medicina e chinirgia ortopedico
|
|
- Giordano Romeo Zamboni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Numero 03 Maggio/Giugno 2012 r medicina e chinirgia ortopedico leseaich technology innouation prevalenza del dolore dopo impianto di distanziatore interspinoso nuove tecnologie e innovazione nelle protesi di arto superiore osteogenesi distrazionale in bambino con massivo difetto osseo diafisario femorale tibia vara e valga: osteotomia tibiale a cupola senza mezzi di sintesi Cefalea: potrebbe anche essere un problema di nostra competenza Dr. Centofanti: guerra alle infezioni osteoarticolari
2 CASO CLINICO MCO ricevutoli revisionatoli read this article in English at page 60 PREVALENZA DEL DOLORE DOPO IMPIANTO DI DISTANZIATORE NTERSPINOSO Prof. Francesco Bove Dr. Giorgio Bove, Dr. Gabriele Bove, Dr. Riccardo Venanzi, Dr. Volpato Fabio, Dr.ssa Gius! Fabiani, Reparto di Chinirgia Ortopedica I.N.I. Istituto Neurotraumatologico Italiano Grottaferrata, Roma Eniko Tolvay Facoltà di Statistica - Università Sapienza Roma Dr. Pietro Familiari U.O.C Neurochirurgia Facoltà di Medicina e Psicologia - Universià Sapienza Roma Prof. (tassella Baldini Statistica Medica - Facoltà di Medicina e Psicologia - Università Sapienza Roma ABSTRACT La recente introduzione nella pratica clinica dello spaziatore interspino consentito di trattare adeguatamente, con tecnica mini invasìva, pazien, stenosi foraminale affetti da claudicatio neurogena destinati, nella maggioì parte dei casi, in primis, a interventi di stabilizzazione più invasivi. L'obiettivo del presente studio è quello di stimare la prevalenza del dolore in 109 pazienti affetti da stenosi spinale lombare e foraminale con claudicatio neurogena, selezionati con campionamento casuale, sottoposti a impianto di distanziatore spinoso dallo stesso operatore presso TINI (Istituto Neurotramatologico Italiano) di Grottaferrata, Roma. L'analisi è stata effettuata mediante un questionario ad hoc, in cui sono state incluse domande riguardanti sia aspetti soggettivi che oggettivi di esclusivo carattere clinico, al fine di valutare la prevalenza della sintomatologia inerente la stenosi foraminale del canale nel campione esaminato e sottoposto a intervento di spaziatore interspinoso. La prevalenza del dolore nei 109 pazienti oggetto di questo studio è del 22,9% con Intervallo di Confidenza [IC 0,13-0,27%). Il distrattore interspinoso in relazione alla rapida esecutività di applicazione, alle irrilevanti complicazioni, alla reversibilità del trattamento, alla rapidissima ripresa funzionale, può essere considerato una valida alternativa alla chirurgia di stabilizzazione dopo il fallimento dei trattamenti conservativi, non costituendo una preclusione al successivo step in caso di insuccesso. Parole chiave: stenosi foraminale lombare - spaziatore interspinoso - claudicatio neurogena stenosi canale lombare - lombalgia
3 MCO CASOCLINIC La stenosi lombare è una causa comune di dolore invalidante dorso-lombare e agli arti inferiori per l'interessamento radicolare, che interessa maggiormente gli ultimi metanieri da L3 a SI. È generalmente dovuta a più cause, come la protrusione discale posteriore, l'osteoartrosi vertebrale, l'ispessimento dei legamenti gialli o la degenerazione artrosica ipertrofica delle faccette articolari interapofisarie, la spondilolistesi, o a tutte queste patologie che variamente combinate tra loro rappresentano quello che è definito conflitto discoartrosico con stenosi foraminale e conseguente sofferenza cronica della radice nervosa che si accentua con il carico e quindi dopo breve camminata. La sintomatologia più comune nei pazienti con stenosi vertebrale e stenosi foraminale, è caratterizzata da dolore alla colonna (95%), claudicatio neurogena (91%), dolore alle gambe (71%), astenia (33%). In particolare assume rilievo, dal punto di vista clinico, il progressivo esaurimento della forza muscolare agli arti inferiori dopo breve camminata che costringe il paziente ad arrestarsi e comunemente - come riferisce - a sedersi, per poi riprendere dopo poco l'energia necessaria alla ripresa deambulatoria. Lesame clinico si accompagna a un progressivo atteggiamento del tronco piegato in avanti. La spiegazione è data dall'ulteriore restringimento del forame durante la deambulazione e al tentativo di apertura dello stesso attraverso la flessione del tronco. Lo spaziatore interspinoso, nella sua azione, dovrebbe contrastare il progressivo schiacciamento del forame, dovuto al carico deambulatorio e impedire il progressivo piegamento in avanti, facendo conservare alla colonna tutta la flessibilità dinamica, essendo un meccanismo libero nell'ambito del movimento. Il trattamento standard della stenosi lombare si avvale di terapia medica, infiltrazioni locali di cortisonici e anestetici, fisioterapia, trattamenti discali percutanei e, nelle situazioni più invalidanti, di decompressione chirurgica e stabilizzazione. Spesso nella pratica cllnica giungono a osservazione soggetti che, pur in trattamento con le terapie sopra menzionate, non riferiscono alcun giovamento. Insoddisfatti per la sintomatologia dolorosa e il progressivo abbassamento della qualità della vita, nonché dell'autonomia funzionale, sono alla ricerca di una soluzione più efficace. L'alternativa, nella maggioranza dei casi, era costituita esclusivamente da una chirurgia decompressiva e di stabilizzazione o di semplice stabilizzazione con viti e barre. I pazienti tuttavia hanno accolto con interesse la possibilità di una metodica chirurgica meno invasiva con ampi margini di risoluzione. I dispositivi interspinosi sono stati introdotti per ottenere una decompressione dinamica alternativa alla fusione rigida chirurgica. I vantaggi sono sia la ridotta invasività sia la breve durata dell'intervento chirurgico con minori complicanze, perfino in relazione alla tipologia di anestesia, che può essere anche loco-regionale. L'ipotesi di base