpitolo 7 denti in ciscun ATO, cui spett di decidere su come provvedere ll gestione del servizio e sull disciplin del rpporto concessorio con il gestore. Con riferimento i rpporti tr AATO e gestori, essi sono in ogni cso regolti d Convenzioni di Gestione predisposte dlle stesse AATO sull bse di principi sttli nonché di criteri regionli generlmente contenuti in un convenzione tipo e nel reltivo disciplinre dottti dll Regione 2. Norme pposite sono stte nche dettte per le determinzioni delle triffe e l loro riscossione. L procedur con cui l AATO provvede ll ffidmento del SII d un soggetto gestore può vvenire essenzilmente ttrverso tre strumenti: ffidmento trmite gr società privt; ffidmento diretto società mist con prtner privto scelto trmite procedur d evidenz pubblic 3 ; ffidmento in house società cpitle intermente pubblico. Successivmente, in ttuzione dell Legge 15 dicembre 2004, n. 308, per il riordino, il coordinmento e l integrzione dell legislzione in mteri mbientle, il D.Lgs. 3 prile 2006, n. 152, recnte Norme in mteri mbientle, h relizzto un generle riordino dell mteri brogndo, tr l ltro, l Legge 36/94 (rt. 175) e rmonizzndo l normtiv i dettmi europei. In prticolre, recependo l Direttiv europe 2000/60, h sostituito l concetto di bcino idrogrfico quello di distretto idrogrfico come unità territorile di riferimento 4 per le politiche di difes del suolo e tutel delle cque superficili e sotterrnee. In tem di ffidmento, tuttvi, nel 2007 l Legge 29 novembre 2007, n. 222 (conversione del D.L. 1 ottobre 2007, n. 159), ll rt. 3 ter h vietto l possibilità di procedere nuovi ffidmenti fino ll emnzione delle disposizioni integrtive e correttive dell prte III del Codice dell mbiente (e, comunque, entro e non oltre dodici mesi dll entrt in vigore dell legge in questione). L Legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Legge finnziri 2008), h quindi imposto l ridefinizione degli Ambiti Territorili Ottimli entro il 1 luglio 2008 (rt. 2), prevedendo tuttvi il mntenimento dell ttule delimitzione nei csi in cui le AATO bbino già disposto l ffidmento del servizio. I nuovi mbiti, se non già coincidenti con i confini provincili, dovrnno tener conto del criterio dell vlutzione prioritri dei territori provincili, l fine di ttribuire lle Province le reltive funzioni. Qulor il territorio pertinente ll ATO bbi già dimensioni più mpie, bisognerà provvedere ll formzione di ppositi ccordi tr le Province interesste e l Regione 5 ; in lterntiv, e discrezione delle Regioni, le medesime funzioni possono essere ttribuite lle forme ssocitive di Comuni di cui gli rticoli 30 e seguenti del D.Lgs. 18 gosto 2000, n. 267, ftti slvi gli ffidmenti e le convezioni in essere. Nell ipotesi del ricorso d un delle forme ssocitive tr enti locli, quindi, dto che il D.Lgs. 152/06 prevede l personlità giuridic di diritto pubblico delle AATO, le uniche forme ssocitive concretmente ipotizzbili srnno il consorzio e l unione di Comuni. I risprmi di spes derivnti dll ristrutturzione dovrnno poi riflettersi in un contenimento delle triffe e nell esecuzione d interventi di migliori e mnutenzione delle reti. Sempre l rt. 2 dell Legge finnziri 2008 prevede, decorrere dl 2008, l costituzione presso il Ministero dell mbiente di un fondo per l ristrutturzione e l mmodernmento dell rete idric sul territorio nzionle ; il fondo dovrebbe disporre di un dotzione di 30 milioni di Euro per l nno 2008 e di 20 milioni di Euro prtire dl L stess norm prevede inoltre specifici provvedimenti in mteri di tutel degli utenti e sostenibilità socile e mbientle nell uso delle risorse idriche: prevedendo il ricorso ll zione collettiv risrcitori 7 (comm 446), indicndo l obbligo per il gestore di emnre un Crt dell qulità dei servizi, d redigere e pubblicizzre in conformità d intese con le ssocizioni di tutel dei consumtori e con le ssocizioni imprenditorili interesste (comm 461) 8, nonché prevedendo l consultzione obbligtori delle ssocizioni dei consumtori ed un verific 2 L Convenzione deve in ogni cso definire: l durt dell ffidmento; il livello di efficienz e ffidbilità del servizio d ssicurre ll utenz; i criteri e le modlità di ppliczione delle triffe; l obbligo di dottre l Crt dei servizi; l obbligo di provvedere ll relizzzione del progrmm degli interventi; l obbligo di restituzione, ll scdenz dell ffidmento, delle opere, degli impinti e delle cnlizzzioni del SII in condizioni di efficienz e di buono stto di conservzione. 3 Metodo impiegto soprttutto per società miste, come S.p.A. prevlente cpitle pubblico locle. 4 Il distretto idrogrfico è definibile come re di terr e di mre, costituit d uno o più bcini idrogrfici limitrofi e dlle rispettive cque sotterrnee e costiere, intes come principle unità per l gestione dei bcini idrogrfici. 5 L ttribuzione delle funzioni lle Province (in cso di corrispondenz degli mbiti con i territori dell Provinci) è d ritenersi preferenzile rispetto ll ttribuzione lle Regioni o più Province sull bse di ppositi ccordi. 6 Le modlità di funzionmento del fondo e quelle reltive ll erogzione delle risorse dovrnno essere stbilite, entro tre mesi dll dt di entrt in vigore dell legge, con decreto del Ministro dell mbiente, di concerto con il Ministro delle infrstrutture, sentito il prere delle competenti Commissioni prlmentri e dell Conferenz unifict. 7 Articolo 140-bis del Codice del consumo (D.Lgs. 6 ottobre 2005, n. 206). 8 L Crt dovrà indicre gli stndrd di qulità e di quntità reltivi lle prestzioni erogte, così come determinte nel Contrtto di servizio, nonché le modlità di ccesso lle informzioni grntite, quelle per proporre reclmo e quelle per dire le procedure concilitive e giudizirie e le modlità di ristoro dell utenz in cso di inottempernz. 222