è dovuta all'osservazione che in molti pazienti, con stenosi del canale e dei forami, la sintomatologia dolorosa migliora con i movimenti di flessione, con lo scarico di tensione sull'anulus posteriore del disco e con la conseguente apertura del forame, la cui chiusura è considerata in molti casi il "generatore del dolore". Lo spaziatore viene posizionato tra i processi spinosi dei livelli riferiti alla clinica e ai rilievi di indagine strumentale RM e EMG. II distanziatore riduce il carico sul disco e sulle faccette articolari allargando lo spazio dello stesso e del forame, alleviando, di conseguenza, la sintomatologia dolorosa del paziente. MATERIALI E METODI Lo studio di prevalenza è pianificato per esporre la distribuzione di uno o più fenomeni senza tenere in considerazione il nesso di causalità o altre ipotesi e ha il vantaggio di essere relativamente semplice da condurre e di avere un basso impatto dal punto di vista delle risorse richieste. Inoltre può essere utile, se condotto appropriatamente, per descrivere la situazione generale della unità operativa considerata. La ricerca effettuata è uno studio di prevalenza. Il campione analizzato presenta 109 pazienti affetti da stenosi del canale lombare e stenosi foraminale con claudicatio neurogena, sottoposti, dal 2007 al 2010 presso il reparto di chirurgia ortopedica deh'ini (Istituto Neurotraumatologico Italiano) di Grottaferrata (Roma), all'applicazione di uno spaziatore interspinoso. In 80, dei suddetti pazienti, è interessato lo spazio L4-L5; in dodici lo spazio L4-L5, L5-S1; in nove L3-14 L4-L5; in sei L3-L4 e in due L5- Sl. 24 pazienti presentano, inoltre, spondilolistesi, 18
4 CASO CLINICO MCO Fig. 1 - Immagine radiografica preoperatoria. nello spazio L4-L5, quattro in L3-L4 e due in L5-S1. I pazienti, selezionati con campionamento casuale da una popolazione di 150 soggetti, hanno una età media di circa 66 (±10,19) anni, di cui 74 donne con età media di circa 68 (±8,99) anni e 35 maschi con età media di circa 63 (±11,9) anni. Questo piccolo impianto protesico si posiziona tra i due processi spinosi del livello o dei livelli discali sintomatici, senza interferire con quelli adiacenti nelle varie posizioni di estensione e flessione. È un dispositivo dinamico caratterizzato da un'ottima tollerabilità, associata a peculiarità biomeccaniche che consentono al segmento lombare trattato di mantenere inalterati i movimenti di rotazione assiale, di bending laterale e di flesso-estensione. Gli interventi effettuati dallo stesso operatore sono stati criteri di inclusione nello studio sono stati la claudicatio neurogena e la spondilolistesi di I-II grado. Sono stati esclusi i pazienti sottoposti a più interventi e con osteoporosi severa (113 pazienti). L'indagine è stata condotta tramite intervista telefonica da un unico operatore per garantire l'omogeneità dei dati. Il questionario sottoposto, formulato sulla base dello ZCQ (Zurich Claudication Questionnaire) Fig. 2 - Immagine radiografica postoperatoria. utilizzato nei pazienti con stenosi lombare dopo il trattamento chirurgico, prende in esame le tre sottoscale: dolore, funzione e soddisfazione. Quindi le domande poste, in numero di sei, sono inerenti a: 1) lombalgia; 2) sciatalgia; 3) dolore e perdita di forza dopo breve camminata; 4) necessità di sedersi per riprendere attività; 5) atteggiamento piegato in avanti; 6) grado di soddisfazione. Le modalità di risposta sono tre per tutte le domande poste: a) completamente risolto/completamente soddisfatto; b) parzialmente risolto/parzialmente soddisfatto; e) non risolto/non soddisfatto. TECNICA CHIRURGICA II paziente viene posto su un letto radiotrasparente in posizione prona e con rialzo sotto l'addome per ottenere una migliore cifotizzazione del rachide lombare, per aprire lo spazio interspinoso per l'inserimento dell'impianto. Può essere utilizzato un letto radiotrasparente con la
5 MCO CASO CLINIC f risolto non risolto Tavola 1 - Lombalgia. risolto non risolto Tavola 2 - Sciatica. risolto non risolto Tavola 3 - Atteggiamento piegato in avanti. possibilità meccanica di essere "spezzato" e consentire 10 stesso effetto di "cifotizzazione" lombare, per una apertura degli spazi e una migliore esecuzione dell'intervento. 11 livello della stenosi è confermato mediante amplificatore di brillanza. Il chirurgo si trova sul lato sinistro ed è lui a effettuare l'anestesia loco-regionale. Prima fase anestesia Dopo la marcatura longitudinale con penna demografica della sede di incisione, vengono iniettati al di sotto di essa, lungo la linea di incisione cutanea longitudinale a livello delle apofisi spinose, cc di carbocaina con adrenalina. La quantità dipende dallo spessore del sottocutaneo. Trascorsi i minuti necessari (3-5 minuti) si procede
6 CASO CLINICO MCO all'incisione e alla preparazione del sottocute fino alla fascia muscolare. Seconda fase di anestesia Un quantitativo di cc di carbocaina con adrenalina, viene inserito con ago normale al di sotto della fascia con 4/5 perforazioni dal lato di infissione del dispositivo e dall'altro lato in corrispondenza dello spazio interessato. Dopo 5 minuti si incide la fascia, si scollano i muscoli paravertebrali, si individua il punto di passaggio fra i due processi spinosi. Lo spazio interspinoso si attraversa con un primo divaricatore appuntito smusso a "L" e da un successivo di un diametro maggiore, lasciando integro il legamento sovra spinoso. Praticato il varco interspinoso, si posiziona la pinza dinamometrica che, azionata, determina la misura dello spaziatore, sotto controllo radioscopico in proiezione laterale, arrestandosi alla massima tensione desiderata, avendo cura che le due limitanti - quella inferiore del corpo sovrastante e quella inferiore - non convergano anteriormente ma rimangano parallele. Viene quindi individuata la misura dello spaziatore da impiantare, a seconda della tipologia del dispositivo. Le caratteristiche socio-demografkhe e cliniche dei pazienti inclusi sono state riassunte come medie e deviazioni standard per le variabili continue e come frequenze percentuali per le variabili categoriali. Il campionamento effettuato è stato rigorosamente casuale.è stata considerata una prevalenza di malattia, nel campione complessivo, del 20% (IC ), un margine di errore del 5% e un livello di confidenza del 95%. Tutte le analisi statistiche sono state effettuate utilizzando il programma STATA versione 9.0. I risultati dello studio effettuato hanno evidenziato una prevalenza del dolore del 22,9% (IC 0,13-0,27%), (Tav. 1) rilevando un grado di soddisfazione pari a circa il 77,1%, in accordo al precedente lavoro di Zucherman che riporta un valore del 78%'. Nello specifico è stata rilevata prevalenza: lombalgia 30,2% (risoluzione per il 69,8%) Tav. 1; sciatalgia 38,2% (risoluzione per il 61,2%) Tav. 2; atteggiamento piegato in avanti 35,8% (risoluzione per il 64,2%)Tav. 3. Si sono verificate 4 rotture di processi spinosi nelle manovre chirurgiche, dovute a una eccessiva distrazione in relazione al grado di resistenza ossea e anche al grado di rigidità non reversibile delle faccette articolari. Non si sono riscontrate cifotizzazioni della colonna dovute all'inserimento di un impianto troppo grande. Sono stati rimossi tre spaziatori per intolleranza psicologica del paziente al dispositivo, come gli otto tolti nello studio di Kuctha su 175 pazienti. Tra i vantaggi di questa tecnica è da sottolineare la sua reversibilità senza portare danneggiamento né alle strutture ossee né ai tessuti circostanti. DISCUSSIONE I trattamenti conservativi della stenosi lombare includono la fisioterapia e la terapia infiltrativa locale con corticosteroidei. II fallimento di tali trattamenti ha portato all'indicazione di decompressione chirurgica spesso associata a una stabilizzazione con viti peduncolari. Nel trattamento della claudicatio neurogena lo spaziatore interspinoso rappresenta una valida alternativa, in casi selezionati, alla decompressione chirurgica a ciclo aperto per la ridotta prevalenza di malattia e la maggior risoluzione clinica. I vantaggi sono dati, oltre che dalla rapida curva di apprendimento e dalla mininvasività, dalla concreta possibilità di associare terapie mediche farmacologiche e riabilitative, da una ottima tollerabilità, dalla reversibilità del trattamento, dalla esiguità delle complicanze sia postoperatorie che a distanza di tempo. II dato di una maggiore percentuale di pazienti che hanno risolto la problematica dell'atteggiamento piegato in avanti, rispetto alla percentuale di una minore risoluzione clinica, sta a indicare una prevalenza di malattia per la presenza di fattori incontrollabili dal dispositivo chirurgico, come le osteofitosi intraforaminali o una eccessiva ipertrofia delle faccette articolari, che restringono sul piano trasversale il canale che non può essere modificato dallo spaziatore che agisce, invece, sul piano sagittale. Inoltre nei casi di insuccesso rappresenta un valido "step" intermedio perché contribuisce all'orientamento consapevole del paziente verso
7 MCO CASO CLJNICO l'intervento di stabilizzazione con barre e viti, non sempre accettata come prima soluzione, poiché giudicata eccessivamente invasiva. Altre caratteristiche fondamentali sono la brevissima degenza ospedaliera, la possibilità di eseguirlo in Day-Surgery e di applicare fino a due spaziatori per il trattamento di due spazi consecutivi. L'unica limitazione è rappresentata dalla esclusiva possibilità di trattare solo i segmenti della cerniera lombo-sacrale. I processi degenerativi della colonna aumentano con l'età e con essa il desiderio del paziente di efficienza e autonomia priva di dolore. I processi artrosici unitamente ai processi degenerativi del disco determinano il conflitto disco-artrosico che si accentua nella posizione statica e dinamica. La sintomatologia clinica si manifesta con la claudicatio neurogena che origina dal graduale restringimento dei forami sotto il carico e dall'instabilità dei processi articolari. La claudicatio porta successivamente al piegamento in avanti che determina il conseguente esaurimento delle forze, per cui il paziente è costretto a sedersi per poi riprendere la propria attività. L'introduzione degli spaziatori interspinosi si presenta, per i risultati conseguiti nel nostro studio, come un valido contributo per la risoluzione di questi problemi o comunque come un passaggio intermedio prima di un più impegnativo intervento di stabilizzazione. La ricerca va sempre incoraggiata per le soluzioni di minore invasività e lo studio da noi condotto dimostra che la prevalenza del dolore è presente nel 22,9% dei pazienti che potranno ricorrere a una chirurgia più impegnativa, dimostrando che l'alternativa dello spaziatore, in definitiva, ha risposto alle esigenze cliniche del 77,1% dei pazienti. BIBLIOGRAFIA 1. Kutcha J et al. Two-year results of interspinous spacer (X-Stop) implantation in 175 patients with neurologie intermittent claudication due to lumbar spinai stenosis. Eur Spine J 2009; 18: Simons P. Dekompression bei spinaler claudicatio intermittens. Orthopaedie Rheuma 2006; 4: Xiaobin Y et al. Application of X-STOP Device in thè treatment of lumbar spinai stenosis. Pain Physician 2010; 13:E27-E Chou R et al. Surgery for low back pain : a review of thè evidence for an American Pain Society Clinical Practice Guideline Spine 2009; 34 (10): CORRESPONDING AUTHOR Prof. Francesco Bove francesco.bove@uniroma1.it
LE MALATTIE PROFESSIONALI DEL RACHIDE LOMBARE: LO STATO DELL ARTE
LE MALATTIE PROFESSIONALI DEL RACHIDE LOMBARE: LO STATO DELL ARTE LE TECNICHE DI IMMAGINE RADIOLOGICHE NELLA VALUTAZIONE DELLA PATOLOGIA DEL RACHIDE LOMBARE: CONTRIBUTI E LIMITI Maja Ukmar Unità Clinica
DettagliProf. Dott. Tullio Claudio Russo