3 Servizio idrico integrto periodic dell degutezz dei prmetri qulittivi e quntittivi del servizio erogto oltre d un sessione nnule di verific del funzionmento dei servizi tr ente locle, gestore dei servizi ed ssocizioni dei consumtori 9 ; prevedendo l istituzione di un fondo di solidrietà per promuovere il finnzimento di progetti e interventi, nzionli e internzionli, tti grntire il mggiore ccesso possibile lle risorse idriche (comm 334); prevedendo l crezione di un fondo fvore dell potbilizzzione, microfiltrzione e dolcificzione delle cque di rubinetto, del recupero delle cque meteoriche e dell permebilità dei suoli urbnizzti, llo scopo di fvorire un migliore fruizione dell cqu del rubinetto e ridurre il consumo di cqu potbile, l produzione di rifiuti e le emissioni di nidride crbonic (comm 1284-bis) 10. In ultimo, l vvenut pubbliczione del D.Lgs. 8/08 è ndt nuovmente incidere sul testo del D.Lgs.152/06 pportndo modifiche che interessno nche il settore idrico. Tr le più rilevnti, si sottolineno; l preciszione che il gestore d mbito può essere un gestore unitrio, piuttosto che unico, intendendo, quindi, che lo stesso può essere costituito d un gruppo coordinto ed unitrio di più gestori, quntomeno in vi trnsitori, purché efficienti d un punto di vist economico (rt. 2, comm 13); l possibilità di escludere i Comuni montni sotto i 1000 bitnti dl servizio idrico integrto esclusivmente con il prere fvorevole dell Autorità d Ambito competente (rt. 2, comm 14) 11 ; l ridefinizione delle funzioni del Comitto di vigilnz sull uso delle risorse idriche (rt. 2, comm 14) 12. Tr i compiti ssegnti l Comitto di vigilnz si segnlno: l verific di corrett redzione dei Pini d Ambito; l definizione dei livelli minimi di qulità dei servizi d prestre, d concordre con le Regioni, i gestori e le ssocizioni dei consumtori; il controllo sulle modlità di erogzione dei servizi; l tutel e l grnzi dei diritti degli utenti trmite l emnzione di linee guid per ssicurre l prtit di trttmento; l vigilnz sull continuità dell prestzione dei servizi e l verific periodic dell qulità e dell efficci delle prestzioni; ciò si ggiunge l predisposizione si dell relzione l Prlmento sullo stto dei servizi idrici e sull ttività svolt, si di rpporti periodici reltivi llo stto di orgnizzzione dei servizi l fine di consentire il confronto delle prestzioni dei gestori. 7.2 Lo stto di ttuzione dei SII nel Lzio L ultim osservzione sullo stto di vnzmento dell riorgnizzzione del servizio idrico vvit con l Legge Glli, mostr come sino ormi insediti 91 dei 92 ATO previsti dlle Leggi regionli, mentre solo in 67 csi corrispondenti però circ l 84% dell popolzione itlin è stto effettuto l ffidmento del SII 13. Gurdndo l complesso del pnorm nzionle 14, si riscontr un distribuzione piuttosto equilibrt nell form ssocitiv prescelt, con 48 ATO che hnno utilizzto l form del consorzio e 43 ATO che hnno invece scelto l convenzione. Dl punto di vist territorile il fenomeno ppre tuttvi meno omogeneo: mentre nell Itli centrle - d eccezione dell Regione Lzio - l form ssocitiv prescelt è stt quell del consorzio, l Nord h prevlso nettmente l form dell convenzione. 9 Tli ttività previste dovrnno essere finnzite con un prelievo crico dei soggetti gestori ppositmente predeterminto nel Contrtto di servizio. Quest ultim previsione non costituisce un novità ssolut per il settore idrico, dto che lo strumento dell Crt er già stto introdotto con l Direttiv del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 gennio 1994 e il DPCM 29 prile 1999, m è comunque interessnte sottolinere l introduzione di un prssi di obbligtorio coinvolgimento delle ssocizioni dei consumtori. 10 Per i primi nni, i suddetti fondi verrnno limentti d qunto previsto nel testo del comm 1284-ter che istituisce un contributo di 0,5 centesimi di Euro per ogni bottigli di cqu minerle o d tvol in mterile plstico vendut l pubblico. 11 Modifiche ll rticolo 148 comm 5 del Codice dell mbiente. 12 Sostituendo così il testo dell rticolo 161 del Codice dell mbiente. 13 Comitto di vigilnz sulle risorse idriche, Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio Per un nlisi generle dello stto di ttuzione dell Legge Glli, Cfr. Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio

4 Cpitolo 7 Tv. 7.1 Stto di ttuzione dell Legge 36/94 in Itli ATO ATO previsti ATO insediti Fonte: elborzioni su dti Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio Tv. 7.2 Ambiti Territorili Ottimli nelle Regioni itline (nno 2007) Regioni ATO Previsti ATO con Autorità D Ambito insedit ATO con ffidmento effettuto Consorzio Convenzione Totle Totle N. di gestori 224 Piemonte Vlle d Aost Lombrdi Veneto Friuli-Venezi Giuli Friuli V.G. e Veneto* Liguri Emili Romgn Toscn Umbri Mrche Lzio Abruzzo** Molise Cmpni*** Pugli Bsilict Clbri Sicili Srdegn Itli (*) L Regione Friuli-Venezi Giuli con Legge regionle 23 giugno 2005, n. 13, e l Regione Veneto, con Deliberzione dell Giunt Regionle del 21 mrzo 2000, n. 1067, hnno previsto l costituzione, tuttor in corso, di un ATO interregionle. (**) L Regione Abruzzo, con l Legge regionle 210 novembre 2007, n. 37, h modificto l delimitzione degli ATO, riducendoli d 6 4. (***) Con Legge regionle del 19 gennio 2007, n. 1 (Legge finnziri regionle), l Regione Cmpni h modificto il numero degli ATO portndoli d 4 5. L definizione del nuovo ATO 5, che perltro h già pprovto il Pino d Ambito, è ncor in corso. Not: per le Province utonome di Bolzno e Trento l Corte Costituzionle, con sentenz del 7 dicembre 1994, n. 412, h dichirto l illegittimità costituzionle dell rticolo 8 (Orgnizzzione territorile del servizio idrico integrto) commi 1, 2, 3, 4 e 5 dell Legge 36/94, per l prte in cui si estende lle due province utonome. Fonte: Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio 2008.

5 Servizio idrico integrto Si osservi come, fronte di 67 ATO che hnno ffidto il servizio, sino stti individuti 106 soggetti gestori, confermndo il persistere di un tendenz ll frmmentzione dell offert, che tuttvi si verific essenzilmente in lcune reltà del Nord (Piemonte, Liguri, Lombrdi e Veneto). Per qunto rigurd l città di Rom e in prticolre l ATO 2 Lzio di pprtenenz, è più utile un rffronto diretto con gli ATO di cui fnno prte i Comuni itlini di mggiori dimensioni (Tv. 7.3). Tv. 7.3 Crtteristiche e gestione degli ATO di pprtenenz dei Comuni itlini con oltre 300 mil bitnti (nno 2007) Città Form ssocitiv Comuni Superficie Kmq Gestore SII Tipologi Affidmento ATO Unico Bri Consorzio Bri AQP S.p.A. (ATO PUGLIA) Affidmento diretto ex D.Lgs. 141/99* ATO 5 Bologn Convenzione Bologn HERA S.p.A. Affidmento società mist quott in bors ex rt. 113 comm 15 bis ATO 2 Ctni Consorzio Ctni SIE (Servizi Idrici Etnei) S.p.A. Affidmento società cpitle misto pubblico privto con socio privto scelto ttrverso gr con procedure d evidenz pubblic ex rt. 113 comm 5 let. b) ATO GE Genov Convenzione Genov Iride Acqu Gs S.p.A. Affidmento società mist quott in bors ex rt. 113 comm 15 bis ATO 3 Firenze Consorzio Firenze PUBLIACQUA S.p.A. Affidmento società cpitle misto pubblico privto con socio privto scelto ttrverso gr con procedure d evidenz pubblic ex rt. 113 comm 5 let. b) ATO CdM Milno Consorzio Milno MM S.p.A. Affidmento in house società cpitle intermente pubblico ATO 2 Npoli Consorzio Non effettuto ATO 1 Plermo Convenzione Plermo Acque Potbili Siciline S.p.A. Affidmento società di cpitli individute con gr con procedure d evidenz pubblic ex rt. 113 comm 5 let. ) ATO 2 Rom Convenzione Rom ACEA S.p.A. Affidmento società mist quott in bors ex rt. 113 comm 15 bis ATO 3 Torino Convenzione Torino SMAT S.p.A. Affidmento in house società cpitle intermente pubblico (*) Nell ATO Unico Pugli l ffidmento è stto effettuto trmite D.Lgs. 11 mggio 1999, n. 141, che h trsformto l Ente Autonomo Acquedotto Pugliese in società per zioni (A.Q.P. S.p.A.) ffidndo ll stess l gestione del servizio idrico integrto. Fonte: Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio

6 Cpitolo 7 Come si vede, in 5 csi su 10, compreso quello romno, l form ssocitiv prescelt è stt quell dell convenzione. Con l eccezione di Npoli, inoltre, in tutti gli ATO di pprtenenz dei mggiori Comuni itlini si è provveduto ll ffidmento dell gestione, privilegindo l ffidmento società mist (in 5 csi) o società pubblic (3 csi), mentre solo Plermo si è provveduto ll ffidmento privti. Nell Regione Lzio l ttuzione dell Legge Glli è vvenut ttrverso l pprovzione di due principli provvedimenti normtivi: l Legge regionle 22 gennio 1996, n. 6, e l Legge regionle 9 luglio 1998, n. 26. Con l Legge regionle 6/96 l Regione h stbilito l disciplin delle forme e dei modi dell cooperzione tr gli enti locli, nonché le modlità per l orgnizzzione e l gestione del SII. In prticolre l Legge regionle h individuto cinque ATO 15 e indicto l Convenzione di cooperzione o il Consorzio tr enti quli forme di cooperzione d ttursi tr gli enti locli. Attulmente tutti gli ATO risultno costituiti - dottndo l convenzione come form di cooperzione - e con Autorità d Ambito insedit. Slvo il cso di Rieti, inoltre, gli ffidmenti sono stti effettuti utilizzndo tutte le diverse modlità previste, nche se in termini di popolzione servit l form prevlente è quell dell ffidmento diretto seguito di procedur d evidenz pubblic (è il cso di Rom e Ltin). In quttro dei cinque ATO del Lzio, l AATO risult compost d tre soggetti 16 : l Conferenz dei Sindci, che riunisce tutti i Sindci degli enti dell ATO ed h compiti d indirizzo, progrmmzione e controllo; il Presidente dell Provinci, incricto del coordinmento e dell stipul dell Convenzione di gestione, codiuvto, con compiti consultivi, dll Consult d Ambito. Al proposito, si torn sottolinere come l Regione non bbi conferito gli Enti d Ambito personlità giuridic, con l conseguenz che l ssunzione di ogni provvedimento d prte dell Conferenz dei Sindci richiede pposit deliber d prte di tutti i Consigli dei Comuni compresi nell Ambito 17. Recentemente il Grnte regionle h suggerito tuttvi l possibilità di risolvere l nomli e le connesse difficoltà evidenzite, ricorrendo ll ipotesi interprettiv secondo cui l rt. 148 del D.Lgs. 152/06 vrebbe conferito ex lege ll AATO personlità giuridic di diritto pubblico 18. Secondo tle prospettiv nche le AATO costituite in form di convenzione srebbero oggi dotte di personlità giuridic, prescindere dll form di cooperzione tr enti locli ricdenti nello stesso mbito prescelt in pssto dll Regione 19. Nel cso dell ATO 2 Lzio, l concret ttuzione delle modifiche intervenute livello normtivo, dovrebbe comunque essere seguit d un tto delibertivo degli orgni regionli che ttesti il riconoscimento dell personlità giuridic dell AATO, utorizzndo l stess d operre sotto l nuov veste giuridic conferitle. In ciscun ATO l ssetto orgnizztivo è stto quindi definito dlle diverse Convenzioni di gestione, stipulte tr Autorità e soggetto gestore, che l pri di un vero e proprio Contrtto di servizio definiscono gli obiettivi e gli obblighi dell gestione, il rpporto con gli utenti, nonché i tempi e le modlità con cui l AATO monitor l erogzione del servizio e l operto del gestore per ssicurre il rggiungimento dei risultti previsti. Con l Legge regionle 26/98, si è dt infine ttuzione ll rt. 21 dell Legge Glli istituendo il Grnte, l Consult idric e gli Orgnismi di Tutel di Utenti e Consumtori livello provincile, per il momento opertivi solo Ltin e Viterbo. Nell tbell Tv. 7.4 il qudro riepilogtivo degli ffidmenti effettuti e dei soggetti gestori opertivi nel Lzio. 15 Lzio Nord-Viterbo n. 1, Lzio Centrle-Rom n. 2, Lzio Centrle-Rieti n. 3, Lzio Meridionle-Ltin n. 4, Lzio Meridionle-Frosinone n Escluso l ATO 3 Lzio centrle Rieti, dove non risult ncor convoct l Conferenz dei Sindci e dei Presidenti delle Province per l scelt dell form di gestione. 17 Ne è un esempio qunto ccduto nell ATO 4 di Ltin, dove lcuni Comuni, distnz di tre nni dll ffidmento l gestore unico, si rifiutno ncor di pprovre il trsferimento del servizio dllo svolgimento in economi l nuovo gestore. 18 Grnte regionle del servizio idrico integrto, Rpporto semestrle sull gestione del servizio idrico integrto nell Regione Lzio, II semestre Sul punto si ved l recente sentenz del Consiglio di Stto n. 2948/07, pronuncit su ricorso dell ADICONSUM dell Provinci di Ltin contro l ATO n. 4 Lzio Meridionle Ltin e Acqultin S.p.A., nell qule si stbilisce testulmente: Se d un lto è indiscutibile il riconoscimento di un utonom soggettività ll ATO (indipendentemente dll possibilità di qulificrlo prim del D.Lgs. 152/06 come ente dotto di personlità, essendo i due concetti distinti nche nel diritto pubblico) [...]. 226

7 Servizio idrico integrto Tv. 7.4 I gestori del servizio idrico integrto nel Lzio ATO Gestore Durt Convenzione (Anni) Decorrenz inizio ffidmento N. Comuni Modlità di ffidmento Crtteristiche del soggetto gestore ATO 1 Viterbo ATO 2 Rom ATO 3 Rieti ATO 4 Ltin Tlete S.p.A. Ace Ato 2 S.p.A Luglio 2006 Gennio Affidmento in house società cpitle intermente pubblico Affidmento società mist quott in bors ex rt. 113 comm 15 bis S.p.A. cpitle pubblico 100% S.p.A. cpitle misto prevlenz pubblico Acqu Ltin S.p.A. 30 Agosto Affidmento società cpitle misto pubblico privto con socio privto scelto ttrverso gr con procedure d evidenz pubblic ex rt. 113 comm 5 let. b) S.p.A. cpitle misto prevlenz pubblico ATO 5 Frosinone Ace Ato 5 S.p.A. 30 Ottobre Affidmento società di cpitli individute con gr con procedure d evidenz pubblic ex rt. 113 comm 5 let. ) S.p.A. cpitle privto 100% Fonte: Grnte regionle del servizio idrico integrto nell Regione Lzio, Rpporto semestrle sull gestione del servizio idrico integrto nell Regione Lzio, II semestre In termini effettivi, nell nostr Regione non tutti gli obiettivi dell riform volut dll Legge Glli, or sostituit dl D.Lgs. 152/06, sono stti conseguiti. Si sottoline in prticolre il persistere di un plurlità di triffe (solo nell ATO di Ltin ed in quello di Frosinone il gestore pplic l triff di mbito, mentre negli ltri mbiti vi sono triffe diversificte tr i Comuni) e in questo senso ppre quindi opportun un revisione dei Pini d Ambito l fine di renderli più congrui lle reltà concret dei singoli ATO Del medesimo vviso il Grnte regionle del servizio idrico integrto. Si ved il Rpporto semestrle sull gestione del servizio idrico integrto nell Regione Lzio, II semestre

8 Cpitolo Domnd d cqu e sostenibilità d uso dell risors Andmento dei consumi e copertur del servizio Secondo le stime contenute nell Relzione nnule sullo stto dei servizi idrici in Itli per l nno 2005 del Comitto di vigilnz sui servizi idrici, gli usi idrici in Europ sono medimente riprtiti per il 46% nell produzione energetic, per il 30% nell gricoltur, per il 14% utilizzti scopi civili e per il 10% impiegti nell industri. Anche in conseguenz delle specificità territorili del nostro Pese, un situzione molto divers si registr invece in Itli, dove è il settore gricolo d ssorbire l quot mggiore dei prelievi complessivi: di dti di uno studio Irs-Cnr 21 del 1999, che rimne ncor oggi lo studio più completo sull uso delle risorse idriche livello nzionle, l uso gricolo è l primo posto con il 49% del totle, seguito dl comprto industrile (21%) e d quello civile (19%), mentre l uso energetico ssorbe solo l 11% del totle. Dti più dettgliti e ggiornti sull uso delle risorse idriche scl regionle o di bcino idrogrfico sono desumibili di Pini di Tutel delle Acque previsti già dl D. Lgs 152/99, che tuttvi non consentono un ricostruzione omogene poiché l definizione di tli strumenti è vvenut in momenti diversi nell ultimo quinquennio e comunque non tutte le Regioni hnno provveduto ll loro pprovzione. Per qunto rigurd il Lzio, secondo lcune stime pubblicte dl Co.Vi.R.I. nell Relzione , nel bcino del fiume Tevere - che interess il territorio dell ATO 2 sul totle dei prelievi sotterrnei e superficili circ il 37% è utilizzto per le ttività irrigue, il 34% per l cqucoltur, il 22% dll industri e infine il 15% è destinto scopi civili. Limitndo l osservzione ll domnd d cqu per uso civile, secondo l nnule rilevzione dell Istt d oper dell Osservtorio Ambientle 23, Rom si posizion l secondo posto per consumo idrico procpite tr i mggiori cpoluoghi di provinci itlini, pur registrndo un sensibile diminuzione rispetto l dto del Tv. 7.5 Consumo di cqu per uso domestico nelle città itline con oltre 300 mil bitnti (mc per bitnte) Comuni Vr 2003/2006 Bri 61,4 59,7 58,0 56,1-9% Bologn 66,9 65,3 54,5 54,5-19% Ctni 79,0 78,9 78,4 78,3-1% Firenze 57,9 57,6 56,4 56,6-2% Genov 79,5 75,7 71,1 72,7-9% Milno 74,7 72,0 69,7 69,6-7% Npoli 74,3 72,2 74,2 75,5 2% Plermo 57,4 59,2 61,1 61,6 7% Rom 92,7 83,6 83,0 83,4-10% Torino 94,0 88,0 87,0 88,8-6% Itli 73,4 70,7 69,3 69,4-5% Not: lcuni vlori dell indictore sono stti stimti. I consumi si riferiscono ll cqu ftturt. Fonte: Istt, Osservtorio mbientle sulle città, Istt-Cnr, Sistem di indgini sulle cque, Co.Vi.R.I., Relzione Annule l Prlmento sullo stto dei servizi idrici per l nno 2005, luglio Istt, Osservtorio Ambientle, Dti mbientli nelle città,