Prof. Dott. Tullio Claudio Russo Patologie e interventi chirurgici Chirurgia della colonna vertebrale Chirurgia protesica delle grandi articolazioni ( anca, ginocchio ecc) Chirurgia delle metastasi ossee
DettagliSindromi dolorose vertebrali Rachialgie cervicali e cervico-brachialgie
Classificazione 1. di origine rachidea - degenerative - traumatiche - infiammatorie - neoplastiche 2. di origine extrarachidee - sindromi dello sbocco toracico - sindromi nervose canalicolari - sindromi
DettagliL articolazione sacro-iliaca può dare origine al dolore cronico lombare
L articolazione sacro-iliaca può dare origine al dolore cronico lombare Schwarzer AC. Spine 1995 13-3 % Maigne JY et al. Spine 1996 Manchikanti L et al. Pain Physician 21 Irwin RW et al. Am J Phys Med
DettagliPRINCIPALI FORME DI LOMBALGIE E LE LORO CAUSE SCATENANTI
Trattamenti conservativi della lombalgia: dalla diagnosi alla risoluzione dei problemi Dott. Roberto Rossetti BOLOGNA 19-20 novembre 2011 PRINCIPALI FORME DI LOMBALGIE E LE LORO CAUSE SCATENANTI sabato
DettagliIL DOLORE LOMBARE COMUNE
IL DOLORE LOMBARE COMUNE QUANTO QUI DI SEGUITO VERRA SCRITTO E DETTO NON HA PRETESA DI COSTITUIRE UNA REGOLA UNIVERSALE NELL INTERPRETAZIONE E NELLA GESTIONE MEDICA DEL DOLORE LOMBARE, MA SOLO LA TESTIMONIANZA
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA. Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore: Prof. Giulia Letizia Mauro
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa Direttore: Prof. Giulia Letizia Mauro LE PATOLOGIE D INTERESSE CHIRURGICO DEL RACHIDE PIETRO
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
Lesioni tendinee della caviglia e del piede www.fisiokinesiterapia.biz Lesioni del tendine del tibiale posteriore Lesioni del tendine del tibiale anteriore Lussazione dei tendini peroneali Rottura del
DettagliAzienda Ospedaliera Città della Salute e della scienza di Torino Dipartimento di Diagnostica per Immagini S.C.D.U.- Radiodiagnostica 4
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento t di Discipline i Medico-Chirurgiche i h Sezione di Radiodiagnostica Azienda Ospedaliera Città della Salute e della scienza
DettagliTECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE
TECNICHE CHIRURGICHE DI STABILIZZAZIONE DEL RACHIDE LOMBARE Mauro Pluderi U.O. Neurochirurgia Fondazione IRCCS Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano Conseguenza della patologia degenerativa
DettagliLa corretta postura ed il buon riposo nella prevenzione delle patologie muscoloscheletriche
La corretta postura ed il buon riposo nella prevenzione delle patologie muscoloscheletriche Massofisioterapista Chinesiologo Specialista in Rieducazione Funzionale Tecnico Osteopata Sportivo Fabio Arpa
DettagliAlluce rigido. Cause traumatiche - trauma articolare osteocondrale - frattura intraarticolare - disfunzione sesamoidea in esito a frattura
Alluce rigido Il termine alluce rigido o hallux limitus definisce una patologia caratterizzata da una progressiva diminuzione della mobilità della prima articolazione metatarso falangea. La prevalenza
DettagliLa tecnica chirurgica percutanea mininvasiva dell avampiede, nata 30 anni fa e introdotta dallo spagnolo Mariano De Prado, si è diffusa anche in
La tecnica chirurgica percutanea mininvasiva dell avampiede, nata 30 anni fa e introdotta dallo spagnolo Mariano De Prado, si è diffusa anche in Italia dando buoni risultati sia sotto il profilo estetico
DettagliS.C. Chirurgia Vertebrale Oncologica e Degenerativa Direttore: Dr. Alessandro Gasbarrini
S.C. Chirurgia Vertebrale Oncologica e Degenerativa Direttore: Dr. Alessandro Gasbarrini IL RACHIDE TORACO-LOMBO-SACRALE IL RACHIDE LOMBARE NORMALE Il rachide lombare è la parte della colonna vertebrale
DettagliCurriculum vitae del Dr. Sergio Brancaleone
Curriculum vitae del Dr. Sergio Brancaleone Note biografiche Sergio Brancaleone nato a Catanzaro il 14-04-1959. Diploma di maturità Scientifica nel 1977. Laurea in Medicina e Chirurgia conferita il 25-03-1992
DettagliPROTESI ARTICOLARI. Epidemiologia
PROTESI ARTICOLARI L impianto di protesi articolari (o artroplastica) è un intervento chirurgico durante il quale un articolazione danneggiata, dolorosa, malfunzionante o comunque malata viene sostituita
DettagliErnia del disco. Disco intervertebrale. Disco intervertebrale. Disco intervertebrale. Cenni di anatomia. Cenni di anatomia.
Università degli Studi di Udine Ortopedica e Traumatologica Università degli Studi di Udine Ortopedica e Traumatologica Direttore: Prof. Araldo Causero Ernia del disco Pianta prospettica di Luca Carlevarijs
DettagliSezione 2 Dorso e midollo spinale
Sezione 2 Dorso e midollo spinale 2 2 Vertebre dorsali Articolazione costo-trasversaria Lamina Processo spinoso (D7) Articolazione zigoapofisaria (faccetta) Vertebre dorsali viste posteriormente (Atlante
DettagliFUSIONE PERCUTANEA DELL ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA
FUSIONE PERCUTANEA DELL ARTICOLAZIONE SACRO-ILIACA STUDIO PROSPETTICO A 12 MESI DI FOLLOWUP M. Teli, F. Valli, D. Prestamburgo, Ortopedia, Ospedale Civile Legnano (Mi) C. Angelini, M. Sofia, Terapia del
DettagliOBIETTIVI SPECIFICI: alla fine del corso di formazione il professionista sarà in grado di:
LA TERAPIA MANUALE NEL DOLORE TORACICO E COSTALE: un approccio sistematico che guida il fisioterapista dall anamnesi alle scelte terapeutiche finalizzate al trattamento. DESCRIZIONE DEL CORSO: il corso
DettagliTRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA LOMBALGIA
Martedì Salute GAM 3 dicembre 2013 TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA LOMBALGIA Dott J. Demangos Chirurgia i Vertebrale Clinica Cellini, Torino FATTORI MECCANICI E BIOLOGICI DISCOPATIA PROBLEMA COMPLESSO DOVUTO
DettagliTrattamento della lombalgia secondo il metodo DMSO Technique: test di valutazione del rachide
Trattamento della lombalgia secondo il metodo DMSO Technique: test di valutazione del rachide DMSO TECHNIQUE (Dinamic Movement - Science - Osteopathy) L osteo-chinesiologia si colloca in un contesto