9 Servizio idrico integrto È opportuno considerre come il concetto di fbbisogno idrico si ben diverso d quello di consumo idrico inteso come l quntità d cqu utilizzt effettivmente dl consumtore e misurbile direttmente livello delle singole utenze trmite i conttori e che dipende, d esempio, nche dlle bitudini di consumo. In sede di pinificzione si f riferimento l concetto di dotzione idric, ovvero ll quntità d cqu per individuo ssegnt d un comunità, generlmente espress in termini di volume d cqu l giorno. L dotzione idric, identifict si tenendo conto del fbbisogno teorico che dell disponibilità idric nel bcino di riferimento, costituisce l bse per l progettzione dei pini e delle opere di pprovvigionmento, considerndo, nturlmente, nche gli ltri usi (industrili, irrigui e zootecnici) e le priorità 24. In ogni cso, le scelte reltive ll orgnizzzione, relizzzione e funzionmento dei servizi, tenendo conto delle previsioni dell domnd, dell disponibilità dell offert e dell uso rzionle dell risors idric, dovrebbero trovre dovrebbe deguto ccoglimento e formlizzzione nell redzione dei documenti di pinificzione: il Pino Regoltore Generle degli Acquedotti (PRGA), i Pini Regionli di Risnmento (PRRA) o di Tutel delle Acque (PTA) e gli ltri documenti predisposti i vri livelli dlle pubbliche mministrzioni. Il PRGA è lo strumento pinifictorio principle per il settore idrico 25, il cui primo compito è rppresentto proprio dll previsione dei futuri fbbisogni idrici (e d qui le dotzioni idriche) e dll definizione dell list delle fonti di cqu d riservre 26. A livello di singolo ATO, l pinificzione di lungo periodo trov poi ccoglimento nell redzione del Pino d Ambito, strumento crdine per l orgnizzzione, l implementzione e il successivo governo del SII. Prtendo dll ccertmento sullo stto delle opere e degli impinti e, quindi, dll conoscenz dell cpcità produttiv delle strutture esistenti, nonché tenendo conto dei prevedibili fbbisogni, il Pino permette di fissre gli obiettivi quntittivi e qulittivi dei servizi, definire gli investimenti necessri, decidere le condizioni triffrie e l ffidmento del servizio 27. Tutte le scelte compiute livello di Pino d Ambito devono comunque essere rccordte con gli ltri strumenti di pinificzione sovrordinti (il PRGA o il PTA). Il PRGA del Lzio, recentemente ggiornto 28, indic per gli usi civili un dotzione idric pro cpite di litri giornlieri (circ 116,8-127,7 mc nnui pro cpite). Su quest bse, l domnd idropotbile è stt vlutt nell orizzonte temporle nlizzndo i fbbisogni idrici per ciscun Comune e tenendo conto dell obiettivo di grntire, livello di servizio idrico comunle, si le portte medie nnue che le portte di punt necessrie per soddisfre il fbbisogno nei periodi di mggior richiest. Al pri di ltre reltà 29, il Pino d Ambito dell ATO 2 Lzio (redtto nel 2001, ggiornto nel 2002 e ttulmente in corso di revisione), ssume come riferimento i dti di popolzione del PRGA, si pure considerndo l popolzione fluttunte totle (l somm dell stgionle e giornlier) nziché i fluttunti medi 30. Si teng conto che, rispetto ll pinificzione di livello regionle, nei singoli Pini d Ambito, l nlisi dell domnd futur e dei prevedibili consumi ssume prticolre rilievo i fini dell determinzione dell triff secondo le procedure previste dl metodo normlizzto. Nel Pino d Ambito dell ATO 2 Lzio, il volume ftturto, utilizzto come proxy dei 24 Principio sncito già dll Legge Glli ll rt Esso ncque come strumento di competenz dello Stto (Legge 4 febbrio1963, n. 129); poi il D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616, delegò lle Regioni (rt. 90 comm 2 letter ) le funzioni di ggiornmento e modifiche del Pino Regoltore Generle degli Acquedotti concernenti le risorse idriche destinte dl pino soddisfre esigenze e bisogni dei rispettivi territori regionli, nonché l utilizzzione delle risorse stesse. 26 Per un fonte di pprovvigionmento il riconoscimento come fonte d riservre ne impedisce l concessione per ltro uso diverso d quello civile e permette l ottenimento dell concessione di derivzione. 27 Tenendo conto tle scopo dell evoluzione demogrfic, dell loclizzzione degli insedimenti bittivi nell re di riferimento, delle stime sull popolzione fluttunte e delle dotzioni medie procpite. Costituiscono inoltre prte integrnte dell domnd di servizio idrico integrto nche le stime reltive i fbbisogni di collettmento fognrio e di depurzione. 28 Adottto con Deliberzione dell Giunt Regionle 27 gosto 2004, n Il precedente PRGA fu pprovto con decreto del Presidente dell Repubblic del 1968, e poi modificto con vrinte per gli cquedotti dell Regione Lzio, pprovt con decreto interministerile del 15 novembre L redzione del Pino d Ambito per l ATO 2 nel 2001 h tenuto conto delle informzioni reltive lle fonti di ggiornmento e dei dti demogrfici, si storici che di previsione, contenuti nell ggiornmento del Pino Regoltore Generle degli Acquedotti llor in corso di pprovzione presso l Regione Lzio. 29 Cfr. Co.Vi.R.I., Secondo rpporto sui Pini d Ambito, mrzo L scelt di considerre per intero l popolzione fluttunte totle risponderebbe ll esigenz di grntire comunque il servizio idricosnitrio nche nei periodi di mggiore ddensmento dell popolzione. 229

10 Cpitolo 7 consumi idrici, è stto ssunto costnte per l intero periodo di previsione e pri 455 milioni di mc nnui. Si ritenev inftti di poter trscurre gli incrementi che srebbero intervenuti - nche in rgione delle future cquisizioni - considerto che i volumi erogti per l città di Rom mostrvno un cert stbilità e l tempo stesso rppresentvno l 80% dell intero volume erogto nell ATO. Secondo le stime contenute nel Bilncio di Sostenibilità nnulmente prodotto d Ace S.p.A., fino d oggi il volume erogto si è mntenuto nei limiti del vlore di 455 milioni di mc nnui previsto in sede di pinificzione, nche se i volumi immessi superno questo limite. Negli ultimi nni, inoltre, lo sviluppo demogrfico dei comuni pprtenenti ll ATO 2, l urgenz delle richieste di fornitur dei servizi per le nuove utenze bittive, il verificrsi di fenomeni di scrsità d cqu o di non conformità dell stess i prmetri di legge, hnno perltro rivelto situzioni di criticità, richiedendo ttività di pinificzione e relizzzione di interventi sulle opere esistenti o di nuove opere cquedottistiche fognrie e depurtive. Tv. 7.6 Volumi, popolzione e indici di servizio ATO 2 e Rete storic di Rom e Fiumicino Rete Volumi immessi (Mln. mc/nno) Rom e Fiumicino 480,0 477,5 478,1 479,8 482,7 Totle ATO 2-511,2 528,7 568,3 - Volumi erogti (Mln. mc/nno) Rom e Fiumicino 313,8 312,0 309,0 310,0 - Totle ATO 2-322,7 328,7 349,5 - Rom e Fiumicino Popolzione servit cquedotto (bitnti residenti e n. comuni) Totle ATO Totle Comuni ATO (n.) Popolzione servit fogntur e depurzione (bitnti residenti e n. comuni) Rom e Fiumicino Totle ATO Totle Comuni ATO (n.) Volume immesso/popolzione servit cquedotto (mc per bitnte) Rom e Fiumicino 175,4 174,3 173,5 174,4 174,5 Totle ATO 2-169,9 170,5 168,9 - Rom e Fiumicino Volume erogto/popolzione servit cquedotto (mc per bitnte) 114,6 113,9 112,2 112,7 - Totle ATO 2-107,2 106,0 103,9 - Fonte: elborzioni su dti d Bilnci di Sostenibilità Ace S.p.A., nni