DettagliSTRUTTURA E BIOMECCANICA DELLA COLONNA VERTEBRALE. Antonino Cosentino. Chinesiologo UNC 2058 CTF norma UNI 11475
STRUTTURA E BIOMECCANICA DELLA COLONNA VERTEBRALE Antonino Cosentino Chinesiologo UNC 2058 CTF norma UNI 11475 IL RACHIDE COME L ALBERO DI UNA BARCA A VELA DA KAPANDJI La C.V. è un unico, complesso, sistema
DettagliInquadramento clinico della lombalgia. Dott. D. Tornese
Inquadramento clinico della lombalgia Dott. D. Tornese Evoluzione della razza umana (filogenesi) Ominide quadrupede lordosi cervicale + cifosi dorso-lombare Passaggio dalla posizione quadrupede a quella
Dettagli19/04/2012. U.T.E. Novate M.se. Anno Accademico Dr. Lucchesi Giampaolo. Scoliosi. Deviazione della colonna vertebrale sull asse frontale
U.T.E. Novate M.se Anno Accademico 2011-2012 Dr. Lucchesi Giampaolo Scoliosi Deviazione della colonna vertebrale sull asse frontale 1 Scoliosi Insieme all inclinazione laterale c è sempre anche una rotazione
DettagliANATOMIA DELL ANCA, PATOLOGIE CONGENITE E DELL ETA EVOLUTIVA
MARTEDÌ 18 SETTEMBRE 2018 ANATOMIA DELL ANCA, PATOLOGIE CONGENITE E DELL ETA EVOLUTIVA 8.30 ARRIVO, REGISTRAZIONE E DIVISIONE DEI PARTECIPANTI NEI GRUPPI A, B, C 9.00-12.00: Gruppo A - Anatomia/Biomeccanica
DettagliNuovi orizzonti nella protesica di ginocchio
Nuovi orizzonti nella protesica di ginocchio Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia Responsabile: Dr. Piergiuseppe Perazzini immagine a L Unità Funzionale di Ortopedia e Traumatologia della Casa
DettagliCOMPARAZIONE TRA NUOVE METODICHE DI DIASTASATORI INTERSPINOSI NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLA CERNIERA LOMBO-SACRALE
COMPARAZIONE TRA NUOVE METODICHE DI DIASTASATORI INTERSPINOSI NEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE DELLA CERNIERA LOMBO-SACRALE G. GEMELLI, L. SOLIERA, G. RANDAZZO, R. RANERI, L. D ANDREA* Istituto Ortopedico
DettagliSpondilolistesi istmica/displasica dell adulto: indicazioni al trattamento conservativo o chirurgico
ROMA Spine 2011 Spondilolistesi istmica/displasica dell adulto: indicazioni al trattamento conservativo o chirurgico G. Costanzo, A. Ramieri Ortopedia Università La Sapienza Polo Pontino, ICOT Latina Fondazione
DettagliLA CHINESITERAPIA NEL TRATTAMENTO DI LOMBALGIE, LOMBOSCIATALGIE E LOMBOCRURALGIE CHE HANNO ORIGINE DA PROTRUSIONI O ERNIAZIONI DISCALI
Dott. Lorenzo Bettoni Sito web: www.lorenzobettoni.it E-mail: info@lorenzobettoni.it LA CHINESITERAPIA NEL TRATTAMENTO DI LOMBALGIE, LOMBOSCIATALGIE E LOMBOCRURALGIE CHE HANNO ORIGINE DA PROTRUSIONI O
DettagliRACHIDE CERVICALE. linea mediana al centro della linea nucale)
RACHIDE CERVICALE ISPEZIONE (già come entra il pz) PALPAZIONE: I. occipite II. inion (protuberanza a forma di cupola sulla linea mediana al centro della linea nucale) III. Processo mastoideo IV. Processi
DettagliCOLONNA VERTEBRALE. Funzione posturale. Funzione dinamica. Funzione di protezione
COLONNA VERTEBRALE Funzione posturale Funzione dinamica Funzione di protezione COLONNA VERTEBRALE COLONNA VERTEBRALE Diametri mormali del canale rachideo: 10 14 mm nel tratto cervicale 12 18 mm nel tratto
DettagliLE ORTESI DEL RACHIDE
I CONGRESSO REGIONALE S.I.M.F.E.R. SICILIA LE PATOLOGIE DELLE COLONNA VERTEBRALE Siracusa, 10-11 settembre 2009 LE ORTESI DEL RACHIDE Dott. Salvatore Boccaccio si prescrive : busto in stoffa con stecche
DettagliLa Spondilolistesi in età evolutiva. Aspetti clinici e trattamento
La Spondilolistesi in età evolutiva. Aspetti clinici e trattamento Dr.ssa Tiziana Greggi Responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale Chirurgia delle deformità del rachide, Istituto Ortopedico
DettagliSINFISI Articolazioni intersomatiche. ARTRODIA Articolazioni zigapofisarie
ARTRODIA Articolazioni zigapofisarie Tra i processi articolare superiore ed inferiore di due vertebre contigue. SINFISI Articolazioni intersomatiche Fra i Piatti vertebrali (rivestiti di cartilagine articolare)
DettagliPatologia apparato locomotore
Patologia apparato locomotore Anca normale Le travate ossee (trabecole) rendono solido il collo del femore Cenni di anatomia Cenni di anatomia Capsula articolare Fratture mediali fratture laterali Circolazione
DettagliL adozione di criteri di appropriatezza migliora i risultati della chirurgia nel mal di schiena e/o nella sciatica
L adozione di criteri di appropriatezza migliora i risultati della chirurgia nel mal di schiena e/o nella sciatica Appropriateness criteria for surgery improve clinical outcomes in patients with low back
DettagliIL RACHIDE IN RIABILITAZIONE
IL RACHIDE IN RIABILITAZIONE LA VALUTAZIONE CLINICA DELLA COLONNA NELLE PATOLOGIE DELL'ERNIA DEL DISCO E DELL'INSTABILITA' ARTICOLARE DR.SSA MARIA TERESA MARTINO DR.VARALDA EMILIANO VOGHERA 14/05/2015
DettagliSCOLIOSI Artrodesi vertebrale: come, quando, perché
SCOLIOSI Artrodesi vertebrale: come, quando, perché Giuseppe Costanzo, Fabio Galliano, Paolo Cellocco, Alessandro Ramieri Università la Sapienza-Polo pontino ICOT Latina Pro Juventute Roma L INTERVENTO
DettagliARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO. Professor Antonio Moroni
ARTROPLASTICA DI RIVESTIMENTO E ARTROPROTESI IBRIDA DELL ANCA IL PERCORSO RIABILITATIVO POST-OPERATORIO Professor Antonio Moroni Giorno 0 INTERVENTO 2 Giorno 1 Riabilitazione dell anca in posizione supina;
DettagliT-PLIF. Strumenti mininvasivi ed ausiliari.
T-PLIF. Strumenti mininvasivi ed ausiliari. Panoramica T-PLIF I set di strumenti mininvasivi e ausiliari T-PLIF favoriscono il posizionamento degli impianti T-PLIF usati nella procedura di fusione intersomatica
DettagliLOMBALGIA E SCIATALGIA NELL ANZIANO: TRATTAMENTO CON AUTOTRAZIONE VERTEBRALE. G. Brugnoni Casa di Cura Capitanio Milano
LOMBALGIA E SCIATALGIA NELL ANZIANO: TRATTAMENTO CON AUTOTRAZIONE VERTEBRALE G. Brugnoni Casa di Cura Capitanio Milano INTRODUZIONE Il notevole aumento della vita media, il maggior benessere, la pratica
DettagliCome origina una lesione della cuffia dei rotatori?
LE LESIONI DELLA CUFFIA DEI ROTATORI Cos è la cuffia dei rotatori? La cuffia dei rotatori è costituita da un gruppo di muscoli con i rispettivi tendini della spalla che originano dalla scapola si inseriscono
DettagliDIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA LOMBALGIA CRONICA
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NELLA LOMBALGIA CRONICA Dott. P. Caruso Specialista in Radiodiagnostica S.C. di Diagnostica per Immagini ed Ecografia Interventistica- OEI Genova ANATOMIA DEL RACHIDE LOMBARE Disco
DettagliIndicazioni e controindicazioni delle manipolazioni vertebrali. Ivano Colombo
Indicazioni e controindicazioni delle manipolazioni vertebrali Ivano Colombo Quando si pratica? Quando vi è un Disturbo Intervertebrale Minore Quando si può eseguire? Se non vi sono controindicazioni,
DettagliRADICOLOPATIE CERVICALI. Dottor B. Troianiello, Responsabile U.O. Neurologia,Istituto Clinico Sant Anna Brescia, sabato 29 Gennaio 2011
RADICOLOPATIE CERVICALI Dottor B. Troianiello, Responsabile U.O. Neurologia,Istituto Clinico Sant Anna Brescia, sabato 29 Gennaio 2011 DEFINIZIONE RADICOLOPATIA CERVICALE: sindrome dolorosa continuativa,
DettagliUltrasuoni e blocchi centrali
Ultrasuoni e blocchi centrali 1 Ultrasuoni e blocchi centrali!anatomia!sonoanatomia!tecniche ecoguidate "ecoassistite!conclusioni Anahi Perlas et al, Lumbar Neuraxial Ultrasound for Spinal and Epidural
DettagliAssiale: Testa collo tronco. Scheletro osseo. Appendicolare: Cingolo scapolare, arti superiori. Cingolo pelvico (bacino), arti inferiori.
Assiale: Testa collo tronco Scheletro osseo Appendicolare: Cingolo scapolare, arti superiori. Cingolo pelvico (bacino), arti inferiori. Cosa vogliamo essere in grado di fare? Descrivere la morfologia delle
DettagliLombare. Protocollo d esame RM
Lombare Protocollo d esame RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale Cenni Anatomici Cenni Anatomici Cenni
DettagliLA LOMBALGIA: L ESAME OBIETTIVO
LA LOMBALGIA: L ESAME OBIETTIVO Lezione 3 A Fondamenti di biomeccanica della colonna vertebrale applicati alla visita medica in azienda La lombalgia: l esame obiettivo Nell esame obiettivo del paziente
DettagliSTENOSI LOMBARE Definizione Brevi cenni di anatomia del rachide lombosacrale Classificazione Stenosi Lombare Primitiva Stenosi Lombare Secondaria
STENOSI LOMBARE Definizione Con il termine "stenosi lombare" (dal greco stenosis: restringimento) si intende una diminuzione del diametro del canale vertebrale, del recesso laterale e/o dei forami intervertebrali
DettagliDUALYS. Gabbia posteriore lombare. T ecnica O peratoria
DUALYS Gabbia posteriore lombare T ecnica O peratoria Introduzione Progettate e fabbricate dalla società KISCO International, le gabbie DUALYS PLIF sono in PEEK (polietereterchetone) e radiotrasparenti.
DettagliUNA DIAGNOSI APPARENTEMENTE SEMPLICE
UNA DIAGNOSI APPARENTEMENTE SEMPLICE CENNI DI EPIDEMIOLOGIA: L 80% della popolazione italiana ha avuto almeno un episodio di lombalgia nel corso della vita Il 60% almeno 3 episodi L 8% è affetto da lombalgia
DettagliScoliosi. Scoliosi Deviazione della colonna vertebrale sull asse frontale. Scoliosi. Patogenesi. Forme funzionali. Forme organiche 26/04/2012
U.T.E. Anno Accademico 2010/11 ORTOPEDIA Lezione 6 Altre patologie ortopediche Dott. Daniele Casalini 1 2 Deviazione della colonna vertebrale sull asse frontale Insieme all inclinazione laterale c è sempre
DettagliARTROPROTESI DI GINOCCHIO TOTALE E MONOCOMPARTIMENTALE IL PERCORSO RIABILITATIVO. Professor Antonio Moroni
ARTROPROTESI DI GINOCCHIO TOTALE E MONOCOMPARTIMENTALE IL PERCORSO RIABILITATIVO Professor Antonio Moroni Giorno 0 INTERVENTO 2 Giorno 1 Riabilitazione del ginocchio in posizione supina; Posizione seduta.
DettagliFascia per trazione lombare
Prodotti OTC Fascia per trazione lombare Il dispositivo è un ortesi pneumatica di trazione lombare efficace nella terapia conservativa e nel post trattamento chirurgico delle lombalgie acute e croniche,
DettagliLE ERNIE EXTRAFORAMINALI. VIE D ACCESSO CHIRURGICHE
LE ERNIE EXTRAFORAMINALI. VIE D ACCESSO CHIRURGICHE DR. A. FAZIO, DR. G. BERARDI, DR. A. BOTTIGLIA, DR. E. BERTINI, DR. M. CITI Dipartimento di Chirurgia Vertebrale I.C.O.T. Latina Le ernie extraforaminali
Dettagli1 STAGE FEBBRAIO 2011: INTRODUZIONE, SCIENZE DI BASE E DIAGNOSI DATA ORA DOCENTE TEMA DELLA LEZIONE
Master di II livello in Medicina Manuale, Tecniche Infiltrative e Metodiche Posturali in Riabilitazione Università degli Studi di Roma La Sapienza Anno Accademico 2010-11 Direttore: Prof. Valter Santilli
DettagliMICRODISCECTOMIA LOMBARE Giuseppe Ambrosio. A.O.R.N. Antonio Cardarelli Neurochirurgia d Urgenza
MICRODISCECTOMIA LOMBARE Giuseppe Ambrosio A.O.R.N. Antonio Cardarelli Neurochirurgia d Urgenza La sciatalgia come condizione clinica è stata descritta per la prima volta al tempo di Alessandro Magno.