11 Servizio idrico integrto Come si vede, nel periodo considerto i volumi erogti nell rete storic di Rom e Fiumicino restno sostnzilmente stbili e modertmente crescenti livello di ATO in relzione lle nuov cquisizioni, nonché sempre sensibilmente l di sotto dei volumi immessi. Divriczione tr immesso ed erogto che emerge nche gurdndo i prmetri unitri in relzione ll popolzione servit (38% livello di ATO nel 2006), nche se, in entrmbi i csi, i volumi erogti per bitnte registrno un leggero decremento rispetto l 2003 ttestndosi l 2006 sui 113 e 104 mc nnui per bitnte rispettivmente nell rete storic e livello di ATO. Pur conspevoli che il dto reltivo ll intero ATO 2 present lcune pprossimzioni legte difficoltà di misurzione che sembrno interessre prte dei Comuni non pprtenenti ll rete storic, è d notre tuttvi come i consumi unitri si in termini di volumi immessi che di volumi erogti risultino significtivmente inferiori considerndo il complesso dell ATO piuttosto che i soli comuni di Rom e Fiumicino Dispersione idric ed efficienz dell rete In prim pprossimzione, con l espressione perdite d cqu si indic quel volume d cqu che viene prelevto d un corpo idrico m che non viene effettivmente impiegto o viene utilizzto per scopi diversi d quelli prefissi l momento del prelievo. Un certo livello di perdite può essere considerto fisiologico e dipende dlle crtteristiche delle tubzioni, dlle modlità di gestione e dl livello di tecnologi dottto, nonché dl mlfunzionmento degli pprecchi domestici o dllo stesso comportmento degli utenti. In ggiunt lle perdite effettive è necessrio poi ricordre le perdite pprenti, in genere non trscurbili, costituite dll cqu fornit m non misurt, o per mncnz di conttori o in conseguenz di llcci busivi. Si teng presente, inoltre, che le perdite d cqu possono nscondere in molti csi veri e propri sprechi: poiché le cuse e le responsbilità sono diverse ed è vribile il peso delle differenti componenti dell cqu non contbilizzt, per il soggetto gestore è necessrio comprendere il contributo di ogni singol modlità con cui l cqu viene dispers l fine di mettere in cmpo opportuni interventi correttivi 31. Le ziende clcolno le perdite tecniche e commercili per differenz fr cqu immess in rete (misurt) e cqu erogt (clcolt in bse lle ftturzioni), seguendo i criteri definiti in tl senso dl Decreto Ministerile 8 gennio 1997, n Anche per qunto rigurd Ace Ato 2 S.p.A., prtendo dlle perdite tecniche e commercili così clcolte, le perdite globli e le perdite reli possono essere quindi stimte in bse prmetri convenzionlmente predefiniti per le vrie voci. In prticolre, le perdite globli si desumono sottrendo d quelle tecniche e commercili gli usi utorizzti e non contbilizzti (come le fontne e le fontnelle, stimti pri ll 1,5% dell cqu erogt) e le mnutenzioni e i lvggi (stimti pri ll 1,5% dell cqu immess in rete). Le perdite reli sono infine stimte sottrendo lle perdite globli i disservizi (fissti convenzionlmente 3 milioni di mc ll nno), le frodi (pri ll 1% dell cqu erogt) e gli errori di misur (pri ben il 10% dell cqu erogt). Essendo queste ultime definite secondo criteri omogenei e condivisi, è possibile operre confronti tr diversi opertori. Nelle tvole seguenti le diverse tipologie di perdite sono stte clcolte seprtmente per l rete storic di Rom e per l ATO 2. Differenze tr i due ggregti, tuttvi, si riscontrno solo nell ultimo triennio, considerto che solo prtire dl 2003 si è vvito il processo di cquisizione di nuovi Comuni rispetto ll rete storic. 31 A livello internzionle, in tem di perdite, l Wter Loss Tsk Force dell IWA (Interntionl Wter Assocition), h provveduto stndrdizzre un metodologi di gestione delle perdite, che si bs sull utilizzo del Bilncio Idrico e dei Performnce Indictor (IWA the Blue Pges Losses from Wter Supply Systems October 2000). 32 Tle decreto h come principle obiettivo quello di rzionlizzre il bilncio idrico di rete, fornendo indiczioni su come ottimizzre l procedur di bilncio delle perdite trmite l distrettulizzzione e l settorilizzzione dei sistemi cquedottistici. Il decreto elenc inoltre le principli strtegie di riduzione e gestione delle perdite, obbligndo ll definizione di tutti i dti necessri l bilncio idrico e ll vlutzione di un serie di indici prestzionli. 231

12 Cpitolo 7 Tv. 7.7 Perdite tecniche e commercili, perdite globli e perdite reli per l rete storic di Rom e per l intero ATO 2 Lzio Centrle (Mln mc/nnui) Tipologi perdite Perdite tecniche e commercili Rete storic di Rom e Fiumicino 193,4 182,0 174,4 167,4 166,2 165,5 169,1 169,8 Perdite globli 181,2 169,8 162,3 155,4 154,3 153,7 157,2 157,9 Perdite reli 144,3 131,9 124,5 117,8 116,8 116,3 120,2 120,8 Perdite tecniche e commercili ATO 2* ,5 200,0 218,8 Perdite globli ,0 187,0 205,0 Perdite reli ,5 147,8 163,5 (*) Il processo di cquisizione del servizio in nuovi comuni rispetto ll rete storic Ace è vvito prtire dl 2003 Fonte: elborzioni su dti d Bilncio di Sostenibilità Ace S.p.A., vri nni. Gurdndo ll rete storic romn, pur riscontrndo un leggero incremento delle perdite nell ultimo triennio, si registr in ogni cso un sensibile diminuzione rispetto i vlori che si riscontrvno ll inizio del periodo considerto. Per pprezzre il significto dell evoluzione delle perdite livello dell intero ATO 2 è invece necessrio tener conto delle conseguenze del processo di cquisizione dei nuovi Comuni ll interno del SII, utilizzndo tle scopo un indictore reltivo che teng conto dell estensione dell rete e dei volumi immessi. Tv. 7.8 Perdite globli e perdite reli per volumi immessi e km di rete Tipologi perdite Perdite/volumi immessi % Perdite/km rete Mln mc per km Rete storic di Rom e Fiumicino Perdite globli 32,1 32,2 32,9 32,9 23,6 23,2 23,4 23,2 Perdite reli 24,3 24,4 25,1 25,2 17,9 17,6 17,9 17,7 ATO 2 Perdite globli 32,1 34,4 35,4 36,1 20,8 22,8 22,5 21,7 Perdite reli 24,3 26,9 28,0 28,8 15,7 17,8 17,8 17,3 Fonte: elborzioni su dti Bilncio di Sostenibilità Ace S.p.A., vri nni. Come si vede, non solo l insieme dell ATO 2 present un rpporto tr perdite e volumi immessi più elevti rispetto ll rete storic, m l indictore tende nche peggiorre nel tempo in relzione 232

13 Servizio idrico integrto lle successive cquisizioni di nuovi Comuni. Gurdndo lle perdite per km di rete, l ndmento ppre vicevers più stbile, con un incremento moderto legto presumibilmente lle peggiori condizioni in cui versno le reti dei Comuni di più recente cquisizione. In ogni cso si registrno vlori sempre inferiori nell ATO 2 rispetto ll sol rete storic Approvvigionmento idrico e disponibilità dell risors Le principli fonti idriche dell ATO 2 Lzio centrle sono costituite d 151 flde sotterrnee e 122 sorgenti mentre il ricorso d cque superficili interess solo il Lgo di Brccino ed il fiume Mignone. Nel territorio di riferimento il gestore dispone in totle di dieci fonti di pprovvigionmento per il settore potbile, di cui cinque sorgenti (Peschier, Cpore, Acqu Mrci, Acquori, Slone), 4 cmpi pozzi (Pntno Borghese, Finocchio, Torre Angel, Torre Spcct) e l cquedotto del Lgo di Brccino, mentre tre ulteriori fonti di pprovvigionmento forniscono l risors non potbile d immettere nell rete di innffimento di Rom. Inoltre, Ace Ato 2 S.p.A. gestisce l cquedotto del Simbrivio, l cquedotto Lurentino ex CASMEZ Regione Lzio e l cquedotto dell Dognell. Fig. 7.1 Disponibilità e utilizzo dell risors idric nell ATO 2 Lzio (Mln mc) Fonte: elborzioni su dti Ace ATO 2 S.p.A. 233

14 Cpitolo 7 Nel complesso dell ATO 2, fronte di un disponibilità di cptzione stimt dgli strumenti di pinificzione di circ 651 milioni di mc nnui, il volume cptto nel 2006 è stto pri 601 milioni di mc (il 92% del cptbile), di cui 568 milioni di mc effettivmente immessi in rete. L tendenzile crescit dei volumi erogti e soprttutto dei fenomeni di dispersione, hnno portto inoltre d un continuo restringimento del mrgine esistente tr volumi immessi e cptti, pssto in pochi nni dl 79% del 2003 l 95% del È evidente come l misur in cui l cqu poss essere considerto un bene scrso dipend fortemente dll specifiche condizioni di contesto che crtterizzno l disponibilità dell risors. Sull bse dei dti disponibili, il qudro che emerge nel cso dell ATO 2 indicno un crescente grdo di utilizzo dell risors fronte di un disponibilità potenzile previst come costnte nel medio-lungo periodo, con lcune conseguenze in termini di esigenze di progrmmzione e gestione dell risors: in primo luogo, nche ttribuendo pien ttendibilità lle stime formulte nell mbito del PRGA e in sede di redzione del Pino d Ambito, circ l disponibilità mssim dell risors, è evidente come non si possibile considerre tle dto medio come perfettmente stbile nel breve periodo e richied pertnto di conservre un deguto mrgine di riserv necessrio per ffrontre eventuli fsi di reltiv scrsità; il forte restringimento dei mrgini esistenti tr volumi immessi in rete e volumi cptti può rppresentre in questo senso un cmpnello d llrme soprttutto proiettndo il fenomeno nel mediolungo periodo meno di non presupporre l esistenz di ulteriori fonti di pprovvigionmento per il momento non utilizzte; considert l mpi e crescente divriczione esistente tr volumi immessi ed erogti (con perdite che rggiungono qusi il 40% l 2006), è evidente come il principle cmpo di intervento si rppresentto proprio dll drstic riduzione dei fenomeni di dispersione intervenendo sulle principli cuse del fenomeno. Dll semplice lettur dei dti disponibili sembr in sostnz che un mggiore ttenzione debb essere post sulle condizioni delle dotzioni strutturli, su un più ttento monitorggio delle dispersioni e, più in generle, su un uso più oculto delle risorse esistenti, volto contenere i consumi, e ridurre gli sprechi, così come i fenomeni di sottrzione indebit dell risors o di mnct ftturzione dell stess. Si conferm in ogni cso come un ttent previsione dell domnd d cqu per i diversi usi, nel medio e lungo periodo, resti un requisito indispensbile per un corrett pinificzione e gestione dell risors, nonché per l vlutzione dell su sostenibilità, nche in funzione dell elborzione di strtegie di risprmio idrico, di contenimento delle perdite e di eliminzione degli sprechi. 7.4 Orgnizzzione dell offert e indici di servizio Orgnizzzione e governnce del servizio Rom L ATO 2 Lzio Centrle rppresent uno dei cinque ATO costituiti i sensi dell L.R. 6/96 in cui rientr l gestione del servizio per il Comune di Rom. A prtire dl 1 gennio 2003, in seguito ll firm dell Convenzione di Gestione del Servizio Idrico Integrto di durt trentennle 33, l intero SII è gestito dl Gruppo Ace, ttrverso l società Ace Ato 2 S.p.A. L Autorità d Ambito dell ATO 2 è costituit dll Conferenz dei Sindci di tutti i Comuni dell ATO, coordint dl Presidente dell Provinci di Rom, cui sono ffidte tutte le funzioni di indirizzo, pinificzione, progrmmzione, controllo e triffzione. All interno dell Autorità oper l Segreteri Tecnico- Opertiv (STO), un orgno tecnico di supporto in mteri di controllo dell qulità del servizio e di gestione e vigilnz sull ttuzione dell Convenzione. L Convenzione, con l llegto Disciplinre 33 Si ricord che l convenzione è stt firmt in dt 6 gosto Il 24 luglio 2002, il Comune di Rom ed Ace Ato 2 S.p.A. hnno poi sottoscritto l integrzione l Contrtto di servizio del 29 gennio 1999 che estende l ffidmento del servizio di depurzione delle cque reflue e di prte del servizio di fogntur ll intero sistem fognrio del Comune di Rom. 234

15 Servizio idrico integrto Tecnico, regol tutti gli spetti di gestione del servizio e delle infrstrutture, definendo si le responsbilità del gestore che i poteri di controllo ed intervento dell Autorità d Ambito. L tutel degli interessi degli utenti, infine, è ffidt livello regionle l Grnte dei servizi idrici, mentre livello di ATO operno le Consulte degli Utenti e Consumtori (OTUC), che ssieme l Grnte compongono l Consult regionle 34. In tre degli ATO del Lzio, tr cui l ATO 2 di Rom, gli OTUC non risultno tuttvi ncor costituiti, così come non è stt ncor dt ttuzione ll costituzione del previsto Osservtorio regionle che vrebbe dovuto svolgere funzioni di supporto lle ttività del Grnte, si per l pubbliczione dei dti rccolti, si per il confronto comprtivo dei risultti gestionli. Dl punto di vist degli strumenti progrmmtori, dndo seguito lle indiczioni contenute nell Direttiv europe 60/2000 per l tutel quli-quntittiv delle cque (Direttiv Qudro sulle Acque), il Consiglio regionle del Lzio h pprovto nel corso del 2007 il Pino di Tutel delle Acque 35, qule Pino strlcio di settore del Pino di Bcino e strumento volto l rggiungimento degli obiettivi di qulità mbientle nelle cque interne e costiere, nonché e grntire un pprovvigionmento idrico sostenibile nel lungo periodo Infrstrutture e indici di servizio Il percorso di cquisizione dei Comuni che, grdulmente e seguendo il trccito delineto dll Conferenz dei Sindci, dovrebbe concludersi con l erogzione dei servizi d un bcino d utenz di circ persone, registr negli ultimi nni un certo rllentmento rispetto lle previsioni. Secondo le indiczioni del gestore, le mggiori difficoltà sono legte ll resistenz d prte di lcune mministrzioni locli dre seguito gli ccordi previsti per l ffidmento del servizio d Ace Ato 2 S.p.A. 36. Nel corso del 2007, secondo qunto comunicto dll Segreteri tecnic dell ATO 2, sono stti trsferiti l gestore i servizi di cquedotto di 18 Comuni e i servizi di fogntur e depurzione di ulteriori 2 Comuni: con ciò il bcino di utenz servito d Ace ll fine del 2007 per i due servizi er rispettivmente pri (71 Comuni) e (73 Comuni) bitnti serviti residenti; ciò sono d ggiungere i sistemi cquedottistici dei Consorzi Simbrivio, ex Css per il Mezzogiorno, Dognell, nonché i Consorzi Nemi-Genzno e C.E.P. Nel complesso il sistem di distribuzione idric si serve di un rete cquedottistic che, secondo i dti disponibili, rrivv nel km, mentre il servizio di fogntur si rticolv su un totle di circ km di rete fognri, di cui circ km di rete servizio dei Comuni esterni Rom, e di oltre 300 km di collettori del Comune di Rom. Il sistem depurtivo viene gestito ttrverso oltre 400 impinti di sollevmento fognri, di cui 151 nel Comune di Rom (2006), e 174 impinti di depurzione (l 2007, 156 nel 2006) di cui 39 (38 nel 2006) nel Comune di Rom 37. A Rom si concentrno per ltro tutti i grndi impinti per un potenzilità di circ bitnti equivlenti. Nel corso del 2007 si il volume trttto si l produzione di fnghi hnno subito un lieve riduzione rispetto ll nno precedente: gli impinti di depurzione hnno trttto un volume di cqu pri 475,9 milioni di mc, con un riduzione dell 1,6 % rispetto l 2006 mentre l produzione si è ridott del 7% circ rispetto l 2006, superndo di poco le 125 mil tonnellte. 34 Secondo l rt. 10 dell L.R. 26/98, l Consult cquisisce le vlutzioni degli utenti sull qulità dei servizi; promuove inizitive per l trsprenz e l semplicità nell ccesso i servizi stessi; rccoglie informzioni sttistiche sui reclmi, sulle istnze e sulle segnlzioni degli utenti singoli o ssociti in ordine lle modlità di erogzione del servizio ed lle triffe pplicte; formul proposte gli orgnismi di gestione e di controllo del servizio idrico integrto negli mbiti territorili ottimli per l migliore tutel e grnzi degli utenti. 35 Deliberzione del Consiglio Regionle del Lzio del 27 settembre 2007, n Si trtt d esempio delle mministrzioni comunli nei Comuni di Vllepietr e Trevi nel Lzio, per i quli le ricognizioni sono d tempo ultimte; mentre nei Comuni di Agost, Mrno Equo e Arsoli vengono sollevti problemi inerenti i contenziosi pregressi. Inoltre, non sembrno propensi d entrre nel SII, il comune di Rio Freddo, quello di S.Angelo Romno e il Consorzio del Mignone. Il Comune di Filettino il qule, h deliberto di non procedere l trsferimento del SII, mentre il Comune di Brccino h mnifestto l indisponibilità lle ricognizioni tecniche. Restno inoltre incerte le posizioni dei comuni fcenti prte dell Comunità Montn dell Aniene per i quli l desione l SII è fcolttiv i sensi del comm 5 dell rt. 148 del D.Lgs. 152/06: Cmert Nuov, Cineto Romno, Licenz, Mndel, Percile, Rocc Giovine. 37 Rispetto l 31 dicembre 2006 Ace ATO 2 S.p.A. si trov gestire in più: 18 impinti di trttmento delle cque reflue e 13 sollevmenti fognri. 235