DettagliSINFISI Articolazioni intersomatiche. ARTRODIA Articolazioni zigapofisarie
ARTRODIA Articolazioni zigapofisarie Tra i processi articolare superiore ed inferiore di due vertebre contigue. SINFISI Articolazioni intersomatiche Fra i Piatti vertebrali (rivestiti di cartilagine articolare)
DettagliINTERVENTI CHIRURGICI COLONNA VERTEBRALE PERIODO
Nome, Età N. Nosografico Data intervento Diagnosi Intervento INTERVENTI CHIRURGICI COLONNA VERTEBRALE PERIODO 01-03-2008-07-09-2017 1) DM. (44) 25/03/64 4487 2) P.D. (81) 27/09/27 4132 3) P.D. (81) 27/09/27
DettagliConcetti chiave. Se entro 2 settimane il dolore persiste invariato, senza progressivo miglioramento dei sintomi, è indicata una ulteriore valutazione
Concetti chiave Il Mal di Schiena è una patologia frequente Lombalgia = irradiazione fino al ginocchio Lombosciatalgia = irradiazione sotto il ginocchio Si definisce Cronica dopo 4 settimane Demedicalizzare
DettagliPARADIGM SPINE. Impianto Interspinoso
PARADIGM SPINE Impianto Interspinoso Stabilizzazi Non Fusion La tendenza che sta prendendo piede nella comunità scientifica di spostarsi dalle tecniche chirurgiche di fusione verso tecniche di non-fusione
DettagliMalformazioni Vertebrali Difetto di segmentazione barra laterale (scoliosi) anteriore (cifosi) posteriore (lordosi, lordo-scoliosi) totale (no deformità,, limitazione movimento) Difetto di formazione completo
DettagliGonartrosi statica. 1 soggetto su 100 tra 55 e 64 anni. 2 % degli uomini 6,6 % delle donne tra 65 e 75 anni
La gonartrosi Gonartrosi statica 1 soggetto su 100 tra 55 e 64 anni 2 % degli uomini 6,6 % delle donne tra 65 e 75 anni La gonartrosi é soprattutto un problema maccanico favorito da: Deformazioni femoro-tibiali
DettagliIl corsetto semirigido ad altissima tenuta, confortevole come uno elastico
boalite Il corsetto semirigido ad altissima tenuta, confortevole come uno elastico Scopi applicativi Il dispositivo BOA LITE trova impiego ottimale nel trattamento del dolore a livello del rachide lombare
DettagliLa Chirurgia del piede in regime ambulatoriale: utilità e limiti
La Chirurgia del piede in regime ambulatoriale: utilità e limiti M. Guelfi La Chirurgia del piede Alluce valgo Dita a martello Neuroma di Morton Fascite plantare inserzionale Piede piatto giovanile Calcagno
DettagliTRAVIOS. Cage radiotrasparente per fusione intersomatica per approccio transforaminale.
TRAVIOS. Cage radiotrasparente per fusione intersomatica per approccio transforaminale. Tecnica chirurgica Questa pubblicazione non è prevista per la distribuzione negli USA. Strumenti ed impianti approvati
DettagliCENTRO EUROPEO COLONNA VERTEBRALE - ITALIA Via Nastrucci 16/A 29100 Piacenza
Il trattamento chirurgico della scoliosi dell adulto Giuseppe GIOIA IX Congresso Internazionale S.I.R.E.R. - Il Rachide Lombare Cappella Ducale di Palazzo Farnese - Piacenza 30 settembre - 2 ottobre 2004
DettagliSESSIONE POSTER 1 28 Maggio 2015
ABSTRACT BOOK SESSIONE POSTER 1 28 Maggio 2015 P01 ANALISI SUL TRATTAMENTO DEL DOLORE: RILEVAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION 2014 PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO ASUR MARCHE R. Appignanesi
DettagliM Paolo Violante STAGE RX ERNIE AL DISCO
M Paolo Violante STAGE RX ERNIE AL DISCO INTRODUZIONE Il dolore riferito ad un arto inferiore sul territorio del nervo sciatico è stato descritto sin dai tempi antichi, anche dallo stesso Ippocrate: tuttavia,
DettagliParliamo di adolescenti: problemi ortopedici M. Carbone
Parliamo di adolescenti: problemi ortopedici M. Carbone S.C.Ortopedia, Traumatologia pediatrica e Centro per il trattamento della scoliosi I.R.C.C.S. Burlo Garofolo - Trieste LE OSTEOCONDROSI (nell adolescenza)
Dettagli2 LEZIONE (5 ott. 17) Colonna vertebrale
2 LEZIONE (5 ott. 17) Colonna vertebrale Ammortizzazione-movimento-sostegnoprotezione L UNITA FUNZIONALE La C.V., struttura portante del bipede uomo, assolve un ruolo statico di sostegno ed una complessa
DettagliLA DIAGNOSTICA RADIOLOGIA DELLA PATOLOGIA DEL DOTT. LORENZO RUBIN UOC RADIOLOGIA
LA DIAGNOSTICA RADIOLOGIA DELLA PATOLOGIA DEL RACHIDE LOMBARE DOTT. LORENZO RUBIN UOC RADIOLOGIA Ambiti di utilizzo: Patologia degenerativa del corpo vertebrale (spondilosi) e delle faccette articolari
DettagliMAL DI SCHIENA: PARLIAMONE INSIEME. Dr. Mario Fusco Neurochirurgo
MAL DI SCHIENA: PARLIAMONE INSIEME Dr. Mario Fusco Neurochirurgo U.O. CHIRURGIA DELLA COLONNA Dal luglio 2016. «Equipe mista di neurochirurghi ed ortopedici specializzati nel trattamento delle patologie
DettagliLa stesura di tale procedura chirurgica è stata realizzata con la collaborazione del Dott. A. Marinozzi. Unità U.O.S di chirurgia dell'arto superiore
La stesura di tale procedura chirurgica è stata realizzata con la collaborazione del Dott. A. Marinozzi. Unità U.O.S di chirurgia dell'arto superiore e dell'arto inferiore del Campus Bio-Medico di Roma
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz Discopatia Discopatia degenerativa Degenerazione gassosa Protrusione discale Ernia del disco
www.fisiokinesiterapia.biz Malattia discale Discopatia Discopatia degenerativa Degenerazione gassosa Protrusione discale Ernia del disco contenuta Espulsa Matura Migrata Calcifica Bulging discale Rottura
DettagliCorsetti Boston.