16 Cpitolo 7 Tv. 7.9 Dotzioni strutturli ATO 2 in km di rete (nno 2006) Dotzione strutturli ATO 2 Rete cquedotto distribuzione e dirmzione Rete cquedotto dduzione Totle rete cquedotto Totle rete fogntur Fonte: Ace S.p.A. Bilncio di sostenibilità Rom e Fiumicino Altri comuni Totle ATO 2 Tv Depurzione gestit d Ace Ato 2 S.p.A. (nno 2007) Depurtore Rom Sud ,21 Rom Est* ,82 Rom Nord ,07 Osti ,68 Cobis** ,18 Minori n.d. 0,55 TOTALE IMPIANTI ROMA ,51 ALTRI COMUNI n.d. 3,14 (*) Rom Est si divide nei due rmi Rom est I e Rom est II. (**) Trtt prevlentemente liqumi extrcomunli. Fonte: Ace Ato 2 S.p.A. Bilncio di esercizio COMUNE DI ROMA Potenzilità (bitnti equivlenti) Portt medi trttt (mc/s) Tv Impinti di depurzione per tipologi N. impinti depurzione N. impinti grndi N. impinti medi N. impinti piccoli Totle Fonte: elborzioni su dti Ace ATO 2 S.p.A. Un qudro generle sullo stto di ttuzione può essere ricostruito ttrverso i principli indictori di copertur del servizio sull popolzione residente per le tre componenti principli dell distribuzione dell cqu, dell fogntur e dell depurzione. 236

17 Servizio idrico integrto Tv Grdo di copertur del servizio (nno 2006) Are geogrfic Acquedotto Fogntur Depurzione ATO 2 Rom 90% 92% 92% Nord-Ovest 97% 90% 78% Nord-Est 94% 82% 62% Centro 94% 83% 71% Sud 96% 85% 70% Isole 97% 78% 57% Itli 96% 84% 69% Not: i dti considerti si riferiscono 96 dei 99 Pini d Ambito pprovti l momento dell rilevzione. Fonte: elborzioni su dti Bluebook 2007 e dti Ace ATO 2 S.p.A. Slvo che nel cso dell cquedotto, sensibilmente inferiore ll medi itlin, gli ltri indictori presentno vlori decismente superiori ll medi del pese. Si teng presente tuttvi che il confronto tr le diverse reltà territorili non tiene conto inevitbilmente delle specificità dei singoli contesti: le crtteristiche geomorfologiche dei territori interessti, l disponibilità, provenienz e loclizzzione delle risorse idriche, il grdo di urbnizzzione e industrilizzzione, sono tutti fttori che possono influenzre significtivmente l cpcità di copertur del servizio. In prticolre il rffronto risente nturlmente del diverso livello di gglomerzione (l re prevlentemente urbn di Rom rispetto lle mpie ggreg- Tv Numero totle di impinti di depurzione delle cque reflue urbne in esercizio che servono il Comune e percentule di popolzione residente servit (nni ) Are geogrfic Bri Bologn Ctni Firenze Genov Milno Npoli Plermo Rom Torino Medi città metropolitne 6,2 6,5 6,6 6, Altri comuni del Lzio Frosinone Ltin Rieti Viterbo Not: Alcuni vlori dell indictore sono stti stimti. Fonte: Istt, Osservtorio mbientle sulle città, Impinti di depurzione (n.) Popolzione residente servit (%)