Corsetti Boston www.tecnolab.biz Boston Scoliosis Brace 0 /15 ll corsetto Boston si impiega con assiduita nel trattamento non chirurgico delle scoliosi, cosi come nei suoi disturbi associati. Il corsetto,
DettagliTelefono UNITÀ FUNZIONALE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA CENTRO SCOLIOSI E MALATTIE DELLA COLONNA VERTEBRALE
Il Centro Scoliosi e Malattie della Colonna Vertebrale si occupa di tutte le patologie vertebrali: dalla semplice lombalgia alle deformità vertebrali (idiopatiche e/o neuromuscolari), alle ernie del disco,
DettagliINTERVENTO PER FRATTURE MINORI DELLA MANO
INTERVENTO PER FRATTURE MINORI DELLA MANO 2 Le fratture delle ossa della mano possono essere sintetizzate con viti in compressione o con placche e viti Nella chirurgia minore entrano esclusivamente le
DettagliGUIDA RAPIDA. Artrodiatasi. Distrazione articolare INNOVAZIONE CONTINUA
4 Artrodiatasi Distrazione articolare INNOVAZIONE CONTINUA ARTRODIATASI DELL ANCA Per preparare il fissatore rimuovere la parte femmina del corpo e sostituirla con il morsetto articolato ProCallus per
DettagliSCHEDA TECNICA PRODOTTO
1 SCHEDA TECNICA PRODOTTO NOME COMMERCIALE PRODOTTO: Spaziatore vertebrale interspinoso con accesso chirurgico mini-invasivo AZIENDA PRODUTTRICE: Alphatec Spine 5818 El Camino Real CARLSBAD, CALIFORNIA
DettagliPeriodo INTERVENTI CHIRURGICI COLONNA VERTEBRALE. 01/07/08 Instabilità segmentale L4-L5 ed L5-S1
ELENCO INTERVENTI ESEGUITI DAL DOTT. VINICIO PERRONE IN QUALITA DI PRIMO OPERATORE Divisione di Ortopedia e Traumatologia Presidio Ospedaliero S. Cuore di Gesù di Gallipoli (Le) Periodo 01-03-2008-30-11-2014
DettagliTECNICHE OPERATORIE UO GINECOLOGIA CESENA
TECNICHE OPERATORIE UO GINECOLOGIA CESENA 1) LAPAROSCOPIA La laparoscopia operativa è una tecnica che utilizza uno strumento a fibre ottiche (laparoscopio), che viene inserito attraverso un piccola incisione
DettagliORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA. Ing. Chiara Firenze
ORTESI MODULARE PER UN RECUPERO GRADUALE DELL ATTIVITA QUOTIDIANA E SPORTIVA Ing. Chiara Firenze Nei paesi occidentali, quasi tutte le persone hanno sofferto, o soffriranno almeno una volta, di disturbi
DettagliGonartrosi Artrosi del ginocchio Informazioni per i pazienti
Gonartrosi Artrosi del ginocchio Informazioni per i pazienti L artrite è una condizione debilitante che colpisce migliaia di persone ogni giorno. L artrosi è la causa più comune di artrite del ginocchio.
DettagliCASO CLINICO Dolori emi-addome sin: mioma. sigma? Aderenze? Guido Brugnoni
RIABILITAZIONE:LE LUCI DELLE CERTEZZE, LE OMBRE DELLE CONTROVERSIE CASE REPORT: NON SEMPRE E COME SEMBRA ROMA 20/21/22 giugno 2013 Presidente: Prof. Valter Santilli CASO CLINICO Dolori emi-addome sin:
DettagliAnestesia loco-regionale
Anestesia loco-regionale Anestesia Peridurale Dr.ssa Rusconi Maria Grazia UTE Novate 9 aprile 2015 Introduzione È un tipo di anestesia che limita la propria azione soltanto alla parte corporea che verrà
DettagliLA NEUROCHIRURGIA NEL MEDULLOLESO. Prof. G. Gambardella
LA NEUROCHIRURGIA NEL MEDULLOLESO Prof. G. Gambardella 1 LA NEUROCHIRURGIA NEL MEDULLOLESO Prof. G. Gambardella TRAUMI VERTEBRO-MIDOLLARI Lesione vertebrale (fratture, lussazioni ) Lesione midollare Danno
DettagliOrtopedia e Traumatologia Direttore: Dott. Carlo Ranalletta. Consenso informato. -Chirurgia ortopedica-
Ortopedia e Traumatologia Direttore: Dott. Carlo Ranalletta Consenso informato -Chirurgia ortopedica- Casa di Cura Privata Di Lorenzo S.p.a. Via Veneto n. 37, 67051 Avezzano (AQ) Unità Operativa di Ortopedia
DettagliValutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA. Risultati definitivi Marzo 2014
Valutazione efficacia della terapia con campi magneto-elettrici ultradeboli ODONTOIATRIA Risultati definitivi Marzo 2014 1. Analisi descrittive sul campione Il campione è composto da 20 partecipanti, con
DettagliInstabilità e spondilolistesi
Instabilità e spondilolistesi The current management of lumbar spondylolisthesis. Alfieri A, Gazzeri R, Prell J, Rollinghoff M J Neurosurg Sci. 2013 Jun;57(2):103-13. Abstract La spondilolistesi lombare
DettagliMicrochirurgia del Sistema Nervoso Centrale e della Colonna Vertebrale
Come sconfiggere il mal di schiena? Individuando le cause attraverso un attento esame clinico-neurologico ed uno studio della biomeccanica della colonna vertebrale che consentiranno di comprendere le cause
DettagliMovimentazione manuale carichi. Nicola Magnavita
Movimentazione manuale carichi Nicola Magnavita Alleggerisci il carico Altre immagini I carichi Carichi troppo pesanti, ingombranti e difficili da afferrare, in equilibrio instabile, il cui contenuto rischia
DettagliPROBLEMATICHE DI SPALLA NEL PALLAVOLISTA. La Prevenzione ed il trattamento
PROBLEMATICHE DI SPALLA NEL PALLAVOLISTA La Prevenzione ed il trattamento Gli sport di lancio Baseball ( ruolo pitcher,piedi a terra lancio in presa orizzontale peso palla 150 grammi Pallavolo (ruolo schiacciatori,
DettagliWWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ
La lombalgia è un sintomo non una malattia la sua eziologia non è sempre e solo meccanica è il sintomo dolore che porta il paziente dal medico WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ Le cause della lombalgia possono
DettagliVERTEBROPLASTICA. TSRM Luigi de Feo. Primario Dr. F. Florio
LA VERTEBROPLASTICA TSRM Luigi de Feo Primario Dr. F. Florio U.O. di Radiologia Interventistica IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo VERTEBROPLASTICA LaVertebroplastica Percutanea
DettagliGUIDA RAPIDA. Artrodesi. Fusione Articolare. A cura di: Dr. S. Agostini e Dr. F. Lavini INNOVAZIONE CONTINUA
GUIDA RAPIDA 5 Artrodesi Fusione Articolare A cura di: Dr. S. Agostini e Dr. F. Lavini INNOVAZIONE CONTINUA GUIDA RAPIDA ARTRODESI DELL ANCA Applicare il fissatore ProCallus sulla superficie laterale della
Dettagli