18 Cpitolo 7 zioni urbne e rurli rppresentte dlle circoscrizioni geogrfiche). Ad ogni modo, l lt densità di popolzione che si registr nell re romn rispetto ll medi nzionle dovrebbe richiedere un minore sforzo in termini di infrstrutturzione e mnutenzione per il gestore e quindi consentire un mggiore cpcità di copertur del servizio. Un ultimo spetto considerto si riferisce infine ll dotzione in termini di impinti di depurzione delle cque reflue urbne che servono i singoli Comuni in rpporto ll popolzione residente servit per gli nni Colpisce l elevto numero di impinti in esercizio nell città di Rom, con ben 38 impinti rispetto ll medi delle principli città metropolitne di circ 6 o 7 impinti. Un dto che in qunto tle sembrerebbe indicre un cert inefficienz gestionle, nche se le nlisi condotte successivmente non sembrno indicre riflessi negtivi sui costi del servizio (o lmeno sui livelli triffri). In ogni cso in termini di efficci del servizio (popolzione servit) il Comune di Rom present livelli decismente superiori ll medi delle grndi città itline Le criticità in essere nell ATO 2 Lzio Centrle In lcuni Comuni dell ATO 2 si sono mnifestte, negli ultimi nni, situzioni di emergenz idric, si di ntur quntittiv si qulittiv. Problemi sono dovuti d un concomitnz di cuse tr cui hnno inciso in mnier determinnte l crenz idric stgionle delle fonti che limentno i sistemi cquedottistici, l eccessivo sfruttmento dell fld locle, con conseguente diminuzione dell risors, nonché l presenz in fonti locli ttulmente utilizzte scopo potbile di sostnze (principlmente fluoro, rsenico, vndio, mngnese) in quntità superiore i criteri fissti dl D.Lgs. 2 febbrio 2001, n È opportuno precisre che, nell mggiornz dei csi, l situzione qulittiv delle cque distribuite nei diversi Comuni non è not fino qundo gli stessi non vengono cquisiti e - poiché l entrt in vigore dei limiti di potbilità si è vut successivmente ll redzione del Pino d Ambito - in tle sede non erno stte considerte le possibili difficoltà legte ll potbilità delle cque. L situzione è res inoltre più cut dl progressivo espnsione dell popolzione dll città di Rom lle zone limitrofe 39, con il conseguente umento dell pressione dell domnd in ree dove l espnsione urbnistic non è vvenut nel rispetto delle esigenze di protezione delle fonti di pprovvigionmento idrico. Alle situzioni di crenz idric si ggiunge l esistenz, nel territorio dell ATO 2, di numerose situzioni fuori norm - i sensi del D.Lgs. 152/06 - inerenti scrichi di cque reflue privi di depurzione terminle o con depurzione insufficiente rispetto ll popolzione servit. Secondo il gestore, gli impinti di nuov cquisizione si rivelno spesso non in grdo di rispettre i limiti di emissione previsti dll normtiv, oppure sono strutturlmente e tecnicmente indeguti o, ncor, non hnno lcun utorizzzione llo scrico o presentno utorizzzioni l cui vlidità è subordint ll verific di rispondenz lle effettive condizioni quli-quntittive dei corsi idrici ricettori. In ogni cso, i depurtori esistenti dovrebbero essere deguti lle tempistiche previste dll normtiv regionle vigente, recentemente rricchit dll pubbliczione del Pino di Tutel delle Acque Regionle pprovto con Deliberzione del Consiglio Regionle 42/07. Si ricord in proposito che il D.Lgs. 152/06 consider fuori norm tutti gli scrichi di cque reflue urbne senz trttmento terminle e individu come responsbili gli ttuli gestori prescindere d qulsisi considerzione sulle effettive responsbilità e sulle ttività di bonific in corso. Considert l grvità e l urgenz determint dll emergenz mbientle, ccnto gli investimenti nel settori fognrio e depurtivo previsti dl gestore del SII, sono stti stnziti specifici finnzimenti nche d prte dll Regione Lzio nell mbito del Pino Strordinrio di Risnmento delle Risorse Fluvile Lculi o Mrine, finlizzti l supermento dell emergenz scrichi nell ATO 2. All pprovzione del Pino è seguit, il 31 gennio 2008, l sottoscrizione del Protocollo d intes tr Regione Lzio e Autorità d Ambito (in ttuzione dell Deliberzione dell Giunt Regionle 3 gosto 2007, n. 668), finlizzt disciplinre l relizzzione delle opere infrstrutturli L bbssmento dei limiti di ccettbilità dei prmetri di legge h ftto si che in lcuni Comuni l cqu distribuit, ll dt dell entrt in vigore dei prmetri, risultsse non potbile. In precedenz, dlle nlisi non risultv tle condizione poiché l presenz dell sostnz, mntenendosi sotto i limiti di legge llor vigenti, non veniv rilevt. L non conformità l D.Lgs. 31/01 si riscontr soprttutto nei Comuni situti in ree di origine vulcnic 39 Ufficio Studi, Ricerche e Sttistic dell Direzione Generle dell Provinci di Rom, L evoluzione delle tendenze inseditive residenzili nell re romn, , Il Pino strordinrio di risnmento prevede interventi per complessivi 365 milioni di Euro d riprtire fr i cinque Ambiti Territorili Ottimli secondo l llegto Prco Progetti. All ATO di Rom è stt destint l quot mggiore delle risorse, pri 164,43 milioni di Euro. Nel 2007, l Giunt Regionle del Lzio h pprovto il Pino Strordinrio di Risnmento delle Risorse Idriche in ttuzione dell Accordo di Progrmm Qudro n. 8 sull tutel delle cque e sull gestione integrt delle risorse idriche (rt. 63, Legge regionle 28 dicembre 2006, n. 27), d finnzire nell mbito dei progrmmi comunitri Inoltre, con Deliberzione del 27 settembre 2007, n. 42, il Consiglio Regionle h pprovto il Pino di Tutel delle Acque Regionli (PTAR) che, nell mbito delle norme in mteri di risprmio idrico, prescrive ll AATO di destinre il 10% delle risorse ll mnutenzione strordinri delle reti cquedottistiche. 238

19 Servizio idrico integrto 7.5 Investimenti e sviluppo delle reti Pinificzione investimenti Anche se nell mbito del SII le dotzioni strutturli sono di proprietà pubblic, esse vengono generlmente relizzte dl gestore, si ttrverso i proventi derivnti dll triff idric si medinte l impiego di specifici finnzimenti pubblici. Il progrmm degli investimenti inserito nel Pino d Ambito dell ATO 2 Lzio prevede un spes (per mntenimento nuovo e nuove opere) pri milioni di Euro. In un primo periodo (sei nni) è previsto che gli investimenti sino suddivisi nell misur del 35% fvore dei Comuni dell ATO e del 65% fvore del Comune di Rom, per stbilizzrsi negli nni su un rpporto di 1/3 e 2/3. Attulmente, nel territorio del Comune di Rom sono in corso interventi di completmento dell rete idric e di relizzzione di nuove condotte limenttrici e di nuovi serbtoi, l fine di grntire un migliore flessibilità del sistem idrico. Nell mbito del territorio degli ltri Comuni, di primri importnz è l ttività per l risoluzione delle emergenze idriche nei Comuni sud di Rom, per il qule è stto confermto lo stto di inquinmento e di crisi idric. Un prim nlisi degli investimenti in chive comprtiv può essere condott ttrverso l ricostruzione svolt dl Co.Vi.R.I. sull bse degli investimenti progrmmti ll interno dei Pini d Ambito. Tv Investimenti per bitnte d Pini D Ambito ATO ATO ATO Pugli ,7 ATO 5 BO Bologn ,8 ATO 3 Medio Vldrno Firenze ,0 ATO GE Genov ,7 ATO CdM Milno ,5 ATO 2 Lzio Centrle Rom ,1 ATO 3 Torinese Torino ,1 ATO Lgun di Venezi Venezi ,1 Medi 20 36,1 Altri comuni del Lzio Anno Durt (nni) ATO 5 Lzio Meridionle Frosinone ,7 ATO 4 Lzio Meridionle Ltin ,6 ATO 1 Lzio Nord Viterbo ,5 Fonte: Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio Investimenti per bitnte (Euro/b/nno) 239

20 Cpitolo 7 Nel cmpione selezionto il vlore degli investimenti nnui per bitnte progrmmti per il 2006 vri considerevolmente tr i 60,8 euro di Bologn e i 19,1 euro che si riscontrno proprio nell ATO 2 del Lzio. Nonostnte il totle degli investimenti nell ATO 2 si decismente elevto in termini ssoluti, in rpporto l numero degli bitnti risult il più bsso tr gli ATO regionli (Cfr. Tv. 7.14). Anche considerto che si trtt di vlori previsionli, srebbe lecito supporre che il minore impegno previsto nel cso dell ATO 2 Lzio si d ricondurre condizioni strutturli inizili considerte più degute lle necessità. L riprtizione degli investimenti per tipologi di servizio (Tv. 7.15) evidenzi come ll cquedotto si ssegnto in medi il 40,2% delle previsioni di spes, ll fogntur il 35,3% e ll depurzione il restnte 24,5%. Contrrimente ll medi, nell ATO 2 di Rom è invece l fogntur d ssorbire l percentule mggiore delle spese pinificte (49,0%); ciò è in prte giustificto dlle criticità che crtterizzno l rete fognri. Tv Investimenti per servizio d Pini d Ambito ATO ATO Investimenti per bitnte/nno (comp.%) Acquedotto Fogntur Depurzione Totle Bri 62,1 16,4 21,5 100 Bologn 33,0 27,0 40,0 100 Firenze 46,8 35,5 17,6 100 Genov 29,9 22,6 47,5 100 Milno 43,9 43,9 12,2 100 Rom 37,6 49,0 13,4 100 Torino 35,1 44,7 20,2 100 Venezi 33,1 43,2 23,7 100 Medi 40,2 35,3 24,5 100 Altri comuni del Lzio Frosinone 52,0 41,0 7,0 100 Ltin 42,2 34,0 23,8 100 Rieti n.d. n.d. n.d. n.d. Viterbo 61,0 15,0 24,0 100 Fonte: elborzioni su dti Co.Vi.R.I., Rpporto sullo stto dei servizi idrici, 2007, mggio Con riferimento ll suddivisione delle risorse tr le diverse tipologie di investimento, reltivmente bssi risultno Rom gli investimenti in mnutenzione strordinri, mentre il peso ssunto dlle nuove opere risult il secondo più elevto dopo il cso prticolre di Genov. L scrs incidenz delle mnutenzioni strordinrie ppre poco coerente con gli elevti livelli di dispersione precedentemente ricordti (Fig. 7.1). Le stime disponibili circ l evoluzione degli investimenti effettivmente previsti dl gestore dell ATO 2 Lzio, con prticolre riferimento ll componente più vribile degli investimenti non ripetitivi, consente di effetture un confronto tr gli investimenti previsti e progrmmti nel Pino d Ambito (Tv. 7.17). Se fino l 2006 gli investimenti previsti e quelli poco superiori effettivmente relizzti dl gestore sono rimsti decismente l di sotto degli importi progrmmti, il dto reltivo l 2007 e le previsioni per gli nni successivi sembrno indicre un chir inversione di tendenz, nche se bisogn ttendere i dti sull effettiv relizzzione delle previsioni. 240

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